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a cura di Pino Santoro


 

FAQ/15
Domande e Risposte sulla RSU

1°quesito: un docente di ruolo dà la propria disponibilità ad effettuare ore eccedenti la propria cattedra di 18ore /sett.; il Preside offre due ore in più alla settimana; per quale periodo il docente ha diritto ad essere pagato per 20 ore a settimana?

Fino alla fine dell'attività didattica.

2° quesito: un docente di ruolo in aspettativa retribuita per motivi di salute può ricevere visite fiscali anche il sabato e la domenica?

Sì.

Spett.le redazione Ed. scuola, con l'avvicinarsi delle elezioni delle R.S.U nella nostra scuola si ponevano due quesiti:
1. può un docente assegnato alla scuola su progetto annuale, ma  titolare presso altra scuola, presentarsi come candidato nella scuola alla quale è assegnato per l'anno scolastico in corso?

Sì.

2. può uno dei collaboratori del dirigente presentarsi come candidato?

Sì.

Il trattamento di missione all'estero può essere erogato in tre modalità:
1. Per intero e nessun rimborso spese
2. Ridotta di 1/4 e rimborso del solo pernottamento
3. Ridotta di 3/4 e rimborso di tutte le spese
Sono corrette le mie informazoni?

Sì.

Ed è il docente che sceglie la modalità che preferisce o il dirigente scolastico?

Il docente.

Grazie e cordiali saluti anche da parte dei miei colleghi dei quali raccolgole istanze

Prego.

Gent. prof. Santoro, secondo Lei, stante la nota dell' USR di Sicilia del 12.05.03, le assemblee di istituto degli studenti non si potranno più autorizzare senza recuperare tali giornate di scuola?

Secondo me non si deve recuperare proprio un bel niente.

E' stata data in seguito qualche disposizione chiarificatrice?

Non mi risulta.

Desidererei sapere se ad un docente RSU viene riconosciuto il diritto a non essere inserito nella graduatoria dei soprannumerari. Grazie.

Sì, è così.

EGR. DOTT. PINO VORREI SAPERE SULLA BASE DI QUALE CRITERIO NEL CCNL AGIDAE AVVIENE LA SUDDIVISIONE DEGLI ISTITUTI NELLE CATEGORIE EX I EX II EX III EX IV. RINGRAZIANDOLA ANTICIPATAMENTE.

Non mi occupo di scuole private. Mi dispiace.

Egr. Prof. Santoro, Le scrivo per chiederle un chiarimento. Ogni anno ci viene assegnata la 19ma ora settimanale per ricevimento genitori. Le chiedo cortesemente di conoscere la normativa che la prevede.

Il CCNL, che fa rientrare il ricevimento individuale tra gli obblighi di servizio del personale docente. Le modalità devono essere stabilite dal collegio dei docenti, che paradossalmente potrebbe anche decidere una sola ora all'anno.

Alcune scuole, nella contrattazione integrativa d'istituto hanno riconosciuto al D.S.G.A. prestazioni aggiuntive relative all'intensificazione di prestazioni lavorative connesse all'attuazione dell'autonomia previste dall'art. 86 comma 2 lettera d per il personale ATA, di cui il D.S.G.A. fa parte. L'art. 87 del CCNL 2002-2005 prevede per il D.S.G.A. l'accesso al fondo d'istituto solo per:
- compensi per lavoro straordinario per un massimo di 100 ore annue;
- per attività e prestazioni aggiuntive connesse a progetti finanziati con risorse dell'UE, da enti pubblici e soggetti privati.
Come si coniugano i due articoli? Qualora il Direttore (personale ATA) non potesse beneficiare dell'art. 86, a differenza del restante personale ATA, cosa fa quando questi sono impegnati in attività connesse all'intensificazione.... li sta a guardare? Condivido la scelta adottata da alcune scuole, ma per ciò che mi riguarda, desidero un vostro parere. Grazie

Al direttore non va riconosciuto alcun compenso aggiuntivo per attività di intensificazione, dal momento che già percepisce l'indennità di amministrazione.

Si sta diffondendo il panico nelle scuole per il parere dell'Ufficio Legale del MIUR circa la non validità - ai fini del computo dei 200 giorni obbligatori di lezione - delle assemblee di Istituto. Come ci regoliamo? Ha valore impositivo questo parere? Se sì, come si deve regolare il Consiglio di Istituto?

Secondo me no, per cui fate come se non ci fosse.

Gradirei un'informazione dettagliata sulle normative che regolano l'acquisto di testi scolastici da parte di professori e insegnanti direttamente ai rappresentanti delle case editrici e su eventuali diritti dei librai per frenare il fenomeno sempre più in crescita grazie

Non mi pare esistano normative specifiche a riguardo.

