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Reg. Tribunale Lecce n. 662 del 01.07.1997
- ISSN 1973-252X
Direttore responsabile: Dario Cillo


MAGGIO 2009


Scuola Governo Parlamento

gennaio 2009
febbraio 2009
marzo 2009
aprile 2009
maggio 2009
giugno 2009
luglio 2009
agosto 2009
settembre 2009
ottobre 2009
novembre 2009
dicembre 2009

 

     

    Parlamento

     

    Camera

     

    Aula
    Commissioni
    7a 19, 26 Norme per l’autogoverno delle istituzioni scolastiche e la libertà di scelta educativa delle famiglie, nonché per la riforma dello stato giuridico dei docenti (esame C. 953 Aprea e abbinate C. 808 e 813 Angela Napoli, C. 1199 Frassinetti, C. 1262 De Torre, C. 1468 De Pasquale e C. 1710 Cota – rel. Aprea)
    7a 5 Deliberazione di un’indagine conoscitiva sulle problematiche connesse all’accoglienza di alunni con cittadinanza non italiana nel sistema scolastico italiano
    7a 6 Audizione del Ministro dell’istruzione, università e ricerca, Mariastella Gelmini, sulle problematiche connesse al settore dell’istruzione
     

    Senato

     

    Aula
    Commissioni
    7a 19 Approvazione DdL Nuove norme in materia di difficoltà specifiche d'apprendimento

    Governo

    28 Il Consiglio dei Ministri si riunisce alle ore 9,20 a Palazzo Chigi

    Sono stati approvati i seguenti provvedimenti: (...)
    su proposta del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, Mariastella Gelmini:
    - un regolamento che coordina le disposizioni vigenti in materia di criteri per la valutazione degli studenti,. La valutazione complessiva, fino ad oggi legata sostanzialmente ai livelli di apprendimento, terrà conto anche del comportamento degli studenti quale elemento essenziale del processo formativo e requisito di base per l’ammissione agli anni successivi ed agli esami di Stato. Si tratta di un principio cardine già varato dal decreto-legge 1° settembre 2008, n.137, che viene ora coordinato con le varie disposizioni in materia di valutazione succedutesi nel tempo. Sul testo è stato acquisito il parere del Consiglio di Stato;
    - un regolamento per la determinazione degli organici del personale amministrativo, tecnico ed ausiliario (ATA) delle istituzioni scolastiche ed educative statali, sul quale hanno espresso parere il Consiglio di Stato e la Conferenza unificata;
    - due schemi di regolamenti, sui quali verranno acquisiti i pareri prescritti, rispettivamente per il riordino degli istituti tecnici e degli istituti professionali, in attuazione di quanto previsto dal decreto-legge n.112 del 2008, articolo 64, comma 4; (...)
    La seduta ha avuto termine alle ore 10,30.

    Di seguito i comunicati stampa del MIUR:

