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Costituzione di un comitato di coordinamento e di indirizzo per coordinare gli interventi riguardanti la formazione professionale e l'educazione degli adulti, che sono organizzati attualmente da scuole di diverso ordine e grado

Decreto Ministeriale n. 26 del 10 gennaio 1997

Visto il D.L.vo 3 febbraio 1993 n, 29 e successive modifiche ed integrazioni;

Visto l'Accordo per il lavoro sottoscritto il 24 settembre 1996 con i rappresentanti delle organizzazioni sindacali dei lavoratori e dei datori di lavoro;

Visto il D.P.C.M. 18 novembre 1996 con cui è stato costituito il Comitato dei Ministri per le politiche della formazione connesse con le politiche del lavoro;

CONSIDERATA l'opportunità di coordinare gli interventi riguardanti la formazione professionale, l'educazione degli adulti, che sono organizzati attualmente da scuole di diverso ordine e grado;

RILEVATA l'utilità di concertare le azioni per l'organizzazione dei corsi post-secondari da organizzare d'intesa con le Regioni e di coordinare le iniziative integrate di formazione Stato-Regione che si realizzano in tutto il territorio nazionale, anche con il sostegno del cofinanziamento dei fondi strutturali dell'Unione Europea;

CONSIDERATA l'opportunità di favorire, in merito, il massimo della collaborazione possibile con l'iniziativa delle Università, degli Enti Locali e delle Regioni, il cui ruolo deve essere valorizzato ed incrementato nella prospettiva del decentramento;

CONSIDERATA la necessità di raccordare gli interventi di valutazione e monitoraggio insiti nei programmi comunitari in attuazione con la più generale prospettiva allo studio per tutte le attività del Ministero, nonchè l'opportunità dello stretto coordinamento con i sistemi di monitoraggio e valutazione del Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale, del Ministero del Bilancio e della Programmazione Economica, con l'Ispettorato Generale per il Fondo di Rotazione presso la Ragioneria Centrale del Ministero del Tesoro;

CONSIDERATA la necessità di promuovere, nel quadro dell'autonomia, le condizioni per il coinvolgimento ottimale delle Direzioni Generali, dei Provveditorati agli Studi, delle Sovrintendenze Scolastiche Regionali e delle singole scuole nelle opportunità di qualificazione e di ampliamento dell'offerta formativa, ivi comprese quelle offerte dall'Unione Europea;

VALUTATA la necessità di dare coerenza complessiva alle suddette iniziative anche attraverso una progettazione ed una gestione intersettoriale delle attività da realizzare, pur nel rispetto delle competenze dei singoli uffici coinvolti e delle responsabilità dei relativi dirigenti;

DECRETA

Art. 1

-Comitato di coordinamento-

1-E' istituito un comitato di coordinamento e di indirizzo di cui fanno parte i dirigenti apicali degli uffici interessati all'attuazione del programma ( il Direttore Generale dell'Istruzione Professionale, il Direttore Generale dell'Istruzione Tecnica, il Direttore Generale dell'Istruzione Classica, Scientifica e Magistrale, il Direttore Generale dell'Istruzione Secondaria di Primo Grado, il Direttore Generale dell'Istruzione Elementare, il Capo dell'Ispettorato per l'Istruzione Artistica) ed il consigliere ministeriale aggiunto per il coordinamento della gestione dei fondi strutturali.

2-Il Comitato è presieduto dal Direttore Generale dell'Istruzione Professionale.

3-I dirigenti apicali degli uffici interessati all'attuazione del programma, in caso di impedimento a partecipare alle riunioni del Comitato, potranno delegare un dirigente.

4-Il comitato sulla base delle direttive del Ministro svolge nelle materie riguardanti la formazione professionale, l'educazione degli adulti, la realizzazione di corsi post-secondari e le iniziative cofinanziate dall'Unione Europea il compito di:

a) assicurare l'unità di indirizzo dei programmi di sviluppo;

b) specificare gli obiettivi stabiliti dalle direttive in ordine alle priorità, alle modalità e ai tempi di intervento ed alla collaborazione necessaria con le Regioni e gli Enti Locali;

c) individuare i criteri omogenei di attuazione delle iniziative, nel rispetto delle responsabilità dirigenziali;

d) definire le modalità di collaborazione con il gruppo di studio istituito presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri per il supporto tecnico ai lavori del Comitato Interministeriale di cui all'art.1 del D.P.C.M. 18 novembre 1996;

e) concordare le linee di raccordo con il Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale, il Ministero del Bilancio e della Programmazione Economica, con l'Ispettorato Generale per il Fondo di Rotazione presso la Ragioneria Centrale del Ministero del Tesoro.

Son fatte salve le competenze e responsabilità di fronte all'ordinamento giuridico, al Ministro e all'Unione Europea in capo ai singoli dirigenti apicali.

Art. 2

-Nucleo Operativo-

1- E' istituito presso la Direzione Generale Istruzione Professionale un Nucleo Operativo composto dai referenti delle unità operative degli Uffici interessati alle materie di cui all'art.1, da un referente del Gabinetto e dal consigliere ministeriale aggiunto per il coordinamento della gestione dei fondi strutturali, che lo presiede.

2- Al Nucleo Operativo è affidato il compito di istruire le delibere del Comitato di Coordinamento e dar loro seguito favorendo tutte le collaborazioni istituzionali previste.

3-

Il Nucleo Operativo è integrato da due rappresentanti del Ministero dell'Università e della Ricerca Scientifica per le questioni di interesse comune. Esso può avvalersi del contributo di esperti con i quali organizza specifiche riunioni.

Art. 3

-Unità Operative-

1- Ciascun ufficio coinvolto costituirà, all'interno di una propria divisione, una unità operativa con competenze tecniche ed amministrative per la realizzazione delle iniziative di competenza, il cui referente è componente del Nucleo Operativo di cui al precedente art.2.

Per la realizzazione delle iniziative l'unità operativa deve avvalersi anche della collaborazione di ispettori, presidi e docenti.

Art. 4

-Unità amministrativa di esercizio-

Presso la Direzione Generale Istruzione Professionale è costituita un'apposita unità amministativa di servizio all'attività delle unità operative, che svolge anche compiti istruttori e di attuazione delle delibere del comitato.

L'unità amministativa di servizio, che si avvale dell'assistenza fornita dai programmi comunitari, è coordinata dal Consigliere Ministeriale Aggiunto coordinatore per la gestione dei fondi strutturali membro del Comitato di cui all'art.1.

Art. 5

-Norme finali-

La Direzione Generale del Personale AA.GG. e Amministrativi è incaricata di adottare i provvedimenti attuativi del presente decreto.

Non sarà corrisposto alcun compenso per la partecipazione ai lavori del Comitato di Coordinamento e del Nucleo Operativo.

Roma,

IL MINISTRO