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a cura di Pino Santoro


 

FAQ/13
Domande e Risposte sulla RSU

Egregio Santoro, intanto grazie per il suo servizio! Sono in un ginepraio da cui desidero uscire. Vorrei usufruire della legge di aspettativa 448 art. 26 comma 14. Non la chiedono in molti e il Dirigente sembra scambiare questa legge con le aspettative per famiglia o altro, così oppone un pò di resistenza passiva e non mi risponde esaurientemente. Qualcuno mi dice cose contraddittorie, a riguardo, mentre mia cugina ne ha usufruito senza problemi l'anno scorso. In pratica le chiedo: posso usufruirne con una semplice richiesta in cui dichiaro di essere in ruolo da 10 anni e più avendo superato il periodo di prova, usufruendone in una unica soluzione? Non è che il recente contratto ha "abolito" la legge 448 (ma come sarebbe possibile?). E cosa s'intende per "esigenze di servizio" (l'unica cosa a cui il dirigente potrebbe appellarsi, visto che le motivazioni per la richiesta, dice la legge, sono estranee alla discrezione del Dirigente? In poche parole, esiste ancora questa benedetta norma della legge 448/art 26 comma 14?

Esiste, certo che esiste, e può essere tranquillamente fruita.

Salve, dirigo un istituto comprensivo ed ho due quesiti da sottoporvi: posso nominare due coll. scol. part time al posto di uno a tempo pieno che si è ammalato?

Secondo me no, a meno che uno dei due non sia già in servizio e reclami il completamento d'orario.

Nella contrattazione di istituto GILDA può intervenire, non essendo firmataria del contratto scuola?

No, non può (ed è meglio così, creda a me!).

Vorrei sapere se un insegnante di ruolo con cattedra di 18 ore può insegnare anche in una scuola paritaria fino a 24 ore.

Sì.

A mio modesto avviso tutto ciò è in contrasto con l'art. 32 del nuovo CCNL scuola e le modalità di pagamento per effetto della legge 30/03 pagato come co.co.co lo rendono incompatibile con l'attuale stato giuridico. Siccome questo aggiorna il punteggio nelle permanenti e mi supera per il fatidico ruolo, che cosa devo fare per farlo smettere e fargli revocare l'autorizzazione da parte del dirigente che lo ha in organico. Nonpensate che le scuole paritarie abbiano vita dura per mantenere il requisito di parietarietà visto che hanno in organico spesso docenti di ruolo delle statali. Grazie tante per la cortese risposta.

Non vedo alcun contrasto con l'art. 32 del CCNL.

Vorrei sapere se qualche regione ha rimborsato le spese per l'aggiornamento previste dalla direttiva n° 70. Se sì, come mai in Campania ancora non cè stato alcun rimborso?

Non lo so. Nella mia non hanno ancora pagato!

Spett.Le redazione, vorrei un chiarimento normativo in veste di collaboratore Vicario di un istituto comprensivo. In riferimento all'iscrizione anticipata alla scuola primaria e alla scuola dell'infanzia, in riferimento a quanto previsto dalla legge 28 marzo 2003, n. 53 è possibile ammettere alla frequenza i bambini che compiranno il terzo anno di età entro il 28 febbraio 2004? Tale frequenza è possibile solo dopo che abbiano compiuto gli anni o sin da settembre? Grazie.

Ti consiglio la lettura del recente decreto legislativo "Definizione delle norme generali relative alla scuola dell’infanzia e al primo ciclo dell’istruzione, ai sensi della legge 28 marzo 2003, n. 53" approvato dal CdM nella seduta del 12 settembre u.s.

Con il contratto integrativo del 1999 venivano istituite per il personale ATA le funzioni aggiuntive. Nell'anno 1999/2000 dette funzioni erano indivisibile tranne i caso di assenza prolungata del titolare della funzione. Nella mia scuola quelle funzioni sono state assegante senza rispettare la graduatotia di istituto, inoltre sono state parcellizzate in piccole somme di 2/300.000 per alcuni dipendenti mentre ad altri sono state erogate somme di 1.700.000. Dopo aver cercato inutilmente un accordo con il capo di istituto si è purtroppo giunti ad un contenzioso. Purtroppo non riesco a trovare alcun documento, interpretazione o altro dove è scritto chiaramente l'indivisibilità delle funzioni in oggetto. Potete aiutarmi in questa ricerca?

Il CCNL e il CCNI non hanno previsto questa possibilità. Lo si evince in modo chiaro dalla loro lettura.

Gentile Pino Santoro, chiedo cortesemente cosa succede se un docente eletto nelle R.S.U. è andato in pensione.

Si brinda, per prima cosa, e poi lo si surroga, se nella lista vi era qualche altro candidato.

Viene surrogato con il secondo degli eletti della stessa lista? (anche se risulta far parte del personale A.T.A.?)

Sė.

