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a cura di Pino Santoro


 

FAQ/17
Domande e Risposte sulla RSU

Egregio professor Santoro, la legge 833/1978, ha attribuito alle unità sanitarie locali la competenza esclusiva d’accertamenti sanitari nei confronti dei dipendenti pubblici assenti dal servizio per malattia. La visita medica fiscale sarà richiesta all’ASL d’appartenenza del dipendente dal Direttore scolastico, telefonicamente, via fax oppure telegraficamente e sarà poi confermata con apposita lettera. La mia domanda e questa: il Dirigente scolastico, quando richiede una visita fiscale legittima, come la deve formulare all’ASL? Io credo con una normale missiva che dica: Si prega di sottoporre a visita medica di controllo il Signor…. In servizio presso questa scuola, residente in …. Il quale ha presentato domanda di un’assenza per malattia, e se ha effettivamente bisogno del periodo richiesto. Ha mio avviso la discrezionalità dell’amministrazione scolastica è limitata al solo accertamento dell’esistenza e non oltre con note personali al medico di base, perché ha mio avviso colpisce anche il medico condotto. Lei professor Santoro, può dirmi se la richiesta fatta dal mio Dirigente scolastico sia andata oltre la discriminazione comunicativa, non prevista di norme di legge o di regolamenti. Certo di un sollecito riscontro colgo l’occasione di porgerle Buon Natale e un Buon anno nuovo.

Cosa vuol dire "discriminazione comunicativa"? La richiesta di accertamento potrebbe essere seguita da altre informazioni utili, che non possono comunque invadere competenze di altri organi. Questo almeno a me pare.

Sono un'insegnante supplente annuale di scuola elementare. Domanda: può il D.S. dopo due mesi dall'inizio dell'anno scolastico cambiarmi di sezione e di plesso per assegnare la mia classe al collaboratore con funzione di sostituto del D.S. per motivi di "riorganizzazione didattica ed esigenze di servizio"? Ti informo che:
a) il collaboratore vicario ha la titolarità sul plesso in questione.
b) il collaboratore vicario ha usufruito per diversi anni dell'esonero (quindi non ha svolto attività didattica)
c) per il corrente anno scolastico il collaboratore del D.S. deve ritornare all'insegnamento perchè i parametri per l'esonero non lo consentono.
Ti sarei grata se mi rispondessi al più presto.

L'assegnazione degli insegnanti alle sezioni ed ai plessi è materia di contrattazione di scuola. Verifica se il contratto consente al dirigente questa discrezionalità, per altro ad anno scolastico iniziato da un pezzo.

Salve, sono un docente di ruolo di latino e greco al terzo anno di servizio. Sono stato ammesso a frequentare un corso di perfezionamento post-lauream a distanza e in presenza per l'anno accademico 2003/2004 , dal titolo "La Dirigenza scolastica. La formazione amministrativa, pedagogica e organizzativa" (Legge n. 341, 1990; Decreto Rettorale n. 361 del 15/07/2003) presso  il Dipartimento di Scienze dell'Educazione e dei Processi Culturali e Formativi dell'Università degli Studi di Firenze. La durata del Corso equivale a 250 ore di attività didattica complessiva pari all'accreditamento di 25 CFU e si svolge per lo più on-line. Il primo incontro è fissato per il 13.12.2003, mentre il resto del calendario resta da stabilire. Vorrei sapere se ho diritto a chiedere un permesso retribuito per motivi di studio (le "famose" 150 ore o qualcosa del genere) e, se sì, a chi va inoltrata la domanda e entro quali termini.

Verifica se il contratto sulle modalità di fruizione dei permessi per il diritto allo studio della tua regione prevede questa possibilità.

Ho la necessità di sapere come viene conteggiato l'ultimo triennio di assenza per malattia fruite per quanto riguarda il personale del comparto scuola. Non capisco se occorre andare a ritroso di tre anni dall'inizio dell'ultimo evento morboso o dalla fine. Anticipatamente ringrazio.

Dall'inizio.

Gent.mo Pino, potresti indicarmi la normativa per cui un docente RSU deve essere escluso dalla graduatoria interna?

Non trovi cenno nel CCDN sulla mobilità di questo. Bisogna rifarsi allo Statuto dei lavoratori.

Sono titolare di cattedra in lettere sul tempo normale: 11 ore in 2^ (italiano, storia Geografia) e 4 ore in 1^ (storia e geografia). La collega di lettere che sta sul tempo prolungato (Italiano 7 ore; storia h. 2; geografia h. 2; compresenze h. 4; disposizioni h. 3) chiede ed ottiene la riduzione dell'orario per n° ore 4. Il dirigente, avendo il sottoscritto rifiutato l'ora eccedente, può attribuire le restanti 3 ore sempre al sottoscritto, a completamento dell'orario, per la durata dell'intero anno scolastico o per alcuni mesi? La ringrazio. 

Sì, senza scindere però l'insegnamento della materia nella classe.

Vorrei un chiarimento sulle indennità di missione: quando, perchè e come viene pagata. Trasferte dei campionati studenteschi per esempio. Il problema è che mi si prende in giro: prima mi si consegna una lettera di incarico per le trasferte nella quale si specifica che mi verrà corrisposta e poi si elude il tutto.

