SINTESI DEL RAPPORTO FINALE
SULLA SPERIMENTAZIONE A.S.C.A.N.I.O.

 

L’adozione del progetto A.S.C.A.N.I.O. (Attività Sperimentale Coordinata Avvio Nuovi Indirizzi Organizzativi) ha consentito alla scuola dell’infanzia:

 

1. LE CONDIZIONI

CHE HANNO DATO VITA ALLA SPERIMENTAZIONE

 

Adesioni alla sperimentazione, durata e personale aggiuntivo

L’attività sperimentale si é realizzata nell’arco di quattro anni ed ha coinvolto un notevole numero di scuole, uniformemente distribuite sull’intero territorio nazionale. La diffusa adesione alla sperimentazione risulta dai seguenti dati:

La domanda sociale, le motivazioni e le risorse utilizzate

Con la sperimentazione non si é inteso proporre un unico modello organizzativo, valido per tutte le scuole dell’infanzia, quanto piuttosto sollecitarle a rispondere adeguatamente, mediante l’offerta di una molteplicità di modelli, alla varietà della domanda formativa presente in contesti economici, sociali e culturali diversi:

Sostanzialmente due sono state le motivazioni dell’adesione alla sperimentazione Ascanio da parte di scuole che operano in contesti così diversi:

Le risorse culturali e professionali utilizzate nel corso dell’attività di sperimentazione sono state:

Il monitoraggio a livello provinciale e nazionale.

Le commissioni provinciali hanno operato nelle varie fasi della sperimentazione con modalità di intervento non sempre omogenee. Ad alcune scuole, ad esempio, è mancato il supporto della consulenza iniziale da parte delle Commissioni nominate successivamente.

Nella fase iniziale il ruolo delle Commissioni è stato quello di fornire consulenza alle scuole interessate a partecipare alla sperimentazione. Tale consulenza si è caratterizzata, fra l’altro, nell’attività di:

Nella fase successiva di selezione dei progetti le Commissioni, evitando atteggiamenti fiscali e selettivi, hanno cercato di cogliere il significato delle proposte elaborate dalle scuole, mediante l’individuazione dell’ipotesi sperimentale non sempre chiaramente esplicitata nei progetti.

Nella attività di coordinamento e di supporto i momenti chiave della consulenza offerta sono stati costituiti da:

Le Commissioni sono state impegnate anche nella promozione e nell’organizzazione di iniziative di aggiornamento e di diffusione della conoscenza della sperimentazione Ascanio mediante:

Il Comitato Tecnico Scientifico (C.T.S.), costituito presso il Servizio per la scuola materna, ha provveduto ad elaborare, nelle diverse fasi della sperimentazione, una serie di strumenti per il monitoraggio.

Nella fase di avvio sono state predisposte le seguenti schede:

Nella fase di attuazione della sperimentazione sono stati tabulati i dati relativi alle informazioni fornite dai singoli nuclei sperimentali in merito a:

Nella fase finale, preceduta da una giornata di studio con gli Ispettori del settore e da tre seminari interregionali e culminata nella stesura del Rapporto finale e di questa sintesi, il C.T.S. ha predisposto ulteriori strumenti relativi a:

Inoltre il C.T.S. ha elaborato e diffuso materiale relativo a:

 

2. LA REALIZZAZIONE

DEL PERCORSO SPERIMENTALE

 

L’articolazione del tempo-scuola e la costituzione del "team" docente (variabili indipendenti)

Il progetto sperimentale ha previsto la possibilità di intervenire operativamente, a livello organizzativo, su due elementi fondamentali della struttura della scuola dell’infanzia:

I nuclei sperimentali hanno variato in modo consistente in tutte le realtà territoriali entrambi gli elementi.

In relazione alle modalità di variazione del tempo-scuola si può rilevare quanto segue:

Il ‘team’ docente ha organizzato il proprio orario in modo da garantire un periodo di compresenza funzionale al progetto didattico. Ciò ha permesso di operare con gruppi ridotti di bambine e di bambini sia della stessa sezione sia di sezioni diverse. Solo in pochi casi gli insegnanti hanno continuato ad operare esclusivamente con gruppi di bambini della propria sezione.

