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a cura di Pino Santoro


 

FAQ/45
Domande e Risposte sulla RSU

Sono un docente con incarico annuale. Nel mese di aprile del 2004 ho sostenuto spese di autoaggiornamento, a settembre ho cambiato sede, nel mese di dicembre ho presentato la richiesta di rimborso presso l’attuale sede di servizio. Il dirigente scolastico mi ha detto che la domanda andava inoltrata presso la scuola dove ero in servizio quando ho sostenuto la spesa. Vorrei sapere se il Dirigente ha ragione. Secondo me le domande vanno inoltrate entro l’anno solare nella sede di servizio. Ti ringrazio.

Ma c'è ancora qualcuno in Italia che riconosce le spese sostenute per l'autoaggiornamento? Mi pare davvero una cosa strana. In ogni caso paga la scuola in cui eri in servizio.

Gentilissimo sig. Pino, le scrivo in riferimento all' art. 58 del contratto scuola dove per la durata non inferiore ad un anno (che prima era 1/9 31/8 poi anticipato al 30/06) possono avere la sospensione del ruolo anche per contratti stipulati dopo il primo settembre.... per alcune scuole si, per altre no.... io concordo con la seconda ipotesi... anche perchè il contratto parla per la durata non inferiore all'anno.... e non contratto annuale che noi sappiamo in gergo scolastico sono quei contratti stipulati entro il 31/12.... altrimenti rientrerebbero nella sospensione anche quelli che accettano contratti il 30/12.... lei cosa ne pensa?

Io non sono mai per le interpretazioni estensive.

Carissimo Pino, ti ringrazio per la sua gentilezza e rapidità nel rispondermi. Ora ho un  altro quesito urgentissimo da proporti: se una dipendente si assenta per grave patologia documentata solo da un certificato del suo medico curante della ASL che riporta: “ ………..è affetta da grave patologia e necessita di 11 giorni per terapie parzialmente e temporaneamente invalidanti” senza indicare il tipo di terapia adottato (per la privacy) e le sue modalità, è a posto con la certificazione?

Certo.

Secondo me il semplice certificato di un medico generico seppure della ASL, a volte amico o compiacente dell’interessato, non può bastare se non c’è la specifica del tipo di terapia adottato, delle sue modalità e della malattia stessa (la retribuzione è intera e senza limiti), anche per una possibile conseguente visita collegiale. Sarebbe troppo semplice assentarsi così per una grave patologia anche per anni senza che l’Amm.ne possa verificare la veridicità della malattia (la ASL ha risposto che la visita fiscale non può giustificare la grave patologia ma solo la temporanea inabilità al lavoro). Mille grazie per la tua pazienza!

Non la penso come te. L'amministrazione ha la possibilità di operare accertamenti rispetto alla certificazione medica, che però non può essere sindacata da chi per altro medico non è.

Gentilissimo Pino vorrei sapere per quanto riguarda l'organico di ed. tecnica per l'anno scolastico 2005/2006 come viene attuato? Facendo riferimento all'organico 2003/2004 (ante Moratti) o secondo i criteri della riforma Moratti?

Ante, per fortuna ancora per un anno ante.

Visto che l'anno scorso fu precisato che l'organico non veniva toccato.... il prossimo anno scolastico 2005/2006 come verrà attuato?????

Hai un altro anno di moratoria. Poi si scatenerà la furia distruttrice di monna Letizia.

Gent. mo prof. Santoro, sono una docente a tempo indeterminato in un Liceo pedagogico, preoccupata perché il decreto sul riordino dei cicli prevede, per ogni classe dei futuri licei, tra ore obbligatorie e ore opzionali, 30 ore settimanali contro le 35 attuali. Ciò comporta una diminuzione di ore per i singoli docenti sulle stesse classi e, probabilmente, molti di noi diventeranno soprannumerari. Poiché anche nelle altre scuole si verificherà un esubero, non potremo sperare di trasferirci. Che cosa prevede la legge per i soprannumerari?

La messa in mobilità è poi il licenziamento.

Se, entro due anni, non fosse possibile trovare per loro una nuova collocazione, che succederà? A una riunione sindacale ci è stato detto che in tal caso è previsto il licenziamento. Vi è realmente questo rischio anche per i docenti di ruolo?

Claro che sì.

Gentile professore, ho un contratto fino al 30.04.05 presso un istituto superiore (su un aspettativa che si protrarrà fino alla fine delle lezioni, in quanto il titolare assente da settembre) e ho una figlia nata il 12.05.2001. Vorrei per cortesia sapere se ho diritto a 5 gioni di malattia figlio, se sono retribuiti e se non lo fossero, se questo implica interruzione del servizio? Molte grazie

Le mando un libercolo sull'argomento.

