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Cinque sfide per una scuola che funzioni

Importante appuntamento sulla scuola nelle località di Martinscuro (TE) e San Benedetto del Tronto (AP), nei giorni 1 e 2 dicembre 2006.

“Cinque sfide per una scuola che funzioni”. È il titolo di un convegno nazionale dove sarà presente  il ministro della pubblica istruzione, Giuseppe Fioroni.

L’iniziativa si articola in due incontri plenari e cinque seminari tematici, ognuno finalizzato a mettere a fuoco i problemi più urgenti, da affrontare tempestivamente se si vuole che la scuola ridiventi per il nostro Paese un fattore di crescita.

Venerdì pomeriggio, presso il Park Hotel di Villa Rosa-Martinsicuro (dalle ore 15 alle ore 19),  verranno aperti i lavori sul tema dell’istruzione pubblica come risorsa per tutti. Un tema che vuole esorcizzare il rischio di erosione degli spazi di intervento del sistema scolastico e il pericolo di emarginazione dei più deboli. La questione verrà affrontata dal punto di vista culturale (Silvano Tagliagambe), pedagogico didattico (Elio Damiano), ma anche organizzativo e amministrativo (Emanuele Barbieri).

Sempre a Martinsicuro, nella mattinata del sabato (dalle ore 9,00 alle ore 13,00) ci saranno cinque seminari tematici (paralleli) dedicati ad ognuna delle cinque “sfide” messe a fuoco dagli organizzatori: autonomia, obbligo, curricolo, professionalità, valutazione. Per affrontare tali problemi è stata scelta la modalità del confronto e del dialogo anziché quella del “rinforzo” di una tesi: confronto tra i due relatori che apriranno il seminario; dialogo con la scuola attraverso un dibattito puntuale sullo stato dell’arte, sulle incertezze dell’oggi e le preoccupazioni per il domani; ma anche con i testimoni politici e tecnici, con l’amministrazione e il sindacato, con coloro, cioè, che hanno maggiori responsabilità nel delineare le scelte future.

Gioia Longo e Everardo Minardi affronteranno i problemi dell’autonomia scolastica collegati con il territorio e il lavoro; Michele Colasanto e Domenico Chiesa “si sfideranno” sulla difficile soluzione dell’obbligo a sedici anni; Paolo Calidoni e Mario Ambel riapriranno la strada del curricolo; Mario Dutto e Massimo Baldacci entreranno nel merito della questione insegnante e della loro professionalità, infine Mario Castoldi e Gaetano Domenici ci aiuteranno a districare i nodi della valutazione degli studenti e del nostro sistema scolastico.

Il seminario di chiusura si terrà presso il Palacongressi di S. Benedetto del Tronto (dalle ore 15,00 alle ore 19,00). Attraverso lo slogan “nessuno resti indietro” si vuole ribadire l’importanza della scuola pubblica e capire quali strategie sono perseguibili per rendere concreta un’utopia. Franco Frabboni, Lucio Guasti e Giancarlo Cerini metteranno a fuoco le questioni cruciali del nostro sistema d’istruzione e di formazione, disegneranno un possibile progetto culturale ragionando sulle urgenze del momento, ma con uno sguardo proteso verso il futuro.

La giornalista del Tge Abruzzo, Maria Rosaria La Morgia  ci aiuterà a rendere proficuo il confronto con il pubblico, con gli esperti e con i testimoni che hanno partecipato alle cinque sessioni tematiche, e soprattutto a recuperare, in maniera veloce ed interattiva, gli esiti della mattinata di lavoro.

La presenza del ministro della Pubblica Istruzione, Giuseppe Fioroni, darà “significato” all’iniziativa rendendo concreti gli obiettivi metodologici del confronto e del dialogo.

L’incontro dell’1 e 2 dicembre 2006 rappresenta la seconda tappa di un ambizioso progetto attraverso il quale i promotori, per contribuire a migliorare la qualità del sistema educativo, puntano sull’impegno attivo di coloro che nella scuola vivono ed operano. Il progetto Frames, tale è il contenitore dell’iniziativa, si configura, infatti, come un labora­to­rio permanente di attività di studio, di ricerca e confronto per insegnanti e dirigenti, ma in un’ottica di dialogo e scambio continuo con le famiglie e la cosiddetta società civile.

Apripista del progetto è stata l'iniziativa realizzata il 3 e 4 luglio 2006 a S. Benedetto del Tronto con un seminario nazionale ad invito ed un convegno territoriale. Entrambi gli eventi hanno visto la partecipazione del viceministro Mariangela Bastico.

Lo scopo del seminario ad invito era quello di compiere una prima diagnosi sullo stato di salute della scuola italiana e delineare una prima agenda delle questioni su cui intervenire per il miglioramento del sistema scuola. Tale compito è stato affidato ad un centinaio di “esperti” provenienti da molte regioni italiane. Gli esiti sono stati pubblicati sia in cartaceo sia attraverso le principale riviste on line.

La diffusione capillare degli esiti delle iniziative di luglio costituiva già un obiettivo del progetto essendo lo scopo  fondamentale quello di contribuire a riavviare dibattiti e confronti: si è convinti, infatti, che i problemi non vanno né attutiti né rimossi, ma affrontati tempestivamente con coraggio e serietà. E sono queste le ragioni che hanno dato vita al secondo appuntamento dell’1 e 2 dicembre pv.

Enti promotori del progetto di ricerca FRAMES sono la Provincia di Ascoli Piceno (in modo particolare l’assessorato alla formazione professionale), la provincia di Teramo insieme all’Unione dei Comuni Città territorio della Val Vibrata, i Comuni di San Benedetto del Tronto e di Martinsicuro, ma anche associazioni professionali (CIDI delle Marche e dell’Abruzzo, AIMC delle Marche, istituti di ricerca (IRRE Marche e IRRE Abruzzo), reti di scuole (Rete “Dialogo” della Val Vibrata, Centro EDA di Nereto, Reti delle Marche) e singole scuole (Direzione Didattica Ascoli Centro, Istituto comprensivo di Castel di Lama-via Adige).


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