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a cura di Pino Santoro


 

FAQ/63
Domande e Risposte sulla RSU

Potrei sapere quali sono le mansioni di un assistente tecnico area AR02?

Quelle previste dal CCNL.

Gentile Dott. Santoro, data la mancanza di aule, la mia scuola, in questo inizio di anno scolastico, ha cominciato ad avvalersi di una sede distaccata. Questo ha comportato un imprevisto aggravio per gli insegnanti che devono lavorare di conseguenza in due sedi. Un aggravio in termini di chilometri e di cosiddette ore in più spese per recarsi da un istituto all'altro. La domanda che le rivolgo è questa. Le ore impiegate nei trasferimenti possono essere considerate ore di buco? Nel monte ore di insegnamento c'è un limite alle cosiddette ore di buco? Se si, quelle in eccedenza devono essere retribuite? Considerando che la mia cattedra di storia e filosofia consta di diciotto ore frontali, sono infatti sparite le ore a disposizione previste allo scientifico, è regolare che il mio monte orario complessivo arrivi a 22 ore di cui tre spese nei trasferimenti e una di buco ordinario? Spero di essere stato chiaro e la ringrazio per la cortese risposta.

Non la seguo nella sua deriva corporativa. Si prenda il contratto di lavoro e se lo studi.

Sono un'insegnante della scuola primaria e non è la prima volta che... ricorro a lei per qualche delucidazione. Questa volta vorrei che gentilmente mi facesse sapere i parametri di calcolo del fondo di istituto e la quota stabilita per l'aggiornamento per l'anno scolastico in corso, poichè, come spesso succede nelle scuole, c'è un po' di confusione in merito, soprattutto per l'aggiornamento.

Non c'è nessuna quota stabilita per l'aggiornamento nel fondo di istituto. In ogni caso il fondo si calcola sulla base dei parametri stabiliti dall'art. 82 e 83 del CCNL.

Salve, sono un genitore che vorrebbe sapere se un candidato a rappresentante del consiglio di interclasse ha diritto a votare e se può votare se stesso.

Sì.

La RLS della nostra scuola ha comunicato alla DS le mancanze relative alla sicurezza (le quali sono tantissime). Però non ha fatto protocollare la lettera, in quanto afferma, che le comunicazioni al DS non possono essere protocollate prima che lo stesso ne prenda visione, in quanto egli potrà decidere se protocollare nel protocollo generale o in quello riservato. Mi chiedo: in questo modo il DS non può omettere di protocollare e fare sparire la lettera? In quel caso la RLS come potrà dimostrare di avere comunicato i fatti? Grazie.

Mandi una raccomandata, e poi la affigga all'albo della RSU. Così la DS si attacca.

Vorrei sapere se possono beneficiare dei 3 giorni di permesso per la Legge 104/92: una persona che ha il padre non convivente in  grave situazione certificata dalla ASL con la madre convivente che non ha ancora raggiunto i 70 anni di età?

No.

Una persona che convive col marito pensionato e col suocero in situazione di handicap?

Non ho capito la domanda.

Egregio sig. Santoro volevo porgli un quesito, praticamente il D.S. del mio istituto ha deciso di attuare un orario ridotto e cioè dopo la prima ora, tutte le altre ridotte di 50 minuti. Mi chiedo noi docenti dovremmo recuperare i minuti lavorati in meno? Nelle classi della riforma della scuola secondaria di primo grado, nella giornata della riduzione, cioè quando ci sono 3 ore di laboratorio + 5 curriculari, gli alunni farebbero, nel conteggio totale, delle ore obbligatorie in meno. Può darmi una risposta grazie.

Se la riduzione è necessitata da ragioni didattiche, allora il personale è tenuto alla restituzione, altrimenti no.

Sono assistente amministrativa a tempo determinato e vorrei porle questo quesito: i docenti delle scuole di ogni ordine e grado devono chiedere l'autorizzazione al Dirigente scolastico per la residenza fuori sede entro quale termine e perchè?

No, non lo devono fare.

Esiste una circolare o una Legge che possa chiarire questo mio dubbio. Io so che esiste l'art. 7 della legge 311/58 che riguarda solo i prof. universitari.

Lei sa che esiste un contratto collettivo di lavoro anche per il personale della scuola?

Gent.mo Prof. Santoro, le pongo un quesito urgentissimo...: sono in prima fascia d'istituto e sono stato nominato - ormai da più di cinque anni - su posto di sostegno nella scuola primaria, anche se il posto è fino al 30 di giugno con pagamento tramite il tesoro, sul contratto vi è la dicitura "fino all'avente diritto"; ciò può essere di ostacolo per usufruire delle 150 ore per il diritto allo studio, visto che frequento il corso speciale di specializzazione per il sostegno legge 143, ed entro il 15 di novembre devo presentare la relativa richiesta per il 2006?

Sì.

Il corso è iniziato il 1 di ottobre ed per il 2005 sto usufruendo del diritto allo studio in quanto la relativa domanda è stata presentata a marzo 2005 - in via straordinaria per noi corsisti - ma allora ero sempre sul sostegno in altra scuola ma il precedente contratto era già mutato dopo il primo gennaio da "fino avente diritto" in "fino al termine delle attività didattiche" e quindi il dubbio non si poneva; in attesa di una sua risposta la ringrazio anticipatamente!

