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a cura di Pino Santoro


 

FAQ/32
Domande e Risposte sulla RSU

Buongiorno alla redazione. Sono docente di educazione musicale e in atto sto frequentando una scuola di musicoterapia, per cui a volte avrei necessità e desiderio di partecipare a convegni o seminari organizzati in questo settore. Desidero, quindi, avere chiarimenti sulla possibilità di assentarmi da scuola per parteciparvi. Ovviamente mi riferisco a congedo retribuito. Io sono entrata di ruolo nel 1985, ammesso che questo sia importante per maturare eventuali diritti. Grazie per l'attenzione.

Può usufruire delle cinque giornate di permesso retribuito per partecipare ad iniziative di aggiornamento, più gli eventuali nove giorni per motivi personali o familiari. Altro il CCNL non prevede.

Egregio dott. Santoro, Le scrivo per sottoporLe un quesito circa la settimana corta. Abbiamo deciso di sperimentare la settimana corta nella nostra scuola ma alcuni colleghi ritengono che ciò sia impossibile. Innanzitutto abbiamo calcolato il monte ore annuale per ogni classe (per esempio, per una classe che tradizionalmente fa 36 alla settimana dovrà fare 36x33= cioè 1188); dopo abbiamo tolto tutti i sabati e le festività indicate dal calendario regionale e calcolato il numero dei giorni per le attività didattiche (= 190 giorni). Succesivamente, abbiamo calato il monte ore annuale (esempio 1188 della classe x ) nei 190 giorni di attività didattiche. Ciò comporta un recupero di ore da effettuare nel pomeriggio (ad esempio, 60 ore con sportelli didattici, attività interdisciplinari, area del progetto....). Alcuni colleghi ritengono che la settimana corta sia impossibile, poichè togliendo tutti i sabati da settembre a giugno non si raggiunge il numero di 200 giorni. Le chiedo se può darmi conferma di questo: precisamente nonostante il monte ore annuale venga rispettato (visto che si attivano anche attività didattiche pomeridiane), la settimana corta non è praticabile in quanto bisogna comunque rispettare il numero minimo di 200 giorni di lezione.

No. Il vs. calcolo mi sembra corretto.

Sono una docente con contratto a tempo indeterminato nella scuola elementare in un Circolo Didattico di 6 Plessi. Sulla base della nuova organizzazione scolastica, in alcuni Plessi del Circolo si sono determinati dei nuovi posti; solo nel Plesso dove io insegno, si è verificata la contrazione di un posto: come determinare il docente che deve essere spostato su altro Plesso del Circolo? A quale graduatoria bisogna fare riferimento?

I criteri devono essere definiti in sede di contrattazione integrativa di istituto tra dirigente ed RSU.

Poiché non c'è alcuna richiesta di spostamento volontario, è uno "spostamento" d'ufficio? Valgono le esigenze di famiglia? Gradirei conoscere la sua opinione a riguardo, cortesemente accompagnata da legislazione.

Art. 6 del CCNL della scuola.

Egregio Prof. Santoro le volevo chiedere: un docente che si vuole sposare il 10 maggio (data matrimonio) ad esempio, è costretto a far decorrere i 15 gg di matrimoniale dal 10 maggio (giorno matrimonio - dal 10 al 24 maggio) oppure può per es. chiedere i 15 gg dal 5 maggio (dal 5 al 19 maggio)?

L'unica cosa importante è che la data del matrimonio sia ricompresa nei 15 giorni.

Gent.mo Prof. Santoro, sono un docente di ruolo ordinario e, dovendo chiedere un periodo di congedo parentale di circa 4 mesi alla fine dell'anno scolastico, Le chiedo se esiste una data limite oltre la quale al rientro resterei a disposizione della scuola anzichè riprendere l'attività di insegnamento nelle classi.

Trova nel CCNL l'indicazione che cerca.

Gentil.mo prof. Santoro, sono un insegnante specialista di lingua inglese nella scuola
elementare. Vorrei cortesemente sapere se è ancora valido il D.M. 28/6/91 che all'art. 4 stabilisce che l'insegnante specialista può vedersi assegnare "non più di 7 classi". Ormai sono tre anni che me ne assegnano 10, 11 o 12 a discrezione del dirigente scolastico; a volte le ore di inglese sono 2 per ogni classe, a volte tre, a volte una!!

Sì, tale disposizione resta ancora in vigore.

Vorrei inoltre sapere se è obbligatorio il famoso "portfolio" anche per la lingua straniera; se è così io che ho 230 alunni dovrei preparare 230 portfoli, probabilmente la notte!

Lo dovrà fare il tutor, quando ci sarà, se ci sarà!

Caro Pino, FINALMENTE sono passata di ruolo nella scuola elementare. Ho una bambina di cinque mesi, pensavo di aver diritto al permesso per allattamento solo sino ai sei mesi, oggi invece alcune colleghe mi hanno detto che ne ho diritto - con retribuzione al 100 per 100 - fino al compimento del primo anno di vita della piccola. Sapresti dirmi se hanno ragione loro?

Ti mando un libercolo sulle assenze del personale della scuola.

