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VERSO UN’ EDIZIONE MULTISUPPORTO

di Andrea Torrente

Premessa

Con l’apparizione del digitale, l’edizione ha avuto un cambiamento importante. Gli esperti del settore hanno dapprima diversificato i supporti d’edizione per integrarvi i supporti elettronici, poi hanno progressivamente optato per il formato XML, che assicura la perennità dei contenuti, quale che sia il supporto sul quale il prodotto è o sarà diffuso.

Gli anni ’80 segnano l’ingresso in un nuovo periodo caratterizzato da due avvenimenti: la diversificazione dei supporti di edizione e l’arrivo delle tecnologie digitali nelle catene di edizione

L’evoluzione dell’edizione dal 1980

Le tecnologie digitali apparse da una ventina d’anni hanno fatto emergere delle evoluzioni importanti nelle attività editoriali: edizione su Internet, apertura al grande pubblico di una notevole mole di documenti, produzioni multimediali interattive, ecc.

Così si parla oggi di edizione a stampa, audiovisiva, in linea, multimediale non in linea, ecc. Si tratta di una concezione dell’edizione determinata dal supporto di diffusione del prodotto, concezione in buona parte adeguata allo stato delle tecnologie in uso nel periodo 1980/95.

Infatti, questa epoca è caratterizzata dalla trasformazione dei modi di rappresentazione e di trattamento dei dati i quali, da analogici, sono divenuti digitali. La materia prima delle catene di produzione editoriale (testi, immagini, suoni, animazioni, video, sequenze interattive) è completamente cambiata con la generalizzazione dell’utilizzazione del trattamento testi e lo sviluppo degli apparecchi digitali per la cattura dell’ immagine e del suono.

Abbiamo anche visto le trasformazioni che conducono al prodotto finale, effettuarsi grazie all’intermediazione di applicazioni informatiche, che restano fortemente influenzate dal supporto: il WORD per il prodotto stampato, le applicazioni multimediali interattive per l’edizione di CD-ROM, il montaggio per il prodotto audiovisivo, ecc.

Anni 2000: l’avvento della banda larga

La concezione di un’ edizione determinata dal supporto di diffusione tende a divenire obsoleta. Essa viene sostituita da concetti quali pubblicazione plurimediale o multisupporto, mercato del “cross media”. Con ciò si intende parlare di sistemi di pubblicazione nei quali ci si sforza di rendere i contenuti editoriali indipendenti dalla loro forma di presentazione, al fine di poterli distribuire su diversi supporti.

Perché?

Il recente periodo è caratterizzato dallo sviluppo delle reti digitali di trasporto dell’informazione, in crescita accelerata con l’estensione delle reti a banda larga dal 2001-2002. Con tali strumenti i prodotti digitali possono  circolare direttamente dall’ editore al consumatore. L’editore non padroneggia più le condizioni di ricezione del prodotto: questo sarà visto su dei monitor di dimensione e di definizione totalmente differenti (dal PC al WAP), trattati da programmi più o meno raffinati (servizi di messaggeria, navigatori internet, …); esso sarà letto dopo essere stato stampato da una stampante d’ufficio o di casa oppure pubblicato in un giornale o in un libro….

Infine i prodotti dovranno essere facilmente accessibili su Internet. Quindi l’editore ha anche un compito supplementare, quello di organizzare al meglio l’accesso alle informazioni che egli pubblica sui siti. Egli guida il fruitore attraverso degli elenchi arborescenti di scelta, possibilmente commentati, attraverso dei chiari scenari di consultazione di database. Egli si interessa al concetto di web semantico….. ed il mestiere del documentarista si inserisce di soppiatto nelle catene editoriali.

La forma ed il contenuto

Numerosi trattamenti sono resi possibili dalle tecnologie XML. Così la prima forma di qualsiasi edizione diviene digitale…ma la prima forma soltanto.

Infatti, se il digitale è un modo di codificazione dell’informazione, esso è egualmente un insieme di sistemi di trattamento informatico e di dispositivi di trasporto di questa informazione. Così noi ritroveremo i nostri libri, i nostri film, le nostre riviste, le nostre pagine WEB, i nostri brani musicali … al termine della catena, nel prodotto finale il quale esisterà sotto delle forme visive, uditive, interattive, su di un supporto tradizionale o elettronico.

La conseguenza ineluttabile di questa separazione fra la forma ed il contenuto, è la trasformazione radicale dei mestieri dell’edizione, che dovranno distinguere molto nettamente, nei loro processi di lavoro, la gestione dei contenuti intellettuali ed editoriali delle forme finali di rappresentazione di un prodotto, ed integrare completamente i mestieri ed i saper-fare documentaristici nella loro catena editoriale. La riuscita di questa trasformazione dipende essenzialmente dalle capacità dell’editore di coglierne l’interesse e di seguire, in maniera chiara, ragionevole e professionale, le evoluzioni delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione.

Gli editori della carta stampata sono stati i primi ad essersi impegnati su questa strada, cogliendo l’opportunità economica di diversificare i modi di distribuzione dei contenuti che essi pubblicavano: l’ obbiettivo fondamentale di un giornale resta sicuramente la distribuzione nei chioschi. Ma l’ utilizzazione della posta elettronica e dei siti Internet consente di raggiungere un pubblico desideroso di disporre degli articoli fin dalla pubblicazione della prima edizione del giornale e quale che sia il luogo in cui si trova. La messa a disposizione di archivi elettronici sul WEB, di servizi di documentazione assicurano dei collegamenti di selezioni tematiche su CD-ROM o su Internet, diversifica la gamma di utilizzazione dei fondi editoriali. Facendo ciò la stampa, stimolata da altri editori pionieri (in particolare di enciclopedie), ha aperto la strada ed ha permesso lo sviluppo, ormai esponenziale, di strumenti (programmi, norme e standard) che assicurano l’ inter-operabilità fra i sistemi di trattamento e di accesso ai documenti, la conservazione dei dati sotto dei formati perenni, modificabili ed intercambiabili.     


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