logoc.gif (1625 byte)
presenta


rsu.gif
a cura di Pino Santoro


 

FAQ/92
Domande e Risposte sulla RSU

Gent.mo Prof. Santoro, insegno in un Istituto superiore, quest'anno sono stato nominato dalla Provincia come membro del Consorzio Industriale ed eletto nel Consiglio di amministrazione, vorrei sapere se ho diritto ai permessi retribuiti per partecipare alle riunioni della Giunta e se inoltre ho diritto alle ventiquattro ore mensili.

Non so se può fruire dei permessi per mandato amministrativo previsti dalla L. 265/99.

Gentile professor Santoro, ho usufruito di un triennio di congedo straordinario per motivi di studio (corso di dottorato di ricerca) da novembre 2002 a ottobre 2005, data di completamento del corso. Ho ripreso l'attività didattica dal 1° novembre 2005, ed ho conseguito il titolo di dottore di ricerca, con la discussione della tesi, il 1° marzo 2006. Io, nel frattempo, ho maturato i requisiti per il pensionamento (40 anni di contribuzione, compreso l'a.s. in corso); ma mi sto ponendo il problema seguente: il periodo 1° novembre 2005-31 agosto 2007 soddisfa la condizione posta dal legislatore (legge n. 448 del 28 dicembre 2001)? Cito: "Qualora, dopo il conseguimento del dottorato di ricerca, il rapporto di lavoro con l'Amministrazione Pubblica cessi per volontà del dipendente nei due anni successivi, è dovuta la ripetizione degli importi corrisposti". Lei capirà che per me non è questione di poco conto, per cui confido molto nella Sua risposta per sciogliere i miei dubbi.

Sì, la soddisfa.

Gentile Prof. Santoro, sono Assistente Tecnico (AR23) in un Istituto Industriale di Roma e le scrivo per avere delucidazioni in merito a quanto segue: il DSGA d'Istituto sostiene, e pretende, che l'apertura e la chiusura del laboratorio spetta all'Assistente Tecnico quale assegnatario di tale ambiente quindi responsabile delle attrezzature ed arredi presenti, contrariamente a quanto evinco da cosa indica il profilo professionale del Collaboratore Scolastico che deve provvedere alla custodia, pulizia e ripristino degli ambienti a lui assegnati. Al mio rifiuto ha anche minacciato provvedimenti disciplinari per inosservanza dell'ordine di servizio ed interruzione di tale. Alla luce di ciò, cosa debbo rispondere al DSGA? Esiste una normativa che indichi in maniera chiara ed inequivocabile a chi spettano tali competenze? Convinto in una pronta ed esaustiva soluzione invio cordiali saluti.

Il piano delle attività definisce questi aspetti, per cui faccia riferimento a questo documento.

Egr. Santoro, sono presidente del consiglio d'istituto di un comprensivo. Le chiedo gentilmente: può il Dirigente scolastico convocare il C.d.I. , in modo informale, senza la firma del Presidente?

No.

E può assumere una delibera propria stante la mia indisponibilità a riconoscere ex post la validità della seduta che non era stata condivisa con il sottoscritto, che tra l'altro aveva comunicato allo stesso dirigente scolastico la propria indisponibilità per la data del 31 ottobre, essendo fuori per ragioni di lavoro?

No.

Se no cosa posso fare? A me sembra che normativamente un comportamento tale non abbia appigli. Mi pare sia un atto illegittimo per difetto di competenza, visto che il consiglio d'istituto lo convoca, certo di concerto con il dirigente, il presidente del Consiglio d'Istituto o 1/3 dei componenti del consiglio stesso. E' ancora evidente che la situazione non è tale da configurare l'inadempimento ricorrente da parte del Presidente a convocare lo stesso, visto che solo 15 giorni prima avevamo convocato di comune accordo un Consiglio tematico su alcune strutture scolastiche del comprensivo. Si sappia che la mia indisponibilità per il 31 ottobre è stata comunicata verbalmente al Dirigente scolastico in sede di votazioni alla presenza di tre testimoni il 23 ottobre.

Chieda che le delibarazioni assunte sulla base della convocazione invalida non vengato attuate.

Infine: può il regolamento del C.d.I. prevedere la convocazione dello stesso da parte del Dirigente scolastico. Se si in quali occasioni?

Ritengo di no.

Gent.le prof. Santoro, avrei bisogno di un chiarimento: dal momento che la scuola non è solo autonoma, ma anche anarchicamente personalizzata, le vorrei sottoporre questo quesito: può un docente di un istituto comprensivo ricoprire l'incarico di collaboratore del preside, rappresentante RSU e membro del consiglio di istituto in qualità di rappresentante degli insegnanti che non sono stati interpellati nella formulazione della lista di istituto?

Ne ha facoltà.