Pensavo di non doverti più disturbare, invece... in data 6/09/2004, come precario di 3^ fascia, ho avuto una cattedra in A034 fino al 31/8/05. In data 22/09/2004 sono stato immesso in ruolo con decorrenza giuridica 1/9/2004 sulla stessa classe di concorso attraverso la graduatoria permanente. Nel libello "entrare in ruolo" che tu mi hai gentilmente inviato vi è scritto che per gli immessi in ruolo dalla GP non è previsto l'anno di formazione. Siccome mi hanno assegnato un Tutor ti chiedo:
1) Quest'anno vale come anno di prova?

Sì.

2) Non devo seguire nessun corso di formazione?

No. Il libello sul punto dice cazzate.

3) Anche se non devo seguire nessun corso, vale come anno di formazione?

Devi seguire la formazione specifica.

4) Devo preparare una relazione da discutere con il Comitato di valutazione?

Sì.

5) Il titolo della relazione deve contenere la dicitura "RELAZIONE ANNO DI PROVA", "RELAZIONE ANNO DI FORMAZIONE" o entrambe?

Lascia stare i titoli.

6) Il tutor dovrà stilare una relazione?

Certo, se no che tutor è?

Ti ringrazio con immutato affetto e stima.

Ciao.

Gent.mo vorrei, per cortesia con urgenza un suo pare su: assistente amministrativa a T.I. al 1° settembre 2003 accetta, ai sensi dell’art. 58 CCNL, una supplenza annuale in qualità di D.S.G.A. al 31.8.2003 aveva pero’ ancora da usufruire di tutte le ferie. Durante l’anno di supplenza, vista la notevole mole di lavoro per la chiusura del Circolo dove lavorara e con due supplenti fino al 30 giugno, non ha potuto usufruire delle ferie ed il D.S. le ha fatto il decreto per il pagamento delle ferie relative al periodo della supplenza. Al 1° settembre 2004 ritorna in servizio in qualità di personale a t.i. perché viene nominata D.S.G.A. di ruolo per passaggio a qualifica superiore come vincitrice di concorso riservato. Ora chiede, in qualità di personale a T.I.,  di poter usufruire delle ferie bloccate  l’anno precedente perché in aspettativa in applicazione all’art. 58. E’ giusto quello che chiedo?

Ferie bloccate? Secondo me le ferie non fruite si pagano e basta.

Gentile professore, mi è stata proposta una collaborazione, come ditta esterna, da una scuola materna a proposito di una sezione ponte (che consentirebbe l'inserimento alla materna a 2 anni 1/2). Mi è stata rischiesta la presenza di una maestra con abilitazione alla scuola materna, vorrei sapere con quali altri titoli si può accedere all'insegnamento nella materna. Una ragazza diplomata al magistrale e con una laurea di carattere socio-pedagogico potrebbe insegnare alla materna?

Sì, anche se priva di abilitazione.

Ed oltre alla figura della maestra c'è anche quella dell'educatrice?

Io auspicherei di sì.

In tal caso quali sono i requisiti minimi per ricoprire il ruolo di educatrice? E' sufficiente il diploma di abilitazione dei servizi sociali?

Ritengo di sì, anche se la materia non è chiaramente disciplinata, non essendo prevista tale figura nella scuola pubblica.

Gentilissimo esperto, avrei un quesito da porre: sono un ATA a tempo determinato, attualmente usufruisco dei 3 gg. mensili di permesso della L. 104/92 in quanto assisto mio fratello. Domanda: è possibile convertire i permessi mensili di 3 gg. (cioè di 18 ore) in permessi giornalieri di 1 ora per 18 giorni?

Sì.

Gentile Dott. Santoro, sono una docente di scuola superiore con contratto a tempo indeterminato appena rientrata a scuola dopo cinque mesi di astensione obbligatoria ed un mese di astensione facoltativa per gravidanza. Sto usufruendo dell'orario ridotto per allattamento fino a settembre 2005. Visto che abito a 35 km dalla mia scuola e che il mio orario didattico termina alle 13.50, vorrei sapere se ho diritto di chiedere un permesso per non partecipare ad un collegio docenti previsto per le ore 15.00 (non ho materialmente il tempo di tornare a casa ed allattare il mio bambino!). Inoltre, vorrei sapere se possono obbligarmi ad effettuare gli Esami di Stato a giugno (nei quali è impossibile avere un orario ridotto per allattamento). Le faccio presente che quest'anno non ho nessuna quinta e mi nominerebbero in sostituzione di un supplente annuale il cui contratto esclude il mese di giugno. Grazie per il suo prezioso aiuto.

Ha diritto di fruire delle ore giornaliere di permesso per allattamento, ma non di essere esonerata dagli obblighi di servizio, purtroppo.

Sono una docente utilizzata presso un Istituto Comprensivo come centotredicista con invalidità permanente, le chiedo se in questa Scuola, assentandosi un Assistente Amministrativo, con la mia presenza non si può chiamare un supplente temporaneo.

Certo.