Prego.

Vorrei gentilmente chiedere un suo parere riguardo ad una collega con incarico a T. D. che è stata votata e nominata dal Collegio dei Docenti per far parte del comitato di valutazione. Personalmente ritengo che, senza nulla togliere alla pur bravissima collega, il Collegio abbia agito con estrema superficialità, in quanto la collega non può giudicare la professionalità altrui senza aver dimostrato la propria, attraverso il superamento dello stesso anno di prova.

Ritengo che lei abbia perfettamente ragione.

Caro Pino avrei un quesito da porti. Il 10 ottobre di quest'anno mia moglie è entrata in ruolo su sostegno per scorrimento delle Graduatorie Permanenti a seguito di alcune rinunce. La nomina che ha ottenuto è solo con decorrenza giuridica dal 1 settembre 2005, economica dal prossimo anno; la domanda è questa: lei avrebbe voluto svolgere l'anno di prova quest'anno nella scuola in cui insegna, invece le hanno detto che non può fare l'anno di prova adesso ma lo potrà svolgere solo il prossimo anno. E' legittimo questo? Mi sembrava di ricordare che nel 2001 una normativa stabiliva il diritto di svolgere l'anno di prova nel corrente anno scolastico. Mi puoi dire qualcosa in merito? Ti saluto e ti ringrazio come sempre per la tua cortesia e competenza.

Sì, è vero. Per cui insisterei.

Egregio prof. Santoro, sono un assistente tecnico (ATA) che Le aveva chiesto chiarimenti e notizie circa l'incompatibilità dei dipendenti pubblici con un quesito inviato: Fri, 14 Oct 2005 09:26:38. La ringrazio per "l'esauriente e dettagliata" risposta inviatami: Sat, 22 Oct 2005 20:18:49. Ora è tutto chiaro. Grazie e complimenti.

Prego.

Insegno nella scuola secondaria di 2 grado e ho appena ripreso servizio dopo l’astensione obbligatoria per maternità. Ho una riduzione oraria per allattamento di 5 ore, quindi 13 ore di docenza frontale, mentre le restanti 5 (un’intera classe) sono state affidate ad un supplente. Ho chiesto che le 13 ore fossero articolate in 4 giorni - fatta salva, naturalmente, la distribuzione delle 18 ore cattedra in 5 giorni - ma non mi è stato concesso in quanto "non è previsto dal contratto se non nel caso in cui l’orario non possa essere organizzato diversamente". E’ vero? Quale sarebbe l’impedimento normativo o contrattuale? Mi hanno, inoltre, inserito un'ora buca e così, di fatto, le mie ore sono 14!

Nessun impedimento. Semplicemente non hanno voluto tenere conto della tua richiesta.

Caro Pino, se una mattina vado a scuola, poi mi ammalo a pranzo prima del collegio del pomeriggio e il mio medico certifica la malattia con la data del giorno stesso, le ore che ho svolto la mattina le perdo o le posso recuperare?

Le perdi.

Una, due, tre volte: tante le richieste di predisporre un piano delle attività al mio dirigente, sempre per iscritto, ma senza esiti. Pino, posso dire al mio DS che se non si sbriga a presentare al collegio un piano delle attività rischia di dover pagare a tutti i docenti, e di tasca sua, tutte (e non solo le eccedenti le 40) le ore lavorate ai sensi dell'art. 27 del CCNL vigente?

SSSSSIIIIIIIIIII!!!!!!!!!!

Forse così capirebbe, che dici?

Agli imbecilli devi sempre parlare di soldi...

Caro Pino, la vicaria che lo scorso anno era menbro docente della giunta esecutiva, è ora diventata la mia dirigente. Chi subentra al suo posto nella giunta, deve essere rieletta tra i docenti del consiglio oppure esistono procedure alternative legittime?

Deve essere rieletta.

Alè Pino!

Alè.

Gent. Dott. Pino, sono un insegnante a tempo indeterminato di matematica e fisica presso un liceo di Latina. Lavoro su piu' classi nelle quali, tutte, sono presenti dei portatori di handicap, per cui l'istituto si e' fatto carico di nominare a T. I. un insegnante di sostegno per ogni area disciplinare. Per tale motivo mi trovo a lavorare fianco a fianco, si fa per dire, con un insegnante nominato a tempo indeterminato per l'area scientifica di sostegno. Il problema e' che tale collega risulta totalmente evasivo ed elusivo dei suoi doveri, allontanandosi sempre dalle classi e spesso dallo stesso istituto scolastico nel momento in cui risulta assente l'allievo disabile e spesso anche in presenza dello stesso, lasciandomi solo nella gestione della classe e degli allievi disabili (a volte presenti anche due per classe). Posto che tale insegnante si configura secondo la normativa come sostegno alla classe e non al singolo allievo portatore di handicap presente in questa, per cui credo non sia ammissibile abbandonare il posto di lavoro, da parte sua, anche in caso di assenza dalla classe degli allievi disabili, cosa mi suggerisce di fare per denuciare nel modo piu' corretto ed efficace il comportamento a mio parere non irreprensibile del collega? Bastera' farne una denuncia scritta al Dirigente scolastico o occorre forse far precedere tale richiesta da una indagine sull'operato del collega da parte di qualche organismo istituzionale, ammesso che siano previsti, di tutela e controllo del lavoro? Potrebbe darmi un consiglio visto che nella condizione attuale sono nell'impossibilità di richiedere un ulteriore sostegno sulle classi e d'altra parte non sono nella condizione di poter operare in totale solitudine?

