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Reg. Tribunale Lecce n. 662 del 01.07.1997
Direttore responsabile: Dario Cillo

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06 - 30 maggio Parlamento

 

Camera

 

Aula 08 Interrogazioni a risposta immediata

ANNA MARIA LEONE. - Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. - Per sapere - premesso che:
il decreto direttoriale del 12 febbraio 2002 «Termini e modalità per la presentazione delle domande per l'integrazione e l'aggiornamento delle graduatorie permanenti del personale docente ed educativo - anno scolastico 2002/2003», pubblicato nella Gazzetta Ufficiale IV Serie Speciale n. 14 del 19 febbraio del 2002, regola all'articolo 3 i nuovi inserimenti nella III fascia delle graduatorie permanenti;
al comma 3 dello stesso articolo si esclude il nuovo inserimento nelle graduatorie provinciali permanenti dei candidati che hanno superato le prove del concorso per titoli ed esami, bandito con decreto direttoriale del 28 luglio 2000, considerato che l'approvazione delle relative graduatorie non potrà avvenire su tutto il territorio nazionale entro i termini previsti dall'articolo 4, comma 1, del decreto ministeriale 27 marzo 2000, n.123, né entro il successivo termine del 31 maggio 2002;
al comma 2 dell'articolo 3, invece, si prevede che possano presentare domanda di inserimento coloro che alla data di scadenza dei termini previsti dall'articolo 10 del decreto in oggetto stiano ancora frequentando i corsi per il conseguimento dell'abilitazione all'insegnamento o presso le scuole di specializzazione all'insegnamento secondario o le sessioni riservate di abilitazione, purché i corsi si concludano entro il 31 maggio 2002;
dal momento che in molte regioni il concorso di cui sopra è stato regolarmente espletato e le relative graduatorie pubblicate, l'applicazione dell'articolo 3, comma 3, preclude la possibilità agli abilitati di essere inseriti nelle graduatorie, penalizzando di fatto molti giovani precari ai quali non possono essere imputati gli eventuali ritardi nell'espletamento del concorso in determinate regioni -:
se sia possibile rivedere il citato articolo 3, comma 3, al fine di prevedere, così come già dispone il comma 2, una norma transitoria che consenta l'inserimento in graduatoria di coloro che hanno superato il concorso. (3-00926) (7 maggio 2002)
LETIZIA MORATTI, Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. Signor Presidente, onorevoli colleghi, vorrei innanzitutto precisare che la norma in questione, dettata dall'articolo 3, comma 3, del decreto direttoriale del 12 febbraio 2002, riguarda esclusivamente i concorsi per titoli ed esami del personale educativo. Solo per questi concorsi le procedure non sono completate su tutto il territorio nazionale. Esse, infatti, sono ancora in corso in alcune regioni (la Sicilia, la Calabria, la Campania, il Lazio e la Toscana). Ciò è dovuto al fatto che i concorsi relativi al personale educativo sono stati banditi circa un anno dopo quelli del personale docente. I concorsi per il personale docente sono invece già stati tutti espletati ed i vincitori sono stati già collocati nelle graduatorie. Non è possibile che si verifichi uno scavalcamento degli aspiranti all'insegnamento nelle graduatorie del personale educativo da parte di coloro che conseguono l'abilitazione all'insegnamento presso le scuole di specializzazione per l'insegnamento secondario dal momento che queste ultime riguardano solo il personale docente presso le scuole secondarie. 
Le ragioni per le quali il decreto direttoriale del febbraio 2002 non consente, per l'anno scolastico 2002-2003, l'inserimento nelle graduatorie del personale educativo sono chiarite all'interno dello stesso decreto. Esso, infatti, rinvia all'articolo 4, comma 1, del regolamento che disciplina la materia in questione, adottato con decreto ministeriale del 27 marzo 2000, che subordina le operazioni di integrazione all'espletamento su tutto il territorio nazionale dei concorsi. È norma, questa, che risponde all'esigenza di garantire parità di trattamento a tutti gli idonei per gli stessi concorsi. 
Il decreto direttoriale del febbraio 2002 ha, quindi, escluso l'inserimento nelle graduatorie del personale educativo, in quanto non erano concluse le operazioni concorsuali relative né potevano esserlo in tempo utile. L'articolo 2 del decreto-legge 3 luglio 2001 n. 255, convertito nella legge n. 333 del 2001, prevede, infatti, che l'integrazione delle graduatorie permanenti debba essere effettuata entro il 31 maggio di ciascun anno. A tale riguardo, devo ricordare che soltanto l'assoluto rispetto della stabilità e della tempistica consentirà di assicurare il regolare e corretto avvio del prossimo anno scolastico.

