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Reg. Tribunale Lecce n. 662 del 01.07.1997
- ISSN 1973-252X
Direttore responsabile: Dario Cillo


NOVEMBRE 2008


Scuola Governo Parlamento

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    Parlamento

     

    Camera

     

    Aula 6, 7, 10, 11, 12, 13 Il 13 novembre l'Aula approva i disegni di legge concernenti disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2009) (C1713) e bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2009 e bilancio pluriennale per il triennio 2009-2011 (C1714)
    Commissioni
    7a 4, 5, 6, 11, 12, 18, 19, 27

    Il 27 novembre la 7a Commissione della Camera esprime parere favorevole con condizioni ed osservazioni al Piano programmatico di interventi volti alla razionalizzazione dell’utilizzo delle risorse umane e strumentali del sistema scolastico

    PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

    La VII Commissione, cultura, scienza e istruzione della Camera dei deputati,
    esaminato il Piano programmatico di interventi volti alla razionalizzazione dell'utilizzo delle risorse umane e strumentali del sistema scolastico (n. 36), che reca misure fondamentali al fine di ridefinire una revisione degli ordinamenti scolastici, una riorganizzazione della rete scolastica, ivi compresi i centri territoriali per gli adulti e i corsi serali, nonché un razionale ed efficace utilizzo delle risorse umane delle scuole;
    tenuto conto di quanto evidenziato dal rappresentante del Governo nella seduta del 6 novembre 2008 nel corso della quale sono state evidenziate rilevanti considerazioni integrative relative al Piano programmatico in esame;
    acquisiti, altresì, i contributi offerti nel corso delle audizioni informali del 21 e del 23 ottobre 2008, da parte di rappresentanti di organizzazioni sindacali, di associazioni dei genitori, di associazioni di dirigenti ed insegnanti, di insegnanti precari, di associazioni di studenti; nonché delle osservazioni emerse nel corso dell'audizione informale del 28 ottobre 2008, di rappresentanti del Comitato di lavoro nazionale per l'apprendimento pratico della musica, e del 4 novembre 2008, di rappresentanti della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, di UPI (Unione delle Province d'Italia) e ANCI (Associazione nazionale dei Comuni italiani);
    preso atto dell'espressione del parere della Conferenza unificata Stato regioni e autonomie locali del 13 novembre 2008;
    considerato che, per la revisione degli ordinamenti scolastici sono stati approvati, nelle legislature XIV e XV, il decreto legislativo 19 febbraio 2004 n. 59, per la scuola dell'infanzia e del primo ciclo e il decreto legislativo 17 ottobre 2005 n. 226, relativo al secondo ciclo di istruzione e di istruzione e formazione professionale, modificato per la parte relativa all'istruzione tecnico-professionale dalla legge 2 aprile 2007, n. 40;
    rilevato che i parametri per il dimensionamento delle istituzioni scolastiche, previsti dal decreto del Presidente della Repubblica 18 giugno 1998 n. 233 e le disposizioni per l'istituzione, la soppressione o l'aggregazione delle scuole, previsti dal decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112 risultano tuttora vigenti e non omogeneamente applicati;
