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Reg. Tribunale Lecce n. 662 del 01.07.1997
Direttore responsabile: Dario Cillo

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FEBBRAIO 2002


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05 - 28 febbraio Parlamento

 

Camera

 

Aula 20 La Camera approva definitivamente la Legge comunitaria 2001 (Disposizioni per l'adempimento di obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia alle Comunità europee)
Commissioni
7a 7, 26 in sede referente, DdL AC. 1315, Equipollenza tra diploma in educazione fisica e laurea in scienze motorie e sportive
7a 26 in sede referente, DdL A C. 1773 e 2009, Regolarizzazione delle iscrizioni a diplomi universitari e di laurea per l'anno accademico 2000-2001
7a 5, 6, 7, 13, 14, 19, 20, 21, 28 in sede referente, DdL Organi Collegiali della Scuola

(28.02.02) (Il) presidente, precisa che l'XI Commissione ha respinto sia la proposta di parere favorevole del relatore sia la proposta alternativa di parere contrario presentante nel corso dell'esame in sede consultiva. (...)
(Il) presidente, dà lettura del parere favorevole espresso dalla V Commissione, con la seguente condizione, volta a garantire il rispetto dell'articolo 81, quarto comma, della Costituzione: dopo l'articolo 9, aggiungere il seguente: 
«9-bis (Disposizione finanziaria). Dall'attuazione della presente legge non debbono derivare nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio dello Stato». 
Comunica quindi che la I Commissione ha espresso parere favorevole, con la seguente condizione: 
«1) sia riformulato il disposto dell'articolo 4, commi 1, 3 e 4 che disciplinano in maniera puntuale e specifica la composizione e le modalità di convocazione del Consiglio della scuola e le modalità di individuazione del Garante dell'utenza nonché l'articolo 5, comma 3, che disciplina in maniera altrettanto puntuale e specifica le modalità di convocazione del Collegio dei docenti, in quanto l'attuale formulazione appare lesiva delle competenze attribuite ad altri soggetti ed in particolare dell'autonomia dei singoli Istituti scolastici che non potrebbero tra l'altro rapportare il numero dei componenti del Consiglio della scuola alle dimensioni delle Istituzioni scolastiche e alle differenti esigenze organizzative e gestionali che ne discendono»; 
e con la seguente osservazione: 
«a) valuti la Commissione l'opportunità della norma prevista dall'articolo 1, comma 2, secondo la quale le disposizioni della presente proposta di legge costituiscono principi fondamentali ai sensi dell'articolo 117, terzo comma, della Costituzione alla luce del disposto dell'articolo 117, secondo comma, lettera n), della Costituzione che demanda alla competenza esclusiva dello Stato la materia delle norme generali sull'istruzione». (...)
La Commissione delibera di conferire il mandato al relatore a riferire in senso favorevole all'Assemblea sul provvedimento.

Il 21 febbraio 2002 la Commissione approva il testo del DdL Organi Collegiali della Scuola

Il termine per la presentazione di emendamenti al testo unificato delle proposte di legge C. 774 e abb., in materia di organi collegiali della scuola, è fissato alle ore 19 del 19 febbraio 2002

7a 12, 14 Il 14 febbraio la Commissione esprime parere favorevole sullo Schema di decreto ministeriale concernente la ripartizione dei contributi del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca ad enti ed organismi vari per il 2002
7a 5 Interrogazioni a risposta immediata
 

Senato

 

Aula 5 L'Aula esprime parere favorevole al rientro dei Savoia in Italia con 235 voti favorevoli, 19 no e 15 astenuti
Commissioni
7a 6 in sede consultiva, Schema di decreto ministeriale concernente ripartizione delle somme iscritte nello stato di previsione del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca relative a contributi ad enti, istituti, associazioni, fondazioni ed altri organismi per l'esercizio finanziario 2002
7a 5, 6 in sede consultiva, Schema di decreto del Presidente della Repubblica recante regolamento di organizzazione degli uffici di diretta collaborazione del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca
7a 12 Interrogazioni

