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a cura di Pino Santoro


 

FAQ/82
Domande e Risposte sulla RSU

L'accettazione della nomina di "direttore responsabile" di una testata giornalistica televisiva privata (telegiornale tv privata) di proprietà di una s.r.l. è compatibile con la funzione docente di ruolo?

Sì.

Sono docente di economia aziendale di ruolo dal 1992 con contratto part time dall'anno scolastico 2002/2003. Desidero conoscere requisiti e modalità per poter usufruire di un "anno sabatico" di permesso senza retribuzione a partire dall'anno scolastico 2006/2007.

Aspettativa senza assegni di cui all'art. 26, 14 comma della L. n. 448 del 23.12.98.

Carissimo Pino, con la presente si chiede di conoscere quanto segue: se una docente con C.T.D. senza che sia stato instaurato il rapposto di lavoro con l'avvenuta assunzione in servizio per aver fruito del congedo per maternità a vario titolo dal 1/9/2005 al 24/05/2006 e, essendosi verificato il decesso del bimbo al 10° giorno dalla nascita per complicazioni e quindi senza aver diritto all'astensione facoltativa, chiede gg. 3 (dal 25/05 al 27/05/06) di malattia, il trattamento economico le compete per intero o con la riduzione del 100%? Nel caso sia dovuto il trattamento economico per intero citare le disposizioni vigenti e nel caso invece, non è prevista alcuna retribuzione, se i relativi atti vanno inviati alla Ragioneria Prov.le dello Stato per l'apposizione del visto di regolarità. Per completezza di informazione la docente ha prorogato l'assunzione in servizio con l'instaurazione del rapporto di lavoro in data 28/05/06, e ovviamente tutti i periodi fruiti per maternità le sono stati corrisposti gli emolumenti al 100% perchè la fruizione di tale assenza è tassativamente prevista dalla legge.

Io non faccio il consulente dell'amministrazione.

Il quesito che pongo riguarda la formazione degli ordinamenti scolastici dopo l'avvento dell'autonomia scolastica. In particolare, se un indirizzo scolastico prevede insegnamenti facoltativi, può essere modificato opportunamente inserendo un insegnamento piuttosto che un altro?

Sì,

Se non sono previsti insegnamenti facoltativi, è possibile inserirli ed in che modo effettuare la scelta sulla classe di concorso attinente alla materia inserita?

Spetta alla scuola decidere.

Inoltre vorrei sapere se le scuole private (parificate o legalmente riconosciute) hanno qualche particolare deroga sulla normativa che permetta maggiore flessibilità organizzativa.

Non mi occupo di scuole private.

Un caso: nella scuola (ITIS ad indirizzo chimico) si vorrebbe inserire al quinto anno la materia di microbiologia (A060) per un ora di chimica delle fermentazioni (A013) in tutto tre ore. Si è provato a proporre l'insegnamento (esperto esterno) nell'area di progetto con problemi a reperire i fondi. Sarebbe possibile cambiare parzialmente l'ordinamento scolastico dell'ITIS ad indirizzo DEUTERIO inserendo la materia con motivate giustificazioni anche nel POF?

Certo.

Sono un docente di latino e greco di un liceo vittorio di Napoli. Vorrei ricevere da qualche esperto di legislazione scolastica paritaria, alcune informazioni per quanto accadutomi. Nel 2005, non avendo esami nella mia scuola sono stato chiamato in qualità di presidente per esami di licenza media in scuole paritarie, dove ho svolto per dieci giorni i miei adempimenti connessi alla funzione assegnatami. Non ho ricevuto alcuna indennità economica. Ho fatto vari solleciti senza alcun risultato. Mi veniva detto dalla segreteria della scuola paritaria che dipendeva esclusivamente dall'istituto di Napoli dove gli espletamenti economici per commissari e presidenti erano state assegnati. Dopo un anno e più il 6 luglio 2006 sono stato contattato dalla segreteria della scuola che mi comunicava la liquidazione dell'importo, che avrei ricevuto a fine luglio, il tutto ammontava ad euro 28 e 65 centesimi. Ora mi chiedo e rivolgo a voi la medesima domanda: è possibile che l'importo quotidiano per un presidente impegnato in una scuola paritaria sia di circa 4 euro al giorno?

Sì.

Caro Pino, sono un insegnante di scuola media. Vorrei sapere se c'è una normativa a cui appellarmi per poter modificare l'ordine del giorno dei collegi docenti. L'ordine del giorno è stabilito dal Dirigente Scolastico o può essere integrato durante lo svolgimento della riunione?

Dipende da che cosa stabilisce il regolamento che la scuola ha predisposto.

Caro Santoro. E' legittimo concedere l'aspettativa ad un collaboratore scolastico di ruolo per art. 58 - contratto 2002/005 con estensione del triennio 2003-2006 anche se già goduti i tre anni complessivamente previsti?

Sì.

Gentilissimo prof. Santoro, sono un'insegnante di Scuola Primaria nominata dal Preside Collaboratrice vicaria in un circolo Didattico con 31 classi di Scuola Primaria e 7 sezioni di Scuola dell'infanzia distribuite in 4 plessi. Ritiene che ci siano le condizioni per il semiesonero?

