logoc.gif (1625 byte)
presenta


rsu.gif
a cura di Pino Santoro


 

FAQ/78
Domande e Risposte sulla RSU

Salve, sono insegnante a tempo determinato di Arezzo. Sono stato nominato scrutatore per le prossime elezioni amministrative. Insegno nella scuola superiore e ho l'orario, 18 ore settimanali, distribuito, come tutti i miei colleghi, su cinque giorni, quindi ho un giorno libero, il sabato. Vorrei sapere, dato che il sabato per me non è lavorativo, se ho diritto a due giorni compensativi per l'attività di scrutatore (sabato e domenica).

No.

Può un docente chiede un permesso giornaliero di quindici minuti ex art. 33 L.104? Cosa di intende per frazionamento orario del permesso - si deve frazionare in ore giornaliere o anche in minuti?

Ore, non minuti.

Salve, vorrrei sapere, cortesemente, come regolarmi con la richiesta dei giorni per malattia del figlio minore di tre anni. Più precisamente, il pediatra ha prescritto 7 giorni di astensione dal lavoro per accudire il figlio in malattia, all'interno dei 7 giorni cadevano una domenica ed il mio giorno libero in cui normalmente non lavoro. Posso chiedere solo 5 giorni lavorativi come richiesta di astensione oppure perdo due giorni non lavorativi? Come devo regolarmi? Esiste una normativa o qualche circolare a proposito?

Fa fede il certificato medico.

Egregio signor Santoro sono una R.S.U. ormai da 6 anni nel mio Istituto, ma da quest'anno con l'arrivo di una preside incaricata, tra l'altro nostra ex collega di 5 anni fà, solo perchè esprimo il mio parere, che a volte è opposto al suo, mi sono sentito minacciato in varie occasioni. Oggi l'ultima: "la relazione finale della Funzione Strumentale la voglio dettagliatissima, con tutti i minuti prestati oltre all'orario di servizio ecc.." Forse perchè nel collegio di oggi a noi FF. SS. voleva dare un registro da compilare per le Funzioni Strumentali da presentare all'ultimo Collegio Docenti di circa 50 pagine che io ho rifiutato anche perchè dato praticamente alla fine dell'anno scolastico; forse per aver detto nel Collegio che i docenti che non erano impegnati negli esami non erano obbligati a prestare servizio per tutto il mese di giugno, ancora perchè 3 giorni fà, in qualità di R.L.S. del mio Istituto, le ho mandato dopo la visita sui luoghi di lavoro una lettara chiedendole di prendere i dovuti provvedimenti a riguardo di molti pericoli (prese scoperte, serpenti, formiche, calcinacci che si sono staccati al 3 piano, la mancanza di alcune certificazioni ecc. che le erano già stati segnalati in precedenza (ottobre). A chi posso rivolgermi per essere tutelato? Sicuro di una sua risposta la ringrazio anticipatamente.

Al suo sindacato.

Buonasera professore, vorrei porle questa domanda: qual'è il percorso da seguire per diventare direttore didattico? quale laurea occorre?

Una qualsiasi.

Gent.mo Prof, Santoro, sono un insegnante di Economia aziendale (classe A017), in ITC indirizzo IGEA (biennio) e Mercurio (triennio) e vorrei sottoporle due quesiti:
1. Nell'art. 35 della L.289/2002 (clausola di salvaguardia) con il termine "sovrannumerari" il legislatore, secondo Lei, si riferisce soltanto agli insegnanti che, per la riconduzione delle cattedre a 18 ore, perderebbero la titolarità nella scuola oppure, in modo estensivo, a tutti e quindi anche a quelli che si vedono decurtate soltanto poche ore di insegnamneto (per es. 6)?

La prima che hai detto.

2. Si parla sempre di riconduzione delle cattedre a 18 ore e allora, secondo Lei, è possibile che il CSA possa costituire cattedre orario interne con orario superiore alle 18 ore? Se si, quale è la fonte normativa che autorizzi cio visto che, secondo me, come riportato anche nel CCNL, l'insegnante della scuola superiore è obbligato a prestare servizio per 18 ore; in organico di diritto le cattedre devono essere di massimo 18 ore; l'innalzamento oltre le 18 ore e sino ad un max di 24 ore, da attuarsi con ore residuali in una fase successiva, rientra in una facoltà e non in un obbligo da parte dell'insegnante?

In questo caso si tratta di un abuso.

Eg. Pino Santoro, ho frequentato i corsi di formazione per la qualificazione del personale ATA, che prevedono ore in presenza e on line. Vorrei sapere se le ore on line, certificate nell'attestato possono essere recuperate.

No.

Gentile dr., Le scrivo per chiedere alcuni chiarimenti:
- sono un ATA con incarico di autista
- alla guida del mezzo che utilizzo giornalmente ho attraversato diverse volte, a mia insaputa, durante il servizio, la zona a traffico limitato (ZTL) della mia città, ma con permesso scaduto.
- sono arrivate delle multe a scuola conseguenza dell'attraversamento della ZTL col permesso scaduto.
Chiedo:
- il controllo del permesso per la ZTL, rientrava nelle mie mansioni? o era compito di qualche assistente amministrativo?
- inoltre, il controllo di bollo, assicurazioni, bollino blu, rientrano nelle mie mansioni? o è compito di qualche assistente amministrativo?

