Elezioni politiche del 13 maggio 2001

a cura del prof. Eugenio Donadoni

Collegio Vescovile S. Alessandro
Bergamo

 

Due parole sul Parlamento

Cos'è il Parlamento?

É un'assemblea formata dalla Camera dei deputati e dal Senato della Repubblica.

Quanti sono i deputati e i senatori?

I deputati sono 630 e i senatori elettivi 315, ai quali va aggiunto un numero variabile di senatori a vita.

Chi può diventare deputato?

l cittadini italiani che il 13 maggio abbiano compiuto i 25 anni.

Da chi sono eletti i deputati?

Dai cittadini italiani che il 13 maggio abbiano compiuto 18 anni, vale a dire la maggiore età.

Chi può diventare senatore?

I cittadini italiani che il 13 maggio abbiano compiuto 40 anni.

Da chi sono eletti i senatori?

Dai cittadini italiani che il 13 maggio abbiano compiuto 25 anni.

Come si diventa senatore a vita?

Diventano senatori a vita gli ex Presidenti della Repubblica (come Scalfaro e Cossiga). Inoltre ogni Presidente della Repubblica può nominare cinque senatori a vita per meriti particolari (fra questi ci sono Andreotti, Agnelli e altri).

Quanto restano in carica deputati e senatori?

Per cinque anni, tranne il caso che il Parlamento sia sciolto anticipatamente. Ad esempio il Parlamento eletto nel 1992 fu sciolto nel 1994 e quello eletto nel 1994 fu sciolto nel 1996. Il Parlamento eletto nel 1996 invece è rimasto in carica per tutti e cinque gli anni previsti.

Quali sono i compiti del Parlamento?

Sono numerosi: approva le leggi, dà e toglie la fiducia al Governo, elegge il Presidente della Repubblica...

 

Il voto è personale, uguale, libero e segreto

Secondo l'articolo 48 della Costituzione il voto è personale, uguale, libero e segreto. Il voto è personale nel senso che può essere esercitato solo recandosi di persona al seggio elettorale. Chi non è in grado di farlo, per una ragione qualunque (perché malato o perché residente all'estero), non può esercitare il proprio diritto. In altri Paesi dell'Unione Europea, invece, è possibile votare anche delegando una persona di fiducia oppure per corrispondenza. Il voto è uguale nel senso che spetta un solo voto al laureato come all'analfabeta, al ricco come al povero, al padre di famiglia come allo scapolo. Adesso può sembrare ovvio, ma in Belgio, ad esempio, fra il 1893 e il 1919, queste persone avevano a disposizione due o anche tre voti rispetto all'unico voto degli altri. Il voto è segreto, non nel senso molto diffuso, ma erroneo, che non si possa comunicare agli altri come si è votato, ma perché dalla scheda elettorale non è possibile risalire all'elettore. Infatti durante lo spoglio delle schede sono annullate quelle che non garantiscono tale segretezza. Proprio perché il voto è segreto ognuno è libero di votare come gli pare senza temere persecuzioni politiche.

 

Occhio ai colori

Gli elettori della Camera dei deputati quando si presenteranno ai loro seggi riceveranno due schede di diverso colore, l'una rosa e l'altra grigia. Per gli elettori bergamaschi sulla scheda rosa (elezione della quota maggioritaria) compariranno i nomi di quattro o cinque candidati, secondo il luogo. Sulla scheda grigia (elezione della quota proporzionale) compariranno i simboli di diciassette liste, ognuna delle quali presenterà da uno a quattro candidati.


Facsimile delle due schede elettorali per la Camera dei deputati

 

La legge elettorale in sintesi

La legge elettorale della Camera, approvata nel 1993 e in vigore dal 1994, prevede che il 75% dei deputati (475) sia eletto con un sistema elettorale maggioritario, mentre il restante 25% (155) con un sistema proporzionale. Anche i 315 senatori sono eletti al 75% (232) con il maggioritario e al 25% (83) con il proporzionale. Due successivi referendum nel 1999 e nel 2000, che miravano ad estendere il sistema maggioritario a tutto il Parlamento, non sono risultati validi perché non ha partecipato al voto la maggioranza degli aventi diritto.