Autorizzato a prestare servizio in una sede distante più di 10 Km da quella di titolarità, il dipendente pubblico ha diritto a percepire l'indennità di missione, secondo modalità che ho già avuto modo di recente di chiarire nelle FAQ.

Lavoro in un liceo scientifico pni con 8 classi, sede associata di un altro plesso dove  le classi sono ben 20. Il dirigente scolastico di tale scuola sinceramente ha, a mio avviso, un comportamento a dir poco sconcertante. Nell'arco di un anno scolastico intero si reca nella sede staccata, solo una volta  per la consegna delle pagelle (fine I° quadrimestre). Studenti di tale sede, se si assentono tale giorno, non vedranno mai il loro "preside". Sistematicamente la mattina si reca nel proprio ufficio, nella sede centrale, mai prima delle ore 11.00/11.30 (tengo a precisare che la sua dirigenza è l'unico impegno di lavoro) e va via intorno alle 14.00. Quando convoca un collegio dei docenti, consiglio di classe o consiglio di istituto si presenta alla riuniune sempre, come minimo, con un' ora di ritardo dall'orario di inizio da lui stesso sottoscritto nella relativa circolare (il record è stato un ritardo di 2,40). La scuola vive nella baraonda più completa, poichè numerosi discenti e docenti si sentono in diritto di arrivare sistematicamente in ritardo visto l'esempio che arriva dall'alto. Penso che siamo l'unica scuola d'Italia (la mia sede staccata) priva di un fax e di uno straccio di connesione internet. Alle numerose richieste di ricevere un fax o un modem ci è stato risposto..... e dove li vado a prendere i soldi?.... (E' sott'inteso che non abbiamo un laboratorio di Fisica di informatica, una lavagna luminosa, e non le dico il dramma che si instaura tra di noi quando termina il toner della fotocopiatrice). Più docenti nel corso dei tempi, hanno protestato per tale situazione, ma la risposta è sempre stata.... va bene... va bene accompagnato da uno sguardo sdegnoso. Noi operatori scolastici quali mezzi abbiamo per tornare ad una sitazione normale, senza aspettare il suo pensionamento che tra l'altro non avverrà a breve?

Scrivete al direttore generale regionale e per conoscenza al ministro. Sono concentrati sul problema del crocefisso nelle aule scolastiche, in questo periodo. Speriamo che trovino il tempo di occuparsi anche del vs. problema.

Come va interpetata la norma sulle assenze dei supplenti temporanei che prevede la conservazione del posto per 30 gg.? Ad es. se prendo una supplenza che dura 20 gg. quanti giorni posso assentarmi?

20.

Posso assentarmi già a partire dal giorno successivo a quello in cui ho preso servizio?

Sì.

Se ho "fruito" dei 30 gg. e poi la supplenza mi viene prorogata per altri 60 gg., ho la possibilità di fruire di ulteriori 30 gg. di malattia?

No.

Egregio Prof. Santoro, non so se la domanda è pertinente, ma credo che mi sappia dare comunque una risposta, per la quale La ringrazio vivamente: insegno Materie letterarie in un Liceo tecnico, su cattedra in assegnazione provvisoria. Nel biennio è previsto l'insegnamento di Storia dell'arte all'interno della materia di Italiano, ma come disciplina autonoma, cioè con valutazioni individuali, pagelline e scrutini per detta singola disciplina. Dato che il mio contratto a tempo indeterminato è per la classe di concorso 50/a (materie letterarie negli istituti di istruzione secondaria di secondo grado) e non posseggo alcuna abilitazione per Storia dell'arte (61/a), vorrei sapere se sono tenuto all'insegnamento di una disciplina che non sono in grado di gestire adeguatamente. Tante grazie e un cordiale saluto.

Secondo me sì, se l'insegnamento è affidato a coloro che sono abilitati nella classe di concorso A050.

Egr. Prof. Santoro volevo sapere se gli arretrati del contratto spettano anche ai docenti che hanno effettuato supplenze brevi nel periodo 01/01/2002 30/06/2003, se si, con quali modalità?

Sì.

Visto che a questa domanda alcuni segretari di circoli didattici non sanno nemmeno se i suddetti emolumenti competono.

Competono, certo che competono, e spetta a loro operare gli opportuni conteggi.

A quale articolo del nuovo contratto ci si richiama per le assenze dovute a visite specialistiche? All'articolo 17 (malattia) o altro?

A quello sulla malattia.

Che cosa sono i permessi straordinari previsti dall'art. 15 comma 7 che qualcuno definisce "permessi per profilassi"? Grazie per la sua impagabile gentilezza.