Spetta a lei accertarsi che il veicolo che conduce abbia tutte le carte in regola.

Un questito veloce: se un docente (ma anche un ATA) si sente male a scuola e va a casa es. un'ora prima della fine del servizio, in assenza di certificazione medica (senza cioè prendere un giorno di malattia visto che la maggior parte del servizio è gia stata prestata, deve recuperare l'ora (che viene in questo caso computata in conto ai permessi brevi)?

Sì.

Gentilissimo sig. Santoro, spero voglia ancora una volta dare risposta a questo quesito. Conosco la sua precisione e disponibilità. Ho chiesto una settimana di malattia dopo un intervento chirurgico, fino al 1 giugno. Da tempo avevo chiesto un congedo parentale per il 3 giugno. Il due giugno è festa. La segreteria della scuola mi chiede, ma senza citare norme scritte, di prendere come malattia o congedo anche il giorno due. A me risulta che il giorno di festa viene conteggiato se si trova al centro di due periodi di malattia o di due periodi di congedo. Vorrebbe dare soluzione al quesito e darmi gli estremi di legge perché io possa indicarli a scuola? So che questo dovrebbe essere compito loro, e non mio (in questo caso, suo...)

Non conosco le ragioni della richiesta, che mi sembra per altro insensata.

Gent.mo prof. ho un quesito circa i permessi per svolgere, per i prossimi referendum, la funzione di rappresentante di lista in un comune diverso da quello lavorativo che dista più di 700 km. Leggendo la normativa mi sembra di aver capito che: premettendo che le operazioni di voto si svolgono la domenica e il lunedì avrei diritto: alla giornata di venerdì per il viaggio (sabato, domenica e lunedì presenza al seggio) alla giornata di martedì come riposo per la domenica (lavoro 6 su 6), alla giornata di mercoledì per il viaggio. E' vero?

Sì.

Gent.mo prof. ho un quesito circa i permessi per svolgere, per i prossimi referendum, la funzione di rappresentante di lista in un comune diverso da quello lavorativo che dista più di 700 km. Leggendo la normativa mi sembra di aver capito che: premettendo che le operazioni di voto si svolgono la domenica e il lunedì avrei diritto: alla giornata di venerdì per il viaggio (sabato, domenica e lunedì presenza al seggio) alla giornata di martedì come riposo per la domenica (lavoro 6 su 6), alla giornata di mercoledì per il viaggio. E' vero?

Per il viaggio i permessi non sono retribuiti.

Sono una docente dell'ITC "Pitagora" di Taranto e ho presentato al Dirigente scolastico apposita richiesta per essere indicata dalla scuola e-tutor in FORTIC2 - percorso A-B. Nel collegio docenti del gennaio scorso il D.S. ha affermato che la scuola poteva segnalare un solo nominativo per la funzione e-tutor e ha invitato il collegio a scegliere. Il collegio, senza alcun esame dei curricula presentati, si è espresso in favore di una collega che insegna trattamento testi. Leggendo la circ. Prot. n. 137 del 17 gennaio 2006 all. B nota 1, però, si comprende che non esiste la restrizione indicata dal mio Preside e, navigando in rete ho appreso che altre scuole hanno segnalato più nominativi e-tutor nel percorso A-B (si parla di tutor diversi nei diversi moduli dello stesso corso). Le chiedo di sapere cosa prevede la normativa FORTIC a tale proposito, se il mio D.S. ha "mal interpretato", se successivamente al gennaio scorso è stata data alle scuole la possibilità di inserire il nominativo di altri docenti (analagamente a quanto avvenuto per i percorsi C1 e A-B) o se sono io in errore. Trattandosi di una stimolante opportunità professionale che attualmente mi risulta preclusa gradirei una Sua autorevole risposta e, se possibile, un Suo consiglio su come potermi inserire, tra gli e-tutor. Preciso di non aver partecipato alla precedente edizione FORTIC (non per mia scelta) in quanto anche in quella occasione il D.S. ha detto di poter inviare il nominativo di un solo docente per il percorso B e anche allora fu il collegio docenti a scegliere la collega (non laureata) che insegna trattamento testi.

Penso possa presentare domanda di disponibilità direttamente alla direzione generale regionale.

Egregio signor Santoro, ne approfitto della sua bontà per chiederle se i genitori di un alunno diversamente abile posso chiedere al consiglio di classe di non ammettere il figlio agli esami di licenza media al fine di usufruire ancora della scuola secondaria di primo grado da parte dell'alunno perchè ritenuto non maturo per frequentare la secuola di sec. grado.

Tale decisione non spetta ai genitori ma al consiglio di classe.

Le scrivo per rivolgerle il seguente quesito: il vicario del preside, con un esonero di sei ore settimanali, può ricevere anche un compenso forfetario corrispondente a 100 ore per lo svolgimento delle sue mansioni?

Sì.

Il vicario con esonero può fare ore di straordinario?

Sì.

Gentilissimo dott. Santoro sono un collaboratore scolastico in ruolo che attualmente lavora come Ass.te tecnico con contratto a T.D. essendo inserito nelle graduatorie di terza fascia. Vorrei sapere in merito alla domanda da fare entro il 7/giugno/2006 per l'attribuzione della posizione economica orizzontale come previsto dall'art. 7 del C.C.N.L. per il biennio 2004-2005, alcuni chiarimenti.
1) Spariranno gli incarichi specifici per il personale di ruolo?