Carissimo Pino, ritorno ancora sull’argomento della testimonianza in giudizio (art.196 e 198 CPP e 250 e 255 CPC). Quando la persona riceve l’atto giudiziario di: separazione consensuale: parte in causa; separazione giudiziaria: parte in causa: testimonianza in un processo, si può chiedere il giorno per testimonianza solo nell’ultimo caso o anche negli altri due?

In tutti i casi, io ritengo.

All'atto della richiesta al Dirigente Scolastico, occorre allegare prima la convocazione e poi la ricevuta del Tribunale dell’avvenuta testimonianza? L’invito a presentarsi deve essere un documento a parte dall’atto della causa in giudizio?

Io non capisco tutto questo formalismo, in verità.

Una ns. docente usufruisce del congedo straordinario biennale per assistenza al figlio portatore di handicap. La scuola ha emesso decreto per il periodo richiesto con sospensione della retribuzione ma con pagamento di una indennità corrispondente all'ultima mensilità in godimento e con copertura di contribuzione figurativa. Com'è da considerare detta assenza ai fini della carriera? Per il pagamento dell'indennità è sufficiente trasmettere copia del decreto alla competente D.P.T.?

L'art. 4 della legge 53/2000, così recita al secondo comma: "I dipendenti di datori di lavoro pubblici o privati possono richiedere, per gravi e documentati motivi familiari, fra i quali le patologie individuate ai sensi del comma 4, un periodo di congedo, continuativo o frazionato, non superiore a due anni. Durante tale periodo il dipendente conserva il posto di lavoro, non ha diritto alla retribuzione e non può svolgere alcun tipo di attività lavorativa. Il congedo non è computato nell'anzianità di servizio né ai fini previdenziali; il lavoratore può procedere al riscatto, ovvero al versamento dei relativi contributi, calcolati secondo i criteri della prosecuzione volontaria".

Gentile Pino, sono entrata in ruolo l'1/09/2004 come insegnante di sostegno nella scuola elementare e ti chiedo cortesemente di specificarmi cosa si intende per i 180 gg. di servizio utili per superare l'anno di formazione (se sono conteggiati i giorni di malattia, permessi retribuiti, ecc.).

Ti mando un libercolo sull'argomento.

Carissimi, sono un DSGA di un Istituto Comprensivo, con una sede aggregata in un altro comune. Vorrei sottoporre alla vostra attenzione un problema che puntualmente si ripresenta ogni inverno. Quando il sindaco di un comune ordina, per causa neve, non la sospensione dell’attività didattica bensì la CHIUSURA DELLA SCUOLA il personale ATA è tenuto al servizio o è anch’esso esonerato visto che l’ordinanza parla di incolumità delle persone ai sensi dell’art. 54 del Decreto Legislativo n. 267 (testo unico degli enti locali che sostituisce la precedente legge 142 del 1990)? Da anni sostengo e ne sono convinta che il personale ATA debba essere comunque considerato in servizio per un principio molto semplice: tutti gli uffici pubblici sono aperti, il Comune, la Provincia, la Regione ecc. perché noi dovremmo essere privilegiati? Nel 1995 il prefetto della mia provincia a seguito di numerose richieste di chiarimenti da parte dei Dirigenti Scolastici rivolse un quesito al Ministero della Pubblica Istruzione, il quale rispose che il personale ATA, alla stessa stregua degli altri pubblici dipendenti, doveva ritenersi in servizio e che se proprio non poteva raggiungere la sede per le avverse condizioni atmosferiche poteva usufruire delle ferie. Vorrei sapere se questo principio, a mio avviso giustissimo, è confortato anche dalla norma, nel senso che se io obbligo un collaboratore scolastico a recarsi comunque a scuola, se non vuole usufruire di ferie, e quest’ultimo accidentalmente cade e si rompe una gamba che cosa succede se il sindaco aveva ordinato la CHIUSURA? In definitiva a parità di disagi sta a casa chi lavora in un comune dove il Sindaco CHIUDE LA SCUOLA mentre va a lavorare chi presta servizio in un comune dove il sindaco SOSPENDE LE ATTIVITA’ DIDATTICHE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Non so se ho espresso con chiarezza i miei dubbi, spero vivamente in una risposta chiarificatrice supportata, se possibile, da qualche riferimento normativo.

Se la scuola viene chiusa con ordinanza del sindaco il personale ATA, alla stregua di tutto il resto del personale, resta a casa. Non mi pare possano esistere dubbi a riguardo.

Gent.mo prof. Santoro, sono un assistente tecnico di informatica in un istituto Superiore di Reggio Emilia e spesso ho richieste di scuole medie ed elementari nel collaborare per assistenza nei laboratori e segreterie, Le chiedevo che tipo di contratto mi possono applicare ed il tetto massimo da non superare e le modalità per svolgere questo tipo di prestazioni occasionali.

Veda l'art. 56 del CCNL.