Ne parli con il preside.

Salve, sono stato messo in ruolo sul sostegno dopo le normali assunnzioni sulla graduatoria permanente. Il mio contratto è giuridico e non economico per l'anno in corso. Premetto che già lavoro dal 1/9/05 con nomina del csa a tempo determinato sulla posto di sostegno udito, il csa mi ha detto che non posso fare l'anno di prova. Perchè, è un mio diritto farlo in quando riesco ha fare i 180  giorni dichiarati dalla legge?

Certo: è un suo diritto.

Vi è una circolare o altro che mi nega tale diritto?

Non le conosco.

Poi, sono vincolato per 3 o 5 anni a lavorare sull'udito o nel momento della domanda di trasferimento o assegnazione provvisoria posso inserire le altre tipologie?

Può inserire le altre tipologie.

Sono un’incaricata annuale e sono iscritta per l’a. a. 2005/2006 ad un master che si svolge con modalità a distanza, potresti dirmi se posso usufruire delle 150 per diritto allo studio? Si deve fare domanda al dirigente scolastico o direttamente al C.S.A.? Dove trovo informazioni relative a tale diritto? Grazie in anticipo e al prossimo dubbio.

Legga il CCDR in vigore nella sua regione sull'argomento.

Gentilissimo dott. Santoro, sono un docente di ed. music. nella scuola media utilizzato permanentemente in altri compiti per motivi di salute già dal 1995. Da quest'anno scolastico 2005/06, per alcune vicissitudini, mi sono trovato trasferito ad un'altra scuola. In quest'ultima sede ho trovato un'ambiente estremamente fiscale e quindi ho bisogno di rafforzare le mie conoscenze normative per evitare di soccombere ad eventuali non corrette applicazioni delle disposizioni vigenti. Nella scuola precedente ho sempre usufruito, come fatto naturale, di tutte le vacanze previste per i colleghi con funzione docente poiché, potendo essere io, quale ex 113, utilizzato solo in compiti direttamente collegati alla didattica, con la sospensione di tali attività, non era prevista neanche la mia presenza. Visto che si sta avvicinando Natale, la domanda è: il preside, nei periodi in cui i docenti e gli alunni sono liberi per la sospensione delle attività didattiche, può chiedermi di essere presente nella stessa misura in cui è presente il personale ATA?

Sì.

Gent.mo prof. Santoro, sono un'insegnante elementare un po' "sui generis", almeno per la realtà in cui vivo. Ho preso infatti il diploma magistrale in un secondo momento, avendo frequentato brillantemente il liceo classico, sono laureata in lettere classiche con il massimo dei voti, sono diplomata in pianoforte con ottimi voti al conservatorio di musica, sono abilitata all'insegnamento di ed. musicale nelle scuole medie e superiori, sono abilitata all'insegnamento dell'inglese e del francese nella scuola elementare, sto prendendo la patente europea e frequento la ssis per la classe 51. Le mie conoscenze le metto a disposizione degli alunni (miei o degli altri) quotidianamente da sempre. Quello che mi chiedo è: perchè se nella scuola c'è un'insegnante con competenze specifiche che non sono richieste dal suo ruolo non può esistere una forma di incentivazione perchè tali competenze vengano poste a servizio della scuola? In particolare io realizzo un progetto di musica in ore facoltative opzionali per gli alunni della mia classe. Non sono ore aggiuntive di insegnamento per me, ma mi piacerebbe che fosse prevista una cifra, seppure simbolica, per incentivare la mia attività, per portare avanti la quale, oltre al tempo materiale della programmazione, metto in campo la mia professionalità acquisita e certificata. Tanto in quanto, negli anni passati, sono stata chiamata dalla stessa scuola presso cui oggi presto servizio, come esperto esterno e in quanto tale, pagata con ore di docenza. Perchè oggi che faccio parte del collegio la scuola si dimentica che sono sempre lo stesso esperto degli anni passati? So bene che non faccio ore aggiuntive di docenza, né le chiedo, ma la scuola sa anche che io posso rifiutarmi di fare progetti di alcun genere e fare solo quello per cui lo Stato mi ha chiamato nei ruoli: la maestra elementare. Col mio progetto non faccio forse risparmiare alla scuola i soldi (che ha sempre speso) di un docente esterno? La mia è una questione di principio, perchè è inutile dire che vanno valorizzate le professionalità se non si incentivano in alcun modo: passa così il messaggio (molto ben recepito) che bisogna fare il meno possibile, infatti, almeno dal punto di vista economico, non vale certo la pena impegnarsi più del necessario. Come la pensa?

Che non vale la pena, da un punto di vista economico.

Ci sono cavilli legali a cui mi posso attaccare?

In che senso? Se il progetto è approvato dal collegio ed inserito nel POF, il suo impegno aggiuntivo le deve essere riconosciuto.