    Regolamento sulla valutazione degli studenti
    (Roma, 28 maggio 2009) Questa mattina il Consiglio dei Ministri ha approvato in via definitiva il Regolamento sulla valutazione degli studenti nelle scuole di ogni ordine e grado.
    Queste le principali novità contenute nel provvedimento:
    Scuola Primaria (scuola elementare)
    Nella scuola primaria gli alunni saranno valutati dall'insegnante unico di riferimento.
    La valutazione terrà conto del livello di conoscenza e del rendimento scolastico complessivo degli alunni nelle singole materie.
    La valutazione nelle singole materie sarà espressa in voti numerici così come avviene in tutti i Paesi Europei.
    Solo per l'insegnamento della religione cattolica resta la valutazione attraverso un giudizio sintetico formulato dal docente.
    I docenti di sostegno parteciperanno alla valutazione di tutti gli alunni.
    Nella scuola elementare gli alunni potranno essere non ammessi alla classe successiva solo in casi eccezionali e motivati.
    »Voto in condotta nella scuola elementare
    Il voto in condotta nella scuola elementare sarà espresso attraverso un giudizio del docente o dei docenti contitolari.
    Scuola secondaria di I grado (scuola media)
    Nella scuola secondaria di primo grado gli studenti saranno valutati nelle singole materie con voti numerici. Questo metodo di valutazione riguarderà anche l'insegnamento della musica.
    Anche alle medie l'insegnamento della religione cattolica continuerà ad essere valutato attraverso un giudizio sintetico del docente.
    Per essere ammessi all'anno successivo, comunque, sarà necessario avere almeno 6 in ogni materia.
    Per la ammissione all'esame di Stato di terza media gli alunni dovranno conseguire la sufficienza in tutte le materie, compreso il voto in condotta.
    In sede d'esame finale agli alunni particolarmente meritevoli che conseguiranno il punteggio di 10 decimi potrà essere assegnata la lode dalla commissione che deciderà all'unanimità.
    »Voto in condotta alle scuole medie
    Il voto in condotta nella scuola secondaria di primo grado sarà espresso con un voto numerico accompagnato da una nota di illustrazione e riportato anche in lettere in pagella.
    Scuola secondaria di II grado (scuola superiore)
    Alle scuole superiori la valutazione intermedia e finale degli apprendimenti è effettuata dal consiglio di classe.
    Nello scrutinio finale il consiglio di classe sospenderà il giudizio degli alunni che non hanno conseguito la sufficienza in una o più materie, senza decidere immediatamente la non promozione, ma comunicando i risultati conseguiti nelle altre materie. A conclusione dei corsi di recupero per le carenze dimostrate il consiglio di classe, dopo aver accertato il recupero delle lacune formative entro la fine dello stesso anno scolastico, non oltre la data di inizio delle lezioni dell'anno successivo, formulerà il giudizio finale e l'ammissione alla classe successiva.
    Secondo quanto indicato dall'ordinanza ministeriale n.40 dell'8 aprile 2009, per l'anno scolastico 2008/09, per l'ammissione all'esame di Stato sarà necessaria la media del 6. Il voto in condotta concorrerà alla formazione della media.
    A partire dall'anno scolastico 2009/10 saranno ammessi all'esame di Stato tutti gli studenti che conseguiranno la sufficienza in tutte le materie e in condotta.
    Accesso diretto all'esame di stato per gli "ottisti"
    Saranno ammessi direttamente agli esami di Stato gli studenti che in quarta hanno conseguito 8 decimi in ciascuna materia e nel comportamento e che hanno riportato una votazione non inferiore al 7 in ciascuna disciplina, 8 per la condotta nelle classi seconda e terza.
    L'educazione fisica concorre come ogni altra disciplina alla determinazione della media dei voti.
    »Voto in condotta alle scuole secondarie di primo e secondo grado
    Con il Regolamento approvato oggi dal Consiglio dei Ministri il voto sul comportamento concorrerà alla determinazione dei crediti scolastici.
    Il 5 in condotta sarà attribuito dal consiglio di classe per gravi violazioni dei doveri degli studenti definiti dallo Statuto delle studentesse e degli studenti, purché prima sia stata data allo studente una sanzione disciplinare. Inoltre, l'insufficienza in condotta dovrà essere motivata con un giudizio e verbalizzata in sede di scrutinio intermedio e finale.
    Una sanzione disciplinare, quindi, sarà come un cartellino giallo, dopo il quale se i comportamenti gravi persisteranno il collegio dei docenti darà il cartellino rosso e cioè il 5 in condotta.
    La valutazione del comportamento è partita già nel primo quadrimestre dell'anno scolastico in corso ed ha portato a galla circa 34 mila insufficienze. Gli studenti avranno tempo nella seconda parte dell'anno per recuperare.
    L'insufficienza nel voto di condotta (voto inferiore a 6) comporterà la non ammissione all'anno successivo o agli esami di Stato.
    Valutazione degli alunni con disabilità
    Per la valutazione degli alunni con disabilità si dovrà tener conto, oltre che del comportamento, anche delle discipline e delle attività svolte sulla base del piano educativo individualizzato. Inoltre si prevede, per gli alunni disabili, la predisposizione di prove di esame differenziate, corrispondenti agli insegnamenti impartiti e idonei a valutare il progresso dell'alunno in rapporto alle sue potenzialità e ai livelli di apprendimento iniziali.
    Valutazione degli alunni con difficoltà specifica di apprendimento-DSA
    Per gli alunni in situazione di difficoltà specifica di apprendimento debitamente certificate per la prima volta viene dettata una disciplina organica, con la quale si prevede che, in sede di svolgimento delle attività didattiche, siano attivate adeguate misure dispensative e compensative e che la relativa valutazione sia effettuata tenendo conto delle particolari situazioni ed esigenze personali degli alunni.
    Obbligo scolastico
    Resta confermato l'obbligo scolastico fino al sedicesimo anno di età, sempre nel quadro del diritto-dovere all'istruzione e alla formazione.

