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a cura di Pino Santoro


 

FAQ/23
Domande e Risposte sulla RSU

Vorrei sapere a quanto corrisponde il compenso per un insegnante di scuola elementare che accompagna il proprio modulo in visita guidata. Il compenso varia a secondo della distanza? Da na a rm, a quanto ammonta? Si può pagare tale compenso con il fondo di circolo?

Non è previsto alcun compenso accessorio, a meno che la contrattazione di scuola non lo abbia stabilito. L'unica cosa che le verrà riconosciuta sarà l'indennità di missione, ma sono davvero pochi euro.

Gentilissimo Pino, Le scrivo per un ulteriore quesito. Mi auguro di essere chiara. Avendo avuto una bambina nel febbraio dello scorso anno, sto per concludere la riduzione oraria per l'allattamento, visto che il 14 p.v. la bimba compirà un anno. Nel presente anno scolastico sono in servizio presso due scuole, e più precisamente ho 14 ore in una e 4 ore in un'altra. Fino ad oggi, dovendo fare 12 ore, ho avuto la possibilità di concentrarle tutte in quella in cui ho il numero di ore più elevato, e ho lasciato, ovviamente, le 4 ore dell'altra. Dovendo, a breve, riprendere l'orario completo, mi chiedo se posso evitare di effettuare le 4 ore fino alla fine dell'anno scolastico, chiedendo un giorno di congedo parentale alla settimana, e più precisamente quello in cui sarei in servizio nella seconda scuola, senza per questo creare disservizi all'utenza, permettendo altresì al supplente di poter lavorare sino alla fine dell'anno.

Se non ne ha già fruito, è naturalmente possibile.

Le chiedo, infine, se è stato definitivamente sciolto il dubbio sulla sovrapposizione, nel primo anno di vita del bambino, tra il mese di congedo parentale (ex astensione facoltativa), interamente retribuito, ed il mese di congedo per malattia del figlio (1 per anno di vita del bambino).

Sovrapposizione in che senso, mi scusi?

Egregio Dott. Santoro, desidero un chiarimento urgente. Insegno in una scuola secondaria di II grado, precisamente un IPSIA, ove stanno per essere attivati i corsi PON e POR. Nella scuola sono state presentate le domande per accedere all'incarico di tutor coordinatore dei suddetti progetti; avendo anche io i requisiti per accedere ad alcuni progetti POR rientranti nel mio settore disciplinare ho presentato domanda per essere inserita in una graduatoria per il conferimento dell'incarico di TUTOR COORDINATORE per 2 progetti POR. Poichè in segreteria non ho avuto chiarimenti in merito le chiedo gentilmente di potermi descrivere quali impegni ed adempimenti sono connessi a tale funzione prima di un'eventuale accettazione o rifiuto della stessa. La ringrazio anticipatamente!

Non la so proprio aiutare, dal momento che di tutto mi occupo meno che del PORPON.

Gentile Prof. Santoro, torno a scriverLe per avere un'indicazione su quanto la scuola elementare dove insegna mia moglie, attualmente in astensione facoltativa (ora, se ho capito bene, ricompresa nei congedi parentali) le ha comunicato. Sostengono che richiedendo di astenersi dal lunedì al sabato di ogni settimana, verrebbero conteggiati, ai fini del corretto computo delle assenze residue, solo 5 giorni a settimana, mentre, per come interpreto il nuovo CCNL, a mio parere si rende necessario il ritorno a scuola per un giorno, altrimenti la domenica verrebbe in ogni caso conteggiata. Ho ragione io o ha ragione la scuola?

Naturalmente lei.

Per completezza, mia moglie ha un incarico di specialista di inglese dal Provveditorato fino al 30 giugno 2004. Un caro saluto e un ringraziamento.

Arrivederci.

Gentilmente, è possibile sapere se dopo aver goduto dei 6 mesi di astensione facoltativa si possono chiedere, secondo il nuovo CCNL, 2 mesi o più non retribuiti per malattia del bambino di età inferiore ad un anno? Il mese retribuito per malattia del bambino si può ottenere pur nelle condizioni suddette?

Sì.

Egr. prof. Pino Santoro, sono stato sottoposto a visita di controllo presso il Ministero di Economia e Finanze sede idi Brindisi in data 22/1/2004, quindi in data 30/1/ 2004 sono stato contattato telefonicamente presso la sede di utilizzazione dall'ufficio amministrativo addetto del ex provveditorato di Brindisi ed invitato a presentarmi in data 3/2/2004 per firmare un nuovo contratto con il quale la mia situazione giuridica cambia. Infatti da docente inidoneo a tempo indeterminato mi vedo trasformato in docente inidoneo a tempo determinato, e quindi soggetto a possibile licenziamento. Il mio quesito è il seguente: posso rifiutarmi di firmare il nuovo contratto? Posso chiedere una nuova visita di controllo presso la ASL di Brindisi, dato che l' ultima decisione spetterebbe a quest' ultima? Le chiederei una risposta in giornata, anche nel pomeriggio, visto che il 3/2/2004 è domani. La ringrazio.

