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a cura di Pino Santoro


 

FAQ/35
Domande e Risposte sulla RSU

Gent. Professor Santoro sono una docente entrata in ruolo nell’ a.s. 2000/2001. Dopo aver superato l’anno di prova, ho presentato regolare domanda di ricostruzione di carriera (novembre 2001) nella scuola di titolarità. Ad oggi nonostante solleciti verbali e un “blando” sollecito scritto la segretaria non ha ancora ricostruito un bel nulla; in compenso da questo anno ho ottenuto il trasferimento in altra scuola. Vorrei sapere se spetta alla vecchia scuola espletare le pratiche che mi servono e se posso fare un sollecito più “efficace” appellandomi ad una normativa specifica. Grazie.

Deve fare riferimento al regolamento applicativo della legge sulla trasparenza (L. 241.90). Lì sono indicati i termini entro cui l'amministrazione scolastica deve provvedere ad evadere le pratiche amministrative.

Buongiorno, sono insegnante comune, non di sostegno e ho un problema riguardante un bambino sulla carrozzina. Questo bambino deve essere accompagnato al bagno, quando c'è l'insegnante di sostegno lo fa lei, altrimenti chiamo la bidella. Una bidella lo fa senza problemi, l'altra si rifiuta, anche perchè la mia collega le ha abituate ad uscire lei col bambino e lasciare le bidelle in classe. Io non ritengo giusto lasciare incostudita la classe, magari nel bel mezzo di una lezione, lasciandoli con la bidella l'attività didattica non va avanti, con me sì (poi la responsabilità della classe è mia, no?). Non credo rientri nei miei doveri, dovrebbe essere compito del personale ausiliario, giusto?

Sì.

Come medicano qualcuno che s'è fatto male dovrebbero fare anche questo!!! Poi non sono incentivate allo scopo?

Non è detto.

Insomma, io non sono tenuta, vero?

Non è tenuta.

Egr. Dott. Santoro, le chiedo cortesemente un chiarimento circa l'incompatibilità fra occupazione statale (in questo caso personale ata a  tempo determinato) e altra occupazione in proprio con relativa partita iva, attiva e operante. Appurato che un soggetto abbia svolto le due occupazioni incompatibili (a quanto ne so da una norma ben precisa e generale) per un periodo ditempo anche lungo, diciamo 24 mesi, può essere che la scoperta di tale condizione di incompatibilità da parte dell'amministrazione scolastica, comporti il licenziamento e/o la cancellazione dalla graduatoria?

No.

In caso contrario a che cosa va incontro il soggetto in questione??

A nulla, se la condizione di incompatibilità è venuta meno.

Gentilissimo dott. Santoro, con la saturazione delle cattedre a 18 ore di lezioni frontali è sempre piu' difficile assicurare la presenza di docenti in tutte le classi. E' lecito per il dirigente chiedere ad uno dei due docenti in compresenza di effettuare ore in sostituzione di colleghi assenti, DURANTE il loro normale orario di servizio?

No.

Togliendo cioè uno dei due docenti alla classe che in quel momento si avvale del suo insegnamento per spostarlo in un altra classe a fare supplenza?

Solo in situazioni eccezionali un tale comportamento potrebbe essere tollerato.

E' vero che non si possono fare uscire prima (o entrare dopo) i ragazzi delle classi in cui si sa con anticipo che manca il docente dell'ultima (o prima) ora, nemmeno se le famiglie vengono avvisate per tempo?

Non è vero.

Per cortesia mi fornisca gli estremi delle normative di riferimento.

E dai con 'sta normativa. Tutti vogliono la normativa: su E&S c'è tutta, per chi la vuol cercare.

Cara redazione di edscuola, vi scrivo per avere informazioni riguardo la possibilità, da parte del personale docente a tempo indeterminato, di usufruire di aspettativa in caso di superamento del dottorato di ricerca. Voci di corridoio mi dicono che, con il nuovo contratto, si ha diritto all'aspettativa retribuita anche in caso di superamento del concorso del dottorato di ricerca senza borsa di studio. E' veramente così?

Sì.

Caro Pino, vorrei sapere se per aver diritto all'astensione facoltativa bisogna dare congruo preavviso (mi hanno detto almeno 15 giorni), e, se è vero, in base a quale normativa.

Lo dice il CCNL, che puoi scaricare anche dal ns. archivio.

Come sempre grazie mille!!!! E forza Ministro, che la scuola pubblica è a pezzi!!!!

Ma il ministro non lo sa...

Per un neo-assunto la scuola dove presta servizio è obbligata alla nomina del tutor?

Certo.

La modalità e i tempi del corso di formazione per neo-assunti da chi è stabilito?

Dall'amministrazione scolastica.

C'è differenza tra anno di prova e anno di formazione?

Sì.

Se sì quale?

Che la formazione è destinata ai soli immessi in ruolo.