    Riordino istruzione tecnica e professionale
    (Roma, 28 maggio 2009) Finalmente con il riordino dell'istruzione tecnica e professionale, inizia oggi il processo di riforma della scuola secondaria.
    Questa mattina, infatti, dopo 78 anni dall'ultimo riordino datato 1931, il Consiglio dei Ministri ha approvato 2 Regolamenti che riformano gli istituti tecnici e gli istituti professionali.
    Le norme introdotte con i nuovi Regolamenti riorganizzano e potenziano questi istituti a partire dall'anno scolastico 2010-2011 come scuole dell'innovazione.
    "Il rilancio della cultura tecnica e professionale - ha affermato il ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini - è la migliore risposta della scuola alla crisi, perché favorisce la formazione del capitale umano necessario per il rilancio del made in Italy e perché consente una pluralità di scelte formative integrate con la formazione professionale regionale, in contrasto con i rischi di dispersione scolastica.
    I nuovi regolamenti vanno in continuità con il già annunciato scopo di rilanciare e potenziare la formazione tecnica e professionale - ha ribadito il ministro - che ha già dato importanti risultati come un aumento del numero degli iscritti già per il prossimo anno, soprattutto nelle regioni con maggiore presenza industriale.
    Recenti indagini dimostrano che esiste una domanda di tecnici che è esattamente il doppio dell'offerta (300.000 tecnici richiesti dalle imprese contro i 140.000 attualmente offerti). Iscriversi ai nuovi istituti tecnici e professionali consentirà ai giovani maggiori opportunità occupazionali e una riduzione dei tempi di transizione tra scuola, formazione e lavoro".
    Ecco i punti principali dei due regolamenti:
    Riordino degli istituti tecnici
    Attualmente in Italia gli istituti tecnici sono 1.800 suddivisi in 10 settori e 39 indirizzi. Le classi dei tecnici sono 40.307 frequentate da 873.522 alunni.
    Con il nuovo Regolamento, invece, si è puntato a limitare la frammentazione degli indirizzi, rafforzando il riferimento ad ampie aree scientifiche e tecniche di rilevanza nazionale.
    Nuovi istituti tecnici: 2 settori e 11 indirizzi
    I nuovi istituti tecnici si divideranno in 2 settori: economico e tecnologico ed avranno un orario settimanale corrispondente a 32 ore di lezione. Saranno ore effettive contro le attuali 36 virtuali (della durata media di 50 minuti).
    Nel settore economico sono stati inseriti 2 indirizzi:
    1. amministrativo, finanza e marketing;
    2. turismo.
    Nel settore tecnologico sono stati definiti 9 indirizzi:
    1. meccanica, meccatronica ed energia;
    2. trasporti e logistica;
    3. elettronica ed elettrotecnica;
    4. informatica e telecomunicazioni;
    5. grafica e comunicazione;
    6. chimica, materiali e biotecnologie;
    7. sistema moda;
    8. agraria e agroindustria;
    9. costruzioni, ambiente e territorio.
    Tutti gli attuali corsi di ordinamento e le relative sperimentazioni degli istituti tecnici confluiranno gradualmente nel nuovo ordinamento.
    Più ore di laboratorio
    Il Regolamento prevede, inoltre, lo sviluppo di metodologie innovative basate sulla didattica laboratoriale, ovvero su una metodologia che considera il laboratorio un modo efficace di fare scuola in tutti gli ambiti disciplinari, compresi gli insegnamenti di cultura generale (per esempio. Italiano e storia).
    Gli indirizzi del settore tecnologico hanno inoltre i seguenti spazi di insegnamento in laboratorio:
    * 264 ore nel biennio;
    * 891 ore nel triennio di cui 561 ore in terza e quarta e 330 ore in quinta.
    Più autonomia e flessibilità dell'offerta formativa
    I nuovi istituti tecnici sono caratterizzati da un'area di istruzione generale comune a tutti e due i percorsi e in distinte aree di indirizzo che possono essere articolate, sulla base di un elenco nazionale continuamente aggiornato nel confronto con le Regioni e le Parti sociali, in un numero definito di opzioni legate al mondo del lavoro, delle professioni e del territorio. Per questo, gli istituti tecnici avranno a disposizione ampi spazi di flessibilità (30% nel secondo biennio e 35% nel quinto anno) all'interno dell'orario annuale delle lezioni dell'area di indirizzo. Questi spazi di flessibilità si aggiungono alla quota del 20% di autonomia rispetto al monte ore complessivo delle lezioni di cui già godono le scuole. In questo modo possono essere recuperati e valorizzati settori produttivi strategici per l'economia del Paese (come, ad esempio, la plasturgia, la metallurgia, il cartario, le costruzioni aereonautiche ecc.)

