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Reg. Tribunale Lecce n. 662 del 01.07.1997
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Protocollo D'Intesa

Prot. n. 2282/A1

Roma, 6 luglio 1998

 

Oggetto: Trasmissione del protocollo d'intesa fra Ministero della Pubblica Istruzione e il Centro Sportivo Italiano.

 

Nel trasmettere l'unito documento, si pregano i Provveditori agli Studi di voler curare una capillare diffusione dello stesso presso le singole Istituzione Scolastiche.

Il CAPO DELL'ISPETTORATO

Luigi Calcerano

 

 

Nella cornice del Protocollo di Intesa Ministero della Pubblica Istruzione - CONI si è stipulato, come corollario, declinazione ed adeguamento a specifiche esigenze di settore un

 PROTOCOLLO D'INTESA

 FRA

 IL MINISTERO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE

Ispettorato educazione fisica e sportiva - Coordinamento delle attività per gli studenti

 E

 Il Centro Sportivo Italiano

 

 Premesso che

il Ministero della Pubblica Istruzione - Ispettorato Educazione Fisica e Sportiva - Coordinamento delle attività per gli studenti:

 - rileva come la scuola delle autonomie interagisce da protagonista con le autonomie locali, i settori economici e produttivi, gli enti pubblici e le associazioni del territorio;

- favorisce l'applicazione dell'art. 21 della legge 15 marzo 1997 n. 59, per cui ogni scuola, tramite l'autonomia, persegue la massima flessibilità e tempestività d'iniziativa, la valorizzazione delle risorse locali e, insieme, la riconoscibilità della dimensione europea, nazionale, locale.

- ritiene che tutto ciò che si svolge a scuola sulla base di progetti educativi, curricolari od extracurricolari, chiunque ne sia l'attore, deve considerarsi attività scolastica.

- valorizza l'insegnamento di educazione motoria, fisica e sportiva come aspetto dell'educazione generale, in stretta correlazione con tutte le altre discipline, il riconoscimento del suo determinante ruolo educativo nel curricolo delle scuole di ogni ordine e grado e le innovazioni introdotte dal recente protocollo d'intesa tra il Ministero della Pubblica Istruzione e il C.O.N.I.;

- promuove un rinnovato impegno degli insegnanti delle attività motorie, fisiche e sportive, che dovranno essere finalizzate alla partecipazione della totalità degli alunni e mirare non al mero addestramento e irrobustimento del corpo ma, in primo luogo, ad un processo di sviluppo dell'intelligenza, di realizzazione della personalità e del suo adattamento autonomo all'ambiente nel quadro del più vasto progetto educativo di tutta la scuola;

- sostiene la funzione nuova che l'educazione motoria, fisica e sportiva deve giocare nel complesso della programmazione didattica, la necessità della progettazione e del coordinamento delle varie azioni da svolgersi in comune con gli altri attori ed agenzie del territorio, secondo modelli educativi coerenti con la vocazione istituzionale della scuola (senza limitarsi alla selezione delle eccellenze ma per avviare il maggior numero dei giovani allo sport, al benessere fisico e al gioco).

 

Premesso che

il Centro Sportivo Italiano

- promuove un movimento sportivo giovanile che vive l'esperienza dello sport come momento di educazione, di maturazione umana e di impegno, in una visione ispirata alla concezione cristiana dell'uomo e della realtà;

- indica nella centralità della persona umana e nell'intenzionalità educativa gli elementi ai quali ispira tutte le proprie attività, in ogni settore;

- ritiene che ogni cittadino, di qualsiasi età e condizione sociale, abbia diritto a praticare lo sport nella forma che più si addice ai suoi bisogni specifici;

- attribuisce alla pratica sportiva un prevalente ruolo sociale, che si attua nella capacità dello sport di essere fattore di educazione, di crescita umana, di integrazione tra le persone;

- ritiene il gioco e la festa caratteri essenziali e qualificanti delle attività sportive giovanili, rigettando forme di selettività, di agonismo esasperato e di specializzazione precoce;

- opera attraverso le proprie strutture, diffuse in tutte le province italiane, rivolgendosi a tutte le fasce di età;

- collabora nella realizzazione dei propri fini con la famiglia e con tutte le strutture educative e sociali, aprendosi ai contributi esterni e al confronto-interazione con tutti gli interlocutori;

- studia e realizza sul territorio, tramite le proprie strutture nazionali e locali, specifici progetti di attività a forte contenuto educativo, da intendersi come parte di un unico sistema formativo, duttile e aperto all'innovazione, mettendo tali progetti a disposizione di tutte le agenzie educative,

- presta la sua ininterrotta collaborazione alla scuola sin dal 1945, quando introdusse negli istituti scolastici di tutta Italia i "Campionati studenteschi";