Gentile dottor Santoro, mi permetto di rivolgerle un quesito relativo all'interpretazione dell'art. 36 del CCNL 2002-2005. Non riguarda precisamente la mobilità, ma le scrivo a questa rubrica perché mi sembra la meno distante da siffatte problematiche. L'articolo 36 è relativo ai rapporti di lavoro a tempo parziale e riprende l'art. 46 del CCNL 4-8-1995. Vi si legge al comma 8: "Il personale con rapporto di lavoro a tempo parziale è escluso dalle attività aggiuntive di insegnamento aventi carattere continuativo; né può fruire di benefici che comunque comportino riduzioni dell'orario di lavoro, salvo quelle previste dalla legge". Che cosa si intende con l'espressione "attività aggiuntive di insegnamento aventi carattere continuativo"? Formulo la domanda in rapporto alla mia situazione: attualmente ricopro come titolare una cattedra di filosofia e storia presso il Liceo classico statale "Dante Alighieri" di Roma, dove ho una riduzione di 1/3 dell'orario, a causa di una mia collaborazione con RAI Educational (tempo parziale verticale con 12 ore di insegnamento su 4 giorni settimanali). È mia intenzione proporre l'inserimento nel POF (Piano dell'Offerta Formativa) di un corso pomeridiano di approfondimento su tematiche di logica, filosofia della scienza e filosofia del linguaggio, destinato agli studenti interessati delle classi terze, ma anche eventualmente agli stessi colleghi che manifestino un qualche interesse per tali problemi. Il corso lo terrei io, ma mi riserverei di invitare docenti esterni, in particolare modo di alcune università romane (Roma I, Roma III e Università pontificie): il tutto per una trentina di ore complessive. Io sono convinto che un corso del genere non rientrerebbe a rigore tra le attività aggiuntive aventi carattere continuativo (tra queste rientrano a mio parere le attività cosiddette "di sportello" attivate permanentemente, le eventuali ore eccedenti in cui l'insegnante viene utilizzato costantemente per un supporto didattico nelle sue materie o per supplenze, ecc.). Qual è il vostro parere in merito ed esiste una normativa secondaria in proposito?

Sono assolutamente d'accordo con lei. Non esiste nessun altra precisazione che non sia quella contenuta nel contratto.

Sono una RSU di un istituto superiore; vorrei sapere se è possibile, nell'ambito della flessibilità oraria, articolare l'orario di lezione dei docenti in maniera diversa dalle 18 ore, ovvero se è possibile che alcune settimane prevedano un orario superiore ed altre un orario inferiore, ferma restando la somma annuale delle ore di lezione nelle singole classi prevista dall'ordinamento. In tal caso, qual è il limite raggiungibile in aumento e in diminuazione?

4 ore, programmabili su base plurisettimanale.

E' possibile che nelle settimane con orario ridotto il docente abbia più di un giorno libero?

L'orario si svolge in non meno di cinque giorni, dice il CCNL, se intero. In caso contrario nulla osta ad una sua diversa articolazione.

E' necessaria una delibera del collegio dei docenti o è possibile che ciò sia disciplinato dalla contrattazione integrativa?

Ci vuole naturalmente la delibera del collegio.

Egregia redazione di Edscuola, desidererei porre un quesito ai vostri esperti di diritto scolastico. Nel liceo in cui insegno il Dirigente scolastico ha nominato d'ufficio i coordinatori dei consigli di classe, i quali devono non solo presiedere le sedute dei consigli stessi, ma anche compilare vari moduli e schede da allegare al verbale o da inviare alle famiglie, procedure che rientrano nel "sistema qualità" attuato nell'istituto. Per essere informati sulle modalità d'espletamento di tali pratiche i coordinatori
devono partecipare a tre riunioni nel corso dell'anno, deliberate dal Collegio dei docenti. Preciso che nella mia scuola, come pressochè in tutte, la funzione di coordinatore del Cdc è incentivata forfettariamente con il fondo d'istituto. Vorrei sapere se tale funzione, con i carichi di lavoro ad essa connessi, rientra tra le attività previste dall'art. 27, 3, b) del CCNL 2002/05 ("attività funzionali all'insegnamento") o tra quelle a cui rinvia l'art. 28, 1, che mantiene in vigore l'art. 25 del CCNL 1999 il quale distingue tra "attività aggiuntive d'insegnamento" e "attività aggiuntive funzionali all'insegnamento". A me sembra che l'attività di coordinatore così come si configura nel mio istituto rientri tra le "attività aggiuntive funzionali all'insegnamento" e non tra le "attività funzionali" obbligatorie, per i seguenti motivi:
1) è un'attività retribuita anche se non comporta il superamento del tetto delle 40 ore annue. Ciò mi pare in contraddizione sia con l'art. 27 del CCNL 2002, sia con l'art. 30, 3 c) del Contratto collettivo integrativo 1998/01, il quale annovera tra le "attività da retribuire con il fondo a livello di istituzione scolastica", in quanto "attività aggiuntive funzionali all'insegnamento", "quelle previste dall'art. 42, comma 3, lettera a) del CCNL 1995 eccedenti le 40 ore annue";
2) non è tra "le attività di carattere collegiale riguardanti tutti i docenti" (art. 27, 3 CCNL 2002), bensì essa riguarda solo alcuni di essi.
3) il DPR 31/5/1974 n. 416 all'art. 3 stabilisce che il Preside può delegare a un docente il compito di "presiedere" il Consiglio di classe, ma nel mio liceo il coordinatore non deve solo "presiedere" la riunione, bensi deve svolgere una serie di pratiche burocratiche, compilando schede e moduli in quantità ed inoltre è obbligato a partecipare a tre riunioni per coordinatori nel corso dell'anno scolastico.
Pertanto mi sembra a fil di logica arduo sostenere che in base alla normativa l'attività di coordinatore non sia aggiuntiva e non richieda quindi la disponibilità del docente interessato. Se le mie affermazioni non sono corrette gradirei sapere con esattezza dove erro.