    Ore dedicate alle 2 aree:
      AREA ISTRUZIONE GENERALE AREA INDIRIZZO
    Primo biennio 660 ore 396 ore
    Secondo biennio e quinto anno 495 ore 561 ore

    Struttura del percorso didattico
    Il percorso didattico degli istituti tecnici è strutturato in:
    * un primo biennio, dedicato all'acquisizione dei saperi e delle competenze previsti per l'assolvimento dell'obbligo di istruzione e di apprendimenti che introducono progressivamente agli indirizzi in funzione orientativa;
    * un secondo biennio e un quinto anno, che costituiscono un complessivo triennio in cui gli indirizzi possono articolarsi nelle opzioni richieste dal territorio e dal mondo del lavoro e delle professioni;
    * il quinto anno si conclude con l'esame di Stato. Le commissioni giudicatrici possono avvalersi anche di esperti.
    Più inglese
    Inoltre sono state incrementate le ore dello studio della lingua inglese ed è stata prevista la possibilità di introdurre lo studio di altre lingue straniere.
    Insegnamento di scienze integrate
    E' previsto l'insegnamento di scienze integrate, al quale concorrono, nella loro autonomia, le discipline di "Scienze della terra e biologia", di "Fisica" e di "Chimica", con l'obiettivo di potenziare la cultura scientifica secondo una visione sistemica.
    Nuovi modelli organizzativi
    Il Regolamento prevede l'introduzione di nuovi modelli organizzativi per sostenere il ruolo delle scuole come centri di innovazione, attraverso la costituzione di
    * Dipartimenti, quali articolazioni funzionali del collegio dei docenti per un aggiornamento costante dei percorsi di studio, soprattutto nelle aree di indirizzo;
    * l'istituzione di un Comitato tecnico-scientifico, con composizione pariretica di docenti ed esperti, finalizzato a rafforzare il raccordo sinergico tra gli obiettivi educativi della scuola, le innovazioni della ricerca scientifica e tecnologica, le esigenze del territorio e i fabbisogni professionali espressi dal mondo produttivo;
    * la realizzazione di un Ufficio tecnico per migliorare l'organizzazione e la funzionalità dei laboratori e la loro sicurezza per le persone e per l'ambiente.
    * monitoraggio e valutazione delle innovazioni anche in relazione alle indicazioni dell'Unione europea.
    Rafforzato rapporto con il mondo del lavoro e delle professioni
    Le norme introdotte hanno come obiettivo la creazione di un raccordo più stretto con il mondo del lavoro e delle professioni, compreso il volontariato e il privato sociale, attraverso la più ampia diffusione di stage, tirocini, alternanza scuola-lavoro.
    I risultati di apprendimento previsti a conclusione degli istituti tecnici saranno definiti entro il 2009 con uno specifico decreto ministeriale, attraverso il più ampio confronto e il pieno coinvolgimento dei docenti, dei dirigenti e del personale degli istituti tecnici.
    Per preparare l'applicazione del Regolamento sono previste misure di accompagnamento con attività di Informazione/formazione del personale scolastico sui contenuti della riforma e con una Campagna di informazione in relazione alle scelte per gli studenti e le famiglie per l'anno scolastico 2010/2011.