Egregio prof. Santoro, Le scrivo per porvi un quesito sulle modalita' di richiesta dell'anno Sabbatico per i docenti di Conservatorio. Infatti io rientro nella  categoria dei docenti che negli ultimi 10 anni di servizio non hanno usufruito di permessi artistici (per essere precisi io non ho MAI usufruito di permessi artistici lungo i 20 anni della mia attivita' di docente) e pertanto secondo l'articolo n. 29  del Contratto Collettivo Nazionale di lavoro per il quadriennio 2003-2005 del 16/02/2005 avrei diritto ad usufrire di un anno sabbatico: "1. In alternativa ai permessi di cui all'art. 10, comma 8, e decorso comunque un periodo di tempo che comporti il cumulo di almeno 10 dei predetti permessi non fruiti, il professore, di prima o di seconda fascia, può chiedere di essere collocato in congedo retribuito per la durata di un intero anno solare per ragioni di studio, di ricerca e/o di produzione artistica e scientifica. Detto periodo di congedo è da considerarsi utile ai fini della carriera e dell'anzianità di servizio". Pertanto, in merito alle modalita' di richiesta dell'anno sabbatico vorrei chiederLe: come formulare la domanda e a chi inoltrarla (gradirei ricevere se possibile un modello di domanda)

Al direttore del Conservatorio presso cui presta servizio.

Se è possibile inoltrare la richiesta in qualunque periodo dell'anno scolastico, ed usufruire del suddetto anno sabbatico a partire da qualunque data, con scadenza 1 anno solare dopo, come da contratto; oppure se esistono dei termini di scadenza per la presentazione della richiesta, ossia desidero sapere se l'inizio dell'anno sabbatico deve coincidere necessariamente con l'inizio dell'anno scolastico.

Il CCNL che lei cita non lo prevede.

In definitiva vorrei sapere se sono ancora in tempo a fare una richiesta per l'imminente a.s. 2005-2006 o se i termini sono scaduti; ed in tal caso vorrei essere informato per poter approntare senza incertezze la domanda per il prossimo anno.

Presenti la domanda.

Gentile, Pino ho un dubbio, vorrei sapere se esiste una circolare (che forse mi è sfuggita) che determini la non obbligatorietà dell'uso Software Sissi?... dove lo posso trovare? grazie

Non ti so aiutare.

Caro Pino, codesto è giorno di letizia per lo convento e per li frati tutti!! Ho citato il csa in giudizio e ho vinto la causa. Il csa è stato condannato a retrodatare la mia immissione in ruolo al 2000, anno in cui si era dimenticato di me e io, che quest'anno sono in straordinariato, se quei bei tomi non ricorreranno in appello, mi vedrò ricompensata di tutte le umiliazioni e i sacrifici.... tangibilmente.. eh eh.. orbene, perché ciò possa accadere, intendo perché si possa stabilire quanti baiocchi mi debbono, mi è stato chiesto di produrre gli statini che attestino la retribuzione percepita dal 2000 a oggi e l'importo percepito come disoccupazione in maniera che si possano fare calcoli e sottrazioni e si possa stabilire quanto mi spetta. E qui casca l'asino: io non ho mai conservato gli statini né importi di assegni e ho bisogno del tuo aiuto. Dove vado a cercare queste cose?

Presso le scuole in cui hai lavorato.

Il tesoro li ha? e per gli anni con nomina del preside? il730 o 740 può essere utile? altrimenti dimmi tu!! e poi per il trasferimento questi anni in più di ruolo aumenteranno seriamente il mio punteggio o si tratta di pinzillacchere?

Pinzillacchere.

GRAZISSIME come sempre e visto che mi dici che i bacini bacini sono piccoli.... BACIONI BACIONI!!

Meglio, così va meglio.

Salve, vorrei sapere se come delegato sindacale avendo fatto richiesta scritta, devo aspettare 30 giorni, come prevede la legge 241/90 per avere le copie di un verbale ed il piano annuale delle attività o l'accesso agli atti è immediato?

I trenta giorni mi sembrano uno sproposito, visto che eserciti un mandato di rappresentanza che prevede il diritto, più che all'accesso, all'informazione, preventiva e successiva.

Egregio Direttore, sono un educatore presso il Convitto annesso all'istituto professionale per i servizi alberghieri e di ristorazione della città di Matera. Mi necessiterebbero dati in merito al servizio di assistenza notturna degli educatori ed in modo particolare la "norma" che disciplina tale servizio e che specifichi se si tratta di un servizio attivo o passivo. Le sarei molto grato se mi aiutasse in questa ricerca. Grazie

Attivo o passivo? E 'che vor dì?

Si possono eseguire compiti a sorpresa nella scuola superiore???

Sì.

E cosa succede se consegnano 20 persona su 23 in bianco??

Che non hanno studiato.

Buon giorno Dottor Santoro vorrei porle il seguente quesito. Vorrei sapere quale parte del conratto disciplina l'assegnazione interna degli assistenti tecnici ai vari laboratori e se è possibile che ad un laboratorio assegnato all'area di meccanica venga incaricato un assistente tecnico dell'area di informatica. Ovviamente i problemi sono tutti interni e legati alla situazione particolare del mio istituto ma che non penso possano prevaricare le normative vigenti.