Al riguardo possono essere formulate le seguenti osservazioni:

Le trasformazioni indotte nel sistema organizzativo (variabili dipendenti)

Gli elementi del sistema organizzativo della scuola dell'infanzia che sono stati interessati da cambiamenti significativi sono stati i seguenti:

Per ognuno di tali aspetti le scuole hanno indicato le caratteristiche salienti della loro realtà e la variazione intervenuta con la sperimentazione rispetto alla situazione precedente.

In relazione all'utilizzazione delle risorse (spazi, tempi, materiali) meritano di essere sottolineati i seguenti elementi:

In rapporto alle forme di raggruppamento dei bambini possono essere formulate le seguenti osservazioni:

In merito alle modalità di organizzazione dei docenti va osservato:

Per quanto riguarda le tipologie didattiche (gioco, esplorazione/ricerca, relazione/comunicazione) si può osservare:

In merito alle attività di programmazione e progettazione possono essere formulate le seguenti osservazioni:

L'analisi dei processi di osservazione, di verifica/valutazione e di documentazione consente di rilevare che:

Infine, gli interventi di altri adulti (genitori, operatori scolastici, esperti), in aggiunta ai docenti, suggeriscono due osservazioni:

 

  1. GLI ASPETTI PIÙ RILEVANTI

E LE DIFFICOLTÀ INCONTRATE

 

Aspetti qualificanti della sperimentazione

Le Commissioni provinciali hanno individuato, d’intesa con le scuole aderenti alla sperimentazione, gli aspetti qualificanti che hanno caratterizzato la sperimentazione.

Per quanto attiene alla ridefinizione dell'orario scolastico e all'articolazione del gruppo docente, rilevata la stretta connessione operativa.fra i due elementi, emerge che:

Gli aspetti più rilevanti prodotti dalle modifiche indotte nel sistema organizzativo della scuola dell’infanzia sono individuabili in un ricorso più ampio alla osservazione, in un’accentuazione della flessibilità degli interventi, in una progettualità varia e ricca, in una sempre più consapevole partecipazione.

L’ osservazione da parte dei docenti dell’attività propria e di quella dei bambini ha caratterizzato la fase più avanzata della sperimentazione. Essa ha comportato:

La flessibilità ha caratterizzato l’organizzazione didattico-operativa della scuola, consentendo la ridefinizione degli spazi, dei tempi e dei materiali. Gli aspetti più significativi risultano i seguenti:

Un’organizzazione più flessibile ha permesso in tal modo ai docenti di conoscere tutti gli alunni della scuola, di mettere al servizio delle necessità dei piccoli la propria competenze e ha consentito ai bambini forme di aggregazione libere, legate ad affinità elettive.

La progettualità condivisa è stata un ulteriore aspetto importante della sperimentazione. Una collegialità vissuta, una forte corresponsabilità ed una decisa convergenza su obiettivi comuni, su metodologie di lavoro simili, su scelte di percorsi didattici omogenei hanno comportato un cambiamento delle forme di programmazione-progettazione secondo le seguenti linee:

La partecipazione al progetto educativo delle diverse componenti scolastiche e di alcune realtà dell'extrascuola ha costituito un ulteriore punto qualificante. In particolare:

Limiti e difficoltà

Le commissioni provinciali, sulla base sulle informazioni fornite dai nuclei sperimentali, segnalano ostacoli di ordine interno ed esterno incontrati nell’attuazione della sperimentazione.

