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Alternanza scuola-lavoro:
scommessa o certezza per la scuola secondaria

di Fabio Navanteri

 

Lo scorso 5 Maggio sono stati pubblicati nella G.U. Serie Generale n°103, i Decreti Legislativi 15 Aprile 2005 n°76 e n°77 sul diritto-dovere all’istruzione ed alla formazione e sull’alternanza scuola-lavoro.

La sperimentazione dell’alternanza scuola-lavoro, ai sensi dell’art. 4 della L. n°53 del 28 Marzo 2003, è stata avviata in circa 300 Istituti di Istruzione Secondaria del territorio nazionale. Diversificati e arricchenti sono i risultati emersi dai report pubblicati in molte regioni italiane. Tra tutte le regioni si distingue la sperimentazione della Regione Sicilia sia per la significatività del campione ( 60 scuole coinvolte, pari al 20% del target nazionale ) degli istituti coinvolti nei progetti di alternanza scuola-lavoro, che per il buon livello dei risultati complessivi raggiunti dalla gran parte delle scuole al termine del secondo anno di sperimentazione.

L’idea della Direzione Generale dell’USR Sicilia ( del suo Direttore dott. Guido Di Stefano e del Dirigente Responsabile dell’Alternanza Scuola-Lavoro dott. Armando Campria) di supportare le scuole coinvolte con una formazione continua che ha accompagnato i due anni di sperimentazione (2003/2004, 2004/2005), è risultata vincente ed è servita da volano per promuovere e sviluppare percorsi formativi di alternanza scuola-lavoro sempre più interessanti e coinvolgenti per gli alunni.

Giorno 20 Maggio 2005 si svolgerà in Siracusa un Convegno Regionale, come da programma allegato , su “ Il Sistema Alternanza: sinergie, reti, comunità di pratica per un Piano dell’Offerta Formativa Territoriale”.

Nell’ottica dell’esigenza di una sempre più stretta sinergia fra i sistemi di istruzione e di formazione ed il mondo del lavoro, il convegno si prefigge di avviare:

-         un momento di riflessione e di approfondimento della problematica dell’alternanza che segue la conclusione delle attività formative svolte durante i due anni di sperimentazione dei percorsi formativi di alternanza scuola-lavoro.

-         un confronto sulle esperienze realizzate dalle scuole aderenti alla sperimentazione al fine di valorizzare le attività svolte, di socializzare le “buone pratiche” e di predisporre nuove strategie e modelli operativi per la costruzione di un Piano dell’Offerta Formativa territoriale volto alla promozione di un Sistema Formativo Integrato.

Il convegno, promosso dall’USR Sicilia, in base all’accordo di programma MIUR-Unioncamere della Regione Sicilia, con il patrocinio dell’Assessorato ai Beni Culturali, Ambientali e alla Pubblica Istruzione della Regione Siciliana, è organizzato dalla Rete Scuole Siracusa in collaborazione con la SSIS del Veneto ed è rivolto ai Dirigenti e ai Docenti delle 60 Istituzioni Scolastiche coinvolte nei progetti di Sperimentazione dell’Alternanza scuola-lavoro (art. 4 L. 53 del 28 marzo 2003).

La sperimentazione dell’alternanza scuola-lavoro, ha fornito importanti contributi di riflessione in ordine alla costituzione di un sistema strutturato e integrato da “mettere a regime” nel prossimo anno scolastico .

A questo proposito, va anzitutto sottolineato che essa ha avuto il pregio di recepire lo spirito della normativa emanata e di tradurlo in forma operativa, proponendo all’attenzione del mondo della scuola e del mondo del lavoro l’importanza che assume il “sapere” e il “fare” o meglio il “saper fare per saper essere” , che rischia di essere soltanto uno slogan se i due mondi non si curano di cooperare per aiutare i giovani a costruire gli “orizzonti di senso” ed un progetto personale di vita e di lavoro .

Un altro importante contributo della sperimentazione è stato quello di elaborare e produrre modelli e strumenti utili per la progettazione, la programmazione, la pianificazione e la valutazione della formazione in alternanza.