Art. 3, comma 88 L. 350/2003: "Fermo restando quanto previsto dall’articolo 22 della legge 28 dicembre 2001, n. 448, e dall’articolo 35 della legge 27 dicembre 2002, n. 289, l’articolo 459 del testo unico delle disposizioni legislative vigenti in materia di istruzione, relative alle scuole di ogni ordine e grado, di cui al decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297, é sostituito dal seguente:
"Art. 459. - (Esoneri e semiesoneri per i docenti con funzioni vicarie) - 1. Nei confronti di uno dei docenti individuati dal dirigente scolastico per attività di collaborazione nello svolgimento delle proprie funzioni organizzative ed amministrative, a norma dell’articolo 25, comma 5, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, e dell’articolo 31 del contratto collettivo nazionale di lavoro relativo al personale del comparto scuola, di cui all’accordo del 24 luglio 2003, pubblicato nel supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale n. 188 del 14 agosto 2003, può essere disposto l’esonero o il semiesonero dall’insegnamento sulla base dei criteri indicati nei commi da 2 a 5.
2. I docenti di scuola dell’infanzia ed elementare possono ottenere l’esonero quando si tratti di circolo didattico con almeno ottanta classi.
3. I docenti di scuola media, di istituti comprensivi, di istituti di istruzione secondaria di secondo grado e di istituti comprensivi di scuole di tutti i gradi di istruzione possono ottenere l’esonero quando si tratti di istituti e scuole con almeno cinquantacinque classi, o il semiesonero quando si tratti di istituti e scuole con almeno quaranta classi.
4. L’esonero o il semiesonero dall’insegnamento può essere anche disposto sulla base di un numero di classi inferiore di un quinto rispetto a quello indicato nei precedenti commi, quando si tratti di scuole o istituti funzionanti con plessi di qualunque ordine di scuola, sezioni staccate o sedi coordinate.
5. Negli istituti e scuole che funzionino con sezioni staccate o sedi coordinate, fermi restando i criteri sopra indicati, l’esonero o il semiesonero può essere disposto nei confronti dei docenti addetti alla vigilanza delle predette sezioni staccate o sedi coordinate, anche se essi non siano tra i docenti individuati ai sensi del comma 1".

Volevo proporle i seguenti quesiti: sono un insegnante di scuola secondaria superiore; è compatibile con la professione docente impartire lezioni private presso un istituto privato non parificato che organizza ripetizioni, corsi per recupero di anni scolastici ecc.?

Sì.

E' possibile essere membro di una commissione degli esami di stato tra i cui candidati c'è uno studente a cui si è dato lezioni private negli anni scolastici precedenti, ma non nel corrente anno scolastico?

No.

Egregio Prof. Santoro al fine della ricostruzione di carriera l'anno di militare vale? Se un docente è entrato di ruolo nelle scuole superiori e negli anni precedenti ha insegnato fuori ruolo come insegnante elementare questi anni di insegnante elementare (fuori ruolo) valgono alfine della ricostruzione di carriera per le scuole superiori?

Vedi l'art. 485 del d. l.vo 297/94.

Nel nostro istituto I.T.C.G. da alcuni anni vengono decise dal C.D delle ore di compresenze realizzate nell'ambito della flessibilità. Il D.S. ha deciso di eliminare queste ore in quanto afferma che tali ore devono essere recuperate dagli alunni. E' vero? Anche se i docenti fanno tutte le ore? Possono essere recuperate con le ore dei progetti pomeridiani POF? con le visite guidate? Inoltre devono essere recuperate tutte le ore dagli alunni?

Le compresenze non possono determinare una diminuzione del tempo scuola da garantire agli studenti.

Gentile Pino Santoro, sono stata immessa in ruolo con decorrenza 1 settembre 2006 come personale educativo, ma essendo in astensione obbligatoria (data presunta parto il 20 settembre) non potrò prendere fisicamente servizio per quella data. Vorrei sapere se i giorni dell'astensione obbligatoria si contano nei giorni richiesti dalla legge per supereare il periodo di prova (180 giorni), oppure se il periodo di prova inizia da quando prendo fisicamente servizio (presumo il 20 dicembre).

Si contano.

Gentilissimo Pino, sono insegnante di ruolo; intendo partecipare ad un concorso per Dottorato di ricerca presso l'Università. La legge n. 476 del 13-8-1984 (norme in materia di borse di studio e dottorato di ricerca nelle Università - G.U. n. 229 del 21-8-1984) stabilisce che il pubblico dipendente ammesso ai corsi di dottorato di ricerca è collocato, a domanda, in congedo straordinario per motivi di studio senza assegni per il periodo di durata del corso ed usufruisce della borsa di studio ove ricorrano le condizioni richieste. La Legge 28.12.2001 n. 448, art. 52 - comma 57 - ha in parte integrato la suddetta Legge 476/84. Potresti chiarirmi il significato del seguente periodo aggiunto all'art. 2 - 1° comma: "In caso di  ammissione a corsi di dottorato di ricerca senza borsa di studio o di rinuncia a questa, l'interessato in aspettativa conserva il trattamento economico, previdenziale e di quiescenza in godimento da parte dell'amministrazione pubblica presso la quale è instaurato il rapporto di lavoro. Qualora, dopo il conseguimento del dottorato di ricerca, il rapporto di lavoro con l'amministrazione pubblica cessi per volontà del dipendente nei due anni successivi, è dovuta la ripetizione degli importi corrisposti ai sensi del secondo periodo". Cosa si intende con l'espressione secondo periodo? Quali importi dovrei "ripetere"? Quelli relativi al triennio di studio o quelli relativi al periodo lavorativo post-dottorato dal momento della ripresa del servizio fino al momento del licenziamento?