Permessi per profilassi? Non so cosa vuol dire. Quanto alle specifiche disposizioni di legge, gliene cito alcune: partecipazione a convegni e congressi di associazioni professionali (art. 453 Dlgs 297/94); convegni per attività artistiche (art. 454 Dlgs 297/94); congedi per attività sportive su richiesta del Coni (art. 454 Dlgs 297/94); permessi sindacali (Dpcm 770/94 e L. 300/70); congedo alle armi per esigenze temporanee (art. 38 Dpr 3/57 e art. 26 L. 118/71); invalidi (art. 13 L. 638/83); per donare il sangue (art. 1 L. 584/67); testimonianza in processi (art. 348 Cpp e art. 255 Cpc); per giudice popolare (L. 74/78); candidatura alle elezioni europee (art. 52 L. 18/79); funzioni elettorali (art. 11 L. 53/90); mandato amministrativo (L. 265/99); volontari della protezione civile (art. 10 Dpr 613/94); volontari dei vigili del fuoco (art. 14 L. 996/70); volontari croce rossa (art. 36 Rd 484/39); commissione tributaria (art 8 Rd 1516/37); diritto allo studio (art. 3 Dpr 395/98).

Gent.mo Pino Santoro, qualche anno fa mi pare che una sentanza del TAR del Lazio avesse stabilito che i docenti non erano tenuti a stare a scuola in caso di assemblea d'istituto degli allievi: sai qualcosa a tal proposito? Mi puoi dare qualche indicazione legislativa? Come al solito GRAZIE

Non sono tenuti, come per altro è stato deciso dal lontano 1974, quando vennero approvati i decreti delegati.

Sono un assistente amministrativo 52enne con una anzianità di circa 31 anni di servizio; per ragioni di salute abbiamo deciso d'avviare la pratica per la pensione d'inabilità al CMO. La mia unica intenzione è di andare in pensione. Possibili soluzioni:
a) inabile al lavoro con diritto a pensione come se avessi 40 anni di servizio (tutto ok);
b) rivedibile ad una anno (avendo però già fruito di otto mesi di assenza per malattia, che trattamento di stipendio avrei in questa ipotesi per un anno intero?);

Se si tratta di assenza per grave patologia, stipendio intero per tutta la durata dell'assenza.

c) dispensato per salute (con diritto a pensione sul maturato, ovvero su i circa 31 anni, tutto ok; o corro il rischio, pur non chiedendolo, d'essere utilizzato in altre mansioni contro la mia volontà? in quali altre potrei essere utilizzato? conserverei lo stipendio da assistente amministrativo?)

L'istituto del collocamento fuori ruolo non esiste più per il personale ATA che opera nella scuola, essendo stato cancellato dalla finanziaria approvata lo scorso anno.

Mi scuso se utilizzo questo indirizzo forse in modo improprio, ma non saprei a chi altro rivolgermi per avere delle risposte finalmente e definitivamente chiare e precise. Sono un'insegnante di scuola elementare attualmente a casa in congedo parentale. Dovendo rientrare in servizio il prossimo mese con riduzione oraria per allattamento, vorrei sapere:
1) mi spetta la riduzione oraria di 5h o 6h, visto che lavoro da lunedì a venerdì, ma sono in servizio anche il sabato per eventuali riunioni?

5 ore.

2) Ho diritto alla riduzione di 2h nei giorni in cui il mio orario di servizio supera le 6h?

Sì.

In tale computo posso considerare anche le ore di programmazione di modulo?

Sì.

3) Posso concordare con il Dirigente Scolastico di usufruire di tutta la riduzione oraria per allattamento in soli due giorni, nei quali resterei a casa?

Sì.

E se non fosse possibile rimanere a casa, posso ugualmente raggruppare le ore di allattamento in alcuni giorni?

Sì.

Le sarei infinitamente grata se potesse rispondere ai quesiti posti. Se non ha ancora perso la pazienza con me, le chiedo se può cortesemente rispondere anche a quest'ultima domanda. Essendo io specializzata in lingua straniera, può il D.S. obbligarmi ad utilizzare 2h del mio orario nelle mie classi per insegnare inglese in altre due classi che hanno a loro volta l'insegnante specializzata in francese, in modo tale da assicurare a quei bambini il bilinguismo?

No, non può.

Ho una domanda urgente da rivolgere a chi è competente, non avendo trovato alcuna normativa in proposito. Nella mia scuola il giorno 30 ottobre ’03 si voteranno 23 progetti che verranno svolti, in massima parte durante le ore curricolari. Poiché questo non mi pare corretto, anche perché sono pagati col fondo di istituto, essendo il caso che due docenti in contemporanea sulla stessa cattedra o fanno parte di una compresenza o uno dei due è pagato senza lavorare!! Chiedo gentilmente di avere risposta prima del 30 c.m. in modo di non votare “cose” a mio avviso contro legge.

Non trovo nulla di strano in questa modalità di svolgimento dei progetti di arricchimento dell'offerta formativa. Per altro il collegio è sovrano, su questa materia, spettando alla contrattazione di scuola stabilire la misura dei compensi e i criteri relativi all'utilizzazione del personale.

Vorrei chiederle gentilmente delle informazioni su una situazione lavorativa intrigata. Lavoro in una scuola materna con diverse attività che ci impegnano pesantemente. Faccio parte del personale ata (bidello) ed ultimamente ci è stato ordinato di pulire la direzione didattica per tre giorni la settimana. Il problema è che la dir. didatt. è situata in un'altra scuola che non fà parte della nostra direzione didattica, quindi dobbiamo uscire dalla nostra scuola e lasciare il lavoro con tutte le responsabilità di sorveglianza e collabborazione alle maestre ad un collega solo, non due come previsto ed in più non vogliono pagarcelo come attività aggiuntiva. Dimenticavo gli altri tre giorni è pulita la dir. didatt. da personale ata (una) volontario. E' nostro compito o di tutti i collaboratori (ultima situazione confermata da alcuni sindacalisti) e ci tocca un compenso. Ultima cosa: nella scuola lavorano tre bidelle di cui una con problemi in famiglia e quindi 6 pomeriggii permessi liberi come legge più altri al bisogno recuperabili.