    evidenziata la necessità di coniugare la riqualificazione della spesa pubblica, con la qualità dell'offerta formativa, come già rilevato nel corso della XV legislatura nel Quaderno bianco sulla scuola, del settembre 2007, e dai conseguenti provvedimenti di bilancio adottati nella medesima legislatura;
    tenuto conto che all'interno della revisione dei piani di studio appare necessario valorizzare l'autonomia didattica delle scuole, secondo le disposizioni del decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275;
    con riferimento alla scuola dell'infanzia, occorre perseguire l'obiettivo della generalizzazione del servizio esteso anche ai bambini in età compresa tra i due e i due anni e sei mesi;
    in relazione alla scuola primaria del primo ciclo, la previsione dell'attivazione di classi funzionanti a 24 ore settimanali introdotte con la legge 30 ottobre 2008, n. 169 di conversione del decreto-legge 1o settembre 2008, n. 137, va integrata con gli ulteriori modelli organizzativi vigenti e sempre in ragione della domanda delle famiglie;
    riguardo alla scuola secondaria di primo grado, gli interventi di modifica oraria devono tendere a verificare l'effettiva necessità di prolungare il tempo scuola;
    rilevata inoltre l'esigenza per gli ordini di scuola dell'infanzia, primaria e secondaria di primo grado di armonizzare le indicazioni nazionali allegate al decreto legislativo n. 59 con le nuove indicazioni stabilite nella XV legislatura;
    in ordine alle modifiche delle tipologie dei percorsi scolastici del secondo ciclo, occorre prevedere idonei tempi e modalità di realizzazione della normativa di attuazione tali da consentire alle scuole e alle famiglie una piena assimilazione delle innovazioni introdotte ai fini delle iscrizioni per l'anno scolastico 2009/2010, purché compatibili con l'attuazione dell'articolo 64 del decreto legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133;
    in ordine ai percorsi di istruzione e formazione professionale, è necessario prevederne la prosecuzione, la messa a regime e l'espansione per soddisfare a pieno la domanda che proviene dalle famiglie e dagli studenti nelle diverse regioni;
    con riferimento ai centri di istruzione per gli adulti, la riorganizzazione dei moduli didattici dovrà rappresentare un chiaro investimento sulla educazione permanente al fine di raggiungere gli obiettivi fissati dal processo di Lisbona, in materia di life long learning;
    con riferimento al dimensionamento scolastico, si ritiene indispensabile tenere conto degli accordi interistituzionali stipulati in sede di Conferenza unificata Stato-regioni e autonomie locali;
    riguardo al migliore utilizzo delle risorse umane il criterio della formazione delle classi deve rispettare i parametri stabiliti per legge, condizionanti l'agibilità delle aule e dei laboratori scolastici, nel rispetto degli obiettivi previsti dall'articolo 64 del decreto legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133 ;
    è necessario, infine, prevedere piani di formazione dei docenti sui nuovi ordinamenti;
    considerata l'esigenza di rispettare i vincoli previsti dall'articolo 64, comma 6, del decreto legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito con modificazioni dalla legge 6 agosto 2008, n. 133,
    esprime