Non capisco come sia possibile trasformare il suo contratto da tempo indeterminato a tempo determinato: la cosa infatti non è consentita.

Spett.le Redazione, ancora una volta chiediamo il Vs Autorevolissimo parere sul seguente problema. La nostra scuola ha chiesto che tutti gli insegnanti della scuola materna, partecipino ad un progetto che si concluderà a fine anno e con le seguenti modalità: n°14 ore di rientro (extra scolastiche) per ogni insegnante; ¤ 1.800,00 da dividere tra tutti e otto gli insegnanti, ma solo cinque devono firmare. Nonostante si chieda liberamente di aderire ci è stato fatto capire, molto chiaramente, che dovremmo partecipare "tutti" perchè, altrimenti vorrebbe dire che vi è del personale che non intende lavorare oppure non vuole collaborare. A tal proposito vorremmo sapere: 1) chi propone un progetto?

Di solitogli insegnanti al collegio dei docenti, che delibera in merito.

2) Chi stabilisce la quantità di ore e la eventuale modalità di rientro?

Sempre il collegio dei docenti, in ultima istanza.

3) Chi stabilisce l'importo?

La contrattazione di istituto.

Esiste una norma che stabilisca detto importo e per il numero delle ore?

No.

Infine, cosa succede se alcuni insegnanti non volessero aderire a tale progetto, in quanto ritengono che l'importo non è adeguato al numero di ore extrascolastiche richieste ed anche perchè non si capisce il motivo per cui devono figurare solo cinque persone?

Assolutamente nulla, dal momento che le attività aggiuntive sono possibili solo sulla base di una dichiarata esplicita disponiblità.

Ancora grazie per la Vs cortese risposta che desidereremmo avere al più presto perchè la scuola vorrebbe subito una risposta per l'adesione.

Prego.

Egr. Sig. Santoro, vorrei chiedere alcune cose sulla mia busta paga. Dopo attenta lettura dell'ultima busta paga mi sono accordo che alla voce: "Dettaglio detrazioni" non viene calcolata la detrazione relativa al lavoro dipendente di circa 40 euro. Andando a ritroso ho costatato che la detrazione manca in tutti i cedolini in mio possesso che risalgono  agli inizi del 2000. Cosa posso fare per recuperare i soldi che mi spettano da minori ritenute fiscali se si fosse tenuto conto delle detrazioni spettanti ai lavoratori dipendenti?

Lo segnali alla segreteria della sua scuola.

Insegno in due scuole di ordine diverso. Può un dirigente rifiutarmi il permesso di due ore per partecipare agli scrutini dell'altra scuola?

Secondo me no.

Una volta concesso il permesso, devo recuperare le due ore di lezione?

Secondo me no.

Nonostante una lunga ricerca tra le leggi italiane, non ho trovato nulla riguardo gli orari scolastici per le scuole elementari. Se potete, rispondete a questa mail indicandomi dove trovare queste informazioni. Ad ogni modo sono a ringraziarVi ed a porgere i miei saluti.

La scuola è autonoma nella loro predisposizione (vedi DPR 275/99).

Sono un insegnante precario di economia aziendale (A017 ) della provincia di Roma. Vorrei sapere il numero dei colleghi della mia materia prossimi al pensionamento.  

Non la so aiutare.

Può un docente, individuato come coordinatore di classe dal collegio docenti, rifiutare tale incarico adducendo a motivo la presenza nella classe del proprio figlio?

Sì, ci sono evidenti ragioni di opportunità che sconsigliano questa scelta.

Buonasera, ringraziandovi per la celerità con la quale avete risposto al mio quesito, ne approfitto dunque per porne un altro. Il vicepreside della mia scuola arriva regolarmente (intendo proprio sempre) in classe con 10-15 minuti di ritardo. Alle mie proteste il ds ha risposto "si precisa che il docente era dal ds e che la classe poteva essere affidata per sorveglianza ad un collaboratore". Poichè io ritengo (forse erroneamente) che il primo incarico del vicepreside sia fare lezione agli studenti, ha ragione il ds o io?

Naturalmente lei.

Inoltre io credo che la responsabilità della classe sia comunque mia anche se la lascio ad un collaboratore ATA. Ho ragione o torto?

In questo caso torto.

Ho richiesto in periodo di aspettativa non retribuita invocando la legge 23 dicembre 1998 n. 448 art. 26 comma 14 e la circolare ministeriale 28 marzo 2000 n. 96 (che allego) che mi pare chiarisca che tale fruizione non sia sottoposta alla discrezionalità dell'Amministrazione. Il Dirigente scolastico della mia scuola, citando la C.M. 19 giugno 2000 n. 165 che fa riferimento alla nota 26 aprile 2000 del Tesoro sostiene invece che è tenuto a intervenire per valutare l'esigenza di servizio che nella fattispecie sono i consigli trimestrali che, essendo organo perfetto, non possono riunirsi senza la presenza della sottoscritta eventualmente in aspettativa non retribuita. Come regolarsi?

