MODELLO STRATEGICO E PROSPETTICO di P.O.F.
predisposto per la specifica definizione progettuale ed adozione istituzionale

di Gianfranco Purpi

 

PREMESSA: PRINCIPI ISTITUZIONALI E PEDAGOGICI DEL POF:

-#: """1:Ogni istituzione scolastica predispone, con la partecipazione di tutte le sue componenti, il Piano dell’offerta formativa.

Il Piano è il documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa ed organizzativa che le singole scuole adottano nell’ambito della loro autonomia.

2: Il Piano dell’offerta formativa é coerente con gli obiettivi generali ed educativi dei diversi tipi ed indirizzi di studi determinati a livello nazionale a norma dell’art. 8 ... (del Regolamento in questione: n. d. r.) ... e riflette le esigenze del -contesto -culturale, sociale -ed -economico -della -realtà -locale, tenendo -conto della programmazione territoriale dell’offerta formativa. Esso comprende e riconosce le diverse opzioni metodologiche, anche di gruppi minoritari, e valorizza le corrispondenti professionalità.

3. Il Piano dell’offerta formativa è elaborato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi generali per le attività della scuola e delle scelte generali di gestione e di amministrazione definiti dal consiglio di circolo o di istituto, tenuto conto ... delle ... proposte ... e ... dei ... pareri ... formulati ... dagli ... organismi ... e ... dalle ... associazioni anche di fatto dei genitori... (...) ... """ . (art. 3; D. P. R. 275/99: Regolamento dell’autonomia scolastica).

 

-#: """Il P. O. F. può superare la logica di una progettazione definita solo attraverso ambiti separati ed attuare invece processualmente un disegno complessivo, nel quale, a partire dalle esperienze già realizzate, gli interventi sulla DIMENSIONE DIDATTICA, ORGANIZZATIVA e GESTIONALE risultino strettamente armonizzati e connessi .

In questo senso, il P. O. F. viene a sperimentare in particolare:

-: interventi volti a rivisitare i contenuti curricolari delle diverse materie d insegnamento e dei vari progetti di apprendimento/formazione, attraverso una riorganizzazione dei propri percorsi didattici secondo modalità mirate a perseguire specifici obiettivi e competenze;

-: compensazioni ed integrazioni curricolari tra le discipline di studio; e le attività didattico/educative così come sono previste, in modo standardizzato, dagli attuali ordinamenti scolastici (sempre con decremento massimo, per ciascuna disciplina, del 15% del monte ore annuale)""" (l. ra/circ. min. n. 194/99).

 

-#: """Gli INDICATORI per coniugare LE FLESSIBILITA (richiamate da tutte le normative sull’autonomia delle scuole) CON LA NECESSITA DI INTEGRARE LE DIVERSE ATTIVITA SPERIMENTALI IN ORGANICO PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA, possono risultare:

-a)LA FLESSIBILITA (che riguarda le scelte innovative compiute da ciascuna scuola rispetto alle attività didattiche, organizzative, curricolari ed extracurricolari);

-b): L INTEGRAZIONE è (che riguarda la coerenza progettuale delle diverse iniziative, nonché gli aspetti di relazione costruttiva e funzionale della scuola con le agenzie, le culture, le necessità territoriali, i bisogni formativi e le risorse/opportunità delle comunità locali);

-c): LA RESPONSABILITA (che investe tutti i processi decisionali attivati da ciascuna scuola, nell’ambito della propria discrezionalità, e attraverso il coinvolgimento di tutti gli attori scolastici, di tutte le componenti istituzionali ed anche dell’utenza)""" (idem).

 

-#: Le FINALITA ISTITUZIONALI essenziali risultano:

-: INNALZARE IL LIVELLO DI SCOLARITA ED IL TASSO DI SUCCESSO SCOLASTICO; perseguendo, nel contempo, la più eccelsa possibile qualità dell’offerta formativa e l ottimizzazione dei processi di insegnamento/apprendimento nella prospettiva della massima valorizzazione delle diversità storico/sociali, dell’identità psico/sociale e del potenziale umano di ciascun alunno.

-: ARTICOLARE la PROGETTAZIONE nel rispetto della specifica identità storica, culturale, didattica, organizzativa, amministrativa e gestionale dell’istituzione scolastica;

-: DOCUMENTARE GLI OBIETTIVI E SUCCESSIVAMENTE GLI ESITI DEL PROCESSO EDUCATIVO AI FINI ... ... DEL ... ... MONITORAGGIO ... delle ... diverse ... variabili di funzione docente e di gestione organizzativa.

 

-#: In questa scuola, soltanto """nel quadro delle norme che ne definiscono competenze e composizione... (...) ... gli organi collegiali della scuola garantiscono l’efficacia dell’autonomia delle istituzioni scolastiche""" (art. 16/comma 1-D. P. R. n. 275/99-Regolamento dell’autonomia).

 

-#: """Il dirigente scolastico esercita le funzioni di cui al decreto legislativo 6 marzo 1998, n. 59, nel rispetto delle competenze degli organi collegiali""" (art. 16/comma 2-idem).

 

-#: """I docenti hanno il compito e la responsabilità della progettazione e dell’attuazione del processo d insegnamento e di apprendimento""" (art. 16/comma 3-idem).

 

-#: """Il responsabile amministrativo ... (direttore dei servizi generali ed amministrativi)... assume funzioni di direzione dei servizi di segreteria nel quadro dell’unità di conduzione affidata al dirigente scolastico""" (art. 16/comma 4-idem).

 

-#: """Il personale della scuola, i genitori e gli studenti partecipano al processo di attuazione e sviluppo dell’autonomia assumendo le rispettive responsabilità""" (art. 16/comma 4-idem).

,

-#: Questa scuola """adotta... (...) ... ogni modalità 1/2organizzativa 1/2che 1/2sia espressione di autonomia progettuale e sia coerente con gli obiettivi generali e specifici di ciascun tipo e indirizzo d i studio, curando la promozione e il sostegno dei processi innovativi e il miglioramento dell’offerta formativa""" (art. 24/comma 1-CCNL 26/05/99-idem);

 

-#: """Nel rispetto della libertà d insegnamento, i competenti organi ... (di questa scuola)... regolano lo svolgimento delle attività didattiche nel modo più adeguato al tipo di studi e ai ritmi di apprendimento degli alunni.

A tal fine possono adottare le forme di flessibilità previste dal Regolamento sulla autonomia didattica ed organizzativa delle istituzioni scolastiche di cui all’art. 21 della L.. n. 59 del 15/marzo/97 -e, in particolare, dell’art. 4 dello stesso Regolamento-, tenendo conto della disciplina contrattuale""" (art. 24/comma 2-CCNL 26/05/99);

 

#: """Gli obblighi di lavoro del personale docente sono funzionali all’ orario di servizio stabilito dal piano di attività e sono finalizzati allo svolgimento delle attività -di -insegnamento -e -di -tutte -le -ulteriori -attività -di programmazione, progettazione, ricerca, valutazione e documentazione necessarie all’efficace svolgimento dei processi formativi.

A tal fine gli obblighi di lavoro del personale docente sono articolati in attività di insegnamento ed in attività funzionali alla prestazione di insegnamento.

Prima dell’ inizio delle lezioni, il dirigente scolastico predispone, sulla base delle eventuali proposte degli organi collegiali, il piano annuale delle attività e i conseguenti impegni del personale docente che può prevedere attività aggiuntive.

Il piano é deliberato dal collegio dei docenti nel quadro della programmazione dell’attività educativa e con la stessa procedura è modificato, nel corso dell’anno scolastico, per far fronte a nuove esigenze""" (art. 24/comma 4-CCNL 26/05/99).

Il piano annuale delle attività scolastiche di questa scuola, viene accluso a questo POF nella sua stesura integrale.

 

-#: Nell’ambito dei processi di riforma e di innovazione nella scuola, la formazione costituisce una leva strategica fondamentale per lo sviluppo professionale del personale, per il necessario sostegno agli obiettivi di cambiamento, per un efficace politica di sviluppo delle risorse umane attraverso qualificate iniziative di prima formazione ed in servizio, di riqualificazione professionale, nonché di interventi formativi finalizzati a specifiche esigenze.

Gli obiettivi formativi prioritari del personale scolastico riguardano l’acquisizione di competenze e padronanze al fine di partecipare responsabilmente e costruttivamente:

-: ai processi di autonomia e innovazione in atto;

-: al potenziamento e al miglioramento della qualità professionale;

-: al potenziamento dell’offerta formativa nel territorio con particolare riguardo alla prevenzione dell’insuccesso scolastico ed al recupero degli abbandoni e all’esigenza di formazione continua degli adulti;

-: ai processi di informatizzazione, con particolare riguardo alla valorizzazione della professionalità ATA in connessione con l’attuazione dell’autonomia organizzativa e amministrativo-contabile.

 

-#: La partecipazione ad attività di formazione e di aggiornamento costituisce un diritto per il personale in quanto funzionale alla piena realizzazione e allo sviluppo delle proprie professionalità.

 

-#: """La formazione continua, iniziale ed in servizio, costituisce una risorsa che l’amministrazione scolastica è tenuta a fornire al personale scolastico per migliorarne la qualità professionale e l’attitudine a realizzare le esigenze connesse al regime di autonomia della scuola prefigurato dalla normativa vigente.

Spetta al datore di lavoro garantire l’equa fruizione delle opportunità formative da parte ... (...) ... del personale docente ed ... (...) ... ATA (art. 10/CCNL 26/05/99).

 

#: """L’amministrazione scolastica ... (di questa scuola)... , con le risorse finanziarie annualmente disponibili, ha l ‘obbligo di costruire progressivamente un sistema

di opportunità formative, articolato e di qualità.

La formazione é una risorsa strategica per il miglioramento della scuola e, come tale, è un diritto degli insegnanti, del personale educativo e ATA e dei capi d istituto.

Le iniziative di formazione hanno per obiettivi il miglioramento e la crescita professionale del personale, in relazione anche alle trasformazioni e innovazioni in atto, nonché in relazione all’ampliamento delle opportunità professionali offerte al personale.

La formazione degli insegnanti tiene conto della loro formazione iniziale, del profilo professionale così come è individuato nel CCNL e comprende la formazione in ingresso e la formazione in servizio.