Quesito: un mio collega di matematica (scuola media) non vuole insegnare nella classe prima perchè secondo lui in base alla riforma (art. 11) non ha la possibilità di chiedere trasferimento per almeno tre anni. E' vero? Secondo una mia interpretazione la continuità la dovrebbe assicurare il tutor e non tutto il consiglio di classe.

Anch'io la penso come lei.

Caro Pino, spero tu possa illuminarmi a proposito di un quesito per me di fondamentale importanza (come crede chiunque si rivolga a te per un parere). Sono stato immesso in ruolo in Sardegna, ad Oristano, su cattedra di Inglese scuola media inf., il 23 settembre del 1999. Fra pochi giorni saranno passati cinque anni e non ho ancora presentato domanda per il riconoscimento del servizio agli effetti della carriera. Qualcuno mi ha detto che superati i 5 anni tale servizio si perde. È vero? Se sì, si conta a partire dal giorno in cui si è firmato il contratto, o dalla decorrenza giuridica, abitualmente retrodatata al primo giorno dell'anno scolastico (nel mio caso al primo settembre 1999)? O si contano gli anni a partire dal primo successivo all'anno di prova, come qualcun altro mi ha detto?

La domanda si produce dopo aver superato l'anno di prova.

Spero questa storia dei cinque anni non sia vera, ma temo il contrario. Domanda collegata alla prima: il motivo del ritardo è legato ai tentativi, finora vani, di farmi rilasciare dal Ministero degli Affari Esteri i fatidici sei certificati per servizio pre-ruolo, quiescenza, ecc. per un anno scolastico di servizio nella scuola statale italiana di Mogadiscio (1989/1990). Tale scuola fu saccheggiata nel lontano 1991 e da allora non è mai stata riaperta, per problemi di sicurezza ancora irrisolti. Questo il motivo per cui chiedo periodicamente al MAE. Oggi mi hanno detto che anche se riuscissero a fornirmi quanto mi serve, i tempi sarebbero comunque lunghissimi. Cosa posso fare per non incappare nella temuta prescrizione? Posso presentare una domanda incompleta, ovvero con il semplice certificato di servizio rilasciato all'epoca dalla ancora in vita scuola di Mogadiscio?

Presenta la domanda con la documentazione in tuo possesso.

Egregio prof. Santoro, vorrei sottoporle questo quesito riguardante un caso di pensione con part-time. Una docente di scuola elementare è andata in pensione con part time a partire dal 1° settembre 2004. Poiché l'anno scorso insegnava matematica in 2 prime ha il diritto per quest'anno - secondo il principio della continuità didattica - di mantenere una delle sue due classi (seconda)? Tenga conto che è la prima nella graduatoria di istituto ma che ci sono delle docenti trasferite quest'anno nel suo istituto che ambirebbero alla sua cattedra. Spero che potrà essermi di aiuto o segnalarmi a chi rivolgermi.

L'assegnazione alle classi viene disposta dal dirigente scolastico sulla base delle proposte del collegio dei docenti e dei criteri stabiliti dal consiglio di istituto.

SONO UN DOCENTE DI RUOLO VORREI SAPERE SE E' POSSIBILE RICHIEDERE UNO O DUE ANNI DI ASPETTATIVA SENZA ASSEGNI PER POTER SVOLGERE UN ALTRA ESPERIENZA LAVORATIVA E POI RIENTRARE IN SERVIZIO COME DOCENTE E RIPRENDERE LA CARRIERA SCOLASTICA DA DOVE LA SI ERA LASCIATA?

La materia è regolata dall'art. 18 del CCNL, al cui lettura prontamente la rinvio.

Sebbene non sancita dalle norme, ritengo che sia incompatibile la doppia funzione di un docente che da un lato rappresenta i lavoratori nella RSU e dall'altro è stato designato dal dirigente scolastico come responsabile del servizio di prevenzione e protezione. Peraltro non si comprende nella riunioni relative alla sicurezza questo docente quale ruolo debba svolgere dal momento che da un lato rappresenta il DS come responsabile e dall'altro i lavoratori. Come fare per eliminare questa evidente incompatibilità.

A mio avviso non esiste.

Sono una insegnante di scuola media usufruisco quest'anno del part time per 9 ore settimanali è possibile sapere dove reperire la normativa riguardante il partime della scuola.

La materia è disciplinata dal CCNL della scuola, che puoi consultare anche sul ns. sito.

Ho ottenuto il passaggio dal ruolo di personale educativo a quello di docente elementare. Ora mi trovo a scegliere un posto (CLASSE, PLESSO) nell'ambito del circolo (ce ne sono diversi) assieme ad un'ALTRA DOCENTE elementare trasferita da fuori provincia. Io ho 10 anni di servizio come educatrice e punteggio 104 in graduatoria. Lei ha 5 anni di servizio come docente elementare e non so che punteggio. Chi ha la precedenza? Quale legge stabilisce chi sceglie prima? Grazie per l'attenzione.

Lo stabilisce il contratto di scuola, ai sensi dell'art. 6 del CCNL.