Caro Pino, per non disturbarti avevo provato a cercare tra le faq qualcuna che facesse al caso mio, ma non mi è riuscito (mea culpa) e ora provo ad interpellarti fidando nella tua generosità. Dunque, quest'anno ho ottenuto il passaggio di ruolo dalle medie alle superiori ed il nuovo Preside mi ha assegnato un tutor e mi ha intimato di produrre la tesina di fine d'anno da discutere poi davanti al comitato di valutazione. Io due anni fa avevo già ottenuto un passaggio dalle elementari alle medie e in quella circostanza il Preside senza tutor, tesina e comitato, mi aveva detto di avere solo l'obbligo dei 180 giorni di servizio. Siccome il nuovo Preside è molto sicuro (tronfio?) di stare dalla parte del giusto vorrei che tu mi dessi - se ti è possibile - dei PRECISI RIFERIMENTI delle normativa che disciplinano il fatto (ho spulciato per ore tra i documenti presenti sul sito ma non mi è riuscito di avere delle CHIARE indicazioni circostanziate). Tra l'altro, non so se ha importanza, alle elementari, essendo stato assunto nel 1996, avevo partecipato al corso di formazione. Certo, giocoforza farò tutto quello che il Preside mi richiede (pazienza) però almeno per mia conoscenza vorrei sapere dove sta la verità. Ti ringrazio infinitamente e mi scuso per il disturbo.

E' il testo unico il riferimento di legge circa il periodo di prova. Può essere utile una lettura integrale della C.M. 10 Settembre 1991 n. 267 e della C.M. 4 marzo 1993 n. 54 che disciplinano analiticamente tutte le attività connesse al corso di formazione, alla redazione della relazione finale e sua discussione. Tranne la formazione, a tutti gli altri adempimenti invece sei tenuto, secondo me.

Ho una cattedra orario su due scuole. Gradirei sapere quali sono le ore da conteggiare al fine del calcolo delle 40 ore: partecipazione a collegi?

Sì.

Consigli di classe?

No. Fanno parte di un secondo pacchetto di 40 ore.

Incontri scuola-famiglia?

Sì.

In questo modo mi pare che le 40 ore su due scuole si raggiungano subito. Ed inoltre: l'ora di ricevimento sarebbe nel mio caso mezz'ora per scuola?

Sì.

Ti risulta che posso chiede il trasferimento da DOP sulla provincia di Roma alla provincia di Prato??

Sì.

Dove si trovano informazioni chiare sul TFR e il TFS???

Anche sul ns. sito.

Visto che sono Dop il frequentare la siss non è un mio diritto dovere chi la paga???

Non è un tuo diritto dovere.

Grazie tanto soprattutto per la pazienza.

Prego.

Se il collaboratore Scolastico, avendo maturato 32 giorni di ferie lavorando 28 ore settimanali, non fruisce di tutte le ferie durante l'anno scolastico (es. ne riporta 6 giorni per l'anno scolastico successivo), questi 6 giorni di ferie, se intanto ha cambiato regime orario, passando sulle 36 ore settimanali, devono essere ridotte in quanto le ha maturate su 28 ore e adesso le fruirebbe su un regime di 36 ore, oppure restano sempre 6 giorni di ferie da fruire?

Sempre 6 restano.

Semplicemente grazie!

Prego.

Le volevo chiedere 5 ore di supplenza annuale, sono compatibili con il lavoro autonomo?

Sì, se a svolgerlo è un insegnante.

Caro Pino vorrei un tuo parere: sono un'insegnante di ruolo e in settembre mi sono state offerte tre ore aggiuntive oltre le 18 che io ho accettato firmando la presa di servizio ma non ancora il contratto, ora non voglio più queste ore aggiuntive, posso lasciarle? Il preside mi sta facendo un sacco di problemi ma io non ne voglio proprio più sapere, cosa posso fare?

Comunicaglielo per iscritto.