Per la formazione del personale ATA la formazione è funzionale all’attuazione dell’autonomia e alla crescita professionale nell’ambito della riorganizzazione dei servizi amministrativi, tecnici e generali, soprattutto in relazione ai processi di informatizzazione.

La formazione dei dirigenti scolastici ha lo scopo di arricchire le competenze necessarie per la gestione della scuola dell’autonomia.

Nel quadro dei processi di innovazione, la formazione e la riqualificazione professionale sono orientate, in particolare, all’attuazione dell’autonomia scolastica, all’innovazione metodologico-didattica, all’espansione dell’istruzione (obbligo scolastico e formativo), allo sviluppo del sistema integrato di formazione, all’educazione degli adulti ed alla formazione continua.

Al personale scolastico, inoltre, viene data la possibilità di definire percorsi di crescita professionale, anche con opportunità di carattere individuale.

I docenti sono soggetti allo stesso tempo attivi e passivi del processo di formazione e possono quindi assumere incarichi in qualità di formatore""" (CCNI 31/08/99).

 

-#: Alle istituzioni scolastiche singole, in rete o consorziate, compete la programmazione delle iniziative di formazione, riferite anche ai contenuti disciplinari dell’insegnamento, funzionali al POF, individuate sia direttamente sia all’interno dell’offerta disponibile sul territorio.

L’amministrazione scolastica periferica garantisce servizi professionali di supporto alla progettualità delle scuole, azioni perequative ed interventi legati a specificità territoriali e tipologie professionali.

All’amministrazione centrale competono gli interventi di interesse generale, soprattutto quelli che si rendono necessari per le innovazioni, sia di ordinamento sia curricolari, per l’anno di formazione, per la formazione finalizzata all’attuazione di specifici istituti contrattuali; nonché il coordinamento complessivo degli interventi.

 

-#: Il Piano annuale delle attività di aggiornamento e formazione destinate ai docenti (deliberato dal Collegio dei Docenti) si pone coerente con gli obiettivi e i tempi della programmazione dell’attività didattica, considerando anche esigenze ed opzioni individuali.

Esso tiene conto dei contenuti della Direttiva annuale per l’aggiornamento e la formazione, del Ministro, e si può avvalere delle offerte di formazione promosse dall’amministrazione centrale o periferica e/o da soggetti pubblici e privati qualificati o accreditati (comunque riconosciuti dall’amministrazione, ai sensi dell’art. 14/CCNI 31/08/99).

Così, il Piano annuale delle attività di aggiornamento e di formazione, della scuola, si articola in iniziative:

-: promosse prioritariamente dall’amministrazione;

-progettate dalla scuola autonomamente o consorziata in rete, anche in collaborazione con gli IRRSAE, con l Università (anche in regime di convenzione), con le associazioni professionali, con i soggetti pubblici e privati qualificati e/o accreditati;

-: proposte da soggetti esterni e riconosciute dall’amministrazione.

Questa scuola si propone, in coerenza con gli obiettivi di ampliamento dell’offerta formativa, di poter progettare iniziative attraverso cui i docenti svolgano attività didattiche rivolte al pubblico anche di adulti, in relazione alle esigenze formative provenienti dal territorio, con esclusione dei propri alunni, per quanto riguarda le materie di insegnamento comprese nel curriculum scolastico. (art. 26/CCNL 26/05/99).

 

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0: PROGETTUALITA EDUCATIVA NELLA PROSPETTIVA DELLA SCUOLA DELL’AUTONOMIA:

 

-#: In questo paragrafo verranno introdotti i fini pedagogici della scuola materna ed elementare di questo Circolo; e, conseguentemente, verranno esplicitate le finalità educative e di formazione definite da questa istituzioni per tali scuole.

Ciò, in relazione al testo degli Orientamenti del 91, al testo dei Programmi Scolastici della scuola elementare dell’85; ed in riferimento ad altre fonti di legge di rilevante significato finalistico.

 

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1: PROGETTUALITA GESTIONALE/ORGANIZZATIVA NELLA PROSPETTIVA DELLA SCUOLA DELL’AUTONOMIA:

 

1/1:

-#:"""La scuola adotta le modalità di organizzazione e impiego dei docenti, secondo finalità di ottimizzazione delle risorse umane, finanziarie, tecnologiche, materiali e temporali, fermi restando i giorni di attività didattica annuale previsti a livello nazionale, la distribuzione dell’attività didattica in non meno di cinque giorni settimanali, il rispetto dei complessivi obblighi annuali di servizio dei docenti previsti dai contratti collettivi che possono essere assolti invece che in cinque giorni settimanali anche sulla base di un apposita programmazione plurisettimanale""" (L. n. 59/97-art. 21/comma 8):

 

-#: """La scuola adotta, anche per quanto riguarda l impiego dei docenti, ogni modalità organizzativa che sia espressione di libertà progettuale e sia coerente con gli obiettivi generali e specifici ... di ... ciascun ... tipo ... e ... indirizzo ... di ... studio, curando la promozione ed il sostegno dei processi innovativi ed il miglioramento dell’offerta formativa""" (D. P. R. 275/99-Regolamento dell’autonomia); .

 

-#: In questa scuola """le modalità di impiego dei docenti possono essere diversificate nelle varie classi e sezioni in funzione delle eventuali differenziazioni nelle scelte metodologiche ed organizzative adottate nel piano dell’offerta formativa""" (D. P. R. 275/99-Regolamento dell’autonomia); .

 

-#: Gli adattamenti seguenti del calendario scolastico sono stabiliti da questa scuola in relazione alle esigenze derivanti dal Piano dell’offerta formativa, nel rispetto delle funzioni in materia di determinazione del calendario scolastico esercitate dalle Regioni a norma dell’art. 138/comma 1/lett. d)- del D. L. vo 31/03/98, n. 112 (D. P. R. 275/99-Regolamento dell’autonomia):

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-# Così come in regime di sperimentazione dell’autonomia scolastica, anche dall’anno scolastico 2000/2001;"""nella scuola materna ed elementare l orario settimanale di lezione e di attività educative, fatta salva la flessibilità su base annua prevista dal Regolamento dell’autonomia (artt. 4, 5 e 8-D. P. R. 275/99) deve rispettare, per la scuola materna, i limiti previsti dai commi 1 e 3 dell’art. 104/D. L. vo n. 297/94 (il testo unico delle leggi della scuola), e per la scuola elementare, le disposizioni di cui all’art. 129, commi 1, 3, 4, 5, 7 e all’articolo 130 sempre di tale testo unico""" -(si veda: art. 12/comma3-D. P. R. n. 275/99).

 

1/2:

-#: Parti integranti del POF risultano la carta dei servizi di Circolo (e, comunque, i principi ed i criteri dello schema di tale Carta emanato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri con Decreto del 07/06/95); nonché il Regolamento interno di Circolo (integrato alla definizione della stessa Carta dei servizi ).

 

-#: questa scuola si avvale degli interventi di servizio di docenti a cui sono assegnate le funzioni/obiettivo (funzioni strumentali al piano dell’offerta formativa) riferite alle seguenti aree:

-: la gestione del piano dell’offerta formativa;

-: il sostegno al lavoro dei docenti;

-: interventi e servizi per gli studenti;

-: realizzazione di progetti formativi d intesa con enti ed istituzioni esterni alla scuola.

 

-#: Tutti i collaboratori di plesso del dirigente e tutte le unità docenti assegnate alle funzioni obiettivo abbiano a potersi integrare in commissione didattica generale al fine di porsi (ogni volta che sarà richiesto dal dirigente) quale gruppo di lavoro coadiuvante il capo d istituto; e possa così risultare preposto alla consulenza, al coordinamento, alla elaborazione ed alla progettazione sistematica, al monitoraggio ed alla valutazione, all’indirizzo di ogni possibile contenuto ed aspetto del funzionamento didattico ed organizzativo di tutte le scuole del Circolo.

In questo senso, viene previsto che a tale commissione generale possano partecipare, su invito del dirigente, ciascun docente referente che si ritrovi interessato per la specifica materia trattata e via via ricorrente in ciascuna riunione di tale commissione generale .

Inoltre, viene pure previsto che ciascun referente di progetto e/o di specifica materia di organizzazione e di collaborazione con la Direzione, possa produrre opera di preparazione, di elaborazione, di progettazione e di supporto collaborativo anche (su direttiva del dirigente) con apposita commissione di settore inerente gli specifici obiettivi e, quindi, inerente i compiti e la materia di competenza di ciascun referente stesso.

 

Ciò, che il Collegio prevede unitamente a tutte le prerogativa di proposta progettuale, di coordinamento e di verifica/valutazione esercitati direttamente dai consigli d interclasse e d intersezione; o, comunque, da ogni altro docente singolarmente o in gruppo di lavoro, nel contesto delle proprie competenze di profilo professionale.

Questa organizzazione di lavoro risulta specifica anche per elaborare e ricavare le descrizioni di sintesi e le esplicitazioni costitutive del POF, prima indicate.

 

1/3:

Si riporta, qui di seguito, la stesura del piano annuale delle attività scolastiche dei docenti :

 

 

PIANO ANNUALE ... DELLE ... ATTIVITA ... SCOLASTICHE ... DEI ... DOCENTI ... DEL ... CIRCOLO (stesura integrale)

 

0: Premessa:

 

-#: """La funzione docente realizza il processo di insegnamento/apprendimento volto a promuovere lo sviluppo umano, culturale, civile e professionale degli alunni, sulla base delle finalità e degli obiettivi previsti dagli ordinamenti scolastici definiti per i vari ordini e gradi dell’istruzione dalle leggi dello Stato e dagli altri atti di normazione primaria e secondaria.

... (...) ... La funzione docente si fonda sull’autonomia culturale e professionale dei docenti; essa si esplica nelle attività individuali e collegiali e nella partecipazione alle attività di aggiornamento e formazione in servizio.

... (...) ... In attuazione dell’autonomia scolastica i docenti, nelle attività collegiali, elaborano, attuano e verificano, per gli aspetti pedagogico-didattici, il piano dell’offerta formativa, adattandone l’articolazione alle differenziate esigenze degli alunni e tenendo conto del contesto socio-economico di riferimento.

... (...) ... Il profilo professionale dei docenti è costituito da competenze disciplinari, pedagogiche, metodologico-didattiche, organizzativo-relazionali e di ricerca, tra loro correlate ed interagenti, che si sviluppano con il maturare dell’esperienza didattica, l’attività di studio e di sistematizzazione della pratica didattica.