Spett. le Edscuola, sono una docente neo-immessa in ruolo nell'anno scolastico 2004-05, nella scuola primaria con incarico di docenza L2, in quanto in possesso di Laurea in Lingue straniere ed abilitazione sia per Scuole elementari, che medie inferiori e superiori. Gradirei sapere se è possibile che possa essere chiamata a sostituire una docente di Lingua e Civiltà inglese di Suola Superiore Paritaria nell'Esame di Stato 2004-05, essendo ancora presente nelle graduatorie di incarichi e supplenze per le Suole Superiori (A346). In caso affermativo, cosa dovrei fare con la scuola in cui lavoro e con l'Istituto in cui potrei essere chiamata?

Secondo me non ha la possibilità di accettare questo incarico.

Egr. Prof. sono un prof. in pensione. Può l'INPDAP, dopo cinque anni, trattenere somme dalla pensione per un suo precedente errore nel computo degli anni per il calcolo dell'indennità spettante?

Sì.

Egr. dott. Santoro, sono un'insegnante di Scuola Media. Nella mia scuola non sono stati nominati i tutor bensì i coordinatori delle équipes socio-psico pedagogiche. Può il D.S. imporre al coordinatore la compilazione del portfolio?

No. No tutor, no portofolio.

Gli incarichi assegnati dal DS di un istituto superiore di Coordinatori e di Segretari nell'ambito dei Consigli di Classe, rientrano nella funzione docente e quindi obbligatori?

Ja.

Secondo quali norme?

Mai sentito parlare del d. l.vo 297/94?

Possono essere incentivati in sede di contrattazione integrativa di istituto?

Sì.

Cortesemente vorrei dei chiarimenti e la relativa normativa di riferimento circa la sostituzione di colleghi assenti. La domanda è la seguente: il docente che ha dato la propria disponibilità alla sostituzione di colleghi assenti alla prima ora, indipendentemente dal fatto se effettuerà la supplenza o meno, è tenuto comunque a presentarsi a scuola?

Queste modalità di tipo organizzativo devono essere decise all'interno della scuola, meglio se in sede di contrattazione integrativa di istituto circa l'utilizzazione del personale.

Sono in cerca di riferimenti normativi che regolano lo svolgimento degli scrutini quadrimestrali e/o trimestralie (in particolare quelli intermedi). Riesco solo a trovare solo quelli relativi agli scrutini finali. Qualcuno distingue tra i due diversi tipi. La confusione è ormai tanta e la giungla legislativa si è fatta sempre più fitta ed impenetrabile. In particolare, mi occorre conoscere in quali casi si effettuano le sostituzioni di componenti del consiglio di classe assenti e chi dispone tali sostituzioni.

Il collegio deve essere perfetto, per cui alla sostituzione degli assenti provvede il dirigente scolastico.

Con la presente per sapere, a proposito delle Funzioni Obiettivo e dell'art. 37, se: - possono essere considerati "insegnanti con rapporto di lavoro a tempo parziale" anche i colleghi con il semiesonero per la SISS

Sì.

- gli insegnanti "autorizzati allo svolgimento della libera professione" ma che hanno dichiarato la loro totale disponibilità a svolgere tale mansione debbano comunque essere esclusi dalla "Funzione" di cui sopra.

No.

Chiedo, se possibile, avere informazioni in merito alla liquidazione tfr. Sono un'insegnante di ruolo, giuridicamente dal 2000-01, economicamente dal 1-09-2001. Nella stessa scuola in cui sono stata immessa in ruolo ho lavorato a tempo determinato, a volte con nomine temporanee a volte con nomine annuali, dal 1994. Chiedo se tali anni vanno considerati e come. Grazie per la gentilezza.

Certo che vanno considerati.

Egregio Prof Santoro, sono un’insegnante elementare che è stata collocata in interdizione anticipata dal 15 giugno 2004 al 9 novembre 2004. Pertanto nell’anno scolastico 2003/2004 non ha usufruito delle ferie. Vorrei sapere se le ferie, sia quelle relative all'anno scolastico precedente (2003/04) sia di quelle relative al corrente scolastico possono essere fruite dal termine delle lezione (10 giugno) oppure debbano essere fruite dal 1° luglio.

Dal termine delle lezioni.

Potrebbe il dirigente (nel caso spettassero le ferie dal termine delle lezioni) rifiutare la loro concessione?

Si, ma lo dovrebbe motivare.

Dott. Santoro, vorrei che mi sciogliessi alcuni dubbi;
a) se agli addetti all'antincendio e al primo soccorso spetta un qualche compenso;

Sì, se così decide la contrattazione di istituto.

b) se tale compenso spetta al RSPP;

Sì, ma attingendo al funzionamento e non al FIS.

c) in quale misura può contrattarlo l'RSU con il Dirigente;

Quello che viene pagato con il funzionamento non è materia di contrattazione di istituto.

Gent.mo Sig. Santoro, dalle informazioni avute di recente circa la riforma delle scuole superiori e la trasformazione in licei di queste ultime, mi risulta che la disciplina Trattamento Testi non sia compresa né tra gli insegnamenti curricolari del nuovo liceo economico, ne tra quelle opzionali. Ha qualche notizia in merito?