Gentile Professore, sono una docente a tempo indeterminato della scuola primaria. Insegno in una classe quarta a 40 ore (ex t.p.) e quest'anno mi ritrovo ad avere 21 ore di insegnamento frontale anzichè 22. La ventiduesima ora viene considerata dal mio Dirigente "residuale" e deve essere data a disposizione per la materia alternativa. Prima domanda: se il contratto prevede 22 ore di insegnamento, può un dirigente decidere diversamente?

L'ora di materia alternativa sempre di insegnamento è.

Seconda domanda: nel caso in cui vi siano dei non avvalentisi della R.C (di un'altra classe), che hanno scelto come alternativa la lettura individuale del loro testo religioso, è necessario un docente sulla materia alternativa oppure no?

Certo.

In pratica io dovrei usare questa ora per eventualmente dare spiegazioni, in caso venissero chieste,su un testo religioso che potrebbe essere di qualsiasi credo sostenendo che sono tenuta a darle poichè trattasi di un testo di morale... E' possibile?

Ma perché la fa così difficile? Basta programmare tutta la copresenza e il gioco è fatto.

Salve, sono un assistente tecnico a tempo indeterminato iscritto come ITP in terza fascia e al terzo anno di supplenza: vorrei sapere se ho diritto o meno al congedo x malattia, in quanto a breve dovrò subire un intervento chirurgico e, pertanto, assentarmi. Ma come?

Secondo le regole che valgono per i supplenti.

Gentile prof. Santoro, vorrei gentilmente una risposta da Lei, mio nipote di circa tre anni ha una invalidità civile e una Legge 104 art. 33 con connotazione di gravità, mia nuora non lavora ed ha un altro bimbo di circa due anni, mio figlio è un libero professionista, vorrei sapere se io che sono la nonna e lavoro in una scuola posso usufruire dei tre giorni di permesso, ed eventualmente che documenti devo produrre, inoltre mio nipote non è residente con me, ma solo con il padre, perchè la madre ha la residenza in Calabria. Le sarei grata se mi rispondesse al più presto per non perdere altri giorni al mio indirizzo di posta.

Secondo me no.

Salve sono un docente distaccato in altri compiti per motivi di salute, vorrei sapere se è lecito rientrare prima da un'assenza per malattia: ad esempio se ho richiesto con certificazione medica 3 giorni per motivi di salute ma successivamente mi sento di riprendere il lavoro prima, posso rientrare dopo due giorni di assenza, o dopo un solo giorno o addirittura nel caso di un solo giorno di malattia richiesto e in presenza di attività pomeridiane decidere di assentarmi solo la mattina per poi essere presente di pomeriggio?

No.

Vorrei sapere se nella graduatoria per gli aspiranti attuatori di un progetto di recupero di competenze di base di lingua italiana e di matematica, nella scuola secondaria di primo grado, può essere incluso un docente che è in possesso di una laurea in lingue straniere, che è abilitato per l'insegnamento della lingua francese e che ha un'abilitazione magistrale, in sintesi che non è un docente di lettere o di matematica e scienze.

Ma siiiiiiii!!!!!!!!!

Egregio sig. Santoro! Sono un docente di ruolo di scuola superiore. Le scrivo affinché Lei possa, spero, sciogliere alcuni miei dubbi. Volendo concorrere per un assegno di ricerca biennale, vorrei sapere se, in caso di assegnazione del predetto e chiedendo al mio dirigente scolastico il collocamento in aspettativa senza assegni, continuo a conservare il mio trattamento economico da docente.

Se l'aspettativa è senza assegni, naturalmente no.

Caro Pino vorrei sottoporti il seguente quesito: i c.s. sul FIS possono avere delle decurtazioni per assenze per malattia o altre motivazioni?

Sì.

Esiste un tetto es. 30 gg ecc.

Lo stabilisce la contrattazione di scuola.

Questo discorso vale anche per i docenti? si puo inserire nella contrattazione d'istituto le decurtazione relativo al fis per assenze?

Sì.

Gentile Redazione, sono un itp che insegna nella classe C310 e vorrei porgervi i seguenti quesiti:
a) per svolgere occasionalmente docenze su materie informatiche presso Enti di formazione professionale con contratti co.co.co. è sufficiente l’autorizzazione ad esercitare la libera professione (ai sensi dell’art. 92 del DPR 31-06-1974 N. 417 ed ai sensi dell’art. 508 del Testo Unico D.L.vo n. 297/94 comma 1 come sembrerebbe confermato dalla sentenza n. 645 del 30.04.1994 del Consiglio di Stato, Sez. VIª che recita “nell’influenza positiva che da tale esercizio può derivare all’attività didattica, atteso che l’attività professionale può arricchire le specifiche conoscenze del docente fino quasi a costituire per quest’ultimo una forma di aggiornamento permanente”) oppure quella ai sensi dell’art. 58 del D.L.vo 03/02/93, n. 29 così come modificato ed integrato dall’art. 26 del Decreto legislativo 31/03/1998, n. 80?

