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a cura di Pino Santoro


 

FAQ/55
Domande e Risposte sulla RSU

Sono docente di ruolo nella scuola secondaria. Vorrei chiedere informazioni circa la possibilità di avere permessi o riduzioni di orario (e al limite anche un anno di aspettativa non retribuita) per chi volesse studiare all'università. Grazie.

Prenda visione del CCNL della scuola, reperibile anche sul ns. sito.

Salve, sono un collaboratore scolastico in servizio in un istituto superiore, essendo un invalido con una percentuale del 70% agli arti inferiori, e siccome tra la DSGA e il sottoscritto non corre buon sangue nell'anno scolastico che si appresta ad iniziare a pensato bene di spostarmi dal piano terra in cui prestavo servizio al primo piano con un completamento del mio servizio (pulizia di un'aula) al secondo piano, costringendomi ad usare due rampe di scale. A nulla è valso far notare al DSGA la difficoltà che incontro nell'uso delle scale e che nel contempo potrei andare incontro ad eventuale incidente nell'uso delle stesse. Nonostante le violazioni delle disposizione della 104/92, e del decreto legge 626/94 per l'eliminazione delle situazioni di pericolosità sui posti di lavoro, la DSGA non intende minimamente ritornare sulle sue decisioni, e a riguardo neanche il DS non assume nessuna iniziativa a riguardo. Vi chiedo cortesemente cosa posso e a chi posso rivolgermi per non subire queste umiliazioni e sopprusi deplorevoli? Grazie di cuore! 

Contesti l'ordine di servizio, meglio se con il patrocinio di un'organizzazione sindacale.

Come può un docente di un istituto visionare la ripartizione del fondo d'istituto? Esiste un modulo da inoltrare alla scuola per ottenere una copia della ripartizione del fondo d'istituto?

Prenda visione del contratto di scuola e delle liquidazioni dei compensi, magari chiedendone copia alla RSU della sua scuola.

Egr. Prof. Santoro, Le chiedo un piccolo chiarimento in merito all'iscrizione al sindacato. Ci potrebbero essere dei problemi giuridici ad avere l'iscrizione in ben due sindacati nazionali dei lavoratori della scuola, con relativa trattenuta sul cedolino mensile?

No.

Gent.ma Prof.ssa Latini, sono un'insegnante di scuola Primaria specializzata nella lingua inglese ed avrei un quesito da sottoporle, sperando vivamente che Lei possa aiutarmi: nel mio circolo abbiamo 32 classi e 7 docenti d'inglese su due plessi. Per assicurare l'insegnamento dell'inglese a tutte le classi, la dirigente ha pensato di organizzare l'orario in maniera che, ciascuna di noi, nelle ore di compresenza, possa andare in altre classi ad insegnare inglese. Secondo quest'orario io dovrei insegnare l'ambito antropologico + inglese in una seconda e in una terza (7h. + 7h.) e, nelle restanti 8h. dare la L 2 a 4 seconde. Non è un pò troppo? Sarei l'unica nel circolo a dover fare tutto ciò - le colleghe specializzate avrebbere o 3 prime (3 h. al di fuori del proprio modulo) oppure 2 terze (pari a sei h). Non è una discriminazione? Posso rifiutare un orario che sancisce una differenza così netta? In fondo l'ex-specialista operava su sei (o sette) classi ma insegnava solo Inglese!!!

Da un punto di vista contrattuale nulla osta ad un impegno di questo tipo. Altre ragioni di opportunità possono essere eventualmente fatte valere, ma ciò non inficia la liceità di una soluzione organizzativa di questo tipo.

Siamo un gruppo di Collaboratori scolastici di ruolo ed Assistenti tecnici precari da tre anni (in seguito all'accordo MIUR dell' 8 marzo 2002). L'anno prossimo, ossia nell'a.s. 2006-07 per noi scadrà il congelamento del profilo di ruolo e così saremo costretti a lasciare il ruolo per proseguire la nostra "umile scalata alla carriera". D'altra parte il MIUR ha emesso l'ultimo concorso interno nell'a.s. 1997-98, quando secondo la vecchia sequenza contrattuale ciò sarebbe dovuto avvenire con cadenza quadriennale. Altro punto a sfavore per noi di ruolo come collaboratori scolastici è che da un momento all'altro potrebbe essere bandito il concorso come previsto tra l'altro per le nuove figure di Coordinatore tecnico ed amministrativo che, già presenti sulla carta non sono mai state attivate. E' giusto a Vostro parere che persone come noi non abbiano nemmeno la possibilità di salire un gradino pur essendo già di ruolo o che per questo debbano mettere in gioco il proprio avvenire e quello delle rispettive famiglie, o, in cambio, rimanere per sempre collaboratori scolastici per non rischiare? E' nell'aria qualche proposta utile a svolgere la matassa?

Io fiuto l'aria, ma non sento nessun odore, a riguardo.

Gentilissimo Pino, è la prima volta che ti scrivo, leggo sempre il tuo sito e devo farti di cuore le congratulazioni poichè ci aiuti veramente tantissimo.