Sono una Preside incaricata in un Circolo di Firenze. Una delle RSU della scuola è da quest'anno distaccata sindacale presso la propria organizzazione. Puo' rimanere in carica e firmare come RSU il contratto d'istituto sul fondo, ed eventualmente presentarsi in lista per le prossime elezioni? Io ritengo di no; dello stesso parere due sindacati consultati dalle altre RSU, mentre il Segretario dell'organizzazione a cui aderisce la RSU sostiene che il distacco sindacale non è trattabile come il comando ad altri enti (nota Aran) e che lui stesso potrebbe presentarsi in lista nella scuola dove ha la titolarità di servizio. Qual è il suo parere?

Condivido quest'ultima tesi.

Il mio Dirigente ha nominato una docente vicaria (che ha l'esonero totale) e due Collaboratori. E' secondo normativa?

Sì, a patto che non paghi con il fondo le prestazioni della vicaria.

Scusate il disturbo
1) possono i coll. scol, e ass. tecnici essere utilizzati per fare supplenze alle classi senza insegnante, anche se loro sono d'accordo?

No.

2) nel contratto art. 6 si parla, nell'informazione successiva alle RSU, solo di nominativi del personale impiegato nelle attività pagate col FI. E' nostro diritto ricevere il prospetto che incrocia nominativi, attività e numero di ore?

Assolutamente sì.

3) può un docente fare lezioni a tutta una classe non sua, avuta in anni passati, in preparazione all'esame della quinta superiore, gratuitamente e di pomeriggio, per 15-20 ore, con l'accordo esplicito di tutto il C. di classe, o è necessario un progetto specifico?

Non capisco il problema.

Ho dovuto partecipare ad una udienza davanti al giudice del lavoro per una controversia con il mio dirigente scolastico, vorrei sapere in base a quale normativa deve essere giustificata tale assenza?

Sulla base di quanto prevede il CCNL della scuola.

Sono gestore di una scuola materna paritaria. Per il prossimo anno scolastico vorrei aprire una classe si scuola elementare. Domanda: mi devo attenere alla legge 62/2000 o all'O.M. 215/92?

La prima che hai detto.

Sono un insegnante di una scuola elementare a tempo pieno del III Circolo Didattico di Roma. Nel plesso dove lavoro intervengono ormai da anni, sulla base di progetti approvati dagli organi collegiali, alcuni docenti esterni “specialisti”, che - a pagamento - prestano attività di insegnamento in qualche modo “sostitutive” di quelle che dovrebbero competere a me (nello specifico: Educazione motoria) e alla mia collega (Educazione musicale). Mentre nell’anno passato tutti i genitori hanno aderito a queste “attività integrative” o - per meglio dire - “specialistiche”, quest’anno si pone il seguente problema: uno, due, tre o quattro genitori (ritengo che il numero preciso non conti rispetto alla questione di principio) non intendono pagare la quota prevista per le suddette attività, né intendono farvi partecipare i propri figli. In sede di assemblea di classe, nell’ottica di una mediazione, ho proposto di non far “saltare” le suddette attività, richieste con più o meno fervore dalla maggioranza dei genitori, sostenendo che quei bambini i cui genitori non avessero aderito alle iniziative proposte avevano comunque a disposizione l’insegnante di ruolo per lo stesso insegnamento, nella misura prevista dai programmi. Per non affidarmi soltanto al “buon senso”, Le chiederei cortesemente se esiste a tale riguardo una normativa di riferimento, se cioè è possibile stabilire come e quando tali attività integrative possano essere svolte: in effetti è previsto da qualche parte che, se non c’è l’accordo di tutti i genitori, non si può accettare l’insegnamento di un docente esterno? E’ possibile che il docente esterno imponga la presenza del docente di ruolo, impedendo eventualmente che quest’ultimo svolga attività didattiche similari od alternative? RingraziandoLa anticipatamente per la Sua attenzione, Le rivolgo distinti saluti.

I genitori non possono essere obbligati, secondo me, a sopportare oneri aggiuntivi per far partecipare i loro figli ad attività integrative. Sia la scuola, nell'ambito degli spazi progettuali a lei assicurati dal regolamento sull'autonomia didattica (DPR 275/99), a risolvere questo problema.

Gentile redazione, sottopongo alla vostra competenza il seguente quesito: “L’Ufficio Alunni del CSA di Bologna ritiene che l’abrogazione della L. 9/99 sancita dalla L. 53/03 (abolizione dell’obbligo scolastico fino ai 15 anni), abbia fatto decadere anche il decreto applicativo della stessa D.M. 9 agosto 1999 n. 323. In particolare non avrebbe più vigore l’articolo 5 di tale decreto relativo al passaggio fra indirizzi della scuola superiore, segnatamente al n. 3 che consentiva il passaggio fra il primo e secondo anno senza sostenere esame integrativo, ma solo con un colloquio. Durante l’estate ho avuto due richieste di passaggio fra indirizzi e a settembre ho svolto gli esami integrativi previsti. Ora mi trovo a dover gestire il passaggio di un nostro allievo dalla classe seconda dell’Istituto Tecnico alla classe seconda dell’Istituto Professionale, essendo necessario (a parere del CSA) l’espletamento dell’esame integrativo che deve assolutamente concludersi prima dell’avvio dell’anno scolastico, mi trovo impossibilitato a favorire questo riorientamento in corso d’anno. Il quesito è: “Stante la ratio legis della Riforma Moratti (L. 53/03) che favorisce il passaggio fra sistemi, è possibile continuare ad applicare il DM 323/1999 art. 5,3, oppure l’attuale normativa impedisce questi passaggi facilitati, imponendo la formalità dell’esame integrativo?”