Il sottosegretario SILIQUINI risponde all'interrogazione n. 3-00215 della senatrice Pagano sul passaggio di competenze dai provveditorati agli studi ai nuovi uffici scolastici regionali, comunicando che tutti i direttori generali regionali hanno adottato i provvedimenti di articolazione dei rispettivi uffici, secondo le linee guida approvate dalla Conferenza unificata Stato-regioni-autonomie locali e previo assenso delle regioni. I provveditorati agli studi hanno pertanto garantito l'ordinaria amministrazione (regolare avvio dell'anno scolastico e trasferimento delle competenze amministrative alle istituzioni scolastiche autonome) fino al 31 dicembre 2001; indi, i decreti di organizzazione degli uffici scolastici regionali hanno previsto nella generalità dei casi la soppressione dei provveditorati e il relativo subentro dei Centri di Servizi Amministrativi.
Per quanto la riforma degli organi collegiali di cui al decreto legislativo n. 233 del 1999, il Sottosegretario ricorda che il decreto-legge n. 411 del 2001 ha prorogato la durata in carica di quelli attualmente vigenti fino al 31 dicembre 2002, mentre il disegno di legge per la riforma dell'organizzazione di Governo all'esame del Senato (A.S. n. 905) dispone il rinnovo della delega per il loro riordino.
La senatrice PAGANO si dichiara insoddisfatta della risposta, osservando che, a quanto le consta, non tutte le direzioni regionali hanno adottato i rispettivi decreti di organizzazione. Inoltre, nel corso dell'esame in Senato di un disegno di legge genericamente recante norme sulla scuola, l'università e la ricerca (A.S. n. 761, ora A.C. n. 2238), il Governo ha riproposto una norma sulla Tesoreria speciale e provinciale delle strutture periferiche, che attenua considerevolmente la spinta riformatrice in favore del decentramento.
Quanto infine agli organi collegiali, ella ne deplora l'ulteriore proroga disposta dal decreto-legge n. 411 e lamenta che ne sia stata prevista un'ulteriore riforma rispetto a quanto già recato dal decreto legislativo n. 233 del 1999.

Il sottosegretario SILIQUINI risponde quindi all'interrogazione n. 3-00302 della senatrice Acciarini, dando conto dell'attuale vacanza di complessivi 99 posti dirigenziali nell'Amministrazione, di cui 83 al centro-nord. Informa peraltro che la dotazione organica è in via di ridefinizione, in considerazione della sostituzione dei provveditorati agli studi con i Centri di Servizi Amministrativi e la conseguente contrazione di posti dirigenziali.
Valutate le esigenze funzionali e strutturali del Ministero, si è quindi ritenuto di chiedere alla Presidenza del Consiglio dei Ministri la copertura di almeno 40 posti dirigenziali: è stata così autorizzata la copertura di 20 posti mediante lo scorrimento delle graduatorie ancora valide dei concorsi espletati dal Ministero, nonché l'assunzione di 27 unità del secondo corso-concorso dirigenziale bandito dal Dipartimento della funzione pubblica, le cui procedure di inquadramento non sono state ancora formalizzate.
Dopo aver dato conto del numero degli idonei ancora disponibili sulle graduatorie tuttora valide, il Sottosegretario conclude ricordando che la legge finanziaria per il 2002 ha imposto il divieto di nuove assunzioni di personale a tempo indeterminato, prevedendo come unica eccezione la nomina dei 27 vincitori del corso-concorso.
La senatrice ACCIARINI si dichiara insoddisfatta, lamentando che la risposta del Sottosegretario non abbia centrato l'aspetto cruciale dello strumento ispettivo, relativo alla situazione ordinamentale precedente il blocco delle assunzioni disposto dall'ultima manovra finanziaria. Ella ribadisce pertanto la propria contrarietà all'assunzione di dirigenti provenienti dal corso-concorso indetto dal Dipartimento della funzione pubblica, ritenendo preferibile procedere all'assunzione di personale già in graduatoria del Ministero, oltre che in possesso di esperienza ultraventennale e di specifiche competenze.
Inoltre, ella ritiene che il Ministero sottovaluti le necessità degli organici dirigenziali, nonostante gli indispensabili adattamenti conseguenti al nuovo quadro ordinamentale.