Serve l'autorizzazione a svolgere tale attività.

b) nel caso abbia interpretato bene le norme, la prima autorizzazione è di tipo più generico, quindi senza scadenza, mentre la seconda è più specifica e pertanto da richiedere ad ogni singolo incarico?

Esatto

c) se non sussistono validi motivi (es. accavallamenti d’orari) il Dirigente Scolastico può negare l’autorizzazione?

No.

d) entro quanto dovrebbe rispondere?

30 giorni.

e) esiste il silenzio-assenso?

No.

Dott. Santoro, sono un DSGA e vorrei alcuni chiarimenti in merito al compenso al RSPP. Faccio presente che la Circolare n°14 della Regione Sicilia, relativa al programma annuale, recita quanto segue: "I Finanziamenti regionali erogati per finanziare le spese di funzionbamento amm/vo e didattico, non possono essere utilizzate per spese di personale rientranti nelle competenze ministeriali... Pertanto la sottoscritta, avendo letto nella FAQ 45 la risposta di cui all'oggeto, crede che per la Regione Sicilia, tale risposta, non possa essere applicata.

Cosa vuole che ne sappia io della Regione Sicilia!

Egregio sig. Santoro! Innanzitutto grazie della sua risposta. Probabilmente non ho formulato la mia richiesta in maniera corretta. Volendo concorrere per un assegno di ricerca biennale e ipotizzando di superare positivamente la valutazione per la sua assegnazione, ho la possibilità di optare per il mantenimento del trattamento stipendiale di docente rinunciando alla "somma" prevista dall'assegno di ricerca, così come accade per chi è ammesso ai corsi di dottorato di ricerca senza borsa di studio o di rinuncia a questa (cf. Circolare Ministeriale 4 novembre 2002, n. 120)?

Secondo me sì.

Vorrei sapere se ci sono indicazioni precise sulla scelta dei commissari interni ed esterni per la sessione di esami di stato 2006-07 ed anche se è vero (come affermano alcuni sindacati) che parte del fondo d'istituto è finanziato con i soldi del nostro contratto di lavoro.

Sulla maturità non ho notizie, Circa il fondo, con quali altri soldi dovrebbe essere finanziato, visto che si tratta di salario accessorio?

Il responsabile della sicurezza, prevenzione e protezione della scuola dove insegno ha riportato dopo la frequenza di un corso rivolto ai RSPP, che uno studente minorenne (scuola secondaria superiore) che giunga a scuola in ritardo (intendasi ampio e pertanto indicato come assente nel registro di classe all'appello) e riesca ad entrare in aula, sia pure senza alcun permesso di entrata, è comunque soggetto alla vigilanza del docente in servizio della classe. Personalmente ritengo, invece, che uno studente che giunga in ritardo a scuola debba ottenere un formale permesso di ingresso dal Dirigente Scolastico, o di un suo delegato, prima di essere accolto in classe. Ritengo quindi che lo studente, che riesca ad introdursi in classe senza una preventiva autorizzazione, possa/debba essere allontanato dal docente in servizio, che lo affiderà al personale di servizio e lo inviterà a regolare la propria posizione con contatti con la famiglia con eventuale assistenza della segreteria scolastica. Lo studente risulterà in ogni caso assente fino alla formale autorizzazione all'entrata in ritardo che verrà riportata nel registro di classe. Ovvero l'insegnante, in questa fase, non avrà alcuna responsabilità relativa alla sorveglianza dello studente fino alla formale autorizzazione all'ingresso da riportare sul registro di classe con l'indicazione dell'ora di entrata. Eventuali responsabilità restano a carico del Dirigente scolastico dall'ingresso dello studente minorenne nell'istituto scolastico sino alla formale autorizzazione all'ingresso in classe. Analogamente alla prima ora di lezione, la responsabilità della sorveglianza sugli studenti nel percorso dall'ingresso in Istituto fino all'arrivo in aula (dove è presente il docente da cinque minuti prima dell'inizio della lezione) è, come da tabella A relativa alle mansioni del personale al CCNL 24 luglio 2003, in carico al personale ausiliario. Come si dovrà comportare un docente all'arrivo in classe di uno studente in ritardo che si presenti senza essere in possesso di alcuna autorizzazione d'entrata?

Lo ammette in classe e poi lo invita a regolarizzare la sua posizione.

Ringrazio sentitamente per la risposta circa l'inclusione di un insegnante di lingua straniera nella graduatoria per gli aspiranti attuatori di un progetto di competenze di base di italiano e di matematica. La risposta positiva al quesito suddetto implica che qualsiasi docente della scuola secondaria di primo grado può essere impegnato in un progetto di recupero delle competenze di base, dato che certamente tutti i docenti hanno le "competenze di base", avendo sicuramente frequentato almeno fino alle scuole superiori? Oppure che qualsiasi docente può essere impegnato in qualsiasi progetto? Riguardo ad un progetto di "studio sussidiario" (far fare i compiti al pomeriggio a scuola, agli alunni), Lei ritiene che sia meglio che ogni docente si occupi della propria disciplina, oppure che un docente possa seguire gli alunni per tutti i compiti, come fanno molti insegnanti che si dedicano al "doposcuola" privato?