Sono assolutamente d'accordo con lei.

Vi ringrazio sinceramente nella speranza di veder risolto un dubbio molto diffuso tra gli insegnanti intorno ad una questione importante. Complimenti per la vostra rivista telematica che, quando posso, seguo sempre con interesse. Cordiali saluti.

Saluti.

Il D.S. di una Scuola Media Statale ha fatto affiggere un avviso per la ricerca di esperti per la misura 3.1 del P. O. N., da selezionare in base alle domande e al curriculum presentati. Nel chiedere delucidazioni, il D. S. mi ha risposto che ha affisso il bando per pura forma, in quanto saranno riconfermati alcuni docenti interni ed altri esterni che sono stati scelti l'anno precedente. E' legale tutto ciò?

No.

Può un direttore di una sede coordinata di un Istituto Professionale usufruire del semiesonero (6 ore di lezione su 18 ore) con una platea scolastica di circa 600 alunni e con 8 prime, 5 seconde, 4 terze, 4 quarte.

Può.

Può essere dato l'incarico di Funzione Strumentale ad un docente con orario su due scuole diverse (12 ore nella scuola in cui ha avuto l'incarico e 6  ore in altro Istituto?)

Può.

Si chiede, nel caso in cui il Collegio dei Docenti non abbia votato nè approvato una valutazione bimestrale scritta, ma si attenga ad una valutazione quadrimestrale votata ed approvata, se la valutazione bimestrale scritta su pagelline sia abbligatoria per legge. Se esiste una legge che prescriva una valutazione bimestrale scritta, si metta in allegato, se possibile.

Sono aspetti che devono essere definiti dal collegio dei docenti ed inseriti nel POF. Non per nulla le scuole sono dotate di autonomia didattica.

Gentile direttore, gradirei ricevere notizie sulla normativa, se esistente, che stabilisce l'obbligo nella prima classe di scuola elementare di avere l'aula posizionata al piano terra dell'edificio scolastico.

Non sono a conoscenza di norme siffatte.

Gentile Redazione Edscuola, vorrei conoscere la normativa relativa al compenso per i docenti (scuola superiore) che partecipano a scambi culturali con i propri studenti. In particolare vorrei sapere se esiste una norma che prevede il riconoscimento dell'indennità intera nel caso di ospitalità reciproca dei docenti coinvolti.

Certo. Indennità intera se non si chiede il rimborso delle spese di vitto e alloggio sostenute.

Egregio Dott. Santoro vorrei porle un quesito. Nella mia scuola un insegnante di educazione fisica, rappresentante delle RSU, con 18 ore a disposizione, svolgendo ore di laboratorio di attività motorie di mattina può ugualmente svolgere ore di attività sportiva il pomeriggio? La ringrazio anticipatamente e complimenti per la sua rubrica.

Pratiche di buona amministrazione dovrebbero sconsigliare una simile eventualità.

Ho una scuola materna e mi trovo in difficolta'. Ho una alunna nata il 13.03.2001 e non so, in base alla nuova riforma, se farle fare il programma da 3 anni o da 4. Vi prego di rispondermi e di darmi ulteriori informazioni sull'anticipo delle iscrizioni ed entro quale mese devono compiere gli anni.

L'anticipo nella scuola materna non è, al momento, possibile per varie ragioni, che sarebbe troppe difficile spiegarle.

Sono docente di scuola superiore della provincia di Bologna. Ho partecipato giorni fa ad una assemblea sindacale presso la sede centrale dell'istituto ubicata in un altro Comune. Per raggiungere la sede in cui si è svolta l'assemblea sono uscita dall'istituto 30' prima dell'inizio dell'incontro, e per rientrare nella sede di servizio ho utilizzato altri 30'. La mia domanda: questa ora di trasferta, rientra nelle 10 ore di assemblee o non è conteggiata?