No.

Inoltre da tanto mi chiedo chi dovrebbe insegnare le famose "TIC" nel liceo tecnico sperimentale?

Non lo sa neanche la Moratti.

Gradirei una risposta sui seguenti quesiti: quanto dura il congedo parentale, obbligatorio e facoltativo, fruibile da una docente supplente annuale? a quanto ammonta la rebribuzione in questi periodi?

Non c'è distinzione alcuna rispetto alle docenti di ruolo.

E' legittimo pretendere che un docente che insegna in due plessi debba avere 2 ore di ricevimento settimanale dei genitori.

Spetta al consiglio di circolo stabilire le modalità con cui si devono svolgere gli incontri individuali con le famiglie.

Salve, sono un'insegnante di scuola elementare e sto usufruendo delle 150 ore, vorrei sapere se è possibile essere sostituita da supplenti nominati dal Dirigente Scolastico?

Sì.

Ricevevo in passato le vostre news, cambiando l'indirizzo di posta non le ricevo piu, cmq devo farvi una domanda relativa alle nomine di supplenti e alla divisione dei bambini in caso di mancanza di docenti. Riguardo alla prima domanda è proprio vero che non si puo nominare e che si devono utilizzare le risorse della scuola fino all'osso? Ma se risparmiano soldi non chiamando supplenti,questi che fine fanno? La seconda domanda credo sia ancora piu grave, è possibile dividere i bambini di classi o piu classi alle ultime ore di un prolungato, per capirci meglio alla sesta ora mi sono stati dati sette bambini di terza ed alla settima ora tre bambini di quinta ed ero in una quarta, è veramente legittimo? Infine io insegno religione posso essere utilizzata alle ultime ore dei prolungati,tenendo conto che mi hanno obbligata a fare due giornate una di sei ore continue ed una di sette ed un quarto con uno spacco,posso ribellarmi l'anno prossimo?

Ribellarsi è giusto. Quanto alle modalità di sostituzione dei colleghi assenti, la questione è davvero troppo importante per poter essere affidata alla cura esclusiva del dirigente scolastico. Se ne appropri quindi sia il collegio dei docenti che la RSU, affrontando il problema in sede di contrattazione integrativa di istituto sull'utilizzo del personale rispetto al POF.

Spett. Edscuola, sono RSU in un'istituto costituito dall'aggregazione di un Liceo Scientifico e di un ITC; le riunioni collegiali si svolgono in un'unico Collegio Docenti. Attualmente il Fondo Ist. viene  ripartito dapprima tra le varie professionalità, la quota docenti viene quindi ripartita tra i docenti, senza tener conto dell'istituto d'origine. CHIEDO, ai fini di permettere una migliore distribuzione interna tra le esigenze delle due scuole, se è possibile ripartire la quota docenti proporzionalmente tra le due scuole (Es: i docenti sono 100: 70 del Liceo e 30 dell'ITC. La quota docenti è 1000; si divide 700 al Liceo e 300 all'ITC).Tali quote verranno poi suddivise dalle RSU tra i prof dei singoli istituti.

E' senz'altro possibile.

Avendo ottenuto due ore eccedenti l'orario di cattedra, ho recentemente ricevuto dalla direzione dei servizi vari gli arretrati e l'aggiornamento della busta paga. Ho notato che mi vengono pagati 1/18 della sola retribuzione base e non anche comprendendo la vecchia IIS che, avevo letto, col nuovo contratto e' stata conglobata nella retribuzione base. E' corretto l'operato della DPSV? Se no, cosa devo fare?

Le ore eccedenti vengono retribuite secondo le modalità previste dall'art. 70 del CCNL 4.8.95.

Gentilissimo vice-direttore, sono un'insegnante a tempo indeterminato nella scuola media. Precedentemente avevo prestato servizio per 11 anni nella scuola materna statale. Adesso ai fini della ricostruzione di carriera tale servizio non mi viene valutato. E' corretta tale decisione o esiste una legislazione che prevede la cumulabilità dei servizi prestati nel comparto scuola?

L'art. 485 del d. l.vo 297/94 è chiaro sul punto.

La ringrazio infinitamente per la tempestiva risposta, sa indicarmi, per favore, dove posso trovare la normativa in materia? La responsabile del C.S.A.di Imperia mi ha detto che le assenze per motivi di studio non devono gravare sull'Amministrazione e che quindi per le sostituzioni si deve ricorrere ad insegnanti soprannumerari o ad altre soluzioni ma che non è possibile nominare supplenti proprio per evitare di gravare economicamente sull'Amministrazione. Mi ha anche chiesto di farle avere informazioni precise se in sindacato mi avessero dato indicazioni diverse. Mi sono rivolta alla CISL di Imperia e anche lì mi hanno detto che "in effetti non si dovrebbe gravare sull'Amministrazione" ma che mi avrebbero fatto sapere qualcosa...sto ancora aspettando. Ho deciso quindi di cercare in rete informazioni. La ringrazio infinitamente per quanto mi potrà fare ancora sapere.

