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a cura di Pino Santoro


 

FAQ/119
Domande e Risposte sulla RSU

Gentile Dott. Santoro, Le invio questa richiesta: sono docente con nomina CSA fino al 31-08-2007. Da gennaio 2007 a 14 luglio in astenzione anticipata maternità sotto ispettorato, sono in astenzione obbligatoria fino al 14 dicembre, data presunta del parto 14 settembre 2007. Non ho usufruito dei 32+4 giorni di ferie, chieso se posso usufruirne dopo i tre mesi di astenzione obbligatoria, magari attaccandole ai periodi di astenzione facoltativa.

Sì, ma solo durante i periodi di sospensione delle lezioni.

Gentile prof. Santoro, qualche anno fa, in contemporanea con le supplenze brevi e saltuarie nella scuola secondaria di 1 grado, conferite dal dirigente scolastico, ho svolto attività di collaborazione in un centro privato che offriva assistenza e consulenza telefonica a studenti di scuole medie e superiori; il contratto specificava che non sussisteva alcun vincolo di subordinazione. A suo tempo le inviai un quesito specifico e lei mi rispose dicendo che non c'era alcuna incompatibilità. Successivamente, ho interrotto quel rapporto di collaborazione, che peraltro non era in nero e, quindi, ho pagato anche le tasse, ma un cruccio mi tormenta per il fatto che allora io comunicai al dirigente, ma solo a voce, la mia attività di collaborazione, pensando, nella mia ignoranza delle norme, che fosse sufficiente. Ora che sono stato immesso in ruolo, cosa rischio per errori commessi in passato? Cosa potrei e dovrei fare?

Nulla.

Egregio Prof. Santoro, le vorrei sottoporre la seguente questione. Dopo aver svolto due anni di servizio presso la scuola media, classe di concorso A059, ed aver superato l'anno di prova sono stata chiamata al ruolo quest' anno per la classe A060 e devo prendere servizio il 1° settembre e fare l'anno di prova per questa nuova classe di concorso. Nel frattempo sono stata chiamata da un altro ente pubblico (ARPAT - Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente) presso il quale dovrei prendere servizio sempre il 1° settembre. Poichè però in quest'ultimo ente l'assegnazione è provvisoria vorrei fare questa esperienza lavorativa senza perdere il posto a scuola. Volevo chiederle se è possibile per me chiedere l'aspettativa per un anno senza assegni ai sensi dell'art.18 comma 3 del CCNL 24/07/2003 pur non avendo ancora effettuato l'anno di prova per la classe A060 (la questione è controversa: il CSA dice di sì il preside della scuola dice di no).

Secondo me può.

Sono un'insegnante di scuola superiore immessa in ruolo nell'anno scolastico 2005/2006. Poichè in maternità, ho dovuto rinviare l'anno di formazione a quest'anno scolastico. Per accudimento di minore ho svolto l'anno di servizio, per assegnazione provvisoria, in scuola diversa da quella di titolarità. Il mio problema è che il preside della scuola di titolarità pretende di valutare il mio operato, pur non conoscendomi affatto e non conoscendo la realtà scolastica presso cui ho operato. Parimenti il dirigente scolastico della scuola presso cui ho insegnato in assegnazione provvisoria sostiene che spetti a lui il compito di valutare l'attività didattica da me svolta e che poi ne debba solo fare comunicazione al preside della scuola di titolarità. Io sono al centro di una diatriba e ad oggi non ho ancora capito a chi debbo relazionare il mio lavoro... cosa che mi crea non pochi problemi di organizzazione familiare e disagi personali. Qual è la "dritta"? C'è una normativa e che sia il più possibile aggiornata? Grazie mille

La normativa "aggiornata" non esiste.

Egregio Prof. Santorio, mia moglie firmerà l'assunzione in ruolo il primo settembre a Treviso. Può subito mettersi in astensione facoltativa fino a gennaio e poi in aspettativa senza assegni per il resto dell'anno scolastico?

Sì.

In questo caso può chiedere l'assegnazione provvisoria per altra provincia tenendo conto che non ha fatto l'anno di prova?

Sì.

Nel caso che la risposta fosse positiva può cortesemente fornirmi gli estremi di legge?

Quelli no.

Dott. Santoro Le chiedo se un dipendente Assistente Amm/vo, che ha sostituito un collega assente per malattia nel 2001, può richiedere il compenso spettante per detta sostituzione adesso, in quanto la Scuola non ha provveduto allora a retribuirgli quanto dovuto.

No.

Gentilmente prof. Santoro, il vicario può essere retribuito con ore prelevate dal fondo d'istituto sotto la voce di Staf di progetto, oppure progettazione speciale o oltre al distacco di 9 ore con 150 di ulteriore impegno?, e mi fermo qui perchè sono tante le voci presenti.

Sì.