 

Come si elegge la quota maggioritaria della Camera

Quanti sono i deputati eletti con il sistema maggioritario?

Sono 475. In Lombardia ne sono eletti 74.

Come si presenta la scheda elettorale?

Sulla scheda elettorale, di colore rosa, compaiono i nomi dei candidati accompagnati dai simboli delle liste che li sostengono. In provincia di Bergamo i candidati che compaiono sulla scheda sono quattro o cinque a secondo del comune dove si vota.

Come si vota?

Tracciando un solo segno sul nome del candidato prescelto oppue su uno, e uno solo, dei simboli che lo appoggiano.

Si può votare in altri modi?

Assolutamente no. Se si vota in modo diverso la scheda sarà annullata.

Qual è il candidato che vince?

Il candidato che ha ottenuto più voti degli altri. Anche un solo voto in più.

Che ne è degli altri candidati?

Se ne tornano a casa. Tuttavia, per evitare questo pericolo, i grandi nomi della politica si sono candidati (in genere) anche nelle liste proporzionali.

Se un deputato eletto nel maggioritario muore o si dimette cosa succede?

C'è solo una cosa da fare. In quel collegio elettorale bisogna rifare le elezioni.

 

Come si elegge la quota proporzionale della Camera

Quanti sono i deputati eletti con il sistema proporzionale?

Sono 155. In Lombardia ne vengono eletti 24.

Come si presenta la scheda elettorale?

Sulla scheda elettorale, di colore grigio, compaiono (in provincia di Bergamo) i simboli di diciassette liste, ognuna delle quali presenta da uno a quattro candidati.

Come si vota?

Bisogna mettere un solo segno sul simbolo della lista prescelta.

Si può esprimere una preferenza per un candidato?

No. Il voto si intende assegnato solo alla lista.

Si può votare in altri modi?

Assolutamente no. Se si vota in modo diverso la scheda sarà annullata.

Quanti seggi vanno a ciascuna lista?

Anzitutto bisogna fare il conto dei voti ottenuti da ciascuna lista su tutto il territorio nazionale e controllare se ha raggiunto lo sbarramento del 4%.

A cosa serve lo sbarramento del 4%?

Serve ad escludere dall’assegnazione dei seggi quelle liste che non abbiano raggiunto il 4% dei voti. Lo scopo è di ridurre il numero dei partiti.

A questo punto come si procede?

Si fa la somma dei voti ottenuti da tutte le liste che abbiano raggiunto il 4% e si divide per 155, che è il numero dei deputati da eleggere. Il quoziente che si ottiene è il numero di voti necessario per avere diritto ad un deputato.

Adesso si può sapere quanti seggi vanno a ciascuna lista?

Sì. Si prende il numero di voti ottenuti da ciascuna lista e si divide per il quoziente precedentemente calcolato. Il risultato che si ottiene è il numero di seggi che spetta alla lista.

Se una lista con quattro candidati si vede assegnato un solo seggio, a quale candidato spetta?

Poiché non si possono esprimere preferenze per i singoli candidati, il seggio va al primo candidato della lista.

Nel caso di morte o di dimissioni di un deputato eletto con il sistema proporzionale cosa si fa?

Al deputato dimissionario subentra il primo dei non eletti della sua stessa lista.

 

Elezione del Senato

Per l'elezione dei senatori è utilizzata una sola scheda, di colore giallo, che vale sia per la quota maggioritaria (232) sia per quella proporzionale (83). In provincia di Bergamo su ogni scheda compaiono i nomi di dodici candidati e dei simboli dei partiti che li appoggiano. Si vota apponendo un solo segno sul nome del candidato prescelto oppure sul simbolo che lo accompagna. Se si vota in modo diverso la scheda sarà annullata. Vince il candidato che ha ottenuto il maggior numero di voti, anche un solo voto in più rispetto agli altri. In questo modo sono eletti i 232 senatori della quota maggioritaria. I candidati sconfitti nel maggioritario tuttavia concorrono, a certe condizioni, per aggiudicarsi gli 83 seggi della quota proporzionale.