    PARERE FAVOREVOLE

    con le seguenti condizioni:
    1) con riferimento alla revisione degli ordinamenti scolastici:
    a) all'interno della revisione dei piani di studio, sia favorita la personalizzazione dei curricoli nell'ambito dell'autonomia didattica delle scuole anche attraverso la previsione di attività opzionali-facoltative;
    b) si individuino in modo più esplicito le competenze attese al termine dei percorsi scolastici, attraverso l'individuazione di profili in uscita, anche con riferimento alla valutazione esterna degli apprendimenti in linea con gli standard definiti in sede europea e OCSE;
    c) l'orario obbligatorio delle attività didattiche della scuola dell'infanzia deve garantire prioritariamente il tempo di 40 ore con l'assegnazione di due insegnanti per sezione e prevedere soltanto come modello organizzativo residuale lo svolgimento delle attività didattiche nella fascia antimeridiana con l'assegnazione di un unico docente per sezione, sulla base della esplicita richiesta delle famiglie;
    d) in relazione alla scuola primaria del primo ciclo, sia previsto che l'attivazione di classi affidate ad unico docente, funzionanti per un orario di 24 ore settimanali, sia effettuata sulla base di specifiche richieste delle famiglie e siano garantiti gli insegnamenti specialistici di religione e di inglese;
    e) sia stabilito il tempo scuola in funzione non soltanto delle esigenze di riorganizzazione didattica, ma soprattutto in ragione della domanda delle famiglie e pertanto siano garantiti differenti articolazioni dell'orario scolastico a 24, 27, 30 e 40 ore, mantenendo la figura dell'insegnante prevalente, secondo quanto previsto dal decreto legislativo n. 59;
    f) sia inoltre previsto che per le classi funzionanti a tempo pieno siano assegnati due docenti per classe;
    g) sia previsto, in ordine alla scuola secondaria di primo grado, un orario obbligatorio flessibile dalle 29 alle 30 ore, secondo i piani dell'offerta formativa delle scuole autonome;
    h) siano ridotte le classi funzionanti con il tempo prolungato, in assenza di richiesta effettiva delle famiglie e delle condizioni di funzionalità, e, viceversa, sia garantito che quelle realmente operanti, con il numero richiesto di alunni frequentanti, possano funzionare fino a 40 ore, compatibilmente con le risorse di organico, soddisfacendo le domande delle famiglie;
    i) si proceda all'armonizzazione delle indicazioni nazionali formulate nella XIV e XV legislatura;
    j) siano previste, a partire dall'anno scolastico in corso, iniziative di riqualificazione professionale finalizzate ai nuovi ordinamenti;
    k) si preveda uno slittamento del termine di iscrizione al primo anno di tutti i corsi di studi interessati dalla revisione degli ordinamenti, allo scopo di predisporre la nuova offerta formativa, per consentire alle famiglie e agli studenti di ricevere adeguate informazioni finalizzate alla scelta dei percorsi di studio;
    l) con riferimento ai centri di istruzione per gli adulti, sia definito l'assetto organizzativo-didattico, prevedendo un numero adeguato di materie di insegnamento, collegando l'autorizzazione dei medesimi corsi al monitoraggio degli esiti finali, nel rispetto dei principi fissati dalla strategia di Lisbona in ordine all'educazione continua e permanente;
    m) siano adeguatamente valorizzate le competenze scientifiche in tutti i percorsi scolastici e quelle musicali, ove presenti nei piani di studio;
    n) siano adeguatamente valorizzate durante le attività di sensibilizzazione e formazione alla «Cittadinanza e Costituzione» le competenze relative alla intelligenza sociale ed emotiva degli studenti anche attraverso metodologie di apprendimento attivo come la pratica teatrale;
    2) con riferimento alla riorganizzazione della rete scolastica:
    a) si dia attuazione all'articolo 3 del disegno di legge di conversione del decreto-legge 7 ottobre 2008, n. 154 atto parlamentare Camera 1891, in corso di esame presso la Camera dei deputati;
    3) con riferimento al razionale ed efficiente utilizzo delle risorse umane della scuola:
    a) sia previsto l'aumento del numero minimo medio degli alunni per classe, al fine di rispettare i parametri di agibilità di cui in premessa;
    b) sia tutelato il rapporto di un docente ogni due alunni disabili;
    c) in ordine alle nuove tipologie dei licei e degli istituti tecnici e professionali, si tenga in dovuto conto, ai fini dell'accorpamento delle classi di concorso e delle conseguenti assegnazioni delle cattedre, la competenza disciplinare specifica degli attuali docenti, anche ai fini della riconversione professionale dei docenti in esubero;
    d) sia potenziata e qualificata l'attività di formazione degli insegnanti specializzati di lingua inglese nella scuola primaria, al fine di generalizzare in modo compiuto e adeguato questo tipo di insegnamento;
    e) al fine di una razionalizzazione, si rivedano le tabelle che determinano l'organico di vari profili professionali del personale ATA;

    e con le seguenti osservazioni:
    a) appare opportuno coordinare, previo accordo con gli enti locali, le modalità di prosecuzione della sperimentazione delle «sezioni primavera» con quelle relative al servizio dell'anticipo, al fine di generalizzare l'accoglimento dei bambini in età compresa tra i ventiquattro e i trentasei mesi, nelle sezioni primavera o nella scuola dell'infanzia;
    b) sia considerata l'opportunità di inserire l'insegnamento delle materie del cinema e del teatro nell'ambito dei licei musicali e coreutici;
    c) si valuti l'opportunità di prevedere risorse dedicate ai percorsi di istruzione e formazione professionale al fine di garantirne la prosecuzione, la messa a regime e l'espansione anche come efficace strumento di contrasto alla dispersione scolastica e formativa;
    d) appare opportuno inoltre valorizzare, in tutti i percorsi scolastici, il ruolo formativo ed educativo dell'insegnamento delle discipline sportive;
    e) si valuti altresì l'opportunità di avviare un processo di superamento del ricorso all'esternalizzazione di servizi, in presenza di personale ATA impiegato a tempo indeterminato nelle scuole.