Egr. Dott. Santoro, sono un docente di Scuola Secondaria di 1° Grado facente parte di un Istituto Comprensivo. Dal prossimo anno scolastico svolgerò la funzione di Collaboratore Vicario del Dirigente Scolastico con un parziale esonero dall’insegnamento di ore 6. Le chiedo cortesemente se ci sono incompatibilità fra l’incarico che andrò ad assumere e l’incarico di funzione strumentale per il sostegno dei docenti nell’utilizzo delle nuove tecnologie (area 2).

Sì.

E ancora se è possibile sostituire i docenti assenti con compenso straordinario per ore eccedenti?

Sì.

Salve, ho bisogno di un chiarimento e La ringrazio Santoro di essere a disposizione. Sono un’insegnante in un Istituto Comprensivo e lo scorso anno scolastico ho richiesto, e ricevuto, l’attribuzione come Figura Strumentale. Vorrei sapere se, nel caso le ore da assegnare alla figura strumentale non siano state stabilite dal collegio docenti ma previste dalla figura stessa in un progetto di pianificazione delle attività presentato subito dopo l’attribuzione, in sede di contrattazione d’istituto la RSU possa invece decidere di ridurle nonostante il disaccordo del dirigente scolastico e senza aver stabilito nessun contatto o dato informazioni alla docente interessata; e comunque è prevista un informazione previa degli accordi che verranno stabiliti ai docenti interessati, o questi devono solo prenderne atto a posteriori? Grazie della disponibilità.

Il compenso viene stabilito in sede di contrattazione di istituto.

Gentile collega, ho ottenuto il passaggio di cattedra da arte ed immagine a tecnologia, quindi nell'ambito dello stesso ruolo; devo sostenere l'anno di prova o no?

No.

Gent. Prof. Santoro, sono entrata di ruolo su religione cattolica l'anno scorso (decorrenza giuridica 2005/2006 ed economica 2006/2007) ma per diverse motivazioni ho deciso di tornare, già da questo prossimo settembre, al mio precedente lavoro in una scuola paritaria. Ho letto che è necessario dare le dimissioni entro il 10 gennaio per poter cessare il servizio il settembre successivo. Si potrebbe applicare la "decadenza dal servizio" non presentandomi al lavoro per 15 giorni e non giustificando l'assenza?

Sì.

In questo caso, essendo in graduatoria ad esaurimento, se tra qualche anno mi dovessero chiamare in ruolo su posto comune, potrebbe crearmi dei problemi il fatto che sono stata dichiarata decaduta dal servizio?

Ritengo di no.

Mi potrebbe dire qual è la procedura corretta per poter essere presente il giorno 3 al collegio docenti nella scuola paritaria? Inoltre, avendo suparato l'anno di prova, avrei dovuto fare la ricostruzione di carriera. Poichè, se non sono male informata, gli anni del pre ruolo vengono annullati se non si fa domanda di ricostruzione di carriera entro dieci anni dall'entrata in ruolo, mi conviene presentarla in questi ultimi giorni di agosto? La ringrazio in anticipo.

Quale carriera, se decade dall'impiego pubblico?

Si possono attaccare: malattia in mezzo permesso retribuito per legge 104/92 (assistenza parente disabile) e dopo di nuovo malattia?

E che è: uno si ammala a comando?

Caro Collega, è una storia infinita. Una lotta che dura 2 anni, da quando una sentenza della Corte d'appello di L'Aquila riconosceva l'inserimento della indennità integrativa speciale nel calcolo della retribuzione delle ore eccedenti per l'attività sportiva. E' veramente una lotta dove nella mia città tutte le scuole hanno adeguato i compensi, mentre il mio DSGA si rifiuta. Può illuminarci?

Non vi resta che ricorrere.

Gentile Santoro, sono un'insegnante della scuola media che lo scorso anno ha "ricevuto dall'alto" un orario (non personale ma generale) che dire didatticamente vergognoso è un eufemismo... completamente asservito a piaceri personali, esigenze di questo o quello ma mai a quelle reali dei ragazzi... Quest'anno vorrei partecipare alla stesura dello stesso e non stare a guardare alla finestra, ma sono alle prime armi (mi sono sempre e solo occupata di stare in classe a fare il mio dovere e poco mi sono interessata di aspetti tecnici) in mezzo a un branco di lupi e o di codardi che per quieto vivere, perchè stanno per andare in pensione, o per non inimicarsi qualcuno... subiscono. Mi faccia avere per cortesia riferimenti di legge precisi che regolano la struttura dell'orario didattico perchè c'è gente che spaccia per legge cose dell'altro mondo.. la prego mi dia gli strumenti perchè possa continuare ad essere una legalista consapevole capace chissà, di svegliare anche qualcun'altro senza passare per un don Chisciotte che lotta contro uno strapotere ostentato con volgarità, una meschinità strisciante di molti di quelli che dovrebbero essere "EDUCATORI"

Non c'è di sicuro la legge che stabilisce i criteri di predisposizione dell'orario.

Signor Santoro sono un'insegnante di scuola primaria e da 4 anni ho sostituito i colleghi assenti qualora se ne presentasse la necessita, avendole retribuite come ore eccedenti. Ora il preside mi dice che non è più fattibile considerato che il mio orario settimanale è già di 24 ore. E' vero e a quale fonte potrei attingere, o posso continuare a sostituire i colleghi considerato che faccio risparmiare anche l'erario?