L'assegnazione ai laboratori sta centro il piano delle attività predisposto dal DSGA ed adottato dal dirigente, ai sensi dell'art. 52 del CCNL.

Compatibilità funzione strumentale - nomina RSU: perché allora "l'esperto risponde" de "Il sole 24 ore", sostiene il contrario; citando "l'art. 9 allegato 6 dell'accordo collettivo quadro per la costituzione delle RSU per il personale delle pubbliche amministrazioni e per la definizione del regolamento elettorale"; infatti alla domanda: un docente può svolgere le funzioni di figura obiettivo di cui all'articolo 35 del CCNL 1998-2001 e fare parte della RSU? La risposta testuale è stata: "Il compito di figura obiettivo è incompatibile con quella di componente delle RSU. Infatti, ai sensi dell'articolo 9, allegato 6, dell'accordo collettivo quadro per la costituzione delle RSU per il personale delle pubbliche amministrazioni e per la definizione del regolamento elettorale, "la carica di componente delle RSU è incompatibile con qualsiasi altra carica in organismi istituzionali o carica esecutiva e/o movimenti politici. Per altre incompatibilità valgono quelle previste dagli statuti delle rispettive organizzazioni sindacali. Il verificarsi in qualsiasi momento di situazioni di incompatibilità determina la decadenza della carica di componente della RSU. Il docente che presenta la domanda alla commissione dell'istituto per ottenere una funzione docente dovrà essere informato di queste incompatibilità". Mi chiedo: cosa è questo allegato 6? A chi devo dar retta?

Incredibile, davvero incredibile. C'è gente che fornisce risposte cretine e c'è anche qualcuno che le prende sul serio...

Aiutami a capire.

Nooo!! Missione impossibile. Io, rispetto agli esperti del Sole, sono assolutamente disarmato, per cui preferisco vivere nell'ombra.

Gent.mo prof. Santoro, vorrei rintracciare la normativa sulle funzioni strumentali, in particolare sui criteri di valutazione dei titoli per espletare la funzione (al di sopra dell’autonomia scolastica- dittatura). Il caso concreto è il seguente: il collega ha svolto, nei tre anni precedenti, la f.s. Io ho chiesto la stessa f.s., non ho esperienza nel campo, ma 3 titoli post lauream. Ognuno di durata biennale. Mi sembra che addurre la spiegazione della precedenza per precedenti esperienze sia poco democratico, escludendo la possibilita’ ad altri docenti di fare le stesse esperienze. Come dovro’ agire l’anno prossimo? Lasciare perdere o lottare con adeguate motivazioni?

Spetta al collegio dei docenti definire criteri e modalità per la loro attribuzione.

Salve, sono un’insegnante specialista di inglese nella scuola primaria. Quest’anno mi ritrovo con 8 classi e una copertura di orario d’insegnamento di 15,40 ore (ho 3 prime, 2 seconde, 1 terza, 3 quarte). Per completare l’orario mi è stata aggiunta una mensa (1,30 ore) e ciò che manca per arrivare a 22 mi è stato detto che devo darlo sul piano sostituzioni per sostituire i colleghi assenti e per avere la copertura di certe fasce orarie mi è stato pure cambiato l’orario di servizio che avevo concordato con le classi e che avevo presentato a settembre. E’ possibile tutto ciò? E’ ormai superato l’intervento dello specialista su max 7 classi?

Io dico di sì, visto che la scuola gode di autonomia organizzativa.

Avevo anche letto ma non ricordo più dove che le ore oltre le 18 potevano anche essere utilizzate per programmazione visto il numero alto di classi e allievi che si ha.

Io questo davvero non l'ho mai letto.

Egregio dottor Santoro, HO 47 ANNI E SONO DIABETICA, TIPO 1, DALL'ETA' DI 14 ANNI CON VARIE COMPLICANZE (retinopatia, neuropatia, cardiopatia ipertensiva, anemia sideropenica cronica). RECENTEMENTE, SEGUENDO IL CONSIGLIO DELLA D.S.G.A. DELLA SCUOLA DOVE LAVORO, HO CHIESTO IL RICONOSCIMENTO DELLA LEGGE 335 A CAUSA DELLA MIA INVALIDITA' (70%). MI E' STATA RICONOSCIUTA UNA INIDONEITA' TOTALE ALL'INSEGNAMENTO, MA NON AD ALTRI COMPITI, PERTANTO MI SONO RITROVATA A LAVORARE NELLA SEGRETERIA DELLA SCUOLA CON UN ORARIO SETTIMANALE DI 36 ORE E CON TURNI ANTIMERIDIANI (7.30 - 14.30). VISTA LA SITUAZIONE, CHE SE PER ALCUNI VERSI E' MIGLIORATA PER QUANTO RIGUARDA L'IMPEGNO SUL CAMPO PROFESSIONALE, E' CERTAMENTE PEGGIORATA PER QUANTO RIGUARDA IL TEMPO LAVORO, PER NON PARLARE DELLA FRUSTRAZIONE DI NON AVERE PIU' CONTATTI COME INSEGNANTE CON I BAMBINI. A QUESTO PUNTO HO CHIESTO IL RICONOSCIMENTO DELLA LEGGE 104/92 ART 3 COMMA 3 E QUESTA E' STATA LA RISPOSTA DEL VERBALE:
La Commissione ritiene che le minorazioni sopra indicateale,
1. siano causa di difficoltà, di relazione e di integrazione lavorativa
2. determinino un processo di svantaggio sociale
3. abbiano ridotto l'autonomia personale, correlata all'età, in modo da rendere necessario un intervento assistenziale occasionale nella sfera individuale o in quella di relazione,
Pertanto la situazione NON assume connotazione di gravità.
CHIEDO GENTILMENTE SE ESISTE UNA LOGICA A QUESTO VERBALE E SE PER FAVORE ME LO POTETE SPIEGARE. POSSO FARE RICORSO A TALE ESITO?