No.

2) Ci sarà il solito maggior aggravio di lavoro a fronte di un compenso annuo di 330??

Non so.

3) Dal momento che verrà fatta una graduatoria vuol dire che non tutto il personale avrà tale adeguamento?

Esatto.

4) Che vuol dire quando viene specificato che le posizioni economiche destinate al personale dell'area A sono ripartite in misura di un terzo delle risorse complessive corrispondenti a 33 milioni di euro?

Quello che c'è scritto.

5) Che vantaggi avrà il personale destinatario dell'attribuzione della posizione economica orizzontale?

330 euro annui.

6) Infine dott. Santoro visto che ci sono all'interno delle scuole pareri molto contrastanti circa la 'convenienza' o meno di fare tale domanda, secondo Lei vale la pena presentare la domanda in questione?

Sì.

Gentilissimo Prof. Santoro, sono insegnante a t.i. nella scuola secondaria. Per il prossimo anno accademico sarò altresì incaricata di svolgere quale professore a contratto un modulo di una disciplina di corso di laurea, presso l'università della mia città (prestazione che effettuerò a titolo gratuito, dietro un mero e simbolico rimborso spese). Due quesiti:
1) dovrò dare una comunicazione 'ufficiale' di ciò al Dirigente Scolastico della scuola presso la quale sarò in servizio?

Sì.

Anche se si tratta di un incarico non retribuito?

Sì.

2) è vero che esiste la possibilità di fruire di appositi permessi - presumo non retribuiti - per svolgere la attività di professore a contratto presso l'Università?

Sì.

Egregio Prof. Pino Santoro, sono una Ass.te Amm.va non di ruolo assunta in una direzione didattica dal 1 settembre 2005 fino al 30 giugno 2006, ed al quinto anno completo di servizio nelle scuole. Quanti giorni di ferie mi spetterebbero? Considerando che il lavoro è distribuito su 5 giorni la settimana. In segreteria mi hanno detto che per il personale di ruolo questi sono i giorni : 27 gg. (ferie) + 4 gg (festività soppresse) = 31 gg. (solo per il personale di ruolo). Mentre a me, secondo loro, spetterebbero solo 24 gg. In tutto. 27 – (2.5 x 2 ) = 22 gg. 4 – 2 = 2 gg. p.s. 2.5 sono i gg. di ferie che si maturano al mese, considerando che finisco 2 mesi prima l’anno scolastico diventano 5 i gg di ferie non maturate… ma gli altri 2 che mi decurtano ancora dalle festività soppresse? Secondo me mi spetterebbero 26 gg. Le chiedo gentilmente di indicarmi la formula esatta per il calcolo ringraziando. La anticipatamente La saluto.

Io dico 25. Una giornata di festività soppresse ogni tre mesi di servizio.

GENT.MO DOTT. SANTORO, SONO UN'INSEGNANTE DELL' ISIS FLAMINIO DI VITTORIO VENETO. INSEGNO LATINO E ITALIANO IN UNA QUARTA LICEO SCIENTIFICO E LATINO, ITALIANO E STORIA IN UNA PRIMA LICEO SCIENTIFICO. QUEST'ANNO HO CHIESTO IL PASSAGGIO DI CATTEDRA DALLA 051 ALLA 052 E HO OTTENUTO LA CATTEDRA ALL'INTERNO DELLO STESSO ISTITUTO CHE COMPRENDE OLTRE AL LICEO SCIENTIFICO, IN CUI HO INSEGNATO COME DOCENTE DI RUOLO PER TRE ANNI, IL LICEO CLASSICO E L'ITIS. HO CHIESTO DUNQUE AL PRESIDE CHE MI CONCEDESSE PER CONTINUITA' DIDATTICA DI PORTARE L'ATTUALE QUARTA SCIENTIFICO ALL'ESAME DI STATO E DI PRENDERE UNA CLASSE DEL LICEO CLASSICO. RITIENE POSSIBILE CHE IL MIO DIRIGENTE POSSA CONCEDERMI CIO'?

Ritengo di sì, se non ostano problemi di articolazione delle cattedre.

Egregio Prof. Pino Santoro, Le chiedo gentilmente, cosa e se mai in futuro mi servirà, il corso di formazione inerente al Piano di Informazione integrata ATA Punto Edu a cui ho partecipato visto e considerato che sono un'Ass.te Amm.vo non di ruolo, e che purtroppo come ben Lei sa.... l'accordo firmato all'art. 7 del contratto 2004-2005 che prevede l'attribuzione di nuove posizioni economiche per il personale dei profili di area A) e B) finalizzate alla progressiva valorizzazione professionale di tutto il personale rappresentato dall'Intesa sull'applicazione dell'art. 48 del CCNL 24 luglio 2003 che regola i passaggi per mobilità professionale dall'area di appartenenza alle aree superiori .... bla...bla... l'art. 7 non prevede personale suppletivo... perciò?

Dovrebbe chiederlo a chi ha firmato quell'accordo. Io davvero non c'entro.