Spetta al Collegio, in sede di approvazione del progetto, definire questi aspetti.

Gentile Sig. Santoro, sono Raffaella docente di scuola superiore. La disturbo nuovamente per sapere da lei informazioni certe riguardanti l'articolo di legge sulle ore di allattamento che, se non erro, si chiamano ore di riposo settimanale. So che per legge si ha diritto a 6 ore di allattamento se le ore di lavoro giornaliero sono meno di 6. Il mio Dirigente Scolastico sostiene che vanno da 2 a 6 a discrezione del Dirigente Scolastico e che 6 ore spettano solo alle insegnanti di scuola elementare. Non avendo letto mai da nessuna parte una cosa del genere e certa che sia una pura invenzione del mio Dirigente, mi usa la cortesia di spiegarmi bene la questione in modo da poter presentare per iscritto la richiesta con gli opportuni riferimenti di legge?

La legge è chiara, per cui il suo DS vaneggia.

Gentile Pino Santoro, il D.S. ha proposto al collegio dei docenti l'istituzione di un corso sperimentale scientifico Brocca con indirizzo artistico, rimodulando il curriculm all'interno dei limiti concessi dall'autonomia scolastica. L'operazione è stata pensata anche per non intaccare il monte ore delle singole classi di concorso, e di coneguenza le 7 ore curricolari del Brocca assegnate nel triennio alla classe A51, 4 di italiano e 3 di latino, sono state così rimodulate, 3 ore di italiano, 2 di latino e 2 di storia dell'arte. A detta del D.S e di un ispettote regionale questa rimodulazione potrebbe rientrare sotto l'ombrello dell'articolo 4 comma e. del Regolamento dell'autonomia ("Nell'esercizio dell'autonomia didattica (ecc. ecc.). A tal fine le istituzioni scolastiche possono adottare tutte le forme di flessibilità che ritengono opportune e tra l'altro: (....) e. l'aggregazione delle discipline in ambiti e aree disciplinari). Queste due ore di insegnamento di storia dell'arte nel curriculum appariranno come ore appartenenti alla classe di concorso A25 o A61, nella pratica verranno assegnate a docenti appartenenti alla classe A51. Io mio chiedo, non avendo la quasi totalità dei docenti A51 dell'istituto neanche il titolo abilitante per poter accedere alle classi di concorso A25 e A61, è possibile che vadano ad insegnare storia dell'arte nel triennio di uno scientifico Brocca ad indirizzo artistico?

Secondo me no.

Non potrebbero sorgere problemi?

Assolutamente sì, dal momento che si attribuiscono insegnamenti curricolari a docenti privi di titolo.

Sono un docente di ruolo (scuola media) con circa 15 anni da precario, devo fare domanda per la ricostruzione della carriera ecc. vorrei sapere: il servizio militare viene riconosciuto ai fini dell’anzianità di servizio?

Se prestato in costanza d'impiego sì.

Il periodo di studio (triennale isef) si può riscattare ai fini pensionistici?

Sì.

I periodi di disoccupazione si devono riscattare ai fini pensionistici?

Sì.

Nel 2001 mi è stato liquidato un anno di TFR, devo dichiararlo oppure è indicato nel relativo certificato di servizio?

Dichiararlo a quali fini?

Il diploma di laurea, il servizio militare possono essere autocertificati, in segreteria mi hanno detto che vogliono copia autenticata del titolo di studio e il foglio matricolare relativo al militare.

Hanno ragione.

Egr. Prof. Santoro desidererei avere una risposta chiarificatrice... l'Istituto Comprensivo in cui lavoro è divenuto sede di un centro EDA (che dispone di un assistente amministrativo e un collaboratore scolastico propri). Il personale ATA in servizio presso la scuola dove si trova il centro EDA rivendica il diritto alla riduzione dell'orario settimanale a 35 ore in quanto ora potrebbero sussisterne le condizioni ma tale rivendicazione non è stata accolta in quanto il centro EDA è stato considerato a sè, così come il suo organico. Vorrei sapere se è giusta la posizione presa dall'Istituto....

Legittima, senz'altro. Parlare di scelta giusta o sbagliata non mi pare appropriato.

Gentilissimo Pino, sono un docente impegnato come scrutatore nelle elezioni RSU del 4-5-6 dicembre 2006. Vorrei, cortesemente, sapere se mi spetta un giorno di riposo compensativo, come chiederlo e a quale normativa fare riferimennto.

Non è previsto, mentre è previsto che tale attività sia esplicata in orario di servizio.