Art. 70 CCNL del '95.

Carissimo Pino, avrei urgente bisogno del tuo aiuto. In un Istituto Superiore della mia città c'è una cattedra semivacante, in quanto assegnata in ruolo ad una docente che ha però chiesto ed ottenuto l'assegnazione provvisoria in un'altra provincia. Tale cattedra non viene assegnata da CSA, ma dal Preside che, all'inizio di ogni anno scolastico, nomina un docente fino al trenta giugno. La mia domanda è la seguente: a quale graduatoria dovrebbe attingere il preside? Pensavo infatti che dovesse attingere alle graduatorie di Istituto, ma lui, invece, chiede al CSA l'autorizzazione per attingere alle graduatorie permanenti. A tal punto che lo scorso anno è stata nominata una collega che, pur essendo inserita in graduatoria permanente, non era inserita nella graduatoria di quell'Istituto. Potresti darmi il tuo parere in merito? Grazie, è davvero molto importante...

Ha ragione il preside.

Gentile dott: Santoro sono un'insegnante di ruolo nella scuola secondaria di primo grado A032 in una provincia diversa da quella dove risiedo dall'a.s. 2001. A fine luglio del 2005 sono stata convocata dal CSA della mia città per accettare la nomina in ruolo per la A032. Avendo avuto una ass. provv. per la A031 ho chiesto all'impiegata se era possibile accettare il ruolo mantenendo l'ass. provv. ma la risposta è stata negativa ed io mio malgrado ho dovuto rinunciare al ruolo in quanto le cattedre si trovavano all'Isola d'Elba. Ho saputo che ad alcuni colleghi quest'anno è stata data l'opportunità di rimanere sull'ass. provv. e di accettare il ruolo. Ho chiesto spiegazioni a un dirigente del CSA il quale mi ha detto che la mia richiesta non era stata soddisfatta in quanto la nomina in ruolo riguardava il primo grado e l'ass. provv. il secondo grado. Vorrei sapere se il comportamento del CSA è stato corretto e se esiste una normativa in merito.

A mio avviso è stato corretto.

Salve sono una docente di lettere con incarico annuale fino al 31/8/2007, attualmente in astensione obbligatoria, che dovrebbe durare sino al 20/9/2007. Purtroppo la gravidanza è "finita male" ma per legge ho diritto all'astensione obbligatoria, vorrei sapere se è possibile interrompere tale astensione obbligatoria, anche perché dal 1/9/2007 sarò immessa in ruolo e vorrei iniziare l'anno dal primo giorno.

No.

Gentile prof. Santoro, volevo chiederle a chi posso rivolgermi per delucidare la mia situazione a dir poco incredibile. Sono un'insegnante di scuola primaria che ne ha subite di cotte e di crude, adesso siamo arrivati proprio alla frutta nel senso che la D.S. vuole spostarmi da un plesso a tempo pieno a uno a tempo modulare, ignorando le motivazioni di carattere familiare, ho una madre invalida con L.104, per cui il tempo pieno è per me necessario. La motivazione è che non c'è una motivazione, o meglio, alle mie colleghe non vado bene, sono lì da sei anni sopportando soprusi e abusi che hanno leso non poco la mia figura professionale nonchè la mia persona. Paradossalmente la situazione con genitori e alunni è ed è stata sempre ottimale, non vi sono problemi nè da un punto di vsta didattico,nè educativo. La preside insiste con il dire che il problema sono io, per cui vado spostata, ma questo non è perfetto mobbing? E' un dirigente può fare tutto questo ignorando anche una L.104? Io non voglio ledere nessuno ma vorrei esporre la mia situazione a qualche figura preposta, il sindacato ben poco ha fatto, anzi nulla se non prendersi immediatamente la ritenuta sindacale dallo stipendio. Non voglio starmene a guardare con le mani in mano che si compia questo sacrificio. Voglio avere idee chiare e parlare con chi di competenza affinchè prenda atto di questa situazione e mi aiuti a capire e comprendere se la stupidità umana è più forte di qualsiasi legge o organo preposto e se un dirigente si possa comportare in questo modo, pur sapendo la situazione in cui verso.

Non sono in grado di aiutarla.

Gent.mo sig. Santoro sono una assistente amministrativa a tempo indeterminato e vorrei porle un quesito: io so che il CCNL dice, a proposito delle ferie del personale ATA, che durante l'anno le stesse possono essere richieste in periodi frazionati compatibilmente con le esigenze di servizio. Nella contrattazione di istituto è stato posto il limite di non più di dieci giorni lavorativi (due settimane quindi). E' ciò regolare?

No.

Non è il contratto di istituto limitativo e peggiorativo del CCNL?

Esatto, a parte il fatto che non può disciplinare l'istituto delle ferie.