Basti pensare alla definizione dei criteri di massima per la individuazione delle classi-target coinvolte nella sperimentazione, alla produzione di materiali didattici per la gestione delle esperienze di apprendimento, al dibattito fecondo sugli aspetti organizzativo-relazionali dell’alternanza scuola-azienda, allo sforzo di definire meglio il profilo tecnico-professionale delle figure tutoriali, alla certificazione finale.

Nonostante le difficoltà incontrate nella fase di avvio (quadro normativo poco chiaro e in rapida evoluzione, difficoltà di attuazione dei Protocolli d’intesa interistituzionali, esigue risorse finanziarie, assenza di un “coordinamento” regionale e provinciale per l’implementazione, il monitoraggio e la valutazione dei Progetti) si è riusciti ad attuare una “sperimentazione intensiva”. Le scuole hanno tratto benefici dall’esperienza, perché hanno potuto riflettere su alcune problematiche che caratterizzano il delinearsi della Nuova Riforma: la dispersione scolastica e il successo formativo, l’orientamento e la personalizzazione degli apprendimenti, la flessibilità dei curricoli e la modularità, i profili cognitivi e la valutazione, le Unità capitalizzabili e la certificazione delle competenze, la valorizzazione delle risorse umane e il sistema tutoriale.

Si può affermare, in sintesi, che la sperimentazione ha rappresentato un concreto banco di prova in ordine alla progettazione ed alla realizzazione di percorsi formativi in alternanza, evidenziando opportunità, problematicità e criticità e fornendo così preziosi suggerimenti sulle strategie da definire per una messa a regime dell’alternanza formativa scuola-azienda.

Si tratta ora di proseguire l’esperienza avviata che, secondo lo spirito della normativa, deve avvalersi della cooperazione tra il Sistema Istruzione e il Sistema Formazione (i due capisaldi delle filiera formativa) mettendo in campo le seguenti azioni di sistema coassiali, sinergiche e complementari:

 

Ricerca-azione

Preliminarmente e/o contestualmente alle attività formative che si intendono sviluppare in modo sistemico, per favorire l’alternanza scuola-lavoro, si ritiene necessario realizzare una ricerca-azione per storicizzare (ovvero individuare ed analizzare) le principali cause e i risk factors che impediscono l’esercizio del diritto all’istruzione-formazione al fine di tarare, per lo specifico contesto siciliano, modelli pedagogici, strategie e metodologie educativo didattiche innovative.

 

Formazione

A supporto e a sostegno delle attività sperimentali dell’ alternanza scuola-lavoro, la formazione assume un ruolo centrale per :

-         dare corpo all’idea di una scuola e di un’azienda viste come organizzazioni nel loro dinamismo progettuale e cooperativo;

-         accrescere le capacità di costruire percorsi formativi integrati nel territorio in un’ottica sistemica e che diano spazio alla didattica modulare;

-         promuovere competenze sul project work, sulla progettazione formativa personalizzata, sulla implementazione, sul monitoraggio e sulla valutazione in itinere dei percorsi di alternanza;

-         acquisire strategie e tecniche funzionali al ruolo e ai compiti che le figure tutoriali ( tutor interno e tutor esterno) dovranno svolgere sinergicamente;

-         favorire modalità di comunicazione in rete e di gestione di processi documentali;

-         socializzare e diffondere progetti, esperienze significative e buone prassi sull’alternanza scuola-lavoro.

 

Monitoraggio e valutazione della sperimentazione

Questa azione è fondamentale non solo per acquisire informazioni sull’andamento delle azioni integrate di ricerca e di formazione, ma soprattutto per valutare, a vari livelli (territoriale, provinciale e regionale), l’efficacia degli interventi sviluppati, al fine di intervenire tempestivamente apportando gli opportuni e necessari feedback .

La concreta attuazione delle tre “azioni precedentemente illustrate invoca la necessità di costruire in tempi brevi un rete di coordinamento regionale che affronti e risolva la cooperazione interistituzionale e la cogestione delle risorse per organizzare e governare in modo efficace ed efficiente la formazione in alternanza e garantire il diritto all’istruzione formazione di tutti e di ciascuno.


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