GRIGNAFFINI, SASSO, CAPITELLI, INNOCENTI, RUZZANTE, MONTECCHI, MARTELLA, CHIAROMONTE, CARLI, GIULIETTI, LOLLI e TOCCI. - Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. - Per sapere - premesso che:
il mondo della scuola comincia ad essere investito dai pesanti tagli di bilancio e riduzioni di organico (34 mila in tre anni) previsti dalla legge finanziaria per il 2002 e sono stati molteplici gli atti del Governo tesi a destrutturare la gestione ordinaria in quel delicatissimo sistema che è la scuola; in particolare, si fa presente:
a) la mancata attuazione delle previsioni, di cui all'articolo 8 del regolamento sull'autonomia scolastica, in materia di competenze nella definizione dei piani di studio nazionali e locali, il mancato sostegno all'autonomia della sperimentazione da parte delle scuole e l'abbandono dei progetti speciali: musica, lingua, biblioteche e Proteo;
b) la sospensione dei progetti di innovazione e di sviluppo della scuola dell'infanzia;
c) l'assenza di qualsivoglia intervento, in un quadro di riduzione dei finanziamenti, di carattere finanziario e concertativo, riguardante l'attuazione delle leggi sull'obbligo scolastico e sull'obbligo formativo;
d) la sospensione, con un semplice decreto ministeriale, del funzionamento dei centri servizi, per le istituzioni scolastiche;
e) il mancato rilancio degli istituti regionali di ricerca educativa, che non sono stati messi in condizioni di operare, con grave danno per gli importanti settori di intervento loro attribuiti;
f) il grave ritardo per l'utilizzazione dei 150 miliardi stanziati nella legge finanziaria per il 2001 per la preparazione informatica dei docenti;
g) la mancata attuazione del finanziamento delle iniziative di autoaggiornamento previste dalla stessa legge finanziaria per il 2002;
h) la mancata attuazione della nuova legge istitutiva degli organi collegiali territoriali e del consiglio superiore dell'istruzione e la sua conseguente sospensione con decreto-legge;
i) l'inattività dell'osservatorio sull'handicap e la sottovalutazione grave delle esigenze presenti attualmente in tale ambito;
l) l'assenza di ogni iniziativa relativa alla presenza studentesca, confermata dalla mancata indizione sia delle elezioni delle consulte sia della giornata dall'arte studentesca -:
se il Ministro interrogato, con riferimento ai vari livelli di responsabilità, sia consapevole della gravità della situazione in cui oggi si trovano le scuole a causa dei tagli di organico previsti e quali iniziative straordinarie si stiano adottando per far fronte a questa situazione. (3-00927) (7 maggio 2002)
LETIZIA MORATTI, Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. Signor Presidente, onorevoli colleghi, vorrei solo ricordare che la legge n. 30 del 1999, approvata dal Governo precedente (quella con la quale ci siamo dovuti confrontare), è priva di copertura finanziaria e la sua attuazione avrebbe comportato una spesa rilevante ed eccezionale per affrontare il cosiddetto problema dell'onda anomala, mentre a regime si sarebbe verificata una riduzione di organico di oltre 100 mila unità. Nessuna delle misure di questo Governo ha comportato una diminuzione delle risorse destinate alla scuola. Si sta procedendo a una razionalizzazione del sistema che consentirà nuovi investimenti per la valorizzazione dei docenti e per l'adeguamento delle strutture per la didattica. 
Vorrei, inoltre, ricordare che questo Governo ha ereditato una situazione gravemente compromessa sul piano della stessa funzionalità. A seguito delle decisioni della magistratura, che avevano annullato la graduatorie permanenti, erano paralizzate le assunzioni dei docenti su posti vacanti e l'affidamento delle supplenze, così da pregiudicare gravemente lo stesso avvio dell'anno scolastico 2001- 2002. 
La prima preoccupazione di questo Governo è stata quella di ridare funzionalità al sistema dettando nuove regole per le graduatorie così da sbloccare le nomine e le supplenze per il 2001-2002 e disciplinando il sistema a regime così da anticipare i tempi di tutte le operazioni di definizione degli organici e di copertura dei posti vacanti riassumendo, nel mese di agosto, oltre 62 mila docenti. 
Il Governo ha, inoltre, indirizzato la propria azione alla finalità di riformare il sistema educativo. Il disegno di legge delega atto Senato n. 1306 assicura e rafforza l'autonomia scolastica che è stata accentuata e resa più concreta attraverso l'attribuzione delle responsabilità di gestione del programma annuale e delle relative risorse finanziarie. Le direzioni generali regionali, che costituiscono centri autonomi di responsabilità e di spesa, gestiscono direttamente i fondi per tutte le iniziative di formazione e di aggiornamento per i docenti e per il miglioramento dell'offerta formativa, ivi inclusi i progetti speciali e le sperimentazioni. Le sperimentazioni ed i progetti speciali proseguono e sono sostenuti finanziariamente sotto la responsabilità delle direzioni regionali, così come sono sostenute finanziariamente le operazioni di aggiornamento dei docenti che sono proseguite regolarmente nel corso di quest'anno. 
ALBA SASSO. Signor Presidente, come Democratici di sinistra siamo profondamente insoddisfatti perché il ministro non ha risposto alla nostra interrogazione che si riferiva ad atti di questo Governo. 
La scuola è in situazione di grave incertezza: i genitori non sanno se a settembre partirà la vostra proposta di riforma e non sanno a che età devono iscrivere i bambini alla scuola elementare. Tutti gli atti del vostro Governo hanno tagliato sui progetti speciali, hanno tagliato su quanto la scuola reale ha fatto in questi anni per migliorare la qualità dell'apprendimento di tutti e di ciascuno. Per voi la scuola è occasione di risparmio: lo ha detto il ministro Tremonti, c'è un carteggio tra lei e il ministro Tremonti su questo. 
Il taglio dell'organico di 34 mila insegnanti ha come risultato che è stato tagliato il tempo pieno nelle scuole elementari, è stato tagliato il tempo prolungato nella scuola media e sono state autorizzate classi con più di 30 alunni, persino in presenza di alunni disabili. 
Vi è anche un altro effetto assai negativo rispetto ai vostri tagli dell'organico: da qui ai prossimi anni non entrerà più nessuno nella scuola pubblica. Giovani che si sono impegnati nelle scuole di specializzazione e nei concorsi, che hanno impegnato i loro soldi e la loro intelligenza per entrare nella scuola non vi entreranno anche perché voi avete previsto che, per il prossimo anno, vi saranno solo 8.500 entrate in ruolo rispetto ai 30.000 posti vacanti. (...) Questo disastro fatto di tagli, di omissioni e di ritardi voi lo chiamate riforma. Il paese è molto preoccupato di quello che sta avvenendo e che avverrà nei prossimi mesi nella scuola, ma noi non saremo fermi su questo.