Le invio il CCDR della mia regione sull'argomento. Anche in Liguria dovrebbe esistere analogo contratto decentrato. Strano che quelli della CISL non lo sappiano.

Sono un docente di ruolo nella scuola media con orario cattedra. Usufruisco dei permessi retribuiti di tre giorni per mia madre invalida. Consultando la legge 104 ho scoperto di poter usufruire di tali permessi anche in maniera frazionata per un massimo di due ore nella giornata e di 18 ore nel mese. Ho inoltrato regolare domanda al dirigente che ha rigettato in parte la richiesta perche a suo avviso le ore usufruibili nel mese in alternativa dei tre girni non possono essere 18. Il Dirigente adduce e interpreta il contenuto della legge "per un massimo di 18 ore" come un massimo di ore lavorative non applicabile e usufruibile da un lavoratore con orario settimanale di 18 ore. La ringrazio antecipatamente e qualora ritenesse opportuno per un ulteriore approfondimento mi fornisca informazioni per altri chiarimenti.

Non ho capito l'obiezione del dirigente. Quante ore, a detta del dirigente, è possibile fruire al posto delle tre giornate? A casa mia 6 x 3 = 18. Può darsi che il pallottoliere del dirigente dia un altro risultato. Ma in questo caso è opportuno sostituire il pallottoliere. Potremo, se lei è d'accordo, aprire una sottoscrizione sul web.

Quesito a) - Per una docente assunta il 1/9 con contratto annuale, con certificato medico con data presunta del parto il 5/11/2004, che chiede il prolungamento dell'attività lavorativa per un mese, che però è costretta ad usufruirne soltanto per 17 gg., dall'1-9-04 al 17-9-04, in quanto partorisce il 18-9-2004, per quanti mesi e giorni si deve concedere il decreto di Puerperio? Per 5 mesi come dice l'interessata o 3 mesi + il il periodo intercorrente fra la data presunta del parto e la data del parto (5/11 -18/9) e + i 12 gg.di servizio effettuato dalla data di entrata in congedo obbligatorio (6/9 e la data finale del  servizio prestato 17/9)?

Io riconoscerei i 4 mesi successivi.

Quesito b) - Per una supplente breve e saltuaria che ha avuto un contratto e ha chiesto successivamente il cong. facoltativo e poi le viene proposta la proroga del contratto deve assumere servizio per 1 giorno e poi chiedere nuovamente l'astens.facolt.?

Secondo me no.

In tal caso verrebbe retribuita al 30% avendo già usufruito dei primi 30 gg., o senza retribuzione in caso contrario?

Il facoltativo si paga al 30%.

Gent. Prof Santoro, vengo di chiederle un'altra perplessita':

Venga, venga pure...

... sono incinta al 3 mese e ho appena scoperto che sara' una gravidanza gemellare. Sono in servizio su 2 scuole fino al 30/06/2005. La mia domanda e' questa qual'e' l'iter da seguire per potermi mettere in atensione anticipata? E lo devo seguire per entrambe le scuole o basta una sola scuola e poi la richiesta verra' fatta tra di loro? Lo stesso dicasi del certificati medici dovro' produrli doppi o basta depositarne uno in originale e poi la scuola che lo ricevera' dara' comunicazione lei stessa all'altra? Mi preme molto la sua risposta per essere certa sul da farsi.

Con il certificato del suo ginecologo vada all'ispettorato del lavoro. Le sapranno senz'altro dire il da farsi.

Ciao Prof. Congedo parentale. Sono docente in una scuola secondaria superiore. Sono assente dal servizio dal 1° settembre, ma ho interrotto il congedo facoltativo per maternità per il periodo delle vacanze natalizie, al fine di utilizzare quei quindici giorni come congedo futuro. Potrò rientrare a scuola a maggio senza dover prendere le classi, che peraltro non ho mai visto, anche se non sussistono i 150 giorni continuativi (art. 34)?

Sì, se non c'è stata una ripresa effettiva di servizio.

Sono entrata in ruolo da due settimane, vorrei sapere in cosa consiste l'anno di prova, se per esempio le festività sono cumulabili per i famosi 180 giorni e se posso usufruire dell'astensione facoltativa avendo un figlio di due anni. Grazie 

Le mando un libercolo sull'argomento.

Nella mia scuola probabilmente si attiverà un posto di specialista per la lingua inglese, nel caso decidessi di effettuare tale passaggio, quante sono le classi in cui dovrei operare. Ho fatto un piccolo conto e per coprire il mio orario verrei impegnata in 14 classi. Qual è la normativa di riferimento?

Non più di 7. Non più di 7.