Locali e pertinenze devono essere puliti dai collaboratori scolastici in servizio, secondo modalità che devono garantire un'equa distribuzione dei carichi di lavoro. Non è previsto, per questa che si configura come attività ordinaria, alcun compenso aggiuntivo.

Chiedo scusa, avrei un quesito da porre: esiste una normativa che regola la conservazione e l'archiviazione dei verbali dei Consigli di classe redatti in formato elettronico? Gradirei, se possibile, come si sono organizzate in proposito altre scuole. Grazie e buon lavoro a tutti.

Non ti so aiutare.

Sono una docente di Sesto Fiorentino e insegno lettere in una scuola media. Parlando in questi giorni con le mie colleghe dei vari cambiamenti che ci attendono, ci siamo chiesti con terrore: ma quali sono? In effetti si è parlato molto della riforma della scuola elementare e pochissimo di quella della scuola media. Si rincorrono varie voci, ma noi siamo disorientati circa le cose pratiche e  concrete che dobbiamo affrontare ogni giorno (le cattedre, gli orari docenti e delle lezioni, il tempo prolungato, l'arricchimento dell'offerta formativa...) So che le informazioni arrivano alla spicciolata e attendiamo di effettuare un'assemblea sindacale per saperne di più. Potreste darci una mano anche voi per saperne qualcosa in più? E' frustrante rispondere alle domande dei genitori con il solito "non so"!

Per la miseria! Ma se il ns. sito è ricchissimo di materiale, tutto pubblicato con grande tempestività! Basta avere voglia di leggerlo.

SONO UN'INSEGNANTE DI RUOLO A043 TRASFERITA PRESSO UN CTP. VI HO TROVATO LA SEGUENTE ORGANIZZAZIONE D'ORARIO: I CORSI EDA SONO DI 18 ORE SETTIMANALI (8 LETTERE, 4 MATEMATICA, 4 INGLESE, 2 TECNICA) ARTICOLATI IN 5 GIORNI, QUINDI PER 3 GIORNI CI SONO 4 ORE DI LEZIONE E PER 2 GIORNI CE NE SONO 3. NEI GIORNI DI 4 ORE LA LEZIONE DURA 50 MINUTI PER PER ESIGENZA DELL'UTENZA (QUINDI SENZA RECUPERO), NEGLI ALTRI GIORNI LE ORE HANNO LA DURATA DI 60 MINUTI. NATURALMENTE LE ORE DA 60 MIN. LE HANNO RISERVATE SOLTANTO A ME! NON MI SEMBRA GIUSTO, VISTO CHE ALLA FINE A.S. PER OGNI CORSO MI RITROVO AD AVER FATTO OLTRE 30 ORE PIU' DI TUTTI GLI ALTRI COLLEGHI. COSA POSSO FARE? VORREI INOLTRE SAPERE SE E' POSSIBILE ARTICOLARE LE 18 ORE DEL CORSO EDA IN MODO DA AVERE 4 GIORNI DA 4 ORE DI LEZIONE E UN GIORNO DA DUE ORE.

Le modalità di organizzazione dei corsi sono rimesse alle autonome decisioni della scuola che, almeno per ora, viene governata attraverso organi collegiali a partecipazione democratica.

Spett.le redazione di EDSCUOLA, mi rivolgo a voi per sottoporvi un quesito e chiedervi un consiglio. Nella mia scuola il dirigente scolastico ha fortemente voluto e le RSU hanno graziosamente firmato un contratto d'Istituto che a mio parere contiene una norma vessatoria ecco la norma:
"ART. 45 ASSENZE E CERTIFICAZIONI MEDICHE
Il docente è tenuto a comunicare le assenze improvvise  per  malattia entro le ore 08.00 al numero di telefono 320184821. Tale telefono rimarrà acceso dalle ore 7.15 alle ore 8.00. Al fine di assicurare il minor disagio per gli alunni il docente dovrà, inoltre, comunicare l’assenza al docente responsabile del plesso in cui avrebbe dovuto prestare servizio. Per quanto riguarda la documentazione si rinvia alla disciplina prevista dall’art. 17 del CCNL 2003. Non viene disposto controllo, per visite mediche specialistiche o per accertamenti diagnostici presso strutture pubbliche o private, essendo sufficiente il referto della struttura pubblica o privata che ha erogato la prestazione".
Come potete ben vedere la norma non prevede la comunicazione alla segreteria ma bensì ad un telefonino, a parte l'originalità della cosa mi chiedo, se io mi trovo in condizioni precarie di salute perché debbo essere io a fare la comunicazione al plesso di servizio e non la segreteria? Ma la cosa ancora più grave è che se un docente il cui orario di servizio incominciasse dalla seconda ora in poi, mettiamo alle 11,00, quindi dopo la fatidica h. 8,00 e al risveglio fosse in buone condizioni di salute, ma verso le 9,00 cominciasse ad accusare sintomi febbrili o altro cosa dovrebbe fare? Andare a scuola in precarie condizioni di salute? oppure avvisare la segreteria e rischiare che il Dirigente scolastico gli trattenga la giornata dallo stipendio?  Ho sottoposto la cosa alle RSU della mia scuola ma hanno preso la cosa alla larga facendo discorsi sul dovere morale di collaborare con il dirigente scolastico. Sarò molto grato a voi se mi darete un vostro parere. Per me questa è una norma vessatoria che limita il diritto alla salute dei docenti.