    7a 13, 27

    Norme per l’autogoverno delle istituzioni scolastiche e la libertà di scelta educativa delle famiglie, nonché per la riforma dello stato giuridico dei docenti (esame C. 953 Aprea e abbinate C. 808 e 813 Angela Napoli, C. 1199 Frassinetti, C. 1262 De Torre, C. 1468 De Pasquale e C. 1710 Cota – rel. Aprea)

     

    Senato

     

    Aula 26, 27, 28 Il 28 novembre l'Aula approva il DdL di conversione in legge del decreto-legge 10 novembre 2008, n. 180, recante disposizioni urgenti per il diritto allo studio, la valorizzazione del merito e la qualità del sistema universitario e della ricerca
    Aula 4, 5, 6, 11 L'11 novembre l'Aula approva il DdL conversione in legge del DL 154/08, recante disposizioni urgenti per il contenimento della spesa sanitaria e in materia di regolazioni contabili con le autonomie locali

    Il 5 novembre il relatore di maggioranza ha presentato due emendamenti, il primo all'articolo 2 sui bilanci degli enti locali, il secondo che riformula l'articolo 3, sui piani di dimensionamento delle istituzioni scolastiche.

    «Art. 3. - (Definizione dei piani di dimensionamento delle istituzioni scolastiche rientranti nelle competenze delle regioni e degli enti locali) -
    1. All'articolo 64 del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112. convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, dopo il comma 4-ter sono inseriti i seguenti:
    "4-quater. Ai fini del conseguimento degli obiettivi di cui al presente articolo, le Regioni e gli enti locali, nell'ambito delle rispettive competenze, per l'anno scolastico 2009/2010, assicurano il dimensionamento delle istituzioni scolastiche autonome nel rispetto dei parametri fissati dall'articolo 2 del regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 18 giugno 1998, n. 233, da realizzarsi comunque non oltre il 31 dicembre 2008, in ogni caso per il predetto anno scolastico la consistenza numerica dei punti di erogazione dei servizi scolastici non deve superare quella relativa al precedente anno scolastico 2008/2009.
    4-quinquies. Per gli anni scolastici 2010/2011 e 2011/2012, il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca e il Ministro dell'economia e delle finanze, sentito il Ministro per i rapporti con le regioni, promuovono, entro il 15 giugno 2009, la stipula di un'intesa in sede di Conferenza unificata per disciplinare l'attività di dimensionamento della rete scolastica, ai sensi del comma 4, lettera f)-ter, con particolare riferimento ai punti di erogazione del servizio scolastico. Detta intesa prevede la definizione dei criteri finalizzati alla riqualificazione del sistema scolastico, al contenimento della spesa pubblica nonché ai tempi e alle modalità di realizzazione, mediante la previsione di appositi protocolli d'intesa tra le Regioni e gli uffici scolastici regionali.
    4-sexies. In sede di Conferenza unificata si provvede al monitoraggio dell'attuazione delle disposizioni di cui ai commi 4-quater e 4-quinquies; in relazione agli adempimenti di cui al comma 4-quater il monitoraggio è finalizzato anche all'adozione, entro il 15 febbraio 2009, degli eventuali interventi necessari per garantire il conseguimento degli obiettivi di finanza pubblica"».

    Commissioni
    7a 25, 26, 27, 28 Disegni di legge concernenti disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2009) e bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2009 e bilancio pluriennale per il triennio 2009-2011
    7a 18, 19, 20, 25, 26, 27, 28 Conversione in legge del decreto-legge 10 novembre 2008, n. 180, recante disposizioni urgenti per il diritto allo studio, la valorizzazione del merito e la qualità del sistema universitario e della ricerca
    7a 4, 5, 11, 12, 13, 18, 19, 20, 25, 26, 27, 28 Piano programmatico di interventi volti alla razionalizzazione dell’utilizzo delle risorse umane e strumentali del sistema scolastico
    7a 4, 5 Nuove norme in materia di difficoltà specifiche d'apprendimento