Presentare la domanda ed eventualmente impugnare il diniego per difetto di motivazione, dal momento che il collegio diventa perfetto anche con la presenza di un sostituto.

Salve, Le scrivo per avere delucidazioni in merito alla possibilità di usufruire delle ferie per il personale docente con contratto a tempo determinato. Dal mese di novembre sono stato chiamato ad insegnare come supplente in una scuola Elementare, e pur avendo sino ad ora insegnato senza soluzione di continuità, le nomine di supplenza non sono mai state per un periodo superiore a 10 giorni. In altri termini la scuola non mi fatto una sola nomina, ma più nomine contigue (in dipendenza delle richieste di ferie/permessi della titolare della cattedra). La segreteria della Scuola mi ha informato che io non posso usufruire di alcun giorno di ferie (previsto nell'art. 19 e seguenti del CCNL), nonostante alla fine del mese sul cedolino mi vengono regolarmete pagate le ferie maturate e non godute. La ringrazio anticipatamente.

Se le supplenze sono per periodi così brevi, ha ragione la segreteria della sua scuola. La informo comunque che non è prevista la sostituzione del personale in ferie.

Salve, come va?

Insomma...

Vi faccio sapere che mi hanno riconosciuto la legge 104/92, solo che non conosco a fondo tale legge, dato che mi hanno riconosciuto solo portatrice di handicap in base all'ex art. 3 comma 1, quindi hanno giudicato che non ho un handicap grave. Vorrei sapere qualcosa di più su questa legge e quali sono le cose a cui ho diritto? Ciao.

Le legge la puoi scaricare anche dal ns. sito. Quanto ai diritti, quelli li trovi indicati tutti nel CCNL della scuola, sempre sul sito.

Sono un insegnante a t.i. di educazione fisica in una scuola media della provincia di Roma. Leggendo il testo del CCNL 2002-2005 (art. 75, 76, 79, 85, 86 e Tabella 2 Posizioni Stipendiali) mi sembrava di aver capito che il conglobamento della IIS nello stipendio tabellare avrebbe prodotto un aumento del compenso orario per le attività complementari di educazione fisica (Giochi Sportivi Studenteschi). Infatti tale compenso – calcolato nella misura di 1/78 dello stipendio tabellare – prima del nuovo contratto escludeva dal calcolo l’IIS ma ora – essendo questa stata conglobata - dovrebbe a mio parere comprenderla nella base di calcolo. Il DGSA della mia scuola sostiene invece che nulla è cambiato in quanto il conglobamento dell’IIS avrebbe secondo lui effetto solo ai fini pensionistici e previdenziali. Vorrei avere il vostro parere sull’argomento.

La materia sarà oggetto di una specifica sequenza contrattuale, non ancora per altro avviata.

Vorrei sapere qual'è la normativa che prevede che in caso di assenza in massa degli alunni gli inseganti possono andare via 10 minuti prima del suono della penultima ora.

Mai sentito nulla del genere.

Fino all'anno scorso l'autorizzazzione all'esonero o al semiesonero era disposta sulla base di un numero di classi inferiore ad un quinto rispetto alle 40 (esonero) e alle 30 (semiesonero) per gli istituti che funzionano con corsi serali. Gradirei saper se con la finanziaria e le riforme della scuola ciò rimane immutato per l'anno in corso.

No. La finanziaria ha modificato in peius questi parametri.

Avrei bisogno gentilmente di un chiarimento. Il DPR 249 del 24/6/1998 (Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria) si applica anche alle istituzioni scolastiche italiane all'estero, come ad esempio la Scuola Italiana di Asmara?

Ritengo di sì, anche se non ho mai approfondito l'argomento.

Il regime di autonomia esteso anche all'estero, permette di modificare quanto contenuto nel suddetto decreto in materia di sanzioni disciplinari nei confronti degli studenti?

No, secondo me no.

Oggetto: assenze per visite mediche, prestazioni specialistiche ed accertamenti diagnostici personale docente ed ata
1) Nei casi di assenze per visite mediche, prestazioni specialistiche ed accertamenti diagnostici, ove non sia dimostratamente possibile effettuarli al di fuori dell'orario di servizio, il dipendente può usufruire del trattamento di malattia da documentare con l'esibizione di certificazione rilasciata dalla struttura sanitaria che ha erogato la prestazione?

Sì.

2) La visita fiscale in questo caso non viene richiesta dalla scuola da cui dipende il docente o personale ata?

Esatto.

3) Nel caso le assenze in questione siano inferiori o pari alla metà della durata dell'orario di lavoro giornaliero, il dipendente potrà chiedere un permesso retribuito?

Sì.

O deve recuperarlo?

Se chiede quello breve sì.

4) Quale è l'attuale normativa di riferimento circa le questioni di cui sopra?