7a 5, 7 dibattito sulle Comunicazioni del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca sugli esiti degli stati generali della scuola

(07.02.02) Terminato il dibattito, interviene in replica il ministro MORATTI, che ricorda come l'organizzazione degli Stati generali della scuola abbia tratto origine dall'esigenza di riflettere e intervenire sulle criticità inerenti la legge n. 30 del 2000, relative sia a profili organizzativi (come il problema della cosiddetta "onda anomala"), sia a questioni di merito. Gli Stati generali del resto hanno rappresentato solo uno dei momenti di confronto e non l'unica sede di dibattito.
Rispondendo poi ad alcuni quesiti posti dagli intervenuti, il Ministro assicura alla senatrice Soliani che tutte le componenti interessate alla riforma della scuola hanno potuto prendere parte agli Stati generali, con ciò riferendosi non solo agli studenti, ai docenti, alle famiglie e ai dirigenti scolastici, ma anche ai rappresentanti delle autonomie territoriali. Ricorda altresì che quelle assise erano state a loro volta precedute da consultazioni condotte a vasto raggio, grazie non solamente agli approfondimenti condotti dalla commissione guidata dal professor Bertagna, ma anche a un questionario predisposto dall'ISTAT e distribuito a oltre 8 mila cittadini.
Di non minore portata era stato il confronto con il Parlamento, in quanto già in occasione dell'esposizione delle linee programmatiche del Ministero ella aveva avuto modo di illustrare alle Commissioni parlamentari gli aspetti della riforma del precedente Governo che riteneva più criticabili e che sono poi rientrati negli indirizzi impartiti alla commissione ministeriale competente. La revisione della legge n. 30 del 2000, d'altro canto, si è resa inevitabile a seguito della riforma del Titolo V della Costituzione, che ha dato al Paese un nuovo assetto istituzionale di cui il Governo ha dovuto tenere conto nell'elaborare il disegno di legge che ha ricevuto l'assenso dell'ultimo Consiglio dei ministri.
Sulla proposta governativa, del resto, il Ministro garantisce che si svolgerà il più ampio confronto, senza tuttavia far sì che esso assuma dei connotati quasi referendari, come richiesto dal senatore Cortiana. L'impegno del Governo è infatti rivolto a consentire il necessario sviluppo del dibattito attorno alla progettata riforma, senza con ciò – come giustamente sottolineato dal senatore Tessitore – sottrarsi all'assunzione delle proprie responsabilità. Non vi è peraltro alcuna intenzione di azzerare l'esistente e di riaprire completamente i termini della discussione, come denunciato da molti senatori intervenuti. Si è invece tenuto conto di quanto è stato positivamente realizzato finora pur nell'ambito dell'inevitabile dialettica fra maggioranza e opposizione.
Il Ministro riferisce poi che il disegno di legge governativo verrà sottoposto la settimana prossima alla Conferenza Stato-regioni per poi essere presentato successivamente al Parlamento, al quale il Governo non intende sottrarre la funzione primaria di rappresentanza degli interessi generali. La proposta governativa reca infatti principi e criteri direttivi dettagliati e non si discosta molto nei suoi contenuti da un normale disegno di legge. Il Ministro dichiara peraltro di aver acceduto all'idea della delega legislativa, che renderà più agevole l'attuazione della riforma soprattutto dal punto di vista della necessaria copertura finanziaria, unicamente dinanzi alla garanzia che nel provvedimento sarebbero stati fissati "paletti" rigorosi per l'esercizio della funzione legislativa da parte del Governo.
Quanto alle preoccupazioni emerse in merito ai distinti percorsi di istruzione e formazione, ella sottolinea che non si è trattato di una scelta autonoma del Governo, bensì di una conseguenza dell'assetto costituzionale che assegna la formazione alla competenza esclusiva delle regioni. L'omogeneità del sistema nazionale tuttavia verrà assicurata al livello di validità dei titoli, materia che rientra nella competenza statale e che dovrà essere commisurata anche rispetto ai parametri europei.
In risposta poi alle considerazioni della senatrice Acciarini, il Ministro dichiara di essere consapevole del patrimonio derivante dalla tradizione legata all'istruzione tecnica e tuttavia, pur riconoscendo le difficoltà che potrebbero sorgere di fronte al processo riformatore, ribadisce che ormai ci si trova in un contesto diverso. In proposito, esprime l'auspicio che le regioni apportino un positivo arricchimento al sistema dell'istruzione, grazie al migliore raccordo con il territorio e con le connesse opportunità lavorative che esse dovrebbero garantire.
Ricordando come anche la senatrice Franco avesse formulato alcune preoccupazioni circa il doppio sistema di istruzione e formazione, il Ministro risponde che il disegno di legge governativo punta a realizzare un sistema unitario, integrato e aperto, nel quale il passaggio tra sistema dei licei e formazione professionale sarà sempre consentito e financo assistito. L'apertura sarà inoltre assicurata anche dal punto di vista degli sbocchi universitari, perché coloro che avranno scelto la formazione professionale potranno accedere all'istruzione superiore frequentando un quinto anno di corso integrativo e superando l'esame di Stato. Si offrono quindi pari opportunità a tutti, nel rispetto delle attitudini e delle vocazioni degli studenti, ma anche con la facoltà di modificare le scelte iniziali durante tutto il percorso educativo.
Ella accoglie infine con favore le sollecitazioni del senatore Brignone sull'importanza che la qualità del corpo docente assume per il successo dell'azione riformatrice e del senatore Gaburro sul rilievo che occorre dare alla formazione dei docenti. In proposito il Ministro ritiene si debbano individuare dei percorsi di studio universitari sufficientemente flessibili che permettano di soddisfare la doppia esigenza di un'adeguata capacità di insegnamento e di una approfondita conoscenza delle discipline di competenza degli insegnanti.

