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Reg. Tribunale Lecce n. 662 del 01.07.1997
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Direttore responsabile: Dario Cillo


 

Dipartimento per la Programmazione
Direzione Generale per gli Studi la Statistica e per i Sistemi Informativi

Nota 7 ottobre 2009

Prot. n. 2692

Oggetto: Terza edizione del concorso Matteo Ricci: figlio d’Occidente fratello d’Oriente

Egregio Sig. Dirigente,
in occasione del quarto centenario della morte di Matteo Ricci (Macerata 1552-Pechino 1610), l’Istituto Ricci di Macerata, diretto dal Pof. Filippo Mignini (http://www.istitutomatteoricci.com), in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca e con il Comitato per le celebrazioni, bandisce il concorso nazionale Matteo Ricci. Figlio d’Occidente, fratello d’Oriente aperto alle scuole primarie e secondarie, secondo le modalità del bando allegato. La collaborazione con il MIUR si sostanzia in una serie di iniziative comprendenti, oltre la presente, anche una esposizione in Italia di strumenti astronomici cinesi pre-galileiani, e un contributo ad una guida per la formazione dei docenti su temi astronomici e filosofici.
Matteo Ricci è l’uomo che ha stabilito le relazioni culturali tra l’Europa e la Cina in età moderna. In Cina scopre ciò che egli chiamava “l’altro mondo”, ossia una civiltà che per antichità, estensione geografica e autonomia economica costituiva effettivamente un “mondo”; e che per la differenza dei costumi, della lingua, delle tradizioni, era del tutto diversa dai mondi fino ad allora conosciuti. Matteo Ricci ha l’intelligenza di cogliere questa diversità e di rinnovare il metodo di incontro che fino a quel momento era stato utilizzato dagli europei. Ricci si fa cinese, si presenta come un uomo che, attirato dalla fama della civiltà della Cina, è venuto per imparare; ma al tempo stesso comincia a mostrare i tesori che ha portato con sé. Offrì, infatti, contributi scientifici e tecnici allora sconosciuti in quel lontano Oriente, fu mantenuto a spese dello Stato e ottenne, alla sua morte, primo straniero nella storia della Cina, un terreno per la sepoltura. La sua tomba è ancora oggi onorata a Pechino. Dopo la morte, i suoi confratelli cominciarono a disapprovare alcune scelte per lui fondamentali e fu così che nel 1704 l’Inquisizione condannò da Roma l’opera e le scelte del gesuita maceratese. Solo nel Novecento si è iniziato a rivalutarne la memoria e a pubblicarne gli scritti.
Con la presente, invitiamo la Sua scuola a partecipare al Concorso. Si tratta certamente di un’occasione importante poiché permetterà agli studenti di confrontarsi contemporaneamente in più settori disciplinari (lettere classiche, filosofia, religioni comparate, matematica e scienze applicate, quali astronomia, geografia, cartografia, meccanica) e di compiere un’esperienza cognitiva dalla quale saranno certamente arricchiti, specialmente sul piano dei rapporti interculturali.
Ulteriori informazioni riguardanti l’organizzazione e i componenti della giuria saranno comunicate nelle prossime settimane mentre l’Istituto è sempre disponibile a fornire le informazioni bibliografiche, le opportune indicazioni relative agli strumenti disciplinari più idonei e i supporti utili nell’affrontare lo studio della figura e dell’opera di Matteo Ricci. Nella viva fiducia che la Sua scuola vorrà aderire al concorso, Le porgiamo molti cordiali saluti.

IL DIRIGENTE TECNICO
Prof. Giuseppe Marucci


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