L'editore non è di questo avviso.

Non è poi così semplice trovare qualcuno che ti dia risposte sicure. Sono un'insegnante di scuola elementare e ho bisogno urgente di un chiarimento. Ecco il quesito: insegno in un plesso del mio istituto comprensivo e vorrei presentare domanda interna per passare in un'altra scuola dell'istituto comprensivo. Il posto libero c'è; il problema è che una mia collega che per alcuni anni ha insegnato francese in quella scuola, ora ha fatto domanda di passaggio sulla scuola comune ed è riuscita ad ottenerlo. Quel posto tocca a me o a lei? Io credo che prima vengano i movimenti interni e poi quelli esterni (come nel suo caso, poichè ha inoltrato domanda al CSA). Ti ringrazio infinitamente della risposta che mi darai, spero presto pochè tra pochi giorni inizierà la scuola.  

Anch'io ritengo che gli interni precedano gli esterni. In ogni caso l'ultima parola spetta al contratto di scuola, che ti invito a consultare.

Salve, con un contratto fino al 30 giugno con un numero di ore inferiore a 18, quali tipi di attività funzionali all'insegnamento vanno ridotti proporzionalmente? Collegi docenti?

Sì.

Incontri scuola-famiglia?

Sì.

Consigli di classe?

No.

Riunioni per la programmazione?

Sì.

Grazie e cordiali saluti.

Prego.

Gent.mo Pino, mia moglie è un insegnante di ruolo da circa 14 anni mentre io lavoro presso un'azienda privata in Germania. Mia moglie si trova attualmente qui in Germania (per vacanza) e abbiamo da qualche giorno scoperto di aspettare un bambino. Vorremmo fare la richiesta per la sua interdizione (ci sono i presupposti) ma vorremmo farla direttamente da qui, via consolato. Il consolato ha detto che va bene ma lei cosa ne pensa? A quanto sappiamo, nella normale procedura di interdizione, bisogna presentare periodicamente il certificato all'ispettorato del lavoro. Si tratterà sempre di muoverci attraverso il consolato?

Ritengo proprio di sì.

Sono un'insegnante di scuola elementare con contratto a tempo ind. dal 01/09/2005. Durante l'anno scolastico per motivi di salute o gravidanza non riesco ad effettuare il periodo di prova cosa mi succede?

Che ripeti la prova l'anno successivo.

Salve! Sono un docente incaricato dal CSA. Mia moglie fa il mio stesso lavoro e si trova nella mia stessa identica situazione di precario. Abbiamo avuto un figlio (2-04-2005) e siamo in procinto di "mettere in cantiere" il secondo. Mi chiedevo: se la gravidanza di mia moglie dovesse essere "a rischio", posso usufruire io dell'allattamento e dei vari congedi parentali (da lei non sfruttati) perchè in eventuale interdizione anticipata?

Sì.

Se sì, come posso usufruire dell'allattamento? Un'ora al giorno, come dice la normativa generale oppure per la scuola funziona diversamente?

Vale la normativa generale, adattata al contesto scolastico.

Egr. Direttore, scrivo a Lei non sapendo a chi rivolgere il mio quesito e La ringrazio vivamente se Vorrà aiutarmi. Sono un'insegnante di scuola elementare di ruolo e dal 1° di agosto sarei dovuta andare in ferie. Un paio di giorni prima sono caduta ed ho subìto una microfrattura del malleolo. Da referto del pronto soccorso ho avuto un mese di riposo con ingessatura e di conseguenza ho iniziato il periodo di malattia. Vorrei sapere se al termine della malattia posso usufruire di diritto delle mie ferie non godute o devo ripresentare richiesta di ferie. Le porgo questo quesito in quanto non ho un ottimo rapporto con la segretaria della mia scuola, testimoniato anche dal ricevimento della visita fiscale nonostante un referto medico del pronto soccorso. La ringrazio nuovamente per l'attenzione e Le porgo distinti saluti.

Potrà usufruire delle ferie durante i periodi di sospensione dell'attività didattica.

Gentile Santoro, sono un docente di scuola secondaria superiore membro del consiglio d'istituto, chiedo: essendo decaduto il presidente del consiglio d'istituto, in quanto il figlio si è diplomato nel luglio scorso, il primo atto di settembre del consiglio stesso deve essere obbligatoriamente e soltanto, come io ritengo, l'elezione del nuovo presidente ed eventuale vice?

Sì.

Il consiglio deve essere convocato senza indugio dal dirigente scolastico o dal genitore più anziano ancora in carica?

Dal vicepresidente, qualora esista.

Gent.mo Pino, Le scrivo per sottoporLe due quesiti relativi al congedo parentale: il mese retribuito al 100% (dei sei relativi al congedo parentale), deve essere necessariamente goduto entro e non oltre il terzo anno di vita del bambino o si può richiedere anche entro l'ottavo anno?