Carissimo Professor Santoro, spero che lei possa aiutarmi a capire alcune cose. Sono una supplente di scuola elementare. Non ho un punteggio alto quindi mi accontento di lavorare solo due o tre mesi l'anno. Adesso mi trovo al secondo mese di gravidanza e vorrei avere informazioni su congedi parentali, trattamento economico e punteggi. Grazie.

Le mando il famigerato libercolo.

Sono insegnante di ruolo scuola secondaria per la disciplina A017 (discipline economiche e aziendali), della provincia di Cagliari, classe di concorso in esubero; al termine dell’anno scolastico 2003/2004 sono stata dichiarata sovranumeraria e subito dopo DOP. Avrei necessità di conoscere la procedura da seguire per poter chiedere l’aspettativa ai sensi dell’art. 18 punto 3 (per motivi di lavoro presso altra amministrazione pubblica) del CCNL 200/2005. In particolare vorrei sapere a chi devo rivolgere la domanda, al dirigente scolastico dell’istituto presso il quale sono stata utilizzata, oppure al CSA? quali documenti vanno prodotti e quali altri adempimenti sono previsti? L’organo destinatario della mia domanda (CSA o dirigente scolastico) quali obblighi ha nei miei confronti, entro quanto tempo mi deve dare risposta?

Le invio un libello sulle assenze, così si fa un'idea.

Buonasera, sono una collaboratrice scolastica e rappresentante RSU, sono stata eletta rappresentante sulla sicurezza, ho varie domande da porre ma non trovo nessuna risposta in merito. Nell'istituto dove sono in servizio, il municipio di competenza (lo stabile è del Comune) si stanno svolgendo opere di ristrutturazione riguardanti la pavimentazione esterna dell'entrata principale. Tutto ciò a pochi gg. dall'inizio dell'a.s. All'interno dello stabile si svolge l'installazione di un montacarichi per dare la possibilità ai portatori di handicap di scendere in mensa o per andare in giardino. Anche questi a pochi gg. dal 16 c.m. Dal mese di maggio c.a., vi è una ditta di elettricisti sempre del municipio di competenza, che hanno e stanno cambiando i quadri luce.Tutto questo è ancora in lavorazione. Perché si cambiano solo i quadri e non le prese nelle aule che sono pericolose?

Lo segnali.

La sottoscritta vorrebbe sapere cosa può fare in merito soprattutto per la sicurezza degli alunni e del personale tutto, visto l'avvicinarsi dell'inizio dell'anno scolastico 2004/2005.

Non sta a lei svolgere alcun ruolo attivo in tal senso: deve limitarsi a segnalare eventuali problemi al capo d'istituto, che ha il compito di provvedere.

Navigando ho trovato questo sito che non conoscevo e che trovo cosi' ricco: mi sarà di grande utilità e lo segnalero' ai colleghi. Ne approfitto da subito per chiedervi informazioni sulle funzioni obiettivo all'estero: esistono ancora?

Sì.

Quali novità al riguardo?

Quelle contenute nel nuovo CCNL, che può scaricare anche dal ns. archivio.

Caro Pino Santoro, le scrivo per esporle due quesiti legati all'assegnazione di insegnanti ai plessi:
1. il diritto ad ottenere la sede di lavoro più vicina al proprio domicilio di un'insegnante che usufruisce dei benefici della legge 104/92, in quanto genitore di una ragazza in situazione di handicap, vale anche per l'assegnazione a plessi che si trovano nello stesso comune?

Ritengo proprio di no, anche se deve essere il contratto di scuola a stabilirlo.

2. nell'assegnazione dei docenti ai plessi, può essere considerato anche il punteggio relativo all'avvicinamento al coniuge?

Può essere considerato tutto, ma deve essere il contratto tra dirigente ed RSU a recepirlo.

Gent.mi, sono un insegnante in servizio presso una scuola media statale della provincia di Verona. Vorrei avere qualche ragguaglio in proposito a normative (se esistono) che prevedano l'utilizzo di sponsor per attività e progetti organizzati dalla scuola. In altre parole, è possibile chiedere sovvenzioni a ditte private o esercizi commerciali allo scopo di promuovere e finanziare attività didattiche?

Sì, sulla base dell'autonomia finanziaria di cui godono gli istituti scolastici.

Potenziare fondi scolastici per uscite didattiche o visite guidate destinati agli allievi con difficoltà economiche?

Sì.

In molti casi la scuola non può far fronte alle spese o garantire un finanziamento per intero. Avrei bisogno di conoscere quale eventuale normativa preveda la possibilità di allargare la collaborazione con finanziamenti privati.

Prenda visione del nuovo regolamento di contabilità.

Sono una docente incaricata come Collaboratore del Dirigente. In questi giorni ci siamo posti il problema seguente: si può elaborare il verbale del Collegio dei docenti (come pure di tutti gli altri organi collegiali) in formato elettronico e non su supporto cartaceo? Anche su supporto elettronico se ne può garantire la sicurezza, utilizzando una password di accesso e il formato pdf per impedire manipolazioni.

Secondo me nulla osta.

C'è un riferimento normativo in merito?

Non lo conosco.