Un docente in servizio presso questa scuola, beneficiaria per se stessa dell'art. 21 legge 104/92, richiede di poter fruire anche dei benefici degli art. 3 comma 3 e art. 33 (della medesima legge), dovendo assistere la propria madre ammala, non convivente. La docente ha un fratello e una sorella residente nello stesso Comune, che dichiarano che la docente, loro sorella, è l'unica a poter fruire di tale beneficio di legge. Alla luce di quanto dispone la Circ. INPS n. 133 del 17/10/2000 relativamente alla continuità ed esclusività dell'assistenza e in considerazione dei benefici di cui già fruisce la docente a causa della sua patologia, chiediamo se è possibile il cumulo dei due benefici.

Sì, visto che l'art. 21 non prevede la fruizione di permessi.

Caro Pino, ho un figlio di tre anni e mezzo, fino al compimento del terzo anno del bambino ho usufruito di 18 gg. di astensione facoltativa. Posso io o mio marito arrivare ai 30 gg. di astensione facoltativa con retribuzione intera?

No.

Ti chiedo inoltre, sono titolare di cattedra di Ed. Fisica in un istituto sec. di 2° grado, per il prossimo A.S. si prevede la riduzione di una classe, da nove ad otto, per cui mi conviene chiedere: di rimanere a disposizione per le restanti due ore? di completare la cattedra oraria presso il corso serale operante nello stesso istituto? Oppure, trattandosi di istituto associati, chiedere il completamento nell'altra scuola? Se mi suggerisci il 2° caso, come e quando devo farne richiesta?

Spetta all'amministrazione completare la tua cattedra. Tu non devi fare nulla.

Può un genitore denunziare la scuola per aver scelto, informando i genitori tramite assemblee di classe e sentito il parere favorevole del consiglio di istituto, la settimana corta?

No.

Un quesito sulle funzioni aggiuntive: c'è un limite massimo di assenze per cui una volta assegnate il dipendente può perdere le funzioni aggiuntive??? Noi abbiamo due coll. scol. che hanno ottenuto ad inizio anno le funzioni aggiuntive ma durante il corso dell'anno scolastico hanno fatto più di 2 mesi di assenza?

Lo deve stabilire il contratto di scuola.

Può il preside indire un collegio dei docenti straordinario (cioè non inserito nel calendario precedentemente compilato) appena quattro giorni prima o ci sono termini da rispettare visto che è possibile che il giorno stabilito il docente può avere già degli impegni a cui non può rinunciare?

Se è straordinario il preavviso di cinque giorni non vale.

Ringrazio per la risposta che già mi avete mandato, anche se purtroppo è negativa. Mi scuso se la rivolgo di nuovo, cercando di essere più preciso nella speranza di fornire nuovi elementi che possono favorire una risposta positiva. Sono vincitore di un concorso come docente in ruolo presso la regione Lazio, come docente per l'area elettrica, quindi ho insegnato materie inerenti al diploma di perito elettrotecnico. Lo stesso contratto di assunzione in ruolo prevede che, sempre sotto il profilo di docente, poteva svolgere mansioni, mantenendo un costante rapporto con le famiglie dei minori,finalizzata all'acquisizione di una professionalità certificata e finalizzata all'inserimento o reinserimento lavorativo, quindi svolgere azioni di orientamento professionale, anche per fasce deboli o per giovani che uscivano dalla scuola secondaria superiore. Per il processo di delega della formazione professionale dalla regione alla provincia, il sottoscritto si è trovato ad essere un dipendente della provincia, con il contratto di assunzione stipulato dopo aver vinto un concorso come docente. Il contratto precisa che il rapporto di lavoro è regolato principalmente dal Contratto collettivo nazionale di lavoro per il comparto Regioni-enti locali vigente nel tempo anche per le cause di risoluzione dello stesso. Indipendentemente dal concorso, il sottoscritto ha conseguito la laurea in psicologia avendo sostenuto l'esame per l'iscrizione all'albo degli psicologi della Regione Lazio. Quindi è iscritto all'albo professionale dell'ordine degli psicologi del Lazio. Concludendo ha vinto un concorso come docente, in quanto perito elettrotecnico, ma è anche iscritto all'albo professionale dell'ordine degli psicologi del Lazio. Rivolgo allora di nuovo la domanda: può essere valido anche per le scuole di formazione professionale gestite ora dalla provincia per i ragazzi in obbligo formativo l'art. 508 comma 15 del decreto legislativo 297/1994 ai fini di ottenere l'autorizzazione a volgere libera professione visto che sono iscritto all'albo Prof. dell'ordine degli psicologi del Lazio, anche se il contratto di assunzione in ruolo fa principalmente riferimento al CCNL del Comparto-Regione-enti locali e i sottoscritto non è però stato assunto come psicologo?

No.

Considerando altresì che ormai non vi è più distinzione tra scuola e formazione professionale per i ragazzi in obbligo formativo, dal momento che l'art. 68 della legge 144/99 è istituitivo dell'obbligo di frequenza di attività formative fino al diciottesimo anno di età?

Ripeto: no.