Commissioni
7a 30 Interrogazioni a risposta immediata
7a 30 Risoluzioni: Insegnanti di sostegno
7a 15, 29 in sede referente, DdL A.C. 1773 e 2009, Regolarizzazione delle iscrizioni a diplomi universitari e di laurea per l'anno accademico 2000-2001
7a 08, 22, 28 in sede referente, DdL A.C. 2238, Disposizioni concernenti la scuola, l'università e la ricerca scientifica

Il termine per la presentazione di emendamenti al disegno di legge è fissato alle ore 12 del 22 maggio 2002

7a 07, 14 Risoluzione n. 7-0089 Santulli: Problematiche connesse alla trasformazione degli istituti superiori di educazione fisica

Il 14 maggio 2002 la Commissione approva la seguente risoluzione:

La VII Commissione,
premesso che
la legge n. 127 del 1997 all'articolo 17, comma 115, reca trasformazioni degli istituti superiori di educazione fisica;
visto il decreto-legge 8 maggio 1998, n. 178;
considerati i decreti del MURST del 3 novembre 1999, n. 509, del 4 agosto 2000 e del 28 novembre 2000 relativi all'attivazione e alla disciplina dei nuovi corsi di studio in particolare della laurea in scienze motorie;
letta la nota d'indirizzo del Ministro n. 2165 del 30 aprile 2001, che definisce i percorsi e le applicazioni delle nuove disposizioni in materia invitando le Università a tenerne conto;
ritenuto che il rispetto di tali suggerimenti è stato parziale, creando discriminazioni e sperequazioni;
osservato che alcune università in conseguenza di quanto sopra esposto, non ottemperando alla nota d'indirizzo del Ministro del 30 aprile 2001, in totale assenza di ulteriori normative, hanno attivato i corsi finalizzati per il conseguimento della laurea quadriennale per i diplomati ISEF;
impegna il Governo
ad intervenire per fare chiarezza su tale problematica e garantire un'applicazione delle disposizioni vigenti in materia e delle modalità attuative in tutte le Università, a valutare l'esistenza di eventuali situazioni di anomalia per porre ad esse rimedio. (8-00016)

7a 14 Il 14 maggio 2002 la Commissione esprime parere favorevole alla 1a Commissione sul DdL AC 1534/B, Riforma organizzazione del Governo (già approvato dalla Camera e modificato dal Senato)
7a 08 sede referente, A.C. 1979, Autonomia e competizione regolata tra le università
11a 08, 30 DdL Insegnanti di religione cattolica (DdL A.C. 561, 580, 737, 909, 1433, 1487, 1493, 1908/L, 1972, 2480)
 

Senato

 

Aula 30 Il Senato respinge la mozione n. 65, dei senatori Berlinguer ed altri, sulla scuola