I contenuti della prestazione professionale del personale docente si definiscono nel quadro degli obiettivi generali perseguiti dal sistema nazionale di istruzione e nel rispetto degli indirizzi delineati nel piano dell’offerta formativa della scuola""" (art. 38/CCNL 04/08/95 così come riproposto dal CCNL 26/05/99).

 

-#: """Gli obblighi di lavoro del personale docente sono funzionali all’orario del servizio stabilito dal piano di ... attività ... e ... sono ... finalizzati ... allo ... svolgimento ... delle attività di insegnamento e di tutte le ulteriori attività di programmazione, progettazione, ricerca, valutazione e documentazione necessarie all’efficace svolgimento dei processi formativi.

... (...) ... A tal fine gli obblighi di lavoro del personale docente sono articolati in attività di insegnamento ed in attività funzionali alla prestazione d insegnamento.

Possono altresì essere previste eventuali attività aggiuntive""" (art. 40/CCNL 04/08/95 così come riproposto dal CCNL 26/05/99).

 

-#: """Gli obblighi di lavoro del personale docente sono correlati e funzionali alle esigenze ... (di consentire ai competenti organi delle istituzioni scolastiche di regolare)... lo svolgimento delle attività didattiche nel modo più adeguato al tipo di studi e ai ritmi di apprendimento degli alunni""" (art. 24/CCNL 26/05/99).

 

-#: """Gli obblighi di lavoro del personale docente sono funzionali all’orario di servizio stabilito dal piano di attività e sono finalizzati allo svolgimento delle attività di insegnamento e di tutte le ulteriori attività di programmazione, progettazione, ricerca, valutazione e documentazione necessarie all’efficace svolgimento dei processi formativi.

A tal fine gli obblighi di lavoro del personale docente sono articolati in attività di insegnamento ed in attività funzionali alla prestazione d insegnamento""" (art. 24/CCNL 26/05/99).

 

1: Attività ordinarie curricolari d insegnamento, rientranti negli obblighi di lavoro: (di cui all’art. 41 del CCNL 04/08/95, così come riproposto e modificato dal CCNL 26/05/99):

 

-#: """L’attività di insegnamento ... (curricolare ordinario)... si svolge in 25 ore settimanali nella scuola materna, in 22 ore settimanali nella scuola elementare ... (...) ... distribuite in non meno di cinque giornate settimanali.

... (...) ... Alle 22 ore settimanali di insegnamento stabilite per gli insegnanti elementari, vanno aggiunte 2 ore da dedicare, anche in modo flessibile e su base plurisettimanale, alla programmazione didattica da attuarsi in incontri collegiali dei docenti di ciascun modulo, in tempi non coincidenti con l orario delle lezioni""" (art. 41/CCNL 04/08/95 così come riproposto dal CCNL 26/05/99).

 

-#: Tutte le ore di contemporaneità dei docenti nelle classi del modulo di titolarità, debbono essere riservate prioritariamente alla sostituzione dei docenti assenti per non più di cinque giorni, tutte le volte che se ne registri la necessità; anche se """é comunque assicurato lo svolgimento, nella misura massima di 110 ore annue per ciascuna classe, delle attività programmate e deliberate dal collegio dei docenti per recuperi individualizzati o per gruppi ristretti di alunni, finalizzate al superamento delle difficoltà di apprendimento ed allo sviluppo delle potenzialità degli stessi alunni """ (D. M. n. 708 del 13/11/97; introdotto dalla circ. min. n. 18 del 20/1/98).

Ciò, fermo restando l’osservanza della normativa di quest ‘ultimo decreto ministeriale allorché viene a prescrivere che """i dirigenti scolastici dispongono l utilizzo del personale, anche promuovendo, nell’ambito della pianificazione annuale delle attività, l’articolazione flessibile dell’orario di insegnamento, prevista dall’art. 41, comma 5, del CCNL , al fine di programmare la collocazione oraria delle ore disponibili in modo da realizzare nella misura massima possibile la sostituzione di colleghi assenti nei casi sopra indicati""" (D. M. 708 del 13/11/97; cit.) .

Si tiene conto, altresì, che """per la sostituzione dei docenti temporaneamente assenti il dirigente scolastico provvede al conferimento delle relative supplenze, nel rispetto dei criteri e principi contenuti nell’art. 1, commi 72 e 78, della legge 23/12/1996, n. 662... (...) ...""" (D. M. 25/05/2000).

Nei limiti di ciò, ciascun docente che si trovi in contemporaneità funzionale di modulo (anche ricorrendo insegnamento specialistico di religione o di lingua, nella stessa classe), deve essere utilizzato comunque in attività di arricchimento dell’offerta formativa ed in attività correlate di individualizzazione, di supporto di sostegno e(ove possibile) recupero; comunque sia in attività di approfondimento/differenziazione d insegnamento in riferimento all’indirizzo di ogni possibile alunno dei diversi moduli dello stesso plesso (anche ai sensi della L. n. 517/77 e dei Programmi Elementari).

 

 

2: Attività funzionali all’insegnamento rientranti negli obblighi di lavoro

(di cui all’art. 42 del CCNL 04/08/95, così come riproposto e modificato dal CCNL 26/05/99):

 

-#: Attività funzionali all’insegnamento previste dal comma 1/art. 42 cit. :

 

"""L’attività funzionale all’insegnamento é costituita da ogni impegno inerente alla funzione docente previsto dai diversi ordinamenti scolastici.

Essa comprende tutte le attività, anche a carattere collegiale... (dunque, per questo, anche a carattere individuale)... , di programmazione, progettazione, ricerca, valutazione, documentazione, aggiornamento e formazione, compresa la preparazione dei lavori ... degli ... organi ... collegiali, la partecipazione alle riunioni e l’attuazione delle delibere adottate dai predetti organi""" (comma1/art. 42).

 

-#: Adempimenti individuali esemplificati dal comma 2/art. 42 cit. (oltre agli altri adempimenti pure individuali previsti dalla suddetta normativa del comma 1 appena riportato):

: a)ogni impegno necessitante inerente alla preparazione delle lezioni e delle esercitazioni;

: b)ogni impegno necessitante inerente alla correzione degli elaborati;

: c)ogni impegno necessitante (o anche richiesto da uno o più docenti di modulo/i) inerente ai rapporti individuali con le famiglie.

 

-#: Le attività di carattere collegiale riguardanti tutti i docenti (previste dal comma3/art. 42 cit.) sono costituite da:

- partecipazione, per un tetto ordinario previsto, di quaranta ore, alle riunioni del collegio dei docenti, ivi compresa l’attività di programmazione e verifica di inizio e fine anno che ha luogo all’interno dell’effettivo svolgersi delle adunanze di collegio dei docenti (dunque, non comprendendo qui le attività previste dal comma uno/art. 42 sopra descritte);

- informazione necessitante alle famiglie sui risultati degli scrutini quadrimestrali e finali; nonché, per le scuole materne, informazione alle famiglie sull’andamento delle attività educative;

- partecipazione alle attività collegiali dei consigli d interclasse e/o di intersezione, per un tetto ordinario previsto, di norma, di quaranta ore, in linea ordinaria; sulla base degli obblighi determinati dagli ordinamenti giuridici e sulla base del criterio di un consiglio d interclasse o d intersezione ordinario, per ogni classe e/o sezione, ogni due mesi;

- svolgimento degli scrutini e degli esami, compresa la compilazione degli atti relativi alla valutazione.

 

-#:: Rapporto necessitante di riunione plenaria tra docenti di modulo e famiglie degli alunni (previsto dal comma 4/art. 42 cit.) :

Proposta al Consiglio di Circolo -da parte del Collegio dei Docenti- delle seguenti modalità e criteri per lo svolgimento dei rapporti con le famiglie:

-i rapporti avverranno attraverso riunione, di norma bimestrale, tra ciascun gruppo docente di modulo o di sezione, ed il contesto plenario dei genitori di ciascuna classe o sezione di competenza;

-ciascuna riunione suddetta avrà la durata di due ore circa, di norma ed in linea ordinaria;

-nel contesto di ciascuna riunione si articoleranno fasi di approccio plenario tra docenti e famiglie; e fasi di discussione singolarizzata tra docenti ed i genitori o chi ne fa le veci di ciascun alunno;

-rapporti di riunione in questione, potranno essere convocati in linea straordinaria o per contingenze varie emergenti, con diversa scansione, dal dirigente (anche su richiesta dei soli genitori interessati; e/o dei docenti).

In ogni caso, dovrà essere assicurata ogni necessitante concreta accessibilità al servizio ad ogni famiglia di alunno, anche prevedendo idonei strumenti di comunicazione tra scuola e famiglie stesse (compatibilmente con le esigenze di funzionamento dell’istituzione scolastica).

 

-#: Per assicurare l’accoglienza e la vigilanza degli alunni, gli insegnanti sono tenuti a trovarsi in classe cinque minuti prima dell’inizio delle lezioni ed ad assistere all’uscita degli alunni medesimi (adempimento previsto dal comma 5/art. 42 cit.) -

 

 

3: Attività aggiuntive funzionali all’insegnamento

(di cui all’art. 25 del CCNL 26/05/99 ed all’art. 30 del CCNI 31/08/99):

 

-#: Art. 25 del CCNL 26/05/99:

„""Tra le attività funzionali all’insegnamento sono da considerare retribuibili in quanto aggiuntive solo quelle eventualmente eccedenti il limite previsto dall’art. 42/comma 3/lettera a)- del CCNL 04/08/95 così come riproposto dal CCNL 26/05/99""".

 

-#: Inoltre, sono da considerare attività aggiuntive funzionali all’insegnamento,oltre a quelle appena riportate, SOLTANTO quelle che """ ... (...) ... consistono nello svolgimento di compiti relativi alla progettazione e alla produzione di materiali utili per la didattica, con particolare riferimento a prodotti informatici ... (...) ...""" (lettera c)-, comma 3/CCNI 31/08/99).

 

-#: Ogni attività di collaborazione riconosciuta necessitante dal capo d istituto, in ragione del disposto del comma 4/art. 19/CCNL 26/05/99, che così recita:

"""Il capo d istituto può avvalersi, nello svolgimento delle proprie funzioni organizzative e gestionali, della collaborazione di docenti da lui individuati sulla base della normativa vigente.