Nei casi di astensione facoltativa i primi 30 giorni calcolati complessivamente per entrambi i genitori, sono retribuiti al 100% a prescindere dal momento in cui si fruiscono (quindi anche dopo il terzo anno e purché entro l’ottavo). Il rimanente periodo, fino a 6 mesi complessivi e (in questo caso) fino a 3 anni di età del bambino al 30%. Il periodo eventualmente fruito oltre il 3° anno ed entro l’8°, non dà diritto ad alcuna retribuzione. Fanno eccezione i redditi più bassi (il limite fissato nel 2000 era a L. 23.429.250 annui). In questo caso è mantenuto il trattamento al 30% anche oltre il 3° anno di età.

Avendo usufruito, durante il primo anno di vita della mia bambina (che ne ha due e mezzo) di 30 gg di congedo per malattia, ho comunque diritto al mese di congedo parentale retribuito al 100% oppure no? Purtroppo i pareri sono contrastanti e, ahimè, si capisce poco o nulla su questo tema!!!!

Successivamente al periodo di astensione obbligatoria e fino al compimento del terzo anno di età del bambino la madre o il padre, alternativamente, hanno diritto ad astenersi dal lavoro in caso di malattia del/la figlio/a. In questo caso 30 giorni lavorativi per ciascun anno di età del bambino, calcolati complessivamente per entrambi i genitori, sono retribuiti al 100%. Questi periodi di astensione non sono cumulabili con altre astensioni. Dopo i tre anni e fino al compimento degli otto anni del bambino, è possibile prendere 5 giorni l’anno, non retribuiti, in caso di malattia. Tali periodi di astensione possono essere anche frazionati.

Sono un docente di sostegno (ruolo scuola media) la mia classe di concorso è A030 vorrei sapere se eventualmente posso essere nominato per ore 4 residue di ed. fisica nella stessa scuola?

Certo.

Salve volevo chiedere i riferimenti normativi per sapere se un docente del centro territoriale permanente per l'educazione e la formazione degli adulti di un distretto scolastico ben preciso può essere utilizzato per un corso di licenza media in un comune fuori del medesimo distretto scolastico, ma inserito nell'ambito territoriale di competenza del CTP.

Certo, senza alcun dubbio.

Gent.le Prof. Santoro, ho finalmente ricevuto la nomina in ruolo a partire dal 1 settembre 2005. Tuttavia il mio "problema" è che il D.S. afferma che durante l'anno di prova, non essendo ancora docente di ruolo confermato, non può concedermi l'autorizzazione per svolgere incarichi di lavoro esterni alla scuola. Le risulta ciò?

No.

Potrebbe indicarmi la normativa di riferimento?

Art. 53 del d. l.vo 165/2001 e art. 508 del d. l.vo 297/94.

La legge di riforma della scuola primaria prevede la presenza frontale di uno stesso insegnante per 18 ore nelle classi prima, seconda e terza? Tutte le scuole primarie devono adottare questa soluzione organizzativa?

Ma neanche per idea.

Buon giorno, vorrei sapere se è permesso assegnare ad un supplente annuale la funzione di tutor (maestro prevalente) per la scuola primaria (ex scuola elemenare) con la facoltà della Direzione didattica di rinnovare di anno in anno. Inoltre, quest'anno con l'entrata in ruolo di 35.000 il suddetto maestro prevalente (dopo 3 anni passati nello stesso istituto) sarebbe stato estromesso facendo venir meno la continuità didattica. Cosa ne pensa?

Che il tutor morattiano semplicemente non esiste, mancando i presupposti di tipo contrattuale.

Salve, ho un grosso dubbio. Sono docente di scuola secondaria superiore, in ruolo dal 92. Ho sempre insegnato presso ITC. Quest'anno ho ottenuto il passaggio di cattedra presso un Liceo Scientifico più vicino a casa e il 1/09/05 ci sarà il primo collegio dei docenti. Oggi ho saputo che il 1/09/05 dovrò subire un intervento in day hospital che richiederà una convalescenza di circa una settimana. A luglio scorso, mi sono presentata nella nuova scuola per conoscere il dirigente e mi hanno detto che il primo settembre avrei fatto l'assunzione in servizio, mi chiedo: posso farla prima o dopo? Ci sono problemi ad assentarsi il primo giorno di scuola?

No, vi il suo oggettivo impedimento.

Nella scuola superiore in cui insegno sono stati assegnati 900 euro ad un assistente amministrativo che si è occupato di preparare parte della documentazione prevista per la PRIVACY (lavorando di mattina) insieme ad un'ente esterno alla scuola (a cui sono stati dati altri 1200 euro). I componeti RSU della mia scuola mi hanno detto che questi soldi non sono stati presi dal fondo d'istituto. Tutto ciò è leggittimo? Possiamo in qualche modo chiedere gli atti che attestino tale attività? Tutte le ore dedicate a tale attività devono in qualche modo essere documentate?

Pe retribuire le prestazioni aggiuntive di personale docente ed ATA la scuola non può che far ricorso al fondo dell'istituzione scolastica, determinato ai sensi degli artt. 82 e 83 del CCNL. Per cui è opportuno che la RSU acquisisca tutta la documentazione relativa all'attività oggetto delle sue perplessità.

