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Reg. Tribunale Lecce n. 662 del 01.07.1997
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Direttore responsabile: Dario Cillo


 

I “TEMPI” DELL’AMMINISTRAZIONE E I “TEMPI” DELLE SCUOLE.
A QUANDO I FONDI PER L’APERTURA POMERIDIANA DELLE SCUOLE?

di Pasquale D’Avolio

Uno dei problemi più gravi che devono affrontare i Dirigenti delle pubbliche amministrazioni, compresi i D.S., è quello dei “tempi” che intercorrono tra l’annuncio di alcune misure o finanziamenti e la effettiva erogazione delle risorse; non mi riferisco solo alla “erogazione”, che a volte avviene addirittura “ a consuntivo”, ma soprattutto alle “assegnazioni” da parte dello Stato o da altri Enti pubblici.

Chiunque voglia attivare iniziative che richiedano una disponibilità finanziaria, occorra che conosca almeno l’entità del finanziamento su cui potrà contare: dovrebbe essere a tutti evidente. Le nuove modalità di assegnazione del contributo ordinario alle Scuole a partire da quest’anno, compreso il F.I.S., danno alle Scuole la possibilità di poter programmare una parte delle risorse a disposizione per l’intero anno. Sul funzionamento didattico e amministrativo Ma non tutto avviene in questo modo.

Faccio alcuni esempi per dimostrare l’assurdità della situazione in cui si trovano le Scuole riguardo alle iniziative che sono “tenute” ad intraprendere e che non rientrano nel budget iniziale; ad esempio i finanziamenti per la formazione in servizio o quelli per l’autonomia (la L. 440/99), tra cui rientrano i fondi per gli IDEI. Su entrambe le voci i ritardi sono ormai una costante (giorni fa sono pervenute le assegnazioni della 440/2006; e quelli del 2007?) e mi chiedo come si possa sollecitare le scuole a organizzare i corsi di recupero in attesa …. dei fondi.

I finanziamenti per le ore aggiuntive svolte dagli insegnanti per supplenze poi ritardano da due anni. E i miei docenti giustamente sono arrivati a minacciare di rifiutarsi di sostituire i colleghi assenti se non con ordine di servizio. Aggiungo, e qui siamo davvero allo scandalo, la questione dei fondi per l’art. 9 del CCNL, quelli destinati alle Scuole in “aree a rischio”. La Direttiva del 2006 è stata anticipata a luglio rispetto agli anni precedenti quando usciva a fine anno; ebbene a seguito delle contrattazioni regionali si è arrivati a marzo del 2007 per conoscere l’importo da utilizzare … entro il 31 agosto (termine poi prorogato al 31 dicembre per fortuna). Di quei fondi NULLA è ancora arrivato alla mia scuola e nel monitoraggio di ottobre si chiede di indicare il fabbisogno che verrà soddisfatto all’80%! Ma il rendiconto è comunque sempre il 31 dicembre. Se con quei fondi si voleva combattere la dispersione nelle aree a rischio … il rischio è già diventato realtà e forse riusciremo a tamponare solo in parte la situazione. Una vicenda insostenibile; eppure non si riesce a cambiare l’iter. Per l’anno in corso la Direttiva non è ancora uscita e quindi se ne parlerà l’anno prossimo, magari a giugno per avviare le azioni di recupero che avrebbero dovuto partire a ottobre!!!

Lo scopo di questa mia è quella di sollecitare il Ministro ad attuare entro tempi brevi quanto previsto dalla Direttiva 68 del 3 agosto (sulle nuove Indicazioni per la scuola di base) e la Nota  del 29 agosto sull’apertura pomeridiana delle Scuole.

Per la Direttiva 68 l’iter prevede che siano distribuiti i fondi alle Direzioni Regionali, le quali poi provvederanno ad assegnarli alle Scuole. Per quanto si sa agli USR nulla è ancora pervenuto; in seguito le USR inviteranno le Scuole a predisporre i loro piani di formazione e se tutto va bene a marzo-aprile arriveranno le assegnazioni (chissà quando i fondi). Così dei due anni di ricerca e sperimentazione uno sarà già passato.

Lo stesse dicasi per la Nota del 29 agosto sull’apertura pomeridiana delle Scuole. Annunciata con gran clamore sulla stampa, la Direttiva stanzia la bellezza di  64 milioni di Euro. Vi si dice alla fine che “Con successive istruzioni si forniranno indicazioni operative per lo sviluppo del Programma, il monitoraggio e la valutazione delle attività realizzate, la rendicontazione contabile delle risorse assegnate.” Stiamo ancora attendendo le “indicazioni operative” e siamo a novembre! Io che avevo annunciato i genitori all’inizio dell’anno tale possibilità, vista la richiesta delle famiglie, mi trovo a non sapere cosa rispondere alle loro sollecitazioni

Anche qui la solita trafila: assegnazione alle USR, trattative sindacali (ma è proprio indispensabile?), invito alle Scuole a presentare i progetti e forse …. l’anno prossimo in primavera sapremo qualcosa! Intanto l’apertura pomeridiana delle Scuole può attendere.

MINISTRO FIORONI, C’È RIMEDIO A QUESTI RITARDI CHE PRODUCONO INEFFICIENZE?

Da anni me lo chiedo e lo chiedo a Ministri, OOSS e altri. Dubito che se ne possa uscire. Eppure ad esempio la Regione Friuli Venezia Giulia da alcuni anni emana dei bandi per finanziare progetti di ampliamento dell’offerta formativa (compresa la “dispersione”). Le richieste delle Scuole vengono inviate solitamente entro la fine dell’anno scolastico precedente o durante l’estate, l’assegnazione avviene non più tardi di ottobre.  E’ possibile che da Roma non si riesca? C’entra qualcosa Padoa Schioppa?

 


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