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Reg. Tribunale Lecce n. 662 del 01.07.1997
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Fondi comunitari e strutturali

di Giacomo D’Alterio

L’Unione Europea persegue l’adattamento e l’uguaglianza dello stato economico e sociale dei Paesi membri, con l’obiettivo di realizzare politiche economiche e sociali che tendono all’unione dei Paesi già membri e a favorire l’ingresso di altri Paesi europei nell’Unione stessa.

Da una parte i paesi membri perdono un pò la loro sovranità, dall’altra parte si sviluppano politiche comunitarie in grado di ridurre le differenze tra i paesi membri e a favorire politiche di sviluppo regionale in aree più svantaggiate.

Il Trattato di Maastricht ha sostenuto e sviluppato un programma comunitario, in grado di favorire e incentivare l’investimento sulle risorse umane, come fattore di sviluppo e di crescita dei sistemi economici e produttivi europei.

Tutto ciò perseguendo principalmente due obiettivi primari:

1)      proteggere e favorire il Welfare europeo;

2)      migliorare la competitività dell’Europa nel panorama mondiale.

In quest’ottica e strategia politica comunitaria condivisa e condivisibile nasce l’esigenza di sviluppare dei processi formativi ed educativi permanenti finanziati da fondi strutturali e comunitari con l’obiettivo di garantire e perseguire una stabilità sociale grazie ad un equilibrio sopranazionale.

I fondi strutturali sono i seguenti:

1)      fondo europeo di sviluppo regionale (FESR);

2)      fondo europeo agricolo di orientamento e di garanzia (FEAOG);

3)      fondo sociale europeo (FSE);

4)      strumento finanziario di orientamento alla pesca (SFOP).

Nello specifico il fondo europeo di sviluppo regionale sostiene le politiche di sviluppo regionale ed in particolare:

A)     gli investimenti produttivi, la creazione e l’ammodernamento di infrastrutture;

B)     le iniziative di sostegno alle piccole e medie imprese, soprattutto per attività di ricerca e sviluppo;

C)     la realizzazione e la creazione di interventi infrastrutturali nel campo dell’istruzione scolastica e della sanità pubblica;

D)     lo sviluppo della società dell’informazione.

Il Fondo Sociale Europeo (F.S.E.) promuove su tutto il territorio europeo iniziative a sostegno dell’occupazione.

Il Fondo Sociale Europeo (F.S.E.) sviluppa delle linee guida generali, che sono nello specifico:

  • lo sviluppo e la promozione di politiche sociali per contrastare la disoccupazione;
  • la promozione di pari opportunità per l’ingresso nel mondo del lavoro;
  • il miglioramento della formazione professionale per favorire l’occupazione e l’ingresso nel mondo del lavoro;
  • la creazione di una forza lavoro che sia competente, flessibile e professionale con l’obiettivo di dare opportunità di lavoro e di occupazione stabile e qualificata;
  • le misure di favore per agevolare e migliorare l’accesso e l’ingresso nel mondo del lavoro delle donne garantendo pari opportunità.

Il Fondo Europeo Agricolo di Orientamento e di Garanzia (FEAOG) è lo strumento a sostegno dell’agricoltura e favorisce la modernizzazione delle aziende agricole per migliorare la qualità dei prodotti agricoli.

Lo Strumento Finanziario di Orientamento e di Garanzia (SFOP) interviene per il sostegno della pesca con azioni che hanno come obiettivo primario il rinnovamento della flotta e la modernizzazione dei natanti.

I fondi europei suddetti finanziano programmi di sviluppo legati alla dimensione regionale e concentrano la propria azione su obiettivi e aree geografiche definite.

Gli obiettivi individuati sono tre nel seguente modo specificato:

1)      l’obiettivo 1 ha lo scopo di favorire lo sviluppo e l’adeguamento strutturale delle regioni il cui sviluppo è in forte ritardo. Sono interessate a questo obiettivo le regioni in cui il prodotto interno lordo (PIL) pro capite è inferiore al 75% della media comunitaria, per l’Italia le regioni coinvolte in questo obiettivo risultano essere le regioni meridionali, Basilicata, Campania, Calabria, Molise, Puglia, Sardegna  e Sicilia, che ottengono finanziamenti dal FESR, dal FSE, dal FEOAG e dallo SFOP;

2)      l’obiettivo 2 favorisce la riconversione economica e sociale delle zone con difficoltà strutturali; sono interessate a questo obiettivo d’intervento zone geografiche in forte declino industriale non comprese nell’obiettivo 1, che ricevono finanziamenti dal FESR e dal FSE;

3)      l’obiettivo 3 favorisce l’adeguamento e l’ammodernamento delle politiche e dei sistemi di istruzione, formazione e occupazione, quest’obiettivo è finanziato dal Fondo Sociale Europeo ed interessa tutte le regioni non comprese nell’obiettivo 1.

Il Fondo Sociale Europeo previene fenomeni di esclusione sociale, anche attraverso processi di orientamento e di didattica.