Sì.

SE NO, QUANDO POTRO' RICHIEDERE IL RICONOSCIMENTO DELLA SITUAZIONE DI HANDICAP CON SITUAZIONE DI GRAVITA'?

Non sono un medico, cara collega, per cui non sono in grado di stabilirlo.

Gentile Signor Santoro, sono docente a tempo indeterminato presso una scuola media. Vorrei sapere se vincendo un dottorato di ricerca senza borsa quali gli aspetti normativi che regolerebbero il mio rapporto con l'università e con la  scuola, manterrei la titolarità?

Sì.

La mia retribuzione dipenderebbe sempre dall'attuale amministrazione? 

Sì.

Egregio professore, avrei bisogno del suo parere in merito alla seguente questione: il Consiglio d'istituto ha deliberato di sospendere le attività didattiche il 2 novembre, pertanto al personale ATA (collaboratori scolastici) è stato comunicato qualche giorno prima che la scuola sarebbe rimasta chiusa e  che loro avrebbero dovuto recuperare le ore di servizio non prestato, aggiungendo all'orario ordinario tre ore di recupero in due giornate da stabilire; oppure utilizzare un giorno di ferie. E' possibile imporre al personale, che non ha espresso alcun parere, un giorno di "vacanza" da recuperare nel modo suddetto?

Sì.

Sono un D.S. di un Liceo scientifico. Un docente con nomina del CSA fino al 30 giugno, all'atto della nomina è in astensione obbligatoria. Al termine del periodo di astensione obligatoria può passare direttamente ad un periodo di astensione facoltativa oppure deve rientrare in servizio per almeno un giorno, considerando che la presa di servizio non è stata mai fatta? Nel caso che il docente dovesse riprendere servizio anche per un solo giorno, è ovvoo che la supplenza verrebbe interrotta e si dovrebbe di nuovo scorrere la graduatoria, con possibili e ed evidenti danni alla continuità didattica.

Certo, per cui io eviterei questo passaggio, dal momento che, benché in obbligatorio, il supplente percepisce intero stipendio, con piena validità sia giuridica che economica della nomina.

Gent.mo dottore, vorrei avere delle delucidazioni in merito a: su un titolare assente dal 30/9 all'11/10/05, viene nominata una supplente che, a decorrere dal 2/10, chede gg 30 di congedo per gravi complicanze della gestazione. Di conseguenza viene nominato un secondo supplente fino alla data dell'11/10. In caso di proroga del titolare, alla luce della nuova normativa che equipara in fatto di astensione obbligatoria, il supplente al docente ITI, la proroga del contratto spetta anche alla supplente in maternità o solo al 2° supplente effettivamente in servizio?

Io dico ad entrambi.

Sono un genitore di due bambini che frequentano la scuola elementare in provincia di Catania. Quest'anno, una settimana prima dell'inizio dell'anno scolastico il consiglio di circolo ha deliberato che si istituisse la settimana corta, con il sabato libero e l'orario continuato per un giorno fino alle16,15. I bambini quindi dovrebbero consumare il pranzo sui banchi dove lavorano, visto che la scuola è sprovvista non solo della mensa ma anche delle aule per poter svolgere le attività di laboratorio. La stessa situazione si ripercuote soprattutto nella scuola materna dove i bambini a orario continuato, cioè fino alle 16,15, tutti i giorni devono pranzare sui banchi dove lavorano. Perciò io vi chiedo cosa posso fare per oppormi a tutto questo?

Semplice: cambi scuola.

Devo inviare un dossier su mobbing  nei miei confronti e su varie irregolarità e illegalità commesse dal preside del liceo di Adrano. Mi consigli di rivolgermi direttamente al ministero o alla sovrintendenza regionale (vorrei l'indirizzo) o ad entrambi?

A nessuno dei due.

La mia è una lotta disperata da illuso don chisciotte o potrei avere un po' di giustizia?

La prima che hai detto.

Sono un docente di scuola primaria di Roma. La mia scuola non ha un sito internet. Vorrei sapere se esiste la possibilità di avere un dominio gratuito tramite il Ministero, il comune o qualsiasi altro ente.

Non la so aiutare.

Nella scuola ove lavoro sono stati regolarmente eletti tre dirigenti sindacali, rappresentanti rsu. Desidero sapere, per cortesia, se il contratto integrativo - di scuola è valido anche se sottoscritto da un solo rappresentante rsu, oltre al dirigente scolastico, beninteso.

Sì, se gli altri sono d'accordo.