    Governo

    28 Il Consiglio dei Ministri si riunisce alle ore 12,30 a Palazzo Chigi

    Il Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi ed il Ministro dell’economia e delle finanze, Giulio Tremonti, hanno illustrato al Consiglio il decreto-legge con il quale il Governo vara oggi misure a sostegno della famiglia, del lavoro, dell’occupazione e dell’impresa, ridisegnando in funzione anti-crisi il quadro strategico nazionale.
    Alla luce della delicata congiuntura economica internazionale il Governo interviene con un pacchetto di rilevanti misure volte direttamente ed indirettamente ad alleviare gli effetti negativi che l’attuale globale recessione economica provoca sulle famiglie e sui soggetti più bisognosi, ma anche sull’economia e sul mondo della produzione, si produrranno così ripercussioni positive sull’intera società civile.
    Tra le misure: i cittadini residenti che compongono un nucleo familiare a basso reddito da lavoro dipendente o pensione o redditi assimilati riceveranno un bonus straordinario tra i duecento ed i mille euro, parametrato al numero dei componenti del nucleo familiare e a seconda che in famiglia vi siano portatori di handicap; i mutui per l’acquisto della prima casa non potranno superare il 4% e, per i mutui già stipulati, lo Stato si accollerà l’eventuale parte eccedente; le tariffe vengono bloccate o ridotte per tutte le forniture abituali (fuorché l’acqua) fino al 31 dicembre 2009; a decorrere dal 1° gennaio 2009 le famiglie economicamente svantaggiate che hanno diritto all’applicazione delle tariffe agevolate per la fornitura di energia elettrica avranno anche diritto alla compensazione della spesa per la fornitura di gas naturale; in aiuto ai lavoratori pendolari sono bloccati i pedaggi autostradali e le tariffe ferroviarie sulle tratte regionali. Viene inoltre previsto un prestito (a tasso particolarmente agevolato) alle famiglie nel cui ambito avvengano nuove nascite, al fine di supportare le spese connesse alle esigenze dei primi anni di vita. A tali misure va aggiunto il beneficio della “carta acquisti” recentemente varato dal Governo.
    Il decreto-legge vara anche una serie di importanti misure a sostegno dell’economia e dell’impresa: l’imposta sul reddito delle società e l’imposta regionale sulle attività produttive vengono ridotte di tre punti percentuali; viene prorogata la detassazione dei salari di produttività con innalzamento da 30 a 35.000 euro del reddito massimo per beneficiare dell’aliquota agevolata e con innalzamento da 3 a 6.000 euro del salario di produttività agevolato fiscalmente. Il sostegno “in deroga” al reddito di coloro che perdono il lavoro sarà garantito dal nuovo Fondo sociale per l’occupazione e la formazione, nel quale confluisce anche il Fondo occupazione per gli ammortizzatori in deroga, finanziato per un miliardo e 26 milioni di euro. La detassazione riguarderà anche i militari e le forze dell’ordine e di soccorso. L’IVA verrà pagata al momento dell’effettiva riscossione dei corrispettivi. Vengono inoltre ridotti i costi amministrativi sostenuti dalle imprese e viene prevista la revisione degli studi di settore, soprattutto in talune aree del Paese, per rimodulare gli indicatori di reddito agli effetti della congiuntura. Al fine di incentivare il rientro in Italia di ricercatori residenti all’estero viene previsto che siano fiscalmente imponibili solo per il dieci per cento.
    Il decreto-legge concreta poi il deciso intendimento del Governo di accelerare le procedure per la realizzazione di opere, comprese quelle di messa in sicurezza delle scuole. Interventi a sostegno dei trasporti pubblici locali e delle ferrovie e ulteriori misure di lotta e contrasto all’evasione fiscale completano la manovra di sostegno all’economia.
    Il Consiglio ha inoltre approvato i seguenti provvedimenti: (...)
    su proposta del Ministro degli affari esteri, Franco Frattini:
    - due disegni di legge per la ratifica e l’esecuzione dei seguenti Atti internazionali:
    (...) 2. Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità; si prevede altresì l’istituzione dell’Osservatorio nazionale sulle condizioni delle persone con disabilità; (co-proponente il Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali). (...)
    La seduta ha avuto termine alle ore 13,00.

