Prima Pagina
Reg. Tribunale Lecce n. 662 del 01.07.1997
Direttore responsabile: Dario Cillo

Ricerca

 

CARTA DEI PRINCIPI PER L'EDUCAZIONE AMBIENTALE

Premessa

I Ministeri italiani della Pubblica Istruzione e dell'Ambiente hanno promosso dal 1987 intese, protocolli, circolari, accordi per il coordinamento delle iniziative nel campo dell'educazione ambientale.

Dall'Ottobre 1996 e' attivo il comitato interministeriale di indirizzo e coordinamento. Il Comitato si è insediato il 31 ottobre e si è già riunito otto volte decidendo tra l'altro di dedicare le iniziative del 1997 alla memoria di Antonio Cederna.

Il Comitato ha promosso il Seminario di aggiornamento "A scuola d'ambiente" svoltosi a Fiuggi dal 21 al 24 aprile 1997 con un ottimo risultato partecipativo, un metodo aperto e innovativo, una presenza ampia e qualificata.

Il Comitato utilizzerà tutti i materiali elaborati nel corso del Seminario e si impegna a coinvolgere gli operatori che hanno partecipato, ricercherà contatti con il sistema diffuso delle azioni di educazione ambientale, promuoverà atti di indirizzo verso le amministrazioni centrali e periferiche.

Dopo le conclusioni dei lavori del Seminario, il Comitato propone una Carta dei principi rivolta agli operatori, all'opinione pubblica, ai cittadini italiani sulla quale apre una vasta consultazione in vista della convocazione della prima settimana nazionale dell'educazione ambientale.


 

CARTA DEI PRINCIPI
per l'Educazione Ambientale orientata allo sviluppo sostenibile e consapevole
(FIUGGI 24 Aprile 1997)

 

L'umanita' ha la capacita' di educarsi a rendere lo sviluppo sostenibile e di garantire il soddisfacimento dei bisogni attuali senza compromettere le possibilita' delle generazioni future. L'educazione puo' rendere le persone piu' sensibili rispetto alle questioni etiche e ambientali, ai valori e alle attitudini, alle abilita' e ai comportamenti nella prospettiva dello sviluppo sostenibile.

L'educazione ambientale coinvolge conoscenze, valori, comportamenti, esperienze dirette, sul funzionamento e sull'evoluzione degli ecosistemi naturali, sulle modificazioni indotte dalle attivita' umane, sul contributo della ricerca scientifica e dell'innovazione tecnologica.

L'educazione ambientale forma alla cittadinanza attiva e consente di comprendere la complessita' delle relazioni tra natura e attivita' umane, risorse ereditate, da risparmiare e da trasmettere, dinamiche della produzione, del consumo e della solidarieta'. L'educazione ambientale e' globale, si protrae per tutta la durata dell'esistenza, prepara l'individuo alla vita. L'educazione ambientale comprende l'istruzione formale, la sensibilizzazione e la formazione.

La Carta dei principi dell'educazione ambientale in Italia orienta la ricerca, la riflessione, il confronto, la socializzazione per le scelte pubbliche volte allo sviluppo sostenibile e si integra con un processo di rinnovamento delle strutture educative del sistema formativo.

La Carta si rivolge ai cittadini di ogni eta' come alla Pubblica Amministrazione, alle imprese come ai lavoratori, alle scuole come alle agenzie educative del territorio. La Carta si rivolge alle bambine ed ai bambini che sono soggetti propri e autonomi di educazione ambientale, cittadini di oggi e di domani.

Le bambine e i bambini, i soggetti in eta' evolutiva, hanno il diritto di formarsi una propria opinione, di esprimerla liberamente, di essere coinvolti nelle decisioni che riguardano le risorse e lo sviluppo. Le istituzioni pubbliche devono garantire tale diritto contribuendo a prepararli ad assumere le responsabilita' della vita in una societa' libera, in uno spirito di comprensione, di pace, di tolleranza, di equita' di opportunita', fra i sessi e fra tutti i popoli, i gruppi etnici, nazionali e religiosi. Nelle attivita' di educazione ambientale vanno direttamente e continuamente coinvolte tutte le generazioni sulla base del principio che ognuna ha qualcosa da imparare dalle altre.