Le difficoltà legate ad elementi non modificabili da parte dei nuclei sperimentali - da considerare come limiti esterni - sono state :

Le difficoltà, riferibili ad aspetti gestiti direttamente dalla scuola e dal "team" docente - da considerare come limiti interni - sono stati identificati nei seguenti fattori:

A tali aspetti vanno altresì aggiunti problemi di comunicazione all’interno dell’intero progetto sperimentale:

 

  1. LE PROSPETTIVE DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA

IN UN SISTEMA SCOLASTICO RINNOVATO

 

Realizzazione degli "Orientamenti"

Gli "Orientamenti" hanno costituito l’orizzonte entro il quale si é realizzata la sperimentazione Ascanio. Infatti, gli aspetti culturali, pedagogici e didattici più innovativi contenuti nella "carta programmatica" della scuola dell’infanzia hanno costituito la ‘variabile assegnata’ alla sperimentazione. Nelle relazioni redatte dalle scuole tale fondamentale aspetto emerge con chiarezza: esse hanno aderito alla sperimentazione per poter meglio realizzare sia il curricolo esplicito proposto dagli Orientamenti, sia il curricolo implicito da essi suggerito. A tal riguardo valgono le seguenti osservazioni:

Riforma degli ordinamenti e realizzazione dell'autonomia

Le Commissioni provinciali sono concordi nel ritenere che il progetto Ascanio ha di fatto anticipato in qualche modo l'attuazione dell'autonomia didattica ed organizzativa. Strettamente connessa al percorso dell'autonomia continua ad essere la necessità di una riforma degli ordinamenti, obiettivo primario sin dall’inizio della sperimentazione.

Le Commissioni, sulla base delle indicazioni fornite dai nuclei sperimentali, hanno individuato i seguenti elementi che ritengono essenziali per una rinnovata impostazione della scuola dell'infanzia: ridefinizione della struttura, valorizzazione del ruolo docente, elaborazione di modalità condivisibili di verifica valutazione, rafforzamento dei servizi integrativi.

In merito alla struttura della scuola dell'infanzia emerge quanto segue:

Per quanto riguarda i docenti si rileva che:

Per quanto riguarda le modalità di verifica/valutazione le Commissioni, tenendo conto della pluralità e della ricchezza degli strumenti adottati dai vari nuclei sperimentali, segnalano:

In merito a i servizi integrativi emergono le seguenti considerazioni:

Attuazione della ‘continuità’ e riordino dei cicli

Il problema della continuità è stato affrontato, nelle diverse sperimentazioni Ascanio, sia sul versante organizzativo che su quello pedagogico-didattico, collocandolo nella più vasta tematica del riordino dei cicli. A tale proposito si è distinto fra:

Alcune problematiche connesse con il progetto di "riordino dei cicli" "sono state affrontante nei progetti Ascanio come espressione dell’evoluzione naturale del tema della continuità. In particolare sono stati indicati i seguenti punti:

Per approfondire ulteriormente tale tematica sono state attivate alcune sperimentazioni che, coinvolgendo più circoli didattici di una stessa provincia, propongono percorsi curricolari per l’anno-ponte fra la scuola dell’infanzia e la scuola elementare, in linea con i risultati più significativi della sperimentazione Ascanio.

La partecipazione al progetto sperimentale ha fatto prendere coscienza ai diversi nuclei sperimentali che si può lavorare "insieme" - anche da più parti del territorio nazionale - condividendo sia contenuti ed obiettivi, sia modelli di organizzazione, di progettazione, di verifica. Ciò ha costituito un ideale ‘filo rosso’ tra le diverse realtà sperimentali, unite da comunanza di intenti per l’attuazione dinamica degli Orientamenti. Ogni gruppo sperimentale ha potuto affermare la propria identità e specificità in ideale collegamento con gli altri nuclei. Si è consapevoli, ora, che gli effetti della sperimentazione sono superiori rispetto alle previsioni, in quanto hanno interessato aree molto vaste della professionalità degli insegnanti ed ampi spazi dell'esperienza pedagogico/didattica. I risultati ottenuti con la sperimentazione, già notevolmente condivisi e diffusi, permettono alla scuola dell’infanzia di occupare un posto di rilievo in un sistema scolastico profondamente rinnovato.