Gentilissimo Pino Santoro, sono una docente di ruolo nella media inferiore (inglese 345) titolare in una scuola media di Polignano (Ba), e per il secondo anno in assegnazione provvisoria (per ricongiungimento al coniuge) a Torino. Nell’a.s. 2002/2003, a giugno, sono andata in maternità, e tutte le incombenze burocratiche sono state svolte presso la scuola di Torino nella quale avevo il maggior numero di ore, dato che si trattava di una cattedra orario. Anche per l’a.s. 2003/04 ho avuto in assegnazione una cattedra orario, questa volta con numero maggiore di ore nell’istituto dove ne avevo meno l’anno scorso. La segreteria di questa scuola però sostiene che le incombenze burocratiche relative al congedo parentale sono di competenza della mia scuola di titolarità, cioè quella di Polignano, che invece, da me contattata, ha ribadito che le pratiche vanno svolte a Torino. Insomma, almeno una delle due segreterie non conosce la normativa che regola i rapporti tra le scuole e i docenti assegnati e mi sta complicando la vita. Ciò che mi sconcerta di più è che per la scuola dove ho ottenuto l’assegnazione il 1 settembre di quest’anno io non sono una perfetta sconosciuta, dato che completavo l’orario presso di loro fino al 31 agosto (il giorno prima!) e quindi la segreteria avrebbe già dovuto essere al corrente che tutto ciò che riguarda la mia maternità è stato gestito, appunto fino al 31 agosto, dall’altra scuola di Torino, e non da Polignano. Potresti indicarmi il riferimento normativo che indica a chi spetta occuparsi del mio congedo parentale? Oltre tutto ho una certa urgenza, dato che il periodo di maternità obbligatoria sta scadendo, mentre le due segreterie giocano a scaricabarile. A chi potrei rivolgermi per far valere i miei diritti nel caso in cui questa storia non arrivi a soluzione in tempi rapidi? E a quale delle due scuole devo rivolgermi per farmi mettere a carico la bambina, nata il 16 agosto 2003? Come madre di una bambina di neanche due mesi, cosa posso fare per non farmi dare, quando rientrerò, un orario terrificante come ogni anno (sempre prime ore, sempre ultime ore), dato che in questo momento il mio orario tocca a una sostituta che non conosco e che non si è messa in contatto con me? Ti ringrazio anticipatamente per l’aiuto.

In quanto lavoratrice madre devi essere favorita circa i tuoi impegni lavorativi. E' al dirigente della scuola presso cui presti servizio che devi rivolgere tutte le tue istanze. Lascia stare le segreterie delle scuole: nella maggior parte dei casi ci lavorano degli incompetenti.

Mi chiedo se e quando i Dirigenti scolastici sono tenuti a nominare sulle ore "di allattamento"??? Mi spiego meglio, io lavoro in un circolo e la collega di sostegno del mio modulo usufruisce delle 6 ore da destinare all'allattamento fino al 10 GENNAIO e non è stato nominato nessuno su queste famigerate 6 ore, mentre in un altro circolo sono state nominate 3 colleghe su 3 insegnanti di classe che hanno richiesto l'allattamento. Scusi lo sfogo, ma ogni giorno sentiamo i genitori che ci interpellano per avere un insegnante di sostegno più presente e noi che già risentiamo delle deroghe (ndr. 11 ore di sostegno alla classe che divengono 8 sono un'inezia).... non sappiamo che cosa rispondere....

Voi non dovete rispondere nulla, visto che è il dirigente scolastico a dover motivare le ragioni della mancata nomina del supplente.

Le chiedo pertanto se abbiamo diritto a richiedere una collega su queste 3 ore di allattamento e se esiste una normativa di riferimento????

Avete tutto il diritto di farlo.

So che sono stata prolissa, ma la sua competenza e puntualità nel rispondere è il nostro unico conforto....

Lei è troppo buona. Cerco di fare del mio meglio, anche se mi rendo conto che a volte è davvero poco.

Gentile professor Pino Santoro, quest'anno ho avuto la nomina dal provveditore su un posto di sostegno scuola elementare part time (12 ore settimanali), per scelta non completo l'orario in nessun altro posto. Le mie domande sono:
1) alla fine dell'anno dopo 10 mesi di servizio a part time avro' i 12 punti?

Sì.

Le chiedo questo perchè ho sentito da piu' parti che a seguito della riforma Moratti o di una circolare è cambiata la regola e che bisogna fare almeno 13 ore settimanali per avere i 12 punti

Non conosco questa norma.

2) le 40 ore da dedicare alle attività funzionali all'insegnamento mi spettano tutte?

No. Gli obblighi connessi alla funzione sono da computare in pro quota.

Gentilissimo Pino, grazie per le risposte precedenti. Volevo chiederti se secondo te il decreto legislativo 297/94 art. 461 mi riguarda: sono ormai trascorsi 22 giorni dall'inizio dell'attività didattica e pur essendoci nella scuola in cui sono stato assegnato provvisoriamente quattro ore e mezza (sostegno), vorrebbero (il CSA) mandarmi chissà dove. Grazie per la risposta.

20 giorni dall'inizio delle lezioni nell'ultima regione (la Sicilia). Non ci siamo ancora.