Sono un'insegnante di scuola superiore e vorrei sottoporle il seguente quesito: il nostro istituto ha deliberato in Collegio dei docenti di attuare come forma di recupero sia i tradizionali I. D. E. I. che lo sportello didattico, ritenendo opportuno, per l'efficacia degli stessi, che il numero di alunni dovesse essere 6 (anzi per lo sportello si era previsto un numero anche inferiore). Il D.S. sostiene che il decreto attuativo della legge D'Onofrio che ha abolito gli esami di riparazione consente l'attuazione di corsi con un numero di alunni che va dagli 8 ai 12/14. Chi ha ragione?

Ma chi se ne frega di D'Onofrio!

Sono candidato come rsu. I docenti in malattia possono votare?

Sì.

Gentile redazione, sono una docente di scuola primaria e volevo porVi due quesiti. Il mio dirigente scolastico inserisce, anche all’improvviso, collegi docenti durante la mia giornata libera chiedo sono obbligata a partecipare?

Certo.

Ho diritto come tutte le mie colleghe ad avere la giornata libera per sbrigare impegni personali che cerco di organizzare in tale giornata?

No.

Dove posso documentarmi sulla contrattazione per il personale docente, è il collegio docente che si interessa e approva tale contrattazione all’interno di un istituto?

No, non è il collegio che si occupa di questo.

Sono un'insegnante di scuola media. Nel mese di settembre ho ricevuto la visita di un ispettore scolastico che mi contestava (oralmente) fatti accaduti nel mese di giugno sulla base di un esposto inviatogli dal D.S. Pochi giorni fa ho ricevuto copia della relazione ispettiva nella quale raccomanda una censura nei miei confronti. Sono passati ormai 5 mesi dai fatti ed io non ho ricevuto nessuna contestazione di addebito. Possono, dopo così tanto tempo (5 mesi), contestarmi gli addebiti ora?

Sì.

Si applica in questo caso il quinto comma, art. 55 del D.L. 165/2001: "5. Ogni provvedimento disciplinare, ad eccezione del rimprovero verbale, deve essere adottato previa tempestiva contestazione scritta dell'addebito al dipendente, che viene sentito a sua difesa con l'eventuale assistenza di un procuratore ovvero di un rappresentante dell'associazione sindacale cui aderisce o conferisce mandato. Trascorsi inutilmente quindici giorni dalla convocazione per la difesa del dipendente, la sanzione viene applicata nei successivi quindici giorni."

Sì.

Gent.mi della REDAZIONE DI EDSCUOLA, io avrei due quesiti da porre, uno di carattere strettamente personale: a me è stata riconosciuta un'invalidità civile al 50%, non mi serve a nulla nel mondo della scuola (come docente)? Non posso usufruire di alcun diritto?

No.

L'altro quesito, riguarda una strana situazione di personale docente pensionato: può un docente in pensione iscriversi e partecipare alle lezioni di un corso serale della medesima scuola dove ha insegnato? Creando situazioni imbarazzanti e strane, soprattutto in quei docenti che insegnano la materia che lui stesso insegnava. Non è una cosa un pò anomala? Esiste un regolamento ministeriale che disciplina queste situazioni, oppure ognuno fa quel che gli pare? Perchè, può essere comprensibile e arricchente la presenza di un docente di esperienza, anche in pensione, ma magari all'interno di progetti (come esperto esterno). Non mi sembra il caso però che a un docente in pensione gli possa essere concesso di iscriversi nella sua stessa scuola, mettendo a disagio gli altri docenti.

Nulla osta, secondo me.

Gent. dott. Santoro, prima delle elezioni, la GILDA invia a scuola la designazione di un docente quale rappresentante di lista. Il docente afferma di avere diritto all'esonero dal servizio per poter essere presente nel seggio sia durante la fase delle votazioni e (ovvio) nella fase dello spoglio. Cosa prevede la normativa?

Esattamente questo.

Ho concluso un dottorato di ricerca il primo novembre 2006. Debbo restare in servizio per altri due anni prima di poter chiedere la pensione di anzianità. Ad oggi rientro nell'ipotesi dei 35 anni di servizio e 57 di età anagrafica. In che modo posso salvaguardare il diritto alla pensione ed usufruirne il prossimo anno?

Non ritengo la norma si applichi nel suo caso, ma di pensioni non sono esperto, per cui non la so aiutare.

Gentile redazione, vorrei porvi un quesito: ho ricevuto da una scuola un incarico di due ore settimanali a tempo determinato per un corso serale. Il diritto di sciopero, in questi casi, è ugualmente tutelato o subisce delle limitazioni? Per intenderci, posso assentarmi nell'unico giorno settimanale in cui ho lezione se è previsto uno sciopero?

Certo.

Inoltre gradirei sapere qual'è il calcolo che bisogna fare per sapere quante sono le ore annuali cui sono tenuta a partecipare nei consigli di classe e collegio dei docenti.

I consigli di classe tutti, nel limite di 40 ore annue. Per quanto riguarda i collegi, valicato il limite dei 2/18 di 40 ore annue, ha diritto ad essere pagata.

