Primi contatti con le nuove tecnologie
Sintesi di un'esperienza didattica

di Enza Autolitano

Durante quest'anno scolastico ho lavorato con una prima e una seconda elementare. Mi occupavo dell'area ambientale e ho ideato un progetto interdisciplinare sugli animali presenti in Valle d'Aosta. Sondando tra le preconoscenze dei bambini rispetto agli animali presenti nel nostro territorio, ho scoperto che da noi potevano vivere tranquillamente orsi, balene e terribili squali. Considerato, quindi, il bisogno di verificare e rendere consapevoli i bambini della falsità di tali ipotesi abbiamo iniziato insieme un lungo e interessante percorso di ricerca.

Tutto il primo quadrimestre è passato lasciando come traccia sui loro quaderni testi e disegni sugli animali che effettivamente vivono in questo territorio.

Nel frattempo, all'indirizzo Internet http://www.ips.it/scuola/, usciva la notizia di un concorso dal titolo "Ipertesti per la scienza". In classe abbiamo un computer, una stampante e un modem. I bambini all'epoca giocavano con il computer durante l'intervallo, ma non avevano assolutamente idea di cosa fosse un ipertesto, di cosa fosse Internet e di cosa significasse costruire un ipertesto per metterlo in Internet.

Dopo la scoperta del concorso ho pensato che il nostro lavoro poteva essere digitalizzato. Ho detto ai bambini: "Sapete, i vostri disegni possono andare a finire sul computer e, se ne avete voglia, i testi di scienze che avete sul quaderno si possono trascrivere al computer..." Mi sembrava di avere altre cose da dire ma non mi hanno lasciato continuare. Erano entusiasti e hanno iniziato a lavorare non sapendo che quanto si accingevano a creare ha un nome: "ipertesto". Due bambini per volta stavano davanti a tastiera e monitor, gli altri erano occupati in lavori di gruppo. Ho spiegato a ciascuna coppia come doveva usare WinWord '97.

Nel giro di un mese sono stati trascritti i testi. Ho digitalizzato i disegni che erano stati scelti dai bambini e li ho inseriti in pagine di AOLPress insieme con i testi. Ho mostrato loro le pagine realizzate e ho messo in evidenza, con orgoglio, i collegamenti esistenti tra una pagina e l'altra. Non sono stati questi ultimi ad affascinarli. I loro volti sprizzavano di felicità ogni volta che appariva il proprio disegno: quella per loro era la migliore delle magie!

Qualche tempo dopo ho portato in classe i CD Rom di Print Master Premier 7.0 con i quali potevamo inserire gli sfondi per ogni pagina, in relazione all'animale trattato. Nel compiere le scelte, i bambini non si preoccupavano per niente dell'effetto finale: se a loro piaceva uno sfondo doveva essere quello. Ho inserito uno sfondo nero a pallini di tutti i colori, che a loro piaceva molto, e ho incollato il testo: era illeggibile! Solo allora si sono resi conto che lo sfondo deve essere funzionale. Sono passate le prime, piccole nozioni di grafica.

Erano ancora necessari un titolo (è stato poi scelto "Gli amici della notte" perché molti degli animali studiati sono notturni) e una copertina e bisognava inventare delle storie sugli animali. I bambini suddivisi in tante piccole équipe hanno messo insieme i loro contributi collaborando allegramente fino alla conclusione del lavoro.

Così i bambini hanno scoperto che cos'è un ipertesto.

Ho compresso e spedito i file da casa: in quel periodo il collegamento funzionava a singhiozzi. Due giorni dopo l'ipertesto era in linea, e funzionava correttamente!

Ecco un'ottima occasione per fare il primo collegamento in Internet.

Così i bambini hanno scoperto la parola Internet.

Se si chiedeva loro che cos'è Internet la risposta non poteva che essere: "E' uno spazio dove si trova il nostro ipertesto" o al massimo era vissuto come una sorta di prolungamento del loro quaderno.

In quei giorni avevo iniziato la lettura del testo di E. H. Gombrich, "Breve storia del mondo", Salani Editore. Si parlava di piramidi egiziane e di geroglifici. Sono andata alla ricerca di siti che potessero fare al caso nostro. Una volta individuato il sito interessante ho fatto il secondo collegamento insieme con i bambini. Abbiamo trovato le foto delle piramidi, i segni dei geroglifici, e molte altre informazioni che abbiamo salvato e poi stampato. E' stata un'impresa convincerli a chiudere il collegamento! Mi riesce difficile non aggiungere qualcosa sulle facce incredule quando hanno sentito l'accompagnamento musicale di un sito.

Così hanno scoperto che su Internet non c'è solo il loro lavoro.

Ora, sono passate solo poche settimane, non si stupiscono più di niente. L'unico fatto che possa perturbare i loro sentimenti è la periodica assenza di collegamento dovuta a problemi del provider.

Ora sanno anche che cos'è un provider!

Pochi giorni fa ho chiesto di spiegarmi per quale motivo erano felici di aver prodotto un ipertesto. Ecco cos'hanno scritto i bambini:

1. perché mi piaceva vedere al computer i disegni degli animali che abbiamo fatto noi (Daniele);
2. perché è più facile trovare le informazioni per rispondere alle domande della verifica (Matteo);
3. perché abbiamo scritto tanto con il computer (Michael);
4. perché ognuno di noi ha inventato una storia (Barbara);
5. perché possiamo vederlo con Internet (Marc);
6. perché abbiamo partecipato ad un concorso e ci hanno pubblicato l'ipertesto (Michel);
7. perché abbiamo inventato dei giochi (anche se poi non li abbiamo messi nell'ipertesto) (Ivan);
8. perché ci siamo occupati di un argomento sugli animali (Veronica);
9. perché clicchi e sai subito cosa vuol dire una parola (Luca);
10. perché abbiamo scelto gli sfondi (Valentina);
11. perché abbiamo scritto sia sul quaderno che sul computer (Ambra);
12. perché così adesso sappiamo usare il mouse (Fabiana);
13. perché posso vederlo anche a casa con il mio computer (Camilla);
14. perché potevamo vederlo durante l'intervallo (Federico).

Certo sapere che cos'è un ipertesto è un bell'obiettivo ma, come fa notare Fabiana, anche saper muovere il mouse è una grande conquista!


Gli amici della notte

les animaux en Vallée d'Aoste
Scuola Elementare di Roisan, classi prima e seconda
Ha coordinato i lavori l'insegnante Enza Autolitano



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