7a 5, 6 in sede deliberante, DdL 1028, Norme in materia di docenti di scuole straniere operanti in Italia
7a PdL AS 1052, Disposizioni per il riordino della dirigenza statale e per favorire lo scambio di esperienze e l'interazione tra pubblico e privato (già approvato dalla Camera il 23 gennaio 2002)

01 - 21 febbraio Governo

21 Il Consiglio dei Ministri si è riunito alle ore 10,10 a Palazzo Chigi

Il Consiglio ha approvato i seguenti provvedimenti:
su proposta del Presidente Berlusconi e del Ministro per l’Innovazione e le Tecnologie, Stanca:
- un decreto-legge che individua le necessarie risorse finanziarie per le esigenze logistiche ed organizzative connesse allo svolgimento della Conferenza internazionale “E-government per lo sviluppo” che si terrà a Palermo nei giorni 10 e 11 aprile prossimi. Si tratta di un avvenimento di grande rilevanza (cui parteciperanno Delegazioni di più di 70 Paesi) finalizzato ad individuare le modalità di utilizzo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione per aiutare i Paesi in via di sviluppo a dotarsi di Pubbliche Amministrazioni efficienti e trasparenti, che favoriscano il processo democratico interno. L’iniziativa è conseguente alle decisioni prese al Vertice G8 di Genova, a seguito delle quali l’Italia ha assunto la leadership nella diffusione delle nuove tecnologie nelle Pubbliche Amministrazioni in quei Paesi in via di sviluppo che non hanno, ovvero soltanto parzialmente, sfruttato le potenzialità di tali importanti strumenti tecnologici; (...)
su proposta del Ministro dell’Interno, Scajola:
- un disegno di legge che, al fine di agevolare l’esercizio del diritto di voto in occasione delle consultazioni elettorali politiche, amministrative (provinciali e comunali) nonché referendarie, stabilisce che l’apertura dei seggi sia articolata su due giorni: domenica dalle ore 8 alle ore 22 e lunedì dalle ore 7 alle ore 15. Il provvedimento contiene, altresì, disposizioni in materia tecnico-organizzativa finalizzate a snellire ed accelerare le operazioni di voto, evitando il ripetersi di lunghe file ai seggi che, in occasione delle ultime consultazioni elettorali, hanno creato non poche difficoltà;(...)
La seduta ha avuto termine alle ore 13,45.