Caro Pino Santoro, circa un mese fa ti avevo scritto per chiederti un parere circa il conflitto che si e' determinato nella mia scuola tra il Collegio dei docenti, che aveva approvato a limitata maggioranza l'adesione ad un progetto regionale, e il Consiglio di istituto, che aveva votato contro e l'aveva bloccato. Ora sono costretto a importunarti di nuovo per farti sapere il resto della storia: alcuni componenti del Consiglio di istituto, non contenti della prima delibera e decisi a portare avanti a tutti i costi il progetto, hanno fatto pressione sul presidente di quell'organo collegiale, che e' stato
convocato nuovamente e, appena un mese e mezzo dopo la prima riunione, ha annullato la prima delibera ed ha deciso, a maggioranza, l'adesione al progetto regionale. Ora io ti chiedo per favore di darmi un parere su questo punto: e' legittimo, secondo te, riconvocare dopo poche settimane un organo collegiale che ha gia' deliberato su una determinata questione e, senza che siano intervenuti fatti nuovi, riesaminare la medesima questione, annullare la prima delibera e prenderne un'altra contraria? Ci sono gli estremi per avanzare un ricorso,e se si', a chi va rivolto? A me tutto cio' pare inaudito. Sarebbe come se, dopo una votazione parlamentare che approva una legge, l'opposizione politica chiedesse di convocare di nuovo una seduta del Parlamento per votare sulla stessa cosa e magari, approfittando dell'assenza di qualche deputato, ribaltasse la faccenda facendo annullare la votazione precedente. Non pare assurdo anche a te? Mi scuso per averti scritto due volte in cosi' poco tempo, ma la questione e' importante.

Il paragone tra consiglio di istituto e parlamento non mi pare azzeccato. Per altro è sempre possibile modificare le leggi approvate, così come è altrettanto legittimo ritornare sulle proprie decisioni, anche a distanza di poco tempo. Non riesco a capire che cosa ci sia di tanto strano in tutto questo.

Le chiedo ancora, gentilmente, quali anni vanno liquidati direttamente dalla scuola, perchè nè io nè altri colleghi nella mia stessa situazione abbiamo percepito mai tfr. Alla domanda rivolta alla segreteria della scuola se mai fosse necessaria una formale richiesta da parte dell'interressato, mi è sempre stato risposto di no. Ci sono anni di quelli che le citavo precedentemente, che devono essere liquidati dalla scuola?

Il Tfr va liquidato qualora si sia verificata l'interruzione almeno di un giorno del rapporto di lavoro. L'amministrazione deve predisporre la liquidazione a prescindere dalla richiesta del dipendente.

Se mi è possibile le chiedo anche un altro parere. Non essendomi stata fatta dalla segreteria della mia scuola, sempre la stessa, la ricostruzione di carriera e l'adeguamento dello stipendio ed essendomi più volte presentata per sollecitare la pratica, il segretario mi ha risposto che la scuola non è tenuta a farla subito ma che potrebbero passare anche 10, 15 anni prima di averla! e' mai possibile?

No. C'è un tempo definito entro cui procedere, definito dai regolamenti di attuazione della L. 241/90.

Conviene presentare una formale richiesta?

Sì, solleciti informazioni circa l'iter del procedimento amministrativo.

Spero di non ripetermi, ma ho il dubbio di aver inviato la mia prima email all'indirizzo sbagliato. Il quesito è il seguente: avendo una figlia di 10 mesi ed essendo in congedo parentale fino al 23 marzo p.v., posso interromperlo per chiedere un congedo per malattia del figlio, quando si presenta il caso? Il trattamento economico è diverso e il congedo parentale non è legato allo stato di salute del bambino...

Non ritengo la cosa possibile, dal momento che il congedo deve essere chiesto con 15 giorni di anticipo.

Potrebbe aiutarmi? Se le RSU si rifiutano di firmare il contratto (nel nostro caso il DS ha effettuato le nomine di coloro che saranno retribuiti con il Fondo d'Istituto senza contrattare ne rendere noti i criteri), cosa succede della parte economica? Ovvero il personale avrà comunque diritto alla distribuzione del fondo e come?

No contratto, no retribuzione. E se la RSU non firma, naturalmente non c'è contratto.

Successivamente all'emanazione della l. n. 508/99 e del successivo D.L. n. 212/2002, convertito in l. n. 268 del 22.11.2002, il diploma di conservatorio è stato equiparato al Diploma universitario di I livello. Si chiede se, ai fini del riscatto ai fini pensionistici dei tre anni del diploma di I livello (anche se il corso di studi è superiore per tutti gli strumenti) sia richiesto, come si evince delle disposizioni suddette, il possesso del diploma di istruzione secondaria anche se non era  richiesto al momento dell'immissione in ruolo dei docenti di conservatorio.

Ritengo di sì.