Il CCNL.

Ho una cattedra di 20 ore settimanali per le quali mi sono stati accreditati 117.56 Euro lordi sotto la voce art.6 dpr 209/87. E' giusto?

Ritengo di sì, se l'importo corrisponde ad un compenso orario lordo pari ad un settantottesimo della paga base in godimento.

Sono un docente immesso in ruolo con decorrenza giuridica ed economica in data 01/09/2001 alle prese con la ricostruzione di carriera. La mia posizione pre-ruolo e' la seguente: 6 anni di supplenze del provveditore (quindi con requisito 180 gg.) e l'anno del servizio militare. Anche leggendo il t.u. art. 485 commi 1 e 7 mi chiedevo se l'anno del militare sara' valutato ai fini della progressione economica e quindi in che data otterro' il passaggio all'ormai terzo scaglione. Grazie! 

Se il servizio militare è stato prestato in costanza d'impiego senz'altro sì.

Sono un'insegnante di matematica e fisica assunta a tempo indeterminato presso un liceo scientifico statale. Il 25 gennaio 2004 ho avuto una bambina (la data del parto prevista era il 30 gennaio). Quando dovrò rientrare a scuola? Secondo me il 1 maggio e secondo la mia segreteria il 30 aprile. Chi ha ragione?

Lei.

Se intendo usufruire di alcuni giorni di congedo parentale, dovrò comunque interrompere l'assenza rientrando alla fine del congedo obbligatorio?

No.

Buongiorno, sono un genitore nel C.d.I. a Trezzo sull'Adda. Pongo un quesito che, forse, è già stato dibattuto e spiegato. Chiedo pazienza. Tra i genitori a Trezzo questo quesito sta portando alcuni dubbi che vorremmo chiarire. La RIFORMA, nell'anno scolastico 2004/05, coinvolgerà TUTTE le classi della scuola PRIMARIA (Elementare), oppure solo le classi prime?

Tutte.

A nostro avviso, in base alla lettura della C.M. del 13 Gennaio 2004 e al Decreto Legislativo votato dal Conisglio dei Ministri il 23 Gennaio 2004 (art. 13), riteniamo che coinvolgerà tutte le classi. Però ci sono parere diversi nell'ambito dirigenziale/docente.

Chiedete le loro dimissioni.

Ringrazio per le delucidazioni che ci invierete e che attendo. Cordiali saluti.

Saluti.

Salve sono un'insegnante di ruolo elementare di Tor bella monaca Roma con 20 anni maturati. Quest'anno ho aderito ad un campo scuola del comune di Roma per la durata di tre giorni. Mi piacerebbe sapere se per noi docenti è previsto un compenso accessorio visto l'impegno che si sosterrà per tali giorni. In passato c'era un compenso, ma con le trasformazioni della scuola non so se è ancora così. Potreste darmi dei chiarimenti in merito, anche in riferimento a normative se esistono? Un saluto ed un ringraziamento per un'eventuale risposta e complimenti per il Vostro sito, davvero utile per noi docenti.

Il fondo dell'istituzione scolastica di cui all'art. 82 del CCNL della scuola serve per retribuire le prestazioni del personale indicate all'art. 86, sulla base dei criteri stabiliti dalla contrattazione di scuola prevista dall'art. 6. Sempre del CCNL, che può scaricare anche dal ns. sito.

Prego cortesemente questa redazione di informarmi sulle ultime leggi o D.lg. o circolari Ministeriali,circa la legalità di installare nelle scuole gli orologi marca tempo per il controllo della presenza dei docenti.

Basta il DPR 275/99 per consentire alla scuola di decidere questo, in piena autonomia.

Desidero conoscere la posizione del lettore di lingua straniera all'interno del consiglio di classe ed in particolare se deve avere un suo registro dove annotare le valutazioni, se può proporre un suo voto indipendentemente dal voto proposto dall'insegnante titolare e se ha una programmazione sua da seguire o la deve concordare con l'insegnante titolare. Infine a quale normativa fare riferimento a questo riguardo. Grazie.

La legge 124/99 ha stabilito la piena contitolarità dell'insegnante tecnico pratico, che quindi partecipa a pieno titolo alla valutazione dell'allievo insieme all'insegnante titolare dell'insegnamento principale.

Vorrei gentilmente delle delucidazioni sulla legge Moratti perchè leggendo il decreto non riesco a fare luce su quale sarà il futuro della scuola a tempo pieno ed inoltre ascoltando i vari insegnanti mi sembra di capire che sia più la paura di perdere le ore di retribuzione che di insegnare in modo diverso, ma pur sempre insegnamento sia. E' possibile avere una spiegazione apolitica su questa legge?

Mi spieghi che cosa vuol sapere.

Del resto penso che nella scuola non sia giusto fare entrare la politica.

Mi spieghi in che senso.