Egregio Signor Santoro, sono un docente di ruolo di matematica e fisica NON soprannumerario. Le chiedo se esiste una normativa che mi permetta di smettere DEFINITIVAMENTE di fare il docente e di passare a fare qualche altra cosa nell' ambito della pubblica amministrazione.

L'art. 10 del CCNL.

Gentilissimo Prof. SANTORO il mio quesito è il seguente: un docente di scuola media con contratto a T.I. ma attualmente in congedo senza assegni fino al 31/12/2007 perchè beneficiario di un periodo di Dottorato all'estero e dal 1° settembre 2007 ha ottenuto il passaggio nel ruolo dei docenti negli Istituti di Istruzione Superiori di II grado. Il docente deve assumere servizio il 1° settembre per poter attivare il nuovo rapporto di lavoro? Può accettare il passaggio ed assumere servizio effettivo il 1° gennaio 2008?

Certo.

Gent.mo, siamo due tecnici di un liceo di Roma avevamo necessità di sapere se esiste da CCNL un termine ultimo per il pagamento di INCARICHI SPECIFICI e FONDO DI ISTITUTO.

Dipende da quello che è stabilito nel contratto di scuola.

Gentile professor Santoro, ho ricevuto una nomina di ruolo per la lingua inglese in un istiituto tecnico di Milano contratto a tempo indeterminato con decorrrenza a partire dal primo settembre 2007. La classe di concorso è A346. Ora le spiego la mia situazione personale: attualmente vivo all'estero in Belgio e sono separata in fase di divorzio con una bambina di tre anni (li compie il tre settembre). Il mio consorte é di nazionalita' belga. Abbiamo al momento una affido che prevede il primo il terzo ed eventualmente il quinto fine settimana del mese (dal venerdi alle 1800 fino al successivo martedi alle 1800). Per me la nomina (un contratto a tempo indeterminato) rappresenta la possibilita' di ritornare nel mio paese e cambiare le regole di custodia. Una possibilita' che difficilmente potro' avere di nuovo di tornare in Italia. Io voglio accettare ma cosa posso fare nella mia situazione esistono circostanze particolari che mi permetterebbero di assentarmi i primi tempi dalla scuola per mettermi in regola con la mia situazione qui?

Chieda aspettativa (art. 18 CCNL).

Gentile professor Santoro, non sono ancora terminate le nostre ferie ma devo ricorrere alla sua competenza. Il mio Circolo si appresta ad un altro cambio di Dirigenza (tre in cinque anni) con conseguenti modifiche "strutturali". Le pongo alcuni quesiti: esiste qualche riferimento normativo che nega la contemporaneità durante l'ora di lingua straniera?

Non mi risulta.

Può cortesemente citarmi le ultimi disposizioni a riguardo? Il collegio può strutturare l'orario dei docenti (con relative contemporaneità) in modo funzionale all'attività progettuale al POF?

Deve.

Mi sono persa qualche passaggio relativo all'abrogazione della riforma Moratti. Ma le indicazioni nazionali sopravvivono ancora? Il collegio è tenuto ad osservarle nonostante si sia schierato apertamente anche in passato contro la riforma?

Ci sono le nuove, spero più gradite...

A proposito di valutazione degli alunni nella scuola primaria, la nuova Dirigente S. insiste sul fatto che le verifiche scritte dei bambini devono essere raccolte e conservate in direzione. Inoltre nel registro degli insegnanti deve essere annotata la data della verifica e il relativo voto, come succede nella scuola media. Considerando che gli stessi registri nella scuola primaria sono strutturati in maniera diversa e prevedono l'annotazione della valutazione complessiva per mese (in merito ad un determinato obiettivo), può darmi il suo parere ed indicarmi eventualmente un supporto normativo?

No.

Le chiedo un ultimo parere: ma secondo Lei un qualsiasi nuovo dirigente che si appresta a prendere servizio in una nuova scuola, deve per forza cambiarne l'assetto funzionale anche se già questo è efficace ed efficiente?

Non deve per forza, ma può.

Sono una insegnante di Educazione tecnica a tempo indeterminato, ho lavorato gli ultimi 12 anni sul sostegno; per questo prossimo a.s. ho chiesto ed ottenuto l'assegnazione provvisoria per la mia disciplina sul corso per adulti nella mia scuola di appartenenza. Vi chiedo se, in questo nuovo contesto, il mio ruolo è strettamente legato all'insegnamento della mia disciplina agli adulti che devono prepararsi per l'esame di licenza media, oppure il dirigente scolastico potrebbe utilizzarmi in attività diverse (tecnico di laboratorio informatico, supplenze lunghe e brevi, attività opzionali, etc) ed eventualmente in quale misura.

Deve insegnare, non fare il tecnico.

Sono stata immessa in ruolo ad agosto 2007, vorrei sapere se, prendendo le 5 ore di allattamento durante il periodo della formazione, posso comunque conteggiare i 180 giorni di servizio per intero. Ho consultato la normativa in materia ma non ho trovato il caso specifico.

Sì.