Rientra nelle dieci ore.

Non mi è tanto chiaro quello che ho letto nell'art. 8 comma 6 del C.C.N.L.: "...la durata massima....è definita....in modo da tener conto dei tempi necessari per il raggiungimento... e per il ritorno, sempre nei limiti del comma 1.

Spero di averla aiutata a chiarire.

Spett. redazione, sono una docente di ruolo ordinario - cattedra Italiano e Storia - in servizio presso un Istituto professionale. A seguito dell’accoglimento della richiesta di part-time di tredici ore da parte di una collega, posso chiedere che mi vengano assegnate le residue cinque ore della cattedra?

Sì.

In caso affermativo devo rivolgere la domanda al dirigente scolastico?

Sì.

Faccio presente che ho già presentato richiesta di ore aggiuntive oltre l’orario d’obbligo a giugno 2004. Vorrei anche sapere se le ore di approfondimento che fanno parte della cattedra di Italiano e Storia nel biennio possono essere assegnate anche a docenti di altre discipline.

No.

Siamo un gruppo di studenti di un quinto anno di una scuola superiore. All'inizio dell'anno scolastico abbiamo chiesto l'autorizzazione per un'assemblea d'istituto per affrontare subito il grave problema della suddivisione della nostra scuola in 4 plessi. Ma il dirigente ce l'ha concessa dividendola in più date a seconda dei plessi adducendo problemi di sicurezza. E il nostro diritto di circolazione delle informazioni e di organizzarci in qualsiasi forma di lotta? Ne abbiamo parlato con l'interessato ma l'arte dialettica del dirigente ha sgomentato ogni nostro tentativo di dialogo. Potreste indicarci i riferimenti di legge oltre a quelli già citati nello statuto degli studenti?

Ci sono solo quelli ed il testo unico delle norme sulla scuola, che potete scaricare anche dal ns. sito ( d. l.vo 297/94).

Gentile direttore, Le scrivo ancora per chiederle un chiarimento in merito alla possibilità di avere, in contemporanea, un impiego presso un'azienda privata ed un contratto part-time presso una scuola. Ho letto attentamente la Circolare Ministeriale 27 gennaio 1998, n. 33 dove si fa riferimento alla possibilità di svolgere un'altra attività, Le invio l'estratto: "..Come è noto, la L. 23.12.96 n. 662, ha previsto per i dipendenti delle pubbliche amministrazioni la trasformazione del rapporto di lavoro da tempo pieno a tempo parziale. L'Istituto in parola, rende possibile, per il personale che presti attività lavorativa non superiore al 50% di quella a tempo pieno, lo svolgimento di altra attività di lavoro subordinato o autonomo...". Io mi chiedo: ma il 50% si riferisce al part-time della scuola, a quello dell'azienda privata o a tutti e due? A me sembra che si riferisca solo a quello della scuola. Potrebbe indicarmi qualche altro riferimento normativo più espilico?

Non ne conosco. La legge mi sembra sufficientemente chiara, però.

La ringrazio anticipatamente, in un mondo come quello della scuola, dove le regole cambiano così spesso trovo che la sua rubrica sia un prezioso aiuto per molte persone.

Lei è davvero molto gentile.

Durante la contrattazione, il dirigente scolastico ha proposto di retribuire con il fondo d'istituto il responsabile della sicurezza di cui alla legge 626/94 (individuandone più di uno ed istituendo, quindi, una commissione con personale interno alla scuola), affidandogli anche  il compito di adeguare il piano della sicurezza. La retribuzione di tale commissione con il fondo d'istituto è consentita dalle norme contrattuali?

Il responsabile per la sicurezza non si paga con il fondo, macon risorse specifiche eventualmente tratte dal bilancio della scuola.

L'adeguamento del piano della sicurezza di cui alla legge 626/94 può essere presentato come progetto all'interno del pof?

Ma no!!!

Gentile Sig.Santoro, sono una insegnante, precaria, di lingua inglese nella scuola media. Le chiedo: la figura del tutor è diventata obbligatoria?

No, dal momento che c'è una contrattazione in corso.

E' possibile che un precario possa svolgere la funzione di tutor o di coordinatore dato che, ahimè, cambia scuola ogni anno e, come nel mio caso, ha solo 2,3 ore in ogni claase? Se sì, non vengono danneggiati gli alunni? Un'altra domanda. Il tutor sarà pure coordinatore. La ringrazio.

Tutor e coordinatore non sono la stessa cosa.