La scelta è effettuata , ferma restando la natura fiduciaria dell’incarico, correlata alla responsabilità sugli esiti dell’incarico stesso, secondo criteri di efficienza ed efficacia nel servizio scolastico""".

 

 

4: Attività aggiuntive di insegnamento

(di cui all’art. 25 e 26 del CCNL 26/05/99 ed all’art. 30 del CCNI 31/08/99):

 

-#: Sono previste le attività aggiuntive d insegnamento le quali consistono nello svolgimento, oltre l’orario obbligatorio di insegnamento e fino ad un massimo di sei ore settimanali, di interventi didattici volti all’arricchimento, all’ampliamento ed alla personalizzazione dell’offerta formativa.

Queste attività aggiuntive d insegnamento sono previste dall’art. 25 del CCNL 26/05/99 e dall’art. 30 CCNI 31/08/99.

 

-#: Questa scuola considera di fondamentale importanza che """nell’esercizio dell’autonomia organizzativa e didattica le istituzioni scolastiche realizzino, sia singolarmente che in forme consorziate, ampliamenti dell’offerta formativa che prevedano anche percorsi formativi per gli adulti, iniziative di prevenzione dell’abbandono e della dispersione scolastiche, iniziative di utilizzazione delle strutture e delle tecnologie anche in orari extrascolastici e a fini di raccordo con il mondo del lavoro, iniziative di partecipazione a programmi, nazionali, regionali o comunitari e, nell’ambito di accordi tra le regioni e l’amministrazione scolastica, percorsi integrati tra diversi sistemi formativi... (...) ...""" (L. n. 59/97-art. 21/comma 10).

 

-#: Si prevedono progetti di arricchimento e di ampliamento della qualità dell’offerta formativa; da realizzare attraverso attività aggiuntive d insegnamento (di cui all’art. 25 del CCNL 26/05/99) ed in orario d insegnamento e di lezione aggiuntivo rispetto a quello curricolare;

Così, """ ... (questa scuola)... singolarmente, collegat... (a)... in rete o consorziat... (a)... , realizza... (...) ... ampliamenti ... dell’offerta formativa che tengano conto delle esigenze del contesto culturale, sociale ed economico delle realtà locali.

I predetti ampliamenti consistono in ogni iniziativa coerente con le proprie finalità, in favore dei propri alunni e, coordinandosi con eventuali iniziative promosse dagli Enti Locali, in favore della popolazione giovanile e degli adulti""" (art. 9/comma 1).

 

-#: Si prevedono progetti (integrati ed in continuità con quelli della progettazione curricolare) di attività interscolastiche, parascolastiche ed extrascolastiche; anche d’ intesa con le agenzie educative extrascolastiche del territorio e/o in riferimento alla programmazione territoriale delle diverse opportunità/risorse educative da parte dell’Ente Locale;

 

-#: Risultando disponibile, ciascun insegnante potrà prestare ore di insegnamento aggiuntive è (solo per supplenze o comunque per coprire necessità d insegnamento curricolare) per un massimo di sei ore settimanali, tra quelle previste dall’art. 70 del CCNL 04/08/95.

 

-#: Questa scuola si avvale degli interventi di servizio di docenti a cui sono assegnate le funzioni/obiettivo (funzioni strumentali al piano dell’offerta formativa) riferite alle seguenti aree:

-: la gestione del piano dell’offerta formativa;

-: il sostegno al lavoro dei docenti;

-: interventi e servizi per gli studenti;

-: realizzazione di progetti formativi d intesa con enti ed istituzioni esterni alla scuola.

 

 

5: Attività di aggiornamento e di formazione in servizio :

 

-#: Il Piano annuale delle attività di aggiornamento e formazione destinate ai docenti (deliberato dal Collegio dei Docenti) si pone coerente con gli obiettivi e i tempi della programmazione dell’attività didattica, considerando anche esigenze ed opzioni individuali.

Esso tiene conto dei contenuti della Direttiva annuale per l’aggiornamento e la formazione, del Ministro, e si può avvalere delle offerte di formazione promosse dall’amministrazione centrale o periferica e/o da soggetti pubblici e privati qualificati o accreditati (comunque riconosciuti dall’amministrazione, ai sensi dell’art. 14/CCNI 31/08/99).

Così, il Piano annuale delle attività di aggiornamento e di formazione, della scuola, si può articolare in iniziative:

-: promosse prioritariamente dall’amministrazione;

-progettate dalla scuola autonomamente o consorziata in rete, anche in collaborazione con gli IRRSAE, con l’ Università (anche in regime di convenzione), con le associazioni professionali, con i soggetti pubblici e privati qualificati e/o accreditati;

- proposte da soggetti esterni e riconosciute dall’amministrazione.

Questa scuola si propone, in coerenza con gli obiettivi di ampliamento dell’offerta formativa, di poter progettare anche iniziative attraverso cui i docenti svolgano attività didattiche rivolte al pubblico anche di adulti, in relazione alle esigenze formative provenienti dal territorio, con esclusione dei propri alunni, per quanto riguarda le materie di insegnamento comprese nel curriculum scolastico (art. 26/CCNL 26/05/99).

La specifica definizione del Piano annuale delle attività di aggiornamento e formazione di questa scuola, risulta integralmente descrivibile dopo l’emanazione di tale Direttiva Ministeriale annuale relativa all’anno scolastico in corso.

 

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2: PROGETTUALITA DIDATTICO/ORGANIZZATIVA NELLA PROSPETTIVA DELLA SCUOLA DELL’AUTONOMIA:

 

-#: La scuola presuppone che l’autonomia organizzativa è finalizzata alla realizzazione della flessibilità, della diversificazione, dell’efficienza e dell’efficacia del servizio scolastico, alla integrazione e al miglior utilizzo delle risorse e delle strutture, alla introduzione di tecnologie innovative e al coordinamento con il contesto territoriale.

 

-#: La scuola viene ad adottare il seguente criterio riguardo:

a) superamento dei vincoli in materia di unità oraria della lezione :

______________________________________________________________________________;

 

b) La configurazione dell’unitarietà del gruppo classe si pone anche in riferimento ad eventuali attività di insegnamento ed educative per gruppi di alunni di classi diverse parallele (o, al massimo, dello stesso ciclo; ed eccezionalmente dello stesso plesso):

______________________________________________________________________________

 

______________________________________________________________________________;

 

-#: """La scuola determina ogni funzione didattica ed ogni intervento educativo ed insegnamento tenendo conto che l’autonomia didattica é finalizzata al perseguimento degli obiettivi generali del sistema di istruzione , nel rispetto della libertà d’ insegnamento, della libertà di scelta educativa da parte delle famiglie e del diritto ad apprendere.

Essa ... (questa autonomia: n. d. r.) ... si sostanzia nella scelta libera e programmata di metodologie, strumenti, organizzazione e tempi d insegnamento, da adottare nel rispetto della possibile pluralità di opzioni metodologiche, e in ogni iniziativa che sia espressione di libertà progettuale, compresa l’eventuale offerta di insegnamenti opzionali, facoltativi o aggiuntivi e nel rispetto delle esigenze formative degli studenti.

A tal fine, sulla base di quanto disposto dall’articolo 1, comma 71, della legge 23 dicembre 1996, n. 662, sono definiti criteri per la determinazione degli organici -funzionali -di -istituto, fermi -restando -il -monte -annuale -orario complessivo per ciascuna delle discipline e attività indicate come fondamentali di ciascun tipo o indirizzo di studi e l obbligo di adottare procedure e strumenti di verifica e valutazione della produttività scolastica e del raggiungimento degli obiettivi""" (L. n. 59/97-art. 21/comma 9).

Alla luce dell’organico funzionale di circolo di questa scuola, si determinano i seguenti criteri di massima e le seguenti proposte per la gestione di tale organico e l utilizzo dei docenti:

______________________________________________________________________________

 

______________________________________________________________________________;

 

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%%%

3: PROGETTUALITA' DIDATTICA CURRICOLARE NELLA PROSPETTIVA DELLA SCUOLA DELL'AUTONOMIA:

 

3/0: -#: Si prevede la ripartizione dell'anno scolastico in due quadrimestri.

 

3/1:

-#: La elaborazione e la progettazione della "programmazione educativa" di circolo -relativa alla scuola elementare- saranno prodotte da gruppi di lavoro di docenti aggregati in raggruppamenti d'interclasse per classi dello stesso plesso.

Tale programmazione educativa" prevederà:

 

a)- in prima fase: elaborazione, formulazione e progettazione della programmazione educativa inerente le caratterizzazioni pedagogico/scolastiche e le finalità didattico/educative della scuola di ciascun plesso.

Questa programmazione educativa avrà, inoltre, a descrivere preliminarmente:

-: l'analisi del territorio e del bacino d'utenza che costellano la sede di ciascun plesso scolastico; alla luce delle diverse variabili economiche, socio/culturali, antropologiche, politico/istituzionali ed etico/relazionali;

-: la descrizione delle diverse agenzie educative del territorio e le diverse risorse ed opportunità pedagogiche/educative che queste possono offrire e/o sollecitare alla scuola; sia a livello di attività e progetti scolastici/curricolari che extrascolastici, interscolastici, parascolastici;

-: la descrizione programmatica delle diverse progettualità che l'integrazione feconda delle attività e risorse della scuola con i progetti educativi promossi/gestiti/supportati dall'Ente Locale, possono consigliare (anche in relazione alla programmazione territoriale dell’Ente Locale in materia di politica scolastica e di pedagogia sociale del territorio);

-: la specifica analisi delle variabili socio/culturali e formative riguardo l'identità di "ingresso" degli alunni e, quindi, riguardo, la loro estrazione ambientale/familiare;

 

b)-in seconda fase: elaborazione, formulazione e predisposizione di progetti didattico/educativi e/o didattico/organizzativi di "arricchimento dell'offerta formativa" (anche relativamente ad eventuali """attività aggiuntive""" di cui all'art. 25 del CCNL 26/05/99 ed all'art. 30 del CCNI 04/08/95); o, comunque, relativamente ad eventuali iniziative scolastiche che la normativa prevede da poter integrare alla programmazione curricolare delle lezioni; anche relativamente ad attività parascolastiche, interscolastiche ed extrascolastiche o d'interazione con le risorse e le opportunità educative del territorio).