La domanda te la pongo perchè nella domanda di congedo per maternità l'interessato deve indicare dal...... e la data presunta della nascita. Data presunta del parto: periodo di maternità obbligatoria. Considerato che ogni scuola in provincia di Forlì-Cesena  fa in modo diverso ti pongo questo quesito: docente in maternità con data presunta del parto l'8 agosto ed effettiva l'8 agosto. Da che data e fino a quando deve essere messo in congedo obbligatorio:
a) dal 9 giugno e termina 9 novembre. Il docente deve assumere servizio il 10;
b) dall'8 giugno e termina l'8 novembre: si rifa ad alcuni vecchi chiarimenti ministeriali che citano l'art. 2963 del codice civile (telex Gabinetto 24.4.1979 a Prov. Vicenza e telex Gab. 25.2.1982 prot. 19935 a Prov. Reggio Emilia); il docente deve assumere servizio il 9 novembre;
c) dal 9 giugno e termina l'8 novembre: rientro a scuola il 9 novembre tale teoria risulta sostenuta dall'INPS locale e secondo alcuni segretari è conforme al programma SISSI: il docente deve assumere servizio il 9 novembre.
d) dall'8 giugno e termina il 9 novembre: il docente deve assumenre servizio il 10 novembre.
Qual è secondo te alla luce anche della 53 e del nuovo testo unico dei congedi parentali  la risposta esatta? Il CSA di Forlì-Cesena in un caso analogo per un dirigente ha provveduto a fare due decreti in base alla data presunta dell'8 agosto, operando pertanto in base al punto c): uno dal 9.6.03 all'8.8.03; l'altro invece essendo il bambino nato l'8.8.03 dal 9.8.03 al 8.11.03. In sostanza la data del parto va considerata aggiuntiva? I decreti devono essere due o uno?

Mando il tuo quesito in copia ad un collega più esperto di me di queste questioni. Spero ti risponda.

Egr. Pino Santoro, ho appena "scoperto" il seguente "ART. 32 - CONTRATTI A TEMPO DETERMINATO PER IL PERSONALE IN SERVIZIO: 1. Ad integrazione di quanto previsto dall'art. 26, il personale docente può accettare, nell'ambito del comparto scuola, rapporti di lavoro a tempo determinato in un diverso ordine o grado d'istruzione, o per altra classe di concorso, purchè di durata non inferiore ad un anno, mantenendo senza assegni, complessivamente per tre anni, la titolarità del proprio posto". Mi chiedo se la supplenza "annuale" debba essere quella del CSA o anche dei dirigenti.

Di entrambi.

Mi chiedo se il trattamento economico sarebbe quello di supplente o del mio attuale livello (15 anni).

La seconda che hai detto.

E' superata la contraddizione con la normativa che prevedeva il licenziamento per l'accettazione di una supplenza?

Sì.

Grazie per un'eventuale risposta.

Prego.

Caro Santoro, leggendo le FAQ 548, mi è venuta voglia di scriverti per almeno due buone ragioni. La prima è che ho letto con soddisfazione che lavori su mac, ed è un piacere scoprire che persone stimate siano anche, come dire, compagni di mac (a proposito, se ti capita e se hai bisogno, prova a dare un'occhiata al newsgroup it.comp.macintosh, dove trovi, pur tra mille sciocchezze e flame, parecchi maghi di mac sempre pronti a dare una mano). La seconda ragione (e magari è anche l'unica parte che potrà finire sulle faq) riguarda una risposta ad un quesito che riguardava la possibilità di usufruire delle 150 ore per seguire i corsi SSIS. La tua risposta era giusta, infatti io stesso mi trovo esattamente in quella situazione, insegnante di ruolo che ha chiesto ed ottenuto dal Provveditorato la facoltà di usufruire di 150 ore di permesso retribuito per frequentare la SSIS (il caso di specie era leggermente diverso, trattandosi di un dipendente di una struttura privata, ma non mi pare che questo cambi le cose). In passato mi sei stato utile in modo determinante in almeno un paio di occasioni, e per questo ti ringrazio ancora. Parlo bene di te in ogni occasione in cui si parli di quanto sia complicato orientarsi nella normativa scolastica, ed ho fatto conoscere le tue rubriche a molti colleghi (magari questo non ti fa del tutto piacere, comportando una potenziale moltiplicazione delle richieste ;)) ). Penso che tu stia facendo un lavoro straordinario e spero che, nella forma che hai scelto di seguire, un dio te ne renda merito.

Le tue care parole sono la migliore ricompensa a tanta fatica ed impegno. Ti saluto con affetto sincero.
P.S. Quanto al mac, non mollo l'osso, almeno fino a che zio Bill ce lo consentirà. ;-))

Gentile Dott. Santoro, Le scrivo per chiederLe i riferimenti normativi in merito al possibile rifiuto di una assegnazione a cattedradi sostegno per 3 ore a completamento con un altro collega di sostegno (per il medesimo alunno), per una materia tecnica in laboratorio. Sono un insegnante di sostegno di ruolo nell'area umanistica (AD02) e dovrei abbandonare il caso che già seguo ormai da più di un mese per seguire un alunno per sole 3 ore settimanali in un laboratorio, in una disciplina di area tecnica, senza alcun rapporto pedagogico, educativo e psicologico, unicamente per l'esigenza della presidenza di avere un insegnante di sostegno presente a garanzia di incolumità.