Cari amici, mi piacerebbe avere risposte chiare su alcune questioni. Per esempio capire come mai, visto che nella scuola ci sono circa 300.000 precari, si continua ad alimentare questo status, con l'immissione nelle graduatoria permanenti di circa 20.000 nuovi precari all'anno attraverso le scuole di specializzazione (SSIS)? Se c'è un esubero di docenti, non sarebbe il caso di bloccare i nuovi ingressi, per permettere a coloro che da anni prestano il loro servizio per lo sviluppo sociale, culturale, economico dell'Italia ad avere qualche sicurezza in più per il loro futuro? Per permettere agli studenti di essere seguiti con continuità dai loro insegnanti? Infatti, Come mai i precari ogni anno vengono assunti a Settembre e licenziati a Giugno? Forse coprono posti di organico che dovrebbero essere di ruolo?!! Infine due questioni: 1) perchè gli insegnanti stanno perdendo il loro riconoscimento sociale, e cosa fanno in tale direzione le forze politiche? Infine, sicuramente non per importanza, ma è mai possibile che un insegnante italiano debba avere un riconoscimento economico al limite della sopravvivenza??

Lei si pone troppi interrogativi.

Si chiede se l'incarico di durata annuale rinnovabile conferito dal Dirigente Scolastico ad un docente di altra Scuola nella qualità di esperto sulle tematiche inerenti la prevenzione e la sicurezza nei luoghi di lavoro, si configura come collaborazione plurima di cui all'art. 32 del CCNL 2002-2005 o diversamente trattasi di prestazione di lavoro autonomo occasionale nella qualità di libero professionista o di collaborazione coordinata e continuativa.

Collaborazione plurima, direi io.

Si chiede, inoltre, nel caso in cui sia valida la prima ipotesi (collaborazione plurima) se detta prestazione può essere retribuita attingendo al Fondo d'Istituto dell'istituzione Scolastica che usufruisce del servizio.

Sì.

Sono docente in un IPIA, in base a quale norma di legge il DS designa il responsabile dell'UT? Deve essere un docente ITP con particolare abilitazione o generica?

ITP con abilitazione generica.

La funzione strumentale può cumulare altri compensi derivanti da incarichi ulteriori conferitigli?

Sì.

Siamo alcuni dipendenti personale ATA del Conservatorio G. Verdi di Milano, ad oggi non vengono riconosciute dall'amministrazione i premi incentivanti per l'attività svolta che spesso và oltre le normali mansioni dei coadiutori scolastici. Ci risulta che in altri istituti tale incentivo venga riconosciuto, vedi accademia delle belle arti di Brera. Vorremo sapere se il CCNL prevede il premio incentivante o se tale premio può essere riconosciuto solo in base all'attività aggiuntiva.

Solo in base all'attività aggiuntiva svolta.

Inoltre vorremo sapere con esattezza quali sono come le mansioni che possono essere considerate "premio incentivante" in quanto ci sono molte differenze nello stesso comparto. Attualmente è in vigore un accordo tra le RSU e l'amministrazione che conferma quanto sostenuto dal Direttore Amministrativo. Tale accordo é valido anche se non conforme alle norme del CCNL?

Naturalmente no.

Gent.mo professor Santoro, chiedo un Suo parere su quanto si è verificato nello scorso anno scolastico (2005-06) nella mia scuola, si tratta di una scuola media. Il collegio ha approvato che l'anno scolastico fosse di 203 giorni. Successivamente è stato approntato un orario di trentatrè ore settimanali che abbiamo effettuato fine al termine dell'anno scolastico; siccome solo nel primo giorno di scuola sono state effettuate quattro ore di lezione, poi cinque o sei, allo scopo di raggiungere le trentatrè settimanali, è evidente che abbiamo fornito agli alunni più delle 1089 ore previste come massimo e che nel contempo ciascun insegnante ha lavorato più delle 594 ore che si totalizzano in 33 settimane con cattedra di 18 ore settimanali. Il dirigente sostiene che è tutto regolare, che non è scritto da nessuna parte che 594 ore di lezione sono il massimo di ore che i docenti sono tenuti a prestare in un anno e non importa nemmeno che gli alunni abbiano usufruito di più delle 1089 ore previste, buon per loro; secondo lui la legge prevede che i giorni di un anno scolastico non siano inferiori a 200 e tanto basta. A me sembra invece che le ore in più fatte dai docenti rispetto alle 594 debbano essere ritenute straordinario e che o non andavano fatte, se l'orario fosse stato redatto con attenzione, o devono essere retribuite come straordinario. Chi ha ragione? Comunque come si rimedia ad un eventuale diritto leso?

Io sto con il suo dirigente, senza alcun dubbio.