BERLINGUER, ACCIARINI, BOCO, CORTIANA, D’ANDREA, FRANCO, Vittoria, MANIERI, MARINO, MONTICONE, MUZIO, SOLIANI, PAGANO, PAGLIARULO, TESSITORE, TOGNI.-
Il Senato rilevato che:
nelle ultime settimane si è andata largamente estendendo nelle scuole di ogni ordine e grado del nostro paese la protesta per la grave situazione di disagio e di incertezza che coinvolge studenti, dirigenti, famiglie e amministratori locali;
la consapevolezza del disagio si esprime con ordini del giorno, dibattiti e anche in forme di lotta che raggiungono spesso le dimensioni di scioperi e di manifestazioni locali, regionali e nazionale con la partecipazione di decine di migliaia di cittadini;
tale protesta riguarda sia la controriforma del ministro Moratti, per i contenuti e per l’inaccettabile forma della delega, sia per le scelte governative di gestione già compiute nella legge finanziaria 2002, del decreto-legge per l’inizio dell’anno scolastico e negli indirizzi di gestione ordinaria;
rilevato altresì che non trovano alcuna motivata e giuridicamente fondata giustificazione le scelte del Governo che in questi mesi hanno determinato:
- il blocco della legge n.30 del 1999, realizzato con l’espediente del mancato completamento della procedura di confronto con la Corte dei Conti, completamento che avrebbe dovuto essere considerato quale atto dovuto dall’Esecutivo in carica;
- la mancata attuazione delle previsioni di cui all’articolo 8 del Regolamento sull’autonomia scolastica in materia di competenze nella definizione dei curricoli nazionali e locali, il mancato sostegno all’autonomia e alla sperimentazione da parte delle scuole e l’abbandono dei progetti speciali Musica, Lingua, Biblioteche e Proteo;
- la sospensione dei progetti di innovazione e di sviluppo della scuola dell’infanzia;
- l’assenza di qualsivoglia intervento volto all’attuazione delle leggi sull’obbligo scolastico e sull’obbligo formativo, che prevedono impegni istituzionali e finanziari in materia di accoglienza, intercultura, recupero, orientamento, rapporti con la formazione professionale;
- il ritiro del ricorso alla Corte Costituzionale contro la legge lombarda sul buono scuola presentato dal Governo Amato;
constatato che:
- con un semplice decreto ministeriale è stato sospeso il funzionamento dei Centri Servizi per le istituzioni scolastiche, creando un pericoloso vuoto nell’attività amministrativa e interferendo gravemente nel processo di realizzazione dell’autonomia delle istituzioni scolastiche;
- gli IRRE nonostante la legge istitutiva e la definizione del relativo Regolamento, non sono stati ancora messi in condizione di operare;
fino a questo momento non c’è stato alcun impegno per utilizzare i 150 miliardi stanziati nella legge finanziaria 2001 per la preparazione informatica dei docenti;
non è stata un’attuazione alla nuova legge istitutiva degli organi collegiali territoriali e del Consiglio superiore dell’Istruzione;
regna l’incertezza sull’attività dell’Osservatorio sull’Handicap e sulla esigenze presenti attualmente in tale ambito;
non è stata valorizzata la presenza studentesca, poiché non sono state indette le elezioni delle consulte e sono stati ignorati importanti appuntamenti, come, ad esempio, la giornata dell’arte studentesca;
sottolineato che, mente sono in discussione riforme complessive del sistema scolastico estremamente controverse contenute nel già citato disegno di legge delega e nel disegno di legge sulla riforma degli organi collegiali, attualmente in discussione alla Camera, stanno già dispiegando pienamente i loro negativi effetti le seguenti misure:
le norme inserite nelle legge finanziaria di modifica della composizione delle Commissioni dell’esame di stato, che, prevedendo docenti tutti interni nella scuola pubblica e paritaria, vanificano il ruolo dell’esame di Stato come fase conclusiva dell’intero ciclo di studi e tolgono ogni garanzia di omogeneità nella valutazione finale dei candidati;
le misure finanziarie che producono il taglio di 33.847 posti distribuiti in tre anni scolastici: 8.946 nel 2002-2003 e oltre 12.000 per ciascuno degli anni scolastici 2003-2004 e 2004-2005; si tratta di misure che non produrranno risparmi, aumenteranno il numero dei precari, ma soprattutto cancelleranno i migliori progetti di qualità in atto e penalizzeranno i ragazzi più in difficoltà, a partire dai portatori di handicap;
rilevato infine che tutto il personale della scuola esprime una grande preoccupazione per i ritardi frapposti all’avvio delle procedure che dovranno presiedere alla apertura della fase contrattuale; una preoccupazione che si estende anche alla tutela della libertà di insegnamento, pesantemente attaccata da esponenti del centro-destra, pertanto, mentre ci si accinge ad affrontare la fase in cui nel Parlamento saranno esaminate le proposte di mutamento dell’assetto complessivo della scuola, giuridica necessario un serio cambiamento di rotta nella concreta gestione delle politiche del sistema di istruzione e impegna il Governo:
- a dare attuazione puntuale e rigorosa a tutte le leggi e le disposizioni regolamentari che disciplinano attualmente il sistema dell’istruzione, nulla omettendo o rinviando in norma di nuove scelte governative che potranno operare solo dopo che risulti completato l’iter legislativo che le riguarda;
- a rivedere, in sede contrattuale, le norma che disciplinano la formulazione delle graduatorie permanenti degli insegnanti al fine di garantire maggiore equità nella attribuzione dei punteggi per il servizio prestato;
a realizzare i seguenti atti dovuti:
- porre fine, in vista del prossimo inizio dell’anno scolastico, allo stato di disapplicazione della legge n.30 del 1999;
- avviare le necessarie procedure per l’insediamento degli organi collegiali territoriali e del Consiglio superiore;
- consentire il funzionamento a regime degli IRRE;
- applicare con chiarezza il provvedimento (decreto del Presidente della Repubblica 6 novembre 2000, n.347) riguardante la riforma del Ministero, onde fugare le preoccupazioni presenti nella dirigenza a livello centrale e periferico, nell’INDIRE e nell’Istituto di valutazione;
- rispettare le normative contrattuali e legislative in materia di nomine del personale, garantendo, tra l’altro, la copertura con nuove nomine a tempo indeterminato di almeno la metà dei 60.000 posti vacanti all’inizio del prossimo anno scolastico;
- utilizzare tutti finanziamenti previsti per la formazione informatica dei docenti;
- erogare con tempestività tutte le risorse finanziarie previste dalla legge n.62 del 2000 relativa agli anni 2001-2002;
- formulare precisi interventi per il sostegno, nei diversi ambiti, dell’autonomia delle scuole ed erogare puntualmente i finanziamenti previsti;
- sostenere lo sviluppo quantitativo e qualitativo della scuola dell’infanzia in tutto il territorio nazionale, rispondendo positivamente all’aumentata domanda e, in generale, ad operare perché il sistema pubblico dell’Istruzione rappresenti una risorse, adeguata in termini di qualità, per la crescita civile e culturale di tutti i cittadini;
- indicare con precisione, nel prossimo Documento di programmazione economico-finanziaria le risorse necessarie per il prossimo contratto nazionale del personale della scuola.