Gent. dott. Santoro, sono un insegnante della scuola secondaria di primo grado. Nel corrente mese di agosto ho frequentato un corso di inglese, specifico per docenti, a Londra. Gradirei sapere se posso inoltrare domanda, al Dirigente delle mia scuola, per ottenere anche il rimborso delle spese di vitto, alloggio e del viaggio, oltre a quelle proprie del corso.

Provi!

Sono un’insegnante specializzata nella Scuola Primaria, lavoro su due classi e insegno l’italiano e  la lingua straniera e altre discipline secondarie. Quasi ogni anno si presenta lo stesso problema: il Dirigente mi manda anche in altre classi a coprire le ore di lingua straniera sostenendo che devo completare sei ore di insegnamento settimanale della L2. Quest’anno dovendo lavorare su una prima e una quinta copro solo quattro ore settimanali di L2 dunque dovrò entrare in un’altra classe per completare le mie sei ore. Quando sono stata immessa in ruolo l’insegnante specializzato lavorava nel modulo. Mentre lo specialista lavorava su almeno sei classi (cosa che anche io da specialista ho fatto in passato). La normativa è cambiata? Sono tenuta ad uscire, pur se specializzata, dalle mie due classi per completare l’orario? (delle sei ore). Insomma, devo garantire alla scuola sei ore di L2?

E' pagata per lavorare, non c'è dubbio...

Buongiorno, sono una docente di scuola media in congedo per grave patologia per una recidiva di carcinoma mammario dal Novembre 2005. L'anno scorso sono stata sottoposta a mastectomia bilaterale e chemioterapia e attualmente sono in terapia ormonale. Ho sempre presentato il certificato del medico curante oltre ai certificati e relazioni degli oncologi e del chirurgo del Policlinico Tor Vergata di Roma, pretesi dal mio D.S. Con lettera del 9 Agosto il D.S. mi contesta ai sensi della normativa vigente (non precisata) ben 611 giorni di congedo per malattia, giustificando come grave patologia soltanto i giorni di ricovero e di day hospital, comunicandomi che pertanto ho superato la soglia dei 18 mesi. Desidererei sapere se il congedo per grave patologia, documentato con certificati del medico curante dell'A.S.L. competente (insegno e sono residente a Reggio CALABRIA), rientra nel computo dei 18 mesi o meno.

Il congedo per grave patologia deve essere autorizzato dal medico del lavoro della ASL di riferimento.

Buonasera avrei urgente bisogno di due informazioni: dopo aver usufruito dell'anno sabbatico, il quale non può essere chiesto più di una volta nell'arco di un decennio (art. 26, comma 14 Legge 23 Dicembre 1998 n. 448) è possibile nell'arco dello stesso decennio usufruire di altra aspettativa (per esempio per motivi di studio, dottorato di ricerca..=contratto collettivo comparto scuola art. 18)?

Sì.

Si può usufruire dell'anno sabbatico (art. 26, comma 14, della legge n. 448/1998) per accettare una supplenza all'estero (Messaggio MAE 267/0103512 del 9 Marzo 2005) senza decadere dal ruolo?

No.

Caro Pino Santoro, sono l'Ass. Tecnico che ,come ti ho già scritto, è stato escluso ingiustamente e illeggittimamente dalla candidatura a R.S.U. 2006 semplicemente perchè a detta di un'Ass. Amm.va (sostenuta Dal Preside e Segretario) poichè non avevo superato ancora il periodo di prova (sono stato immessi in ruolo con il 1 settembre 2006) non potevo candidarmi, giustamente anche la presidente della Commissione, che a mio modesto avviso non ha capito o non ha voluto capire, ha dato il suo diniego, mia moglie ha sempre sostenuto che potevo candidarmi, ma come ben sai la maggioranza vince, ho fatto ricorso al comitato dei garanti e via dicendo e ancora non siamo venuti a capo di niente, mi potresti dare una mano d'aiuto?

Come?

Mi piacerebbe sperare che tu scrivessi al Liceo per dare la stessa risposta che hai dato a me! Chiedo troppo?

Sì.

Nel caso in cui il tribunale (bontà sua) mi darà ragione chi mi ripagherà di tutti i torti subiti?

Nessuno.

Cosa dovrei fare per ottenere giustizia?

Una causa civile.

Avendo un'incarico dal c.s.a. come docente di scuola primaria posso usufruire del congedo parentale per 6 mesi avendo una bimba che compirà 3 anni a Febbraio 2008 a partire da metà Settembre 2007?

Sì.

Il dirigente può negarla?

No.

Maturo ugualmente il punteggio?

Sì.

Quanti giorni di servizio devo prestare prima di ottenere il congedo?

Almeno uno.

Gent. Sig. Santoro, sono un'insegnante di scuola primaria, mia figlia sedicenne ha avuto una bimba nel mese di agosto. Essendo la ragazza minorenne e convivente chiedo di saper quali agevolazioni sono previste per me, per poter accudire la piccola usufruendo delle agevolazioni legislative.

L'aspettativa senza assegni.