Insegno in una scuola elementare (area antropologiica) su due classi parallele svolgendo 14 ore frontali di lezione. Poichè sono stata nominata responsabile del laboratorio informatico, oltre alle 14 ore frontali svolgo altre 8 ore settimanali di laboratorio in modo che, in due settimanee, tutte e sedici le classi del plesso possano usufruirne. Una collega mi ha detto che chi lavora con più di dieci classi ha diritto ad un'indennità aggiuntiva. E' vero?

No.

Voglio precisare che sono io a fare lezione a tutti.

Brava.

La ringrazio.

Prego.

Gentile Pino (ormai ti ho importunato tante di quelle volte che mi permetto di chiamarti per nome...), può un ATA di ruolo usufruire di aspettative (o altro) per svolgere supplenze (anche brevi: 7-15 gg.) come insegnante?

No. Solo supplenze annuali.

Gentile Prof. Santoro, la disturbo nuovamente, ma trovo che Lei sia una fonte oltre che competente anche precisa e "autorevole" per dissipare i dubbi del mondo scuola. Grazie per il prezioso servizio svolto.

Non è vero. Parlo un italiano stentato e firmo con la croce ;-(( Altri sono gli esperti autorevoli, allignano nel sindacato e in riviste più o meno specializzate che scrivono di scuola...

Ecco il mio dubbio. Sto per presentare domanda di part-time in quanto svolgo un'altra attività subordinata (perfettamente compatibile con la scuola). Mi sono dunque letto l'OM 446/97 che indica che in tali casi il tempo parziale non può venire costituito con orario superiore al 50% di quello ordinario. Cioè se capisco bene almeno 9 ore o meno, giusto?

Giusto.

Io vorrei chiedere un part-time orizzontale di 6 ore settimanali (insegno Inglese) è ho chiesto al mio CSA se potevo farlo. Dapprima mi dicono che non c'è problema, poi appena ho specificato che svolgo un'altra attività subordinata mi dicono che allora devo per forza fare il 50%. È mai possibile? Inoltre anche nel file per neoassunti da lei mandatomi si dice "...ma nel caso di cumulo di attività non può essere inferiore al 50% dell'orario ordinario...".

Appunto: non inferiore.

C'è qualche incongruenza o no?

Ma, lascio a lei giudicare.

Gentile professore, sono una insegnante specialista di inglese nella scuola elementare. Per cause di forza maggiore la scuola dove lavoro funzionerà su doppi turni. Di fatto io sarei l'unica a ritrovarmi ogni giorno su turni antimeridiani e pomeridiani, perchè, a dire della Dirigente, non si può stravolgere l'orario. Le chiedo se devo immolarmi al dio orario o se c'è una normativa che preveda la possibilità, in casi come il mio, di lavorare o solo in orari antimeridiani o solo in quelli pomeridiani. La ringrazio.

Non c'è.

Gentile Pino Santoro, vorrei sapere che cosa succederà per la materie di trattamento testi e dati con la riforma Moratti? Se scompariranno, noi insegnanti di questa materia che fine faremo?

Scompariranno, insieme con chi le insegna.

Egregio professor Santoro le chiedo un'informazione per conto terzi: un insegnante di sostegno può rifiutarsi di andare in gita se il bimbo in situazione di handicap vi partecipa?

Sì.

Se si in base a quali leggi?

In base al fatto che nessun docente può essere costretto ad andare in gita.

Gent/issimo dott. Santoro, vorrei dei chiarimenti sulla possibilità di effettuare delle ore extra per colleghi assenti temporaneamente essendo un docente precario di Educazione Fisica con incarico annuale di 18 ore settimanali + le 6 ore di gruppo sportivo pomeridiano. La domanda nasce dal particolare che alcuni sostengono che il tetto massimo delle 24 ore settimanali sia già raggiunto e che quindi non è possibile fare altre ore extra, invece, io affermo che queste ore devono ritenersi come "straordinario" e quindi non contabilizzarle come cumulative nelle 24 ore "programmate". Prendendo ad esempio il contratto nazionale dei lavoratori con tetto massimo di 36 ore settimanali possono fare ore di straordinario perchè i docenti no?

Ritengo che lei già faccia abbastanza, anzi il massimo consentito.

Ho svolto la F.S. Area Studenti nell'A.S. 2003-2004. Per via informale, parlando con una collega, ho saputo che gli altri colleghi incaricati delle altre F.S. avevano ricevuto il compenso spettante. Ho parlato del problema con il Dirigente Scolastico, nominato nel settembre 2004. I fatti erano che nonostante i verbali dei Collegi dei Docenti, delle varie attività, problemi e progetti di cui mi ero occupata e del certificato rilasciato il 14-09-04 attestante l'incarico avuto, il Dirigente Amministrativo aveva diviso la somma prevista tra gli altri cinque incaricati escludendomi. Cosa si può fare contro questa improvvisazione continua? In che modo posso sapere se la somma che mi verrà data è esatta? Il Dirigente Scolastico mi ha detto che si troverà il modo perché venga ricompensata.

Ne parli con la RSU di istituto. Spetta a loro intervenire.

Inviate le vostre richieste a:
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