L'educazione allo sviluppo sostenibile deve divenire un elemento strategico per la promozione di un comportamento critico e propositivo dei cittadini verso il proprio contesto ambientale. L'educazione ambientale contribuisce a ricostruire il senso di identita' e le radici di appartenenza, dei singoli e dei gruppi, a sviluppare il senso civico e di responsabilita' verso la res publica, a diffondere la cultura della partecipazione e della cura per la qualita' del proprio ambiente, creando anche un rapporto affettivo tra le persone, la comunita' ed il territorio.

Le attivita' ed iniziative di educazione ambientale, pur nella varieta' di forme e stili organizzativi, pur senza pretese di esaustivita':

  • coinvolgono conoscenze, valori, comportamenti, esperienze dirette per il rispetto e l'interazione tra la pluralita' delle forme di vita presenti nell'ambiente;
  • hanno la possibilita' di costruire e diffondere una cultura moderna "capace di futuro", capace cioe' di andare oltre la dimensione dell'usa e getta e di ispirare le proprie azioni al "senso del limite";
  • promuovono opportunita' e contesti per favorire lo sviluppo di qualita' dinamiche, per costruire la capacita' di prendere decisioni in condizioni di incertezza, per far crescere la consapevolezza che la capacita' di prevedere non si puo' disgiungere dalla disponibilita' ad affrontare l'imprevedibile, per educare al confronto e alla gestione dei conflitti, tra punti di vista diversi;
  • rafforzano coerenze tra l'agire e il sapere, tra l'enunciazione ed il comportamento.

L'educazione ambientale deve divenire componente organica di tutte le politiche pubbliche, quelle formative ed ambientali innanzitutto. La tutela e la valorizzazione delle risorse naturali e umane implicano norme e scelte semplici che definiscono una nuova cittadinanza e convivenza delle specie viventi. Va riconosciuto l'obiettivo dell'educazione ambientale di orientare l'intervento delle istituzioni e il ruolo delle comunicazioni di massa. In ambito scolastico l'educazione ambientale non e' circoscrivibile entro i confini di una nuova materia, ne' si puo' identificare con qualche contenuto preferenziale; l'educazione ambientale e' interdisciplinare e trasversale, lavora sui tempi lunghi.

L'educazione ambientale si esprime attraverso l'agire educativo e l'educare agendo. Richiede:

  • percorsi in cui capire, osservare, fare, curare, atti che coinvolgono valori, saperi, conoscenze, opinioni, emozioni, operativita', relazioni, sui quali si costituiscono proposte ed elementi di un futuro possibile;
  • spirito esplorativo e processi di costruzione delle conoscenze (piuttosto che la trasmissione dei saperi);
  • innovazione metodologica, didattica e organizzativa, coinvolgendo tutte le agenzie della formazione, che lavorino per progetti, in una dimensione di ricerca vera e aperta, lungo percorsi trasversali, creando i presupposti per un diverso rapporto con le discipline e tra le discipline;
  • modificazione dei ruoli tradizionali di insegnamento/apprendimento;
  • cooperazione fra la scuola, le altre agenzie formative e i cittadini;

Ogni individuo ha un ruolo importante e insostituibile per l'educazione ambientale e per il mantenere, salvaguardare e migliorare la qualita' dell'ambiente,

  • quale cittadino singolo e protagonista di movimenti collettivi ed associazioni;
  • quale produttore di beni e di servizi, di rischi, inquinamenti e rifiuti;
  • quale consumatore, di beni e servizi, di risorse esauribili in forme diseguali.

E' compito delle amministrazioni pubbliche centrali e periferiche, organizzare, promuovere e favorire attivita' di educazione ambientale, che e' anche una competenza istituzionale propria e specifica da coordinare e integrare in una rete costituita dai soggetti pubblici e privati che svolgono attivita' di educazione ambientale sul territorio. L'Italia ribadisce gli impegni internazionali per la qualificazione e il rafforzamento delle attivita' di educazione ambientale


La pagina
- Educazione&Scuola©