 

-#: Tutti tali documenti di programmazione educativa progettati ed elaborati per ciascun plesso (da parte di ciascun raggruppamento d'interclasse di docenti dello stesso plesso) costituiranno (integrati) la Programmazione Educativa di Circolo in quanto Documento Programmatico unitario che verrà a rappresentare, in successiva fase, una delle diverse dimensioni progettuali da esplicitare (attraverso essenziali sintesi) nel Piano dell'offerta formativa (POF).

 

-#: L'elaborazione e la progettazione della "programmazione didattica" -relativa alla scuola elementare- saranno prodotte da gruppi di lavoro di docenti aggregati in raggruppamenti d'interclasse per classi parallele del Circolo (nella prima fase); e da parte di ciascun gruppo docente di modulo (nella seconda fase). .

Questa programmazione "didattica" prevederà una prima fase progettuale di carattere strutturale e proiettata previsionalmente nell'arco dell'intero anno scolastico.

In questo senso, essa definirà (attraverso l'intervento di gruppi di docenti delle classi parallele del Circolo) la descrizione curricolare (riferita a ciascun contesto di classi parallele stesse): -di obiettivi formativi per competenze; -di metodologie; -di contenuti; -di mezzi; -di itinerari di insegnamento/apprendimento; -di tecnologie educative; -di verifiche e di valutazioni; -di specifiche strategie didattico/organizzative di "classi aperte" per gruppi di alunni di classi diverse parallele o dello stesso ciclo; degli impegni didattici d'insegnamento che si vorranno riferire alla gestione delle ore di compresenza (ovviamente, relativamente alle contingenze istituzionali in cui non sarà necessario utilizzare tali stesse ore di compresenza per sostituire docenti assenti per supplenze brevi secondo la normativa di legge nota al riguardo).

Successivamente, ultimata questa prima fase, avrà luogo una seconda fase di elaborazione e definizione progettuale, determinata da ciascun gruppo docente di modulo e riferita ad ogni singolo contesto didattico delle classi di ciascun modulo (riferita, altresì, anche a classi di modulo diverso, soltanto per quanto concerne ogni specifica organizzazione dell'insegnamento per gruppi di alunni di "classi aperte" anche di modulo diverso).

In questa seconda fase (definibile di "programmazione didattica per classi di modulo"), si prevedono i seguenti approcci di elaborazione e di definizione progettuale:

-#: Ciascun gruppo docente di modulo avrà a prefigurare ed a ricavare (ovviamente ricavandole dai presupposti strutturali di ciascuna "programmazione didattica per classi parallele" di riferimento, di cui sopra) le ipotesi di unità didattiche minime d'insegnamento/apprendimento che vengono previste da poter formulare e predisporre settimanalmente nel corso dell'anno scolastico.

-#: In questa seconda fase di "programmazione didattica per classi di modulo" , nella misura in cui ciascun gruppo docente di modulo vorrà procedere alla definizione di unità didattiche da svolgersi per gruppi di alunni di "classi aperte" dello stesso modulo e/o di moduli diversi; si verranno a progettare aspetti di programmazione didattica coinvolgenti i docenti interessati di tali "classi aperte" e di tali moduli.

-#: In questa seconda fase di "programmazione didattica per classi di modulo" si vorrà anche prefigurare per grandi linee (dato che il tutto sarà approfondito e più specificatamente definito dopo l'inizio delle lezioni ;cioè, dopo che saranno state ben conosciute le identità di scolarizzazione degli alunni), l'utilizzo delle ore di compresenza e di insegnamento non frontale previsto da ciascun gruppo docente di modulo (allorché non ricorreranno prioritarie brevi supplenze di rito).

In questo senso, sarà pure descritta curricolarmente (e, poi, approfondita ed eventualmente riadeguata dopo l'inizio delle lezioni e nello svolgersi dell'anno scolastico):

-: la pianificazione relativa ad attività di recupero o di individualizzazione; o di ampliamento dell'offerta formativa; (o, comunque, relativa a strategia di classi aperte di plesso o di modulo) che ciascun gruppo docente di modulo riterrà di progettare in riferimento all'utilizzazione delle ore d'insegnamento di compresenza di ciascun docente;

-: la pianificazione relativa all'utilizzo delle ore d'insegnamento non frontale concomitanti con le ore di religione, riguardo i docenti non disponibili all'insegnamento della religione cattolica che rinvengano la Religione Cattolica quale disciplina inclusa nel proprio ambito di discipline d'insegnamento;

-: la pianificazione contestuale delle ore di compresenza relative ad insegnamento curricolare non frontale ed anche le ore di compresenza eventualmente concomitanti con l'insegnamento della lingua straniera; nel contesto di tutte le situazioni registrabili nell'ambito della gestione dell'insegnamento per moduli.

 

-#: La programmazione didattica relativa alla scuola elementare, avrà comunque a dover formulare e prospettare -quantomeno nelle linee previsionali e nel loro carattere/standard annuale- tutte le eventuali forme di organizzazione e di decorrenza dell'orario d'insegnamento e dell'orario di lezione degli alunni, che ciascun gruppo docente di modulo si propone di attuare nel corso dell'anno scolastico (dato per scontato, purtuttavia, che questi aspetti di progettazione potranno essere gestiti e programmati, "in itinere", nei brevi periodi dello svolgimento dell'anno scolastico, con ogni possibile flessibilità normativamente prevista; alla luce delle specifiche contingenze scolastiche oggetto di programmazione didattica curricolare di "breve termine").

Quindi, la "programmazione didattica per classi dello stesso modulo", verrà a riportare anche la precisa proposta a questa Direzione (da parte di ciascun gruppo docente di modulo) :

-del quadro/orario settimanale di lezione e del quadro/orario di servizio d'insegnamento, per ciascuna classe del modulo, che si desiderano adottare per l'anno scolastico corrente (ciò, anche in riferimento ad eventuali necessitanti, o liberamente opzionate, definizioni organizzative flessibili e su base plurisettimanale);

-: della eventuale specifica aggregazione delle discipline in ambiti disciplinari, che un dato gruppo docente di modulo avesse a voler proporre in deroga all'aggregazione standard di Circolo;

-: delle eventuali compensazioni o integrazioni di discipline autonomamente individuate (cioé, del monte/ore del curricolo complessivo riservato all'autonomia didattica della scuola e, quindi, di ciascun gruppo docente di modulo) all'indirizzo della quota nazionale obbligatoria del curricolo (l'85% del monte ore annuale dei curricoli di tutte le discipline previste dai Programma Scolastici);

-: delle soglie massime orarie settimanali delle discipline curricolari, individuate da ciascun gruppo docente di modulo, sulla base delle soglie orarie massime di Circolo e nella prospettiva di una gestione flessibile di breve termine anche plurisettimanale (ferme restando vincolanti, comunque, le soglie minime settimanali previste dalla normativa di riferimento: si veda D. M. 10/09/91).

 

3/2:

-#: L'elaborazione e la progettazione della "programmazione educativa" -relativa alla scuola materna- saranno prodotte dalle docenti di scuola materna del Circolo (docenti che parteciperanno anche attraverso attività in questione per gruppi di lavoro d'intersezione autonomamente costituiti dalle stesse docenti sulla base della coordinazione delle docenti collaboratrici dei plessi di scuola materna).

Tale "programmazione educativa" prevederà:

 

a)- in prima fase: elaborazione, formulazione e progettazione della programmazione educativa inerente le caratterizzazioni pedagogico/scolastiche e le finalità didattico/educative della scuola di ciascun plesso.

Questa programmazione educativa avrà a descrivere, com'é noto:

-: l'analisi del territorio e del bacino d'utenza che costellano la sede di ciascun plesso scolastico; alla luce delle diverse variabili economiche, socio/culturali, antropologiche, politico/istituzionali ed etico/relazionali;

-: la descrizione delle diverse agenzie educative del territorio e le diverse risorse ed opportunità pedagogiche/educative che queste possono offrire e/o sollecitare alla scuola; sia a livello di attività e progetti scolastici/curricolari che extrascolastici, interscolastici, parascolastici;

-: la descrizione programmatica delle diverse progettualità che l'integrazione feconda delle attività e risorse della scuola con i progetti educativi promossi/gestiti/supportati dall'Ente Locale, possono consigliare (anche in relazione alla programmazione territoriale dell’Ente Locale in materia di politica scolastica e di pedagogia sociale del territorio);

-: la specifica analisi delle variabili socio/culturali e formative riguardo l'identità di "ingresso" degli alunni e, quindi, riguardo, la loro estrazione ambientale/familiare;

 

b)-in seconda fase: elaborazione, formulazione e predisposizione di progetti didattico/educativi e/o didattico/organizzativi di "arricchimento dell'offerta formativa" (anche relativamente ad eventuali """attività aggiuntive""" di cui all'art. 25 del CCNL 26/05/99 ed all'art. 30 del CCNI 04/08/95); o, comunque, relativamente ad eventuali iniziative scolastiche che la normativa prevede da poter integrare alla programmazione curricolare delle lezioni; anche relativamente ad attività parascolastiche, interscolastiche ed extrascolastiche o d'interazione con le risorse e le opportunità educative del territorio.

 

-#: Tutti tali documenti di programmazione educativa progettati ed elaborati in riferimento alle sezioni di ciascun plesso, costituiranno (integrati) la Programmazione Educativa di Circolo (specifica di scuola materna) in quanto Documento Programmatico unitario che verrà a rappresentare, in successiva fase, una delle diverse dimensioni progettuali da esplicitare (attraverso essenziali sintesi) nel Piano dell'offerta formativa (POF).

 

-#: L'elaborazione e la progettazione della "programmazione didattica" -relativa alla scuola materna- saranno prodotte da gruppi di lavoro d'intersezione, di docenti dello stesso plesso.

Questa programmazione "didattica" prevederà una prima formulazione progettuale didattica di carattere strutturale e proiettata previsionalmente nell'arco dell'intero anno scolastico.

In questo senso, essa definirà la descrizione curricolare:

-di obiettivi formativi per competenze; -di metodologie; -di contenuti; -di mezzi; -di itinerari di insegnamento/apprendimento; -di tecnologie educative; -di verifiche e di valutazioni; -di specifiche strategie didattico/organizzative per gruppi di alunni di "sezioni diverse" (organizzazione didattica dell'insegnamento per "sezioni aperte").