    Riordino istituti professionali
    In Italia, attualmente studiano in 1.425 istituti professionali 545.229 alunni, suddivisi in 25.762 classi. Esistono 5 settori di istruzione professionale, con 27 indirizzi.
    Con il riordino dell'istruzione professionale sarà riaffermata l'identità di questo tipo di scuola nell'ambito dell'istruzione superiore e i giovani acquisiranno le conoscenze e le competenze necessarie per ricoprire ruoli tecnici operativi nei settori produttivi di riferimento.
    Gli studenti e le loro famiglie avranno immediatamente risposte chiare sulle possibilità di inserimento nel mondo del lavoro e sul passaggio all'istruzione universitaria.
    Verrà superata la sovrapposizione con l'istruzione tecnica, si pongono le basi per un raccordo organico con il sistema d'istruzione e formazione professionale, di competenza delle Regioni. I servizi d'istruzione saranno più efficaci e le risorse utilizzate più efficientemente.
    I nuovi istituti professionali
    Gli istituti professionali si articolano in 2 macrosettori: istituti professionali per il settore dei servizi e istituti professionali per il settore industria e artigianato. Ai 2 settori corrispondono 6 indirizzi.
    Il percorso Settore dei servizi si articola negli indirizzi:
    1. Servizi per l'agricoltura e lo sviluppo rurale;
    2. Servizi per la manutenzione e l'assistenza tecnica;
    3. Servizi socio-sanitari;
    4. Servizi per l'enogastronomia e l'ospitalità alberghiera;
    5. Servizi commerciali.
    Il percorso Settore industria e artigianato:
    1. produzioni artigianali e industriali
    Tutti gli attuali corsi di ordinamento e le relative sperimentazioni degli istituti professionali confluiranno gradualmente nel nuovo ordinamento.
    Ore di insegnamento
    Gli istituti professionali avranno un orario settimanale corrispondente di 32 ore di lezione. Saranno ore effettive contro le attuali 36 virtuali (della durata media di 50 minuti).
    Più flessibilità dell'offerta formativa
    Gli istituti professionali avranno maggiore flessibilità rispetto agli istituti tecnici. In particolare gli spazi di flessibilità nell'area di indirizzo riservati agli istituti professionali, aggiuntivi alla quota del 20% di autonomia già prevista, ammontano al 25% in prima e seconda, al 35% in terza e quarta, per arrivare al 40% in quinta.
    Nelle quote di flessibilità, è possibile:
    * articolare le aree di indirizzo in opzioni;
    * introdurre insegnamenti alternativi inclusi in un apposito elenco nazionale, definito con decreto ministeriale, per rispondere a particolari esigenze del mondo del lavoro e delle professioni, senza incorrere in una dispendiosa proliferazione e frammentazione di indirizzi.

    La struttura del percorso quinquennale
      AREA ISTRUZIONE GENERALE AREA INDIRIZZO
    Primo biennio 660 ore 396 ore
    Secondo biennio e quinto anno 495 ore 561 ore