Se non ti sei ancora stufato e vuoi saperne di più sull’elezione di deputati e senatori puoi proseguire nella lettura.

 

Circoscrizioni elettorali e collegi uninominali per la Camera dei deputati

Quanti sono i deputati?

Sono 630

C’è una corrispondenza fra il numero dei deputati e il numero degli abitanti?

Sì. Si procede in questo modo: bisogna dividere la popolazione italiana (56.778.031) per il numero dei deputati (630), il quoziente così ottenuto (90.123) indica il numero di abitanti che dà diritto ad avere un deputato.

Alla Lombardia quanti deputati spettano?

Sono 98. É il quoziente che si ottiene dividendo la popolazione lombarda per 90.123.

Le circoscrizioni cosa sono?

Dal momento che la Lombardia è molto popolosa è stata divisa in tre parti o circoscrizioni, ad ognuna delle quali è assegnato il corrispondente numero di deputati: Lombardia 1 (Provincia di Milano) 41, Lombardia 2 (Province di Varese, Como, Sondrio, Lecco, Bergamo Brescia) 42, Lombardia 3 (Province di Pavia, Cremona, Mantova, Lodi) 15.

Quante sono le circoscrizioni?

Le circoscrizioni della Camera sono in totale 27. In genere corrispondono al territorio di un'intera regione, fatta eccezione per le regioni più popolose che sono suddivise in due circoscrizioni (Piemonte, Veneto, Lazio, Campania, Sicilia) o in tre (solo la Lombardia).

Cosa sono i collegi elettorali uninominali?

La nostra circoscrizione (Lombardia 2) ha diritto a 42 deputati. Secondo la legge elettorale il 75% (32) viene eletto con il sistema maggioritario e il restante 25% (10) con il proporzionale. Per eleggere i deputati con il sistema maggioritario la nostra circoscrizione è stata suddivisa in 32 parti o collegi. Da ognuno di essi esce un solo deputato.

Quanti sono i collegi uninominali in Italia?

Sono tanti quanti sono i deputati da eleggere con il sistema maggioritario, vale a dire 475.

Quanti ne spettano alla provincia di Bergamo?

Otto: uno per Bergamo città e gli altri sette per la provincia.

 

Il Senato è eletto su base regionale

Che cosa significa che il Senato è eletto su base regionale?

Vuol dire che ognuna delle 20 regioni italiane costituisce una circoscrizione alla quale spetta un certo numero di senatori.

Quanti sono i senatori per ciascuna regione?

La Costituzione protegge le regioni meno popolose, quindi, indipendentemente dalla popolazione, nessuna regione può avere meno di sette senatori (Trentino-Alto Adige, Friuli-Venezia Giulia, Umbria, Basilicata), tranne il Molise che ne ha due e la Valle d'Aosta uno.

Per le altre regioni come si fa a calcolare il numero dei senatori?

A questo punto sono già assegnati 31 senatori a sei regioni, gli altri 284 vanno assegnati, proporzionalmente alla popolazione, alle 14 regioni che restano.

A quanti senatori ha diritto la circoscrizione della Lombardia?

La circoscrizione della Lombardia ha diritto a 47 senatori. Quindi, in base alla norma appena citata, 35 sono eletti con il sistema maggioritario e i restanti 12 con il sistema proporzionale.

I collegi elettorali uninominali si usano anche per il Senato?

Anche per il Senato ogni circoscrizione è divisa in tanti collegi uninominali quanti sono i senatori da eleggere con il sistema maggioritario. Nel caso della Lombardia i collegi sono 35.