APREA, sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca. (...) occorre chiarire in via preliminare che il Governo ha inteso procedere ad un approfondimento di tutte le problematiche connesse alla riforma del sistema scolastico per garantire un'educazione moderna e innovativa, adeguata alla cornice europea e in coerenza con il mandato degli elettori; d'altra parte, le modifiche alla legge n. 30 del 2000 si sono rese indifferibili dopo l'approvazione della riforma del titolo V della Costituzione, entrata in vigore nel novembre 2001, nonché in considerazione della sua mancata copertura finanziaria, valutate altresì le esigenze economiche eccezionali per affrontare la cosiddetta onda anomala e le conseguenze sociali della prevista decurtazione di organico. Sotto il profilo generale, il Governo ha ereditato una situazione gravemente compromessa sul piano della funzionalità, considerato l'annullamento delle graduatorie deciso dalla magistratura e la conseguente paralisi delle assunzioni di docenti per la copertura dei posti vacanti e per l'affidamento del supplenze, che si è inteso superare dettando nuove regole e compiendo un enorme sforzo organizzativo, cui si intende ora far seguire un'opera di razionalizzazione del sistema e di contenimento degli sprechi, soprattutto per reperire i fondi da destinare alla valorizzazione del corpo docente e all'adeguamento delle strutture. Occorre infatti ricordare che l'OCSE da anni rimarca che in Italia il rapporto di 1 a 10 circa tra docenti e alunni è il più basso tra i Paesi aderenti e quindi è dimostrata l’infondatezza dell'assioma che a più insegnanti corrisponda una maggiore qualità; con la legge finanziaria per il 2002, per la prima volta le dotazioni organiche sono state assegnate a livello regionale, rapportandole al numero degli alunni iscritti, all'andamento della scolarità e alle condizioni di funzionamento delle istituzioni scolastiche, nonché tenendo conto delle esigenze degli utenti per il tempo pieno o il tempo prolungato. La stessa legge finanziaria ha introdotto una riforma nella composizione delle commissioni per l’esame di Stato delle scuole statali e paritarie, che non toglie alcuna serietà e rilevanza legale all'esame stesso e che comunque, ribadita la fiducia nei docenti, sarà affiancata da un’opera di supporto del personale ispettivo. Mentre sono da respingere le critiche sul mancata sostegno dell'autonomia scolastica, viceversa accentuata e resa più concreta, nonché ai progetti e di sperimentazione per la scuola dell'infanzia, si ribadisce che, secondo l'articolazione del nuovo Ministero, l'asse della gestione dei progetti di sperimentazione già in atto è stato spostato a livello locale, alle direzioni generali regionali, che gestiscono direttamente i fondi per le iniziative di formazione e di aggiornamento dei docenti e per il miglioramento dell'offerta formativa. Quanto all'assunto di una presunta mancata utilizzazione di finanziamenti destinati ad iniziative di autoaggiornamento, si fa presente che la legge finanziaria per il 2002 introduce solo il principio dell'autofinanziamento, non determinando criteri e modalità di utilizzo che costituiscono oggetto di contrattazione decentrata sindacale, mentre il processo in atto di fusione del Ministero dell'università e della ricerca scientifica con quello dell'istruzione ha richiesto una pausa di riflessione rispetto al modello dei centri di servizio delle istituzioni scolastiche, che rischiano di tradursi in mere sovrastrutture rispetto all'autonomia scolastica; quanto agli IRRE, il loro pieno sviluppo può realizzarsi solo all'interno dell'assestamento del quadro complessivo di riferimento. In relazione poi alla mancata ricostituzione degli organi collegiali territoriali, sono state adottate talune modifiche per superare il forte astensionismo, come del resto richiesto dalla stessa Consulta nazionale degli studenti, mentre per l'anno scolastico 2002-2003 le elezioni saranno indette nel mese di ottobre. Il Governo pone la massima attenzione al tema riguardante la valorizzazione dei docenti e al riconoscimento della loro professionalità, pertanto sono infondate le preoccupazioni circa la mancata tutela della prerogativa costituzionale della libertà di insegnamento.