Spett.le redazione di edscuola, sono un docente a tempo indeterminato di latino e greco dell'Istituto 
Superiore 'Toiano' di Pozzuoli (NA). Vorrei porre due quesiti:
1) La 'funzione strumentale' ha diritto ad una riduzione di orario, o ad un semiesonero o a giorni di permesso aggiuntivi finalizzati allo svolgimento delle attività relative alla sua carica?

No.

2) E' possibile richiedere l'esonero dagli esami di Stato? Se si', in quali circostanze?

Uno può sempre ammalarsi, in quel periodo...

In qualità di RSU di un Istituto Istr. Superiore, desidero cortesemente conoscere il vostro parere sul seguente quesito: il fondo d'istituto del nostro istituto per l'anno scolastico 2002-2003 è uguale a 10000 (cifra indicativa). In contrattazione esso viene diviso proporzionalmente tra personale ata e personale docente: 3000 è la quota ata e 7000 è la quota docenti. A fine anno gli ata consumano tutta la loro quota, i docenti ne consumano solo 5000; resta un avanzo di 2000 (costituito tutto da fondi dei docenti). Nella contrattazione dell'anno 2003-2004 (svolta a ottobre 2003) si procede così: Fondo ist =10000; si divide in proporzione e si ha la quota ata =3000 e la quota docenti =7000. Si decide all'unanimità di aggiungere l'avanzo dell'anno precedente alla quota docenti, ottenendo la disponibilità di 9000 per i docenti. Si chiede gentilmente una risposta per conoscere se la procedura adottata è legalmente corretta.

Assolutamente sì. Non solo legalmente, ma anche sulla base delle più elementari norme di buon senso.

Vorrei porre un quesito a chiarimento mio e dei miei colleghi inerente gl'insegnamenti "nuovi" per la scuola media previsti dalla riforma: Cittadinanza e Affettività. Saranno d'ufficio assegnati ai docenti di lettere o a chi capita?

No. Lo decide il collegio dei docenti in sede di progettazione educativo-didattica.

Gent.mo dott..Santoro, lavoro in un piccolo plesso (10 classi), dove spesso (a volte 2 o 3 volte in una settimana) gli alunni di una o più classi, almeno per mezza mattinata se non di più, rimangono abbandonati a loro stessi, questo succede perché:
1° il dirigente non nomina supplenti per meno di sei giorni, né le nomina se le classi rimangono scoperte solo per mezza mattinata
2° la segreteria afferma di non riuscire a trovare supplenti prima delle 9,30/10,00
3° i bidelli si rifiutano di tenere gli alunni
Il dirigente per risolvere questo problema ha inviato una circolare interna definendola ordine di servizio dove afferma che in queste circostanze gli alunni vanno divisi fra le varie classi e richiede, questo a voce, che quando la classe rimane scoperta per mezza mattinata il docente deve prolungare il suo servizio recuperando in seguito le ore eccedenti.
Io ritengo che questo sia sbagliato e mi rifiuto, salvo casi eccezionali, ( emergenze) di prendere alunni non di mia pertinenza, così come mi rifiuto di prolungare il servizio
1° perché ritengo che l'ordine di servizio debba essere nominativo e dato caso per caso
2° perché una delle mie classi ha dei problemi particolari: un alunno in attesa di depistaggio, 2 alunni con gravi problemi comportamentali, 1 alunno disturbato emotivamente con sentenza del Tribunale dei minori.
E' una situazione stressante al massimo anche perché le colleghe volgono la loro ira verso di me e non verso il dirigente. Cosa posso fare? Sono obbligata a fare ciò che dice il dirigente?

Ad effettuare ore eccedenti senz'altro no. Quanto alla divisione degli alunni nelle classi, chieda che l'ordine verbale le venga reiterato per iscritto, in modo da dimostrare che la scuola utilizza ordinariamente una modalità organizzativa per sopperire all'assenza del personale docente che è possibile giustificare soltanto in casi assolutamente eccezionali e non prevedibili.

A chi spetta compilare il frontespizio delle schede di valutazione? Esiste una norma che lo stabilisca senza lasciare la spazio alla libera interpretazione del D.S. o dei docenti?

Non la conosco.

Può sembrare questo un quesito banale, ma in questi giorni nella mia scuola, sono un'insegnante elementare, si dibatte molto sull'argomento perché la nostra dirigente ritiene che sia nostro compito compilare la scheda in tutte le sue parti, e dunque anche nella parte anagrafica, noi insegnanti sosteniamo che quest'ultima spetta alla segreteria, ma non siamo riuscite a trovare riferimenti normativi precisi sull'argomento. Potete aiutarci voi?

Purtroppo no.

Sono un insegnante di materie scientifiche iin un liceo scientifico, e nel mese di ottobre ho presentato un progetto per un corso di formazione per docenti in diversi istituti del mio distretto. Un liceo (non la mia sede) tramite collegio dei docenti e consiglio d'istituto ha approvato la realizzazione di tale progetto, ed io nel mese di marzo dovrò fare 25 ore di lezione ai docenti di questa scuola. Queste ore saranno svolte in ore pomeridiane, pertanto gentilmente le chiedo: devo chiedere l'autorizzazione al mio dirigente scolastico per poter andare in un altro istituto a svolgere tali ore?