Propendo per la seconda ipotesi. Uno degli effetti nefasti dell'abolizione della legge 9/99 è proprio questo, fino almeno all'entrata in vigore dei decreti attuativi della controriforma morattiana.

Caro collega, ti chiedo gentilmente se un docente a tempo indeterminato, che svolge anche le funzioni di G.O.T. (Giudice Onorario di Tribunale), ha diritto ad un orario di servizio scolastico "di favore" (es. concentrazione dell'orario in tre soli giorni, mai le seste ore, mai le prime, ecc..) che gli consenta di svolgere questa funzione esterna e se ha diritto a permessi retribuiti sempre ricollegabili alle esigenze del suo ufficio giudiziario. Grazie anticipatamente.

Può essere favorito nell'orario. Per quanto riguarda eventuali permessi per l'espletamento del mandato, questi sono quelli attualmente previsti da esplicite previsioni normative, oltre a quelli indicati nel CCNL:
- formazione (art. 13 CCNL/99)
- partecipazione a convegni e congressi di associazioni professionali (art. 453 Dlgs 297/94)
- convegni per attività artistiche (art. 454 Dlgs 297/94)
- congedi per attività sportive su richiesta del Coni (art. 454 Dlgs 297/94)
- permessi sindacali (Dpcm 770/94 e L. 300/70)
- congedo alle armi per esigenze temporanee (art. 38 Dpr 3/57 e art. 26 L. 118/71)
- invalidi (art. 13 L. 638/83)
- per donare il sangue (art. 1 L. 584/67)
- testimonianza in processi (art. 348 Cpp e art. 255 Cpc)
- per giudice popolare (L. 74/78)
- candidatura alle elezioni europee (art. 52 L. 18/79)
- funzioni elettorali (art. 11 L. 53/90)
- mandato amministrativo (L. 265/99)
- volontari della protezione civile (art. 10 Dpr 613/94)
- volontari dei vigili del fuoco (art. 14 L. 996/70)
- volontari croce rossa (art. 36 Rd 484/39)
- commissione tributaria (art 8 Rd 1516/37)
- diritto allo studio (art. 3 Dpr 395/98).

Sono un insegnante assunto con contratto annuale (12 ore setimanali), siccome quest'anno dovro' frequentare la SSIS (abbastanza lontano dal posto di lavoro) volevo chiedere se esistono disposizioni per avvantaggiare la frequanza (se esiste un tot. di ore di assenza che si possono fare a scuola certificando la presenza ai corsi SSIS o iniziative analoghe).

Potresti chiedere di beneficiare dei permessi per il diritto allo studio, presentando domanda entro il 15 novembre al tuo CSA.

Carissimo Pino, come sempre ricorro alla tua consulenza che è sempre preziosa. Io sono un collega precario da 12 anni ed insegno matematica e fisica in un liceo. Visto che se avessi aspettato il ruolo per fare famiglia sarei diventato impotente ho pensato di sposarmi e mettere al mondo dei figli. Per la primogenita (6 anni) ho usufruito di 79 giorni di astensione facoltativa di cui 30 gg retribuiti al 100% mentre gli altri 49 retribuiti al 30%. Mia moglie si trova in maternità obbligatoria per la nascita del secondo figlio, posso io chiedere 30 gg per il secondo figlio come ho già fatto per la prima?

Sì.

Il fatto che mia moglie si trovi a casa per astensione obbligatoria mi consente di avere questo diritto?

Sì.

La retribuzione è al 100%? La legge 53/2000 vale comunque per ogni singolo figlio vero?

Sì.

Ti ringrazio e ti auguro ogni bene.

Ciao.

Un consiglio ed un parere.... Sono un docente Rsu d'istituto che insieme agli altri due colleghi componenti ha avuto un rapporto conflittuale con Capo d'Istituto. Ieri e' stato pubblicato l'orario definitivo delle lezioni e ritengo di essere stato danneggiato.. ad arte. Ho espresso le mie lamentele al Preside il quale le ha confutate a suo modo. Mi potete consigliare.. praticamente... cosa fare? Denuncie o altro?

L'utilizzazione del personale docente rispetto al POF è materia di contrattazione di istituto, per cui avete lo strumento per impedire abusi di questo tipo.