- inserisce le proprie iniziative per la scuola nel quadro delle innovazioni introdotte dal recente protocollo d'intesa tra il Ministero della Pubblica Istruzione e il CONI;

- è disponibile a concorrere al potenziamento di ogni iniziativa che favorisca in ambito scolastico la pratica di tutte le attività motorie, pre-sportive e sportive, onde consentire la diffusione e il radicamento dello sport per tutti;

- sostiene la funzione nuova che l'educazione motoria, fisica e sportiva riveste nel complesso della programmazione didattica delle scuole dell'autonomia, al fine di favorire la formazione di una personalità che abbia piena disponibilità di se stessa, cioè autonomia, iniziativa, equilibrio emotivo, sicurezza, senso di responsabilità, con esclusione di ogni fine estraneo per cui lo studente possa diventare oggetto o strumento;

- ritiene che lo sport scolastico, in quanto parte di un progetto educativo globale, debba prevalentemente concorrere a formare nell'alunno il senso di valori etici fondanti, come il rispetto per l'altro, la giustizia, la solidarietà, l'autocontrollo nella vittoria e nella sconfitta,

- ritiene che lo sport scolastico, in considerazione della nuova domanda di sport, debba saper offrire programmi molteplici e flessibili, che diano risposta ai bisogni emergenti nei giovani, come il bisogno di salute, di socializzazione, di ludicità, di liberazione della fantasia e della creatività; in tale dimensione propone il criterio della polisportività e della polivalenza del gesto, sviluppando negli alunni tutti gli schemi motori di base e tutte le capacità motorie;

- collabora con la scuola per valorizzare la pratica sportiva in dimensioni e contesti particolari, come situazioni di disagio giovanile, handicap, quartieri a rischio, carceri, immigrazione;

- organizza e promuove itinerari formativi per educatori sportivi scolastici, e cioè operatori che intendano programmare e portare avanti la progettazione di esperienze di sport educativo: animatori, educatori, allenatori, arbitri, giudici, addetti all'organizzazione di manifestazioni sportive.

 

Considerato che il protocollo d'intesa Ministero della Pubblica Istruzione - CONI ha stabilito il nuovo quadro complessivo di riferimento per lo sviluppo di iniziative comuni, che è necessario declinare secondo le esigenze delle associazioni promozionali e le diverse iniziative del CSI;

 Rilevato che l'opportunità di rafforzare ed ampliare le collaborazioni in atto nelle aree di comune interesse, in funzione della centralità dell'offerta educativa e formativa, si manifesta di massima importanza anche con riguardo agli interventi specifici del CSI;

 Considerata l'esigenza di sostenere le istituzioni scolastiche nell'attuazione di iniziative autonomamente programmate o nella partecipazione ad iniziative concordate;

 Rilevato che l'arricchimento in itinere dei piani di studio nella prospettiva del riordino dei cicli potrà prevedere brevi e specifici moduli aggiuntivi di orientamento sportivo polivalente, per sviluppare negli studenti un fecondo intreccio tra apprendimenti teorici e pratici, rivolti in massima parte al rafforzamento della abilità motorie di base e non ad un precoce avviamento allo sport agonistico professionale;

 Ritenuto che l'adozione di un sistema di certificazione dei percorsi formativi incentrato sulla modularità del curricolo e sull'adozione di piani di studio, anche individuali che prevedano crediti formativi ed unità capitalizzabili consentirà di integrare e di esplicitare gli apporti dell'attività sportiva per tutti alla crescita civile, umana e culturale degli studenti;

 Vista la Direttiva del Ministero della Pubblica Istruzione del 3 aprile 1996 n. 133 e il DPR 10 ottobre 1966 n. 567 e ritenuto opportuno collaborare per supportare le iniziative complementari e le attività integrative nelle istituzioni scolastiche che pure non si limitano allo sport ma sono tali da coinvolgere molti aspetti della vita di relazione dei giovani, anche rispetto a temi come la solidarietà, la protezione civile, l'educazione ambientale;

 Vista la nota con la quale correttamente si chiarisce che sono da privilegiare tutte le iniziative di aggiornamento proposte sulla base e secondo i principi del protocollo tra il Ministero della Pubblica Istruzione e il CONI;

 Considerata la necessità di costituire un forte coordinamento operativo all'interno di un contesto di nuove relazioni istituzionali ed in stretta connessione con le politiche territoriali e di sviluppo locale;

 Stabilito che le parti firmatarie del presente protocollo e i relativi organi, in particolare gli istituti scolastici nell'ambito della loro autonomia e sulla base delle determinazioni emanate dai propri organi collegiali, concorreranno all'attuazione del presente accordo nel quadro dei rispettivi ordinamenti e in conformità con essi, così come definiti dalle norme comunitarie, nazionali, regionali e locali attualmente in vigore o che interverranno nel periodo di validità dell'accordo stesso;

 si conviene

 