I criteri di utilizzazione del personale rispetto al POF sono materia di contrattazione integrativa di istituto. A me pare che questo sia lo strumento per poter condizionare le decisioni del dirigente, che nel suo caso si configurano come un vero e proprio abuso, occupando lei un posto in organico riferito all'area umanistica.

Avendo il collegio dei docenti impegnato la quota oraria eccedente l'attività frontale, art. 26  comma 5 del nuovo contratto, gli uffici di segreteria si rifiutano di nominare per assenze fino a 5 giorni adducendo che bisogna sfruttare le compresenze. Hanno ragione gli impiegati o il contratto?

Il CCNL, naturalmente.

Sono un docente delle scuola elementare e vorrei chiedere se il capo d'istituto può obbligarmi a prestare servizio e quante ore considerato che svolgo 22 ore di lezione e 2 di programmazione settimanale. Voglio precisare che si è arrivati a questa decisione perchè il capo ha dichiarato, nonostante la legge 59, il nostro orario trisettimanale illeggittimo perchè prevede 5 giorni di riposo (3 liberi e due di recupero per le ogni 3 settimane), anche se ogni docente svolge di media 22+2 ore alla settimana.

Le ore di insegnamento devono essere svolte in non meno di 5 giorni settimanali, mentre la programmazione su base plurisettimanale non può essere superiore, di norma, alle quattro ore settimanali (art. 26 CCNL 27.07.03).

Colgo l'occasione per porgervi i miei saluti e porgo alla vostra cortese attenzione una curiosità con il nuovo decreto che parla di inserire nelle scuole primarie l'insegnamento dell'inglese e informatica vorrei capire chi saranno queste persone potranno insegnare ai bambini specialmente l'informatica con quale requisiti e titoli per poter svolgere questa mansione, è prevista la figura dell' Assistente Tecnico nei laboratori oppure il docente dovra fare anche l'assistente. Spero che mi diate delle risposte.

Non so nulla a riguardo.

Caro Pino Santoro, vorrei gentilmente sapere se l'ora di informatica prevista nelle prime due classi di scuola elementare, deve essere svolta da tutte le insegnanti del modulo prevendo quindi un percorso interdisciplinare, o vanno programmate delle attività dall'insegnante dell'area logico-matematica? E' una scelta che può autonomamente fare il modulo o va concordata in sede collegiale?

Va concordata in sede collegiale, secondo me.

Caro Prof. Santoro, sicura della sua preparazione, Le vorrei rivolgere un quesito: i permessi retribuiti per assistere un genitore secondo la L. 104 possono essere considerati assenze che non danno diritto al pagamento del Fondo di Istituto?

Non ho capito la domanda.

In Collego (scuola media superiore), abbiamo votato le assegnazioni alle (ex) Funzioni Obiettivo per quest'anno 2003. In una delle funzioni, il collega X ha ricevuto più voti del collega Y che aveva avuto quello stesso incarico l'anno scorso. Ora, la questione che ne è nata è: il preside ritiene di far collaborare comunque il collega Y alla funzione assegnata a X, adducendo motivazioni di spirito di collaborazione aperta a più docenti possibile; ma X non ritiene di doversi avvalere di Y. Il preside può imporglielo?

No.

E secondo quale normativa?

Appunto.

In più, è sorta la questione della valenza del voto espresso in collegio: in quel momento il collegio è anche un *elettorato* che elegge l'attribuito alla f.o. o è solo un "designatario", anzi un "identificatore", secondo il cambiamento di termine voluto dall'ultimo ccnl? E in tal caso, se il collegio non è formato da elettori, che fine fa l'espressione di voto? E in che misura il preside che deve assegnare l'incarico può prescindere dalla delibera collegiale?

La designazione spetta al collegio, secondo modalità autonomamente decise, sulle quali il preside non può in alcun modo interferire.

PS: Per mie difficoltà di accesso alla rete, mi si può rispondere anche in privato?

Certo.

Complimenti per la vostra rivista, sempre chiara e utilissima. Avrei un quesito per voi: in un Istituto professionale, un docente del triennio (non di lettere, che deve per forza completare le 18 ore di cattedra e nemmeno di una materia professionalizzante) può essere obbligato a svolgere le ore di approfondimento anche se ha espresso il desiderio di non svolgerle?

Sì, visto che la programmazione di queste attività è competenza del consiglio di classe.

Buon giorno, ho sentito dire che nel 2007 l'educazione sessuale nelle scuole sarà... obbligatoria?! Cosa vi risulta al proposito?

Nulla.

Chiedo gentilmente qual è la legge che istituisce i consigli di intersezione e se in tale legge o in successivi decreti si parli di consigli di intersezione di soli docenti.

Le norme sono contenute nel testo unico (d. l.vo 297/94).