Sono impiegata di ruolo come ATA ed ho conseguito la SICSI a maggio per la classe A060; sono in graduatoria ed ho ricevuto diverse convocazioni. La domanda è la seguente: è vero che se accetto una supplenza devo prendere un intero anno di aspettativa senza retribuzione?

Sì.

E se per caso fossi incaricata per un corso serale, non potrei fare entrambe le cose?

No.

Gent. Santoro, ho letto in molte delle FAQ che e' possibile, per un docente di ruolo della scuola secondaria in servizio a tempo pieno, stipulare contratti Co.Co.Co. (o come si chiamano adesso) con aziende private previa autorizzazione del Dirigente Scolastico alla libera professione. Ma se il Dirigente si rifiuta di firmare l'autorizzazione, come devo comportarmi? A chi devo rivolgermi?

Devi impugnare il diniego, che può essere fatto valere solo nel caso in cui l'attività libero professionale pregiudichi la normale attività di insegnante.

Ho avuto una nomina annuale su due scuole: quante ore di servizio pomeridiano (collegi, consigli, ricevimenti...) sono tenuta a dare?

In proporzione.

Egregio Prof. Santoro, il Dirigente scolastico ha richiesto la giustificazione di tutte le assenze degli insegnanti dagli organi collegiali dell'ultimo anno. Considerato che non sono state mai richieste, come ci dobbiamo comportare? Esiste qualche norma specifica sul caso?

Cosa vuol dire "chiedere la giustificazione"? La partecipazione alle riunioni è obbligatoria, a meno che uno non sia in permesso, o ammalato, o in aspettativa, ecc.

Può un docente visionare la programmazione annuale o il conto consuntivo dell'anno scolastico in corso. Le chiiedo ciò poichè il mio dirigente mi nega la visione di tali docomenti. Grazie.

Sono atti pubblici, per cui non capisco come possa essere opposto diniego.

Gent.mo Prof. Santoro, sono una insegnante di ruolo presso un istituto comprensivo e avendo vinto un assegno di ricerca sono stata posta in congedo straordinario per motivi di studio (art. 51 legge 449). Nel congedo la mia scuola ha scritto che il periodo è utile ai fini della progressione di carriera, del trattamento di quiescenza e di previdenza come indicato nella legge 476/84. Mi chiedo: chi pagherà i contributi previdenziali? Il Tesoro? La ringrazio anticipatamente.

Sono contributi figurativi che le verranno comunque computati dall'I.N.P.D.A.P.

Vorrei sapere se i primi 30 giorni di astensione facoltativa retribuiti al 100% sono da fruire necessariamente entro il 1° anno di vita del bambino oppure, come qualcuno afferma sulla base del nuovo contratto, entro i primi 3 anni di vita. A me pare di capire che spetterebbero, a richiesta, 30 giorni di facoltativa entro il 1° anno retribuiti al 100%, i restanti al 30% più 30 giorni all'anno fino a 3 anni di vita del bambino per malattia. Gradirei un chiarimento al riguardo.

Le mando un libello.

Buonasera, avrei un quesito da porle: esaminando il calendario scolastico di quest'anno per la mia regione, la Campania, ho notato che i giorni in cui si effettuano le lezioni sono ben 212. Sappiamo che i giorni in cui obbligatoriamente devono svolgersi attività didattiche sono 200, quindi la domanda è: come possono essere utilizzati in alternativa i 12 giorni in più? Si era pensato all'inizio con i colleghi di proporre al dirigente scolastico di utilizzare questi giorni come festività aggiunte, quindi si trattava di chiudere l'istituto in tali giorni, proposta basata su varie basi: in altri istituti, effettivemente tali giorni di esubero sono resi come festività, oppure in altre regioni la scuola finisce prima o è iniziata più tardi. Senonchè, secondo il dirigente scolastico tutto ciò non era fattibile perchè non previsto dalla normativa e quindi il consiglio di istituto o il collegio dei docenti non potevano decretare che la scuola rimanesse chiusa. Le ripeto, ci sono istituti, e non pochi dove in tali giorni le scuole
rimangono chiuse, dopo approvazione del collegio dei docenti. Le chiedo ora di aiutarmi a chiarire la situazione, con anche, se possibile, chiari riferimenti alla normatva. Colgo l'occasione per farle un'altra domanda. La festa per il santo patrono della città cade nel nostro paese ad agosto, quindi non rientra nei giorni di scuola, praticamente; ora, è possibile recuperare questa festività, prevista nel calendario ufficiale in altra data?

No.

Negli anni precedenti, così si faceva, quest'anno il dirigente scolastio dice che, invece, non si può fare. Se può chiarirmi anche quest'altro punto.

Qui ha ragione il dirigente. Nell'altro caso no: l'autonomia consente alla scuola di adattare il calendario scolastico nel rispetto dei 200 giorni di lezione.