Successivamente, ultimata questa prima fase, avrà luogo una seconda fase di elaborazione e definizione progettuale (sempre determinata per gruppi di lavoro di docenti dello stesso plesso) in cui ciascun gruppo stesso di docenti avrà a prefigurare (ovviamente ricavandole dai presupposti strutturali di ciascuna "programmazione didattica" per sezioni dello stesso plesso, di riferimento) le ipotesi di unità didattiche minime d'insegnamento/apprendimento che vengono previste da poter formulare e predisporre settimanalmente nel corso dell'anno scolastico.

In questo senso, sarà pure descritta curricolarmente (e, poi, approfondita ed eventualmente riadeguata dopo l'inizio delle lezioni e nello svolgersi dell'anno scolastico):

-: la pianificazione relativa ad attività di recupero o di individualizzazione; o di ampliamento dell'offerta formativa; che ciascuna docente di sezione riterrà di progettare (anche in riferimento all'organizzazione del tempo scolastico di compresenza fra docenti, nella sezione; ovvero, in riferimento ad ogni organizzazione produttiva dell'insegnamento per gruppi di alunni per "sezioni aperte");

-: la pianificazione relativa all'utilizzo delle ore d'insegnamento non frontale concomitanti con le ore di religione, riguardo i docenti non disponibili all'insegnamento della religione cattolica.

 

-#: La programmazione didattica relativa alla scuola materna, avrà comunque a dover formulare e prospettare -quantomeno nelle linee previsionali e nel loro carattere/standard annuale- tutte le eventuali forme di organizzazione e di articolazione curricolare dell'orario d'insegnamento e dell'orario di attività educative degli alunni, che le docenti delle sezioni di plesso, si propongono di attuare nel corso dell'anno scolastico (dato per scontato, purtuttavia, che questi aspetti di progettazione potranno essere gestiti e programmati, "in itinere", nei brevi periodi dello svolgimento dell'anno scolastico, con ogni possibile flessibilità normativamente prevista; alla luce delle specifiche contingenze scolastiche oggetto di programmazione didattica curricolare di "breve termine").

 

3/3:

-#: Si prevede la progettazione della "programmazione educativa", sia di scuola elementare che di scuola materna, per obiettivi formativi e competenze.

 

-#: Si prevede la progettazione della "programmazione didattica" curricolare (sia per la scuola elementare che per la scuola materna); definita attraverso la pianificazione di unità d'insegnamento/apprendimento e sequenze modulari per obiettivi minimi di apprendimento.

 

3/4:

-#: Per quanto concerne la definizione della "programmazione educativa", questa scuola """nel rispetto della libertà d'insegnamento, della libertà di scelta educativa delle famiglie e delle finalità generali del sistema, a norma dell'art. 8, concretizza... (...) ... gli obiettivi nazionali in percorsi formativi funzionali alla realizzazione del diritto ad apprendere e alla crescita educativa di tutti gli alunni; riconosc... (e)... e valorizza... (...) ... le diversità, promuov... (e)... le potenzialità di ciascuno adottando tutte le iniziative utili al raggiungimento del successo formativo""" (D. P. R. 275/99-Regolamento dell'autonomia scolastica); .

 

-# Per quanto concerne la definizione della programmazione didattica, """nell'esercizio dell'autonomia didattica ... (questa scuola)... regola i tempi dell'insegnamento e dello svolgimento delle singole discipline e attività nel modo più adeguato al tipo di studi ed ai ritmi di apprendimento degli alunni"""; (idem); fermo restando che le soglie orarie settimanali minime per ciascuna disciplina continuano a risultare quelle riportate dal D. M. 10/09/91 e così riconfermate dalla circ. min. n. 116/96.

A tal fine questa scuola può adottare tutte le forme di flessibilità che ... (ritiene)... opportune e tra l'altro:

a)-l'articolazione modulare del monte ore annuale di ciascuna disciplina, che si configura descrivendo qui di seguito le soglie orarie massime settimanali/standard previste per ciascuna disciplina e calcolando tale monte ore annuale di ciascuna disciplina in riferimento a trentatré settimane (ciò, fermo restando che la gestione di tali soglie massime settimanali risulterà flessibile e viene assegnata dalla normativa alle competenze autonome di ciascun gruppo docente di modulo, con programmazione su base settimanale, o plurisettimanale; ovvero per periodi dell'anno scolastico; con l'oscillazione tra un periodo e l'altro di un massimo di quattro ore):

______________________________________________________________________________

 

______________________________________________________________________________;

 

b)-la definizione di unità d'insegnamento non coincidenti con l'unità oraria della lezione e l'utilizzazione, nell'ambito del curricolo obbligatorio, degli spazi orari residui (qualora se ne registri la necessità o la scelta in relazione a progettualità che la sollecitano):

 

______________________________________________________________________________

 

c)-l'attivazione di percorsi didattici individualizzati, nel rispetto del principio generale dell'integrazione degli alunni nella classe e nel gruppo, anche in relazione agli alunni in situazione di handicap secondo quanto previsto dalla L. 05/02/1992, n. 104:

 

______________________________________________________________________________;

 

d)-l'articolazione modulare di gruppi di alunni provenienti dalla stessa o da diverse classi o da diversi anni di corso;

 

______________________________________________________________________________;

 

e)-l'aggregazione seguente delle discipline in aree e ambiti disciplinari:

 

______________________________________________________________________________

 

______________________________________________________________________________;

 

 

-#: Questa scuola considera preliminarmente che """Il Ministro della Pubblica Istruzione... (...) ... definisce a norma dell'art. 205 del D. L. vo 16/04/94, n. 297... (...) ... per i diversi tipi ed indirizzi di studio:

a)-gli obiettivi generali del processo formativo;

b)-gli obiettivi specifici di apprendimento relativi alle competenze degli alunni; c)-le discipline e le attività costituenti la quota nazionale dei curricoli ed il relativo monte ore annuale;

-d)l'orario obbligatorio annuale complessivo dei curricoli comprensivo della quota nazionale obbligatoria riservata alle istituzioni scolastiche;

e)-i limiti di flessibilità temporale per realizzare compensazioni tra discipline e attività della quota nazionale del curricolo;

f)-gli standard relativi alla qualità del servizio;

g)-gli indirizzi generali circa la valutazione degli alunni, il riconoscimento dei crediti e dei debiti formativi;

h)-i criteri generali per l'organizzazione dei percorsi formativi finalizzati all'educazione permanente degli adulti, anche a distanza, da attuare nel sistema integrato di istruzione, formazione, lavoro... (...) ... """ (art8/comma 1-D. P. R. n. 275: Regolamento dell'autonomia scolastica).

 

-#: Rispettando le premesse del precedente paragrafo, questa scuola determina nel Piano dell'offerta formativa, il curricolo obbligatorio per i propri alunni in modo da integrare la quota oraria annuale definita a livello nazionale con la quota annuale oraria riservata alla progettazione di ciascuna scuola.

Questa quota oraria riservata alla singola scuola ammonta al 15% del monte ore annuale del curricolo (complessivo di tutte le discipline dei vigenti Programmi) e può essere utilizzata da questa istituzione scolastica:

- per le seguenti discipline (anche di nuova introduzione) ed attività liberamente scelte:

 

_____________________________________________________________________________

 

_____________________________________________________________________________;

 

- ovvero per le seguenti compensazioni tra discipline del curricolo (già sussistenti nei Programmi ministeriali):

 

______________________________________________________________________________

 

______________________________________________________________________________.

 

- L' integrazione tra la quota oraria annuale obbligatoria (definita a livello nazionale) del monte ore di tutte le discipline e la quota oraria delle discipline (di nuova introduzione o di compensazione tra discipline già sussistenti nel curricolo) riservata a questa scuola (come detto, il 15% del complessivo monte ore annuale del curricolo di tutte le discipline previste dai Programmi ministeriali);

si viene a comporre secondo il seguente prospetto:

 

______________________________________________________________________________

 

______________________________________________________________________________

 

______________________________________________________________________________

 

______________________________________________________________________________

 

-#: """Ai fini ... (...) ... della flessibilità dell'orario, il monte ore annuale minimo delle singole discipline e attività è calcolato sulla base di trentatré settimane.

Esso pertanto non può essere inferiore al numero di ore settimanali di lezione previsto dal vigente ordinamento per ciascuna disciplina moltiplicato per trentatré, salvi restando gli effetti delle eventuali compensazioni tra le discipline""" (art. 1/quater del D. M. n. 179/99); normativamente previsti dal Regolamento dell'autonomia (di cui al più volte richiamato D. P. R. n. 275 dell08/03/99).

 

-#: I curricoli delle discipline, nella integrazione del precedente paragrafo, sono organizzati in modo flessibile, anche sulla base di una programmazione plurisettimanale, fermi restando l'articolazione delle lezioni in non meno di cinque giorni settimanali e il rispetto del monte ore annuale, pluriennale o di ciclo previsto per le singole discipline e attività obbligatorie:

 

-#: Questa scuola considera preliminarmente che """Nell'integrazione tra la quota nazionale del curricolo e quella riservata alle scuole è garantito il carattere unitario del sistema di istruzione ed è valorizzato il pluralismo culturale e territoriale, nel rispetto delle diverse finalità della scuola dell'obbligo e della scuola secondaria superiore""" (art. 8/comma 3-D. P. R. n. 275: Regolamento dell'autonomia scolastica).

 

-#: """La determinazione del curricolo ... (di questa scuola)... tiene conto delle diverse esigenze formative degli alunni concretamente rilevate, della necessità di garantire efficaci azioni di continuità e di orientamento, delle esigenze e delle attese espresse dalle famiglie, dagli Enti Locali, dai contesto sociali, culturali ed economici del territorio. Agli studenti ed alle famiglie possono essere offerte possibilità di opzione""" (art. 8/comma 4-idem-Regolamento dell'autonomia).

 

-#: """L'adozione di nuove scelte curricolari o la variazione di scelte già effettuate deve tenere conto delle attese degli studenti e delle famiglie in rapporto alla conclusione del corso di studi prescelto""" (art. 8/comma 6-idem-Regolamento dell'autonomia).

 

-#: Nell'ambito dell'autonomia didattica possono essere programmati, anche sulla base degli interessi manifestati dagli alunni, percorsi formativi che coinvolgono più discipline e attività nonché insegnamenti in lingua straniera;

 

-#: Nell'esercizio dell'autonomia didattica, questa scuola potrà assicurare comunque la realizzazione di iniziative di recupero e sostegno, di continuità e di orientamento scolastico, coordinandosi con le iniziative eventualmente assunte dagli Enti Locali in materia di interventi integrati a norma dell'art. 139/comma 2/lett. b)-/ del D. P. R. 31/03/98, n. 112.