Gentile Redazione, sono una insegnante che sta usando dei farmaci temporaneamente invalidanti (psicofarmaci ed altro) a causa dei quali il mio medico mi consiglia, fra le altre cose, di non fare uso dell'auto. Può per favore dirmi a quale norma posso fare riferimento al fine di non far conteggiare questo periodo di malattia nel computo del tetto massimo di nove mesi? Grazie.

Solo le assenze per grave patologia non vengono conteggiate. E' detto nel CCNL della scuola.

Premesso che la Commissione elettorale d'istituto è stata rinnovata l'11/09/2000, gradirei sapere quanto tempo dura in carica.

Fino all'espletamento di tutte le procedure elettorali.

Salve, vi scrivo per richiedere parere. Nel caso in cui l'unico alunno che deve seguire una lezione di strumento musicale in una scuola media si assenti, il docente è tenuto a restare nei locali della scuola in assenza di un ordine di servizio? Potete citarmi una fonte normativa?

Secondo me resta a disposizione della scuola, per essere eventualmente utilizzato in supplenze o altro.

Vorrei conoscere se esistono norme, pareri o chiarimenti che illustrino il problema del restare a scuola a disposizione, ad esempio per coprire i colleghi momentaneamente assenti, quando le classi assegnate non ci sono (per esempio perchè in visita di istruzione, assenza in massa, etc)?

Si resta a scuola a disposizione, naturalmente. Spetta al contratto di istituto dettare norme in tal senso, lì dove si parla di utilizzazione del personale rispetto al POF.

Nella ns. Istituzione Scolastica la R.S.U. era composta da 3 rappresentanti, una della quali ha ottenuto il trasferimento in altra sede, un'altra ha rassegnato le dimissioni. Poichè non vi è possibilità di surroga, con una sola rappresentante dobbiamo ritenere decadute le RSU fino a nuova elezione? In attesa di riscontro, ringraziamo e porgiamo distinti saluti.

Potete intrattenere comunque relazioni sindacali, fino alle elezioni di dicembre.

E' sorto un contenzioso - ancora - sull'interpretazione del comma 2 dell'art. 15 del CCNL, limitatamente alla fruizione dei "famosi" sei giorni di ferie a titolo di permessi retribuiti. Prima tesi: il Dirigente li deve concedere e basta, senza chiedere niente. Insomma "è tenuto" a concedere i sei giorni al docente e non può avanzare alcun limite alle concessione. Seconda tesi: il dipendente fa domanda, la motiva, la documenta (anche con autocertificazione) e il dirigente valuta la richiesta, con la possibilità di negare il permesso se non rileva ragioni sufficienti. Terza tesi: resta una concessione "di ferie", come per il precedente art. 13 e la concessione è subordinata alla possibilità di sostituzione senza oneri per lo Stato. Cosa ne pensi?

Se sono chiesti come ferie, vale la terza tesi, naturalmente. Se invece sono richiesti come permessi retribuiti, vanno autocertificati, ma il dirigente non può sindacare il motivo e quindi opporre diniego nel caso in cui non lo ritenga valido.

Egregio professore, sono una docente di una scuola superiore professionale che fa parte di una rete di CTP e che è sede di un CTP che organizza corsi per preparare gli adulti a conseguire il diploma di istruzione professionale con un percorso abbreviato rispetto ai classici 5 anni. Questa scuola è anche sede del corrispondente corso serale per adulti. In questi giorni stanno sorgendo numerosi problemi a causa di un collega (che per la prima volta si trova ad insegnare agli adulti nella scuola serale) che non accetta quanto segue: gli allievi che hanno frequentato il corso del CTP, al termine dei percorsi modulari, sostengono le relative prove di verifica le cui valutazioni vengono "accettate" e ratificate dai docenti dei consigli di classe della scuola serale, riportate sul "Libretto dello studente" e considerati, a quel punto, crediti scolastici validi per la prosecuzione del percorso o per l'ammissione all'esame di stato. La domanda è: può questo docente ricusare questo percorso? La ringrazio fin d'ora per la preziosa risposta che saprà darmi e la saluto cordialmente (e con grande riconoscenza).

No. Il docente non ha questo potere, dal momento che su questa materia la competenza a decidere è degli organi collegiali della scuola, ognuno per la propria parte di responsabilità.

Dove potrei trovare indicazioni specifiche su quelle che sono le competenze degli ITP?

Non ho capito la domanda.

Caro Pino, a scuola dalle sette alle otto di sera ci siamo soltanto noi di strumento (e se va bene un solo bidello): spesso accade che l'ultimo nostro alunno si assenti: se ce ne andiamo a casa, cosa succede? Secondo me nulla perché in quel momento non c'è alcun superiore a scuola, né uno specifico ordine di servizio che ci obblighi a restare, né altro da fare se non guardarsi la sedia vuota dell'alunno... Una volta segnata l'assenza, e atteso un tempo ragionevole nella possibilità di un ritardo, o laddove siamo certi della sua assenza (ci ha avvertiti) credo si possa andar via. Che ne dici?