Art. 1

Il Ministero della Pubblica Istruzione-Ispettorato educazione fisica e sportiva e il CSI, nel rispetto dei propri ruoli istituzionali ed associativi, si impegnano a:

- avviare iniziative volte ad attuare il protocollo di intesa Ministero Pubblica Istruzione-CONI, dando attuazione ai progetti sportivi già approvati;

- a valorizzare all'interno di tale protocollo il ruolo e l'azione del Comitato Nazionale Sport per Tutti;

- a realizzare con le singole scuole comuni progetti di attività ludico-motorie e sportive adatte alle età degli allievi e protese a coinvolgere in maniera diretta gli insegnanti di educazione fisica;

- collaborare con le istituzioni locali, le associazioni genitori e con altri soggetti, pubblici e privati, per la gestione ottimale delle risorse territoriali, compresi gli impianti sportivi scolastici;

- promuovere un piano di consultazione e di intervento degli studenti per l'identificazione di eventuali ostacoli che si frappongano alla libera fruizione di iniziative per lo sport per tutti;

- a collaborare con le associazioni scolastiche nel rispetto dei singoli ruoli, per il miglior utilizzo delle strutture scolastiche, prevedendo di volta in volta, su base provinciale, specifici protocolli d'intesa e relativi progetti;

- a realizzare progetti sportivi comuni per favorire l'integrazione multietnica;

- a valorizzare tutte le attività che il CSI già promuove nell'ambito della disabilità, fondandosi su proposte di attività ludico-motoria e sportiva attraverso manifestazioni interscolastiche su base locale e provinciale cui le scuole partecipino sulla base di autonome deliberazioni;

- a favorire iniziative comuni nelle carceri e tutte quelle che in seguito potranno essere concordate, cui le scuole parteciperanno sulla base di progetti educativi e didattici autonomamente deliberati.

 

Art. 2

Il CSI si impegna a:

- promuovere progetti sportivi ed educativi, anche a carattere sperimentale, da realizzarsi nelle scuole di ogni ordine e grado in seguito ad autonome apposite deliberazioni;

- produrre, anche attraverso accordi con le associazioni genitori, un'azione di sensibilizzazione e informazione delle famiglie sul valore di una pratica sportiva ed educativa adatta all'età e ai bisogni degli allievi;

- collaborare per la elaborazione di progetti formativi tesi all'aggiornamento dei docenti su specifici progetti per infanzia e preadolescenza;

- ricercare finanziamenti per la realizzazione di moduli formativi che mirano all'aggiornamento dei docenti;

- realizzare, attraverso l'azione delle proprie strutture territoriali, manifestazioni sportive a carattere giovanile, da svolgersi con continuità all'interno delle singole scuole;

- realizzare in stretta collaborazione con la scuola, campus invernali ed estivi per studenti, tesi a far maturare, oltre alla conoscenza di varie attività sportive, la vita associativa comunitaria in contesti ambientali differenziati;

- offrire il proprio supporto per lo sviluppo di manifestazioni che siano interamente programmate, gestite e vissute, in modo comunitario, da docenti, allievi e genitori, in modo che diventino esperienze laboratorio intergenerazionale e forte momento integrativo.

 

Art. 3

 Gli organi preposti all'attuazione della presente intesa sono articolati su due livelli:

a) a livello nazionale un gruppo di lavoro misto coordinato dal sottosegretario di Stato competente o, su sua delega, dal Capo dell'Ispettorato Educazione Fisica e Sportiva, composto da un ispettore, da un capo istituto e da due membri designati dal CSI.

b) a livello regionale un gruppo di lavoro misto presieduto dal competente dirigente periferico del Ministero della Pubblica Istruzione, composto da un coordinatore per l'educazione fisica e sportiva, da un referente per l'educazione alla salute, da un rappresentante delle Consulte provinciali degli studenti e da tre membri designati dal CSI.

I gruppi di lavoro curano la corretta applicazione del presente protocollo, esaminano i problemi connessi e ne prospettano le soluzioni, individuando le modalità di diffusione delle informazioni, promuovono il monitoraggio delle azioni previste.

 

Art. 4

 Il presente protocollo ha validità di tre anni dalla data della sottoscrizione e può essere, d'intesa tra le parti, modificato in ogni momento e rinnovato alla scadenza.

 

Ministero Pubblica Istruzione
Ispettorato Educazione Fisica e Sportiva
Luigi Calcerano

Centro Sportivo Italiano
Donato Renato Mosella


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