Leggo sul suo sito: l'incarico della nuova "funzione strumentale", in sostituzione della "funzione obiettivo", può essere affidato a docenti che esercitano la libera professione? Sì. Ci dovrebbe essere incompatibilità! Con il nuovo CCNL non più. Ma sul sito Treccani Scuola: "Può un insegnante che svolge la sua attività su tempo part time ricoprire la carica di funzione strumentale? Se la risposta è negativa mi potreste dire le norme di riferimento?" Risposta: "Ai sensi dell'articolo 47, comma 1, del contratto integrativo del 1999, tuttora in vigore in ordine alla fattispecie: "Agli insegnanti con rapporto di lavoro a tempo parziale o autorizzato allo svolgimento della libera professione non possono essere assegnate funzioni-obiettivo". Qual è la risposta corretta e perché?

Che discorsi! La mia. Perché? Semplice: le funzioni obiettivo non esistono più.

Sono una neo immessa in ruolo. Il mio dubbio è: sono valutati come anno intero gli spezzoni su più scuole che hanno superato i 180 giorni nel medesimo anno scolastico ai fini della ricostruzione della carriera oppure vengono valutati solo quelli prestati per più di 180 giorni presso la stessa scuola???

La prima che hai detto.

VORREI SAPERE DA QUANDO DECORRE IL CALCOLO PER LA PRESCRIZIONE DECENNALE PER LA RICHIESTA DEL IL RICONOSCIMENTO DEL SERVIZIO PRERUOLO, CONSIDERANDO CHE L’AMMINISTRAZIONE NON HA MAI EMESSO UN DECRETO DI CONFERMA IN RUOLO. CERCO DI ESSERE PIU’ CHIARA:
1. 1/9/1993 NOMINA IN RUOLO   
2. 1/9/1994 FINITO PERIODO DI PROVA
3. AD OGGI NON E’ STATO EMESSO DECRETO DI CONFERMA IN RUOLO
4. DECRETO DI NOMINA IN RUOLO EMESSO NEL 1998 E REGISTRATO NEL 1999
5. 2002 EMESSO 1° DECRETO DI RICOSTRUZIONE DELLA CARRIERA E CONTEMPORANEAMENTE CONFERMATA IN RUOLO.
I 10 ANNI PER POTER RICHIEDERE IL RICONOSCIMENTO DEL PRERUOLO DECORRONO DALLA DATA DI NOTIFICA DEL 1° DECRETO DI RICOSTRUZIONE, DALL’1/9/1994 O DA QUANDO??????????

Dal 1994, secondo me.

Gentile professore, tempo fa aveva un vademecum sulla maternita': Potrebbe inviarmelo?

Certo.

Egregio Dott. Santoro, sono una docente di sostegno dell'area umanistica con incarico a tempo determinato. Mi sono stati affidati due alunni (8 ore su un'alunna con programmazione differenziata e 10 su un'altra con programmazione per obiettivi minimi). Nella classe di quest'ultima si è iscritto un altro alunno portatore di handicap (area tecnica e con programmazione differenziata). E' stato assegnato anche lui a me in quanto, mi è stato detto, sono l'insegnante della classe! Non è stato, inoltre, specificato il numero delle ore spettanti ad ogni singolo alunno, bensì 10 complessive per tutti e due! Secondo lei è possibile lavorare contemporaneamente con due alunni nelle stesse ore e,soprattutto, con due programmazioni diverse? Senza parlare del fatto che il nuovo alunno, in relazione alla sua patologia, non riesce a rimanere per molto tempo in classe! Sono nel diritto di pretendere una suddivisione delle ore tra i due alunni o devo continuare a lavorare in questo modo? Confido in un suo aiuto...

Le modalità di intervento devono essere definite sulla base delle indicazioni del gruppo di lavoro di istituto, ammesso che esista.

Breve riflessione sulla categoria degli Assistenti Tecnici e l'appartenenza al personale A.T.A. o meglio definito non docente. A detto personale, pur avendo una elevata specializzazione tecnica e professionale, fondamentale nella formazione scolastica degli alunni, non viene riconosciuto il giusto inquadramento economico e giuridico. Le diversificazioni che saltano immediatamente all'occhio sono dovute all'inquadramento con il resto del personale non docente più propriamente denominato "personale A.T.A", in quanto si trovano all'interno di ogni figura delle differenze nette che rendono l'Assistente Tecnico fonte di discriminazione:
1. Disparità di trattamento per progressione e miglioramento di carriera; infatti sia il Collaboratore Scolastico, che l'Assistente Amministrativo possano partecipare all'interno dell'Amministrazione di appartenenza a concorsi riservati per il passaggio di profilo a ruoli superiori, lo stesso invece è precluso agli Assistente Tecnici, non dando la possibilità agli stessi di partecipare a concorsi riservati per insegnanti tecnico pratici considerato questo l’unico sbocco possibile, oppure negando un benché minimo punteggio del servizio svolto, spendibile nell’inserimento di terza fascia docenti tecnico pratici, creando nell'insieme discrepanza e discordia.
2. La stessa dipendenza gerarchica degli Assistenti Amministrativi e Collaboratori Scolastici competenza del Direttore dei S.G.A., diventa del Dirigente Scolastico per gli Assistenti Tecnici. E’ risaputo infatti che i D.S.G.A. non possono assegnare, ordini di servizio, mansioni di lavoro (come normalmente avviene per gli amministrativi e gli ausiliari) agli assistenti tecnici, ne verificare e controllare il lavoro svolto, sia per mancanza di competenza specifica laboratoriale, sia perchè trattasi di insegnamento didattico conla presenza del docente e degli alunni.