Gentile dottor Santoro, sono un'insegnante di scuola primaria in congedo straordinario per dottorato (grazie ai suoi consigli!), e ho di nuovo bisogno del suo gentile aiuto. Ero stata eletta per la componente docenti nel Consiglio di Circolo e nella Giunta Esecutiva della mia scuola. La mia Dirigente continua a non convocarmi alle sedute del Consiglio, perché dice che io sono "fuori" della scuola. Io sostengo che, non potendo essere surrogata - perché a tutti gli effetti sono titolare del Circolo - ed essendo le sedute del Consiglio al di fuori dell'orario di servizio obbligatorio, per il quale io sono esonerata, DEVO essere convocata. Chi ha ragione? Lei sostiene di aver fatto un quesito al Ministero e che, in attesa di risposta, non mi convoca.

Non spetta alla sua dirigente convocarla, ma al presidente del Consiglio di circolo.

Posso chiedere di invalidare le sedute per le quali non sono stata convocata, dal momento che la componente docenti non era correttamente rappresentata?

Sì.

Inoltre io non vengo avvisata circa la posta che la scuola riceve (es. concorsi per insegnanti, corsi, opportunità etc.), perdendo così occasioni importanti. Posso chiedere per iscritto alla Dirigente di venire avvertita di tutto ciò che riguarda i docenti del Circolo, magari con modalità che potrebbero essere concordate? Non pretendo certo che mi mandi quintalate di fotocopie di tutto ciò che arriva in Direzione, ma potrei andare io a vedere, se lei me lo concedesse - ha dato ordine alla segreteria che io, se vado, non devo vedere la posta!!!

A me pare che nulla osti a che lei abbia accesso alla corrispondenza.

Nelle imminenti elezioni per le RSU chi può votare, io o la mia supplente?

La sua supplente.

Sono docente in un Liceo di Nuoro. Vorrei sapere se il preside può decidere di nominare un insegnante come referente di un progetto PON contro la sua volontà. In particolare: all'insegnante in questione la cosa deve essere notificata formalmente (per iscritto) ed è necessaria la sua espressa accettazione (tramite la firma) oppure questo può non avvenire?

Certo che ci deve essere la disponibilità dell'insegnante.

Qualora il preside insista nell'indicare come referente un docente che adduce motivate ragioni per non ricoprire questo ruolo, cosa può fare il docente in questione?

Rifiutare l'incarico.

Gent.mo Dott. Santoro, insegno (precaria) sulla classe di concorso C520 in un istituto alberghiero e mi è stata assegnata una classe IIIa che dovrà affrontare, a termine dell'A.S. l'esame di qualifica. Abbiamo lavorato (insieme con i colleghi della commissione lavoro) all'organizzazione di attività di stage (90 ore distribuite su 2 settimane) c/o strutture alberghiere e ristorative. Gradirei sapere se tali attività stagistiche sono obbligatorie o facoltative e a discrezione del Dirigente Scolastico. In caso fossero obbligatorie e previste dalla legge gradirei sapere a quale normativa (o normative) bisogna far riferimento (in giro sul web l'unica, al momento, che ho trovato è la N. 53 del 28 Marzo 2003, in cui all'art. 4 si fa esplicito riferimento all'alternanza scuola-lavoro). Sempre l'art. 4 della succitata normativa recita: "I compiti svolti dal docente incaricato dei rapporti con le imprese e del monitoraggio degli allievi che si avvalgono dell'alternanza scuola-lavoro sono riconosciuti nel quadro della valorizzazione della professionalità del personale docente." Per riconoscimento della valorizzazione della professionalità del personale docente si intende riconoscimento dal punto di vista economico o esiste anche un riconoscimento in termini di punteggio? (per la graduatoria).

Prenda a riferimento il piano relativo al suo indirizzo di studi: vedrà che l'attività di stage è esplicitamente prevista.

Sono docente di ruolo nella scuola secondaria di secondo grado, attualmente in aspettativa fino al 21 dicembre 06. C'è l'eventualità che possa avere un assegno di ricerca con decorrenza dai primi mesi del 2007. Sono al corrente che i titolari di assegni di ricerca possono essere collocati in aspettativa non retribuita: questa aspettativa sarebbe un mio diritto oppure il Dirigente scolastico potrebbe rifiutare di concederla?

Sarebbe un suo diritto.

Le volevo domandare relativamente alla sorveglianza degli alunni alla fine delle lezioni, quanto è secondo lei il "tempo successivamente dopo la fine delle lezioni". Se sempre alla fine delle lezioni il genitore comunque non c'è per riprendersi il figlio perchè lavora e verrebbe comunque sempre dopo circa 30 minuti ed oltre, fino a che punto la scuola si deve far carico della sua sorveglianza. Infine si sì chi dovrebbe "pagare" questa sorveglianza post scuola, la famiglia o il comune?

Il doposcuola dovrebbe essere un'attività da realizzarsi con fondi del Comune.

Quale componente di Commissione Elettorale per i rappresentanti RSU chiedo di conoscere se un collega titolare di contratto a tempo indeterminato, attualmente in anno sabbatico, fa parte dell'elettorato attivo.

No.

Puo' un assistente amministrativo supplente temporaneo con contratto di 3 mesi accedere all'incarico specifico?