Mia figlia è nata il 3 Agosto. Vorrei sapere se posso usufruire durante questo a.s. di 1 mese di astensione facoltativa (retribuito al 100%) e di un ulteriore mese (sempre retribuito al 100%) di malattia della bambina. Per il 2° e 3° anno di vita a cosa si ha diritto (retribuito al 100%)?

Le mando il famigerato libercolo.

Quali criteri adottare per individuare il docente con funzione tutoriale, in un collegio agguerrito?

Non si deve proprio individuare, stante l'assenza della contrattazione.

Da contatti avuti con colleghi della mia provincia, la Puglia, ho avuto modo di notare che i Dirigenti Scolastici di parecchie scuole non osservano in alcuni casi le indicazioni normative previste dal contratto perchè sostengono siano in dissonanza con quanto previsto dalla Riforma Moratti. Ora non sto ad enucleare le incoerenze relative alla figura del tutor non prevista dal Contratto, o a loro parere,non retribuire più la flessibilità, ecc., ecc., tuttavia chiedo a TUTTO il Sindacato dei lavoratori MUOVETEVI!!! Mi sembra di essere ritornati al Feudalesimo ogni Vassallo (DIRETTORE REGIONALE) pur di far rispettare gli ordini dell'Imperatore (MINISTRO...), permette ai Valvassini di agire in AUTONOMIA nel proprio Feudo (istituzione scolastica). La Figura del docente è stata svuotata da ogni valenza formativa, che l'aveva caratterizzata da Socrate in poi. Ma qualcuno non ha  anche detto :-- Attenti all'ira del mansueto? In altre parole, l'IMPERATORE ricordi che nelle nostre mani sono le menti dei giovani cittadini del domani, e noi ora NON NE POSSIAMO PROPRIO PIU'!!! 

Condivido l'esasperazione. Una sola chiosa: più che affidare il proprio destino e la propria dignità professionale al sindacato, perché non pensare di tutelarla direttamente attraverso una presa di coscienza collettiva che preveda forme di protesta clamorose tanto quanto quelle che hanno per esempio caratterizzato la stagione del "concorsone"?

Salve! Sono molto contenta di essere venuta a conoscenza del vostro sito che, essendo un'insegnante, ho subito utilizzato come homepage. Mi chiedo se potete aiutarmi. Mi sono persa nel mare legislativo che poco so capire per cercare qualche legge o decreto che mi consenta di capire quante ore debbo fare di italiano piuttosto che di matematica o altre materie, in una scuola elementare, visto che a quanto pare dobbiamo rassegnarci alle 30 ore anche se per adesso è sospesa la figura del tutor. Esiste un orario disciplinare che almeno mi indichi i minii orari da fare?

No? La questione è rimessa alla decisione del collegio dei docenti in occasione della redazione del POF.

Egr. sig. Santoro, sono insegnante di educazione fisica di un istituto comprensivo in provincia di Lecco, e come tantissimi altri miei colleghi abbiamo lavorato in  progetti  e commissioni regolarmente deliberate dagli organi competenti nell'anno scolastico passato ma rischiamo di non vedere un euro in quanto a tutt'oggi le organizzazioni sindacali territoriali e una parte delle RSU dell'istituto si rifiutano, nonostante gli inviti e le convocazioni ufficiali del DS, a chiudere la contrattazione di istituto per vecchie ripicche e questioni personali con il capo di istituto: se la situazione dovesse perdurare, cosa di cui siamo tutti convinti, quali strade dobbiamo percorrere per ricevere il compenso che ci spetta?

Rivolgetevi al giudice del lavoro citando il dirigente scolastico.

Se nella Scuola Secondaria di Primo Grado il monte ore complessivo obbligatorio di 891 ore da 60 minuti viene ridotto a 891 unità orarie da 50 minuti, chiedo se sia lecito recuperare gli 8.910=10*891 minuti in attività diverse dalle 11 discipline obbligatorie, per esempio per sostituzione colleghi, attività di drammatizzazione, uso di uno strumento musicale, recupero...

Sì, secondo me nulla osta, stante quanto prevede il regolamento sull'autonomia didattica (DPR 275/99).

Gentile redazione, sono un docente di scuola media che, a giugno scorso, con l'intero Collegio era favorevole ad adottare un orario di 27 h più le 6 h "facoltative e caratterizzanti". Avevamo anche deliberato quali discipline sarebbero state attivate con le 6 ore facoltative, ma nel collegio di rientro abbiamo saputo che la nostra proposta di attribuire n. 1 h (delle 6) alla lingua francese (che ne prevede già 2 delle 27) non ci è stata concessa. Il nostro orario settimanale sarà perciò di n. 32 h e non più n.33 h. Quale è il motivo per il quale è stata negata questa decisione "autonoma" del nostro Collegio?

Non lo so proprio.

Quali possibilità abbiamo di adottare un orario con 33 ore settimanali per rispettare l'impegno preso con i genitori?

Basta una semplice delibera del collegio.