Ho richiesto i contributi inps a scopo pensionistico: ho lavorato a tempo indeterminato dal 16/1/74 al 31/12/01, ma non risultano gli anni dal 16/1/74 al 31/12/74, dal 1/4/77 al 31/12/77. A chi mi devo rivolgere?

All'I.N.P.D.A.P.

Nel complimentarmi per il Vostro magnifico sito, colgo l'occasione per porVi un quesito a cui credo,con la Vostra competenza, possiate dare risposta. Sono un collega che ha due scuole 9 ore + 9 ore. Nella scuola di titolarità le 9 ore (in una sola classe) sono state distribuite in tre giorni senza ore "buche", mentre nell'altra scuola (due classi in due plessi) sono state distribuite in quattro giorni con quattro ore "buche". Vorrei sapere se esiste una normativa che regolamenta l'orario e soprattutto se si può chiedere il pagamento delle ore "buche" al Dirigente Scolastico. Ringraziandovi anticipatamente, colgo l'occasione per porgervi i più cordiali saluti, rimanendo a Vostra disposizione per eventuali ulteriori chiarimenti.

Il pagamento può essere previsto dal contratto di scuola, visto che quello nazionale non contempla questa possibilità.

Gentile Prof. Santoro vorrei sapere se le RSU attualmente in carica possono ricandidarsi o meno e se il DSGA può candidarsi considerato che il D.S. lo può convocare, in sede di contrattazione, come proprio consulente.

La risposta è sì ad entrambi i quesiti.

Caro Pino, secondo te il preside può obbligarmi a fare una supplenza (gratis) durante l'ora di ricevimento?

No.

Sono una collaboratrice scolastica con contratto a tempo determinato (nomina annuale da 3 anni) e vorrei porvi un quesito: dal 28/03/02 al 28/08/02 sono stata in astensione obbligatoria per maternità e questi mesi di astensione mi sono stati retribuiti con l'80% dello stipendio, ora vi chiedo, dopo la firma del nuovo contratto nazionale del comparto scuola, posso chiedere il pagamento del restante 20%? E se sì a chi devo rivolgermi?

Secondo me hai diritto alla retribuzione intera, per cui presenta richiesta in tal senso al dirigente della scuola in cui eri in servizio. Impugna eventuale diniego presso il giudice del lavoro, avendo preventivamente esperito il tentativo obbligatorio di conciliazione.

P.S. Complimenti per il sito è molto più completo di altri siti del settore.

Grazie.

Gentile redazione, non so a chi rivolgermi. Sono un'abilitata Ssis alla prima esperienza di insegnamento. Oggi ho ricevuto una lettera dal capo di istituto, una contestazione d'addebiti dovuta alle modalità di gestione del gruppo classe. Queste non risulterebbero espletate con autorevolezza. Un mese fa circa mi aveva richiamato verbalmente (pensavo che non fosse un richiamo formale), e ho cercato di migliorare il mio stile di conduzione, ottenendo pure dei risultati. Ad aggravare la situazione, in una delle due classi dove ho problemi, sono state smarrite due verifiche e i genitori hanno firmato sottodichiarazioni che lasciano intendere che le verifiche siano state smarrite da me.
Ora non so cosa devo rispondere per difendermi, e ho paura di cacciarmi nei guai. Può fermarsi al richiamo della prima lettera o necessariamente il caso andrà avanti? Vi prego di darmi un consiglio e un chiarimento (magari in forma privata). Grazie.

Spero che la contestazione non sia generica ma legata ad episodi specifici, altrimenti chieda al dirigente di dettagliare meglio. Ci vogliono fatti e non parole, per contestare sul piano disciplinare un comportamento illegittimo.

Ho appena scoperto il vostro sito.... e porgo complementi.... sono un insegnante elementare specialista di lingua inglese in Sicilia, lavoro presso un istituto comprensivo in cui vige il tempo prolungato, lavoro in orario antimeridiano ed ho il mercoledì libero, i miei colleghi lavorano per due giorni alla settimana in orario antimeridiano, gli altri giorni hanno il diritto alla mensa perché completano l'orario col turno pomeridiano. Io vorrei sapere se ho anch'io questo diritto in quanto mi è stato detto di no ....adducendo che soltanto due insegnanti del modulo ne hanno diritto.

Se sei impegnato nella vigilanza durante la mensa, claro che sì.

Salve, dopo affannose ricerche ho capito che questa misteriosa sigla sulla mia busta paga significa che mi hanno tolto dei soldi nei giorni di malattia. Un rappresentante sindacale della gilda ha detto in un incontro a scuola che si può avere un rimborso poichè la trattenuta non è regolare. Se è vero come posso fare per chiedere il rimborso?

Deve attivare il contenzioso con l'amministrazione. La competenza è del giudice del lavoro.

Gent. Prof. Santoro, i permessi straordinari retribuiti (150 ore) sono previsti anche per lo svolgimento del tirocinio presso le ASL.