Secondo me invece assolutamente no. Abbiamo diversa sensibilità, probabilmente.

Spett.bile redazione, mi rivolgo a voi per un chiarimento. Lo scorso anno con delibera 17.6.2002 erano stati definiti i criteri, sulla base del contratto integrativo nazionale, per il rimborso di spese di autoagiornamento sostenute dai docenti. Quest'anno non è uscita direttiva di conferma. Si deve dunque ritenere che questo tipo di rimborso non è ora più praticabile nonostante sia previsto dal contratto o come si deve fare perché sia riconosciuto?

Non è più previsto.

Gent. Prof. Santoro, sono una docente di un liceo e gradirei conoscere il suo parere su un'affermazione rilasciata dalla DSGA. La situazione è la seguente: una circolare, da me  firmata per presa visione, prevedeva la fine delle lezioni in tutte le classi alle ore 11 per consentire la partecipazione dei docenti e del personale ATA ad una assemblea indetta dalle RSU per la seconda volta nella stessa settimana. La circolare non richiedeva di precisare l'adesione all'assemblea, perchè era per tutti.. Il mio orario di lezione, guarda caso, iniziava proprio alle ore 11 e terminava alle 13. Avendo partecipato alla precedente assemblea caratterizzata da dispute di tipo solo economico, ho preferito assentarmi. Il Dirigente amministrativo mi ha detto che sentirà il parere del D.S. ma,molto probabilmente, mi verrà decurtata la giornata di lavoro poichè in quelle ore risultavo in servizio e quindi dovevo essere presente all'assemblea! A questo punto mi domando: l'assemblea sindacale è un diritto o un obbligo?

E' un diritto: ma se lei non intende fruirne, non è certo autorizzata ad abbandonare il servizio.

Gentile Pino Santoro, la ringrazio per la risposta data al mio precedente quesito e spero mi possa fornire indicazioni per altre due mie richieste. Vorreri sapere, in caso di soppressione di un plesso di scuola elementare, se esiste una normativa che prevede che i bambini non superino un certo chilometraggio per arrivare alla scuola più vicina; e se esiste questa legge quanti Km. sono previsti?(sempre parlando di una scuola di montagna). Inoltre vorrei sapere quali sono i requisiti legali che istituiscono le scuole uniche di montagna (ad es. pluriclassi con una docente), se queste scuole esistono ancora e da chi sono autorizzate. La ringrazio anticipatamente, aspettando la sua risposta.

Le scuole uniche di montagna non esistono più, che io sappia. Quanto al chilometraggio, non conosco norme che dispongano a riguardo, per cui non sono in grado di esserle utile.

Vi scrivo per avere delle delucidazioni su tre quesiti:
1. Il Dirigente scolastico può imporre (con un ordine di servizio) che i voti degli alunni vengano registrati dal docente, oltre che sul registro personale, anche sul sito della scuola?

Sì.

2. Il Dirigente scolastico può imporre (con un ordine di servizio) che i docenti che non hanno la cattedra di diciotto ma di sedici ore prestino servizio di vigilanza (nelle due ore rimanenti le 18!) con due, tre o addirittura quattro classi riunite insieme? In caso positivo il docente che tipo di responsabilità ha nei confronti degli studenti?

La vigilanza si esercita su di un numero di alunni che di norma non può eccedere quello previsto per la formazione delle classi.

3. Il Dirigente scolastico può imporre agli studenti di fare l'assemblea d'istituto di pomeriggio e non la mattina?

Gli studenti hanno diritto ad un'assemblea al mese, con relativa sospensione dell'attività didattica.

Carissimo Pino, giovedì 13 novembre, durante il collegio ne ho sentita un'altra: i docenti di posto comune sono obbligati a sostituire i colleghi di sostegno assenti per un periodo superiore ai cinque giorni. Ora ti chiedo, è vero tutto questo?

No.

Sono tenuta a fare le sostituzioni o mi posso rifiutare?

Ti puoi rifiutare.

Puoi indicarmi dove trovare la norma? Sono curiosa di " leggere." Ti ringrazio molto

Nel ns. contratto e nel DM 201/2000, che è il regolamento relativo alle supplenze.