Salve, sono un collega di un rappresentante RSU e, con tanta amarezza e disagio, ho avuto modo di constatare che di fronte ad un diniego di autorizzazione ferie da parte del responsabile, ha presentato una richiesta di permesso RSU di 60 ore pari a 10 giorni lavorativi e "udite... udite... si è concesso un viaggio all'estero". Mi pare un comportamento molto scorretto nei confronti di tutta la comunità, mi chiedo se non ci sia la possibilità di verificare l'uso corretto di questi permessi da parte dei rappresentanti RSU e se si, chi dovrebbe effettuare questo tipo di verifica. L'attività RSU è prevista anche all'estero?

Mah...

Non mi pare, che questo modo di comportarsi sia stato corretto da parte di questo rappresentante RSU nei confronti dei lavoratori che rappresenta, anzi dovrebbe essere d'esempio nell'agire in modo etico e trasparente. Mi sapete dire qualche cosa in merito?

Non votatelo più.

Gent.mo dott. Santoro, sono entrata in ruolo a luglio per la classe A052 e ho deciso di prendere un part-time verticale di 10 ore. Ho chiesto alla scuola di poter effettuare le mie ore in tre giorni compresi nella prima parte della settimana (da Lun a Gio), essendo mia necessita' familiare avere il sabato libero. Mi e' stato risposto che le ore saranno disposte in tre giorni ma la scelta dei giorni dipendera' dalle esigenze collettive e non mi e' stato assicurato che saro' accontentata (in particolare in relazione alla giornata di sabato). Le domando se da quello che le risulta e' mio diritto poter concordare i giorni di lavoro, e se esistono specifiche sentenze o altri atti che possa citare per corroborare la mia richiesta.

Sì, le giornate devono essere concordate.

Gent.mo Pino, vorrei sottoporti alcuni quesiti ai quali, pur consultando il vostro sito e la normativa attuale, non sono riuscito a dare una risposta sicura. Sono iscritto nelle "graduatorie ad esaurimento" ed ho accettato due spezzoni di 9 ore ciascuno in due scuole diverse dello stesso comune. Riguardo agli obblighi previsti dal CCNL all'art. 27, comma 3/a, 3/b e 4 come devo comportarmi? Posso cioè chiedere di partecipare alle riunioni previste in misura proporzionale alle ore di servizio prestate presso le singole scuole ed in ogni caso per non più di 40 + 40 ore complessivamente nell'anno scolastico?

Sì.

Posso chiedere di effettuare ricevimento genitori per 30 minuti presso ogni scuola invece dell'ora prevista di norma dal consiglio d'Istituto, anche considerando che ho 3 classi presso ciascuna scuola per un totale di 6 classi?

Può chiedere, ma non pretendere.

Vorrei anche sapere cosa ne pensi del regolamento sull'attribuzione delle supplenze ed in particolare delle modalità previste per il CONFERIMENTO DI ORE DI INSEGNAMENTO PARI O INFERIORI A 6 ORE SETTIMANALI (Prot. AOODGPER 15551 - Istruzioni e indicazioni operative...). Te lo chiedo perchè nella mia provincia hanno pubblicato solo le disponibilità da 7 ore in su. In questo modo, non conoscendo le residue disponibilità inferiori a 7 ore, diventa problematico accettare magari un solo spezzone, confidando in un successivo completamento dell'orario, perchè se nella scuola scelta non ci sono altre disponibilità con questo nuovo sistema si rischia di non essere più chiamati. Ho notato che alcuni Uffici Scolastici Provinciali hanno pubblicato contemporaneamente tutte le disponibilità (mi sembra il sistema più trasparente e corretto), altri hanno addirittura composto delle cattedre utilizzando anche spezzoni da 6 ore in giù (questo mi sembra contrasti con la normativa attuale) mentre l'USP della mia provincia, come detto, ha pubblicato solo la parte superiore a 7 ore. Chi ha ragione? Non trovi che l'operato del mio USP sia scorretto e poco trasparente?

Sì.

Gentile dottore, sono una docente di scuola media inserita nella terza fascia delle graduatorie, in attesa delle nomine (a tempo determinato, generalmente fino al 30 giugno) da parte del CSA a fine agosto. Ho un bimbo i 3 anni che deve essere inserito nella scuola dell'infanzia il 3 settembre ed una bimba che inizia la scuola primaria il 9 settembre: a che permessi avrei diritto, considerando che la settimana dal 3 al 7 ci sono attività collegiali?

Quelli per motivi personali.

Desidero sapere qual è la normativa di riferimento che stabilisce i docenti specialisti debbano utilizzare il monte ore eccedente quello di insegnamento per la sistemazione del materiale e se eventualmente ne viene fissato il tetto.

Non la conosco.

Se nelle restanti ore eccedenti l'orario frontale è possibile utilizzare le insegnanti specialiste per la sostituzione dei colleghi assenti e se esiste una normativa di riferimento.

Certo, il CCNL.

Spett. dott. Santoro, vorrei proporre delle attività di laboratorio musicale in una scuola elementare tramite un'associazione musicale regolarmente registrata e dotata anche di Partita IVA. È possibile per un Dirigente Scolastico stipulare un contratto o una convenzione con una associazione (che indicherà i nominativi degli esperti impegnati nelle attività di laboratorio) oppure no?