Tirocinio... de che?

Egregio Dott. Santoro torno all'attacco con le problematiche relative alle "scuole paritarie già autorizzate" degli EE.LL. Visto che lo Stato ci impone il perdurare del possesso di alcuni requisiti per mantenere il Titolo di Parità, allora deduco che il termine "PARITARIA" stia a significare che, statale o paritaria, le scuole debbono avere oneri uguali rispetto agli obblighi nei confronti dell'utenza?!... Mi sbaglio? A noi docenti di scuola materna paritaria (nello specifico)! vengono chiesti gli stessi titoli accademici di un docente della scuola statale, ci vengono indicati limiti e prerogative rispetto alla "comune funzione docente", i minori a noi affidati hanno gli stessi diritti dei loro coetanei che frequentano la scuola statale, e così le loro famiglie... o NO?! Anche se il nostro stipendio è inferiore rispetto a quello dei colleghi statali (anche noi siamo pubblico impiego... EE.LL) rischiamo come loro sanzioni disciplinari, addebiti, denunce penali etc.etc quando veniamo meno agli oblighi inerenti la specificità del nostro lavoro!!!!!!!! Quando chiediamo informazioni in merito a: scioperi,assemblee sindacali, numero degli iscritti per sezione, Lei per primo che ha per tutti una risposta a me dice "mi spiace ma non sono informato in materia di parità o di scuole degli EE.LL"... e non è il solo nè il primo... EPPURE LA LEGGE SULLA PARITA' SCOLASTICA E' LEGGE DELLO STATO ITALIANO... O NO????!!!!!!!!!!

Ma io cosa c'entro, per la miseria!

Mi sposerò l’8 maggio 2004; vorrei sapere se la licenza matrimoniale di 15 giorni comprende anche i giorni festivi. Grazie per l’attenzione.

Certo.

Sono rientrato in ruolo dal fuori ruolo il 1 settembre 2003, nell'assegnazione ai plessi devo essere inserito ultimo in graduatoria o deve utilizzarsi l'art. 15 del CCDN 20.06.2003.

L'assegnazione ai plessi è materia di contrattazione integrativa di istituto.

Egregio Prof. Santoro, prima di tutto la ringrazio per avermi sempre risposto in modo chiaro. Quesito: avendo due supplenze, una di 8 ore e una di 10 ore per un totale di 18 ore, la domanda delle 150 ore posso farla inoltrare al csa tramite la scuola con minor ore? Questo perchè, essendo una serale, chiederò i permessi soprattuto a questa scuola.

La domanda la deve inoltrare direttamente al CSA. La via gerarchica non serve.

Egr. Prof. Santoro, ho un incarico annuale fino al 30/8 ed avrei necessità di prendere un paio di giorni di permesso non retribuito per sostenere un esame all'università. La lettura simultanea del suo celebre libello delle assenze e del contratto nazionale stipulato quest'anno mi suggeriscono che ho diritto ad 8 giorni non retribuiti. Tuttavia, l'articolo 19 del Contratto al punto 8 dice che "i periodi di assenza senza assegni interrompono la maturazione dell'anzianità di servizio a tutti gli effetti". Suona minaccioso! Che significa?

Che non sono computati ai fini della tredicesima mensilità e delle ferie.

Inoltre, un sindacalista (non faccio sigle) mi ha detto che, poichè l'anno scorso ho lavorato fino al termine delle attività didattiche, questo tipo di permessi dovrebbero essermi retribuiti... Le risulta?

No. Dica al sindacalista di leggersi il contratto.

Gentile professore, Le pongo il seguente quesito: sono un'insegnante precaria di scuola materna comunale. Avendo io svolto lavoro con contratti consecutivi, senza pause temporali, in diverse scuole, posso chiedere l'assunzione a tempo indeterminato in base alla legge 368/01, in particolare all'articolo 5 oppure no e per quali motivi? La ringrazio anticipatamente e La ringrazio per il grande lavoro informativo, di utilità sociale, che sta svolgendo.

La ringrazio per l'apprezzamento. Non penso possa lei chiedere ed ottenere l'assunzione a tempo indeterminato, anche se in verità io non mi interesso di scuole private, siano pure essere scuole comunali.

Sono il marito di una insegnante che durante l'anno scolastico in corso ha subito una grave malattia (infarto), chiedo:
1) chi deve chiedere la visita collegiale;

Sia la scuola che anche il dipendente.

2) a chi indirizzare la domanda?

Alla ASL competente.

3) quale e' la legge che disciplina la materia?
4) la modulistica  

Trova tutto a scuola.

Gentilissimo Pino, è giusto ciò che ha affermato il preside ossia che non possiamo partecipare alle assemblee sindacali dei cobas durante l'orario di servizio perché quest'ultimo non ha firmato il contratto collettivo nazionale?

E' giusto.