Egr. Dott. Santoro, sono insegnante elementare di ruolo dal 1983. Attualmente in servizio in un plesso a tempo pieno. L'anno scorso vi erano nel plesso quattro posti vacanti, coperti da altrettante supplenti annuali. Da tre classi quinte in uscita, quest'anno è stata formata una sola classe prima. Non sono rimasti posti vacanti nel circolo, come ha comunicato il CSA. Tre insegnanti delle ex quinte sono state assegnate in tre dei 4 posti vacanti. Io, in uscita dalla quinta, che in giugno avevo fatto richiesta scritta di assegnazione su uno di questi quattro posti vacanti, sono stata invece assegnata dalla Dirigente, senza il mio consenso, su un nuovo posto (22 ore), creato quest'anno e così definito nel decreto di assegnazione: "posto comune su progetto Nero su Bianco per alfabetizzazione alunni neo arrivati non italofoni". La Dirigente, solo verbalmente, mi ha motivato ciò con la sua convinzione che io non sappia gestire una classe intera. Al restante posto ex vacante è stata assegnata una supplente temporanea fino al termine delle attività, la stessa persona che l'anno scorso era invece supplente annuale, sullo stesso posto classe, ancora oggi privo di titolare. Ho due domande: può una supplente temporanea non supplire nessuno?

Il supplente supplisce. E come potrebbe fare altrimenti?

Può un'insegnante di ruolo, senza alcuna competenza specifica (corsi lingua2, conoscenza inglese o francese) essere tolta dalle classi ed assegnata forzatamente ad un progetto senza alcuna competenza e senza che sia stato previsto l'aiuto di facilitatori linguistici o mediatori culturali?

No.

I criteri per l'assegnazione alle classi deliberati dal collegio docenti sono la continuità didattica e la valorizzazione delle competenze dei docenti. Nel POF il progetto è tra le attività opzionali.

Appunto: per cui ritengo che possa essere svolto soltanto sulla base di una dichiarata disponibilità del personale.

Ho vinto un dottorato triennale di Filologia Medievale (Università di Lecce); il distacco da scuola (ITIS) è iniziato il primo settembre 2004. Ho 56 anni e 37 anni di anzianità pensionabile. Al termine del dottorato (primo sett. 2007) potrò andare in pensione, o dovrò restare altri 2 anni a scuola?

Non mi occupo di queste questioni: mi dispiace.

Mi mette il dubbio iuxsta la lettera della legge del 28 dicembre 2001, n. 448 (legge finanziaria 2002) art. 52, comma 57: "...Qualora, dopo il conseguimento del dottorato di ricerca, il rapporto con l'amministrazione pubblica cessi per volontà del dipendente nei due anni successivi, è dovuta la ripetizione degli importi corrisposti ai sensi del secondo periodo".

Ho capito la sua preoccupazione: non ritengo che la clausola riguardi il suo caso.

In merito al CCNL 2002/2005 art. 27 comma2 nota c che recita: "Tra gli adempimenti individuali dovuti rientrano le attività relative: ai rapporti individuali con le famiglie". Ciò vuol dire che i docenti dovranno destinare un'ora settimanale al ricevimento genitori in orario antimeridiano, oppure saranno sufficienti gli sporadici incontri scuola/famiglia previsti dal calendario di Istituto?

Lo decide il consiglio di istituto.

Sono docente Arte del Mosaico e commesso - ore 18 a tempo indeterminato c/o l'Istituto Statale d'Arte di Palermo. Attualmente sono disponibili 12 ore di mosaico non costituente cattedra, il CSA li ha rimandati al Dirigente in quanto graduatoria esaurita. Il sottoscritto ed un collega abbiamo fatto regolare domanda di avere queste ore divise ad entrambi - 6 ore io e 6 ore il mio collega, così come si evince nel CCNL art. 103 comma 3 che testè cita: "Le ore eccedenti l'orario di insegnamento non costituenti cattedra verranno attribuiti con la procedure di cui art. 28 e, in caso di indisponibilità del personale docente a tempo indeterminato, a personale docente con contratto a tempo determinato". Il mio Dirigente poichè non ha ancora chiarezza (e poichè i rappresentanti RSU dicono che si devono dare al supplente), non prende una decisione. Desidero chiederle se queste ore possiamo prenderli io ed il mio collega in aggiunta alle 18 ore. In attesa di un suo cortese riscontro cordilali saluti.

Sì.

Gentilissimo professore, seguo con molto interesse la sua rubrica e il fantasmagorico libercolo è diventato per me un oggetto magico. Cosa si deve fare per averlo?

Basta chiederlo.

Vorrei anche sapere se il permesso per lutto è legato all'evento e se diverso fino a quando può essere richiesto?

Non ho capito la domanda: se si tratta di un permesso per lutto, è chiaro che qualcuno deve aver comunque tirato le cuoia.

Grazie infinite per la recente risposta che ho condiviso al 100% per 100%.

Prego.

Sono un'insegnante di ruolo da otto anni e per motivi personali vorrei richiedere un periodo di aspettativa senza retribuzione. Le mie perplessità sono due: se posso chiederla frazionata (ossia un mese alla volta, senza però tornare al lavoro) e se il dirigente ha la facoltà di non concederla. Grazie.