Infatti l'obbligo formativo può essere assolto o nel sistema dell'istruzione scolastica o nel sistema di formazione professionale gestita dalle regioni, ma adesso dalla provincia. Inoltre, occorre aggiungere che tutti i corsi per l'obbligo formativo sono convenzionati con Istituti superiori. Infatti i ragazzi dopo il terzo anno possono accedere ad un quarto anno dell'istituto con il quale è stata fatta la convenzione previa valutazione di crediti formativi effettivamente raggiunti. L'unico punto che a mio parere è sfavorele è che il contratto fa riferimento al CCNL del comparto regione-enti locali. Però il contratto è del 1998 e la legge 144 è del 1999, con la quale sembra svanire la differenza tra scuola e formazione, quindi l'art. 508 comma 15 del decreto legislativo 297/1994 potrebbe per analogia essere valido. Mi scuso per la lungaggine e ringrazio veramente di cuore se potreste analizzare ulteriormente il quesito.

Si rassegni.

Sono una povera docente di francese di scuola media, di ruolo da 15 anni. Dovrò realmente avere 9 classi (3 sezioni) visto che il mio istituto ha assegnato 2 ore delle 33 in orario settimanale?

Sì.

Gent.mo dott. Santoro, la disturbo per porLe un quesito. Dal mese di gennaio c.a. sono in congedo parentale e lo sarò sino al 10 giugno, giorno fissato quale termine delle lezioni. Poichè gli scrutini finali, per le mie classi, saranno il 12 giugno, mi chiedo se dovrò essere presente o se sarà competenza dei colleghi che mi hanno sostituito sino alla fine dell'anno scolastico. Sperando di essere stata chiara nell'esposizione del quesito, La ringrazio anticipatamente per la Sua, come sempre, puntuale risposta.

E' competenza dei colleghi.

Ho bisogno di una delucidazione circa il nostro orario di servizio al termine delle attività didattiche. Lavoro da 20 anni, ma i dirigenti che ho incontrato si sono comportati ciascuno a proprio modo. Vorrei avere un quadro chiaro una volta per tutte con i riferimenti legislativi di merito. Per quanto mi riguarda, ritengo che, se è vero che i giorni di ferie che ci spettano sono 32, è pur vero che andare a scuola dopo la sospensione dell'attività didattica per fare nulla è veramente uno spreco di tempo ed energie. Voglio andare a lavorare anche d'estate, ma a lavorare non a chiacchierare con i bidelli per completare il mio orario. La dirigente quest'anno ha stabilito che il nostro orario di servizio essendo insegnanti di scuola primaria è di 24 (forse 22) e tale deve restare per tutto il mese di giugno, con l'unica differenza che non ci spetta più il giorno libero, ma l'orario sarà spalmato su 6 giorni. Inoltre gli aggiornamenti previsti si faranno probabilmente di pomeriggio. Così i miei impegni di giugno sarebbero i seguenti: dal 12 al 17, presumibilmente dalle 8,30 alle 12,30, scrutini (io ho una sola classe di 10 alunni!!), 20 consegna schede, stesso orario, 30 collegio, e tutti gli altri giorni comunque a scuola, perchè siamo in servizio. Mi chiedo allora perchè non continuare anche nei mesi di luglio e agosto questo orario? forse che dopo il 30 giugno lo stato ci licenzia? ci sono riferimenti normativi precisi o ci si deve sempre affidare al buon senso del dirigente? come ci si comporta con i 4 giorni di festività soppresse? posso aspettarmi che non mi vengano concessi a giugno?

Veda l'art. 26, comma 4 del CCNL.

Gentile prof. Santoro, le pongo un quesito legato alla ricostruzione di carriera, confidando nella sua nota competenza per fare chiarezza sull'argomento. Sono un'insegnante di matematica che nell'ormai lontano 2000 è stata dichiarata vincitrice di concorso in quel di Novara per la classe A047 (Matematica), con decorrenza giuridica 01/09/2000 e decorrenza economica 01/09/2001(contratto registrato dalla Ragioneria Provinciale di Novara). Prima dell'effettiva presa in servizio prevista per il 01/09/2001, ho ricevuto comunicazione di essere stata immessa in ruolo nella classe A059 (Scienze Matematiche, Chimiche, Fisiche e Naturali) in Toscana, con decorrenza giuridica ed economica alla data anzidetta. Ho quindi deciso di prendere servizio in Toscana, inviando formale rinuncia a Novara il 30/08/2001. Ciò premesso, mi chiedo se è corretto l'operato della segreteria del mio istituto la quale non mi ha riconosciuto ai fini della ricostruzione della carriera l'anno giuridico 2000-2001. Come dire, oltre al danno per non avere potuto insegnare (e guadagnare) nell'anno suddetto, la beffa anche di non vedermelo riconosciuto come anno giuridico perché il programma informatico attraverso il quale caricare i dati accetta, per una determinata classe di insegnamento, solo gli anni giuridici seguiti da una effettiva presa di servizio. Il fatto che gli addetti all'ufficio segreteria non possano inserire i dati richiesti da un software mi sembra una motivazione debole per non vedermi riconosciuto un anno che giuridicamente credo mi spetti per legge. Nel caso in cui Lei sia del mio parere, cosa posso fare per difendere i miei diritti o comunque convincere gli addetti ai lavori a rivedere i "loro calcoli"?

Dubito lei abbia diritto al riconoscimento dell'anno giuridico, avendo lei rifiutato l'incarico.