Sì.

E in caso di risposta affermativa, esiste un "contratto tipo" per questo genere di attività svolte da associazioni culturali per l'ampliamento dell'offerta formativa?

Penso proprio di sì.

Buongiorno, sono un insegnante di scuola primaria e lavoro in un I.C. con molti plessi periferici. Quest'anno, a causa di alcuni pensionamenti, avrò la possibilità di cambiare plesso ed avvicinarmi alla sede centrale. Considerato che il criterio di priorità nella scelta della sede è dato dalla graduatoria d'istituto, considerato che il mio quesito è questo: un docente di sostegno già in servizio da diversi anni nel mio stesso I.C. e con un punteggio superiore al mio che quest'anno è passato dal sostegno al posto comune, nella scelta del plesso ha priorità su di me oppure deve essere considerato a tutti gli effetti un docente neo trasferito (considerato il cambio di ruolo) a tutti gli effetti e quindi (secondo il CCNI sulle utizz. e assegn. provv. art. 4 punto 1) sceglierà, nonostante il punteggio maggiore, dopo di me? Se fosse così, secondo quale normativa?

Veda il contratto di scuola.

Gentile Dottor Santoro, desidererei un consiglio sulla seguente situazione: mia moglie è stata chiamata per prendere servizio come docente a tempo indeterminato dal 1/9/2007, con assegnazione provvisoria in Calabria: attualmente però è all'ottavo mese di gravidanza e sta completando (mancano ancora 6 mesi) un assegno di ricerca a Roma. La domanda è: può prendere servizio a scuola (solo giuridicamente perchè è in periodo di astensione obbligatoria) senza rinunciare all'assegno di ricerca?

Sì.

Può, dopo l'astensione obbligatoria, chiedere aspettativa o congedo straordinario per completare l'assegno di ricerca?

Sì.

Potrebbe farlo dopo l'astensione facoltativa?

Sì.

Gentile redazione, insegno da 20 anni storia e filosofia in un liceo scientifico. per l'a.s. p.v. il mio d.s. ha disposto che io perda la continuità didattica nel mio corso di storia in IV e V, dove conservo solo filosofia, mentre mi vedo assegnata solo storia in un'altra IV, nonchè storia e filosofia in una III ed in un'altra V, per un totale di 15 h. cattedra. Tutto ciò derogando dai criteri di assegnazione deliberati dal c.di istituto e dal c. dei docenti e recepiti nel contratto integrativo e contro la richiesta uffficiale di revoca del provvedimento presentata, insieme con riconoscimento ed apprezzamento del mio lavoro, dai rappresentanti dei genitori delle due classi in cui mi viene tolto l'insegnamento della storia. Il d.s. motiva la sua decisione con l'elevato numero di insufficienze che assegno. Ho già avviato la procedura di contestazione del provvedimento, che mi sembra violare una quantità di norme. A breve si terrà il tentativo obbligatorio di conciliazione. Vi chiedo un parere.

Bene.

Egregio dott. Santoro, sono un'insegnante d'inglese presso un liceo scientifico e vorrei rivolgerle un quesito che non riesco a risolvere. Da alcuni anni presso la mia scuola è arrivata una collega che usufruisce della legge 104 e che vanta diritti di priorità nella graduatoria d'istituto per la scelta delle classi all'inizio di ogni anno scolastico (le 18 ore d'insegnamento invece delle 17 implicano un cambiamento di qualche classe ogni anno). Inoltre ritiene di non volere le classi quinte. C'è una legge che regolamenta questa richiesta? So che l'attribuzione delle classi è a discrezione del Dirigente scolastico ma non riesco ad avere notizie certe sulla priorità o meno per la legge 104. Potreste farmi sapere qualcosa di preciso?

Non esiste una norma di questo tipo.

E' legittimo far durare un contratto d'istituto fino al 31 dicembre? Oppure dura solo per l'anno scolastico in cui si è svolta la trattativa?

Dipende da quello che viene deciso in sede di contrattazione.

Caro prof. Santoro, sono una docente a tempo indeterminato (scuola secondaria superiore). A partire dal 1 settembre 2007 sono in assegnazione provvisoria su 19 ore. Ho un figlio che è nato il 17 Maggio 2007 e il 27 Settembre 2007 riprendo servizio a scuola chiedendo la riduzione di orario per allattamento. So che la normativa prevede che mi venga tolta un'ora al giorno per un totale di 5 ore (visto che lavoro 5 giorni alla settimana). La scuola dove devo prendere servizio mi ha assegnato classi con 3 o 4 ore e quindi, non essendo possibile togliermi 5 ore, me ne vogliono togliere solo 4. Possono?

Sì.

E' possibile farmi togliere due classi da 3 ore ciascuna visto che faccio 19 ore, cioè una in più? Oppure la scuola deve fare in modo da assegnarmi classi in maniera tale da togliermi 5 ore?

Io ritengo possibile anche la prima ipotesi.

