Il successo mondiale del web stimolò gli utenti ad accrescere la loro connettività ed anche a potenziare la loro comunicazione in senso multimediale. Questa nuova tendenza suggerì la creazione delle prime lavagne digitali che vennero sperimentate nelle scuole americane ed europee specie in Gran Bretagna.

 

La LIM o Lavagna Interattiva Multimediale è costituita da un computer, da un proiettore e da sensori (che sono magnetici, ottici, resistivi a seconda della casa costruttrice). Appositi programmi si rendono necessari per far funzionare il tutto.

Il sistema grosso modo lavora così: il personal computer invia le immagini al proiettore che le visualizza sullo schermo. I due insieme vanno a sostituire la vecchia lavagna di ardesia. L’insegnante e l’allievo ricevono messaggi, li vedono e ne possono inviare altri verso il pc grazie ai sensori che colgono i movimenti delle mani. Dunque sulla LIM si scrive senza bisogno del mouse o della tastiera.

A queste unità di base si aggiungono gli accessori orientati a facilitare la preparazione di informazioni da parte dell'insegnante o dell'allievo. Sono ad esempio:

> La tavoletta interattiva
> Il telecomando interattivo
> Il risponditore
> La penna o pennarello digitale.
Le loro caratteristiche variano a seconda delle varie case costruttrici.

Introdurre una lavagna interattiva in aula equivale ad aprire quella classe al digitale; significa, in qualche misura, invertire il senso di marcia della tecnologia. Non sono più infatti gli allievi ad essere ‘portati’ in sala per la classica ora-di-informatica, ma è il multimediale che ‘entra’ in classe e viene fruito dagli allievi in modo interattivo.

Il docente non deve cambiare stile. Mantiene i suoi metodi d’insegnamento come la lezione frontale e l’uso della lavagna, ma egli riesce a potenziare la propria attività grazie alla LIM. Ne risulta facilitata la spiegazione dei fenomeni, la descrizione di situazioni e di ambienti, l’analisi dei testi. Il docente conserva la visualizzazione diretta e condivisa degli oggetti su cui è convogliata l’attenzione degli allievi. In aggiunta ha la possibilità di salvare i percorsi didattici seguiti per successivi utilizzi o per la distribuzione agli studenti (inclusi quelli assenti).

Grazie alla sua alta espressività la lavagna digitale può essere impiegata in aula per lezioni di tipo dimostrativo, cooperativo, costruttivo; per condurre attività laboratoriali, per svolgere le interrogazioni, per la navigazione e ricerca su web, per presentare elaborati realizzati dagli studenti. Tali varietà di funzioni dipendono dal tipo di software che uno utilizza.

La LIM raccoglie consensi per l'elevata capacità di allinearsi al linguaggio corrente e per la facile condivisione di immagini e di filmati cui le nuove generazioni sono ormai abituate.
 

 

 

anno 2011

201. Come insegnante sono piuttosto scettico sui recenti dispositivi multimediali.

202. Quand'è che una rete è ibrida?

Il termine ibrido si usa in vari settori tecnologici per indicare un manufatto che ha componenti eterogenei dal punto di vista tecnologico. Ad esempio i sistemi ibridi - in voga negli anni settanta - erano in parte digitali ed in parte analogici. Anche la rete ibrida  ha componenti appartenenti a tecnologie diverse.

 

La rete hybrid fiber coaxial (HFC) composta da cavi coassiali e fibre ottiche (vedi risposta 169) è il tipo più comune di rete ibrida. Viene usata per trasmettere in banda larga vari masse notevoli di dati ad esempio video, suoni e anche dati binari. Si usa questa soluzione quando si trasmette con fibra ottica - che è assai affidabile sulla lunga distanza - e non si vuol chiedere all'utente di apportare alcuna modifica. Dunque mediante HFC l'utente continuerà ad utilizzare il suo cavo coassiale. Nel contempo godrà dei benefici e delle grandi potenzialità della fibra ottica. L'HFC connette di regola il personal computer, in aggiunta serve l'apparecchio televisivo nei paesi in cui è diffusa la TV via cavo,


 

anno 2011


Tra i due c'è una sottile distinzione in termini linguistici ed una differenza sostanziale in termini tecnici.

Un apparecchio è cordless se non viene alimentato con la normale tensione ma mediante una propria componente. Ad esempio un trapano elettrico è cordless quando funziona con una sua propria batteria. Invece ricevere una corrente elettrica di 220 volt, opera con una corrente a 12 volt propria. Tale trapano non si connette alla rete elettrica ed è dunque senza cavo cioè è cordless. Anche il telefono fisso cordless non trae energia dalla rete ma ha una sua batteria.

Un apparecchio è definito wireless quando non riceve i dati mediante fili, fibre ottiche, condotte ecc. Ad esempio la radio stabilisce una comunicazione senza fili che in inglese si dice wireless. Invece il telegrafo era collegato alla rete telegrafica, ed in inglese veniva definito wired.

In conclusione il termine inglese cord riguarda la potenza elettrica di alimentazione, invece il termine wire attiene all'informazione trasmessa mediante fili, fibre, ecc. Un ricevitore radio a batteria si definisce come un apparecchio cordless e wireless.

 

 

anno 2011

203. Che differenza c'è tra cordless e wireless?