Gentilissimo Redattore, sono titolare in una scuola elementare da sette anni. Tale scuola è stata dichiarata a rischio nell'anno scolastico 2000-2001. In quell'anno mi sono assentata per motivi di salute da novembre 2000 fino alla fine delle attività didattiche. Ho ripreso servizio il 1 settembre dell'anno scolastico 2001-2002 e, sottoposta a visita medica nell'ottobre dello stesso anno, ottenevo l'utilizzo in altre mansioni fino al 30 giugno. Nell'anno scolastico successivo si è riproposta la stessa situazione. Attualmente presto servizio nella stessa sede di titolarità in qualità di insegnante. Vorrei sapere se ho maturato il diritto al compenso accessorio annuo spettante.

Il compenso accessorio per retribuire quali prestazioni aggiuntive? Nella scuola il compenso accessorio viene infatti erogato solo in ragione di specifiche prestazioni aggiuntive.

La pausa obbligatoria di 30 minuti porta le ore complessive a 9 ore e trenta o e' da considerarsi all'interno delle 9 ore?

La seconda che hai detto.

Egr. Signori, non sapendo a chi rivolgerci per avere una risposta ad un ns. quesito, ci permettiamo di distrurbarVi per sapere se è possibile installare delle telecamere nelle scuole, per esempio nei laboratori, nelle palestre etc. per controllare eventuali azioni illecite, senza incorrere alla (ridicola) violazione della privacy. Questa ns. richiesta scaturisce dal fatto che essendo una società che installa laboratori di informatica, ci capita abbastanza spesso che da tali laboratori vengano asportate delle parti costringendo l'Istituzione Scolastica a ricomperare il maltolto.

Penso che nulla osti a riguardo, trattandosi di normali sistemi di protezione delle attrezzature scolastiche.

Sono un dottore di ricerca, attualmente sono titolare di borsa di studio Post-doc fino a marzo 2004, sono docente di ruolo in un liceo scientifico (italiano latino storia), in aspettativa fino al detto mese di marzo. La mia università mi ha assunto a contratto (con contratto di diritto privato come D.L. 30 marzo 2001 n. 165, è contratto Co.co.co.) per il secondo semestre a.a.2003-2004, a partire da marzo dovrei svolgere lezione nel mio giorno libero da scuola. Il mio preside mi nega l'autorizzazione (necessaria, in caso di controversia deve decidere il Provveditorato) dicendo trattarsi di prestazione non saltuaria. La legge Bassanini e successive integrazioni garantiscono la possibilità di svolgere attività extra scolastica purché non dipendente e non in contrasto con quella scolastica, garanzia che ho assicurato al mio preside. Inoltre so che il co.co.co. è lavoro parasubordinato ma non dipendente, e che la Bassanini - essendo precedente - non tratta, ovviamente, dei co.co.co. Io non voglio nulla che non mi spetti, né posporrei il mio impegno scolastico a quello universitario. Ho raccolto molta documentazione ma non è facile orientarsi, saprebbe darmi una indicazione dirimente.

Faccia riferimento all'art. 53 del d. l.vo 165/2001 per rivendicare l'autorizzazione, che non può esserle negata, secondo me.

Desidero sapere se il DGSA può candidarsi come RSU mediante una lista i cui membri sono solo personale ATA . E' possibile?

Sì.

Insegno in una scuola elementare di Cento (FE). La frequenza ad un corso di formazione sulla sicurezza, in questo caso "antincendio", obbligatorio, può.. deve essere retribuito?

No.

La frequenza dovrebbe essere oltre l'orario di servizio?

No.

Esprimo intanto la mia delusione dopo la frequenza a questo <<corso di FORMAZIONE>>: come si possono definire formazione 8 ore di frequenza? Però dovrò sostenere una prova orale, una scritta, una pratica!! Solo così diventerò RESPONSABILE della sicurezza nella mia scuola!!!! Non è davvero serio lavorare in questo modo. Grazie per l'attenzione

Vuolsi così colà...

Sono una insegnante della scuola elementare e vorrei un chiarimento relativamente al diritto/dovere all' aggiornamento. Il Collegio dei Docenti ha approvato, su precise indicazioni del Dirigente che ne sosteneva l'obbligatorietà, un corso di aggiornamento di ben 30 ore sulla sicurezza: preciso che molti di noi insegnanti hanno l'attestato ottenuto in seguito al corso attuato con un CD, qualche anno fa, sulla 626 . Nel corrente anno scolastico sono pervenute altre proposte molto interessanti (compresi i corsi del DM 61) la cui frequenza però non è possibile a causa del corso sulla sicurezza. Vi chiedo pertanto se veramente siamo obbligati come docenti a seguire questo corso che è stato deliberato dal collegio o se possiamo sceglierne altri in base ad interessi ed esigenze personali. Vi ringrazio per il Vostro prezioso servizio di consulenza.

Siete libere anche di frequentare altri corsi, fatto salvo quello deliberato dal collegio.

Gent.mi, non so se posso chiedere a Voi, però ho saputo attraverso una rivista che già dall'anno scolastico in corso (2003/04), le Accademie di Belle Arti attivano dei Corsi di specializzazione biennali. Vorrei saperne di più in quanto io posseggo il diploma di Pittura dell'Accademia, ma desidererei approfondire ulteriormente le mie conoscenze nell'ambito pittorico o del restauro e vorrei spendere queste mie conoscenze nell'ambito scolastico, poichè sono un insegnante. Insegno già da diversi anni arte applicata e discipline pittoriche in un Istituto d'Arte, chiedo quindi se questi corsi possono essere considerati forme di aggiornamento e se è prevista un'agevolazione economica o di riduzione d'orario per poterli frequentare.