    La struttura del percorso quinquennale
    Il percorso è articolato in:
    2 bienni e 1 quinto anno
    (il secondo biennio è articolato in singole annualità per facilitare i passaggi tra diversi sistemi di istruzione e formazione)
    Offerta coordinata con la formazione professionale regionale
    Gli istituti professionali potranno utilizzare le quote di flessibilità per organizzare percorsi per il conseguimento di qualifiche di durata triennale e di diplomi professionali di durata quadriennale nell'ambito dell'offerta coordinata di istruzione e formazione professionale programmata dalle Regioni nella loro autonomia, sulla base di accordi con il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca.
    Più laboratorio e tirocini
    * Più ore in laboratorio;
    * Stage, tirocini e alternanza scuola-lavoro per apprendere in contesti operativi soprattutto nel secondo biennio e nel quinto anno.
    Nuovi modelli organizzativi
    Il Regolamento prevede l'introduzione di nuovi modelli organizzativi per sostenere il ruolo delle scuole come centri di innovazione, attraverso la costituzione di
    * Dipartimenti, quali articolazioni funzionali del collegio dei docenti per favorire l'integrazione disciplinare e la progettazione formativa;
    * l'istituzione di un Comitato tecnico-scientifico, con composizione paritetica di docenti e di esperti del mondo del lavoro, delle professioni, che ha funzioni consultive e di proposta per organizzazione aree di indirizzo e utilizzazione degli spazi di autonomia e flessibilità;
    * la realizzazione di un Ufficio tecnico (per gli istituti settore industria e artigianato) con il compito di organizzare in maniera funzionale i laboratori, il loro adeguamento alle innovazioni tecnologiche, le misure necessarie per la sicurezza delle persone e dell'ambiente.
    I risultati di apprendimento previsti a conclusione dei percorsi quinquennali degli istituti professionali saranno definiti entro il 2009 con uno specifico decreto ministeriale, attraverso il dialogo con i docenti, i dirigenti e il personale degli istituti professionali, e il confronto con le Regioni e le parti sociali.
    Per preparare l'applicazione del Regolamento sono previste misure di accompagnamento con attività di Informazione/formazione del personale scolastico sui contenuti della riforma e con una Campagna di informazione in relazione alle scelte per gli studenti e le famiglie per l'anno scolastico 2010/2011.

    21 Il Consiglio dei Ministri si riunisce alle ore 13,40 a Palazzo Chigi
    La seduta ha avuto termine alle ore 14,15.
    15 Il Consiglio dei Ministri si riunisce alle ore 9,50 a Palazzo Chigi

    Il Consiglio ha poi approvato i seguenti provvedimenti:
    su proposta del Ministro della gioventù, Giorgia Meloni:
    - un disegno di legge che, in conformità agli articoli 2, 3 e 117 della Costituzione, detta principi fondamentali e norme in materia di riconoscimento e sostegno alle comunità giovanili, con l’intento di incentivare e sostenerne il ruolo attraverso opportuni spazi d’aggregazione sia riguardanti il tempo libero, che la formazione. Sul provvedimento è stato acquisito il parere della Conferenza Stato-Regioni; (...)
    La seduta ha avuto termine alle ore 10,30.

    8 Il Consiglio dei Ministri si riunisce alle ore 13,00 a Palazzo Chigi

    Il Presidente Berlusconi ha annunciato al Consiglio che il Sottosegretario on.Michela Vittoria Brambilla è stata nominata Ministro senza portafoglio per il turismo. Inoltre sarà attribuito il titolo di Vice Ministro ai Sottosegretari Roberto Castelli (Infrastrutture e trasporti), Giuseppe Vegas (Economia e finanze), Ferruccio Fazio (Salute), Adolfo Urso e Paolo Romani (Sviluppo economico).
    Su proposta del Presidente Berlusconi e del Ministro Sacconi è stato poi approvato un disegno di legge che istituisce un autonomo Dicastero della salute, scorporandolo dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali. Il Ministero della salute avrà, oltre al ministro, due Sottosegretari; contestualmente è stato deciso anche di prevedere un Sottosegretario ai Rapporti con il Parlamento e altri due al Lavoro. Il disegno di legge modifica pertanto il comma 376 dell’articolo 1 della legge finanziaria per il 2008.
    Il Consiglio ha dato mandato al Ministro per i rapporti con il Parlamento di chiedere una corsia preferenziale per la rapida approvazione del provvedimento.
    Il Consiglio ha approvato, su proposta del Ministro per la pubblica amministrazione e l’innovazione, Renato Brunetta, lo schema di decreto legislativo che dà attuazione alla delega contenuta nella legge n.15 del 2009 in materia di ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e di efficienza e trasparenza delle pubbliche amministrazioni; il provvedimento verrà trasmesso alle parti sociali, attraverso il CNEL, alla Conferenza unificata e alle Commissioni parlamentari per il parere. (...)
    La seduta ha avuto termine alle ore 14,40.

    6 Il Consiglio dei Ministri si riunisce alle ore 9,55 a Palazzo Chigi
    La seduta ha avuto termine alle ore 10,05.

     



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