Commissioni
7a 07, 10, 14, 15, 16, 29 DdL A.S. 1306, Delega al Governo per la definizione delle norme generali sull’istruzione e dei livelli essenziali delle prestazioni in materia di istruzione e formazione professionale

DdL A.S. 1251, Legge-quadro in materia di riordino dei cicli dell'istruzione

Il termine per la presentazione degli emendamenti è fissato per le ore 18 di mercoledì 29 maggio.

Dibattito

7a 15 La Commissione approva in sede deliberante, il DdL su Docenti di scuole straniere operanti in Italia, già approvato dalla 7a Commissione Camera in sede legislativa il 23.04.02
7a 07, 08 in sede consultiva, A.S. 21271, Disposizioni ordinamentali in materia di pubblica amministrazione
7a in sede referente, DdL AS 998, Istituzione sperimentale del Servizio di psicologia scolastica
7a in sede referente, Disciplina attività musicali

03 - 31 maggio Governo

31 Il Consiglio dei Ministri si è riunito alle ore 10,00 a Palazzo Chigi

- Il Consiglio ha approvato i seguenti provvedimenti: (...)
su proposta del Ministro delle Comunicazioni, Gasparri:
- un disegno di legge che, al fine di garantire il principio del pluralismo, prevede, per le emittenti radiofoniche e televisive locali e per quelle nazionali di televendita, una semplificazione degli adempimenti correlati alla trasmissione di programmi di informazione e di comunicazione politica, Questi ultimi saranno disciplinati (in deroga alla legge n.28 del 2000) da un apposito codice di autoregolamentazione predisposto dalle Organizzazioni maggiormente rappresentative del settore; il codice sarà sottoposto ai pareri della Conferenza Stato-Regioni e delle competenti Commissioni parlamentari. Il provvedimento è in linea con i principi sanciti dalla recente sentenza della Corte Costituzionale. (...)
Il Ministro Stanca ha poi illustrato al Consiglio dei Ministri le linee guida per lo sviluppo della Società dell’informazione nella legislatura e gli interventi per la diffusione e lo sviluppo della larga banda.
Le linee guida sono basate sui seguenti principi essenziali:
1) migliorare l’efficienza e l’efficacia della Pubblica Amministrazione sviluppando l’e-government, in particolare attraverso: la messa a disposizione on-line di servizi per i cittadini e per le imprese; il miglioramento dell’efficienza interna delle pubbliche amministrazioni (anche con valorizzazione delle risorse umane); la promozione della trasparenza e qualità dell’azione amministrativa. Gli obiettivi sono da raggiungere anche con il coinvolgimento delle amministrazioni regionali e locali, con cui è già in atto una fattiva collaborazione. Fra le singole iniziative al riguardo spiccano l’istituzione del portale nazionale “Italia.gov.it”, che costituirà punto d’accesso unificato ai servizi delle pubbliche amministrazioni, centrali e locali, e la creazione della carta d’identità elettronica (C.I.E.) e della carta nazionale dei servizi (C.N.S.), che introdurranno un canale sicuro e diffuso di identificazione ed accesso ai servizi;
2) interventi nel sistema Paese, con promozione dell’alfabetizzazione digitale, sviluppo delle necessarie infrastrutture, evoluzione del quadro normativo, interventi settoriali di politica industriale soprattutto con riferimento al commercio elettronico, al telelavoro, alla telemedicina, alla diffusa applicazione dell’acquisto centralizzato in via elettronica (e-procurement) e della firma digitale.
Il Ministro ha quindi illustrato le linee per la diffusione tempestiva ed omogenea nel territorio della larga banda, cioè della rete ad elevata capacità indispensabile per consentire lo sviluppo delle telecomunicazioni e quindi anche dei servizi on-line per i cittadini, con particolare riferimento all’e-government, e learning, telelavoro e telemedicina.
Il Consiglio ha preso atto ed ha espresso apprezzamento e condivisione.
Il Ministro Stanca ha altresì informato il Consiglio della istituzione di un Comitato tecnico interministeriale per l’uso consapevole di internet, che avrà il compito di definire e creare le condizioni necessarie per tutelare tutte le categorie deboli nell’utilizzo di internet. (...)
La seduta ha avuto termine alle ore 13,25.