Quelli relativi al dottorato.

Gentile dottor Santoro, visto l'art. 88 delle legge finanziaria n. 350 del 24 dicembre 2003, che non fa menzione, è ancora valido il comma 9 dell'art. 23 della legge 9 agosto 1978, n. 463 che prevede che: "nei circoli ditattici affidati in reggenza l'autorizzazione dell'esonero può essere disposta a prescindere dal numero delle classi funzionanti"? La norma può essere applicata agli istituti comprensivi?

La questione dovrebbe essere a breve affrontata da MPI e OO.SS.

Si chiede gentilmente l'interpretazione dell'art. 160 delle finanziaria 2006 inerente gli acquisti di beni e servizi della P.A., ossia se vi è l'obbligo o meno di aderire alla convenzione CONSIP da parte delle scuole.

La finanziaria 2006 non consta di 160 articoli, ma solo di uno.

Gentile prof. Santoro sono laureata in consevazione dei beni culturali vecchio ordinamento e vorrei chiederle se posso accedere alle siss per la 51/A o 52/A, poi essendo insegnante elementare di ruolo come potrei conciliare le due cose? Lavoro e studio.

Discuta del problema con l'università. Può inoltre chiedere di fruire dei permessi per il diritto allo studio.

Gent.mo Dr. Santoro, la ringrazio per la risposta al mio quesito, vorrei conoscere, se è possibile l'art. che regola l'indennità di funzione superiore da corrispondere al vicario. Anche al mio Dirigente Scolastico sorge il dubbio se l'interruzione di 2 ore per il collegio annulli quanto disposto dal CCNL 24/7/03 art. 142, in quanto ho sostituito ininterrottamente per tutto il periodo dal 12/06 al 30/06/ 06 il D.S dalle ore 8,30 alle ore 13,30 per 19
giorni consecutivi.

Il 2 febbraio 2004 è stato sottoscritto in via definitiva l'accordo di interpretazione autentica dell'art. 142 del CCNL di comparto del 2003. Si è risolta così la questione dell'indennità di reggenza, dell'indennità di funzioni superiori e dell'indennità di direzione, che, a seguito di una “dimenticanza”, non erano state ricomprese nel citato CCNL del 2003. Riassumo velocemente i termini della vicenda.
1. INDENNITA' DI FUNZIONI SUPERIORI E DI REGGENZA. L'indennità di funzioni superiori e di reggenza è stata istituita con l'art. 69 del CCNL del comparto scuola del 1995; l'indennità è pari al differenziale di livello tra lo stipendio del dirigente scolastico e quello del docente al momento vigenti. Essa spetta:
· ai presidi incaricati;
· al docente vicario che sostituisce il dirigente per un periodo superiore a 15 giorni;
· al dirigente cui è affidata una scuola in reggenza e al docente vicario della medesima scuola, nella misura del 50%.
Tutto è filato liscio finché non è stato firmato il primo CCNL dell'Area V (dirigenza scolastica). Da quel momento le disposizioni del citato articolo 69 non dovevano più valere più per i dirigenti; nel contratto dell'Area V, però, è stato stabilito che per il pagamento dell'indennità di reggenza rimanevano in vigore le “norme vigenti”, l'art. 69 del CCNL di comparto del 1995 è stato cioè recuperato dal primo contratto dell' Area V. Per quanto riguarda l'indennità di funzioni superiori non ci dovevano essere problemi, dato che naturalmente l'art. 69 rimaneva in vigore per i Presidi incaricati e i docenti con funzione vicaria; in effetti, il MIUR si è attenuto a questa interpretazione (C.M. n. 1496/2002), mentre alcuni USR hanno sollevato problemi per l'indennità di reggenza. I problemi più grossi sono però sorti in occasione della stipula del CCNL di comparto del 2003, quando nella prima versione si erano “dimenticati” di queste indennità e che sono state ripescate tramite un'aggiunta all'elenco delle norme che rimanevano in vigore, elenco contenuto nell'art. 142 del contratto. E' però poi sorto un altro problema, quello della copertura finanziaria; la questione è stata risolta con l'accordo di interpretazione autentica stipulato in via definitiva nel 2004: le indennità non sono a carico del contratto di comparto, per cui vanno imputate alla fiscalità generale.
2. INDENNITA' DI DIREZIONE. L'indennità di direzione è stata introdotta dal CCNL del 1999, all'art. 21, e definita dall'art. 33 del CIN, sempre del 1999; è suddivisa in una quota fissa corrisposta mensilmente per dodici mensilità e in una quota variabile, corrisposta per anno scolastico, in base alla complessità della scuola. Con la C.M. n.118, prot. 1356 del 14/04/2000, il MIUR ha emanato le disposizioni applicative per la corresponsione dell'indennità agli aventi diritto:
· dirigenti scolastici;
· presidi incaricati;
· vicari o altri docenti che sostituiscono il dirigente durante i periodi di assenza, di qualsiasi durata;
· dirigenti scolastici a cui è stata affidata la reggenza di un'altra scuola e docente vicario della medesima istituzione scolastica, nella misura del 50%.
Anche per l'indennità di direzione c'è stata una telenovela, che però possiamo ormai considerare risolta in via definitiva a seguito della stipula dell'accordo di interpretazione autentica. Fermo restando che essa non spetta più ai dirigenti di ruolo e che la quota fissa viene pagata ai Presidi Incaricati direttamente sullo stipendio, le scuole devono liquidare:
· la quota variabile ai Presidi Incaricati;
· l'intero importo ai docenti che sostituiscono il dirigente, in proporzione ai periodi assenza;
· la metà dell'importo ai docenti delle scuole date in reggenza.
Naturalmente, le scuole devono richiedere all'USR i fondi necessari.