Sì.

Sono un insegnante di Storia e filosofia con incarico a tempo indeterminato in una classe quinta presso il Liceo Scientifico statale “L. Mascheroni” di Bergamo. Mia moglie è in attesa del terzo figlio e la data presunta del parto è il 18 giugno 2004, all’incirca all’inizio degli esami di stato. Come può ben immaginare non ho nessuna intenzione di svolgere il mio ruolo di commissario d’esame e mi chiedevo quali sono i modi opportuni da seguire. Per esempio, è pensabile, secondo lei, che il Consiglio di classe decida di proporre sia Storia dell’arte sia Educazione fisica escludendomi, così, in partenza? O ciò e legalmente impossibile? In caso affermativo a quale normativa posso fare riferimento, visto che il mio dirigente sostiene che ciò non sia possibile? Oppure l’unica alternativa è quella di collocarmi in congedo per malattia affinché la scuola nomini un supplente per tutta la durata degli esami?

Penso che quest'ultima sia l'unica strada percorribile.

Sono un'insegnante precaria della scuola media con incarico annuale del CSA. Ultimamente ho avuto un infortunio in casa per il quale ho dovuto usufruire di giorni di malattia. Vorrei sapere quale è la normativa specifica in materia. Anche in caso di un infortunio dopo il trentesimo giorno verrò pagata al 50%?

La materia è regolata dal CCNL della scuola, che prevede la decurtazione dello stipendio dopo il trentesimo giorno di assenza.

Si chiede di sapere se gli IDEI vengano retribuiti o meno con il fondo d'istituto.

Sì, con il fondo di istituto, ai sensi dell'articolo 86 del CCNL.

Sono una docente di scuola media superiore che da diversi anni è incaricata in qualità di direttore di una sede associata di un Istituto di Istruzione Superiore (Istituto Professionale per il Commercio e il Turismo). Chiedo se la figura del direttore di sezione coordinata, prevista dalla vecchia normativa, è ancora prevista per le sedi associate.

E' un'articolazione della funzione docente non prevista dal CCNL, che io sappia.

Sono un'insegnante elementare e insegno  in un modulo di due classi prime, non avendo  la nostra scuola aderito alla riforma moratti (mi si consenta l'uso della minuscola). Per la  precisione io sono l'insegnante dell'ambito linguistico e sono molto soddisfatta del mio lavoro. Sono però molto preoccupata per l'anno prossimo, dal momento che mi si pongono i seguenti interrogativi: 1)Le mie attuali due classi saranno interessate alla organizzazioe prevista dal decreto 23/1/2004?

Sì.

2) E' possibile che io, avendo minor punteggio delle mie due colleghe di modulo, nonostante l'impegno e il lavoro profuso e la continua  personale ricerca di strategie  per avviare i miei alunni alla conquista delle strumentalità della Lingua Italiana, sia costretta, mio malgrado, a diventare insegnante di laboratorio, ruolo che ritengo non adatto a me?

Sì.

Come potrei spiegare ai miei alunni il fatto di non essere più la loro insegnante di Italiano?

Magari con dei fumetti, come fa la moratti (mi si consenta l'uso della minuscola) per la sua riforma.

E come potrei d'altronde entrare in competizione con le mie attuali colleghe di modulo per essere insegnante  tutor? Desidererei una risposta tranquillizzante: che le cose per me potessero restare come adesso!

Lo auspico anch'io, ma dipende molto da quello che deciderete come collegio dei docenti.

Salve, volevo sottoporre un quesito relativo agli assegni di ricerca (art. 51 comma 6 legge 449/97). In particolare se dopo la CM 120/00 è da intendersi che il congedo straordinario per motivi di studio valutabile come servizio a tutti gli effetti si applichi solo ai dottorati di ricerca e non agli assegni di ricerca?

Secondo me sì (errata corrige: la CM 120 è del 2002!).

Sono docente a t.i. nella scuola superiore e sono madre di un bambino di 5 anni. La richiesta di un periodo di astensione dal 7/01/04 al 6/03/04 mi è stata accordata dalla scuola, ma senza retribuzione e con contribuzione figurativa. Ho saputo che la mancata retribuzione dipende, invece, dal reddito personale. Vorrei sapere se è vero e quale sia la soglia massima di tale reddito per l'anno in corso. Preciso di non avere mai in passato usufruito di alcun trattamento (astensione obbligatoria o facoltativa) relativamente alle disposizioni di tutela della maternità. Ringrazio e porgo cordiali saluti

Il periodo di astensione eventualmente fruito oltre il 3° anno ed entro l’8°, non dà diritto ad alcuna retribuzione. Fanno eccezione i redditi più bassi (il limite fissato nel 2000 era di L. 23.429.250 annui). In questo caso è mantenuto il trattamento al 30% anche oltre il 3° anno di età. Quello relativo a quest'anno però non lo conosco.

