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Reg. Tribunale Lecce n. 662 del 01.07.1997
- ISSN 1973-252X
Direttore responsabile: Dario Cillo


 

La GEL_MINIstra
Striscia settimanale di minestroni ministeriali
Ovvero la solita minestra, o no?
n. 1 – 1 set 2008

 di Tommaso Donati

 

Cara Ministra, mi hai tentato sin dal primo giorno in cui sei apparsa, così, dal nulla al soglio del palazzone. Avevo messo nel cassetto la penna, che per un vecchio prof é come per il calciatore "appendere" le scarpette al chiodo. Ma oggi non ce l'ho fatta più! Reimpugno la penna e ti scrivo.

Mi eri quasi piaciuta, al tuo apparire, con quell’aria pulita e giovane che poteva anche ispirare l’arrivo di una ventata di freschezza in quelle stanze tanto gravate da secolare grigiume. E invece eccoti a “rispolverare” strumenti datati ripescati in non so che archivio del palazzaccio. O ritrovati in qualche relazione di “esperto” nostalgico della scuola dei suoi tempi! Ma andiamo con ordine.

Bullismo. La rassegna stampa di oggi dimostra quanto statisticamente neutri siano i pareri di tanti commentatori equamente distribuiti tra favorevoli e contrari. Ma nessuno di questi si è chiesto “E dopo?” … dopo che ho bocciato un bulletto dandogli il voto di condotta che si merita, che faccio? Non lo accetto più a scuola, l’anno dopo, quando si reiscriverà? Perché i veri bulli mica si scompongono all’idea di ripetere un anno …  

Ma, cara Ministra, lo sai che il vero bullismo è quello sotterraneo, che si sviluppa dove meno te l’aspetti, che spesso solo le forze dell’ordine sono in grado di debellare? Lasciando genitori, insegnanti e presidi stupefatti a chiedersi come sia stato possibili che ragazzini così per bene poi, non appena soli, a scuola o nel tragitto verso casa si rendano protagonisti di vessazioni e gratuite violenze verso i compagni?

E il timore di un quattro in condotta dovrebbe farli desistere? Se lo credi, attendo con pazienza il prossimo caso e son qui a tua piena disposizione per darti ragione, semmai mi dimostrassi l’efficacia operativa o dissuasiva del voto.

Maestra unica. Per fortune è solo un annuncio, e avrai un anno per meditare … è farina del tuo sacco o uno di quei “preziosi suggerimenti” che hai detto di aver avuto dallo stesso ministro Tremonti? Che avrebbe anche l’aspetto di un caro maestrino (dalla penna rossa? O blu?) degli anni ’50, tipo maestro di Vigevano (v. L. Mastronardi), abituato a fare economia per arrivare alla fine del mese (anni ’50? O tempi d’oggi?) eppure orgoglioso del suo ruolo magistrale.

Ma torniamo al tema. Indipendentemente dalla fonte ispiratrice, economia o riforma, resta una banale ma tosta contraddizione che molti han visto in questo annunciato provvedimento.

Siamo o no nell’era della complessità e della globalizzazione? Il premier lo dice spesso, certamente l’avrai sentito chissà quante volte! E vogliamo preparare i nostri futuri cittadini perché siano in grado di ridare competitività all’economia italiana “semplificandogli” la vita? Riportandoli nel passato? Perché una maestra unica – per quanto eccellente – non potrà mai educare i sui alunni a gestire le relazioni multiple che caratterizzano il mondo d’oggi. Ma su questo molti “opinionisti” hanno detto bene, oggi sulla stampa. E hai un anno per meditare.

Vedi di portare invece in classe maestre preparate, che non facciano rimpiangere quelle maestre formate dall’Istituto magistrale, che sapevano suonare e cantare, disegnare col gesso e la tempera. E facevano tante ore di tirocinio, che era la materia professionalizzante che permetteva loro di entrare in classe possedendo il MESTIERE. Altro che “Liceo socio-psico-pedagogico”! Altisonante nome dietro a cui si cela il nulla professionale! Temi, Ministro, le maestre di oggi laureate ma senza il mestiere di quelle che anche tu avrai conosciuto, quando andavi a scuola col quel bel grembiulino dal fiocco rosa.  

Mi firmo “Il tuo amico Tommaso”, gentile GEL_MINIstra

Per contattarmi, potete scrivermi a tommaso.donati@edscuola.com

 


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