Sono un docente (precario storico) della scuola primaria, inserito in graduatoria permanente nella provincia di Milano. Come ogni settembre presento le autocertificazioni di rito nella scuola scelta al CSA. Qualche dubbio si ha sempre (sia da parte mia che da parte della scuola) sul certificato di sana costituzione fisica. E' da presentare non è da presentare. Mi è stato detto che la Regione Lombardia ha emanato la Circolare 33/SAN dove si legge che il suddetto certificato è stato abolito. E' possibile un ulteriore chiarimento.

Purtroppo no, visto il conflitto di attribuzioni. La legge statale prevede il certificato, che alcuni legislatori regionali hanno abolito. Cosa vuole che le dica... viva l'Italia!

COSA SI DEVE FARE QUANDO L'RSU DI ISTITUTO PORTA AVANTI SOLO GLI INTERESSI DI ALCUNI. ARRIVANDO AL PUNTO DI IGNORARE ERRORI MATERIALI NELLA SUDDIVISIONE DEGLI INCARICHI SPECIFICI. OSSIA UNA MANCANZA DI UNA PARTE DI QUOTA RELATIVA AD INCARICHI SPECIFICI FATTA NOTARE CON RELATIVA LETTERA (PER MERO ERRORE MATERIALE) VIENE RIPRISTINATA SOLO A PATTO DI CONTRATTARE UNA QUOTA UGUALE PER LE ALTRE COLLEGHE.

Cacciarla.

Gent.mo Professore, sono un'insegnante di scienze di un liceo di Milano. Le chiedo se un dirigente può ridurre a 18 ore la cattedra di scienze naturali, chimica, geografia nel liceo scientifico per costituirne un'altra. Le ricordo che ho sempre avuto una cattedra di 20 ore (due corsi) e ciò mi crea evidenti danni economici.

Secondo me il dirigente fa bene a comportarsi così.

Salve sono una docente di scuola primaria, quest'anno mi è capitato di svolgere le funzioni di rappresentante di lista alle ultime elezioni politiche, chiaramente subito dopo ho richiesto i due giorni di riposo spettanti, ma il mio Dir.te mi ha risposto che potevo prenderli solamente durante la chiusura della scuola - feste pasquali - è lecito, secondo me è un abuso. Mi fa sapre grazie

E' un abuso.

Gentilissimo prof.re, è compatibile che una mia collega (assistente amministrativo) partecipi come semplice socia ad una società (snc) in cui non ha poteri di amministrazione o cariche particolari e non partecipa come socia d'opera.

Sì.

Gli articoli 18 e 33 del CCNL che comtemplano la possibilità di esperienze di lavoro nell'ambito dello stesso o di altro comparto sono compatibili con comma 9 art. 508 del testo unico?

Sì, sulla base di quanto dispone l'art. 2, comma 2 del decreto legislativo 165/2001.

Grazie per la risposta del giorno 19-08-2006. Domanda: il CCNL del 24-07-2003 art. 13 comma 13 recita che le ferie sono sospese nel caso di malattia documentata superiore a tre giorni. Se durante il periodo di ferie il dipendente subisce un lutto (parente entro il 2° grado) si applica ugualmente l'interruzione delle ferie come per la malattia?

No.

Gentilissimo Pino, a fine luglio sono stato nominato in ruolo sulla A037 e pochi giorni dopo sono stato assegnato ad un liceo. Essendo al momento lettore di italiano in Germania ho chiesto un anno di aspettativa per motivi di studio e ricerca (forse ti ricorderai del mio email). Il dirigente scolastico però non la autorizza adducendo la seguente motivazione: secondo l’art. 453 del DPR 297 del 1994 le aspettative per incarichi e borse di studio sono concesse solo dopo che l’interessato abbia conseguito la conferma in ruolo, quindi dopo che abbia effettuato il primo anno di servizio. Ma a mio avviso la mia richiesta non rientra in quelle per motivi di incarichi e borse di studio, ma in quelle per motivi di studio e di ricerca. Per questo tipo di motivi non si deve avere gia’ conseguito la conferma in ruolo, e inoltre la  CM del 27 giugno 1996 n. 301 dice che con l’espressione motivi di studio e di ricerca si deve intendere ciascuno situazione meritevole di apprezzamento e tutela in quanto attinente al miglioramento ed ampliamento della preparazione professionale del dipendente. Ho ragione io o ha ragione il dirigente?

