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Reg. Tribunale Lecce n. 662 del 01.07.1997
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Direttore responsabile: Dario Cillo


 

Promozione del merito degli studenti, dell'eccellenza dei dirigenti e dei docenti e della qualità delle scuole (Atto di Indirizzo Ministeriale per le attività dell'ANSAS per il 2009)

 

La C.M. n° 100/08, a proposito di indicazioni per l'insegnamento di "Cittadinanza e Costituzione", richiama le indicazioni programmatiche assegnate dal MIUR all'ANSAS (Agenzia Nazionale per lo Sviluppo dell'Autonomia Scolastica, ex IRRE) per il 2009 con l'Atto d'Indirizzo del 15 settembre 2008 prot. n. 9690, concernenti il sostegno alla formazione degli studenti, del personale della scuola e alla qualità delle singole scuole.

Tale Atto d'Indirizzo richiama espressamente le dichiarazioni rese dal Ministro Gelmini alla Camera il 10 giugno 2008 (vedi I "diversamente abili") in cui, tra l'altro, il Ministro sottolinea la necessità di attenzione agli alunni con disabilità integrati nelle sezioni e classi comuni delle scuole di ogni ordine e grado.

Dal momento che l'Atto d'Indirizzo non fa riferimenti espliciti agli alunni con disabilità, si ritiene necessario effettuarne una lettura alla luce dell'audizione della Camera.

In primo luogo va chiarito che l'insegnamento di "Cittadinanza e Costituzione" deve comprendere anche l'educazione di tutti gli alunni all'accoglienza ed all'integrazione non solo dei compagni stranieri, ma anche di quelli con disabilità. Ciò in forza dell'art. 2 della Costituzione che fa espresso riferimento al rispetto dei doveri di solidarietà fra tutti gli esseri umani che sono portatori dei corrispondenti diritti, oggi ulteriormente sottolineati dalla Convenzione Universale dei Diritti Umani delle Persone con Disabilità approvata dall'ONU ed in fase di ratifica da parte del Parlamento Italiano.

Alla luce di quanto sopra la lettura dell'Atto d'Indirizzo del 15/09/2008 assume un interesse particolare. Infatti laddove si prospetta come obiettivo del sistema d'istruzione il potenziamento degli apprendimenti e delle competenze e della conseguente valutazione del merito degli alunni, questa espressione deve intendersi riferita anche agli alunni con disabilità, qualunque ne sia la tipologia e il grado di gravità.

Quando ancora si prevede un potenziamento della formazione iniziale ed in servizio dei dirigenti scolastici, nonché del personale docente e dei collaboratori scolastici, tali interventi formativi dovranno riguardare necessariamente anche gli aspetti concernenti l'integrazione scolastica.

Dove si parla ancora di potenziare la qualità delle singole scuole, tale qualità deve riguardare necessariamente anche l'accoglienza degli alunni con disabilità, l'impostazione, la gestione e la verifica collegiale del loro progetto di integrazione scolastica ed extra scolastica, pena la violazione degli obiettivi di qualità che la direttiva vuole sia realizzata in tutte le scuole.

Per misurare la qualità dell'integrazione scolastica da parte delle singole scuole, diviene sempre più urgente che il MIUR d'intesa con la Conferenza Stato-Regioni individui degli indicatori idonei a misurare i livelli di qualità anche sulla base dell'apposita ricerca realizzata per conto del MIUR nel 2004 da parte dell'INVALSI (vedi scheda n. 181).

Per la realizzazione di tutto quanto sopra è da tener presente che le singole Direzioni Generali del Ministero possono contare su appositi finanziamenti derivanti dalla Legge n° 104 del 1992 e dalla Legge n° 69 del 2000, confluiti nell'apposito fondo per il miglioramento dell'offerta formativa di cui alla Legge n° 440/97.



OSSERVAZIONI

Nella direttiva citata mancano purtroppo i riferimenti espliciti all'integrazione degli alunni con disabilità, anche con riguardo alle singole Direzioni Generali che hanno indubbiamente competenze nei confronti di questi alunni, prima fra tutte quella per lo Studente, ma pure quella per gli Ordinamenti e quella del Personale.

Siccome queste Direzioni forniranno indicazioni agli Uffici Scolastici Regionali sulla realizzazione dei progetti formativi previsti dalla direttiva ministeriale, sarebbe opportuno che i genitori, possibilmente tramite le loro associazioni, stimolino i dirigenti scolastici e gli Uffici Scolastici Provinciali a far rientrare nei progetti che saranno presentati anche gli aspetti concernenti l'integrazione scolastica, onde evitare che altri problemi attualmente ritenuti più urgenti possano far trascurare quelli, sempre presenti, concernenti la qualità dell'integrazione degli alunni con disabilità.

 

07-01-2009

Avvocato Salvatore Nocera
Responsabile Area Normativo-Giuridica
dell’Osservatorio Scolastico sull’Integrazione dell’AIPD Nazionale


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