E' legittima la richiesta rivolta ai DS da parte di un'organizzazione sindacale tesa ad ottenere il numero ed i nominativi di docenti e non, aderenti all'assemblea sindacale indetta dalla stessa organizzazione?

Non è previsto.

In caso affermativo, qual è il riferimento normativo?

Il CCNL della scuola.

Egregio prof. Santoro, puo' il C.S.A. modificare l'organico degli Ass. Tecnici di un Istituto senza una delibera della Giunta Esecutiva?

Sì. Quella della giunta è solo una proposta.

Sono una RSU di scuola media e Presidente del Consiglio d'istituto, come genitore, in un'altra scuola media, CHIEDO: il DS della scuola di mia figlia, ha predisposto e programmato per l'anno sc. in corso i seguenti atti:1) adozione del regolamento interno dll'istituto; 2) formazione delle classi e assegnazione ad esse dei docenti; 3) programmazione delle attività pomeridiane extracurriculari; 4) richiesta ad ogni alunno di ¤ 5,00 per "assicurazione, libretto di giustificazione, contributo spese attività didattiche". Tutto ciò è stato deciso senza neanche una minima discussione all'interno del consiglio d'istituto. Io credo che è stato fatto un abuso. Le materie di cui sopra non sono oggetto di delibera del consiglio d'istituto?

Sì.

Se così è, come si può adesso intervenire?

Segnalando l'abuso al direttore generale regionale, eventualmente, dal momento che ha lui sono affidati compiti di vigilanza su quanto avviene nelle scuole.

Gradirei conoscere a chi rivolgermi per la ricostruzione della carriera o se esiste un softwer per poterla fare ringraziando porgo codiali saluti.

Si rivolga ad un patronato sindacale, per esempio.

Vorrei sapere come mai i collaboratori del dirigente scolastico non sono stati eslusi dall'elettorato passivo. A me sembra molto antidemocratico in quanto si verrebbe a creare un accentramento di potere e inoltre il contratto che andrebbero a concludere, riguarderebbe non due centri di interesse, ma bensì uno solo, perchè i collaboratori e dirigente hanno lo stesso interesse. Cosa si può fare persollevare il caso?

Si adoperi perché non vengano eletti.

Gentilissimi, sono un docente di ruolo di scuola superiore, classe di concorso A013. Qualcuno sa qualcosa sulle discipline che saranno insegnate nei nuovi Licei, sul quadro orario e da quali (intendo classe di concorso) docenti saranno insegnate?

No.

La mia classe di concorso, purtroppo, è sempre stata penalizzata, avete qualche notizia, seppur informale o siamo in attesa che il coniglio esca dal cappello di chi sa chi?

Aspettiamo il coniglio.

Salve. Sono docente ITI in un ITC, che ad inizio dell'anno scolastico si è vista assegnare n. 4 classi per complessive 15 ore +3 a disposizione. Tra le classi ce n'era una che tra qualche giorno sarà "cancellata" perchè costituita di soli 7 alunni e il CSA avrebbe imposto al D.S.di trasferire gli allievi in altra classe, "lasciando i docenti soprannumerari a disposizione" (uso il condizionale perchè la comunicazione ufficiale ci sarà giovedì 6 p.v., ma è da qualche giorno che circolano queste voci di corridoio). Da questo risulterà che le mie ore a disposizione diventeranno 3+3=6. Quindi 12 ore di lezione e 6 a disposizione! DOMANDA (..ANZI DOMANDE): CHE FARE?

Se lo è chiesto già Lenin, a suo tempo...

E' GIUSTO CHE PER INCAPACITA' DEL DIRIGENTE tutti i docenti del Consiglio di Classe abbiano l'orario cattedra con un alto numero di ore a disposizione, e tra questi ce ne sono molti tra i più anziani per servizio, mentre quelli che sarebbero stati soprannumerari se la classe non si fosse mai formata rimangano assegnatari di una cattedra  "normale"?

I criteri relativi all'utilizzazione del personale riguardo al POF è materia di contrattazione di istituto.

E se il D.S. assegnasse nuovamente le cattedre, dando la priorità ai primi in graduatoria, che ne sarebbe degli alunni che dovrebbero assistere a questo ricambio di docenti dopo 45 giorni di lezione?

Non è opportuno.

E il lavoro finora svolto in questa classe fantasma deve essere buttato al vento per  questa leggerezza organizzativa del D.S?

Non solo del DS, ma anche della direzione generale regionale, I suppose.

QUAL E' LA NORMATIVA A CUI FARE CAPO?

Il decreto interministeriale sulla determinazione degli organici.

Gentile prof. Santoro, il presidente di seggio per le elezioni RSU deve essere uno non indicato dalle OO.SS?

Presidente di seggio? Non conosco questa carica.