Sono una docente a tempo indeterminato di lingua francese presso una scuola media. Nel mese di luglio 2004 sono stata convocata dalla presidenza, con altre colleghe di inglese della mia scuola, in merito alla disponibilità ad insegnare solo nelle prime classi, per il prossimo a/s, la seconda lingua comunitaria per completare l'orario di cattedra, decurtato per effetto della legge  Moratti. Offro la mia disponibilità (essendo per altro anche in possesso dell'abilitazione) certa di insegnare le due lingue nelle mie sezioni. Il primo settembre però.....SORPRESA!!! La Dirigente ci comunica che dal Provveditorato sono arrivate disposizioni tali da cambiare completamente lo scenario da me prefigurato. Per le docenti d'inglese la bella notizia che insegneranno solo la loro disciplina, nelle loro sezioni ed integreranno l'ora persa con un'ora opzionale di laboratorio mentre la sottoscritta: 1) non è più docente di L1 ma di L2, 2) in quanto tale non può completare la cattedra con un'ora di laboratorio (opzione) né tantomeno integrare con l'insegnamento della lingua inglese, 3) l'unica possibilità che si presenta è il completamento orario in un'altra sezione aumentando così il carico di adempimenti individuali nonché di lavoro funzionale all'insegnamento. Di fronte alle mie perplessità su simili disparità di trattamento tra docenti della stessa area disciplinare mi è stato risposto che a settembre nulla si può cambiare perché gli organici sono stati definiti e che avrei dovuto pensarci prima. Ma prima quando? Mi chiedo allora: è lecita questa disparità di trattamento?

L'utilizzazione del personale è materia rimessa all'autonoma decisione delle scuole, sulla base anche dei criteri stabiliti dalla contrattazione di scuola.

La normativa non prevede la possibilità di organizzare, nell'ambito del POF un'ora facoltativa per qualsiasi lingua riconoscendo pari dignità a tutti gli apprendimenti linguistici?

Appunto.

Perché solo la docente di seconda lingua deve lavorare su tre sezioni? Non sarebbe stato più corretto convocarmi nuovamente a luglio per informarmi sui cambiamenti di programma?

La materia è rimessa all'autonoma determinazione del collegio. Il dirigente dà esecuzione alle delibere, non decide a prescindere dalle delibere.

Le sarei infinitamente grata se potesse rispondere alle mie domande. Anche se per quest'anno non c'è più niente da fare, mi sentirei almeno confortata dall'aver condiviso la mia amarezza con una persona esperta del settore ed attenta a tutte le problematiche del meraviglioso mondo della scuola.

Meraviglioso mondo!? Mah...

Gentile Pino, sono un insegnante di ruolo di lingua e letteratura inglese dall'87. Desidererei alcune informazioni sull'anno sabatico, riguardanti la data di scadenza per la richiesta, l'eventuale retribuzione e i versamenti per la pensione. Potrei studiare o lavorare in Gran Bretagna per aggiornarmi durante tale periodo?

Certo.

In caso di solo studio percepirò lo stipendio?

No. La materia è regolata dal CCNL, alla cui lettura la rinvio.

Caro Prof. Santoro, ancora una volta chiedo la sua consulenza. Sono un' assistente tecnico di un'I.P.S.I.A. di Avellino candidato come RSU e non eletto. Nella mia scuola è già avvenuta una surroga come RSU nella mia lista io sarei l'ultimo della lista è possibile visto che il collega che aveva accettato la surroga attualmente è stato trasferito in altra istituzione scolastica che avvenga un'altra surroga?

Certo.

Vorrei sapere se c'è qualche fondamento normativo che impedisca ad un docente che ha l'incarico di Funzione strumentale, di accedere ulteriormente al fondo di istituto con la partecipazione a progetti (educazioni varie o recupero). Può tale materia essere argomento di contrattazione di istituto?

Certo. Per altro il CCNL non pone alcun divieto al riguardo.

Buongiorno, sono un insegnante di ruolo nella scuola superiore. Il mio preside mi ha chiesto di occuparmi della realizzazione del sito d’Istituto, attività che svolgo anche per altri soggetti. Mi sono stati posti però dei vincoli: realizzare il lavoro a scuola perché, si sostiene, tutte le attività aggiuntive devono essere svolte lì. Questo mi fa problema sia per la limitatezza degli orari di apertura, sia per l’inadeguatezza della dotazione hardware e software.

Si tratta di una vera e propria stupidaggine!

Il pagamento “a ore” come attività di non insegnamento e non in maniera forfaittaria, alla realizzazione del prodotto.

Va bene.

Mi sarebbe molto utile conoscere da voi se tali vincoli sussistono. Vi ringrazio molto per il servizio che svolgete.

La materia è regolata dalla contrattazione di scuola, di cui dovrebbe prendere visione.

Nella mia scuola abbiamo tre RSU, di cui una trasferita in altra scuola. Se una si dimette, ne rimarrebbe, di fatto, una sola. Come si potrebbe svolgere la contrattazione, visto che non ci sono candidati "non eletti"?

Si dovrebbe andare a nuove elezioni.