Gentile Prof. Santoro, gradirei avere il Suo competente parere sulla seguente questione, che è oggetto di infinite discussioni a vari livelli, con punti di vista molto contrastanti. Per le Funzioni Strumentali viene assegnato dal Ministero ad ogni scuola l'apposito finanziamento; ilCollegio dei docenti stabilisce il numero delle F.S. in rapporto alle esigenze della scuola (POF)  e i criteri di attribuzione; poi la contrattazione tra D.S. e RSU fissa i compensi per le singole F.S. La domanda: per esigenze della scuola è possibile prevedere che, oltre al finanziamento del Ministero, si utilizzi anche il Fondo di Istituto per compensare Funzioni Strumentali ritenute indispensabili, che sono quindi più numerose delle 6 o 7 rituali oppure l'autonomia della scuola è talmente ridicolizzata che non può neppure aggiungere niente al finanziamento del Ministero?

No.

E' proprio necessario interpretare in modo assai restrittivo tutto ciò che viene fissato dalla norma?

Sì.

In tal caso si costringe a creare incarichi, in aggiunta a Funzioni Strumentali, e quindi si può utilizzare tranquillamente il Fondo di Istituto! Che cosa cambia (a parte la gioia dei burocrati)? Spero di essere stato chiaro; Lei lo è sempre. Grazie anticipatamente e molti saluti.

Prego.

Egregio Dottore, Le chiedo gentilmente, con cortese urgenza, stante l'inizio dell'anno scolastico, il Suo parere sui seguenti temi: ORGANIZZAZIONE GIORNALIERA DEL RIENTRO SCOLASTICO O GIORNATA PIENA. Premetto che, per il funzionamento settimanale di 33 ore, nelle scuole secondarie di 1^ grado di alcuni plessi dell'ISC di Sigillo, si prevedono, secondo la richiesta dei genitori degli alunni, 6 giorni di 5 ore continuative e un rientro pomeridiano di 3 ore in una giornata. In pratica, in una di queste, si effettueranno 8 ore di lezione a cui si aggiungeranno il servizio mensa e l'intervallo. A parere della scrivente questa organizzazione di 8 ore potrebbe essere molto stressante per gli allievi ma le famiglie hanno chiesto un solo rientro pomeridiano. E' stata pensata, da vari soggetti, una proposta di utilizzare un'ora soltanto per il pasto e l'intervallo, in modo da non aumentare vistosamente il tempo di lontananza degli alunni dalle loro case. Infatti, così facendo, per molti di questi allievi la partenza da casa, con lo scuolabus, avverrebbe verso le sette di mattina e il rientro dopo le ore 18- 18, 30 anziché dopo le ore 19. PRIMO QUESITO. Esiste una durata minima, per il pranzo e l'intervallo, che separi, da una giornata scolastica, le 5 ore di lezioni antimeridiane dalle altre 3 pomeridiane, in una scuola secondaria di primo grado? Ho sempre fatto applicare, in esperienze precedenti, un'organizzazione con 2 ore d'intervallo tra mensa e ricreazione o, al minimo, di un'ora, o un'ora e mezzo, quando le lezioni erano di 6 o 7 ore giornaliere (anche un ispettore, A.B., allora contattato, ne confermava la legittimità e la funzionalità).

Non mi risulta.

Ora però sono 8 le ore d'insegnamento- apprendimento. E' idonea, per l'igiene mentale di allievi, frequentanti la scuola secondaria di 1^ grado, la pausa di un'ora, in una giornata di studio che comprende, in totale, 8 ore effettive di lezione?

Probabilmente no.

Se, nella giornata di cui sopra, si effettuassero lezioni che riducessero gradualmente la fatica psicologica, attraverso insegnamenti più piacevoli e graditi, con un'alternanza sapiente di attività e laboratori di teatro, musica, sport, o linguaggi creativi, questo intervallo di una sola ora potrebbe ritenersi accettabile? A mio parere sì.

Certo.

Infatti, quali altre possibilità sono da ricercare, quando un funzionamento non dipende dalle esigenze dei trasporti e, dunque non impone la riduzione di 10 minuti alla 6^, 7^, 8^ ora?

Non ci sono.

SECONDO QUESITO. E' legittimo pagare, previa delibera degli OO.CC., con una quota detratta dal Fondo d'Istituto, in modo proporzionato alle ore prestate in eccedenza, quei docenti che si siano resi disponibili ad accompagnare in viaggi d'istruzione i loro allievi o, invece, non è più permesso stante la L. Finanziaria ancora vigente, che ha escluso diarie mentre legittima ancora il rimborso del soggiorno e dei pasti?

Secondo me è legittimo.

Anziché pagare quella quota, qualche mio collega ha sostituito quel compenso, che ha considerato illegittimo, indipendentemente dalla delibera degli OO.CC., con il recupero, da parte dei docenti, delle ore prestate in eccedenza, ovviamente considerando diversamente quelle notturne. Cosa ne pensa in merito?

Che si tratta di una soluzione foriera di guai.

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