Sono un insegnante tecnico pratico, ho svolto attività di installazione impianti di irrigazione chiedendo annualmente l’autorizzazione al dirigente scolastico. Il lavoro svolto prevedeva l’acquisto del materiale occorrente e la posa in opera. A seguito di controlli da parte del dirigente scolastico, mi è stata contestata l’iscrizione alla camera del commercio e di conseguenza mi è stata notificata diffida a continuare l’attività. Ho chiuso l’attività entro i termini previsti dalla diffida, ma il d.s. ha denunciato presso il MIUR il caso. Le mie perplessità sono le seguenti: secondo il codice civile la fornitura del materiale che serve per l’esecuzione del lavoro non rientra nell’attività commerciale, di conseguenza, è corretta la diffida del d.s.?

Scusi, ma lei allora perché era iscritto alla camera di commercio, se non svolgeva attività commerciale?

I provvedimenti del MIUR, hanno previsto controlli da parte della guardia di finanza, mi domando se tali iniziative sono legittime.

Assolutamente no, secondo me, visto che non capisco che cosa c'entri la Guardia di finanza con l'incompatibilità stabilità dall'art. 508 del d. l.vo 297/94.

Gent.mo signor Santoro, sono una docente di un Istituto alberghiero; e le pongo i seguenti quesiti:
* nel mio Istituto la trattativa ufficiale è stata avviata solo in questi giorni pertanto tutta la parte relativa all'assegnazione dei docenti alle sedi e ai plessi è saltata; la dirigente dice che essendo il contratto approvato a Luglio non c'è stato tempo di procedere secondo quanto previsto dalla nuova contrattazione; oltre a ribadire che c'era il tempo tra il 1 settembre ed il 10 per convocare la RSU, in casi in cui le norme vengano disattese che fare?

La contrattazione sui criteri di assegnazione del personale alle sedi era prevista anche dal vecchio contratto. Per altro contrattare non è un obbligo ma un'opportunità. Che la RSU della sua scuola non ha saputo cogliere, in questo caso.

* la dirigente ha assegnato cattedre di 15, 12, 16 ore con l'indicazione di completare fino a 18 su progetti prima che il Collegio votasse i progetti stessi prefigurando già dal 1 settembre un'organizzazione del lavoro in base a generiche disponibilità date a giugno, senza alcuna consultazione della RSU. In un caso è stato prefigurato l'incarico ad una funzione prima che il Collegio la votasse e ne conoscesse il progetto per il 2003/4; ora è difficile ritornare sui propri passi ad assegnazione delle cattedre e delle classi già fatta. E' possibile un ricorso sindacale da parte di chi avrebbe potuto beneficiare della stessa "riduzione oraria" impegnandosi sul medesimo/i progetto/i? Quali azioni sono possibili oltre che la semplice condanna per comportamento antisindacale della Dirigenza, dal momento che il Collegio docenti, per non far torto alle persone, ha votato e ratificato le decisioni della Preside camuffate come decisioni di una Commissione di lavoro? La ringrazio per la sua attenzione.

I criteri di utilizzazione del personale rispetto al POF sono anch'essi materia di contrattazione di istituto. Non essendosi svolta, il collegio ha comunque approvato un piano delle attività che prevede quello che lei mi ha illustrato. Nulla quaestio, stando così le cose, secondo me.

Gentile Pino, alcune brevi questioni. E' possibile pubblicare periodicamente nominativi, incarichi e compensi del personale della scuola o si viola la legge sulla privacy?

Non si viola in questo caso la privacy, secondo me.

E chi lo decide?

Il contratto di scuola.

E se il preside si opponesse alla pubblicazione di queste informazioni, cosa si può fare?

Denunciarlo per attività antisindacale.

Visito regolarmente il vostro sito e vorrei chiedervi un parere su un problema che diversi ispettori interpellati hanno interpretato in maniera diversa. Nella mia scuola media paritaria si insegna un'ora di francese a settimana per ciascuna classe come ampliamento dell'offerta formativa con insegnante di madrelingua. Il tutto è stato possibile con mezz'ora di riduzione oraria rispettivamente di scienze e tecnica per un'attività in compresenza di queste due materie su un progetto di educazione ambientale. Il mio quesito è il seguente: la valutazione di francese appare regolarmente
nella pagella, ma agli esami di terza media la materia fa parte del colloquio pluridisciplinare, ma non è oggetto di esame scritto, per il numero limitato di ore di insegnamento (non si tratta di un vero e proprio bilinguismo). E' possibile continuare in questo modo, altrimenti che tipo di soluzione consigliate, tenendo presente che non è possibile aumentare il numero di ore di insegnamento di francese e che si vorrebbe mantenenere la possibilità di mettere una valutazione in pagella?

La scuola può decidere la modifica del curricolo obbligatorio fino ad un massimo del 15% del monte ore annuale previsto dall'ordinamento. Per altro, con la riforma Moratti alle porte, la questione subirà modifiche ulteriori, su cui non ho tempo di intrattenermi.

Inviate le vostre richieste a:
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