Seguo da diversi anni il lavoro che fate con il vostro sito e in diverse occasioni lo ho segnalato come punto di riferimento ad amici e colleghi. Ora ho pensato di rivolgermi a voi per un dubbio che mi è sorto. Sono docente di italiano e latino su incarico del preside per otto ore settimanali fino a fine anno e probabilmente anche per i prossimi esami di stato. Nella classe V insegno solo italiano, in quanto la cattedra è scissa in due. In questo mese di maggio stiamo svolgendo gli esami di idoneità alla classe V per due privatisti e mi hanno nominata membro della commissione (nonché segretaria!) per italiano e latino. Il mio dubbio è di natura economica, considerate le poche ore che mi sono retribuite e il carico effettivo di ore che è notevolmente aumentato in quest'ultimo periodo: il mio contratto di otto ore copre anche l'esame di idoneità oppure dovrei averne un altro con una retribuzione specifica? Ovviamente alle mie, devo dire, timide allusioni alla questione ho ricevuto risposte vaghe. In settimana mi rivolgerò alle colleghe RSU, ma mi interessa molto anche il vostro parere.

Per coloro che sono impegnati negli esami di idoneità non è previsto alcun punteggio aggiuntivo.

Non vorrei sembrare insistente, ma avevo inviato ai primi di maggio un'altra mail a cui non ho avuto risposta. So che rispondete sempre a tutti e con chiarezza e celerità e mi permetto di  riproporre il problema, perché la soluzione sta diventando urgente. Sono la Dirigente di un Liceo. Chiedo per cortesia un chiarimento sull'applicazione dell'art. 54 CCNL, relativo alla riduzione dell'orario di lavoro del personale ATA a 35 ore settimanali. Nella mia scuola i collaboratori scolastici richiedono le 35 ore (gli amministrativi e tecnici no), in presenza della seguente situazione: i collaboratori scolastci non effettuano le pulizie (c'è l'appalto gestito dal Comune), hanno un orario di lavoro articolato su 5 mattine e un pomeriggio (sempre fisso) e l'ARAN mi dice che questa non è turnazione, la scuola è aperta più di 10 ore per più di tre giorni alla settimana. Secondo il personale, questo ultimo dato di fatto (l'apertura prolungata per più di tre giorni alla settimana) renderebbe doveroso da parte mia riconoscere il diritto alla riduzione. Ma a me sembra di dover invece interpretare che l'istituto delle 35 ore è applicabile nelle scuole con apertura prolungata, ma che l'elemento decisionale risieda nell'orario a turni, nella particolare gravosità, nelle significative oscillazioni degli orari individuali rispetto a quello ordinario. Come procedere? Inoltre la RSU ritiene che la riduzione dovrebbe essere riconosciuta anche ai collaboratori della sede staccata che effettuano sempre e solo l'orario 7,30-13,30: è corretto? Grazie per la chiarezza e la disponibilità.

La questione è rimessa alla potestà negoziale della contrattazione di istituto. Le sembrerà strano, ma è così.

Buongiorno, sono un'insegnante di scuola primaria appena entrata in ruolo e sto finendo la SSIS. Vorrei sapere se la normativa vigente riguardo il dottorato di ricerca per i docenti di ruolo è quella relativa alla circolare Ministeriale 4 novembre 2002, n.120 o se attualmente è in vigore una più recente.

Il riferimento è corretto.

Inoltre vorrei dei chiarimenti riguardo all'ammissione ai corsi di dottorato di ricerca senza borsa di studio e sul mantenimento del trattamento economico; si legge infatti nella circolare che: al docente in aspettativa conserva il trattamento economico, previdenziale e di quiescenza in godimento da parte dell' Amministrazione pubblica presso la quale è instaurato il rapporo di lavoro. Qualora, dopo il proseguimento del dottorato di ricerca, il rapporto di lavoro con l'Amministrazione cessi per volontà del dipendente nei due anni successivi (cioè allo scadere dei due anni o prima?), è dovuta la ripetizione degli importi corrisposti ai sensi del secondo periodo (quest'ultima frase mi risulta un pò sibillina: a che ripetizione ci si riferisce e di quale secondo periodo si parla?). Vi sarei grati se poteste chiarirmi le idee ed eventualmente indicarmi la normativa da consultare in rete.

Si restituisce la retribuzione percepita. Tutto qui.

Vorrei sapere se per il pagamento delle ore eccedenti di pratica sportiva bisogna calcolare e integrare l'indennità integrativa.

Sì.

Salve, sto effettuando una supplenza su sostegno dal 9 gennaio, la titolare è in astensione facoltativa. Nel mese di maggio mi hanno rinnovato il contratto di settimana in settimana non pagandomi il sabato, che è il mio giorno libero,n e' la domenica. Premettendo che ne' le vacanze pasquali ne' i ponti festivi mi sono stati retribuiti, volevo gentilmente sapere se la scuola è nel giusto, visto che i sindacati affermano che tutto dipende dalle disposizioni della titolare. Grazie.

No, non è nel giusto, stante quello che stabilisce l'art. 142 del CCNL.