Nessuna agevolazione economica; al massimo è possibile beneficiare di permessi retribuiti (150 ore) per la frequenza, lo studio e la partecipazione agli esami. Quanto alla natura dei corsi, è opportuno rivolgersi direttamente alle Accademie per saperne di più.

Gent. mo Pino, vorrei sapere se il consiglio di classe che ha ritenuto d'inserire nel curricolo di un biennio lo studio di una seconda lingua straniera senza diminuire corrispondentemente il numero di ore di altre discipline e, quindi, limitandosi ad aggiungere la materia alle altre, possa valutare sulle pagelle e sul registro generale dei voti gli alunni. E se no come si può riparare? Si può, inoltre, rendere effettivamente curriculare la stessa disciplina nel triennio applicando correttamente la normativa pur in presenza dell'anomalia nel biennio?

Penso che la scuola sia autonoma nella certificazione dei crediti scolastici, in ragione di quanto prevede già il regolamento sull'autonomia, senza scomodare la controriforma.

Vorrei sapere a chi compete la decisione di cedere delle aule di un edificio scolastico (scuola elementare comunale) ad un altro istituto. Nell'art. 94 del dlg 16 aprile 1994 n. 297 lo faceva il provveditore agli studi dopo aver sentito il consiglio scolastico provinciale. Ma, avendo abolito il Consiglio provinciale, è il Consiglio di Istituto che deve dare il parere?

Sì.

In caso di ferie estive, o comunque in periodi di sospensione delle attività didattiche, del custode COMUNALE i collaboratori scolastici statali possono essere comandati a sostituirlo fino alle ore 20,00? Dopo quell'orario entra in funzione la sorveglianza preposta dalla  polizia di stato (ronda). Si fa presente che nell'edificio c'è un impianto di allarme ma non collegato alla Questura. Si chiede sollecita risposta. Grazie.

Sì, la sostituzione è senz'altro possibile.

Buongiorno. Il collegio dei docenti a cui appartengo ha già deliberato l'attivazione di tre funzioni strumentali. Le domande di assegnazione dell'incarico da parte dei docenti sono quattro, tra cui vi è quella dell'insegnante collaboratore del D.S. designato come vicario. Per non escludere nessun insegnante e accontentare tutti, il D.S., dopo la scelta del collegio, propone di attivare quattro funzioni. Domanda: è incompatibile l'incarico di collaboratore "vicario" con la funzione strumentale?

Sì.

Se il collegio ha già deliberato, come viene retribuita la quarta funzione? Ed è normale che per accontentare e non prendersi la responsabilità si creano funzioni a piacimento tanto paga lo stato?

La misura del compenso delle funzioni strumentali è definita in sede di contrattazione di scuola sulle modalità e criteri di utilizzo del fondo di istituto.

Se in una scuola viene presentata una lista e questa viene ricevuta attestata con data e firma del ricevente la lista stessa è annullabile qualora in data successiva dal firmatario sia stata apposta una correzione con accanto la firma del firmatario della lista stessa e data successiva a quella di ricevimento? Si precisa che il personale al protocollo non ha vistato la correzione; si precisa che l'atto non è stato protocollato; la natura dell'atto rimane privata. Una volta depositata e quindi non essendo più nella disponibilità del firmatario la consegna e la successiva correzione sono ammissibili?

Secondo me modifiche ed integrazioni sono sempre possibili entro la data di scadenza per la presentazioni delle liste.

Insegnante (donna) tempo indeterminato scuola elementare. Figlia 3 anni e mezzo. Entro i 5 giorni di congedo per malattia figli, a quale percentuale di retribuzione ho diritto? A quali art. di legge far riferimento nella domanda?

La rimando alla lettura del contratto di lavoro, che può scaricare anche dal ns. sito.

Gradirei sapere se anche per il 2003 è possibile richiedere, nella quota spettante, il rimborso delle spese sostenute per la frequenza di corsi di aggiornamento tenuti da Università. Se è possibile, entro quando bisogna farne richiesta alla scuola di appartenenza?

Non è più possibile, non essendo stato previsto in finanziaria specifico stanziamento.

Un ITP, con cattedra di 24 ore, può svolgere ulteriori 2 ore di approfondimento in una classe in cui è titolare? Secondo me, RSU d'istituto, no. Se la mia opinione è fondata, desidererei avere indicazioni sulla normativa di riferimento per aprire contezioso con il D.S.

No, non si possono eccedere le 24 ore di insegnamento settimanali, come prevede il ns. CCNL.

I collaboratori del D.S. e le funzioni strumentali possono partecipare a commissioni e attingere in tal modo alle risorse del FIS.

Sì.

Gentilissimi, gradirei conoscere se in un liceo classico ove mai è stato previsto un magazzino, può invece oggi assegnare un assistente amministrativo a compiti di magazzino.

Claro che sì.

