LA NUOVA DIDATTICA IN RETE

 

Gruppo collaborativo in rete nell'ambito del corso di perfezionamento a distanza
"Metodi della comunicazione ed apprendimento in rete"
Laboratorio delle Tecnologie Didattiche - Università di Firenze
Anno Accademico 1999-2000.

Coordinatore del gruppo di discussione: Luisa Benigni

 

Costruire la conoscenza

La produzione della conoscenza è stata investita da profondi cambiamenti sociali che hanno portato alla diffusione di un nuovo orientamento metodologico nella didattica: il modello costruzionista. Questo è caratterizzato da tre concetti fondamentali:

La conoscenza è:

Classe virtuale come valore aggiunto alla classe reale

La rete, per le potenzialità che offre, può essere considerata un ambiente di apprendimento dove, in una classe virtuale, è possibile realizzare i nuovi modelli di apprendimento di riferimento costruzionista. Gli esperimenti fatti hanno dato risultati interessanti non soltanto in termini quantitativi (conoscenze) ma qualitativi (abilità relazionali).

Nella classe virtuale si possono mettere in gioco varie modalità di apprendimento, lo studente può:

Nel processo di apprendimento "online" c'è maggiore interazione tra gli studenti, la quale si traduce in un arricchimento del processo formativo come risulta anche dai risultati dalle indagini condotte nelle università americane.

Tuttavia non pensiamo che il "virtuale" sia qualcosa che sostituisca il reale, si tratta, invece, di un'amplificazione delle possibilità di interpretazione e di uso del reale. Per virtuale, perciò, dobbiamo intendere un ampliamento degli spazi, delle categorie, delle forme entro le quali ridefinire, contrattare una nuova idea di realtà formativa.

Nuovi approcci per la didattica

Il WWW può assumere un forte connotato formativo e innovativo ma è necessario che il percorso di apprendimento sia programmato secondo uno schema di organizzazione che preveda l'integrazione di varie tipologie di attività: da quella di accesso all'informazione remota (incidental learning) con libera navigazione, a quella della produzione cooperativa di un progetto (cooperative learning).

Soltanto in termini di "libera" navigazione, Internet, permette agli studenti un ampio ventaglio di apprendimenti incidentali, che costituiscono una delle principali ricchezze del Web con cui l 'intenzionalità dei docenti deve fare i conti. C'è chi sostiene che il navigatore vagabondo è quello che apprende di più. Ciò significa che le istituzioni scolastiche devono cambiare ottica e adottare nuovi metodi di lavoro che prevedano anche l'apprendimento per semplice "vagabondaggio" in rete (learning by exploring).

Lavorare nel Web, vuol dire entrare in una logica di dialogo che comunque crea inevitabilmente un arricchimento, un apprendimento. I veri utenti considerano il computer un altro soggetto cioè un interlocutore, un ambito di proiezione, con caratteristiche proprie, con tratti suoi specifici. Si tratta quindi anche di imparare ad interagire con la macchina mettendo in gioco abilità, conoscenze, ed esperienze. Tutto ciò costituisce una sfida epistemologica che riguarda l'utenza ma anche chi "trasmette" e produce cultura.

Aspetti problematici

Non pensiamo però, che Internet sia la Panacea della nuova didattica, c'è ancora molta strada da fare prima che la rete s'integri armoniosamente ed efficacemente nell'attività didattica ordinaria. Le ragioni sono diverse:

  1. le scuole non sono ancora attrezzate in modo tale da permettere un uso regolare della rete per varie discipline. Le stesse postazioni risultano ridotte rispetto al numero di studenti nelle classi.
  2. molti docenti devono percepire le potenzialità del Web come ambiente di apprendimento e devono essi stessi acquisire familiarità con risorse in rete e strategie per uno sfruttamento produttivo.
  3. non esiste una classificazione ed un censimento delle risorse per la didattica in rete, anche perché sembrano difficilmente realizzabili.
  4. la ricerca nel Web è spesso fonte di smarrimento con il rischio, per lo studente, di perdersi, di perdere tempo e di smarrire l'obiettivo iniziale, a causa dell'eccesso di informazioni in continuo aumento.

VALUTARE LE RISORSE WEB PER LA DIDATTICA

Uno degli aspetti aspetto più problematici dell'uso del web per la didattica è

saper censire la qualità delle risorse.

Quali parametri adottare per valutare l'efficacia didattica di un sito Web?

Che cosa vogliamo valutare l'oggetto come prodotto finale (web design) o come realizzazione di un percorso didattico (web instruction)?

Il repertorio di risorse che viene offerto è molto ampio e disorientante.

Certamente ha poco senso parlare di criteri assoluti di valutazione.

Ogni sito è di per se "neutro" (se inteso come strumento per) finché non acquista spessore negli intenti di chi lo percorre.

Il sito diviene significativo nel momento in cui la persona che opera la ricerca lo esamina e/o lo usa avendo obiettivi e fini personali. E' a questo punto che se ne può definire la chiarezza, la rilevanza, la usabilità, etc.

RUOLO DEL DOCENTE

Con la diffusione dei nuovi modelli di apprendimento di tipo costruzionista il concetto di insegnamento passa da un modello di tipo direzionale / trasmissivo ad un modello relazionale / cooperativo: relazionale perché l'nformazione circola in tutte le direzioni, ed ogni singolo elemento può essere ora emittente ora ricettore, cooperativo perché non c'è più un sapere da tramettere ma da costruire insieme in maniera negoziale. Il docente è comunque insostituibile come regista multi-mediale e multi-culturale del processo educativo.

Lo studente, naturalmente, non può essere lasciato solo, soprattutto nelle fasi iniziali. Il docente, deve insegnargli a "viaggiare" può fargli ripercorrere il cammino già fatto da lui/lei (docente) personalmente.per prendere poi gradualmente sicurezza e muoversi individualmente verso la costruzione della conoscenza.