Può senz'altro frazionarla, ben sapendo che spetta al dirigente concederla.

Egr. Prof. Santoro, sono docente di ruolo in Fisica (Classe A038) e frequento la SSIS per conseguire l'abilitazione in Matematica e Fisica (A049). Vorrei poter usufruire di un parziale rimborso delle spese sotenute per la frequenza dei corsi di specializzazione (a.s. 2003-04). Consultando l'ottimo sito www.edscuola.it (complimenti!) ho letto una direttiva del 2002 che precisava conchiarezza le modalità di accesso al rimborso. Secondo tale direttiva (che però si riferiva all'anno 2002) la richiesta di rimborso, con l'attestazione delle spese, doveva essere presentata alla propria scuola entro il 31.12. A ciascun richiedente era garantita una quota unitaria, mentre le quote di rimborso non assegnate erano soggette a redistribuzione tra gli aventi diritto. Per gli anni successivi ho trovato (sempre su edscuola) altre direttive (ad esempio la n. 47 del 13/05/2004) che tuttavia si limitano ad indicare gli obiettivi prioritari dell'attività di formazione che le istituzioni scolastiche devono (o dovrebbero) programmare. Nessun riferimento esplicito all'auto-aggiornamento o alle attività di formazione rimborsabili. Posso fare la domanda di rimborso per l'a.s. 2003-04?

Ci provi, anche se dubito che potrà ottenere soddisfazione.

Caro Pino, vorrei una informazione veloce veloce: in questo periodo si sta mettendo a punto l'orario definitivo; ho 19 ore di cui 11 sistemate in due giorni; la scuola comprende tre indirizzi i cui edifici si trovano nello stesso paese (al centro) ma non vicini (6-7 minuti a piedi andando veloce, non c'è parcheggio). Mi sono state messe 6 ore di lezione nello stesso giorno in tutti e tre gli indirizzi quindi devo correre arrivando in ritardo; le campanelle suonano alla stessa ora; è legale dare 6 ore di lezione nello stesso giorno?

Sì.

A chi spetta la responsabilità delle classi che rimangono scoperte per 7-8 minuti?

Al cretino che ti ha fatto l'orario.

Gentile Pino, grazie per la sua risposta, lei mi spiegava che se il collegio docenti lo avesse stabilito il preside mi potrebbe far spartire una materia con una collega... Ho trovato però un art. della finanziaria 2003 (art. 35 c. 1 lex 289/02) che dice che: "...le cattedre costituite con orario inferiore all'orario obbligatorio di insegnamento dei docenti, definito dal CCNL, sono ricondotte a 18 ore settimanali, anche mediante l'individuazione di moduli organizzativi diversi da quelli previsti dai decreti costitutivi delle cattedre, SALVAGUARDANDO L'UNITARIETA' D'INSEGNAMENTO DI CIASCUNA DISCIPLINA e con particolare attenzione..." Cosa vuol dire allora questo? Posso appellarmi a questo per chiedere che la materia sia attribuita all'una o all'altra?

Una stessa disciplina non può essere insegnata da due docenti, mentre possono essere scisse le cattedre costituite tra insegnamenti diversi, ad esempio italiano e storia, matematica e fisica, diritto ed economia, ecc.

Carissimo Pino, siamo degli assistenti tecnici e avremmo una domanda da farti: quest'anno la preside del ns istituto ci vuole dare l'intensificazione lavoro dietro compenso di un tot di ore da pagare col fondo d'istituto. Noi abbiamo proposto che tale compenso vorremmo averlo in ore da recupero da poter scontare per es. 1 ora al giorno. Lei sarebbe disposta ma non sa come giustificare l'accordo. E' possibile farlo?

O intensificazione o straordinario: il primo si paga, il secondo si può anche recuperare.

O il compenso per l'intensificazione lavoro può essere solo in denaro?

Solo in denaro (oppure anche in natura: vino, olio, caciocavallo, ecc.).

Eventualmente potresti allegarmi la documentazione a cui fare riferimento?

Consultate il CCNL della scuola.

Sono rsu e ho delle perplessità a firmare il contratto. Il dirigente ha chiesto intanto di siglarlo per i revisori dei conti, che differenza c'è tra la sigla e la firma?

Se non ha intenzione di firmarlo, neanche lo sigli. Per altro la RSU firma o non firma, non un singolo componente.

Inoltre i collaboratori possono rifiutare di fare il pomeriggio da soli?

Non ho capito la domanda.

QUESITO: le vecchie funzioni aggiuntive possono essere ridistribuite a piacere del dirigente scolastico?

No.

Ad esempio noi abbiamo 3 funzioni per gli assistenti amministrativi ,1 per i tecnici e 3 per i collaboratori. Può, invece, il preside attribuire: 7 incarichi ai collaboratori scolastici per un totale di 3199 Euro; 1 incarico ai tecnici per un totale di 300 Euro; 1 sostituzione del DSGA per 1000 Euro; 1 incarico per assistente amministrativo per 750 Euro.