Quanti ne spettano alla provincia di Bergamo?

Sono tre: il 31 (Bergamo e i comuni limitrofi); il 32 (Val Brembana e Val Seriana); il 33 (Bassa Bergamasca). In realtà ce n'è un quarto, il 35 (Val San Martino e Valle Imagna), che condividiamo con la provincia di Lecco.

 

Elezione della quota maggioritaria del Senato

Come ci si candida?

La candidatura può essere individuale o di gruppo. Facciamo il caso della candidata Airoldi Elisabetta che si presenta con il simbolo del Treno. Poiché in altri collegi uninominali non ci sono candidati che si presentano con il simbolo del Treno, quella di Airoldi Elisabetta è una candidatura individuale e quindi può concorrere solo per il maggioritario.

Cosa significa?

Se Airoldi Elisabetta non è eletta nel suo collegio uninominale non può più essere ripescata per il proporzionale.

Come si vota?

Basta mettere una croce sul nome del candidato prescelto oppure sul simbolo che lo contraddistingue.

Chi è eletto?

E’ eletto il candidato che ha ottenuto più voti degli altri, anche un solo voto più del secondo.

In caso di parità di voti cosa si fa?

In questo caso vince il candidato più anziano per età.

Se il vincitore si dimette chi gli subentra?

Nessuno. Sarà necessario che gli elettori di quel collegio uninominale tornino a votare.

 

Elezione della quota proporzionale del Senato

Come ci si candida?

Diversamente da quanto avviene per la Camera, per il Senato non ci sono due liste di candidati distinte per il maggioritario e per il proporzionale. Perciò ogni candidato del maggioritario è candidato anche per il proporzionale. Ad una condizione però.

Di quale condizione si tratta?

Che il candidato non si sia presentato individualmente, ma in un gruppo. Facciamo il caso della candidata Merelli Silvia che si presenta con il simbolo del Pianoforte. Dal momento che nella sua circoscrizione ci sono altri due candidati che si presentano, ovviamente in due altri collegi uninominali, con il simbolo del Pianoforte (si tratta quindi di un gruppo), Merelli Silvia è candidata anche per il proporzionale.

Quale vantaggio ne ricava?

Il vantaggio sta nel fatto che Merelli Silvia anche se è sconfitta nel suo collegio uninominale tuttavia può ancora concorrere per il proporzionale.

In che modo?

Mettiamo il caso che il gruppo del Pianoforte sia composto di tre candidati che si sono presentati in tre diversi collegi. Tutti e tre sono stati sconfitti nel maggioritario. Si possono quindi sommare i voti di tutti e tre.

Se invece un candidato del gruppo vince nel proprio collegio?

In tale caso i voti ottenuti dal vincitore devono essere sottratti alla somma dei voti del gruppo.

Poi come si procede?

La somma dei voti del gruppo del Pianoforte (e così è fatto per tutti i gruppi) è divisa per tante volte quanti sono i senatori da eleggere. Nel caso della Lombardia la stessa cifra sarà divisa prima per uno, poi per due, poi per tre... fino a dividerla per 12.

In questo modo cosa si ottiene?

Si ottiene per ogni gruppo una serie di quozienti. Per sapere a quali gruppi vanno i 12 senatori in palio basta vedere a quali gruppi appartengono i 12 quozienti più elevati.

Se al gruppo del Pianoforte va un solo seggio, quale dei tre candidati sarà eletto?

Il candidato che, nel gruppo del Pianoforte, ha ottenuto la migliore percentuale di voto.

Come si calcola la percentuale?

Si moltiplica per cento il numero di voti ottenuti, ad esempio, da Merelli Silvia nel suo collegio e si divide per il numero di voti di tutti i candidati del collegio. Merelli Silvia vince se ha la percentuale più alta nel suo gruppo.

In caso di dimissioni di Merelli Silvia cosa succede?

Le subentra nel suo stesso gruppo il candidato che ha ottenuto la percentuale migliore dopo la sua.