Tu. Nel tuo caso vale l'art. 18 del CCNL. Punto.

Sono un rappresentante di classe degli studenti in un liceo. L'articolo 8 della legge 4 gennaio 1968, n. 15 prevede che negli atti scritti rivolti alle P.A. la firma di un minorenne debba essere sempre accompagnata da quella del tutore. Grande imbarazzo dello studente: far controfirmare le richieste di assemblee ai genitori? Se tale disposizione può essere fortunosamente aggirata da un rappresentante studentesco con sottili disquisizioni sulla norma, diversamente è per lo studente ordinario. Come poter convocare un'assemblea, promuovere una qualsiasi petizione o depositare gli accordi per la costituzione di un'associazione studentesca senza il diritto di firma? Spero che tali diritti non siano rimessi ad una condizione di tacita connivenza trasversale alla legge. Grazie. Vale!

Non capisco cosa intenda lei per "connivenza trasversale alla legge". In ogni caso: vale atque vale.

Gentilissimo Pino, già le ho scritto, ma forse non sono stato molto preciso. Sono un insegnante di ruolo della scuola media superiore; operato di tonsille un anno fa e in seguito ho avuto numerosi problemi alla gola e mi è stata riscontrata da uno specialista, non della mia asl, una laringite cronica. Lo specialista mi ha prescritto un ciclo di cure termali annuali di 15 gg. Posso usufruire della malattia per sottopormi a tali cure? chi decide il periodo di tale cura e quali sono le procedure? Ho provato a documentarmi ma le norme non mi sembrano molto chiare e anche medico e scuola non mi hanno saputo rispondere. Si ringrazia anticipatamente.

Può usare la malattia.

Gentilissimo professor Santoro sona stata immessa in ruolo quest'anno per la scuola dell'infanzia dalla graduatoria del concorso ordinario, gradirei conoscere in che cosa consiste l'anno di prova e le norme che regolano i trasferimenti e le assegnazioni provvisorie. Grazie

Le mando una circolare del mio istituto sull'argomento. Quanto alla mobilità, fa fede il contratto integrativo annuale.

Può un dirigente scolastico obbligare i docenti ad un recupero coatto dei 10 minuti (tutte le ore sono da 50 minuti) convertendoli in ore di sostituzione di colleghi assenti che non vengono, ovviamente, retribuite?

Dipende.

Inoltre, potrebbe cortesemente inviare anche a me le schede sui contratti a progetto e prestazioni occasionali in merito all'incompatibilità con un incarico annuale a tempo pieno come docente?

Certo.

Egregio sig. Santoro, le volevo porre una domanda, nella mia scuola il dir. scol. ha liquidato con il fondo d'istituto i docenti, escludendo da tale liquidazione tutto il personale ata, premesso che da contratto ci spettano totali 1200 ore, il dirigente nel mese di luglio 2006 ha pagato appunto solo i doc. IO sono Rsu, le chiedo se tale comportamento e legale, se ci sono degli articoli per poter punire questi signori. Ritengo che ci debba essere pari diritto e dignità nei posti di lavoro, sopratutto nella scuola. Mi dica cosa posso fare.

Verifichi se questa liquidazione configura un inadempimento contrattuale oppure no, e quindi proceda con formale diffida.

Sono una docente di Educazione musicale nella scuola media con 25 anni di servizio e vorrei sapere da lei se posso usufruire anch'io dell'anno sabbatico.

Sì.

Gradirei sapere entro quando devo produrre domanda ed avere da lei un modello.

Non ne sono in possesso. Non c'è comunque un termine entro cui produrre la domanda.

Salve, vorrei porLe alcune domande riguardanti il mio caso. Sono stata assunta a tempo indeterminato, come personale educativo, con decorrenza 1 settembre 2006, ma sono in astensione obbligatoria (in qualità di supplente con incarico annuale) dal 20 luglio - parto presunto il 20 settembre. Al riguardo vorrei sapere: i documenti da presentare a scuola per l'assunzione a tempo indeterminato, entro i 30 gg. dalla presa servizio (sana e robusta costituzone, casellario giudiziario, etc.), io li devo presentare entro il 30 settembre oppure entro i 30 gg. dalla data in cui prenderò fisicamente servizio (una volta terminato il periodo di astensione obbligatoria);

La seconda che hai detto.

Una volta che prendo servizio effettivo a scuola, vorrei sapere se la riduzione dell'orario per l'allattamento incide sul conto dei 180 gg. del periodo di prova, oppure non incide contandomi nel periodo di prova anche i gioni in cui godo di permessi.

Invio un libercolo sull'argomento.

Beneficiando della 104/92  art. 21 (personale), vorrei sapere se i 3 gg. di permesso ogni mese sospendono il conteggio dei 180 gg., in quanto assente dal servizio, oppure no?

Vedi risposta precedente.

Vorrei inoltre sapere se, il passaggio di cattedra alla scuola elementare (sono già iscritta nelle graduatorie proviciali della scuola primaria), dopo aver svolto il periodo di prova (180 g.), può essere richiesto subito (insieme alla domanda di assegnazione a sede definitiva, presumibilmente a febbraio 2007) oppure si devono aspettare 3 anni?