Sono una docente di Scuola Media Inferiore che, insieme ad altri miei colleghi, ha svolto numerose ore extracurriculari nell'anno scolastico 2002/03. Le ore dei progetti sono state approvate dal Consiglio d'istituto già a Giugno 2003. A tutt'oggi, nonostante i continui solleciti, la segretaria non ha ancora ottemperato ai rispettivi pagamenti. A quali organi rivolgersi per sbloccare la situazione?

Proceda alla messa in mora dell'amministrazione scolastica, informando dell'inaccettabile ritardo anche la RSU d'istituto.

Dovendo definire la contrattazione d'Istituto, chiedo se le assemblee che coinvolgono il personale ATA possono svolgersi anche in orario intermedio ed inoltre se in caso di sciopero il Dirigente Scolastico può disporre la presenza alla prima ora del personale docente non scioperante in servizio nel giorno dello sciopero e se, nell'ambito delle proprie ore di servizio, può modificare in quadro orario.

Riguardo alla riorganizzazione possibile nelle giornate di sciopero, la risposta è sì. Le assemblee in orario di servizio del personale si svolgono secondo le modalità previste dal CCNL, alla cui lettura la rinvio.

Spettabile redazione vorrei sapere se un docente con 16 ore settimanali di servizio può distribuire tale orario su quattro giorni o necessariamente su cinque.

Anche su quattro, secondo me.

Gentile Prof. Santoro, avrei il seguente quesito da sottoporle. Il collegio dei docenti ha deliberato di attivare corsi di recupero pomeridiani per le discipline che prevedono  uno scritto (es. Latino, Matematica ecc.), mentre non è prevista la possibilità di recupero curricolare. Può un dirigente obbligare il docente ad attivare un corso di recupero, eventualmente anche non per le proprie classi?

No.

C'è una legge o una norma che lo preveda o regolamenti l'attivazione dei corsi di recupero?

La decisione è rimessa alla potestà del collegio dei docenti.

Spett.le Educazione & Scuola, sono un ATA della provincia di Messina. Ho un contratto a tempo determinato (nomina annuale fino ad agosto 2004). A partire dal corrente mese inizia il mio 4° anno di lavoro alle dipendenze dello stato con il profilo professionale di collaboratore scolastico. Il C.C.N.L. 2002 -05 all'art. 13 recita testualmente: "Dopo 3 anni di servizio, a qualsiasi titolo prestato, ai dipendenti di cui al comma 3 spettano i giorni di ferie previsti dal comma 2.". Premesso ciò, e senza citare gli altri commi del citato articolo, chiedo: i dipendenti che si trovano nelle mie condizioni hanno diritto a 32 giorni di ferie?

Sì.

Dopo il passaggio di ruolo (se mai ci sarà!!!) si continua ad avere diritto a 32 giorni di ferie o si ritorna a 30 giorni fino al 3° anno?

La prima che hai detto.

Gentile signor Santoro mi dispiace apprendere di non essermi espressa chiaramente riguardo i miei quesiti sulla legge moratti. Domandare quale sarà il futuro della scuola a tempo pieno in riferimento alla legge moratti non credo abbia bisogno di un'altra domanda: "che cosa vuole sapere?" in quanto io ripeto che vorrei sapere il futuro della scuola elementare, per esempio, che ora è strutturata con l'entrata alle ore 08.15 e l'uscita alle ore 16.15.....eccc......e tante altri cambiamenti che se lei è erudito in merito sicuramente saprà dirmi.

Le consiglio le lettura del decreto legislativo approvato dal consiglio dei ministri il 23 gennaio 2004 e che può scaricare anche dal ns. sito. E' scritto tutto lì.

Riguardo il mio forse esagerato apprezzamento riguardo spiegazione politica o meno, il senso è che vorrei una spiegazione chiara pulita e senza giudizi personali che riportano mi creda al pensiero politico

Chi si occupa di politica si occupa dei problemi della città, come dice la parola stessa. Mi pare che la scuola abbia a che vedere con i diritti di cittadinanza, per cui chi si occupa di scuola non può non prendersi a cuore i problemi della polis, e quindi fare politica.