Salve, sono un docente di latino e greco con contratto a tempo indeterminato. L'anno scorso il dirigente scolastico mi ha imposto, con la complicità del collegio docenti, l'incarico di referente per la sicurezza, nonostante io avessi protestato la mia incompetenza in materia. E' legale tale nomina?

No.

Quali sono le mie mansioni e le mie responsabilità?

Lo chieda a chi la ha incaricata di questa referenza.

Come faccio a liberarmi?

Comunicando formalmente la sua indisponibilità.

HO UNA BAMBINA DI 3 ANNI CHE PER SFORTUNA A CAUSA DI UNA PARESI OSTETRICA DALLA NASCITA, SONO COSTRETTA A PORTARE 2 VOLTE A SETTIMANA MIA FIGLIA IN OSPEDALE PER LA DOVUTA FISIOTERAPIA. IL PROBLEMA NASCE PUNTUALMENTE OGNI ANNO, QUANDO ALLA CHIAMATA AL LAVORO VENGO “SPEDITA” PUNTUALMENTE A MOLTI CHILOMETRI DA CASA CON GRANDI DISAGI E SOFFERENZE. CHIEDO SE ESISTE UNA LEGGE CHE POSSA SODDISFARE LA MIA ESIGENZA, GRAZIE.

Esiste il CCNL, che stabilisce che nella determinazione dell'orario di lavoro il DSGA debba tenere conto delle esigenze del personale.

Gentile prof. Santoro, ho bisogno di un immediato chiarimento sul seguente quesito: premesso che ho appena avuto l'incarico annuale nella classe di concorso A043, le chiedo se entrare a far parte di una S.r.l., o di una  S.a.s. con oggetto sociale Frantoio oleario, in qualità di socio accomandante cioè con responsabilità limitata al capitale apportato, è compatibile con il servizio di insegnamento?

Sì.

E se compatibile è necessaria la richiesta di autorizzazione al Dirigente Scolastico?

No.

E nel caso in cui non si richiede l'autorizzazione quali sono le conseguenze nella fattispecie?

Nessuna.

Complimenti per il sito.

Grazie.

Domanda: ho ricevuto adesso la nomina in ruolo in una scuola primaria (ist. Comprensivo) dove lo scorso anno avevo già un incarico annuale per lingua inglese, ho cambiato solo la mia posizione giuridica nei confronti della scuola. La preside, infischiandosene della continuità mi vuole mandare in un altro plesso a 7 Km. I miei alunni mi invocano ma la preside dà la precedenza ad altri due ins, che si sono trasferiti da altra regione ed hanno più punteggio di me. Tra l'altro uno di essi ha preso domicilio vicino al plesso dove dovrei andare io. La contrattazione sindacale del 2004 cita solo il criterio della graduatoria per l'assegnazione, so che esitono altri criteri a livello nazionale. Prenderemo servizio io e gli altri due insegnanti tutti e tre il 1 Settembre. Cosa mi consigliate di fare per poter rimanere con i miei alunni? Posso farmi assistere per il contratto da qualche sindacato o le classi vendono assegnate dal solo dirigente?

L'assegnazione ai plessi viene disposta dal dirigente scolastico sulla base dei criteri stabiliti dalla contrattazione di scuola.

Gent.mo Dott. Santoro, sono un Dirigente scolastico, il mio Circolo è costituito da 2 plessi di scuola primaria e 5 di scuola dell'Infanzia. In 2 plessi di scuola dell'Infanzia si è verificata la contrazione di 1 sezione con la perdita complessiva di 4 unità, di cui 2 recuperate a seguito di assegnazione di altrettanti progetti. Questa situazione comporta lo spostamento-assegnazione a plessi diversi di due docenti e l'attribuzione di 2 progetti ad altrettanti docenti. Il contratto integrativo d'Istituto sancisce a tal proposito i seguenti criteri: "continuità ove possibile a cui si deroga a domanda"; "richiesta dei docenti ed in caso di più richieste per la stessa classe, sulla base della graduatoria dei perdenti posto". Dai plessi in cui si è verificata la riduzione dei posti chi si deve spostare? Le ultime docenti in graduatoria di Circolo o quelle interessate ai suddetti plessi perdenti sezione? Nella prima ipotesi non sarebbe garantita la continuità didattica non solo di quelle sezioni, ma si sconvolgerebbe il quadro più in generale. Nella seconda ipotesi va comunque salvaguardata la continuità (sugli alunni) anche a scapito della graduatoria riferita al Plesso?

Il contratto è scritto davvero male. Riconvochi la RSU è sistemi la cosa, attraverso una scelta consapevole e condivisa.

Nell'assegnazione dei progetti il Dirigente scolastico può prescindere dai suddetti criteri, facendo riferimento a motivazioni di ordine pedagogico-didattico e organizzativo, come peraltro previsto dal Contratto integrativo d'Istituto?

Ritengo proprio di sì.