Gentilissimo Prof. Santoro, sono un docente della Scuola dell'Infanzia, ieri, 19 novembre 2003, c'è pervenuta una circolare da parte del Dirigente, avente come oggetto: "Organizzazione orario definitivo della scuola dell'Infanzia" ed il suo contenuto è: "A partire dal 24/10/'03, al fine di ottimizzare le risorse della scuola, le insegnanti della scuola dell'Infanzia adotteranno la seguente organizzazione dell'orario di servizio. In allegato c'è l'orario delle singole sezioni. Premetto che, in data 25 settembre, il Dirigente aveva convocato le insegnanti della scuola dell'Infanzia chiedendo di consegnare uno schema unico di orario per sezione, in cui ogni docente avrebbe fatto il turno antimeridiano in due giorni fissi e vicerversa per il pomeriggio, il quinto giorno a settimane alterne. E così è stato. Oggi ci ritroviamo con la circolare sopra riportata e nel contenuto orario ci viene chiesto di fare in alcuni giorni 6.30 di servizio, in altri 4 ore e 30 minuti, eliminando così le compresenze a mensa. Con la collega si era deciso di avere il giorno alternato il venerdì, ci è stato spostato a martedì. Domanda: può un Dirigente capovolgere un orario di servizio senza convocare le dirette interessate? Domanda: può un insegnante effettuare ore 6.30 di servizio continuativo? E se in quel giorno capita anche una riunione di progetto o un Collegio Docenti? Che fare?

I criteri di utilizzazione del personale sono materia di contrattazione integrativa di scuola. In quella sede è anche possibile indicare l'orario massimo di impegno giornaliero del personale insegnante. Quanto alla soppressione delle compresenze, questa non può che essere decisa in sono al collegio dei docenti, avendo a che fare con la programmazione educativa della scuola.

Egr. prof. Santoro, una collega della mia scuola ha presentato, in direzione, richiesta per usufruire della L. 104 relativamente a due familiari. E' legittimo usufruire dei permessi di cui all' art. 33 per tutte due i familiari? In questo caso i giorni usufruibili sarebbero complessivamente 6 al mese!!!

No, secondo me restano tre.

Buonasera, sono un'insegnante di un Istituto Comprensivo. Volevo sapere se esiste una normativa che regola la questione delle visite guidate e i viaggi di istruzione. Mi spiego meglio: l'insegnante che accompagna gli alunni in visita guidata di 1 giorno, diciamo per un totale di 10 ore, con il pasto a proprio carico, ha diritto ad un'incentivo? E l'insegnante che accompagna gli alunni in viaggio di istruzione, diciamo ad esempio 3 giorni, ha diritto ad un incentivo? Lo chiedo perchè il nostro direttore S.G.A. fa sempre un sacco di problemi e quindi ogni anno presso la nostra scuola, diminuiscono le iniziative di questo genere, perchè nessun insegnante è disposto ad accompagnare gli alunni in visite di studio. La ringrazio per la risposta e le invio cordiali saluti.

La questione degli incentivi può essere autonomamente decisa in sede di contrattazione di istituto sui criteri e modalità di utilizzo del fondo.

Per frequentare un corso di alta formazione post laurea tenuto da università con lezioni un pomeriggio a settimana per 5 ore e per 6 mesi ho diritto alle 150 ore di esonero dall'insegnamento considerando anche l'impegno per studio?

Secondo me sì, a patto che il titolo conseguito possa utilmente essere speso nella professione docente.

Caro Pino aiutami anche questa volta! Nel 2001-02 avendo una gravidanza difficile ho chiesto l'astensione facoltativa (ero coperta da nomina del provveditore fino al termine delle attività didattiche e avevo l'incarico ormai da diversi anni) e pensavo che sarei stata retribuita al 100% visto che nel contratto mancava la vecchia distinzione tra docenti a TD e docenti a TI; sorpresa non è così, stamattina in segreteria mi hanno comunicato che la ragioneria del Tesoro pretende la rettifica dei decreti in modo da retribuirmi all'80%: ti pare possibile?

Io impugnerei il provvedimento.

Cosa posso fare per non subire l'ennesimo torto a danno dei precari che mandano avanti la scuola pubblica ormai da troppo tempo?

Ricorso al giudice del lavoro. Io in conciliazione ho già avuto soddisfazione rispetto ad un caso analogo.

Gentile redazione, ho in passato ricevuto una sanzione disciplinare dell'avvertimento scritto. Questo è accaduto circa 14 anni addietro, ed all'epoca non ero ancora in ruolo, ma precario. Da allora non ho ricevuto nessuna altra sanzione disciplinare. Questo avvertimento scritto appare nel mio fascicolo personale in possesso della scuola dove presto servizio. Navigando il vostro sito, avevo letto, se ben ricordo, che è possibile richiedere al comitato di valutazione del servizio ed al DS di stralciare fisicamente tale sanzione disciplinare dal fascicolo personale, in modo tale che non ne rimanga traccia. Purtroppo non riesco più a trovare la normativa in questione nel sito. Potete aiutarmi a ritrovarla fornendomi il link? E, se ne siete a conoscenza, gradirei anche sapere se tale normativa ha subito nel tempo modifiche. Ricordo che la norma era piuttosto datata.

E' sempre possibile, dal momento che la materia non ha subito modifiche nel corso degli ultimi decenni.

Inviate le vostre richieste a:
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