    19 Il Consiglio dei Ministri si riunisce alle ore 09,30 a Palazzo Chigi

    (...) In considerazione dell’interesse pubblico coinvolto, nonché della mancata intesa raggiunta nella sede della Conferenza unificata, il Consiglio dei Ministri ha approvato con deliberazione motivata, su proposta del Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali, Maurizio Sacconi (a norma dell’articolo 3, comma 2, della legge n.281 del 1997), i criteri e le modalità di riparto delle risorse relative al diritto-dovere di istruzione e formazione per gli esercizi finanziari 2007-2008. (...)
    La seduta ha avuto termine alle ore 10,10.

    13 Si è svolto nel pomeriggio a Palazzo Montecitorio (Sala del Governo), il Consiglio dei Ministri, appositamente convocato per l'approvazione della Nota di Variazione al Bilancio dello Stato.
    13 Il Consiglio dei Ministri si riunisce alle ore 09,15 a Palazzo Chigi
    La seduta ha avuto termine alle ore 10,10.
    6 Il Consiglio dei Ministri si riunisce alle ore 15,20 a Palazzo Chigi

    Il Consiglio ha approvato, su proposta del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, Mariastella Gelmini, un decreto-legge in materia di diritto allo studio, valorizzazione del merito e qualità del sistema universitario e della ricerca.
    In particolare il decreto-legge contiene disposizioni finalizzate a:
    1) favorire il reclutamento di giovani ricercatori nelle Università;
    2) incentivare con una quota significativa del finanziamento statale (7%) le Università che, sulla base di parametri oggettivi di valutazione, favoriscono la ricerca ed il merito;
    3) prevedere parametri oggettivi per la valutazione dei professori e dei ricercatori e per la formazione delle Commissioni di valutazione;
    4) stanziare nuove risorse per favorire la realizzazione di residenze universitarie e consentire a tutti i capaci e meritevoli aventi diritto di usufruire delle borse di studio.
    Dopo l’approvazione delle misure più urgenti contenute nel decreto-legge, il Ministro Mariastella Gelmini ha presentato al Consiglio le
    linee guida per l’Università, che costituiranno i contenuti di un ampio disegno di legge di prossima presentazione al Parlamento ed i cui capisaldi saranno: autonomia degli Istituti, responsabilità degli operatori e riconoscimento del merito.
    Il Consiglio ha poi approvato un decreto presidenziale, su proposta dei Ministri Brunetta e Tremonti, che autorizza il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca ad assumere a tempo indeterminato centodieci unità di personale docente di prima e di seconda fascia presso le Istituzioni di alta formazione artistica, musicale e coreutica (AFAM); le assunzioni autorizzate fanno fronte alle urgenti esigenze di personale per l’attività didattica nell’anno accademico 2008-2009.
    Il Ministro per le politiche europee, Andrea Ronchi, ha presentato al Consiglio il Programma nazionale di riforma 2008- 2010 connesso alla rinnovata Strategia di Lisbona per la crescita e l’occupazione, redatto con il Comitato tecnico permanente del CIACE (Comitato interministeriale per gli affari comunitari europei). Il precedente Programma, redatto nel 2005, individuava nelle liberalizzazioni, nelle semplificazioni, nella ricerca e innovazione, nel capitale umano e nelle infrastrutture le cinque priorità da perseguire assieme alle politiche di stabilità di bilancio e alle politiche del lavoro; a tre anni di distanza le politiche contenute in quel documento sono state attuate con effetti positivi riconosciuti anche in sede europea. Il Programma approvato oggi evidenzia l’importanza per l’Italia del perseguimento dell’ulteriore obiettivo della crescita della produttività e della perequazione delle differenze regionali, con il superamento di rigidità nel funzionamento del mercato del lavoro, la crescita della concorrenza e degli investimenti in ricerca e sviluppo. (...)
    La seduta ha avuto termine alle ore 16,40.

     



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