Gradirei ricevere informazioni circa le leggi che tutelano la maternità per le insegnanti non di ruolo. Ho, infatti, firmato un contratto a tempo determinato (fino al 31/08/06) e tra pochi giorni partorirò. Grazie...

D. l.vo 151/2001, reperibile anche nel ns. archivio.

Cortesemente si potrebbe sapere quando verranno applicati gli aumenti e quando avremo gli arretrati? Da noi non ci sono informazioni non lo sanno le RSU della mia scuola ma nemmeno i sindacati provinciali. Stiamo iniziando un nuovo anno scolastico pieno di grandi nubi e di poca chiarezza (specialmente per la riforma), almeno fosse chiaro il contratto.

No. Nessuna chiarezza.

Sono un docente di ruolo (superiori) con contratto di lavoro a tempo parziale verticale (3 gg lavorativi alla settimana). Mi capita spesso di avere riunioni, scrutini, esami etc in giorni NON lavorativi. Nello scorso anno scolastico il numero di giornate extra (straordinario) è stato di ben 27. Il dirigente scolastico insiste a dire che non mi spetta nulla e che sono obbligato ad essere presente. Cosa ne pensa?

Che naturalmente il dirigente sbaglia. Lei non ha nessun obbligo, a riguardo.

Gent.mo, sono specialista di lingua inglese e, secondo la normativa, le ore eccedenti le frontali devono essere date all'arricchimento formativo. Posso presentare un progetto al D.S. dell'arricchimento formativo senza alunni?? (visione seminari di lingua, approfondimento linguistico on-line etc..)

No, chiaramente no.

Prego voler precisare l'obbligatorietà o meno dell'individuazione figura "docente tutor" e redazione del portfolio dal prossimo anno scolastico. Ringrazio.

Portfolio sì, tutor no.

Gent.mo sig. Santoro, relativamente alle 4 ore settimanali di approfondimento previste negli istituti professionali, vorrei chiederle quanto segue: può il Dirigente Scolastico o il Consiglio di classe obbligare un insegnante a sviluppare, durante le suddette ore, un progetto che non ha nulla di affine con la disciplina insegnata dal docente stesso?

In che senso?

Può un docente, che ha già un orario settimanale di 18 ore, rifiutare di fare  ore di approfondimento?

Sì.

In caso dirisposta affermativa, a quale normativa può fare riferimento per far valere questo suo diritto?

Al CCNL della scuola.

Gent.mo dott. Santoro, sono stato chiamato, in quanto vincitore di concorso, a prendere servizio come docente delle elementari. Nel corso del periodo di prova ho diritto all'aspettativa o alla richiesta di tempo parziale?

Alla prima sì, ma non alla seconda.

Nel frattempo (6 anni!) infatti ho iniziato altra attività professionale con partita iva e non so cosa fare. Se mi risponde mi sdilinquo. Grazie!!

Sdilinquo?! Che roba è?

Quali sono le differenze tra "aspettativa per motivi di studio e di famiglia" e congedo parentale dopo i 3 anni di vita del bambino per un insegnante di ruolo in termini di: a. TFR; b. tredicesima; c. contributi previdenziali; d. ferie; e. anzianità di servizio; f. punteggio. Ci potrebbero essere altre differenze rilevanti tra queste due forme di assenza dal lavoro?

Non faccio di mestiere l'assistente amministrativo.

Egr., vorrei ricevere alcune informazioni relative all'anno di prova. A Luglio sono stata immessa nei ruoli nella scuola elementare. Sono in attesa di un bimbo e dovrei partorire a inizi Aprile 2006. I 180 giorni previsti li compirei esattamente il 1 Marzo 2006, poi potrei andare in astensione obbligatoria e a Settembre presentare e discutere la relazione per la conclusione dell'anno di prova.  Avendo avuto un precedente con l'altra gravidanza, il medico potrebbe consigliarmi l'interdizione e pertanto dovrei rinviare l'anno di prova. La mia domanda è questa: a gennaio posso (o devo) in ogni caso fare la domanda di trasferimento definitivo?

Sì.

Se sono in interdizione devo fare la domanda di trasferimento oppure devo rifare l'anno di prova presso l'istituto dove ho ricevuto la prima assegnazione?

La prima che hai detto.

Vorrei sapere come funziona la mobilità (quando e come si chiede, interprovinciale, punteggi, ecc) 

Leggi il CCNI annuale che disciplina questa materia. Lo trovi anche nel ns. archivio.