In data settembre 2005 si è provveduto ad attribuire delle ore eccedenti di una classe collaterale ad un docente assunto con contratto a tempo indeterminato. Tali ore sono pagate dalla D.P.S.V. (Direzione provinciale Tesoro). Esso è rimasto assente per malattia in tale ore. Si chiede cortesemente quale articolo di legge sul C.C.N.L. 2002-2005 o precedenti prevede la decurtazione dello stipendio per un asssenza di malattia sulle ore eccedenti in una classe collaterale. Devo fare il decreto. Grazie.

Le ore eccedenti si pagano soltanto se prestate: art. 17, comma 8 CCNL.

Salve Prof. Santoro, sono un docente con nomina annuale da CSA fino al 30 giugno 2006. Sono in congedo straordinario senza assegni per motivi di studio (Assegno di Ricerca Univ, Circolare Ministeriale Novembre 2002). La mia domanda è: posso far domanda di disoccupazione con i requisiti ridotti pur essendo stata in congedo?

Ritengo di no.

Gentilissimo Santoro, la disturbo ancora, questa volta per avere alcune informazioni riguardo alle ferie. Sono un ITP con contratto annuale dal 19/09/05 fino al 31/08/06. Lo scorso Marzo ho prenotato (e pagato) una vacanza per il periodo dal 07//07 al 14/07. Purtroppo il DS della scuola in cui presto servizio ha comunicato (ancora voci ufficiose ma, sembra, certe) che non concederà ferie a nessuno prima del 15/07, ossia prima del termine degli esami di Maturità. I miei colleghi dicono che avrei dovuto sapere che per prendere le ferie è necessario aspettare che gli esami siano terminati, per cui ciò che ha affermato il DS non è un'imposizione bensì la prassi. Preciso che la materia che insegno non è materia d'esame (si insegna fino al 3° anno). Mi chiedo: è giusta la decisione del DS? Se così fosse, cosa posso fare per non rinunciare alla vacanza (e, soprattutto, ai soldi già sborsati)? Un'ultima domanda: a quanti giorni di ferie ho diritto e come si fa il conteggio?

Presenti la richiesta di ferie, ed impugni eventualmente il diniego. Le ferie di cui ha diritto sono quelle previste dal CCNL.

Gentile collega, mi trovo in aspettativa legge Signorello e dovrei rientrare in servizio a Roma per 2 mesi dal primo luglio. A quella data non è previsto alcun impegno scolastico. Devo presentarmi fisicamente a scuola o può bastare una comunicazione?

Basta la comunicazione.

Ho diritto alle ferie? In che misura?

No, se non le ha maturate naturalmente no.

Gentile Signor Pino Santoro, sono un professore di strumento musicale nella scuola media. Vorrei gentilmente porle una domanda: è fattibile chiedere di completare il proprio orario di lavoro di 18 ore settimanali in 4 giorni anzichè 5 per esigenze di lontananza (devo percorrere circa 200 Km al giorno andata e ritorno).

No.

E' vero che ci sarebbe una direttiva in tal senso che permetterebbe di ridurre a 4 i giorni lavorativi quando esistano i presupposti di cui sopra?

No. Il CCNL non lo consente.

Salve, le ho appena scritto ma avrei un altro chiarimento da chiederle. Questo è il mio primo anno di lavoro come insegnante sia in una scuola pubblica sia in una privata paritaria, nella quale sarò anche commissario d'esami di maturità e quindi in servizio fino a Luglio. Ho già chiesto il pagamento delle ferie non godute alla scuola pubblica. Posso farlo anche per la privata? E quando si può chiedere l'assegno di disoccupazione per i mesi estivi? (questo è il mio primo anno di lavoro in assoluto).

La domanda di disoccupazione con i requisiti ridotti andava presentata a marzo.

Quest'anno il Preside ha programmato gli scrutini finali dopo il 10 giugno e cioè dopo la fine delle lezioni. Vorrei sapere se il Preside può costringere i docenti ad essere presenti tutti i giorni (se sì con quale orario?) oppure se l'obbligo di presenza è limitato ai giorni e all'orario in cui ciascun docente è effettivamente impegnato con gli scrutini. Grazie.

La seconda che hai detto.

Gentile Pino Santoro vorrei un chiarimento sulla procedura per l'attribuzione delle posizioni economiche previste dall'art. 7 del CCNL per il secondo biennio economico 2004/05. Sono da 5 anni un assistente amministrativo dopo aver svolto per vari anni servizio di ruolo nel profilo di assistente tecnico. Vorrei sapere se ai fini del punteggio gli anni di servizio come assistente tecnico mi valgono 2 punti per ogni anno oppure 1 punto per anno. Gradirei se possibile una risposta urgente entro il 7 giugno.

Due punti.