24 Il Consiglio dei Ministri si è riunito alle ore 10,10 a Palazzo Chigi

(...) Il Consiglio ha approvato i seguenti provvedimenti:
su proposta del Ministro della Giustizia, Castelli: (...)
su proposta del Presidente Berlusconi e del Ministro Frattini, d’intesa con il Ministro Castelli:
- un testo unico, in forma tripartita, delle vigenti disposizioni legislative e regolamentari in materia di spese di giustizia nei procedimenti civili, penali, amministrativi e tributari, su cui si sono espresse favorevolmente anche le Commissioni parlamentari di merito. Con l’odierna approvazione definitiva del provvedimento (le cui disposizioni entreranno in vigore il 1° luglio prossimo) si conclude un laborioso e complesso lavoro di razionalizzazione e semplificazione del quadro normativo attuale, caratterizzato da eccessiva frammentazione e vetustà;
su proposta del Presidente Berlusconi:
- un regolamento che, in attuazione della legge n. 62 del 2001, provvede a disciplinare le modalità per l’accesso al credito agevolato da parte delle imprese operanti nel settore editoriale (tradizionale, multimediale e librario), le relative procedure valutative, nonché l’organizzazione ed il funzionamento dell’apposito Comitato deliberante. Sul provvedimento si è espresso favorevolmente il Consiglio di Stato; (...)
su proposta del Ministro della Salute, Sirchia:
- uno schema di disegno di legge per l’attivazione di un Centro di alta specializzazione, con annessa scuola di formazione, per il trattamento e lo studio della talassemia, destinati, in via prioritaria, a pazienti e medici dei Paesi del bacino mediterraneo e del Medio Oriente. Il provvedimento sarà trasmesso al parere della Conferenza Stato-Regioni, con la quale sarà concordata (a legge approvata) la ubicazione delle predette strutture.
Previa relazione del Ministro Sirchia, il Consiglio ha anche avviato l’esame del disegno di legge sul riordino del rapporto di lavoro dei medici del Servizio sanitario nazionale, che sarà concluso in una prossima riunione; (...)
Il Ministro Tremonti ha poi illustrato i punti più salienti della Relazione generale sulla situazione economica del Paese per l’anno 2001. Il Consiglio ha preso atto e ne ha autorizzata la trasmissione al Parlamento.(...)
Il Consiglio ha altresì espresso parere favorevole in ordine a due ipotesi di accordo concernenti, rispettivamente, la ripartizione dei distacchi e dei permessi spettanti alle Organizzazioni sindacali rappresentative del comparto Scuola, nonché l’interpretazione autentica di norme relative alla data di applicazione per i dipendenti pubblici in regime di part-time del nuovo regime sul TFR.
Sono state inoltre adottate le seguenti deliberazioni: (...)
- ricostituzione della Commissione per l’accesso ai documenti amministrativi; (...)
su proposta del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca;
- avvio della procedura di nomina del prof. Elio BAVA a Presidente dell’Istituto elettrotecnico nazionale “Galileo Ferraris” di Torino;
Il Presidente Berlusconi ha informato il Consiglio sulla ricostituzione del Comitato Nazionale di Bioetica; il relativo decreto sarà adottato nei prossimi giorni. (...)
La seduta ha avuto termine alle ore 13,00.

21 Il Consiglio dei Ministri si è riunito alle ore 18,25 a Palazzo Chigi

(...) Il Consiglio, appositamente convocato, ha approvato un decreto-legge per consentire e per disciplinare la temporanea ospitalità e la protezione di tre palestinesi, in esito alle decisioni assunte in sede comunitaria.
La seduta ha avuto termine alle ore 18.50.