Gentile Prof. Santoro, le illustro brevemente la mia situazione. Il 19 novembre 2004 ricevo un incarico annuale sulla clase A059 dal CSA di Roma, presso la SMS "X" . In data 7 febbraio 2005 vengo immessa in ruolo sulla A059. Pertanto, l'anno scolastico 2004/2005 lo faccio valere come anno di prova, considerando che dal 20 novembre 2004 (giorno in cui prendo servizio) fino al 10 giugno (ultimo giorno di lezione) riesco a svolgere 180 giorni di servizio. Successivamente, seguo  il corso Indire per neoimmessi, e il 30 giugno sostengo anche l'esame finale con il comitato di valutazione, presieduto dal Dirig. scolastico. Risiedendo in provincia di Napoli, faccio domanda di assegnazione provvisoria e la ottengo presso la SMS "Y". Il problema è sorto il 31 agosto 2005, allorquando la SMS "X" mi contatta telefonicamente e mi comunica che io non risulto aver prestato 180 giorni di servizio per l'anno di prova, in quanto essi vanno conteggiati dal giorno dell'immissione in ruolo (7 febbraio 2005 ) e non dal giorno della mia nomina presso il CSA di Roma (19 novembre 2004 ), come io ero certa che fosse. La stessa SMS "X"  miconsiglia di illustrare tale situazione alla nuova scuola, al fine di completare l'anno di prova. Tale STRANISSIMA situazione sarebbe sorta per puro caso, in quanto al momento delle operazioni di ricostruzione carriera, effettuate presso la SMS "X" da un incaricato del CSA di Roma, è risultato un numero di giorni di servizio a mio carico inferiore a 180. Allora la mia DOMANDA E': DA QUANDO EFFETTIVAMENTE HA INIZIO IL CONTEGGIO DEI 180 GIORNI DI SERVIZIO PER L'ANNO DI PROVA?

Dalla decirrenza giuridica della nomina coperta da effettivo servizio.

Carissimo Pino, mi trovo quest'anno a prestare servizio ad Amalfi in un ITC che comprende al suo interno anche il professionale e l'alberghiero (quest'ultimo sede distaccata). Il mio orario sarà di 14h al professionale di Amalfi e 4 all'alberghiero di Maiori. Mi chiedevo: ho diritto ad un'indennità oraria per il trasferimento da sede a sede, visto che con molta probabilità dovrò coprire più scuole nello stesso giorno?

No.

A questa domanda l'RSU mi ha risposto "picche", ma io mi affido a te e alla tua competenza per contraddirla, magari citando la legge o l'ordinanza che salvaguardia i miei diritti, che dici? :-)))

Che ha ragione l'RSU (anche se si apostrofa soltanto davanti a vocale).

Insomma, davvero lo spostamento ricade tutto sulle mie spalle? :(

Spero siano forti e dritte...

In caso di incidente con la mia auto durante il percorso scuola-scuola (facciamo corna, ma la costiera amalfitana è quello che è), la scuola sarebbe responsabile?

No.

C'è in verità anche il pulman, ma non lo prenderei per questioni di tempo. Grazie 1000, sempre, per la disponibilità, cortesia, simpatia, professionalità, ecc ecc!

Troppo buona.

Sono un'insegnante della scuola primaria vorrei dei chiarimenti circa l'art. 27. La D:S sostiene che nelle 40 ore fanno parte solo attivita' collegiali come il collegio dei docenti, ivi (vuol dire all'interno del quale...) l'attività di programmazione e verifica di inizio e fine anno ecc. Noi insegnanti sosteniamo che ivi è da intendersi anche attività di programmazione di inizio e fine anno ...ecc. Le prime 40 ore sono state distribuite nel seguente modo: 12ore Collegio docenti; 10 ore collegio di segmento; 14 ore di preparazione al collegio; 4 ore di incontro con le famiglie. La ringrazio per il chiarimento che mi sarà dato.

Avete ragione voi.

Egr. dott. Cillo, sono un'insegnante di scuola primaria e gradirei avere una risposta al seguente quesito: in un Istituto Comprensivo composto da più plessi le classi prime sono da considerare posti disponibili sui quali può esprimere volontà di scelta qualsiasi insegnante dell'Istituto, oppure in queste classi vale sempre la continuità e quindi vanno assegnate agli insegnanti che hanno terminato la classe quinta nello stesso plesso?

Non c'è continuità, in questo caso.

Mia figlia frequenterà la terza media nel corrente anno scolastico. Abbiamo saputo che ci saranno 32 alunni nella sua classe - non esiste un limite massimo dialunni per classe?

Cento. Non si va oltre 29.

Gentilissimo professor Santoro, quest'anno due colleghe facenti parte del mio team (scuola primaria), usufruiranno del diritto all'allattamento; a chi compete la "copertura" delle ore in cui non saranno in servizio?

Ad un supplente.

Quale è la normativa di riferimento?

Il CCNL della scuola.

Sono una docente di ruolo e ho un bimbo che ha superarto il terzo anno di età , volevo avvalermi anche quest'anno della riduzione di orario al posto dei tre giorni mensili, avvalendomi della circolare inpdap n° 24 del 29-5-00, ma il mio dirigente asserisce che non è piu' valida. Cosa posso fare?

Il dirigente conosce l'art. 42 del d. l.vo 151/2001.

Quando si presenta al Preside un progetto per l’anno scolastico, spetta al preside rispondere positivamente o negativamente o al Collegio docenti?

Al collegio.