Gentilissimo dott. Santoro, nella mia scuola si stanno creando le premesse per l'insorgere di un contenzioso fra la RSU e il DSGA. Preciso che il DSGA ha due cariche elettive nella scuola: RSU ANQUAP e membro del Consiglio d'Istituto. Egli, non soddisfatto del numero di ore forfetarie assegnategli nella contrattazione, in base all'art. 87, comma 3, lett. b, del CCNL 2002-2005, ha fornito al collegio dei revisori dei conti una relazione tecnico-finanziaria in cui evidenzia il fatto che nella contrattazione con la RSU si rileva un vizio di forma nella procedura amministrativa. Il DSGA, richiamando l'art. 86, comma 1, del CCNL 2002-2005, afferma che è di competenza del Consiglio d'Istituto, non della RSU, la ripartizione delle risorse disponibili fra personale docente e ATA, tenendo conto, anche delle consistenze organiche delle aree, docenti e ATA, dei vari ordini e gradi di scuola eventualmente presenti nell'unità scolastica. A mio avviso, invece, è compito del Consiglio d'istituto approvare il POF e quindi tutte le attività che richiedono di essere retribuite con il fondo stesso e non stabilire la quota da assegnare al personale docente e ATA. Ritengo utile aggiungere che negli ultimi mesi il sindacato dei DSGA (ANQUAP) sta portando avanti la tesi sostenuta dal mio Direttore amministrativo, facendo sorgere problemi là dove sono presenti i propri rappresentanti RSU. Il terreno per la contestazione è fertile, visto che è stata istituita l'autonomia scolastica, la dirigenza, la privatizzazione del rapporto di lavoro, ma non sono stati riformati gli organi collegiali; si è di fronte a sovrapposizioni di competenze e non è chiaro dove inizia e finisce il ruolo di ciascuno. Le sarei estremamente grata se mi chiarisse le idee e mi descrivesse le legittime competenze del Collegio dei docenti, del Consiglio d'istituto e della RSU riguardo alla ripartizione del fondo.

Il DSGA sbaglia. L'art. 6 del CCNL è chiaro a riguardo.

Sono un docente a t.i. Vorrei sapere come vengono disciplinate le assenze per visita specialistica. Il DS della scuola in cui lavoro pretende che il medico cui mi rivolgo certifichi l'orario di durata della visita o esame; pretende inoltre che dopo si rientri al lavoro. Può dirmi se è giusto e quali sono i riferimenti normativi?

Il riferimento è il CCNL, che prevede lei possa fruire di una giornata di malattia in occasione di visite mediche.

Egregio prof. Santoro i gg per le festività soppresse possono essere chieste dal personale a tempo determinato, se si vengono scalati dalle ferie non godute o no?

Certo.

Inoltre vengno retribuiti al 100% e valgono ai fini dei giorni lavorativi?

Sì.

Gentilissimo prof. Santoro La prego di aiutarmi a risolvere questo caso. Premessa. Personale ATA nominato giudice popolare con ben 3 udienze settimanali da gennaio 2006 a novembre 2006. L'orario obbligatorio di 36 ore sett.li si articola su 5 giorni con due prolungamenti di 3 ore ciascuno, dalle 14,15 alle 17,15 (lunedì e mercoledì). All'impiegata è stata attribuita la ex funzione aggiuntiva. In organico solo 3 unità. Si chiede: quando queste udienze cadono nei giorni di prolungamento (lunedì e mercoledì), l'impiegata è tenuta a recuperare in altri giorni sett.li (non di udienza) le 6 ore per poter beneficiare del sabato libero?

No.

E' regolare attribuire all'impiegata la ex funzione aggiuntiva?

Sì.

Si possono retribuire ore di lavoro straordinario nello stesso giorno d'impegno di Giudice Popolare, se l'impiegata rientra a scuola dopo il Tribunale?

Sì.

Spett. Direzione, sono il dirigente del Liceo Scientifico "Vallisneri" di Lucca. Ho un quesito da porre. Qual è la procedura da seguire per attivare all'interno del mio istituto un corso (es. linguistico o scientifico a opzione internazionale come esiste a Roma c/o Liceo Gionnasio "Virgilio" o al Liceo Ginnasio "Galvani" di Bologna).

Deve ottenere l'autorizzazione dalla direzione regionale.

Gentilissimo, il 21 febbraio 2001 firmo un C.T.I. elementari sostegno con Como da graduatoria concorso regionale, decorrenza giuridica settembre 2000, economica sett. 2001. Devo assumere servizio il 1.9.2001 nella sede in provincia di Como che ho scelto. Nell'a.s. 2000/2001 faccio un supplenza in provincia di Macerata elementari sostegno dal 8 gennaio al 31 agosto. Invio i documenti di rito a Como. Chiedo l'assegnazione provvisoria a Macerata. Il 27 agosto 2001 firmo un C.T.I. elementari sostegno con Macerata da graduatoria permanente, invio una rinuncia a Como e il 1 settembre 2001 (giuridica e economica) assumo servizio nella sede di Macerata. Anno di prova e formazione 2001/2002. Il DSGA ha fatto un decreto di conferma in ruolo dal 1.9.2002 e una ricostruzione di carriera considerando l'anno 2000/2001 come pre-ruolo, sostenendo che il primo contratto con Como non è valido perchè non ho assunto servizio a Como. Secondo me, essendoci una motivazione per la non assunzione di servizo a Como (cioè altro contratto), il periodo 2000/2001 dovrebbe essere valido come anno di ruolo e anno di prova (la segretaria della scuola di Macerata dove ho fatto la supplenza dal 8.1. al 31.8.2001 sosteneva che non avevo i 180 giorni per fare l'anno di prova in seguito alla firma con Como). Cosa ne pensa?

Sono dello stesso avviso del suo DSGA.

Inviate le vostre richieste a:
Mail.gif (4196 byte)RSU@edscuola.com
 
Home Page
Altre FAQ


LE FastCounter