16 Il Consiglio dei Ministri si è riunito alle ore 10,15 a Palazzo Chigi

(...) Il Consiglio dei Ministri ha poi approvato un atto programmatorio per l’attribuzione dell’incarico dirigenziale generale di capo del Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato al prof. Vittorio Umberto Grilli, in possesso di particolari attitudini, capacità professionali ed esperienze.
Il Consiglio dei Ministri ha espresso, nell’occasione, profonda gratitudine ed unanime apprezzamento al prof. Andrea Monorchio per il servizio svolto, nell’interesse del Paese, con dedizione, passione e competenza. In particolare il prof. Monorchio ha prestato servizio nella amministrazione pubblica per ininterrotti 45 anni ed ha ricoperto la carica di Ragioniere generale dello Stato negli ultimi 13 anni, contribuendo in maniera significativa al risanamento finanziario del Paese. Il Consiglio dei Ministri ha espresso l’auspicio che il prof. Monorchio continui a prestare, in altra forma, la sua preziosa opera al servizio dello Stato; a tali fini, sarà indicato per la presidenza della costituenda “Infrastrutture S.p.a.”. (...)
La seduta ha avuto termine alle ore 13.25.

09 Il Consiglio dei Ministri si è riunito alle ore 10,00 a Palazzo Chigi

(...) Il Consiglio ha, quindi, approvato i seguenti provvedimenti: (...)
su proposta dei Ministri Tremonti e Frattini, d’intesa con il Ministro Stanca:
- uno schema di regolamento che, in coerenza con il processo riformatore della Amministrazione pubblica, istituisce l’Agenzia nazionale per l’innovazione tecnologica, cui sono trasferiti compiti e funzioni dell’AIPA e del Centro tecnico (operante presso la Presidenza del Consiglio), che sono contestualmente soppressi. Il provvedimento, sul quale si sono espresse favorevolmente le Organizzazioni sindacali, sarà ora trasmesso al Consiglio di Stato ed alle competenti Commissioni parlamentari per i prescritti pareri;
su proposta del Ministro delle Comunicazioni, Gasparri:
- uno schema di decreto legislativo che, in attuazione della cosiddetta “legge obiettivo”, reca disposizioni per accelerare e snellire le procedure inerenti alla realizzazione ed al potenziamento delle infrastrutture necessarie per le reti di telecomunicazioni, così da assicurare una capillare diffusione su tutto il territorio nazionale delle stazioni radio base del sistema GMS/UMTS. Sul provvedimento saranno acquisiti i prescritti pareri; (...)
Successivamente il Consiglio ha adottato le seguenti deliberazioni: (...)
su proposta del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca:
- avvio della procedura per la nomina della prof.ssa Stefania FUSCAGNI a Presidente dell’Istituto nazionale di documentazione per l’innovazione e la ricerca educativa, nonché nomina dei professori Luisa RIBOLZI, Paolo GUIDICINI, Onorato GRASSI e Aristide SAVIGNANO a componenti del Consiglio di amministrazione del medesimo Istituto. (...)
La seduta ha avuto termine alle ore 12,55.

03 Il Consiglio dei Ministri si è riunito alle ore 10,00 a Palazzo Chigi, per l'esame del seguente ordine del giorno:

- decreto-legge concernente disposizioni urgenti per il settore della pesca (PRESIDENZA-POLITICHE AGRICOLE);
- decreto presidenziale riguardante il regolamento per l’esecutività dell’accordo integrativo dell’accordo collettivo nazionale per la disciplina dei rapporti con i medici di medicina generale (PRESIDENZA);
- disegno di legge riguardante modifiche alla legge n.86 del 1989, recante norme generali sulla partecipazione dell’Italia al processo normativo comunitario e sulle procedure di esecuzione degli obblighi comunitari (POLITICHE COMUNITARIE) – ESAME PRELIMINARE;
- disegno di legge di ratifica ed esecuzione del Trattato Italia-Francia-Portogallo e Spagna recante lo Statuto di “EUROFOR” (ESTERI);
- decreto presidenziale concernente il regolamento recante disciplina dei servizi trasferibili (ECONOMIA) – ESAME PRELIMINARE;
- disegno di legge riguardante disposizioni per l’attuazione del principio del pluralismo nella programmazione delle emittenti radiofoniche e televisive locali e di quelle nazionali di televendita (COMUNICAZIONI) – INIZIO ESAME;
- disegno di legge sulle modifiche alla legge 22 marzo 2001, n.85, e disposizioni per la revisione del nuovo Codice della strada (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI);
- decreto presidenziale sul regolamento di organizzazione del Ministero della salute (SALUTE) - ESAME PRELIMINARE;
- leggi regionali
La seduta ha avuto termine alle ore 13,20.

 



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