14 Il Consiglio dei Ministri si è riunito alle ore 18,15 a Palazzo Chigi

In apertura dei lavori, il Vicepresidente del Consiglio Fini ha riferito in ordine alla situazione attuale e all’andamento del fenomeno droga nel Paese negli ultimi periodi ed ha illustrato le nuove politiche che il Governo intende assumere in materia di tossicodipendenza, anche sulla base delle indicazioni fornite dal Commissario straordinario per le politiche antidroga. Inoltre, sulla base degli elementi contenuti nella mozione approvata dalla Camera il 30 gennaio, Fini ha fornito gli indirizzi generali per la presentazione, da parte delle Amministrazioni dello Stato, dei progetti finanziati dal Fondo nazionale d’intervento per la lotta alla droga.
Il Ministro Frattini ha poi svolto una relazione sull’Analisi di impatto della regolamentazione (AIR), strumento essenziale per verificare preventivamente l’effettiva utilità di un atto normativo, ribadendo la priorità assegnata dal Governo al miglioramento della produzione legislativa e alla valutazione degli effetti della normazione su cittadini e imprese. Ha quindi illustrato il ruolo di coordinamento del Comitato di indirizzo AIR, appositamente costituito, evidenziando la necessità di una forte responsabilizzazione e fattiva collaborazione dei Ministeri. Ogni Dicastero dovrà quindi individuare un referente per l’AIR che svolga funzioni di raccordo all’interno delle singole amministrazioni e con il Comitato e selezionare due casi-pilota di diversa complessità normativa, da sottoporre all’AIR in via sperimentale. Frattini ha infine sottolineato l’importanza di una specifica e continuativa attività di formazione, che sarà assicurata dalla Scuola superiore della pubblica amministrazione.
Il Consiglio ha quindi approvato i seguenti provvedimenti: (...)
su proposta del Ministro dell’Istruzione, Moratti:
- un disegno di legge che prevede l’istituzione dei ruoli degli insegnanti di religione cattolica degli istituti e delle scuole di ogni ordine e grado, in attuazione dell’Intesa del 1985 con la Conferenza episcopale italiana.
Il provvedimento prevede in particolare:
- l’istituzione di due distinti ruoli regionali (articolati per ambiti territoriali corrispondenti alle diocesi) relativi, rispettivamente, ai docenti della scuola materna ed elementare ed a quelli della scuola secondaria;
- la possibilità di accedere ai predetti ruoli previo superamento di concorsi (indetti su base regionale) per titoli ed esami, per la cui partecipazione sono richiesti i titoli di qualificazione professionale previsti nell’Intesa con la CEI;
- l’assunzione con contratto a tempo indeterminato disposta dal dirigente regionale, d’intesa con l’Ordinario diocesano competente per territorio, il quale a tal fine riconosce l’idoneità all’insegnamento; (...)
Il Consiglio ha altresì approvato in via definitiva (a seguito del parere reso dalla Conferenza unificata) un disegno di legge costituzionale sulla devoluzione di poteri alle Regioni, che modifica l’articolo 117 della Costituzione. (...)
La seduta ha avuto termine alle ore 20,30.

7 Il Consiglio dei Ministri si è riunito alle ore 10,00 a Palazzo Chigi

In apertura dei lavori, il Vicepresidente Fini ha riferito sull’incontro svoltosi lunedì scorso con le Organizzazioni sindacali per la definizione dei rinnovi contrattuali nel settore del pubblico impiego. Le intese raggiunte, con piena soddisfazione di entrambe le parti, si caratterizzano per alcune importanti novità finalizzate ad incentivare l’efficienza e la produttività della pubblica amministrazione, prevedendosi anche riconoscimenti economici individuali per i dipendenti più meritevoli. L’apertura manifestata al tavolo negoziale - ha sottolineato il Vicepresidente Fini - si è resa necessaria per chiudere con tempestività un contratto che vede coinvolte milioni di persone, le cui aspettative non potevano essere ulteriormente disattese.
Il Consiglio ha ringraziato il Vicepresidente Fini ed il Ministro Frattini ed ha espresso unanime consenso al loro operato, auspicando, altresì, che la conclusione positiva di una così importante fase negoziale favorisca la soluzione di altre delicate questioni ancora aperte.
Il Consiglio ha approvato i seguenti provvedimenti: (...)
Su proposta del Ministro Frattini, il Consiglio ha espresso avviso favorevole in ordine all’ipotesi di accordo relativa al contratto collettivo nazionale di lavoro per il personale dell’aera V della dirigenza scolastica, riferito al periodo 1° settembre 2000-31 dicembre 2001, con alcune precisazioni richieste dal Ministero dell’Economia. (...)
La seduta ha avuto termine alle ore 11,50.