 

-#: Questa scuola individua inoltre le modalità e i criteri di valutazione degli alunni nel rispetto della normativa nazionale ed i criteri per la valutazione periodica dei risultati conseguiti dalle istituzioni scolastiche rispetto agli obiettivi prefissati.

 

-#: Nell'esercizio dell'autonomia didattica, i docenti eserciteranno libertà d'insegnamento ed autonomia professionale riguardo la scelta, l'adozione e l'utilizzazione delle metodologie e degli strumenti didattici, ivi compresi i libri di testo; in coerenza con il Piano dell'offerta formativa e con criteri di trasparenza e tempestività (ciò, anche riguardo l'introduzione e l'utilizzazione di tecnologie innovative.

 

 

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4: PROGETTUALITA' DIDATTICA/EXTRACURRICOLARE NELLA PROSPETTIVA DELLA SCUOLA DELL'AUTONOMIA:

 

4/1:

-#: Questa scuola considera di fondamentale importanza che """Nell'esercizio dell'autonomia organizzativa e didattica le istituzioni scolastiche realizzano, sia singolarmente che in forme consorziate, ampliamenti dell'offerta formativa che prevedano anche percorsi formativi per gli adulti, iniziative di prevenzione dell'abbandono e della dispersione scolastiche, iniziative di utilizzazione delle strutture e delle tecnologie anche in orari extrascolastici e a fini di raccordo con il mondo del lavoro, iniziative di partecipazione a programmi, nazionali, regionali o comunitari e, nell'ambito di accordi tra le regioni e l'amministrazione scolastica, percorsi integrati tra diversi sistemi formativi... (...) ... """ (L. n. 59/97-art. 21/comma 10).

 

-#: Si prevedono progetti di arricchimento e di ampliamento della qualità dell'offerta formativa; da realizzare attraverso attività aggiuntive d'insegnamento (di cui all'art. 25 del CCNL 26/05/99) ed in orario d'insegnamento e di lezione aggiuntivo rispetto a quello curricolare;

Così, """... (questa scuola)... singolarmente, collegat... (a)... in rete o consorziat... (a)... , realizza... (...) ... ampliamenti dell'offerta formativa che tengano conto delle esigenze del contesto culturale, sociale ed economico delle realtà locali.

I predetti ampliamenti consistono in ogni iniziativa coerente con le proprie finalità, in favore dei propri alunni e, coordinandosi con eventuali iniziative promosse dagli Enti Locali, in favore della popolazione giovanile e degli adulti""" (art. 9/comma 1).

 

-#: Si prevedono progetti (integrati ed in continuità con quelli della progettazione curricolare) di attività interscolastiche, parascolastiche ed extrascolastiche; anche d'intesa con le agenzie educative extrascolastiche del territorio e/o in riferimento alla programmazione territoriale delle diverse opportunità/risorse educative da parte dell'Ente Locale;

 

-#: Si prevedono progetti di ricerca, sperimentazione, sviluppo ed innovazione; sul piano didattico/metodologico; e/o anche su quello di ordinamento e strutture;

 

-#: Questa scuola, singolarmente o associata con altre scuole, esercita l'autonomia di ricerca, sperimentazione e sviluppo tenendo conto delle esigenze del contesto culturale, sociale ed economico delle realtà locali e curando tra l'altro:

a)-la progettazione formativa e la ricerca valutativa; riguardo tutte le progettazioni e le programmazioni di cui al presente POF;

b)-la formazione e l'aggiornamento culturale e professionale del personale scolastico; per quanto concerne i seguenti progetti:

 

______________________________________________________________________________

 

______________________________________________________________________________;

 

c)-l'innovazione metodologica e disciplinare;

d)-la ricerca didattica sulle diverse valenze delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione e sulla loro integrazione nei processi formativi;

e)-la documentazione educativa e la sua diffusione all'interno della scuola;

f)-gli scambi di informazioni, esperienze e materiali didattici;

-g)-l'integrazione fra le diverse articolazioni del sistema scolastico e, d'intesa con i soggetti istituzionali competenti, fra i diversi sistemi formativi.

 

-#: Ai fini di cui al precedente paragrafo, questa scuola sviluppa e potenzia lo scambio di documentazione e di informazioni attivando collegamenti reciproci.

 

-#: Questa scuola potrà promuovere accordi di rete o aderire ad essi per il raggiungimento delle proprie finalità istituzionali.

-#: L'accordo può avere a oggetto attività didattiche, di ricerca, di sperimentazione e sviluppo, di formazione e aggiornamento; di amministrazione e contabilità, ferma restando l'autonomia dei singoli bilanci; di acquisto di beni e servizi, di organizzazione e di altre attività coerenti con le finalità istituzionali.

-#: L'accordo può prevedere lo scambio temporaneo di docenti, che liberamente vi consentono, fra le istituzioni che partecipano alla rete i cui docenti abbiano uno stato giuridico omogeneo.

-#: Nell'ambito delle reti di scuole, possono essere istituiti laboratori finalizzati tra l'altro a produrre:

a)-la ricerca didattica e la sperimentazione;

b)-la documentazione delle attività;

c)-la formazione in servizio del personale scolastico;

d)-l'orientamento scolastico e professionale.

 

-#: """Le delibere di ... (ogni progettualità inerente la gestione dell'autonomia didattica ed organizzativa)... sono predisposte in modo da consentire l'individuazione del problema da affrontare, degli obiettivi da perseguire, degli strumenti, delle condizioni organizzative e delle responsabilità di attuazione, nonché delle metodologie prescelte, che possono essere differenziate in relazione alle proposte di singoli o di gruppi di insegnanti, anche in coerenza con il principio della libertà d'insegnamento.

Esse prevedono le modalità di verifica, anche mediante autovalutazione, dei processi attivati e dei risultati ed indicano l'eventuale preventivo di spesa , ove necessario, in aggiunta alla normale pubblicazione.

Stante la necessità di coinvolgere direttamente ... (...) ... le famiglie degli alunni, sarà opportuno che le delibere siano comunicate alle famiglie stesse""" (art. 1/quinquies del D. M. n. 179 del 19/07/99).

 

 

4/2:

 

4/2/1: Ritornando alle progettazioni propedeutiche/integrative ed aggiuntive a quelle relative all'insegnamento curricolare ordinario ed a quelle di attività istituzionali di non insegnamento di doverosa ritualità (di cui agli oneri di servizio definiti dall'art. 42 del CCNL vigente); si crede il caso di ribadire che:

-: tali progettazioni propedeutiche/integrative (ad esempio, progettazioni di educazione alla salute; di educazione alla legalità; di educazione all'ambiente; di educazione alla protezione civile; di educazione alle pari opportunità; di educazione alla coscienza civile contro la mafia e al rispetto della legalità democratica; ecc.) , si possono configurare e strutturalmente articolare in tre tipologie di fondo:

-a) progetti relativi solo ad attività di non insegnamento (di ricerca, studio, elaborazione, produzione, documentazione, elaborazione; aggiornamento, autoaggiornamento; ecc.) che vengono ad essere riferiti/indirizzati all'operatorietà diretta dei soli docenti (o altri dipendenti, o soggetti anche del territorio; se il caso; come ad esempio forme di "progetto genitori", ecc.) ; ma che, nell'immediatezza e nella decorrenza dello svolgimento, non vengono a convolgere, con articolatate pianificazioni curricolari, anche gli alunni (cioé, non vengono a prevedere, articolatamente, anche individuazioni di giornate di lezione dove i contenuti ed i temi del progetto in questione abbiano a poter essere "sperimentati/paracadutati" nel vivo dell'attività d'insegnamento ("di campo") con gli alunni.

Ciò, fermo restando che, nei tempi lunghi, ogni progetto di formazione degli adulti e degli operatori scolastici, deve sempre poter generare degli effetti di crescita e di ulteriore qualità della formazione stessa di chi insegna/educa, grazie a cui poter fondatamente prevedere una corrispondente qualità sempre più congrua delle prestazioni didattiche, dell'offerta pedagogico/formativa della scuola, e, quindi, dei diversi processi di apprendimento degli alunni).

b) progetti che includono, nelle loro pianificazioni curricolari, sia attività di non insegnamento (di ricerca, studio, elaborazione, produzione, documentazione, elaborazione; aggiornamento, autoaggiornamento; ecc.) che vengono ad essere riferiti/indirizzati all'operatorietà diretta dei soli docenti (o altri dipendenti, o soggetti anche del territorio; se il caso; come ad esempio forme di "progetto genitori", ecc.) ; ma anche attività d'insegnamento o di educazione/formazione degli alunni (curricolare èo anche aggiuntiva/integrativa) è che, nell'immediatezza e nella decorrenza dello svolgimento dell'iniziativa in questione, vengono a coinvolgere (con articolatate pianificazioni curricolari) anche gli alunni (cioé, vengono a prevedere, articolatamente, anche l'individuazione di giornate di lezione o di attività educativo/animazionali, ecc. , dove i contenuti ed i temi del progetto in questione abbiano a poter essere "sperimentati/paracadutati" nel vivo dell'attività d'insegnamento;

(si capisce bene, dunque, che progetti di questo tipo, debbono preliminarmente e simultaneamente prevedere e definire sia le diverse fasi curricolari relative alla pianficazione dettagliata delle attività di servizio di non insegnamento dei docenti; che i diversi specifici percorsi pure curricolari relativi alla pianificazione dei processi/prodotti apprenditivi degli alunni);

(dunque, sia gli obiettivi di aggiornamento/formazione permanente degli operatori scolastici e dei soggetti adulti coinvolti; e sia gli obiettivi didattico/educativi finalizzati con immediatezza alla scolarizzazione degli alunni attraverso quelle specifiche attività didattiche parallele pure descritte previsionalmente nel contesto unitario di progetto);

c) progetti che includono, nelle loro pianificazioni curricolari, soltanto attività d'insegnamento o di educazione/formazione degli alunni (curricolare o anche aggiuntiva/integrativa) che, nell'immediatezza e nella decorrenza dello svolgimento dell'iniziativa in questione, vengono a coinvolgere (con articolatate pianificazioni curricolari) gli alunni (cioé, vengono a prevedere, articolatamete, solo individuazioni di giornate di lezione o di attività educativo/animazionali, ecc. , dove i contenuti ed i temi del progetto in questione abbiano a poter essere "sperimentati/esplicati" nel vivo dell'attività d'insegnamento ed attraverso specifiche unità didattiche "trasversali" a tutte le discipline di studio previste dai vigenti Programmi scolastici elementari ovvero dagli Orientamenti di scuola materna);

(si capisce bene, dunque, che progetti di questo tipo, debbono preliminarmente prevedere e definire -nell'immediatezza e nella decorrenza del loro svolgimento- soltanto obiettivi didattico/educativi finalizzati direttamente alla scolarizzazione degli alunni; anche se -é ovvio- lo stesso svolgimento di ciascun progetto del genere, presuppone ed implica pur sempre -anche se indirettamente; come per tutte le attività d'insegnamento e di educazione/formazione- preliminari attività di non insegnamento a cura di ciascun docente interessato -di ricerca, studio, elaborazione, produzione, documentazione, elaborazione; aggiornamento, autoaggiornamento; progettazione; ecc. - limitate comunque alle necessità immediate di programmazione curricolare delle specifiche unità d'insegnamento/apprendimento; e, così, relative alla strutturazione didattico/metodologica dei temi/contenuti culturali trasversali a tutte le materie del progetto stesso).