Sì.

E al fondo di istituto?

Anche.

Sono un DSGA e vorrei sapere se è possibile deliberare la sospensione dell'attività didattica per ulteriori giorni oltre i tre previsti dall'adattamento del calendario scolastico ed eventualmente quale sia la normativa di riferimento.

Gli adattamenti al calendario sono possibili in ragione del DPR 275/99.

Un assistente amm.vo è stato incaricato di sostituire il DSGA, assente per ferie, dal 01.08 al 25.08. Il 17.08 usufruisce di un giorno di ferie. Si chiede di conoscere le modalità di pagamento dell'indennità in oggetto e precisamente:
1) 16 gg dall'1.8 al 16.8
2) 24 gg dall'1.8.al 25.8 detratto il giorno di ferie
3) 25 gg dall'1.8 al 25.8.

Io la riconoscerei per 24 giorni.

Buongiorno, sono un Ass.nte Tecnico e Le scrivo per avere delle delucidazioni: la scuola ha intenzione di farmi recuperare dei giorni di chiusura prefestiva o anche per "ponti" già stabiliti dal Consiglio d'Istituto (e quindi la cosa avverrebbe per più volte durante l'a.s.), in tal modo sarei costretta ad una frammentazione eccessiva delle mie ferie pertanto vorrei sapere se tutto ciò è legittimo e qual è la normativa di riferimento?

Lei non è obbligata a fruire delle ferie durante la chiusura prefestiva.

Chiedo, gentilmente, se il verbale del Consiglio d'Istituto letto, approvato e sottoscritto nella seduta successiva, possa essere pubblicato mediante affissione in bacheca e qual'è la normativa in merito alla pubblicazione.

Le delibere devono essere pubblicate.

Nel caso di più giorni di sostituzione del Dirigente Scoastico framentati nell'anno: 5 + 4 + 7 = 16 si ha diritto alla retribuzione per la sostituzione essendo il totale superiore a 15?

Secondo me no.

La Legge finanziaria 2004 manteneva, le 2 ore di completamento per i docenti delle cattedre di matematica e di materie letterarie (vedi italiano), nelle Scuole secondarie di primo grado. Stante il dovere di recuperare le carenze di alcuni allievi, quando siano state accertate anche dai Consigli di Classe, è legittimo che, dopo un'attenta programmazione, in virtù dell'art. 5 del DPR n. 275 dell' 8 marzo 1999, ai docenti, impiegati sulle loro classi, vengano destinate quote d'incentivazione, dal Fondo d'Istituto, per l'impegno delle 2 ore di completamento come attività d'insegnamento, o, invece, non si può, né si deve aggiungere alcuna retribuzione, essendo il loro orario di servizio già retribuito mensilmente, con le 18 ore settimanali previste, comprensive delle 2 di completamento?

Sono per la seconda ipotesi, senza ombra di dubbio.

Nel caso in cui non ci sia una delibera degli OO.CC., che evidenzi l'utilizzo delle 2 ore di completamento, per attività d'insegnamento, il Dirigente Scolastico, in virtù delle sue funzioni, di garante del diritto allo studio di tutti gli studenti, può invitare (chi si volesse rifiutare) a impegnare tutte le ore di cattedra per difendere e soddisfare i bisogni degli alunni? E' ovvio che non si vogliono tali forme di contrapposizione, sono solo ipotesi per la cui verifica e fattibilità, occorre un parere.

Non ho capito la domanda.

Salve sono uno studente del Veneto, per vari motivi non ho potuto frequentare il suddetto corso in quarta e nemmeno lo stage estivo (ho lavorato regolarmente). Mi è stato detto (anche con minacce) che senza aver frequentato la 3a area non posso sostenere l'esame di stato.

E' così.

Buongiorno, chiedo a Lei alcune informazioni in merito ad alcune questioni "aperte" sull'esame di terza media. La mia domanda è relativa all'eventuale possibilità o non, per i ragazzi appartenenti al vecchio ordinamento e inseriti nelle attuali classi terze, di sostenere la prova scritta e orale delle seconda lingua comunitaria. Reputo personalmente assurdo che ci venga chiesto di usufruire di pochi spazi orari (18) per recuparare un programma di tre anni e portare quindi questi allunni, già per altro in difficoltà in quanto ripetenti, a sostenere un esame di stato. Vorrei chiederLe se in questo c'è chiarezza, se conosce qualcuno che ha avuto la possibilità di esonarare questi ragazzi dallo studio della seconda lingua e in tal caso come si è mosso; le chiedo inoltre se possa essere vero, come ci è stato riferito, che è indubbio che anche questi alunni debbano sostenere l'esame e che dobbiamo "sbrigarcela" noi insegnanti a gestire la cosa, purchè venga fatta.

Non la so aiutare.

Inviate le vostre richieste a:
Mail.gif (4196 byte)RSU@edscuola.com
 
Home Page
Altre FAQ


LE FastCounter