Sono un insegnante di economia aziendale in ruolo e in allattamento da febbraio 2004. Dovendo per questo nuovo anno procedere all'assegnazione delle cattedre per l'a.s. 2004-2005 le chiedo se è possibile (avendo una cattedra di 18 ore IGEA con una seconda (2 ore) una terza (7 ore) ed una quinta (9 ore) usufruire delle 5 ore settimanali di allattamento lasciando le 7 ore della terza e ricevendo due ore a disposizione. Se non fosse possibile come posso esercitare il mio diritto?

Si allatta per non più di 6 ore la settimana, che io sappia.

Spett.le edscuola, nel nostro istituto comprensivo stiamo discutendo con il nostro dirigente sull'assicurazione per gli insegnanti. Vorrei sapere se in quanto dipendenti del Ministero all'atto della presa di servizio siamo in possesso di una copertura contro gli infortuni che si verificano sul luogo di lavoro.

Sì, la copertura INAIL.

Il nostro dirigente insiste nel dire che siamo scoperti e che dobbiamo provvedere personalmente. Vorrei sapere se dipende dalla regione Calabria e se è possibile avere la normativa corrispondente. Grazie.

Si rivolga ad una sede INAIL, oppure consulti il sito web dell'ente.

Vi sarei grato se poteste rispondermi al seguente quesito in materia di fruizione dei congedi parentali. Posto che la legge (art. 32, co. 1, lett. a. del dlgs n. 151 del 2001) e il contratto collettivo di lavoro relativo al corpo docenti (art. 12, co. 4 e 6) prevedono la possibilità che il periodo di astensione facoltativa sia fruito in modo "frazionato", può l'insegnante neo-madre chiedere di assentarsi dalle lezioni per 4 giorni a settimana, tornando a scuola per un solo giorno? Il tutto - naturalmente - nell'ambito dei sei mesi complessivi di congedo previsti dalla legge. E può il preside rifiutarsi di accordare una simile modalità fruizione? (se sì, in base a quale norma?). Vi sarei molto grato di una risposta.

Può rifiutarsi dal momento che deve garantire il funzionamento didattico della scuola, che potrebbe essere compromesso da un simile comportamento.

Egr. dott. Santoro, il mio problema è il seguente. Mia moglie aveva un contratto a termine fino al 30/06/04. Il 25/06 abbiamo presentato (purtroppo) certificato di maternità a rischio fino al 24 luglio (sabato), con conseguente interdizione al lavoro da parte della Direzione Provinciale del Lavoro. In seguito è stato presentato altro certificato medico con data inizio 26/07/2004 (lunedi) per altri 30 gg., anche in questo caso seguito da regolare interdizione. Ora il dirigente scolastico dell'isituto ove lavorava mia moglie ha bloccato la pratica in quanto, a suo dire, non vi è continuità tra i due certificati in quanto un giorno (per quanto festivo) non risulta "coperto". Posso contestare tale decisione?

A che titolo, mi scusi, dal momento che comunque spetta l'indennità di maternità?

Sono, dal 1.9.2004, titolare DOP e sono utilizzato in una scuola per 17 ore. Mi viene detto che sarò pure pagato per 17 ore. Tale interpretazione mi convince poco. Non ho mai richiesto una riduzione di orario!

E allora, di che cosa si preoccupa?

Sono una insegnante elementare, nell'anno scolastico 2003/04 ero su modulo 3° -4°. Per quest'anno la direttrice vuole assegnarmi ad altra classe, le motivazioni sempre espresse verbalmente, nonostante mia richiesta di averle per iscritto, sarebbero che siamo due colleghe nel modulo ad usufruire delle legge 104/92 (tre giorni di premesso mensile) inoltre avendo figli minori 8 anni (4) potremmo, (anche se non l'ho mai fatto quest'anno) usufruire di permessi ex-legge 53/2000. Tale criterio non è mai stato però proposto e deliberato dal collegio dei docenti. Cosa ne pensa? Come posso pretendere un documento scritto? è sufficiente che la direttrice lo verbalizzi nel prossimo collegio docenti (ultimo 13/9 prima dell'inizio delle lezioni)?

L'assegnazione dei docenti alle classi spetta al dirigente scolastico sulla base delle proposte del collegio e dei criteri stabiliti dal consiglio di circolo/istituto.

Sono un insegnante di scuola primaria in servizio nell'I.C. x titolare fino allo scorso anno scolastico su posto di sostegno. Dichiarata perdente posto ho presentato domanda di trasferimento e sono stata riassorbita nel circolo su posto di tipo comune. Il mio problema in sintesi: scuola primaria con plesso A (dove io ho insegnato fino allo scorso a.s. su posto di sostegno) e plesso B. Una collega (ha più punti di me) che insegna nel plesso B ha presentato domanda di assegnazione sul plesso A. So che i criteri per la mobilità interna vanno definiti nel contratto di istituto tra RSU e Dirigente altrimenti si applica il contratto nazionale. Ebbene nei criteri previsti dal contratto di istituto il primo posto va alla continuità non considerandola un fatto ostativo. Proprio stamattina mi è stato comunicato verbalmente (la comunicazione ufficiale l'avrò a giorni) che sarò assegnata nel plesso B perchè considerata neo-trasferita quindi comunque ultima nella graduatoria di circolo (avrei già usufruito di precedenza durante il movimento dei trasferimenti e poi cambiato tipologia da sostegno a comune). Io sostengo che siccome ero già in servizio nello stesso circolo non sono neo-trasferita e ho ribadito che non perdo in continuità (tra l'altro ho ricordato che presentare la domanda non è stata una mia scelta, ma ho dovuto farlo in quanto sovrannumeraria). E' giusto essere considerata neo-trasferita, nonostante sia stata riasssorbita nello stesso circolo?