Bisogna aver superato il periodo di prova.

Gent.ma Redazione, il mio quesito è il seguente: a fine luglio sono stata nominata con contratto a tempo indeterminato nella A043. Dovendo concludere il dottorato di ricerca dovrò richiedere per quest’anno ed anche il successivo l’aspettativa. Posso rimandare l’anno di prova?

Sì.

Se si, è possibile per i due anni dell’aspettativa che intendo richiedere?

Sì.

Ci possono essere problemi al rinvio della anno di prova?

No.

Gentile Sig. Santoro, nelle FAQ/69 di RSU@edscuola.com leggo una sua precedente risposta: "D. Spett. Educazione&Scuola, sono un docente di ruolo nella scuola che a breve sarà chiamato come ricercatore all'Università. La domanda è questa. Posso chiedere, alla luce del art. 18 comma 3 del contratto scuola (il dipendente è inoltre collocato in aspettativa, a domanda, per un anno senza assegni per realizzare, nell'ambito di un altro comparto della P.A., l'esperienza di una diversa attività lavorativa o per superare un periodo di prova) l'aspettativa per 3 anni pari al periodo di conferma come ricercatore? Dall'articolo del contratto sembra che il periodo debba considerarsi un anno a prescindere. R. Ha diritto ad essere collocato in aspettativa per l'intero periodo". Io mi trovo con lo stesso dubbio e la sua risposta è quello che speravo, ma avrei bisogno di qualche indicazione specifica sul suo fondamento normativo o su eventuale giurisprudenza.

Veda gli artt. 69 e 70 del DPR 3/57.

Gentilissimo signor Santoro, ho due genitori anziani ed uno, purtroppo, seriamente malato. Mio fratello usufruisce della 104, ma la mattina prima di recarmi a scuola, sono io a prendermi cura di loro. Fino allo scorso anno, la commissione orario mi ha aiutato facendomi entrare quattro giorni su 5 alla seconda ora. Ovviamente ho lavorato sempre nella quinta e sesta ora e il sabato ho sempre avuto cinque ore piene. Il mio giorno libero lo lasciavo decidere alla commissione per facilitare il compito e per ringraziarla. Quest' anno non c'è più il vecchio team orario. Vorrei sapere se, presentando un certificato medico che attesti le condizioni di salute dei miei genitori, posso chiedere di entrare alle 9. 20 anche quest' anno. Se la risposta fosse affermativa, gentilmente può scrivermi in base a quale norma o parametro posso avanzare questa richiesta?

Il CCNL rimette alla contrattazione di scuola il compito di disciplinare questi aspetti di natura organizzativa.

Gent.mo dott Santoro, un docente di Disegno e storia dell’arte nel liceo scientifico con cattedra di 20 ore, già così strutturata e di fatto esistente nell’O. di diritto e di fatto, ha ottenuto il semidistacco sindacale, con 10 ore di insegnamento su un corso completo e 10 ore da assegnare al docente da nominare. Chiedo di sapere se al docente titolare resta la cattedra di 20 ore o di 18 (da comunicare alla DPSV).

Di venti.

Sono un'insegnante di scuola dell'infanzia immessa in ruolo nell'anno scolastico 2005\2006. Vorrei sapere quale documentazione dovrò produrre per ottenere la ricostruzione della carriera e a chi dovrò presentarla. Grazie.

Le mando un libercolo.

Sono docente di scuola secondaria superiore a Rovigo e svolgo attività professionale di Ingegnere. L’anno scorso ho fatto domanda di part-time e mi è stato concesso. Quest’anno ho chiesto l’assegnazione provvisoria presso un ITIS del mio paese che si trova in provincia di Padova e anche questa richiesta è andata a buon fine. Il problema è che il CSA di Padova mi ha assegnato una cattedra completa, mentre il mio part-time dovrebbe durare ancora un anno. Premesso che sarei disponibile a rientrare anticipatamente a tempo pieno, il CSA di Rovigo dice che non è possibile prima dello scadere dei due anni, mentre il Dirigente Scolastico della nuova sede dice che per lui io sono a tempo pieno e che quindi devo fare l’orario che mi verrà assegnato, a meno di diversa comunicazione dall’alto. Il CSA di Padova ha preso tempo per darmi una risposta su come risolvere la questione, e tutti in coro mi chiedono perché non ho chiarito nella richiesta di assegnazione che ero in part-time. Io sono andato a rivedere la domanda ed in effetti non ho trovato nel modulo predisposto nessun cenno a tale situazione, che pertanto è passata sotto silenzio. Come vede la soluzione del problema? Devo fare qualche passo o aspettare che qualcuno (CSA…) mi trovi la soluzione? Grazie.

Lei ha diritto a permanere in part-time. Non c'è alcun dubbio.