Gentile prof . Santoro, ho avuto una supplenza annuale di 9 ore settimanali inglese scuola elementare, non ho molta esperienza in merito quindi vorrei sapere se e a quali riunioni devo partecipare oltre al collegio docenti. Infatti all'atto della presa di servizio mi è stato dato un calendario in cui sono elencate per ogni giorno fino al 15 settembre (inizio lezioni) riunioni e incontri da fare. Se devo prenderne parte, visto che tali impegni coprono più delle 9 ore settimanali, mi pagheranno poi la differenza di ore che farei in più?

Gli impegni connessi con la funzione previsti dal CCNL nel suo caso vanno conteggiati in pro quota, sulla base quindi di 9/24. Sforasse questo tetto avrebbe diritto ad accedere al compenso aggiuntivo.

Inoltre è normale che all'atto della presa di servizio non sapevano quali classi dovrei coprire?

Nella scuola di solito accade anche di peggio.

Gentilissimo dott. Santoro, torno a disturbarla in preda alla disperazione professionale. Qualche settimana fa Le ho inviato una e-mail per dirLe che, avendo fatta domanda di congedo straordinario per dottorato di ricerca, la Preside del Liceo Leopardi di Recanati dove insegno a tempo indeterminato - prof..ssa me lo negava in quanto, avendo già goduto io di questa opportunità per un precedente dottorato diverso da questo, avrebbero dovuto passare almeno tre anni per riaverne diritto. Io Le ho inviato cento lettere raccomandate con le leggi precise, cioé la 476 del 13 agosto 1984, richiamata anche dall'ultimo contratto, al comma nove dell'articolo 453, a sua volta richiamato dall'articolo 18 del Nuovo Contratto. Sa cosa mi ha detto? Che Lei non se ne importa niente della mia aspettativa, che non me la concederà e che poi me la vedrò col giudice del lavoro!!!!! Nel frattempo il dottorato è iniziato e io ho già molte assenze, e lo perderò se continuo così. Non so che cosa fare? Come mi posso difendere? Cosa dice la norma in proposito? Mi può consigliare un modello generico di richiesta formalmente corretta? Grazie ancora e mi perdoni se approfitto della Sua rubrica, ma Lei per noi (dell'ADI) è un nume tutelare.

Non dica così, visto che non sono in grado di tutelare nemmeno me stesso. Le consiglio di mettersi in mano di un buonavvocato e procedere per le vie legali. Non mi pare che ci sia altro da fare. Naturalmente pretendendo anche il risarcimento di danni e spese.

Buongiorno, sono una studentessa del sesto ciclo (II anno) della SSIS (A020) presso l’Università di Modena. Mi rivolgo a lei per avere delle informazioni sulle regole vigenti in caso di maternità, in particolare vorrei sapere se c’è incompatibilità tra frequentare il tirocinio e le lezioni del secondo anno ed essere in maternità anticipata per complicazioni (avrei una supplenza annuale per il 2005/2006). Dovendo comunicare alla scuola la mia disponibilità al più presto rimango in attesa di un sua cortese risposta.

Prenda visione del CCNL della scuola.

Egr. Prof. Santoro, sono un'insegnante di scuola dell'infanzia con incarico annuale conferitomi dal Provveditorato. Vorrei sapere: se il Dirigente Scolastico può "spezzare" l'orario di un'insegnante distribuendo le 5 ore continuative di servizio in 3 ore antimeridiane e 2 ore pomeridiane;

Sì.

se un'insegnante con incarico a tempo determinato può svolgere all'interno di uno stesso Istituto Comprensivo ma in scuole materne diverse un part-time orizzontale ed un part-time verticale, visto che questo comporterebbe lo "stravolgimento" dell'orario delle altre insegnanti operanti nella sezione del part-time orizzontale (sezione composta da 42 bambini e 3 insegnanti), le quali sarebbero costrette ad effettuare quasi tutti i pomeriggi e l'insegnante stessa dovrebbe effettuare in alcuni giorni 7 ore di servizio, ed in altri 2 ore e mezza.

Non mi pare che i due part-time sia conciliabili.

Egregio Prof. Santoro, sono un docente di ruolo da oltre dieci anni, posso chiedere l'aspettativa per un anno (nuovo lavoro) ed eventualmente rientrare prima, nel caso dovessi ripensarci o dovessi perdere il nuovo lavoro?

Che tipo di lavoro?

Sono un'insegnante di scuola elementare. Vorrei sapere se un Dirigente Scolastico può decidere di richiedere una visita medica collegiale senza che l'insegnante interessata ne abbia fatto esplicita richiesta e senza che la medesima insegnante ne sia a conoscenza (il Dirigente Scolastico ha richiesto la visita senza metterne a conoscenza l'interessata). Gradirei avere anche rimandi legislativi. Sperando in una velocissima risposta, data l'urgenza di un'imminente risoluzione, anticipatamente si ringrazia.

Sì, ma il dipendente va senz'altro informato.

