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Reg. Tribunale Lecce n. 662 del 01.07.1997
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Lettera aperta del ministro

Cari docenti,

sento l'esigenza di scrivervi per farvi partecipi in modo diretto del nostro lavoro.

Ho iniziato un viaggio di ascolto in tutte le Regioni per rendermi conto personalmente dei problemi della scuola.

La scuola che sto imparando a conoscere è fatta di luci e ombre; ho visto istituzioni scolastiche di eccellenza anche in contesti socioeconomici difficili, e questo mi ha fatto capire che l'anima di queste scuole siete voi docenti che con grande impegno e passione sapete trasmettere ai bambini ed ai ragazzi amore per il sapere, senso di responsabilità, principi e valori.

Ho constatato però che i docenti si sentono gravati da troppi adempimenti burocratici, mentre vorrebbero potersi dedicare di più ai ragazzi ed ai rapporti con le famiglie, e che non sempre sono messi in grado di aggiornarsi al meglio.

Per questo motivo, pur ereditando una difficile situazione economica data da un deficit pubblico considerevolmente superiore alle previsioni e ulteriormente aggravato dalla guerra in Afghanistan, abbiamo cercato di avviare una politica di investimenti della scuola fondata sulla centralità dei docenti.

Le misure prese per il regolare avvio dell'anno scolastico hanno voluto rispondere all'esigenza di dare una prima immediata risposta, sia ai precari che da anni attendevano l'immissione in ruolo, sia ai supplenti che fin dal primo giorno di scuola hanno potuto avere la sede assegnata e, di conseguenza, la remunerazione.

Anche le norme che abbiamo inserito nella legge finanziaria del 2002 rispondono all'esigenza di iniziare un percorso di valorizzazione degli insegnanti, destinando a questo obiettivo risorse aggiuntive nel 2002 (sia pur contenute in ragione della situazione finanziaria restrittiva), e le economie conseguenti a interventi di riqualificazione della spesa nel 2003 e nel 2004.

Ecco perché il Governo ha approvato, nella V Commissione bilancio, una norma che destina per intero alla valorizzazione del personale docente le economie realizzate, stimate in 381,34 milioni di euro nel 2003 e in 726,75 milioni di euro nel 2004.

Tali risorse specifiche per la scuola si aggiungono a quelle previste in via generale per i rinnovi contrattuali di tutto il pubblico impiego.

Con riguardo alle supplenze, è stata data ai dirigenti scolastici la possibilità - e non l'obbligo - di utilizzare più ampiamente, e comunque per brevi periodi, i docenti in servizio presso la scuola e a ciò disponibili garantendo così una maggiore coesione di tutto il corpo docente.

Nel rispetto delle disposizioni contrattuali vigenti, si è inoltre consentito il prolungamento dell'orario dei docenti fino ad un massimo di 24 ore. Le ore aggiuntive saranno effettuate solo dai docenti disponibili e verranno compensate come lavoro straordinario, secondo quanto previsto dal contratto di comparto.

E' stato infine previsto il rimborso delle spese sostenute dai docenti per l'aggiornamento professionale, un passo importante sulla strada di un più completo riconoscimento dell'importanza della funzione e del vostro ruolo di docenti.

Per tale motivo pensiamo nel prossimo rinnovo di contratto ad una area contrattuale separata per i docenti, e riterremmo importante una valorizzazione delle associazioni professionali.

Sono convinta che la riforma della scuola non può avvenire che con il pieno coinvolgimento dei docenti. Per questo motivo abbiamo pensato di aprire un Forum sul nostro sito Internet che ci auguriamo diventi un luogo di incontro con voi per scambiarci, anche in vista degli Stati generali, opinioni, riflessioni, proposte per migliorare l'offerta formativa. Su questo Forum aperto nel sito www.istruzione.it potete lasciare proposte, suggerimenti, idee che mi servono per la preparazione degli Stati Generali dell'istruzione. E' un dialogo che sarà sempre aperto.

La scuola sempre più deve affiancare le famiglie nella funzione educativa e dare risposta di qualità alle esigenze formative dei ragazzi; deve sostenere chi è in difficoltà e valorizzare i talenti, deve aiutare i giovani a costruire la propria personalità libera e responsabile e deve orientarli e prepararli sempre meglio ad affrontare la vita.

Con queste consapevolezze vogliamo lavorare per voi e con voi perché, insieme, possiamo dare ai nostri ragazzi e a tutte le famiglie una scuola all'altezza delle loro aspettative.

Roma, 8 novembre 2001

Letizia Moratti


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