1 Il Consiglio dei Ministri si è riunito alle ore 9,55 a Palazzo Chigi

Il Ministro Maroni ha svolto un’ampia relazione sullo stato delle relazioni sindacali e sull’andamento degli scioperi, nonché sui contatti in materia di pensioni.
Il Ministro Frattini dal canto suo, insieme al Vice Presidente Fini, ha riferito sull’andamento della fase di confronto con le organizzazioni sindacali che hanno proclamato per il 15 febbraio lo sciopero generale del pubblico impiego. Su sua proposta, è stato autorizzato a sottoscrivere un protocollo (con contenuti di proposte normative e di emendamenti sui limiti della legge rispetto alla contrattazione) in sede di tavolo permanente di confronto Governo-OO.SS. in materia di riordino organizzativo delle amministrazioni e del sistema pensionistico. Frattini ha inoltre rappresentato al Consiglio dei Ministri l’opportunità di valutare una maggiore disponibilità di risorse finanziarie per i contratti, attraverso la piena applicazione dell’accordo del luglio 1993, ma anche tramite una particolare valutazione delle risorse destinate al miglioramente dell’efficienza delle amministrazioni e degli enti pubblici.
Con riferimento al problema delle navi clandestine che trasportano extra comunitari, il Consiglio, dopo un articolato e ampio dibattito introdotto dal Ministro Bossi, ha deciso - su proposta dei Ministri Scajola e Martino – di presentare un apposito emendamento al disegno di legge sull’immigrazione (vedi allegato) per rafforzare l’azione di contrasto in mare aperto dell’immigrazione clandestina e potenziare il concorso della Marina militare nella prevenzione e contenimento del grave fenomeno.
Previa relazione del Ministro dell’Istruzione, Moratti, il Consiglio ha approvato in prima lettura un disegno di legge che, in coerenza con i principi della Costituzione, ridisegna il sistema educativo nazionale dell’istruzione e della formazione professionale, definendo le norme generali sull’istruzione e i livelli essenziali delle prestazioni in materia di istruzione e di formazione professionale.
Il disegno di legge modifica significativamente la legge n.30 del 2000 sui cicli scolastici, prevedendo, in particolare, nel rispetto delle competenze attribuite allo Stato e alle Regioni e dell’autonomia delle istituzioni scolastiche:
- l’articolazione del sistema educativo in: scuola dell’infanzia; primo ciclo, che comprende la scuola primaria di durata quinquennale e la scuola secondaria di secondo grado di durata triennale; secondo ciclo, che comprende i licei, di durata quinquennale, e i percorsi dell’istruzione e formazione professionale, la cui durata dovrà essere definita dalle Regioni;
- l’innalzamento del diritto-dovere di istruzione e di formazione a dodici anni complessivi, ovvero al conseguimento di una qualifica professionale;
- la flessibilità nell’iscrizione alla prima classe della scuola dell’infanzia o alla scuola primaria, consentita anche ai bambini che compiono i tre anni di età, ovvero i sei, entro il 30 aprile dell’anno scolastico;
- la flessibilità complessiva dell’intero sistema educativo, attuata attraverso modalità e garanzie per assicurare i passaggi in ogni momento tra il sistema dell’istruzione e quello della formazione professionale.
Il provvedimento sarà trasmesso al parere della Conferenza unificata.
Il Consiglio ha poi approvato i seguenti provvedimenti: (...)
su proposta del Presidente Berlusconi e dei Ministri Sirchia e Moratti:
- un decreto-legge che provvede a:
- prorogare al 31 agosto 2002 i contratti di lavoro a tempo definito dei medici;
- differire fino al 31 dicembre 2002 le attuali modalità negoziali per la determinazione del prezzo dei farmaci registrati con la procedura di mutuo riconoscimento;
- integrare il numero dei componenti della Commissione nazionale per la formazione continua (a seguito del recente accordo con le Regioni) per consentire l’immediata operatività del predetto Organismo, nella sua nuova composizione;
- prorogare gli organi centrali, regionali e provinciali dell’Associazione italiana della Croce Rossa fino all’approvazione del nuovo Statuto e, comunque, non oltre il 30 giugno 2002;
- prorogare il termine (trenta mesi anziché diciotto) entro cui gli Atenei devono adeguare gli ordinamenti didattici dei rispettivi corsi di studio alla riforma introdotta dalla legge 127 del 1997, nonché la durata in carica (fino al 31 ottobre 2002) dei componenti del Consiglio universitario nazionale. Viene inoltre stabilito (in attuazione di uno specifico ordine del giorno del Senato) che spetta all’autonomia statutaria delle Università la determinazione dell’elettorato attivo ai fini dell’accesso alle cariche ed agli organi accademici, nonché la composizione degli organi collegiali; (...)
La seduta ha avuto termine alle ore 13,35.

 



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