Secondo me sì, dal momento che è passata da posto di sostegno a posto comune, interrompendo la continuità didattica.

Nella scuola della riforma, è prevista le figura del tutor per l'insegnante di sostegno che ha la cattedra nella scuola dell'infanzia, primaria o secondaria di primo grado? Tutor, ovviamente, dell'alunno "h" affidatole. Grazie.

Il tutor è uno per gruppo di alunni, per cui non capisco la domanda.

Gentilissimo Prof. Santoro, mi rivolgo a lei, come al solito per chiarire un problema che sembra non poter essere risolto! Sono entrata di ruolo giuridicamente nel 2000 ed economicamente nel 2001 nella provincia di Vibo Valentia, nel dicembre 2002 ho presentato la domanda di ricostruzione carriera nella scuola dove ero titolare. Per problemi interni alla scuola, il comitato di valutazione ha espresso parere favorevole sul mio anno di prova in febbraio 2003 (nell'a.s. 2001/2002, il collegio dei docenti non aveva eletto il comitato di valutazione!!!). Nell'anno scolastico 2003/2004 sono stata trasferita nella provincia di Catanzaro, ma la mia pratica di ricostruzione è stata trattenuta dalla segreteria di Vibo Valentia in quanto gli impiegati sostenevano di dover essere loro a disbrigarla. A fine Agosto vengo informata da quest'ultima segreteria che in realtà doveva essere la nuova scuola di titolarità a dover disbrigare la pratica e che ad essa avrebbero inviato tutto l'incartamento. Nellla nuova scuola di titolarità non si sono certo dimostrati entusiasti della notizia ed hanno risposto alla mia comunicazione ".... bisogna vedere se è la nostra scuola a dover trattare la pratica, dipende dalle aree". Non avendo mai sentito parlare di aree (?1?) mi sono recata presso il CSA di Vibo Valentia dove ho trovato un impiegato gentile e responsabile il quale mi ha chiarito che è proprio la nuova scuola di titolarità a dover trattare la mia pratica. Posso far valere in qualche modo i miei diritti, al di là di una diffida formale e poi tramite avvocato cosa possa fare per convincere la segreteria della mia nuova scuola a trattare la mia pratica?

Ci sono 210 giorni, mi pare, per emettere il decreto di ricostruzione dalla data di presentazione della domanda, ai sensi del regolamento attuativo della legge 241/90. Dopo di che potrà procedere in giudizio contro gli inadempienti.

Salve, sono un'insegnante di scuola dell'infanzia, ho da porle un quesito che preoccupa me e le colleghe. Nella nostra scuola frequenta un bambino epilettico, i genitori ci hanno chiesto di somministrargli dei farmaci. Noi non ce la sentiamo di assumerci questa responsabilità, la dirigente dice che occorre collaborare con la famiglia. Esistono leggi, decreti che ci tutelano e a cui possiamo appellarci? Solitamente era prassi di tutte le docenti dell'Istituto non somministrare farmaci. La cosa è scritta anche nell'opuscolo informativo che viene dato ad inizio anno ai genitori dei nuovi bambini. Cosa ci consiglia?

Di non assumervi questa responsabilità.

Buonasera, sono un architetto immessa in ruolo il giorno 8/09/2004 per la classe A033 dal Provveditorato di Napoli. Vorrei sapere se mi è possibile richiedere da subito un periodo di aspettativa non retribuita, in quanto ho in essere due contratti, l'uno con il comune di Napoli e l'altro con la Soprintendenza archeologica, per il rilievo topografico di due strutture archeologiche, tenendo conto che per l'espletazione di tali lavori è necessario che io lavori in contemporanea agli operai della ditta addetta allo scavo archeologico. Sicura di una Sua risposta Le porgo i miei saluti.

Spero che questi contratti non configurino la dipendenza, perché in questo caso scatta l'incompatibilità con l'impiego pubblico. In caso contrario può chiedere l'aspettativa.

Buon giorno, ho i seguenti quesiti da porLe. Le sarei grata se potesse rispondermi. Nella nostra scuola si è deciso di svolgere le lezioni su cinque giorni, sabato escluso. L'orario cattedra di 18 ore può essere articolato su 4 giorni o deve essere obbligatoriamente su cinque?

Il contratto dice: non meno di cinque.

Il Dirigente scolastico ha deciso di farci usare la timbratura del cartellino di entrata ed uscita. Mi sono informato ed in Genova non c'è nessuna scuola che lo adotta. C'è una norma che suggerisci la discrezionalità. Mi sembra giusto che o tutti o nessuno adottino tale procedura. Non intravede una discriminazione tra lavoratori dello stesso comparto?

Assolutamente no. Spetta al consiglio d'istituto decidere nel merito, visto che la scuola è autonoma.