Buon giorno, sono Stefania Sartore, Consigliere d'Istituto e membro di giunta di un Istituto Comprensivo. Mi rivolgo a Voi per cercare di ottenere alcune risposte che non sono riuscita ad ottenere dalla dirigenza. Sulla base del programma di riunioni del Consiglio d'Istituto stilato dal nostro Istituto e sulla base della circolare ministeriale n. 88/2003 ritenevo che entro la data del 15 dicembre dovesse venir presentato al Consiglio d'Istituto il Programma Annuale. In data 15/12/03 inviavo un fax al Dirigente scolastico chiedendo informazioni sul programma annuale, purtroppo senza ricevere risposta. Successivamente, durante una telefonata, informavo il direttore amministrativo della mia disponibilità totale (negli orari e nelle giornate che fossero decise in base alle necessità del dirigente e del direttore) per la preparazione del programma annuale che il mio interlocutore asseriva non essere ancora stato disposto. Il direttore mi informava che solo da poco erano giunte notizie sul finanziamento erogato dal Ministero eche in quei giorni era impegnato nella chiusura dell'anno 2003. Sabato 17 gennaio nell'occasione di un colloquio con il Dirigente riconfermavo al nostro Dirigente la mia disponibilità ad essere coinvolta nella stesura del programma annuale. A TUTT'OGGI (15/02/2004) NON SONO MAI STATA CONVOCATA. Il nostro dirigente asserisce che al Consiglio spettano solo generiche funzioni di indirizzo. In altre occasioni di confronto, per suffragare la sua posizione, citava il parere dell'Avvocatura di Stato. Tuttavia il D.I. n. 44/2001, del 1 febbraio 2001 ai commi 2 e 3 asserisce: "3. L'attività finanziaria delle istituzioni scolastiche si svolge sulla base di un unico documento contabile annuale - di seguito denominato “programma” - predisposto dal dirigente scolastico - di seguito denominato “dirigente” - e proposto dalla Giunta esecutiva con apposita relazione e con il parere di regolarità contabile del Collegio dei revisori, entro il 31 ottobre, al Consiglio d'istituto o di circolo, di seguito denominati “Consiglio di istituto”. La relativa delibera è adottata dal Consiglio d'istituto entro il 15 dicembre dell'anno precedente quello di riferimento, anche nel caso di mancata acquisizione del predetto parere del collegio dei revisori dei conti entro i cinque giorni antecedenti la data fissata per la deliberazione stessa. 4. Nella relazione sono illustrati gli obiettivi da realizzare e la destinazione delle risorse in coerenza con le previsioni del piano dell'offerta formativa (P.O.F.) e sono sinteticamente illustrati i risultati della gestione in corso alla data di presentazione del programma, rilevati dalle schede di cui al comma 6, e quelli del precedente esercizio finanziario." A mio avviso, quest'ultimo decreto contraddice i suddetti pareri, almeno per quanto riguarda il programma annuale. Chiedo quindi a Voi, confidando in una risposta chiarificatrice:
1. E' la giunta esecutiva o il dirigente che organizza "la preparazione dei lavori del Consiglio"?

Sì.

2. E' la giunta esecutiva o il dirigente che "propone" il programma annuale?

La giunta esecutiva.

3. E' la giunta esecutiva o il dirigente che stila "l'apposita relazione"?

Il dirigente.

4. Qual'é quindi il compito dei membri di giunta?

Quello di preparare i lavori del consiglio.

E quale conseguentemente quello dei consiglieri d'Istituto?

Di approvare per esempio il programma annuale.

5. Nonostante il programma annuale non sia stato, a tutt'oggi, ancora presentato in consiglio, si può ipotizzare una responsabilità del consiglio stesso per la mancata delibera entro il termine del 29 gennaio previsto dalla C.M. 88/2003?

Sì.

Sono docente a t.i. nella scuola superiore in provincia di Reggio C. e sono madre di un bambino di 5 anni. Avevo chiesto di poter usufruire di 30 gg di congedo parentale al 100%, in riferimento a quanto disposto al co. 4 dell'art. 12 del CCNL/03, non avendo io usufruito in passato di alcun trattamento (astensione obbligatoria o facoltativa), ma mi è stato risposto che i primi 30 gg di congedo parentale sono retribuiti al 100%, solo se fruiti entro il 3° anno di vita del bambino. A mio parere, invece, il co. 4 dell'art. 12 fa riferimento all'art. 32 co. 1 lett. a) del D.L. 151/2001, il quale cita genericamente i primi 8 anni di vita del bambino ed in particolare alla lett. a) "alla madre lavoratrice, trascorso il periodo di congedo di cui al capo III " (astensione obblig.)...., ma non specifica se immediatamente dopo tale periodo o dopo quanto tempo e, comunque, se entro il 3° anno di vita del bambino. Perché, dunque, questa interpretazione restrittiva? Esistono forse altri riferimenti normativi non citati?

I primi 30 giorni calcolati complessivamente per entrambi i genitori, sono retribuiti al 100% a prescindere dal momento in cui si fruiscono (quindi anche dopo il terzo anno e purché entro l’ottavo). Il rimanente periodo, fino a 6 mesi complessivi e (in questo caso) fino a 3 anni di età del bambino al 30%. Il periodo eventualmente fruito oltre il 3° anno ed entro l’8°, non dà diritto ad alcuna retribuzione. Fanno eccezione i redditi più bassi (il limite fissato nel 2000 è a L. 23.429.250 annui). In questo caso è mantenuto il trattamento al 30% anche oltre il 3° anno di età. Oltre i 30 giorni retribuiti per intero, i periodi di astensione riducono le ferie e la tredicesima.

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