Spetta alla contrattazione decidere nel merito.

Sono un'assistente amministrativa, lavoro dentro un circolo didattico...

Proprio dentro?

... ed ho per mia sfortuna la legge 104/92 con l’articolo 3 comma 3 della citata legge. Nel nostro circolo si lavora fino al venerdi quindi i miei colleghi per recuperare le ore del sabato fanno due rientri settimanali. In base alla citata legge ho diritto a due ore di permesso giornaliero che in totale mi riducono l’orario settimanale da 36 a 24, ho sempre effettuato il seguente orario: lunedì – giovedì 8.00 – 13.00  per un totale di 20 ore; il venerd’ 8.00 – 12.00  per un totale di 4 ore alla fine della settimana ho effettuato le mie 24 ore di servizio. Il mio dirigente da qualche mese mi ha imposto di fare il seguente orario: lunedì – venerdì 8.00 – 13.12 per un totale di 26 ore perché sostiene che nel nostro circolo viene applicata la settimana corta. Ma se così fosse i miei colleghi dovrebbero uscire tutti quanti alle 15.12 e così non fanno. Vorrei avere da voi dei chiarimenti in merito.

In caso di orario di servizio inferiore alle 6 ore giornaliere il permesso è di una sola ora, altrimenti di due, a prescindere dal fatto che l'orario settimanale sia articolato su cinque o sei giorni.

Gentilissimo Pino, illuminami!, ho una cattedra orario 12+ 6. Nella scuola nella quale ho 6 ore mi è stato imposto di effettuare un'ora settimanale come ricevimento genitori. Ciò è corretto considerato che ho due scuole, oppure dovrebbe essere in percentuale al monte orario e quindi 20 minuti? Cosa dice la normativa? Grazieeee 1000

Il riferimento è il CCNL, che a riguardo stabilisce che sia il consiglio di istituto a stabilire le modalità ed i tempi del ricevimento individuale delle famiglie.

Caro Pino, ti pongo questo quesito: siamo tre assistenti tecnici in un istituto odontotecnico. Dopo vari capovolgimenti risultano oltre al nostro orario 18 ore in più. Ora, e questa è la mia domanda, la Dirigente può IMPORRE di aumentare l'orario del servizio settimanale mio e quello dei miei colleghi da 24 ore di didattica e 12 di manutenzione, a 30 ore di didattica e 6 di manutenzione senza aggiunta di compenso?

Io ritengo di no.

Da premettere che la Dirigente si fa forte sulla piccola parolina scritta sul CCNL che cosi dice: prestare ALMENO 24 ore settimanali. Grazie del tuo interessamento e spero a presto.

Ho capito. Il problema però è che spetta alla giunta del consiglio di istituto formulare la proposta di organico, ed alla contrattazione di scuola stabilire i criteri di utilizzazione del personale ATA. Quindi il dirigente non può decidere da solo.

Sono docente di scuola superiore ed RSU. Quest'anno è arrivato per trasferimento un nuovo DSGA che vuole una copia delle chiavi della ns bacheca, adducendo che, come direttore generale dei servizi amm.vi, deve avere le chiavi di tutto quanto l'edificio perchè ne è direttamente responsabile. Di fronte al nostro rifiuto, motivato dal fatto che siamo noi rsu a gestire lo spazio assegnatoci, il dsga ha messo in bacheca una sua comunicazione, con protocollo e sua firma, in cui formalizza la richiesta. Che io sappia, il segretario non può usare il protocollo, nè assumere iniziative del genere. Desidero sapere se è così.

Assolutamente sì. La rappresentanza esterna è infatti attribuita al dirigente scolastico, che eventualmente la può delegare.

Approfitto per porre un altro quesito: può il D.S. delegare i coordinatori di classe a convocare i consigli per ratificare le nomine dei tutor, già individuati da lui?

Non esistono tutor, dal momento che la contrattazione in sede ARAN è attualmente in corso.

Sono una assistente amministrativa in servizio presso un Istituto Comprensivo e componente rsu della scuola gradirei un parere alla seguente frase inserita nell'ordine di servizio mio e dei colleghi: "L'assistente amministrativo è ritenuto responsabile della mancata inosservanza dei termini di scadenza degli adempimenti e compiti affidategli anche con conseguente eventuale corresponsione di more e interessi". Secondo lei l'assistente amministrativa è soggetta a tali responsabilità?

Sì, in quanto responsabile del procedimento amministrativo.