Dico di no.

Eg. Santoro, alla luce delle ultime modifiche sul riconoscimento dei titoli rilasciati dai Conservatori di Musica, il mio diploma di clarinetto, conseguito nell'a.a. 1987/88, è definitivamente equiparato al titolo di Laurea?

Sì.

Insegno in un Istituto Professionale, l'inquadramento retributivo è quello dei docenti laureati?

Dipende da cosa insegni.

Gentile collega, la scuola di Latina dove ho presentato le 4 domande ricostruzione carriera+ buonuscita + previdenza e legge 29 + trasferimento ha inviato il tutto al C.S.A. di Latina e ha richiesto indietro solo la domanda x la ricostruzione di carriera. Io sono entrato in ruolo il 1 settembre 2001.. ergo è competente x tutto la scuola. Cosa posso fare ed in base a quale norma di rif.to??

La scuola è competente, per cui non deve inviare proprio niente al CSA (CM 206/2000).

Il C.S.A. ha detto di ripresentare ex novo la domanda di ricostruzione....

A chi?

A febbraio per i trasferimenti posso presentare la domanda dove sono in servizio (Giugliano in Campania) o mi dovrei recare alla mia scuola di titolarità che è Ponza??

La prima che hai detto.

Gentilissimo Pino, vorrei sapere se mi è possibile in qualche modo fruire delle ferie non godute per malattia continuativa dal marzo 2002 a tutt'oggi.

Sì.

Sono assistente amministrativa iti e nel mese di mazo 2002 quando ho cominciato la malattia non avevo ancora fruito delle ferie relative al 2001/2002 e pertanto devo ancora fruire di quelle 2001/2002 e 2002/2003. Posso richiedere il pagamento eventualmente? e in che termini?

No. Ne devi fruire, attraverso modalità che concordi con la scuola in cui sei in servizio.

Ho due domande da porgere: se un insegnante risulta perdente posto nell'attuale anno scolastico e dovesse essere eletto come RSU, avrebbe diritto all'inamovibilità dalla scuola di appartenenza per tre anni in virtù della nuova carica?

Sì.

Se si, dovrà lasciare la scuola l'insegnante che lo precede in graduatoria?

Sì.

Una classe di un modulo a scavalco si trova ubicata in un plesso (di scuola media) diverso dalle restanti classi di scuola elementare; se due delle insegnanti del modulo un giorno sono assenti e la classe risulta scoperta a chi tocca andare a supplire? il contratto dice espressamente che gli insegnanti sono tenuti a fare supplenze solo nel plesso di servizio....

La scuola spero abbia provveduto a definire un piano supplenze, in cui vincoli come quelli che lei indica non hanno davvero alcun senso. In ogni caso il contratto di scuola potrebbe tranquillamente disciplinare la materia.

Gent.mo Santoro, sono una docente di ruolo alle superiori. Gradirei sapere quali sono i motivi personali o familiare per richiedere i famosi 3 giorni di permesso.

I dirigenti scolastici non hanno la possibilità di sindacare circa la legittimità del motivo, che comunque deve essere autocertificato.

L'anno scorso sono stata assente per assistere mia madre malata. La segreteria mi ha detto che il preside mi firmava il permesso solo se portavo il certificato del medico di mia madre. Avrei potuto fare una autocertificazione?

Certo.

Sa se lo scipero del 24 comprende anche il pomeriggio (abbiamo i consigli di classe)?

Sì, per la scuola è per l'intera giornata.

Vorrei sapere di chi è il compito di inserire i voti degli alunni nella operazione degli SCRUTINI. Preciso che nell'Istituto è in funzione la RETE e che gli scrutini da sette anni si svolgono con SUSSIDIO INFORMATICO, il programma interagisce con la segreteria DIDATTICA.

Secondo me il compito resta degli insegnanti.

Come da C.C.N.L. 2003-2005 il MIUR comunicava che entro il mese di aprile 2003 sarebbero stati organizzati corsi per il passaggio dall'area A all'area B e dalla B alla C. Dal notiziario della scuola si legge che il Ministro non intende attivare detti corsi. Il personale A.T.A. chiede se bisogna raccogliere delle firme per l'eventuale ricorso.

Comunque non servirebbe a nulla, secondo me.

Gentilissimo Pino Santoro, Le chiedo un parere sulla mia attuale situazione. Sono un insegnante di ruolo per la classe A013, in esubero in tre province su quattro della mia regione. Quest'anno il 31 ottobre termino il mio periodo di aspettativa per il conseguimento del titolo di dottore di ricerca. Risultando in DOP mi è stata data una cattedra di Scienze in un liceo scientifico, questa cattedra risulta essere composta di 20 ore. Nel CCNL 2002/2005 il numero di ore di insegnamento è di 18, mediante quale norma mi si impone di farne 20?