Vorrei, cortesemente, sapere se è possibile una cosa de genere: nel mio istituto ci sono 3 docenti di Religione con le seguenti caratteristiche: Anno Scolastico 2005/2006. INS. A: viene immesso in ruolo nella scuola primaria con 22h di cattedra nel ns Istituto; INS. B: viene immesso in ruolo con cattedra così formata: 16h di scuola primaria in una scuola dove è titolare, 2h nella scuola primaria nel ns Istituto dove non ha sede di titolarità e 6 ore nella scuola dell’Infanzia sempre nel ns Istituto; INS. C: incaricato annuale, così ripartito: 6h di scuola media nel nostro Istituto, 6 nella primaria e 2h alle superiori, sia la primaria che le superiore in altro Istituto scolastico. Anno scolastico 2006/2007. Nel corso della determinazione d’organico di fatto, l’Istituto perde una classe della scuola media e ne aumenta una alla scuola primaria. Ad Agosto arriva le seguente proposta da parte del competente Ufficio di Curia: INS. A: non viene menzionato in quanto ha la cattedra; INS. B: la cattedra gli viene cambiata così: 16h di scuola primaria nella scuola dove è titolare, 4h nella scuola primaria non sede di titolarità, 3,30 ore nella scuola dell’Infanzia; viene fatto presente alla Scuola, da parte della Curia, di fare un contratto per un’ulteriore 1.30h al docente per coprire una sezione della scuola dell’infanzia.
INS. C: incaricato annuale, così ripartito: 5h di scuola media nel nostro Istituto, 6 primaria e 1h alle superiori, sia la primaria che le superiore in altro Istituto scolastico. Dopo questa nomina faccio presente al responsabile dell’ufficio di curia che al docente B era stata cambiata la composizione della ore rispetto alla nomina di immissione in ruolo, che avrebbe fatto 22,30 di insegnamento e che la Scuola non avrebbe fatto un contratto per 1.30h per un docente non titolare, avrebbe semmai dato le 2h in più al docente titolare nell’Istituto. Mi viene obiettato che l’ins B deve fare le 2 ore nella scuola primaria altrimenti non può fare 2 ore di programmazione. Faccio presente che l’anno prima il docente era di ruolo per 22h e quindi le cose sono due: o ha lavorato di meno lo scorso anno o che quest’anno lavora di più. E’arrivata questa proposta: INS B: 16h di scuola primaria nella scuola dove è titolare, 4h nella scuola primaria non sede di titolarità, 3,30 ore nella scuola dell’Infanzia; dovrà fare un’ora e 30 minuti di programmazione invece di 2h. Ma se non sbaglio una cosa sono le ore di programmazione e una cosa sono le ore di insegnamento oppure no? Il docente potrebbe richiedere un compenso aggiuntivo per i 30’ oltre l’orario di cattedra? Chi è che stabilisce di togliere 30 minuti di programmazione? Esiste una norma che indichi che fino a 14h di insegnamento nella primaria il docente debba fare solo 1h di programmazione? INS C: incaricato annuale, così ripartito: 5h di scuola media più 1,30h di scuola dell’infanzia nel nostro Istituto, 6 primaria e 1h alle superiori, sia la primaria che le superiore in altro Istituto scolastico. Domanda: ma può un docente insegnare in ogni ordine e grado? Dalle materne alle superiori? In 3 istituti diversi? Con un numero così esiguo di ore? Posso rifiutare questa proposta? Le chiedo se gentilmente mi vuol dare il Suo parere, corredato da alcuni riferimenti normativi. GRAZIE.

Nulla quaestio circa la proposta di sistemazione dell'insegnante B. Inaccettabile invece, a mio parere, lo spezzatino relativo all'insegnante precario, proprio per i regimi orari diversi previsti dal CCNL della scuola.

Mitico Santoro, approfitto della sua sapienza per avere una informazione: spetta al preside scegliere il vicario collaboratore, ma può scegliere anche due collaboratori (ist. comprensivo con circa 550 alunni, un collaboratore nella sede staccata e due nella sede) e pagarlo attingendo dal Fondo di Istituto? E anche il vicario deve essere pagato prelevando dal fondo di istituto? Non sarebbe più corretto utilizzare le funzioni strumentali con il conosciuto iter per la loro nomina.

Il DS non può pagare con il Fondo più di due collaboratori.

Gent. prof., sono insegnante in una scuola primaria di Siena. Oggi, alcuni giorni prima del collegio dei docenti, il preside mi ha convocata e mi ha chiesto di assumere la funzione di insegnante-vicario per l'anno scolastico 2006/07. Io mi sono riservata la possibilità di dare una risposta in questi prossimi giorni. Vorrei chiederle alcune delucidazioni: quali sarebbero i miei compiti se accetto tale funzione?

Senz'altro quello di sostituire il DS in caso di assenza o impedimento.

Il DS mi ha risposto solamente dicendomi che "non mi dovevo preoccupare perchè Lui si sarebbe assentato molto raramente e quindi non avrei avuto problemi". Come può ben capire, sono rimasta sconcertata da questa risposta e non so come decidere. Premetto che il nostro DS è una persona che sta poco a contatto con noi insegnanti (dobbiamo chiedere un appuntamento per parlare con Lui, e ci viene concesso solo dopo alcuni giorni e a una precisa ora), quindi sarei veramente sola e senza una guida. Se può farlo, mi risponda alla mia casella di posta, quanto prima. Grazie

Pretenda una lettera di incarico circostanziata, in cui siano chiariti i compiti e le responsabilità delegate.