L'adeguamento dello stipendio - per chi ha ottenuto il passaggio di ruolo da ins. tecnico pratico (Tab. C) a A019 (Tab. A) - chi lo fa e quando?

La scuola di titolarità in occasione della ricostruzione della carriera.

Il CCNL prevede che le funzioni strumentali possono essere più di 4 relativamente al fabbisogno di ogni singolo istituto, ma mi è stato riferito che non è possibile attribuire il punteggio spettante a più di una persona per area. Vorrei sapere se è vero.

Mi scusi, ma quale punteggio?

Gent.mo Sig. Santoro, vorrei sottoporle alcuni quesiti, le cui risposte sono controverse, in merito ad un insegnante art. 23 distaccato in biblioteca e contemporaneamente componente RSU.  Tale insegnante in che veste può prendere parte al collegio dei docenti?

Se è fuori ruolo, naturalmente non può prendervi parte.

In caso affermativo deve firmare la presenza? Ha diritto di voto, o il diritto riguarda unicamente colui che, distaccato, abbia l'unione con gli OO.CC.?

Che cosa configura tale unione? Non capisco.

Sono un'insegnante elementare che è stata incaricata dal DS "tutor" di una collega appena immessa in ruolo, la quale, ovviamente si trova nell'anno di prova. Vorrei sapere se per questo incarico che comporta necessariamente ore aggiuntive, è prevista una qualche forma retributiva.

Sì, a patto che il contratto di scuola tra dirigente ed RSU ed il conseguente piano delle attività approvato dal collegio lo preveda.

Sono specialista L2 in un circolo didattico che ha in organico 3 specialiste + 4 specializzate. Al momento nessuna delle 3 specialiste raggiunge un monte ore di 18 ore, ma di 17  o 16 ciascuna. Il dirigente afferma che dovrebbe comunicare al CSA la situazione per cui l'ultima in graduatoria dovrebbe completare il suo orario in altro circolo disponibile. Non è possibile per ognuna di noi completare l'orario lavorando sui Laboratori di Lingue da attivare secondo la riforma in orario curricolare?

Certo, sulla base di una programmazione che non spetta al dirigente imporre o decidere. Per altro non è detto da nessuna parte che lo specialista debba insegnare per 18 ore 18 alla settimana.

I collaboratori del dirigente hanno diritto ad esonero parziale?

Sì, se ne ricorrono le condizioni.

VORREI CONOSCERE LE SORTI DELL'INSEGNANTE DI SOSTEGNO NELLA SCUOLA PRIMARIA. E' STATO RIDOTTO L'ORGANICO, MI PUOI DIRE IN QUALE ARTICOLO DELLA RIFORMA SI PARLA DELL'IMPEGO DI TALE DOCENTE.

Non l'ho presente.

INOLTRE VORREI SAPERE SE ANCHE L'INSEGNANTE DI SOSTEGNO HA DIRITTO A FREQUENTARE IL CORSO DA TUTOR.

Non ci sono corsi da tutor, che io sappia.

Egregio Prof. Santoro, sono un docente di scuola superiore della Lombardia, ove le lezioni sono iniziate giorno 8 settembre, di mercoledì. Per i primi quattro giorni, il DS ha programmato 4 ore di lezione al giorno per le classi e per tutti i docenti in servizio. Pertanto faremo in questi 4 giorni della settimana 16 ore di lezione. Ci siamo lamentati per il carico orario, in quanto riteniamo che le 18 ore di obbligo settimanale, rapportate ai 4 giorni di attività didattica, diventano 12, in quanto (18:6)x4=12. Considerato il contratto, è possibile sostenere giuridicamente tale rivendicazione?

Assolutamente no.

Un insegnante ha diritto ad usufruire dei tre giorni di permesso mensile eventualmente anche continuativi, essendo la suocera in possesso della legge 05/02/92 n°104?

Sì.

Inoltre nelle vicinanze dell'invalida, abitano altri figli impossibilitati ad assisterLa.

La cosa va autocertificata.

Cari colleghi, cosa bisogna fare quando tra le rsu non c'è un accordo per l'identificazione della RLS? Tra di noi c'è un vecchio rsu/rls rieletto con le votazioni dello scorso anno, esso ha partecipato a vari corsi di formazione oltre a discutere una tesi di laurea sulla sicurezza negli impianti sportivi?

Mettetevi d'accordo.

Salve, desidererei sapere a nome mio e di alcuni miei colleghi se l'art. qui sotto riportato esclude la possibilita' di realizzare progetti specifici all'interno della propria scuola. Grazie (ART. 32 - COLLABORAZIONI PLURIME. 1. I docenti possono prestare la propria collaborazione ad altre scuole statali che, per la realizzazione di specifici progetti deliberati dai competenti organi, abbiano necessità di disporre di particolari competenze professionali non presenti nel corpo docente della istituzione scolastica. Tale collaborazione non comporta esoneri anche parziali dall'insegnamento nelle scuole di titolarità o di servizio ed è autorizzata dal dirigente scolastico della scuola di appartenenza".

Naturalmente no.

Inviate le vostre richieste a:
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