Nei licei scientifici il piano di studi tradizionale prevede questa articolazione della cattedra di scienze.

Gentilissimo Prof. Santoro, siccome vorrei frequentare un corso di laurea che prevede l'obbligo di frequenza, vorrei sapere se e per quanto tempo è possibile chiedere l'aspettativa per motivi di studio, mantenendo però il ruolo e la sede di attuale servizio. Grato come sempre porgo distinti saluti.

Può godere dell'aspettativa per un massimo di due anni e mezzo in un quinquennio.

Sono un insegnante di scuola elementare e desidererei sapere se spetta agli insegnanti la compilazione delle cedole dei libri. Il dirigente afferma che a norma della legge 10/8/64 n. 719 non è compito della segreteria. Grazie anticipatamente.

Non conosco questa legge, ma il contratto di lavoro sì: per cui non è compito degli insegnanti farsi carico di adempimenti di natura squisitamente amministrativa.

Egregio prof. Santoro, nella scuola dove insegno, da quest'anno un insegnante di sostegno si assenterà per cinque giorni alla settimana per tutto l'anno, poichè eletto consigliere provinciale ed impegnato in due commissioni. Il D.S. sostiene che non chiamerà un supplente ma impegnerà alcuni docenti che hanno anche due ore a disposizione (docenti di ed. musicale, ed. artistica, ed. fisica). I due alunni portatori di handicap verrebbero così ad essere seguiti da sei docenti a disposizione e con accavallamento di insegnanti in alcune giornate. Può fare tutto questo il D.S e come possiamo rispondere? Grazie!

Secondo me non può, visto che tale modalità organizzativa compromette irrimediabilmente l'integrazione, a meno che non si voglia sostenere che ti questo la scuola pubblica non se ne deve occupare.

Egregio prof. Santoro, desidero un cortese chiarimento: al docente vicario che ha già l'esonero totale, spetta un compenso desunto dal fondo d'istituto, o non ha diritto ad alcuna retribuzione? Il suddetto vicario può calarsi 18 ore settimanali, ivi incluso il giorno libero? Grazie!

Cosa vuol dire "calarsi"? In ogni caso spetta alla contrattazione di scuola stabilire la misura dei compensi dei due collaboratori del dirigente.

Gentilissimo Pino, ancora una volta ho bisogno del tuo aiuto per essere in grado di risolvere i miei problemi. Durante i giorni di chiusura della scuola, per le festività soppresse, mi sono recata con la mia famiglia a Monza per il G.P. di formula 1. Avevamo previsto il ritorno a casa in tempo utile ma ho dovuto ricorrere all'intervento di un medico perchè mi è venuta una colica. Per tornare a casa tranquillamente, ho telefonato a scuola chiedendo due giorni di permesso retribuito. A scuola ho presentato la richiesta con l'autocertificazione ma mi è stata respinta perchè l'addetta vuole sapere l'albergo, i miei spostamenti. Pare che lei, l'applicata, debba telefonare in albergo... NO COMMENT. Ho il certificato medico che mi è stato rilasciato dal medico di Milano, ma  devo per forza allegarlo o è sufficiente la mia dichiarazione che i giorni richiesti erano per motivi di famiglia?

Per motivi personali, solo per motivi personali, su cui per altro l'amministrazione scolastica non può sindacare.

Insomma devo allegare documentazione alla richiesta di permesso retribuito OBBLIGATORIAMENTE?

No.

Grazie della pazienza che hai dimostrato leggendomi e termino ringraziandoti

Ciao.

I collaboratori scolastici del mio plesso mi hanno pregato di porvi il seguente quesito: il plesso viene concesso in orario pomeridiano per le attività di doposcuola, servizio reso dal Comune, infatti i docenti di detto servizio sono dipendenti comunali. La scuola fornisce i Collaboratori Scolastici, alle dipendenze dello Stato, i quali sono costretti a turnazioni pomeridiane. Per ciò il Comune mette a disposizione la somma di 1.900.000 delle vecchie lire, per retribuire chi turna. I Collaboratori sono obbligati ad assolvere detto servizio?

No.

Si può costringere un Collaboratore a non rifiutare anche attraverso un ordine di servizio del DSGA?

No.

Gentile direttore, nel nostro liceo siamo in fase di contrattazione integrativa, vorrei sapere, in qualità di RSU, se il 20% da destinare al personale ATA dal fondo d'istituto è fortemente vincolante oppure se con l'accordo delle parti (D.S., D.S.G.A. ed RSU) è in qualche modo possibile modificarlo, ad esempio riducendolo ad un 15%. Infiniti ringraziamenti per la sollecita risposta che vorrà fornirmi.

Siete liberi di decidere, naturalmente sulla base di valutazioni serene ed obiettive.

Inviate le vostre richieste a:
Mail.gif (4196 byte)RSU@edscuola.com
 
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