Sbagliato. Gli ass. tecnici dipendono dal DSGA, come il restante personale ATA.

3. Per i profili degli Assistenti Amministrativi e dei Collaboratori Scolastici non si prevede sovrapposizione di titoli culturali con figure di inquadramento superiori, mentre l'Assistente Tecnico con il D.M. 201 del 10/08/2000, è considerato equivalente nei titoli e nel servizio, all'Insegnante Tecnico Pratico, del ruolo quindi dei Docenti, ma continuando a svolgere, in periodi di inattività didattiche la presenza in servizio. Infatti l'Assistente Tecnico, è nominato in servizio secondo un numero prestabilito di ore di didattica di laboratorio pari a 24 più 12 ore da dedicare alla manutenzione dei laboratori, mentre il Coll. Scol. e l'Ass. Amm. vengono nominati subordinatamente al numero di classi e comunque la loro presenza in servizio è richiesta anche in periodi di sospensione dell’attività scolastica a differenza dell’assistente tecnico che come per i docenti venendo meno la presenza dei discenti crea l’impossibilità di poter svolgere il proprio compito di lavoro cioè le 24 ore di assistenza al docente, ma nonostante tutto richiedendo comunque l’obbligatorietà di servizio. Si nota subito l’inutilità del servizio svolto dagli assistenti tecnici nei periodi di sospensione didattica, si assiste infatti a mugugni e proteste da parte degli Ass Amm.i e Coll. Scol., i primi impegnati a lavorare maggiormente in tali periodi e sempre pronti a criticare gli assistenti tecnici che non per colpa loro rimangono inattivi, ed i secondi addirittura a protestare di dover svolgere lavori di ordinaria pulizia in quei laboratori, dove pur non essendoci attività didattica, ma vista la presenza in servizio obbligatoria degli assistenti tecnici, sono costretti giornaliermente ad effettuare le pulizie con conseguente consumo di acqua, detersivi, energia elettrica ecc.. Non sarebbe opportuno come avviene per gli insegnanti tecnico pratici (compagni di classe), visto che anche per loro il C. N. L. prevede un solo mese di ferie all’anno, disporre anche per gli assistenti tecnici, di restare a disposizione durante i periodi di sospensione didattica? Evitando con la loro presenza in servizio di arrecare esclusivamente danno economico allo Stato, come al punto precedente.
4. Infine, si ricorda che mentre per il Collaboratore Scolastico e per l'Assistente Amministrativo è previsto l'impiego anche nelle Scuole Materne, Scuole Elementari e Scuole Medie, ed in qualsiasi Istituto di Istruzione Secondaria Superiore, invece la specificità della figura dell'Assistente Tecnico fa sì che sia impiegato solo negli Istituti di Istruzione Secondaria Superiore in base al titolo di studio specifico corrispondente alle classi di concorso dei docenti tecnico pratici. Per questi motivi, che si chiede il distacco dal personale ATA e l’inquadramento automatico nel passaggio dei ruoli del personale Docente Tecnico pratico, per coloro che sono provvisti dei titoli di studio richiesti.

Si chiede a chi?

Concludendo sia gli Insegnanti Tecnico pratici che gli Assistenti Tecnici, provengono dalla stessa istituzione scolastica e pur essendo in possesso degli stessi titoli di studio, in quanto hanno entrambi sostenuto gli stessi percorsi curricolari scolastici, talvolta hanno frequentato la stessa classe, lo stesso banco, si verifica che diversa è la collocazione nell’ambito scolastico e non certamente per meriti scolastici o per superamento di concorsi con esami, ma semplicemente per una serie di circostanze quali il servizio militare o l’acquisto di certificati di servizio presso scuole parificate, alla fine alcuni sono relegati in serie B (docenti tecnico pratici), gli altri addirittura in 4a serie (vedi livello retribuzione) e categoria di appartenenza al personale A.T.A. Si verifica inoltre, visto che a tutt’oggi, non viene riconosciuto un benché minimo punteggio degli anni di servizio prestati in qualità di assistente tecnico per il passaggio ad Insegnante Tecnico pratico, si assiste sempre di più all’inserimento di nuovi Insegnanti Tecnico pratici inesperti, con una media età di 21 – 23 anni a svolgere la funzione docente al cospetto di assistenti tecnici che il più delle volte hanno 15, 20 o 30 anni di esperienza oltre che ad essere in possesso i titoli di studi richiesti. Alla luce di quanto esposto, si rende necessaria una concreta revisione del profilo professionale dell'Assistente Tecnico, tutto ciò al fine di ridare dignità e giusta riconoscenza a questa categoria della scuola fino ad ora sconosciuta ma ugualmente attiva ed operante. Certi che la S.V. vorrà accordarci la Sua attenzione si porgono distinti saluti.

Io ho molti difetti: tra questi quello si essere troppo paziente.

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