Si chiede di sapere se è diritto di segreteria provinciale (di un sindacato confederale privo di rappresentanza in R.S.U. d'istituto, ma regolarmente invitato ad ogni fase di contrattazione interna) ottenere su esplicita richiesta, peraltro ai sensi dell'art. 6 e 7 del CCNL, nei quali non mi pare di ravvedere il diritto, copia del contratto d'istituto e di tutti gli atti e verbali delle varie risoluzioni. Nel caso dagli artt. suddetti non discenda dovere di riscontro da parte della scuola, chiedesi di sapere se, in base a quali altre eventuali disposizioni ed in quali modi possa la segr. prov.le entrare in possesso di quanto richiesto (L.241 sulla trasparenza??). Chiedesi, infine, se sia in potere del sindacato, dopo presa visione del contratto eccepire, eventualmente, su qualche risoluzione, trattandosi di atti definitivi. Grazie anticipate per la cortese risposta.

Il sindacato, nell'esercizio delle sue prerogative, ha diritto ad essere compiutamente informato e quindi di venire in possesso della necessaria documentazione. Quanto a mettere eventualmente in discussione le intese sottoscritte, non se ne parla proprio.

Le ore residue a chi vanno date? E' vero che c'è una nuova disposizione ministeriale per cui dovranno essere assegnate a supplenti e non più al personale di ruolo nella scuola di servizio? In particolare, sono un docente di italiano e storia nell'Istituto Tecnico Industriale con queste ore di cattedra:
5A........5 ore di italiano e storia
5B........5 ore di italiano e storia
4A........5 ore di italiano e storia
3A........3 ore di italiano.
Le 2 ore di storia nella stessa classe a chi dovrebbero essere assegnate. Grazie anticipatamente per la risposta al quesito.

Le rivendicasse lei e fossero rimaste nella disponibilità della scuola, a lei.

Sono una insegnante di Scuola Primaria e assidua frequentatrice del sito di edscuola avrei bisogno di dare una risposta ai seguenti quesiti: esiste incompatibilità tra Funzione Strumentale e Collaboratore del Dirigente Scolastico?

Sì.

Esiste incompatibilità tra "Responsabile di Plesso" (O.M. 40/05 Incarichi di Presidenza) e Funzione Strumentale?

No.

Qual è la normativa di riferimento?

Il CCNL.

Gentilissimo, non ho trovato, nella normativa, riferimenti riguardo i rimborsi per i pasti consumati mentre si e' in viaggio d'istruzione. Gradirei avere dei chiarimenti al riguardo: in particolare vorrei sapere se si puo' esigere il rimborso nel caso in cui il programma preveda la mezza pensione. Grazie.

Ti mando in attach la normativa sull'indennità di missione.

Gentile professore, in riferimento alla formazione delle cattedre di Matematica e Fisica presso il liceo Scientifico ad indirizzo P.N.I. per il 50% delle classi, volevo chiederle quanto segue: qual è il criterio utilizzato per calcolare il numero di cattedre a partire dal numero totale di ore di insegnamento di Matematica e Fisica per settimana (ad esempio su 159 ore sono state ottenute n. 8 cattedre da 18 ore più n. 1cattedra da 15 ore). Se si registra una riduzione del numero di ore per il prossimo a.s. in quale percentuale si potrà verificare la riduzione di una cattedra? (nel nostro caso da n. 9 a  n. 8 cattedre).

Le cattedre dovrebbero tutte "saturate" a 18 ore, secondo me, stante la previsione prevista dalla finanziaria di due anni fa.

Egregio Pino Santoro, sono una docente a tempo indeterminato di un Liceo situato a M. dove risiedo. A causa di esigenze di ampliamento strutturale della sede centrale, l'intera sezione del Ginnasio in cui insegno, costituita da tre classi e sei insegnanti, è stata momentaneamente distaccata al di fuori del territorio di M. per un periodo tutt'ora imprecisato che va dal 13 settembre p.v. ad almeno fine febbraio 2006 e probabilmente oltre, visto che i lavori di ampliamento in sede non sono stati neppure iniziati. La decisione è stata assunta dal Consiglio d'Istituto. Fino a ieri la sede distaccata individuata era S. vicino alla stazione, a pochi chilometri di distanza. Solo ieri mi è stato comunicato che il Consiglio d'Istituto mercoledì scorso ha deciso che la nuova sede distaccata sarà invece C.M. a circa dieci chilometri, in una scuola che dista dalla stazione 15 minuti a piedi. Dal momento che la situazione è incresciosa quanto disagevole (personalmente non guido e il trasferimento mi comporta un aggravio organizzativo rilevante, oltre che economico) chiedo cortesemente: come si può tutelare un insegnante in balia di decisioni improvvise che cambiano la propria sede lavorativa (a due giorni dall'inizio della scuola): mi posso rifiutare di prendere servizio nella sede distaccata?

Naturalmente no.

Se è riconosciuto almeno un rimborso per la spesa che occorre sostenere per raggiungere la nuova sede distaccata (costo treno + eventuale pullman)

Naturalmente no.

Se è riconosciuto un indennizzo per gli evidenti disagi, anche di ordine pratico e organizzativo, a cui i docenti si devono necessariamente sottoporre per svolgere la loro attività didattica nella nuova sede distaccata.

Naturalmente no.

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