Educazione Interculturale
e Didattica della Lingua italiana come Seconda

di Nunzia Latini

Nel discorso generale dell'educazione ormai si è entrati alla grande!!!

La rubrica si occupa di un argomento che sta catturando sempre di più l'interesse generale, istituzionale e politico.
La Normativa di riferimento che prontamente mettiamo a disposizione in modo integrale, permette di trovare i cardini su cui poter lavorare nella scuola e nel sociale. E' il punto di partenza verso il diritto di tutti allo studio, e per lo studente straniero alla giusta integrazione.
La realtà è ben articolata in mille situazioni diverse, sia per la pluralità di situazioni culturali a contatto, sia per la difficoltà di far capire che l'altro è ricchezza comunque e sempre ... italiano o straniero.
In sei mesi, questa rubrica ha potuto registrare attraverso le varie pagine, quanto sul territorio nazionale si stia facendo e si voglia fare, tanto a livello locale, quanto provinciale o regionale. E' fortemente sentita la necessità di competenza, di conoscenza, di percorsi di studio e formazione e dietro a tutto ciò, c'è sicuramente la sensibilità di quegli insegnanti che si accorgono di questa nuova realtà regalata da etnie diverse e scritta all'interno del territorio della propria classe. Una nuova geografia didattica? Forse.
Sono sempre di più le risorse per poter far fronte alle necessità linguistiche e interculturali per i figli degli immigrati, soprattutto di prima generazione, inseriti nel tessuto scolastico e per gli adulti stranieri che vogliono apprendere la lingua italiana.
Vogliamo continuare a parlare al plurale di nazionalità, lingua e cultura. Cogliere al volo le opportunità e offrirvele aggiornate a tutto campo.
Il sentimento di molti insegnanti specializzati in italiano L2 o Ls, che sono purtroppo nell'ombra o adombrati da chi si improvvisa tale per forza o per piacere, è quello di voler mettere a disposizione la propria professionalità e dire che le problematiche inerenti alla educazione linguistica e all'educazione interculturale dentro la scuola italiana del 2000, ha dei punti di riferimento imprescindibili sia a norma di Legge sia come strategia glottodidattica. Una disponibilità che può essere accolta tranquillamente nella scuola autonoma all'interno di un POF ricco di offerte.
Insegnare ad uno studente straniero significa anche scegliere un materiale che non abbia contenuti offensivi, troppo lontani dalla sua cultura e dal suo credo religioso: sapere che il modello italiano non è il suo modello ma è il modello che lo accoglie e in cui non necessariamente si deve omologare.
Gli insegnanti di italiano lingua seconda lo sanno bene quando producono il materiale didattico da proporre e su cui costruire l'apparato delle esercitazioni: impiegano molto del loro tempo al di fuori della classe ad analizzare i testi, a calibrarli per il livello di conoscenza della classe, per la provenienza geografica. 
L'editoria ancora non aiuta molto, nonostante la vivacità registrata negli ultimi 10 anni e le buone proposte. 
E' un fatto! Si dovrà trovare una chiara connotazione legislativa per il docente che si occupa di lingua italiana come lingua seconda in Italia.
L'educazione linguistica per gli studenti stranieri è il bisogno di un sapere fondamentale, per gli studenti italiani la possibilità di conoscere la geografia del mondo, viaggiando in casa. E viaggiare è conoscere sicuramente le differenze e arricchirsi.

Un caloroso ringraziamento a tutti i visitatori.

Nunzia Latini
Docente L2

Settembre 2000