Egregio dott Santoro nel mio Istituto di Istruzione Superiore comprendente diverse sedi, è stato trasferito un collaboratore scolastico a tempo determinato residente in un paese vicino ad una delle sedi staccate dell'Istituto stesso ed ha chiesto, ovviamente, di essere assegnato a questa sede, dove risultano disponibili due posti di collaboratore scolastico. A fine agosto, sui posti di C.S. ancora disponibili nell'I.I.S. hanno ricevuto la nomina a tempo determinato due altri collaboratori, entrambi beneficiari della legge 104, uno per l'art. 21 ed un altro per l'art. 33, entrambi chiedono la precedenza nell'assegnazione della sede staccata all'interno dell'Istituto, chiedendo due posti nella sede staccata in cui dovrebbe essere assegnato il C.S. trasferito. Se per l'assegnazione del personale alle sedi staccate i criteri stabiliti nella contrattazione di Istituto prevedono prima la sistemazione del personale a tempo indeterminato, per garantire continuità, possono i due collaboratori a tempo determinato beneficiari della legge 104 pretendere di scegliere i due posti presso la sede staccata all'interno dell'Istituto con precedenza anche rispetto al collaboratore in servizio a tempo indeterminato? Presso tale sede, se si accettasse la richiesta dei C.S. sunnominati, su tre posti di C.S. in organico, due sarebbero beneficiari della L.104. La ringrazio per la consueta gentilezza.

Se il contratto di scuola stabilisce la priorità nella scelta della sede al personale di ruolo, tale vincolo va rispettato.

Gentilissimo prof. Santoro, le scrivo per avere un consiglio in merito agli artt. 33 e 58 CCNL. Sono un D.S.G.A. a tempo determinato (art. 58) al terzo anno consecutivo fino al 31/08/2006. Il CSA di Trapani nella convocazione del 24/07/2006 non mi ha voluto ridare l'individuazione per stipula di contratto a tempo determinato per l'anno scolastico 2006/2007, nonostante l'invito del sottoscritto a visionare e conseguentemente prendere atto della circolare n. 131 del 08/03/2006 del Dipartimento per l'Istruzione, Direzione Generale del personale della Scuola Ufficio I, a firma del Dott. Giuseppe Cosentino, considerato il fatto che il funzionario preposto all'individuazione delle proposte di assunzione non ne era a conoscenza. Ho naturalmente presentato il tentativo di conciliazione obbligatoria il 28 luglio 2006 (art. 130 CCNL) ma, l'amministrazione rimane dello stesso parere, nella seduta del 17/08/2006. Le chiedo, quale strada intraprendere, considerato che per il CSA di Palermo (come del resto in tutto il territorio nazionale) la circolare n. 131 non ha creato alcun problema, avendo indiviaduato colleghi che erano già al terzo anno come me.

Non le resta che il giudice del lavoro.

Sono una insegnante di scuola elementare che usufruisce dei benefici della L. 104 per problemi di salute personali. Nel plesso di appartenenza si è perso un posto: il contratto di Istituto stipultato dal Dirigente e dalle RSU ha previsto la continuità didattica come priorità nello stilare la graduatoria, continuità che io, avendo insegnato in una classe quinta nello scorso anno scolastico, non posseggo. La L. 104 mi dà diritto a non essere spostata dal proprio plesso?

Ritengo proprio di no.

Gentilissimi, sono un'insegnante di ruolo da circa 25 anni nella scuola elementare statale di Roma, quest'anno avrei deciso di prendermi 10 mesi di aspettativa senza motivazione, quindi non certificabile (mie personali motivazioni). Tale richiesta e' soggetta a discrezione del Dirigente Scolastico o basta una mia domanda scritta per ottenere l'aspettativa?

L'aspettativa di cui all'art. 18 del CCNL deve essere motivata.

Salve, la domanda è: una moglie di un militare comandante Stazione Carabinieri, trasferito d’ufficio cinque anni fa come collaboratrice scolastica, è stata assegnata ad un istituto comprensivo beneficiando della legge 100. Questa moglie, sempre ai sensi della legge 100 può chiedere l’utilizzazione in un plesso del comune di residenza (diverso dalla sede centrale) occupato da circa 25 anni già da altri collaboratori scolastici?

No.

Il Preside vuole seguire la graduatoria di istituto e ciò penalizzerebbe la moglie del Comandante in quanto verrebbe assegnata ad un plesso diverso del comune di residenza.

Ha ragione.

Docente di lettere alle medie, dal 1 settembre sarò pensionataa -part time (verticale) con 10 ore settimanali. Dal 4 settembre, tutte le mattine, fino all'inizio delle lezioni, i docenti sono convocati per la programmazione: sono tenuta ad essere presente tutti i giorni? Come dovrò poi regolarmi con gli straordinari e le attività che richiedono compenso aggiuntivo? Dove reperire informazioni sui miei doveri e diritti prima di stipulare il contratto con il dirigente?

Si legga il CCNL della scuola.

Si chiede se l'attività dei docenti impegnati nei corsi di recupero IDEI, relativi all'anno scolastico 2005/2006, nel periodo dal 4 all'8 settembre 2006, in orario antimeridiano, debba essere retribuita come attività aggiuntiva di insegnamento.

Certo.

Inviate le vostre richieste a:
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