Il Quadro Comunitario di Sostegno (QCS) ha i seguenti obiettivi:

1)      individua gli obiettivi degli interventi di ciascun obiettivo;

2)      definisce le linee d’intervento dei fondi comunitari;

3)      definisce gli obiettivi e le risorse finanziarie per il raggiungimento degli obiettivi.

Il Quadro Comunitario di Sostegno è articolato in assi prioritari ed è attuato tramite i Programmi Operativi Regionali (POR) e i Programmi Operativi Nazionali (PON).

Il Programma Operativo Nazionale è strutturato in due assi:

  • asse 1°– miglioramento della qualità dell’istruzione e dello sviluppo della società della conoscenza e dell’informazione;
  •  asse 2°– assistenza tecnica. Il PON utilizza due fondi strutturali, il Fondo Sociale Europeo (FSE) e il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR).

Il Programma Operativo Nazionale 2000-2006 “La scuola per lo sviluppo” si inserisce nell’asse 3° del Quadro Comunitario di Sostegno, quello afferente la valorizzazione delle risorse umane (lavoro, istruzione e formazione).

Gli obiettivi di quest’ultimo asse sono i seguenti:

1)      adeguamento del sistema d’istruzione;

2)      prevenzione della dispersione scolastica;

3)      promozione dell’offerta di formazione superiore;

4)      promozione dell’istruzione permanente.

Questi obiettivi si realizzavano con le seguenti linee strategiche:

a)      sostegno all’innovazione e allo sviluppo della qualità della scuola;

b)      sviluppo della società della conoscenza e dell’informazione;

c)      formazione integrata;

d)      pari opportunità:

e)      educazione ambientale.

Il Programma Operativo Nazionale si struttura in otto distinte misure:

Misura 1: Adeguamento del sistema dell’istruzione (FSE).

Gli obiettivi di questa misura sono l’innalzamento della qualità dell’istruzione, la promozione dell’occupazione e il rafforzamento del sistema scolastico e formativo.

Misura 2: Nuove tecnologie per l’utilizzo e la valorizzazione delle metodologie didattiche (FESR).

In questa misura sono attivate procedure di installazione di dotazioni tecnologiche e informatiche con l’eventuale creazione di reti e nodi di servizio polifunzionali.

Misura 3: Prevenzione della dispersione scolastica (FSE).

L’obiettivo principale di questa misura è quello di recuperare ed inserire i soggetti in situazione di handicap con difficoltà di apprendimento e con disagi provenienti da contesti socio-familiari particolari.

Misura 4: Infrastrutture per l’inclusione scolastica e l’integrazione sociale (FESR).

Tale misura tende a realizzare infrastrutture di supporto alle iniziative di prevenzione e di riduzione della dispersione scolastica.

Misura 5: Formazione superiore (FSE).

Misura 6: Istruzione permanente (FSE).

Misura 7: Promozione di scelte scolastiche e formative mirate a migliorare l’accesso e la partecipazione delle donne al mercato del lavoro (FSE).

Misura 8: Interventi di assistenza tecnica, monitoraggio, controllo, accompagnamento e valutazione (FSE).

I Programmi Operativi definiscono le modalità d’intervento per la realizzazione degli obiettivi previsti ed il piano finanziario dei fondi del Quadro Comunitario di Sostegno.

L’accesso ai finanziamenti comunitari avviene tramite la partecipazione a bandi di gara aperti soltanto alle scuole pubbliche per quanto riguarda il Programma Operativo Nazionale Scuola, mentre i Programmi Operativi sono accessibili da parte di soggetti accreditati come istituti scolastici, centri di formazione professionale, agenzie formative.

Il Programma Operativo Nazionale stabilisce i seguenti obiettivi strategici:

a)      riduzione dell’abbandono scolastico;

b)      introduzione di dotazioni informatiche con il collegamento internet;

c)      acquisizione di competenze in materia di lingue straniere, impresa, cultura scientifica e tecnologica;

d)      mobilità dei giovani e sviluppo di competenze specifiche.

Le fasi delle attività formative delle azioni previste dal Fondo Sociale Europeo si possono suddividere in tre fasi, preliminare, realizzazione e verifica e valutazione:

nella fase preliminare si rilevano i bisogni formativi, l’identificazione degli obiettivi, l’individuazione dell’equipe di progetto, l’individuazione dei percorsi formativi, l’organizzazione della gestione del personale, degli strumenti, delle risorse e dei tempi.

Nella fase intermedia di realizzazione si individuano la diagnosi individuale degli studenti, l’elaborazione e l’attivazione di moduli e percorsi formativi per gli alunni da affidare ad esperti, coordinatori e tutor didattici.

Nella fase finale di verifica e di valutazione dell’efficacia del percorso didattico e formativo si analizza il livello d’apprendimento raggiunto, il monitoraggio, l’analisi dei risultati e dei procedimenti, la verifica e la valutazione del processo formativo e didattico.

 


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