 

4/2/2: In ogni caso, IN TUTTE E TRE le tipologie di progetto appena profilate in cui abbiano ad essere previste e definite, comunque, unità didattiche d'insegnamento/apprendimento e di educazione/formazione da realizzare nel vivo della diretta funzione docente di classe;

ogni unità didattica stessa propedeutica/integrativa a quelle curricolari può risultare configurata/progettata all'interno del monte/ore dell'insegnamento curricolare ordinario; vale a dire, nel contesto delle ventidue ore settimanali d'insegnamento; ovvero, può essere pianificata curricolarmente in un monte/ore d'insegnamento aggiuntivo a quello minimo doveroso settimanale di tali ventidue ore).

In questo senso, per unità didattiche propedeutiche/integrative (o di "arricchimento della qualità e della quantità dell'offerta formativa"; che dir si voglia...) , si possono considerare, a titolo d'esempio, progettazioni di educazione alla salute; di educazione alla legalità; di educazione all'ambiente; di educazione alla protezione civile; di educazione alle pari opportunità; di educazione alla coscienza civile contro la mafia e al rispetto della legalità democratica; ecc. .

Si capisce bene allora come tali suddette unità didattiche d'insegnamento/apprendimento a carattere propedeutico/integrativo (di "arricchimento" dell'offerta e della qualità formativa...) non potranno che configurarsi curricolarmente e strutturalmente in quanto "trasversale" a tutte le materie ed a tutti gli ambiti disciplinari previsti in ragione dei Programmi vigenti della scuola elementare e dell'attuale ordinamento giuridico/istituzionale di tale scuola.

Ciò, considerando, altresì, che lo stesso discorso potrebbe valere (in riferimento ai contenuti d'esperienza ed ai "campi" di cultura vissuta del bambino di scuola materna) la definizione curricolare e la conseguente programmazione didattico/metodologica di unità didattiche d'insegnamento/apprendimento propedeutiche/integrative (di "arricchimento" dell'offerta e della qualità formativa...) alle unità didattiche curricolari ordinarie ricavabili dai prospetti pedagogici degli Orientamenti vigenti di Scuola Materna Statale e dal correlato ordinamento istituzionale di tale scuola.

Risulta evidente, peraltro, che soltanto sulla base di queste prospettive didattico/metodologiche generative così emergenti, una data unità didattica (relativa alle suddette progettazioni integrative/propedeutiche; e di arricchimento della qualità/quantità dell'offerta formativa...) potrà risultare pianificata curricolarmente; e, quindi, necessariamente, potrà risultare fondata su presupposti autentici di "interdisciplinarità/transidisciplinarità"; vale a dire, attraverso "integrazione" dei temi/contenuti culturali (esperenziali; disciplinari; di una data materia apprenditiva; ecc.) propedeutico/integrativi di "arricchimento dell'offerta formativa" ... agli specifici contenuti culturali d'istruzione di ciascuna disciplina curricolare già previsti (per quanto riguarda l'offerta formativa ordinaria/standard) dai Programmi scolastici elementari.

Soltanto così, peraltro, si potrà giungere a strutturare/configurare i saperi culturali d'insegnamento di ogni data unità didattica propedeutica/integrativa (di "arricchimento dell'offerta formativa") in questione, in modo tale da risultare dimensione culturale organica integrabile agli specifici temi/contenuti ed alle specificità didattico/epistemologiche della struttura originaria (o "mappa concettuale" che dir si voglia...) di ciascuna materia originaria dei Programmi scolastici elementari (dunque, saperi culturali d'insegnamento/istruzione appositamente prospettati/selezionati e configurati/strutturati nel contesto di una pianificazione curricolare il più possibile analiticamente descrittiva relativa alla progettazione di una data serie di unità didattiche in questione; secondo criteri di precisa congruenza con strutture/codici/linguaggi/prospettive di ricerca/contenuti tipici di studio/strategie di approccio cognitivo; ecc. ; relativi a ciascuna disciplina dei Programmi stessi).

Si consideri, altresì, che la scientificità e la sperimentalità di un dato progetto d'insegnamento/apprendimento (così come di ogni altro aspetto del discorso pedagogico e della prassi educativo/formativa), si pongono tanto più proponibili quanto più le asserzioni e le enunciazioni di una data programmazione curricolare e di una correlata progettualità didattica abbiano a configurarsi analiticamente strutturate e quindi tali da poter consentire il continuo raffronto di verifica di tali asserzioni stesse teoriche con i concreti risultati didattico/educativi che via via si vengono delineando produttivamente. In questo senso, ovviamente, ci si viene a riferire ai risultati relativi alla validità ed alla qualità degli apprendimenti e dei processi/prodotti formativi dell'alunno; ma anche -nello stesso tempo e per lo stesso motivo- alla consistenza/qualità delle diverse variabili sistemiche della funzione docente, dei "comportamenti insegnanti" effettivi dei docenti, delle diverse prassi relazionali didattico/educative di ciascun insegnante stesso; e, in definitiva, della "proficuità" dell'insieme di approcci di servizio degli operatori scolastici a cui viene assegnata, in un modo o l'altro, l'esplicazione di tutti gli interventi educativi scolastici nelle diverse dimensioni progettuali/programmatiche e prassico/realizzative).

Risulta evidente, peraltro, che questa "integrazione" di contenuti culturali/disciplinari di cui si diceva, debba risultare sulla base di criteri di congruenza e di organicità propulsiva sempre ispirati alle connotazioni dello statuto epistemologico ed alla specifica didattica peculiari di ciascuna disciplina di studio inquadrata scolasticamente in quanto "materia di apprendimento"; stanti ai Programmi scolastici elementari ed ai contributi della più recente ricerca psico/pedagogica.

 

4/2/3:

In ogni caso, ogni progettazione (fra quelle relative a TUTTE E TRE LE TIPOLOGIE sopra profilate) verrà elaborata e definita attraverso formulazione di adeguata pianificazione curricolare; vale a dire, di pianificazione che abbia a prefigurare (in riferimento all'attività dei docenti o anche di docenti ed alunni; a seconda della tipologia generale del progetto in questione):

-analisi delle risorse, dei mezzi, degli strumenti e delle specifiche opportunità necessitanti; -finalità generali di formazione;

-obiettivi didattici specifici di apprendimento di medio e breve termine (dunque, obiettivi formulati attraverso enunciazioni in termini di capacità/abilità/padronanze e di atteggiamenti/conoscenze/operatività/linguaggi osservabili e monitorabili);

-temi culturali d'istruzione e contenuti disciplinari (con riferimento alle loro connessioni interdisciplinari/transdisciplinari; e con i loro caratteri epistemologici di fondo);

-metodologie/metodi/tecniche/tecnologie ed, in generale, modelli didattici d'insegnamento/apprendimento e/o di approccio strategico di metodologie dell'aggiornamento (cioé, di didattica inerente gli approcci apprenditivi degli alunni e/o di didattica degli adulti);

-tecniche e modelli di verifiche/valutazioni/monitoraggi che si intendono realizzare per poter considerare il più possibile sperimentalmente (scientificamente) l'oggettiva riuscita del progetto ed i reali suoi risultati relativi agli effetti di maturazione/apprendimento/sviluppo/formazione sollecitati negli alunni (ovvero, relativi agli effetti di aggiornamento e di più approfondita qualificazione culturale/professionale del concreto status dei docenti interessati).

 

Inoltre, ciascuna progettazione in questione dovrà riportare:

-il preciso numero di ore quotidiane e di giorni complessivi entro cui viene prevista la sua realizzazione;

-i nominativi dei docenti impegnati nella realizzazione del progetto (con annotata, per ciascun docente, la specifica correlata quantificazione di ore di servizio aggiuntivo, d'insegnamento e/o di non insegnamento, che esso docente si propone di dover/poter prestare per contribuire alla realizzazione del progetto in questione).

In questo senso, tutte le progettazioni relative a convolgimento degli alunni in orario pomeridiano per attività aggiuntive d'insegnamento (art. 43/CCNL 04/08/95),

avrebbero ad essere subitaneamente corredate, successivamente, entro i primi quindici giorni dall'inizio delle lezioni (tranne oggettive emergenti necessità di ritardo), dei precisi nominativi degli alunni da coinvolgere e del relativo consenso scritto dei genitori (o di chi legittimamente ne fa le veci) alla partecipazione dei loro figlioli in ragione dei precisi tempi/modi/forme di realizzazione dell'iniziativa (tempi/modi/forme, per questo, che ciascun docente avrebbe a notificare in modo chiaro e dettagliato a ciascuna utenza di riferimento istituzionale).

Per quanto riguarda la programmazione e la progettazione di progetti di "visite guidate" (a prescindere che riguardino mete di viaggio entro il territorio comunale o meno; ovvero servizio di autotrasporto con mezzo comunale o meno); si avranno ad osservare e rispettare tutte le note indicazioni, le prescrizioni e gli adempimenti procedurali e di pianificazione, di cui (in particolare, tra l'altro) alla circ. min. n. 291/92 (si crede, nota a tutti; poiché di fondamentale essenziale significato regolativo).