Sono un insegnante di scuola primaria molto molto confusa. Per fortuna non solo la sola... Mal comune...! Vorrei sapere se è lecito che un dirigente richieda agli insegnanti del suo circolo, tramite la diffusione di un modulo competenze, una dichiarazione di possesso di capacità di comunicazione, di relazione, organizzative, quale corso frequentato e quante ore. A noi questo sembra assurdo! Tali competenze non si acquistano dalla frequenza di corsi (quali?) ma sul campo, con l'esperienza. Si può dichiarare e documentare la frequenza a corsi di musica, di teatro, di inglese, di informatica, ma le capacità relazionali e organizzative quelle no, si hanno e basta!!! Oppure vengono organizzati corsi che aiutano a conseguirle? A me non è mai capitato. Forse ci si riferisce ai corsi frequentati dalle funzioni obiettivo ora strumentali?

Non lo so. In ogni caso mandate il dirigente a quel paese!

Mi trovo in grande difficoltà in quanto il mio Dirigente vuole che accompagni gli alunni in palestra da sola. Faccio presente che la palestra è distante circa 600 m dalla scuola stessa e sono ragazzi di scuola media. Mi risulta che una circolare del 1977 diceva che l'insegnante doveva essere coadiuvato dal personale Ata. Sbaglio?

Anche se fosse, dal 1977 a oggi ne è passata di acqua sotto i ponti... La scuola è infatti diventata autonoma, per cui autonomamente decide come organizzare il suo servizio.

Vorrei cortesemente sapere se la disposizione in oggetto (obbligo di rientro pomeridiano per la scuola elementare) è tuttora vigente. In caso negativo, si prega di fornire i dati relativi alla norma che  l’ha abrogata. Grazie. Distinti saluti e complimenti per la qualità del Sito.

Il DPR 275/99 stabilisce che ogni scuola autonomamente decida i suoi assetti organizzativi. Così dev'essere e così è opportuno che sia.

I docenti di sostegno sono a tutti gli effetti docenti della classe nella quale l'allievo portatore di handicap è inserito?

Sì.

In ipotesi di assenza temporanea dell'allievo portatore di handicap, il docente di sostegno può essere utilizzato per effettuare supplenze?

Sì.

Alla RSU della mia scuola è venuto meno un membro per pensionamento, non ci sono altri membri della medesima lista. E' vero che: 1) il pensionato deve presentare le proprie dimissioni alla RSU?

Non serve.

2) che la RSU resta ad operare validamente priva di un suo membro?

Certo.

Le scrivo questa mail perché ho un quesito a cui nessuno è stato capace di dare una rispota, né sindacati, né Dirigenti scolastici, ecc... Sono insegnate in IPC aziendale e per il turismo. Io ho già la maturità turistica. Posso iscrivermi come privatista per prendere la maturità aziendale?

Nulla osta, secondo me.

Il fatto che alcuni colleghi poi siano i miei commissari, crea qualche riserva?

No, se non sono parenti.

Ci sono decreti, leggi, normative su eventuali "incompatibilità" per gli esami di stato?

Le consiglio di prendere visione dell'ordinanza annuale sugli esami che può scaricare anche dal ns. archivio.

Egregio Sig. Pino Santoro, si sottopone alla Sua attenzione il seguente quesito. Per motivi vari, due delle 4 ore di approfondimento, che per prassi consolidata vengono assegnate al docente di italiano della classe per concorrere al raggiungimento delle 18 ore di lezione, sono rimaste "disponibili". SI CHIEDE: devono essere assegnate all'altro docente di lettere con 18 ore curricolari in altre classi e che ne ha fatto richiesta o rimangono "oggetto di autonoma periodica programmazione delle singole istituzioni scolastiche per il conseguimento degli obiettivi individuati" (DM 7/8/92).

Propendo per la seconda ipotesi.

Gentile prof. Santoro, volevo chiederLe se il Dirigente Scolastico può attivare la sperimentazione della settimana corta (sabato libero per le classi quinte), senza il parere favorevole dei docenti.

No.

Egregia Redazione, ho necessità urgente di ottenere una informazione sulla possibilità di ottenimento di una aspettativa per mandato politico. Vorrei sapere se un mio collega puo’ ottenere dalla direzione scolastica di essere collocato in aspettativa quinquennale per essere stato eletto consigliere provinciale. A me risulta infatti che lui possa esclusivamente assentarsi dal servizio per il tempo necessario all’espletamento del mandato e non ottenere l’esonero del servizio.

Probabilmente le sfugge l'aspettativa di cui all'art. 2 della legge 816/85.

Gentile prof. Santoro, la redazione del piano della sicurezza dell'istituto da parte di dipendenti della scuola (singolo o commissione) può essere retribuita con il fondo d'isituto?

Secondo me no.

Gentile redazione, vorrei sapere se gli insegnanti di religione, essendo ormai equiparati agli altri, possono effettuare ore eccedenti in sostituzione dei colleghi assenti, pur essendo l'insegnamento opzionale.

Sì, dal momento che il CCNL è lo stesso, e quindi stessi sono i diritti ed i doveri.

Inviate le vostre richieste a:
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